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Storia dell'Impero Babilonese

I pasticciotti presentano i Babilonesi. Intorno al 2000 a.C. gli Amorrei, un popolo di pastori nomadi provenienti dal nord-ovest della Mesopotamia, giunse nella terra dei Sumeri, attirato dai pascoli e dal terreno fertile. Gli Amorrei, guidati dal loro re Hammurabi, sconfissero i Sumeri e conquistarono tutte le loro città. Nel 1800 a.C.

Hammurabi riuscì a riunire tutte le città stato conquistate in un grande impero. Così, egli divenne il re di tutti i re. Ogni città della Mesopotamia, infatti.

Aveva un proprio capo, ma Hammurabi era il capo di tutti. Hammurabi scelse come capitale del suo impero la città di Babilonia, che diede il nome a questa civiltà. Babilonia divenne una delle più belle, grandi e ricche città della Mesopotamia.

Hammurabi fu un re giusto sia con il suo popolo, sia con i popoli conquistati. che mantennero la propria lingua e le proprie tradizioni. Babilonia era anche un mercato molto attivo, dove venivano venduti prodotti di tutti i tipi da commercianti che provenivano anche da paesi molto lontani.

Dopo la morte di Hammurabi, nel 1100 a.C., gli assiri conquistarono le terre dei babilonesi. Ma nel 612 a.C. i Babilonesi riuscirono a liberarsi e crearono il secondo impero babilonese, guidato dall'imperatore Nabucco Donosor.

In quegli anni Babilonia visse il suo massimo momento di splendore. La città fu circondata da altissime mura riccamente decorate. Nabucco Donosor fece innalzare la grandiosa porta di Ishtar, dedicata alla dea dell'amore e della fertilità.

Questa porta era alta 15 metri, aveva la funzione di fortificazione d'ingresso ed era collegata alla grande via processionale che conduceva verso i più importanti edifici di culto e amministrativi. Maestosa e coloratissima, era decorata con piastrelle blu smaltate, raffiguranti animali reali e fantastici. Inoltre, nel palazzo reale, Nabucco Donosor fece costruire per la moglie Amiti dei favolosi giardini pensili, cioè sospesi su terrazze sovrapposte, con piante e fiori di ogni specie.

Grandi ruote collegate a secchi portavano l'acqua delle Eufrate alle terrazze più alte, da cui poi l'acqua ricadeva in piccole cascate nelle terrazze sottostanti. Insomma, i giardini pensili di Babilonia erano talmente belli che furono considerati una delle sette meraviglie del mondo antico. Il secondo impero babilonese Durò fino al 539 a.C., quando fu conquistato dai persiani.

La società babilonese era divisa in tre classi sociali. Uomini liberi, che erano i sacerdoti, gli iscrivi, gli ufficiali dell'esercito, i proprietari terrieri e commercianti. Uomini semiliberi, che svolgevano mestieri considerati inferiori.

come i contadini e i pastori, e infine gli schiavi, prigionieri di guerra che dovevano svolgere i lavori più pesanti e non avevano diritti. Hammurabi, il primo imperatore babilonese, che fu anche il primo imperatore al mondo, sapeva che per governare un impero esteso come il suo, servivano leggi comuni a tutte le città. Fino a quel momento, Le norme erano state trasmesse in fuori. orale, cioè a voce, ma ciò rendeva incerta e poco precisa la loro applicazione.

Il re babilonese decise allora di scrivere un'unica raccolta di leggi, chiamata Codice di Hammurabi. Il codice venne scolpito su lastre di pietra come questa. Ogni lastra, detta stele, fu inviata al tempio delle varie città dell'impero. affinché i giudici potessero sempre averla a disposizione. Fino ad oggi è stata ritrovata un'unica stele, che è conservata al Museo del Louvre, a Parigi.

È alta due metri e nella parte superiore si vede Hammurabi che riceve le leggi direttamente dal Dio della Giustizia, Shamash. La presenza della divinità Grazie. Stava a significare che le leggi erano stabilite e ordinate dagli dèi, pertanto nessuno poteva criticarle. Il codice vero e proprio si sviluppa lungo tutta la stele ed è interamente scritto in caratteri cuneiformi, la prima forma di scrittura inventata dai sumeri. Il codice conteneva 282 leggi che riguardavano i principali aspetti La regola fondamentale, detta legge del taglione, era che il colpevole doveva ricevere una pena pari al reato commesso ed era sintetizzata nell'espressione occhio per occhio, dente per dente.

Così una regola incisa nel codice di Hammurabi recita che Se qualcuno cava un occhio a un altro, gli si caverà un occhio. Oppure, se un figlio percuote suo padre, gli si taglieranno le mani. Tuttavia, questa regola valeva solo se vittima e colpevole erano entrambi uomini liberi.

Se la vittima era uno schiavo, invece, le pene erano molto più leggere. Il codice di Hammurabi, infatti, difendeva soprattutto gli interessi delle persone più ricche e potenti. Si può dire, pertanto, che la legge non era uguale per tutti.

I babilonesi utilizzarono tutte le tecniche e le invenzioni scoperte dai sumeri e cercarono di migliorarle. Approfondirono gli studi di astronomia già iniziati dai sumeri e arrivarono a prevedere addirittura le eclissi di sole e le fasi lunari. Il fatto che molti fenomeni astronomici potessero essere previsti incuriosì i babilonesi, che pensarono di poter prevedere anche il futuro degli uomini, e inventarono così l'astrologia. Conoscevano più di 100 tipi di malattie, che venivano curate da due tipi di guaritori, la Shippu un esperto di magia che invocava gli dèi per ottenere la guarigione del malato, e l'asu, una specie di farmacista che curava il malato con erbe e sostanze animali ridotte in polvere.

Come i sumeri, anche i babilonesi erano politeisti. Tuttavia Hammurabi volle che Marduk, dio mesopotamico delle piogge e delle piene dei fiumi, creatore dell'universo e dell'umanità, fosse considerato superiore agli altri dei. L'imposizione del culto di Marduk come divinità suprema e comune a tutto l'impero consentì di unificare le tradizioni religiose anche dei popoli mesopotamici più distanti, che adoravano altre divinità. Tutto chiaro ragazzi? Ciao e al prossimo video!

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