ciao vivian in questo video vi parlerò di una malattia che devastò ciclicamente in europa dal xiv al xviii secolo e che ancora non è stata debellata la peste vediamo come si diffuse e come la affrontarono i nostri predecessori il termine peste nel medioevo veniva usato per molte malattie che in comune avevano un'alta mortalità ed epidemie cita come il colera il morbillo o il vaiolo così quando nel quattordicesimo secolo arrivo dall'oriente una pandemia sconosciuta venne chiamata peste nera perché uno dei sintomi era la comparsa di macchie scure e li vide di origine emorragica sulla cute e sulle mucose dei malati [Musica] ma come si prende la peste oggi sappiamo che il responsabile della peste nera è la yersinia pestis un cocco bacillo gran negativo del genere yersinia gli ospiti principali di questo batterio sono i roditori mentre il vettore con cui si trasmette agli uomini sono soprattutto le pulci quando la pulce punge un ratto infetto per cibarsi del suo sangue attira il batterio nel suo esofago dove poi si moltiplica andando a causare l'ostruzione di un organo che svolge la funzione di uno stomaco masticatore questa ostruzione rende la pulce affamata che quindi diventa più aggressiva in più la decimazione delle colonie dei ratti infetti uccisi dalla malattia costringe le pulci a spostarsi verso ospiti alternativi come gli esseri umani la pulce così quando punge un uomo sano nell'atto di deglutire rigurgita il batterio trasmettendolo nel suo sangue ma la peste può essere trasmessa anche da uomo a uomo attraverso pulci che si spostano da una persona infetta ad una sana questo si pensava fosse una modalità di trasmissione rara ma alcuni studi stanno rivalutando questa modalità di contagio che a loro parere è stata sottovalutata cosa scatenò la peste il contagio cominciò nel 1333 in asia probabilmente nel nord della cina la testa era già presente tra i roditori come malattia endemica e probabilmente furono le guerre tra la popolazione mongola e cinese a provocare le condizioni sanitarie perché si diffondesse tra gli uomini una volta giunto in europa la peste nera si diffuse rapidamente e perdurava tra i sei nove mesi nelle aree colpite si diffuse soprattutto nei quartieri sovrappopolati delle città dove gli abitanti erano malnutriti e vivevano in condizioni igieniche precarie a causa della peste nera morì metà della popolazione totale della penisola italiana e un terzo del continente europeo il 60 per cento di chi la contrae va moriva al termine della prima grande pandemia in europa inizia un periodo di continue ripresentarsi della malattia anche se in misura minore rispetto alla prima ondata perché si diffuse così rapidamente la peste nera del xiv secolo si propaga rapidamente a causa delle condizioni in cui si trovava la popolazione flagellata dalle carestie e circondata dalla sporcizia da secoli convivevano con pulci e pidocchi inoltre una volta preso piede il bacillo si propagava anche da uomo a uomo attraverso la saliva ovvero se diffuse nella forma polmonare la peste si manifesta principalmente in tre forme bubbonica polmonare e setticemia la peste polmonare è trasmissibile anche senza l'azione di pulci per via aerea attraverso cioè tosse starnuti di persone infette gli esseri umani possono anche infettarsi tramite la manipolazione degli animali infetti come cercarono di debellare la peste a colpi di frusta in questo periodo oltre alla peste la gente era colpita da carestie e calamità naturali che sembravano annunciare la fine del mondo in mancanza di mezzi per capire la situazione terrorizzati alla ricerca di una spiegazione molti la trovarono nella punizione divina dovuta alla decadenza morale della società era quindi necessario purificare l'umanità nacquero con questo scopo varie confraternite fra cui quella dei flagellanti per questi la purificazione poteva avvenire solamente dalla mortificazione fisica organizzavano così processioni dove si infliggevano dolore di solito tramite flagellazione centinaia di penitenti uomini perché le donne erano escluse vagavano da una città all'altra della germania flagellandosi pubblicamente con fruste munite di punte metalliche i flagellanti ripetevano il loro rituale per 33 giorni e mezzo quanti si pensava fossero stati gli anni di gesù la chiesa ufficiale cercò di vietare queste manifestazioni cruente ma con poco successo alcune confraternite dei flagellanti esistono ancora oggi ma limitano queste pratiche violente ad occasioni speciali di solito durante la via crucis del venerdì santo con la superstizione [Musica] lo scheletro nel trecento diventa protagonista nelle raffigurazioni nasce l'arte macabra lo scheletro era già usato come memento mori in epoca romana per ricordare a di vivere appieno la propria vita prima di finire come lui ora viene utilizzato come un oggetto di superstizione come se rappresentare e avere la morte sempre davanti agli occhi potesse allontanarla in alcune chiese lo scheletro non solo viene rappresentato su mosaici affreschi ma addirittura alcuni arredi sono formati da ossa e teschi con la prevenzione si era giunti alla consapevolezza che gli aggrega menti di persone favorissero il diffondersi della malattia pertanto le amministrazioni statali e cittadine cercarono di intervenire i malati di peste venivano espulsi dalle città venne impedita l'usanza di accompagnare i funerali e tutto ciò che comportava un eccessivo agglomerato di gente venne fatto obbligo di seppellire i cadaveri fuori dalla città anziché nelle chiese come era consuetudine vennero stabiliti cordoni sanitari tra le città colpite dalla pestilenza e quelle limitrofe che ancora ne erano immuni le persone che avevano assistito i malati dovevano stare lontano dalla città per almeno 10 giorni senza avere rapporti con nessuno le case e le suppellettili degli attestati dovevano essere distrutti i sacerdoti avevano l'obbligo di denunciare tutti i malati di cui avevano conoscenza le navi che provenivano da regioni sospetti erano obbligate trascorrere un periodo di 40 giorni fuori dai porti prima di permettere loro l'attracco i vari governi delle città italiane cominciarono a nominare funzionari addetti alla salute pubblica che ordinarono la chiusura dei mercati divieto di rivendita dei vestiti degli appestati e i funerali incomincia a farsi strada anche l'idea di isolare i malati a milano le case dei primi attestati vennero sprangate con i malati dentro le città non fecero più entrare le persone provenienti da regioni in cui l'epidemia era accertata anche i viaggiatori terrestri dovevano rispettare la quarantena a venezia furono nominati delegati per controllare la pulizia delle case vietare la vendita di alimenti pericolosi chiudere i luoghi persino le chiese i detenuti vennero arruolati come pizze ga morti o monatti sono i medici potevano circolare liberamente a venezia su una nave era stata issata una forca per giustiziare i trasgressori delle ordinanze igieniche e alimentari non si seppellivano più i cadaveri ma per i canali transitavano barche da cui partiva il grido che ha morti in casa l'ebook in barca per le strade cresceva l'erba perché nessuno passava queste politiche di prevenzione però non furono sufficienti a bloccare la peste e soprattutto affermare il ciclico ritorno delle pestilenze così in breve tempo vennero create delle cittadine dedicate all'isolamento dei malati nel 1400 nascono i lazzaretti il lazzaretto era un luogo in cui la patogenicità era talmente alta che chi entrava restava massimo una settimana dopo di che moriva o riuscivo a guarire [Musica] iniziarono a costruire lazzaretti seguendo regole precise doveva essere isolato ma vicino una fonte d'acqua perché i vestiti venivano bruciati e la vicinanza con l'acqua permetteva un controllo del fuoco inoltre si evitava l'esposizione ai venti orientali considerati nocivi e putridi si preferiva che l'acqua dividesse la città dal lazzaretto come nel caso di venezia o di roma le strutture e le organizzazioni furono estese alle attività commerciali quelle più efficienti erano quelle portuali che consentivano di svolgere la quarantina portuale la medicina i medici dell'epoca rimasero disorientati di fronte a questo fenomeno per loro incomprensibile illustrissimi medici dell'università di padova chiamati per un consulto disconoscevano addirittura l'esistenza del morbo guaritori ai ciarlatani inventavano inutili antidoti le teorie mediche risalivano all'antichità hypocrite e galeno secondo i quali le malattie nascevano da una cattiva miscela dei quattro umori del corpo sangue flemma bile gialla e vile nera l'idea stessa del contagio era sconosciuta la medicina galenica ed era impensabile la trasmissione di malattie da animale a uomo in più i topi erano ovunque nei magazzini delle cloache nei granai nei canali di scolo tra i rifiuti abbandonati dappertutto le pulci erano abitanti abituali di vestiti panni letti tappeti e tendaggi non sospettavano quindi che la malattia potesse venire da qualcosa con cui convivevano da sempre la causa della peste si imputava invece al cielo alle stelle al clima alle acque stagnanti all'umidità dell'area ai demoni per la quantità di persone contagiate dal morbo e per la velocità con cui si diffondeva gli studiosi ricorsero ippocrate per definirne la causa il quale sosteneva che se in molti uomini contraggono la stessa malattia nello stesso momento la causa è ciò di cui tutti dispongono ovvero l'aria che si respira basandosi su questo i medici del tempo decisero che l'origine del male era l'aria umida e fredda che ci fu nella primavera del 1348 l'idea era che questa fosse dovuta alla congiunzione di giove saturno e marte avvenuta tre anni prima altri medici ancora ne hanno attribuito la responsabilità a fenomeni terrestri come un maremoto un'eruzione vulcanica asserendo che lo sconvolgimento dei quattro elementi terra acqua aria e fuoco potesse comportare 20 nocivi altri ancora consideravano il morbo un castigo divino i medici invitavano infatti la malato a confessarsi altri credevano che la malattia fosse stata causata da un fuoco caduto dal cielo o proveniente da sottoterra che espandendosi diffondeva il morbo dall'oriente i rimedi della medicina i medici consigliavano di rifugiarsi in campagna o comunque fuggire dal morbo anche gli stessi medici scappavano oppure chiedevano un altissimo pagamento per una visita sommaria e superficiale davano anche disposizioni dettagliate su cosa mangiare e come vivere ripararsi dal freddo e dall umido e i cibi consigliati per una pronta guarigione variavano da persona a persona e secondo la stagione anche l'orario di assunzione determinava l'efficacia o meno della cura si consigliava di arieggiare bene le stanze di lavarsi con aceto e acqua di rose di mangiare cibi buoni e di astenersi dai rapporti fisici i quali stimolavano gli umori corporei i farmaci usati dovevano controbilanciare le qualità della peste ad esempio essendo questa umida e calda per via dei bubboni e della febbre si potevano usare pietre come smeraldi e zaffiri che venivano sbriciolate e ingoiate e poi terre ed herbert che erano sette e fredde poiché gli appestati erano pallidi si usava lo zafferano il rimedio cui medici più frequentemente ricorrevano erano fumigazioni con erbe aromatiche ad esempio si accendevano grandi fuochi dove venivano fatti bruciare unguenti resine e erbe per depurare l'aria sempre secondo la teoria dei contrari se il malato puzzava curavano la malattia con sostanze odorose inserite nelle narici in grado di purificare l'aria inspirata papa clemente sesto per tutta la durata delle epidemia ad avignone rimase rinchiuso nei suoi appartamenti dove erano accesi grandi falò è probabile che in questo modo riuscire al mente a sfuggire al contagio in quanto il calore allontanava le pulci [Musica] contro la peste fu usato anche il caro vecchio salasso ma a quell'epoca non tutti potevano permetterselo così alcuni rimediavano tagliandosi le vene e drenando il sangue in una ciotola questo però amplificava il rischio di infezioni un altro metodo era aprire linfonodi infiammati sotto le ascelle o nell'inguine per permettere alla malattia di lasciare il corpo e poi applicare sulla ferita una miscela composta da resina radici di fiori ed escrementi umani le zone trattate venivano poi a volte da bende fare il bagno nelle urine un paio di volte al giorno era ritenuto utile per alleviare i sintomi della malattia era anche consigliato di berne un bicchiere o due durante gli anni della peste nera urina non infetta veniva raccolta è data o venduta a persone ammalate nel 1500 venne inventato il metodo vicari si legava il sedere spiumato di una gallina ai linfonodi gonfi della persona malata quando anche l'animale si ammalava lo si lavava e lo si riposiziona va sul paziente fino a quando solo il pollo o solo l'attestato guariva questa tecnica si diffuse molto così anche i polli divennero un veicolo della malattia [Musica] la divisa del medico della peste per evitare il contatto con i miasmi nell'aria i medici iniziarono indossare particolari maschere protettive a forma di becco tenute ferme alla nuca da due lacci la maschera era una sorta di respiratore aveva due aperture per gli occhi coperte da lenti di vetro due buchi per il naso è un grande becco ricurvo all'interno del quale erano contenute diverse sostanze profumate fiori secchi lavanda timo mirra ambra foglie di menta canfora chiodi di garofano aglio e quasi sempre spugna imbevuta di aceto lo scopo della maschera era tener lontani cattivi odori che secondo la dottrina mi asmatico morale erano causa scatenante dell'epidemia gli appestati infatti emanavano un pessimo odore come accessorio ai medici disponevano di un bastone speciale che utilizzavano per esaminare i pazienti senza toccarli per tenere lontane o le persone e per alzare le vesti agli appestati operavano i bubboni con bisturi lunghi come pertiche e dal 1619 indossavano una divisa costruita da una veste propellente in tela cerata lunga fino ai piedi guanti scarpe e cappello a tesa larga il panico e l'odio razziale di fronte al dilagare rapido e inesorabile del male l'impotenza il terrore provocarono nella folla comportamenti isterici gli ebrei vennero presi di mira a tolone e barcellona ci furono massacri e saccheggi causati dal panico generale della popolazione dopo questi avvenimenti gli stati si mossero in difesa degli ebrei e anche papà che mente sesto asserì che la malattia non era dovuta l'intervento umano ma aveva una causa naturale o divina ricordando che anche gli ebrei morivano di peste perché fu preso di mira il popolo ebraico perché nella storia d'europa il diverso per eccellenza era sempre stato l'ebreo a queste vittime innocenti si aggiunsero i lebbrosi che furono sospettati di diffondere le pestilenze perché odiavano il genere umano che li aveva perseguitati nel cinquecento comparve il termine motore per indicare chi diffondesse volontariamente il morbo della peste spalmando in luoghi pubblici appositi unguenti benefici al fine di appropriarsi in seguito delle ricchezze dei defunti la peste cessò di essere una malattia endemica nel corso del xviii secolo probabilmente in conseguenza della diffusione di un efficiente politica sanitaria nel mondo però è ancora presente con apparizioni sporadiche ma la diffusione degli antibiotici ha fortemente limitato le sue terribili conseguenze la peste oggi il batterio della peste non è mai scomparso ed è ancora responsabile di focolai epidemici circoscritti e limitati in diverse parti del mondo grazie alla terapia antibiotica la mortalità della malattia passa dal 60 per cento al 15 per cento se viene trattata per tempo la maggior parte dei casi di peste oggi sono colpiti dalla forma bubbonica e più raramente da quella polmonare nel 2010 al 2015 sono stati riportati 3.248 casi in tutto il mondo con 584 morti la peste e diffuso in tutti i continenti fatta eccezione per l'oceania le zone più colpite comprendono l'asia l'eurasia l'africa e le americhe nel 2017 i paesi con il maggior numero di persone infette erano la repubblica democratica del congo in madagascar e il perù la prevalenza della peste è maggiore tra le popolazioni povere dei paesi con climi caldi il clima caldo infatti favorisce il diffondersi del batterio il 50 per cento dei casi di peste riguarda persone di età compresa tra i 12 e 45 anni mentre il sesso maschile appare più colpito rispetto alle donne come vi è un incidenza maggiore tra coloro che svolgono attività all'aperto negli stati uniti la peste presente nel sud ovest del paese tra gli scoiattoli e i cani della prateria e infetta circa 10 persone ogni anno ma in altre parti del mondo l'incidenza è molto maggiore il continente africano appare più esposto ai rischi per vari motivi le popolazioni più povere vivono ancora insieme a colonie di roditori che spesso cacciano e mangiano inoltre la superstizione e la mancanza di mezzi ostacolano il coinvolgimento delle istituzioni sanitarie comportando ritardi nel trattamento e nel contenimento del focolaio nonostante quasi tutti i casi si verifichino in zone in the mic e la possibilità di viaggiare in tempi brevi su larghe distanze non esclude che la malattia possa manifestarsi in qualsiasi altra zona del mondo nella metropolitana di new york nel 2003 sono state trovate tracce di peste in un cestino e su alcune ringhiere che non hanno però fatto registrare casi di peste dal 1970 sono stati 42 i casi di peste nell'uomo in california nove dei quali fatali solitamente la contraggono i campeggiatori dei parchi nazionali che vengono a contatto con i roditori [Musica] esiste un vaccino per la peste ma non vi sono studi di qualità sufficiente per dichiararlo efficace poiché la peste umana è una malattia rara nella maggior parte del mondo non si ritiene necessaria la vaccinazione di routine se non per i soggetti con un rischio particolarmente elevato di esposizione al batterio come ad esempio per il personale di laboratorio e di campo che lavora con il batterio yersinia pestis in ogni caso la ricerca di un vaccino sicuro per la peste prosegue a per il timore che possono generarsi c'è pediglieri signa pestis resistenti agli antibiotici ma soprattutto per la paura dell'uso del batterio per attacchi di bioterrorismo se il video vi è piaciuto mettete un mi piace e condividetelo se volete aiutare ancora di più il canale trovate le info in descrizione io vi saluto e al prossimo video ciao