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Le mappe della Palestina: Storia e conflitti

Feb 16, 2025

Le mappe della Palestina dal 1946 ad oggi

Introduzione

  • La Palestina nel 1946 era prevalentemente occupata dai palestinesi.
  • Mappa mostra le zone verdi (palestinesi) e bianche (acquistate da coloni israeliani).

Piano ONU

  • La Palestina era un protettorato inglese, gli inglesi volevano liberarsene.
  • L'ONU propone un piano di suddivisione della Palestina in due stati:
    • Cisgiordania (parte verde più grande)
    • Striscia di Gaza (parte in basso a sinistra)
    • Resto del territorio diventa Israele.
  • La Bibbia afferma il diritto degli ebrei alla Terra Santa, ma esistevano già popolazioni lì.

Storia biblica e colonizzazione

  • Nella Bibbia si parla di sterminio di popolazioni per far posto agli israeliani.
  • Stime bibliche indicano 750.000 persone all'epoca, con numerosi morti in battaglie.
  • La tradizione religiosa cristiana ha mantenuto il Vecchio Testamento.

Conflitto e guerre

  • Dopo la creazione di Israele, ci furono vari conflitti, come la guerra dei sei giorni.
  • Oggi la Cisgiordania è frammentata e controllata da Israele, con risorse vitali come pozzi d'acqua.
  • Critiche alla decisione di Arafat di non accettare proposte di pace.

Riflessioni sulla situazione attuale

  • Differenze nel trattamento di conflitti globali, come quello in Ucraina rispetto a Israele.
  • Proporzioni tra morti in Gaza e reazione israeliana.
  • Critiche al governo Netanyahu e al trattamento dei palestinesi.

Antisemitismo e critica a Israele

  • Accuse di antisemitismo per chi critica la politica israeliana.
  • Storia della nascita di Israele e il sostegno di Stalin ai kibbutz.

Cambiamento politico in Israele

  • Trasformazione di Israele negli anni '70 con l'arrivo di ebrei espulsi dai paesi arabi e dall'Unione Sovietica.
  • Crescita del fascismo in Israele con l'ascesa di Begin e Netanyahu.

Conclusioni

  • Critiche storiche a Begin e al Likud, associati a ideologie fasciste.
  • Il riconoscimento internazionale della Palestina è limitato, con pochissimi paesi schierati a favore.
  • L'Occidente, rappresentato da Stati Uniti ed Europa, rimane solidale con Israele.