un grande seguito nella nostra città è superfluo naturalmente raccontare la biografia di Cacciari ma comunque qualche brevissimo cenno Vi ricordo che caciari attualmente è professore emerito di filosofia all'università vita e Salute San Raffaele che ha fondato nel 2002 insieme a Don Luigi verzé dopo aver insegnato a lungo in università italiane e straniere come filosofo la ricerca la sua ricerca teoretica si concentra soprattutto in tre opere fondamentali dell'inizio del 90 della cosa ultima 2004 e labirinto filosofico recentemente forse non tutti sanno che l'Università di Bologna gli ha conferito la laurea onoris causa in filologia letteratura e tradizione classica e nella laudazi il rettore Ivano Dionigi ha sottolineato come Cacciari non prescinda mai dal rapporto antico moderno e quanto nel suo pensiero sia cruciale la concezione cosiddetta antagonistica della classicità per cui e concludo citando da un testo di Cacciari del 2002 Le brevi inattuali sullo studio dei classici classico non esprime alcun rimando al passato tantomeno al morto passato bensì il più fiero contrasto al modo Allora classico è ciò che ha attualmente non è moda non è il ritornello dell'ora Esso porta in sé un timbro di battaglia un'esigenza di contraddizione i classici dovrebbero armarci per affrontare l'ora questa ora l'opposto Dunque di un invito al ritiro alla fuga o al disprezzo dell'ora ciò che non è classico comprende l'ora in tutta la sua potenza e nei suoi limiti comprende l'ora non per adattarvisi ma per resisterle e sopravvivera passo la parola alla professoressa Vassallo e ringrazio ancora Massimo Cacciari all prima prima sono di nu contenta e sarò sempre contenta di avere qui Massimo con noi sono contenta di tutti voi che partecipate molto a a questo ciclo ma eh Mi spiace che non non non ci sia come dire l'ospitalità che che che alcuni di voi debbano rimanere in piedi Mi spiace molto Però devo dire che che che come dire Va bene anche così se a voi va bene Mh a nome mio No no Non ridete Cioè so che non vi va bene Cioè posso [Musica] posso alzarmi e lasciarvi la mia sedia io non ho alcun problema a stare in piedi cioè insomma Nel senso che ehm Volevo chiedervi a nome mio e di Massimo Prima di tutto e poi lascio la la parola a lui no no non gliela lascio subito perché vorrei che rispondesse a una mia iniziale domanda [Musica] ma un poco di silenzio perché lo al di là di quello che voi pensiate del di quello che è successo a Parigi un un attimo di silenzio silenzio e vi prego di spegnere Comunque i telefonini poi anche quando parla professor Cacciari un attimo di silenzio per quello che è successo a Parigi era da fare ieri Tutti l'hanno fatto ieri grazie grazie vi ringrazi Io massimo Vi ringraziamo entrambi non non so se Massimo vorrà commentare Questo dipende da lui par il quello che è accaduto a Parigi Ma questo ovviamente tocca a lui scegliere cosa fare il la mia domanda iniziale a lui era e sarebbe comunque stata al di di Parigi perché Pico della Mirandola cioè tra i tanti testi che poteva scegliere perché è unomo di grande cultura Eh ha scelto un testo specifico di prima che succedesse tutto di di di Pico della Mirandola per cui mi in proprio in brevità e poi lascio la parola a lui così ascoltate lui e non non me insomma perché sono rispetto a lui abbastanza insignificante vuoi no St qua Sì grazie della presenza grazie dell'invito e grazie a nickla di aver voluto iniziare con questo momento di raccoglimento il testo di Pico ci permetterà di dire qualcosa anche di noi è un testo parlerò un po' in generale di P come in particolare di quel di quel testo La famosa orazione sulla dignità dell'uomo de dignitate ominis che non è un'opera a sé come molti di voi sapranno è o intendeva essere l'r la prefazione l'introduzione l'orazio introduttori alla discussione che Pico intendeva avere con il con i i dotti romani e soprattutto con i grandi prelati della Chiesa di Roma per commentare insieme dibattere insieme discutere insieme le sue 900 conclusioni Questa era il senso della dell'Opera che oggi commenteremo insieme Ovviamente non in una chiave filologico storico filologica ma in una chiave che ci permetta anche di capire che la favola Narra di noi e queste questa queste conclusioni Perché si chiamano conclusioni Perché erano 900 proposizioni che Pico estraeva in un latino molto grezzo in un latino volutamente molto poco umanistico un latino che volutamente si rifaceva al latino dei grandi filosofi medievali non al latino di armol bar o il latino di qualche ma un latino duro un latino tutto tutto teologia filosofia estraeva da da tutto lo scibile da tutte le da tutte le filosofie da tutti i grandi filosofi da tutte le grandi correnti erano conclusioni che venivano da dagli arabi da verè da vicenna da altri erano conclusioni che venivano dai Dotti dalle tradizioni ebraiche erano conclusioni che venivano dai filosofi cristiani e di ogni epoca il la parte dal leone forse la facevano alcuni filosofi della tradizione neoplatonica in in in in accordo con quello che era il che era stata la formazione di Pico Voi sapete che Pico si era formato Appunto nel nell'ambiente neoplatonico Fiorentino la cui importanza noi tendiamo a dimenticare ma è un'importanza immensa per la cultura europea No per secoli la filosofia Europea legge Platone e i neoplatonici proclo eccetera Damaso e così via nelle traduzioni di costoro nelle traduzioni in particolare di Ficino eh prima che ci di trovare un filosofo che leggesse davvero il greco come lo leggevano gli umanisti ce ne vorrà e e ce ne vorrà molto bisognerà arrivare all'idealismo tedesco Quindi è una una un opera di traduzione ma torneremo sul termine traduzione sulla sua pregnanza proprio propriamente filosofica è una una missione di traduzione di importanza colossale per la cultura europea quella che si svolge da noi in questa povera Italia nel 400 italiano che non è solo Botticelli girlandaio eccetera eccetera è anche filosofia cosa che noi tendiamo molte volte a dimenticare a ignorare si no che si sa Macchiavelli commentato e letto nei corsi di Storia della letteratura la ragione per cui ho scelto Pico è anche questa è anche rivendicare questa questo pensiero italiano e la e la forza e l'importanza per la cultura e per la civiltà europea di questo pensiero che ha in Pico sicuramente il suo Apice Pico è il più filosofo di tutti gli umanisti italiani fiorentini e vedremo cercheremo di vedere le Quindi queste conclusioni sono queste questa questa quti 900 proposizioni tratte non citazioni Eh non sono citazioni da questi diversi autori sono il succo che Pico crede di poter trarre da questi autori e da queste correnti e la parte preponderante sono certamente quella che già nel nell' umanismo Fiorentino Ficino eccetera intendeva come la laurea catena Mh quella tradizione che va dai primi Dalle prime testimonianze orfiche pitagoriche eccetera eccetera ma prima ancora zoroastrian caldae e così via e e fino a Platone e quella che Ficino dice la Prisca teologia eh la la la teologia Antica che si conclude nel nel nel nella filosofia con la filosofia platonica tutta interpretata ma qui non abbiamo il tempo di di di di fare in 10 battute 10 corsi universitari No tutta interpretata in una chiave neoplatonica tutto platoni interpretato la luce in particolare di Plotino e di proclo apro una brevissima parentesi proclo è il filosofo prediletto di di quel signore che si chiama Giorgio Federico Guglielmo Hegel e non si capisce unac della dialettica hegeliana se non ci rifacciamo alle Fami triadi proclean per dire l'importanza anche filosofica da questo punto di vista di questa tradizione umanistica Tanto è vero che nelle lezioni di Storia della filosofia Hegel cita con enfasi e con e Con stima appunto la scuola neoplatonica Fiorentina Ficino e in particolare Pico Dunque allora l'orazio è il discorso introduttivo a questa a queste conclusioni Diciamo già qualcosa su queste conclusioni no E beh qui in quest'opera Pico mostra che cosa che ci dovrebbe come dire interessare una una una una straordinaria inquietudine di ricerca una curiositas non vana che ha davvero dello Straordinario o notate Pico quando compone questa quest'opera e pretenderebbe di discuterla appunto con la con i massimi esponenti della della curia romana eccetera eccetera cosa che poi non avviene ma non facciamo la storia di questa vicenda e ha 24 anni a 24 anni ed è l'unico nel suo giro che sa che è trilingue trilingue non solo il latino Ovvio il greco già meno ma insomma dopo Ficino evidentemente tutti i dotti Fiorentini sapevano anche il greco ma anche l'ebraico che Ficino non conosceva è l'unico tre lingue era aveva studiato l'ebraico con vari maestri e non solo l'ebraico in generale tanto da leggere la Bibbia ma aveva conque quti maestri approfondito il la tradizione cabalistica un grande studioso italiano contemporaneo Giulio Busi Appunto ci ha ci ha ci ha edotto tutti sulla sull'importanza di questa tradizione e sull'importanza di questa tradizione nell'umanesimo italiano pubblicando gran parte della biblioteca cabalistica di cui Pico della Mirandola disponeva si faceva tradurre questi testi li leggeva insieme ai suoi maestri e abbiamo appunto ora a disposizione anche noi la biblioteca cabalistica di di Pico Cioè non solo quindi la conoscenza diciamo elementare dell'ebraico ma la conoscenza di questa tradizione che per lui che per lui svolge una funzione fondamentale nel ricostruire quel Laure a catena la cabala svolge ricop un ruolo fondamentale quindi una curiosità non vana A tutto campo è assolutamente straordinaria per cui poi Pico rimarrà Appunto quello che va come proverbio non ne sai più di Pico della Mirandola cioè una una conoscenza ma è eclettismo Questa è la critica che tradizionalmente soprattutto la storia della filosofia rivolge a picco della Mirandola si tratta di una di una di un semplice eclettismo si tratta di una voracità di questo giovane genio No che si alimenta da tutte le parti senza ordine No niente affatto così non si tratta affatto di eclettismo assolutamente se si leggono le conclusione difficilissime da interpretare Ma se si leggono con un minimo di di intelligenza si scopre che queste che lui attinge sì a varie a varie fonti Ma che il suo obiettivo non è quello di giustapporre semplicemente mostrando quanto è dotto quanto ne sa No niente affatto No queste varie fonti queste varie fonti filosofiche teologiche A volte anche fonti mitiche no Zoro Astro eccetera eccetera eh Orfeo queste varie fonti Si compongono intorno ad un'idea fondamentale e che questo il punto che dobbiamo cercare di rintracciare Quale può essere questa questa idea fondamentale è quella che si esprime nell' razio l'orazio è la vera introduzione a queste conclusione perché ci dice qual è l'idea fondamentale attraverso la quale noi dobbiamo leggere questa encicl opedia delle Scienze filosofiche per così dire no questa enciclopedia Che cosa Che cosa cos'è questa linea questo filo rosso che la attraversa tutte Il filo rosso Secondo me che esplicita che si esplicita nell' razio è il seguente e lo dico in una chiave molto virgolette filosofica eh non filologica perché dal punto di vista filologico è davvero difficile trovarlo questo filo rosso ma dal punto di vista di un interpretazione filosofica mi pare abbastanza evidente cioè la filosofia la filosofia e teologia la teologia de filosofia forse non ben differenziate Ma poi anche abbastanza distinte all'interno ma comunque questo complesso di saperi m che ha la storia che vi dicevo no che ha questo inizio quasi mitologico Ma che poi appunto si compie si compie coscientemente nelle grandi filosofie classiche lette da dal punto di vista della tarda classicità del pensiero della tarda classicità ha al suo centro una immagine dell'uomo la filosofia ha a che fare con Grazie ha a che fare con con con questo problema che cosa è l'uomo che cosa è l'uomo Questo è il problema della filosofia m non è il problema della dell'essente semplicemente in generale anche no metafisica eccetera Che cos'è l'essente ma al al al il punto Il la chiave di volta di questo sistema che può comprendere al suo interno Certamente così era nella classicità No un po' tutti I saperi prendete l'enciclopedia aristotelica no Certo il filosofo Allora era anche lo scienziato della natura m la fisica la metafisica no ma al centro della filosofia il vero la vera questione che la filosofia solleva è questa che cos'è l'uomo e l'essenza dell'uomo uomo sta nel suo essere pensiero nel suo essere mente Quindi diciamo così la quinta essenza della filosofia in generale la filosofia della mente dell'uomo della mente che è la mente dell'uomo e queste diverse filosofie si compongono intorno a questa domanda a questa domanda ciò che interessa Pico è questa domanda vedete tutte le filosofia attenzione l'opinione volgare la doxa ritiene che le filosofie siano un assem di pareri diversi discordi che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro una serie di opinioni Non è così che il senso comune intende la filosofia una serie di opinioni Perché ognuno dice una cosa diversa dall'altra Sì ma dicono cose diverse dall'altra intorno a questo problema fondamentale che non può risolversi in termini deterministici come invece un problema di scienza della in senso proprio perché il problema l'oggetto della filosofia è qu essenzialmente quell' essente che l'uomo e l'essenza di questo Essen è la sua mente e questo problema non lo puoi affrontare come affronti un problema di botanica di di di eccetera eccetera di fisica e quindi queste questo apparente eclettismo in realtà vuole mostrare l'unitarietà della domanda l'unitarietà della domanda filosofica che riguarda questo aspetto non era così chiaro non era così esplicito negli altri nei suoi maestri in Ficino eccetera Che la domanda era questa che la domanda è questa l'orazio lo dice in modo esplicito la domanda filosofica intorno alla quale ruoteranno tutte le conclusiones è questa che cos'è la mente che cos'è la mente Ecco allora l'orazio si inaugura Così dicendo In termine naturalmente è è un grande trattato di retorica anche anche il latino muta completamente rispetto al latino delle conclusioni se il latino delle conclusioni era quasi un latino medievale dal Trattato medievale Il latino dell'orazio introduttori è è è un grande latino è il latino dei grandi umanisti è il latino del Poliziano del suo grande amico Poliziano il latino della grande filologia E iniz allora dice grande miracolo l'uomo asclepio Cito un trattato ermetico e qui Ah vedi La retorica umanista Perché Ma perché quasi sempre siè letto l'orazio sganciando D conclusione mentre io faccio l'opposto leggo l'orazio davvero come la chiave per il senso di quest'opera che sono le conclusioni tutte filosofico teologiche Ah il certo più più importante più più più più più più ricco eccetera eccetera ma il solito trattato umanistico sulla nobiltà sul valore dell'uomo centro dell'universo microcosmo la questa insopportabile retorica umanistica no Questo è il modo in sostanza con cui l'umanesimo in generale ma anche questo trattato è stato affrontato dalla filosofia propriamente detta contemporanea come il Manetti eccetera eccetera il retorica sulla su sulle virtù dell'uomo non è affatto così cosa di c' il Pico e il timbro con cui dovete ascoltare l'orazio È un timbro opposto a quello retorico e dell'esaltazione del valore della centralità dell'uomo è un timbo drammatico è lo stesso timolo con cui dovete ascoltare altre opere addirittura tragiche del nostro Umanesimo in particolare quelle di Leon Battista Alberti Leon Battista Alberti opere de Le un Battista Alberti che hanno che hanno che hanno lo stesso tono di qualche operetta morale del nostro Leopardi A proposito del valore dell'uomo della centralità dell'uomo Certo un miracolo è l'uomo ma miraculum è anche monstrum miracolo in greco è anche dei non il tauma greco Pico aveva nell'orecchio quando diceva miracolo come poteva dire miracolo come poteva dire il tauma greco se non miracolo ma il è uno spettacolo che può essere anche tremendo Eh il tauma era anche una tragedia era un tauma una tragedia greca era er un sauma meravigliava colpiva L'uomo è un miracolo Certo perché è straordinario rispetto all'ordine degli essenti perché è mente è straordinario Ma questo che cosa comporta questa sua straordinarietà rispetto all'ordine degli essenti e leggiamo dice un miracolo l'uomo Perché Perché Certo non è costretto in tu nullis angusti coer citus Certo in tuo arbitrio certo l'esaltazione della Libertà Ma che cosa significa questa esaltazione della libertà dell'uomo questa impossibilità di intendere L'uomo in termini deterministici per così dire diremmo noi che cosa si intende Cosa intende questo che è il centro dell'universo no che non ha che non ha luogo fisso che non è determinabile questo non essere costretto da nulla lungi dall'essere Ah che bello Non è costretto da nulla vuol dire che non hai sede tua propria che non hai una casa dove poter stare che non ti è dato stare Questo è il controcanto rispetto appunto all'apparente retorica della parola della lettera Questo è lo spirito di questa lettera il dramma della Libertà non l'esaltazione retorica dell'essere liberi a questo dramma che se sei libero non puoi stare che se sei libero vuol dire che non hai una casa dove stare che la tua natura come dire una natura costantemente esod peregrinante Questo vuol dire l'essere libero in termini propriamente filosofici che la categoria in base alla quale devi interpretare l'esserci diremmo noi è il possibile tu sei il possibile nessuna categoria nessun Concetto ti può comprendere esaustivamente perché tu puoi andare da un estremo all'altro tu sei libero nel senso che tu puoi determinare la tua natura da un estremo all'altro dall'essere meno che un animale all'essere più di un angelo dice Pico e qui c'è una differenza rispetto per esempio a Leon Battista Alberti Leon Battista Alberti continua a dire no più di un angelo tu uomo non sarai mai eh e Tuttavia il timbro è lo stesso è un timbro drammatico dramma dell'Umanesimo che riconosce la indeterminabile Ma questo significa appunto che questa mente si muove agisce opera su una scena che è una scena drammatica che è una scena che può essere in ogni momento una scena luttuosa eh dramma così secondo me va Letta Appunto e le conclusioni sono queste sono queste mostrano come l'interrogazione filosofica e le diverse risposte che all'interrogazione filosofica vengono date siano appunto vadano appunto interpretati in questa direzione in termini più propri come per Pico e qui rientrano tutti i suoi interessi anche come Vedremo cabalistici nel senso che il nostro intelletto diciamo la nostra mente è certo capx divini per è capace del Divino per Vico è capace può alla potenza il nostro diciamolo in termini propriamente filosofici il nostro intelletto è Imp potenza haa capacità può comprendere in sé il divino giungere appunto diremmo filosoficamente al concetto avrebbe detto Hegel no può giungere al sapere assoluto avrebbe detto Hegel ma può non è assolutamente determinato in questo senso non è assolutamente che tu puoi semplicemente pensare di poterlo educare a questo senso Dipende anche dal suo carattere e nello stesso tempo può può haa capacità dell'opposto può giungere fino l'intelletto umano dice in varie conclusioni e attenzione dep possibilità Nature sue Cioè in base alla possibilità della sua natura non ragiona Pico in termini di Grazia cioè un intelletto umano può Grazia per opera della Grazia Cioè in un contesto propriamente teologico di Fede giungere fino a immedesimarsi a indiarsi avrebbe detto Dante no a inlu Arsi Cioè a immedesimarsi con il divino No dice de possibilit sue sulla base immanente all istituzione dell'intelletto io posso giungere al sapere alla Sofia posso giungere al superamento della stessa posizione del filosofo di colui che ama la Sofia ed essere sofos posso giungere nei termini propri del dibattito filosofico di Allora l'intelletto potenziale l'intelletto Imp potenza può giungere a immedesimarsi nell'intelletto agente nell'intelletto actu che in una conclusione Pico dice è uguale a Dio ed era la stessa conclusione che ha raggiunto sigeri li bravante l'intelletto atto l'intelletto in atto Cioè Dio può giungere de possibilità Nature sulla base della sua stessa natura non c'è bisogno dell'intervento della Grazia non c'è bisogno non è il raptus pa per cui per grazia Paolo ascende al cielo No è una possibilità dell'intelletto umano questo questo divinizzare sovrumane fino a sovrumano compreso secondo la categoria del possibile ha in sé la possibilità anche di in qualche modo superare se stesso ma questo c'ha un controcanto immediato e assolutamente contestuale altrettanto la capacità di diventare subumano l'uomo oscilla oscilla altro che centro dell'universo altro che microcosmo Cioè nel senso di imitazione perfetta dell'ordine macrocosmo non c'è nessun ordine in questo uomo Perché può ogni volta Arsi in un senso nell'altro oscillando tra tutti questo è il suo dramma o se volete addirittura la sua tragedia l'uomo come microcosmo immagine dell'ordine macrocosmo e tiene in sé tutte queste potenzialità Niente affatto così per Vico Perché l'uomo si determina ogni volta per una o per l'altra e oscilla costantemente tra le diverse non le prend armoniosamente mai Tutte in sé è una continua decisione il suo carattere viene continuamente deciso e non c'è nessuna Armonia prestabilita Questo è il modo in cui affronta l'orazio E allora questo questo problema dell'orazio risulta perfettamente coerente con quel apparente eclettismo delle Conclusione sono diverse possibilità sono diversi modi di rispondere a questo drammatico interrogativo Che cos'è la mente che cos'è la mente dell'uomo impotenza tutte le cose Certo perché questa mente può essere Questo Quell'altro ma mai tutte insieme armoniosamente composte in bella forma una volta questa una volta quell'altro e ogni volta che ti determini in un modo sentirai la mancanza di tutti gli altri modi in cui ti potevi determinare Certo c'è un'idea di Felicitas la Felicitas Qual è la Felicitas sarebbe che la mia mente diventasse tutt'uno con l'intelletto agente con il Nus poeticos di Aristotele e certo che è Dio che è in atto tutti i possibili in atto Ma questa sarebbe la Felicitas Ma questa Felicitas non c'è assolutamente concessa pensiamo che ci sia possibile Tuttavia Certo perché io penso che mi sia possibile l'ho appena detto nel momento stesso che penso questa Felicitas e come faccio a dire che questa felicit non è possibile l'ho pensata ma è un'idea un pensiero idealmente dice Pico Idealmente la mente può concepire uno con l'intelletto agente ma di volta in volta mi determiner e determinandone quindi il timbro di questo razio è un timbro drammatico e ha a che fare con quell'idea dell'esserci come del possibile che tanta parte che tanto luogo che tanto spazio ha avuto anche nella nella filosofia sia contemporanea Questo è il primo aspetto che volevo sottolineare ma poi ce n'è un altro che ci avvicina ancora di più e in modo più diretto e forse più semplice ma altrettanto drammatico ad alcune questioni che poi rimangono aperte nella cultura europea avrete capito da queste poche cose che ho detto che io proprio non condivido le interpretazioni come dire tradizionalisti in chiave in chiave di di appartenenza di picola una tradizione anche teologica propriamente Cristiana cioè l'interpretazione per dirlo di di un di un grande studioso di un grande udito grandissimo come hry debach che ha dedicato a Pico un libro intitolato appunto Pico l'alba incompiuta del Rinascimento dove tutta l'interpretazione di questi di questi testi di Pico alla luce della della tradizione teologica eh Cristiana Io credo che invece sia molto molto al limite immanentismo non non esclude affatto poi la presenza in Pico di elementi appartenenti a tradizioni mistiche ma anche la cabala la cabala di Pico è essenzialmente articolata su due dimensioni la prima che è una dimensione propriamente direi Al limite di carattere logico analitico Eh è la è la è la è un'interpretazione di tipo luliano della CAP quello che interessa Picco è lo straordinario gioco che la cabala permette nella nell'interpretazione dei nomi e dei numeri gli straordinari giochi appunto che la cabala di carattere proprio al limite anche puramente formale che la cabala che la cabala struttura intorno ai nomi e al nome del signore in particolare da un lato e dall'altro l'aspetto magico della cabala cioè attraverso questa interpretazione dei nomi dei numeri la possibilità appunto magia di potere sulla natura magia eh stesso stessa radice di meen tedesco no potere di potere sulla natura Questa è la magia Quindi anche la anche tutti questi aspetti piccoli traduce in una filosofia che è molto filosofia del concreto tutto sommato ma mi interessava avendo poco tempo di mettere in risalto un'altra cosa che di noi che a noi forse poi interessare più direttamente accanto al significato che ha questa che ha questa Concordia che si dice no ecco Pico mostra questi diversi autori queste diverse correnti Concord Sì sono concordi Cioè nel senso che per lui la filosofia ha quel cuore che vi dicevo concordi in questo non concordi perché dicono la stessa cosa o perché sono riducibili ad un denominatore comune in astratto sono concordi perché la loro domanda è quella Perché il centro del loro labirinto è quello Ma poi le strade sono strade ben distinte e Pico sottolinea quella di distinzione la distinzione tra le diverse strade la distinzione sua perché tra le conclusioni ci sono anche le conclusioni sue di Pico la conclusioni mie su questi problemi quindi Pico Rivendica anche la sua autonomia rispetto a questa catena Aurea di grandi autori no che che che che virgolette cita virgolette traduce quindi il significato della Concordia così inteso ma Pico c'è anche in mente con questa grande operazione che vuole presentare a Roma che vuole sia discussa a Roma di cui Vuole convincere appunto la chiesa romana Eh la sua è un'operazione di pace di pace l'anelito alla pace era fondamentale nella nell'umanesimo e ed è un fatto retorico ma dove conoscete un'epoca più drammatica come epoca storica del 400 inizia con il rogo di hus inizia con già l'esplodere delle di quelle che saranno poi di quella che sarà poi la distruzione di ogni di ogni di Ogni unità Europea Cristiana a metà secolo abbiamo la caduta definitiva di Costantinopoli alla fine del secolo abbiamo la Cacciata di Mori ed ebrei dalla Spagna del Portogallo e quindi la distruzione dell'ecumene mediterranea che bene o male era rimasta un ecumene Per quante lotte conflitti ci fossero per secoli è lì che abbiamo è lì che nasce il Mediterraneo che conosciamo noi oggi il Mediterraneo dove non c'è più una città poliglotta Eh dove non c'è più una città multiculturale multietnica multireligiosa è lì che inizia quella tragedia del Mediterraneo e il secolo si chiude con il rogo di Savonarola Quindi questi umanisti Dove stavano sulla torre d'Avorio Come molte volte vengono ancora rappresentati ma niente aff fatte stavano lì dentro ed erano quasi tutti Tra l'altro fieramente repubblicani per quanto dovessero ossequiare Lorenzo eccetera Allora epoca drammatica e il problema di quest'epoca drammatica è che cosa Come fare la pace come intendere la pace come pensare la pace come la pensiamo la pace tante tradizioni tante culture tante teologie tanti modi di intendere Dio Questo era il dramma di di di di dell'Umanesimo c'è una Concordia possibile è possibile accordare questi differenze è possibile accordare Come è possibile accordarlo riducendole ad uno cioè annullando E allora non c'è più pace e c'è quello che diceva Tacito c'è il deserto Quando quando quando annullo la differenza non c'è la pace c'è l'annullamento eventualmente dell'avversario non è pace quella la pace comporta il l'ad divenire ad una qualche forma di unità delle differenze degli distinti Ma come ottenere questa forma dell'Unità come pensarla questa unità Questo è il dramma come pensarla questa unità Non può essere pensata come giusta posizione semplice perché se lascio le cose indifferenti l'una per l'altra non c'è pace posso augurarmi che questo possa durare anche in eterno ma non è la pace il lasciare le cose come stanno non è la pace il giustapporre le differenze non è la pace perché ci sia la pace occorre che le differenze in qualche modo si incontrino dialoghino che questo e quell'altro logos diano vita ad un dialogo e questo dialogo ovviamente è aperto sul possibile questo dialogo può giungere ad una pace come può giungere come può scoppiare in una guerra Come faccio a pensare la pace perché le differenze si pongono Sembrerebbero porsi caduta lì Costantinopoli in termini di pura e semplice guerra la caduta di Costantinopoli fu un evento assolutamente traumatico per la cristianità era sì l'Impero Bizantino era già decaduto era già debole era già fragile da un secolo e più eccetera eccetera però il fatto rimaneva no grande simbolo immaginatevi quale simbolo la caduta di Costantinopoli Ebbene Questo era il problema come pensare la pace e Pico e prima di lui forse il più grande filosofo del 400 cioè il cardinale il Cardinal Cusano si affaticano in questa intorno a questi idea sulla base di quali presupposti di pensiero sulla base di quali presupposti possiamo pensare anche poi una politica di pace le conclusioni se l'orazio vanno lette in questo senso vanno lette in questa prospettiva e come Allora ci sono queste differenze queste differenze esistono non sono occultabili non sono dblab Non posso pensare di giungere alla pace semplicemente evitando l'ostacolo diciamolo in termini Chiari la differenza perché poi il problema anche Allora era quello era la differenza tra la tradizione della cristianità e l'Islam e l'Islam non è certo soltanto averroè la Verro propriamente filosofo e neanche a vicenna propriamente filosofi è il Corano è la tradizione coranica è l'esegesi oranica e lo sanno benissimo tutti lo sa il Cusano lo sa Pico il giudaismo c'ha quel ponte per picolo con la cristianità che è che è rappresentato dalla Cabala Pico interpreta la tradizione cabalistica in una chiave tutta rivolta alla cristianità quindi è un'interpretazione molto virgolette violenta quella che fa No perché interpreta tutta la cabala in questo senso e vede la cabala come il ponte necessario inevitabile tra giudaismo e cristianesimo quindi lasciamo perdere questo perché lì l'operazione umanistica l'operazione di PIC è un'operazione virgolette molto pretestuosa indubitabilmente per quanto sia di straordinario importanza gli studi cabalistici di Pico aprono tutta una prospettiva dell'um europeo Rin eccetera eccetera soprattutto in Germania invece concentriamoci sull'aspetto più più drammatico no di questa problema della Pace anche allora il rapporto con l'Islam a cavallo nel periodo che al centro c'ha appunto la caduta di Costantinopoli se mi limito a giustapporre le cose Va bene il problema il campo politico e fate voi sulla base di interessi politici economici quello che volete le due culture le due civiltà sono qualcosa di incomparabile e la soluzione dei loro conflitti è delegata al campo propriamente politico politico economico eccetera e di questa cosa di questa cosa tacciano I filosofi silemus filosofi immune alieno non ci resta altro che tacere non è questa la posizione degli umanisti gli umanisti intendono concretamente prendere parte alla cosa prendere parte all'affare prendere parte alla cosa la sache perché la sentono loro filosofia concreta Cè una filosofia vera che non sia filosofia del suo presente che non intenda cercare di interpretarlo Questa è la posizione di Cusano Questa è la posizione di Pico In che senso bene Cerchiamo una un minimo com un denominatore veniamo tutti da Abramo siamo la tutti la religione del libro Tutto sommato che voi musulmani riconoscete in Gesù un profeta E vabbè non lo riconoscerete come il logos incarnato non lo riconoscerete come il figlio di Dio tutto tutto però Tuttavia è un profeta va bene e e via compromessi un discorso di mediazioni al ribasso È così che può essere impostato il dialogo per costo No assolutamente non puoi giungere ad una pace ad una Concordia vera se tu eh Riduci al minimo Mh de rubrichi Des sostanzialità la p pace no può essere cercata la pace non prendendo radicalmente sul serio le posizioni che si confrontano Che pace è può essere una pace che dura un giorno un mattino no Le differenze sono differenze che permangono così come permangono le differenze tra le diverse filosofie e teologie e correnti di pensiero nelle Conclusione sono differenti Conus secondo vero è conclusioni secondo il centro è la domanda come dicevo prima con lo stesso metodo va affrontato il problema della pace con lo stesso rigore ho affrontato il problema della pace ma se pongo le differenze nella loro sostanzialità come faccio ad arrivare alla pace Questo è il punto allora qui c'era il metodo indicato da Cusano è sviluppato da Pico anche grazie all'arte cabalistica no del della lettura dell'intreccio e qual è questo metodo che Cusano indicava anche sulla base delle sue della tradizione Mistica a cui apparteneva uno degli autori di Cusano era Meister eckard è un lavoro continuo di comparazioni comparazione questo mi è dato fare i differenti sono differenti in quanto riconoscono Il differente da sé non poi neanche definirmi come differente Se non riconoscessi tu che sei differente da me e io ci tengo la mia identità e tu alla tua e Io riconosco che fai bene a tenere la tua identità io tengo sicuramente alla mia ma sono identità comparabili o no nessuna velleità di giungere ad una unità ad un denominatore medio che Annulla la serietà In effetti delle differenze ma il lavoro della comparazione il lavoro della traduzione è poca cosa è questo il lavoro della filosofia è questo il lavoro del pensare non pretendere di giungere alla sintesi assoluta ma indicare il metodo la forma per cui si lavora a comparare a vedere L'analogia e le differenze valgono in quanto sono differenze appunto in quanto sono differenze Cioè in quanto sono in quanto tali comparabili perché la differenza quando dico differenza immediatamente dico anche la sua comparabilità senò non Pote neanche dire la differenza Questo era il metodo che indicava Cusano comparazione comparazione analogia traduzione Ecco allora capite il valore filosofico di questo formidabile sforzo di traduzione che fanno gli umanisti questa immensa mle di traduzioni il tradurre non è una un esercizio meccanico è soprattutto in quest'epoca è una una un lavoro eminentemente filosofico quello del tradurre perché significa esegesi significa interpretazione ma soprattutto significa comparazione attraverso la traduzione Cosa faccio se non comparare il linguaggio e le idee che il linguaggio incarna in una tradizione con il linguaggio e le idee che il linguaggio incarna in un'altra tradizione nulla di meccanico esegesi e comparazione e questo lavoro di comparazione e traduzione io sentirò anche ciò che alla mia al mio linguaggio e al mio bagaglio concettuale ideale manca rispetto all'altro che sto traducendo ecco qui la parola mi manca qui non riesco ad esprimere il concetto che l'altro nel suo linguaggio espresso e cercherò di trasformare il mio linguaggio In modo tale da potergli rendere possibile dire quello che attualmente non riesce a dire Ma che scopro che in quell'altro linguaggio è stato detto comparazione che non Annulla minimamente le differenze Ma le rende finalmente coscienti comparabili e E da qui nasce l'idea di pace che costoro hanno e più ancora ma direte Ma c'è ma la differenza essenziale intorno all'idea di è a questa idea qui No cioè c'è questo c'è questo questo questo Dio no questa cosa ultima che nelle diverse che in queste diverse tradizioni è detto in modo radicalmente differente Sì è detto in modo radicalmente differente e io credo che il mio modo di dire sia sia il più coerente il più Esatto bene Ma cosa hai detto quando hai detto questo che è il tuo modo di dirlo che il tuo modo di esprimerlo che il modo in cui lo esprimi nella tua lingua tu credi E fai bene a crederlo che sia il più adeguato il più coerente Ma porrai pure logicamente una differenza tra il tuo dire la tua parola e quella cosa ultima esattamente come c'è una differenza tra il mio dire bicchiere e quel bicchiere lì dovrei pure ammettere questo logicamente e quindi Certo che fai bene a dire che il tuo modo di dire quella cosa è per te il più coerente e lo difenderai e cercherai di convincer mene certo nel dialogo perché il dialogo è una cosa seria quando i due dialoganti cercano di convincersi ma di convincersi di che cosa di convincersi che il mio modo è il modo migliore di dire quella cosa non di convincermi che io sono quella cosa E cosa vuol dire Questa è la grande idea di Cusano della congettura i diversi linguaggi teologici congettura intorno a quella cosa che è Dio ma devono riconoscere logicamente di essere congetture Questo vuol dire che tu devi venire a a darmi ragione della mia congettura niente aatto Ma devi riconoscere che anche la tua congettura come la mia dobbiamo riconoscerci che le nostre sono congetture Cioè che il nostro dire Dio è dice Cusano un circum navigarlo un circum navigarlo non un comprenderlo definirlo determinarlo perché nessuna parola determina la cosa Scusate se Cito dal mio ultimo libro labirinto nessuna determina la cosa è la cosa è una parola intorno alla intorno alla cosa ma la il proprio ultimo la singolarità e che cos'è Dio se non la singolarità per eccellenza l'idea somma di singolarità e quindi e quindi ecco la prospettiva della Pace filosoficamente perseguita da Cusano da Pico da massimi filosofi dell'Umanesimo filosoficamente perseguita la differenza va mantenuta nessuno vuole violare il diritto alla differenza nessuno vuole banalizzare la relazione il rapporto eccetera eccetera nessuno pretende Pensa che possa trovarsi la pace in un minimo comun denominatore che che che decostruisce Inde rende Vane le differenze stesse Anzi le differenze vanno vanno vanno esplicitate con il massimo di forza perché il dialogo sia il un dialogo che conta e la pace una pace durevole con la massima forza ma con questo criterio logico Eh noi stiamo combattendo anche se volete polemos il significato originario del termine che è essenzialmente relazione Eh stiamo combattendo cioè Siamo in relazione intorno al miglior modo di dire di dire di esprimere nei nostri linguaggi nelle nostre storie nelle nostre tradizioni la cosa ultima di dire E continueremo a discutere su questo E continueremo a cercare di convincerci su questo E continueremo a comparare e a trur ma per comparar e tradurne conoscerci bisogna che ci sia quella curiositas che muoveva il Conte della Mirandola perché sennò Che cosa Che cosa compari che cosa Traduci se sei totalmente ignorante dell'altro Allora ecco il senso della quella curiosita di quell' eclettismo che sembra semplicemente erudizione Ma cosa erudizione Se io non conosco se non sono trilingue se non conos trad Come faccio a pensare la loro pace non posso pensare la loro pace allora Delego la pace che cosa gli eserciti Dego la pace ai Generali che facciano le guerre e poi le loro Paci Ovvio Allora occorre conoscere conoscere le differenze essere curiosi dell'altro curiosi averne cura curiosi stessa radice di cura nulla di vano e Sviluppare questa conoscenza e questo rapporto nella direzione che ho detto quindi vedete sia il discorso delle conclusioni sedel Orazio Cioè di che cos'è l'uomo la sua mente sia questo discorso fondamentali intorno alla pace al modo in cui impostare quello che noi oggi Diciamo volgarmente dialogo interreligioso ecumenismo Ognuno lo dice come a modo proprio è in questa in queste fondamentali correnti dell'Umanesimo un metodo che ci viene indicato che può essere davvero secondo me correttamente interpretato soltanto in questa chiave propriamente filosofica Grazie [Applauso] grazie grazie al professor Cacciari per mille ragioni che suppongo abbiate intuito per per averci reso un picco della Mirandola contemporaneo in un momento in cui ne abbiamo davvero bisogno ehm il professore ha poi deve rientrare a Milano stasera per cui se cin domande raccoglieremo cinque domande sia dal Maggior Consiglio sia dal minor consiglio ci devono essere microfoni da qualche parte solo cinque domande brevi che non siano mini conferenze per e ne raccogliamo cinque e il professore vi vi risponde molto volentieri creando di nuovo un altro discorso ovviamente o tornando su su temi che che non vi sono stati chiari domande alzate la mano e c'è riusciamo anche a prendere le domande dal mio consiglio no Sì ok alzate la mano e in filosofia ci sono domande stupide Almeno io la penso così dopo la No no ci sono alcune domande stupide ma ma come come nella vita come sempre però ci sono molte domande stupide però non osate Buonasera professore Intanto grazie perché è stato veramente molto essenziale anche nel dire le cose in un modo tale da renderle non solo attuali ma chiare e come sempre anche per chi chi lo legge Invece spesso fa fatica a cogliere la bellezza perché nel suo scrivere Invece spesso si legge la proprio il movimento del pensiero a prescindere da tutto quello che volevo chiederle come si può a questo punto parlare della Ula consapevoli del fatto che stiamo soltanto congettura stessa cosa ultima cioè su Dio grazie grazie Altra domanda Tra l'altro credo che da qualche parte i libri del professore io non so non so dove sia il banchetto oggi perché no qua laggiù ci siano e credo che se disposta a firmare Ok Credo che siano laggiù i libri Altra domanda Sì buonasera io so che lei è laureato in filosofia su una tesi Su Kant e in particolare Io avevo pensato [Musica] alla giustificazione dell'esistenza di Dio in particolar modo per quanto riguarda [Musica] la l'idea per il quale lui diceva appunto che deve esistere Eh una mente ordinatrice della natura e E appunto lui adduceva per poi screditare se stesso appunto che questa mente ordinatrice era Dio Poi lui salta le conclusioni andando a parlare di metafisica Però noi tornando sul sull'essenza razionale sul caso pratico e in particolare a parlare di ISIS Parigi e quello che è successo cioè poco fa e che ci colpisce tutti io volevo sapere visto che lei comunque mi sembra abbia detto che prima bisogna trovare il nemico e sapere qual è il nemico e poi nel caso eh condurre una campagna bellica Io invece eh lei volevo chiedere se è proprio necessaria una campagna bellica ehm proprio intesa come guerra e come uso della forza come sta facendo ora la Francia come ha sempre fatto da sempre e volevo sapere Appunto Se non si può pensare che questa mente ordinatrice In realtà sul piano razionale possiamo non chiamarla mente però io penso sia il denaro Perché invece di parare sulla guerra non si potrebbe tagliare le gambe a questo Dio che è il denaro e andare a creare una sorta di embargo come è stato poi con Putin per quanto riguarda le questioni dell'Ucraina e non finanziare più la Siria che alla fine la Siria è l'unica regione che ancora non è stata piegata a lorero usa Volevo sapere se è possibile eh tagliare appunto le gambe a questi a questa minoranza di pazzi che non sono né religiosi né altro ma dei megalomani e basta tramite appunto abbiamo capito Altra domanda scusa no io ne dobbiamo dobbiamo Se non ce ne sono altre provo a spostarmi nel minor consiglio ci sono altre domande qua perché ne abbiamo abbiamo deciso che lasciamo tre domande al Maggior Consiglio e due al minor consiglio guard là guardo là Ecco c'è una domanda pregherei però di evitare domande cioè stiamo parlando di Pico della Mirandola e per [Musica] cui inviteremo poi se il professore vorrà a parlare di politica però pregherei di tutti di evitare oggi perlomeno domande eh politiche di cui Eh insomma non è il tema di oggi Ok la mia in realtà era una domanda molto attinente ai fatti appena Caduti Comunque cercherò di spostarla su Pico Ehm come Pico pensava di tra virgolette responsabilizzare diciamo i politici di allora ma io dico anche di adesso nei confronti di questa teoria diciamo della comprensione in senso lato Ecco grazie grazie Allora abbiamo due domande dal minor consiglio No era questa dal minor consiglio Ah questa dal minor consiglio ok Ah perché si è spostata Grazie signora di essere venuta da questa parte C'è Ecco abbiamo ne vuoi Alt Allora abbiamo ancora questa domanda è una possibilità di un'altra domanda poi chiudiamo cioè chiudiamo chiudiamo se nella singolarità si esprime la cosa ultima quindi In definitiva anche Dio e diciamo lei ha prospettato questa tragicità in picco della Mirandola No non non si può anche sotto un certo Aspetto dire che lei conclude che sia anche antesignano di Kirk Gard l'ultima domanda dov'è non lo non la vedo Ah laggiù l'ul Ok due domande Eh Cosa si intende per dignità dell'uomo grazie E anche della donna poi dell'essere umano Insomma ce n'era ce n'erano due domande lì vicino non mi pare basta ok dunque ehm ma il tema poi naturalmente potrebbe essere svolto in una chiave potrebbe svolgerlo meglio di me credo anche nickler questo tema della congettura delle ipotesi eccetera eccetera Però per quanto riguarda il tema che adesso è alla nostra attenzione Il l'approccio Secondo me fondamentale dato dal Cusano e ripreso in qualche modo da Pico è una grande discussione questa da parte della filologia degli storici quanto Cusano fosse fosse davvero conosciuto letto dagli umanisti Attraverso che cosa Fino a che punto eccetera eccetera comunque l'ambiente è quello il contesto è quello L'Aura è quella e quindi Certamente idee circolavano soprattutto per quanto riguarda proprio la parte propriamente filosofica di di di del ano che aveva amici importanti proprio presso gli scienziati del periodo più ancora che presso gli umanisti e i dotti della della cerchia Fiorentina il tema che a noi che a me pare fondamentale è questo Noo invita appunto di Bada che anche anche il discorso teologico non va inteso come un discorso che dica Dio cioè che comprenda come dire concettualmente dio Ecco so che cosa è Dio teologia No perché Analogamente ad ogni espressione ad ogni parola è indice è segno e anche il discorso teologico come discorso umano non può violare questa regola generale dire la cosa è dire la cosa non è la cosa e quindi lo stesso metodo va usato anche per il discorso teologico E allora tu con il tuo dire circumnavigato ma non potrai mai dire l'oggetto nella sua totalità perché ogni espressione dice l'oggetto secondo quella fa che che ti si presenta che ti che ti è fenomeno che ti appare poi puoi dirlo con altri nomi con tanti nomi ma sempre questi nomi non non comporranno mai il nome Pico riprendeva questo discorso da un punto di vista anche cabalistico l'ens sof della cabala il supremo un non è dicibile non è esprimibile e però è effusivo di sé Eh si Immagina si esprime si rappresenta nella diversità dei nomi ma non c'hai il nome per l'ens sof cabalistico da qui anche l'importanza per Pico della Cabana perché era l'interpretazione secondo lui più corretta di certe correnti del misticismo anche Cristiano dionigia er pagita eccetera il ho capito Non credo del tutto la la la seconda la seconda domanda devo dire perché c'era una certa sovrapposizione Comunque per quanto riguarda l'aspetto propriamente filosofico è chiaro che qui non siamo assolutamente all'interno di un discorso che possa essere riportato a Kant il discorso che lei fa sulla sulla sulla sulla mente è qualcosa che che può essere affermato non affermato è una idea entra nell'ambito della dialettica trascendentale può essere inteso come idea regolativa qualcosa comunque che è soltanto pensabile e assolutamente che non può rientrare nell'ambito del dominio propriamente dell'intelletto queste distinzioni proprie della della filosofia critica non possono essere lette all'interno della dell'impostazione dell'Umanesimo e neanche e di Picco quindi non sono analogie che possono in alcun modo in alcun modo tenere che il nostro Dio sia il denaro eccetera eccetera V qui entriamo in un ambito di di di di di discorso filosofico che bisognerebbe riprenderlo per altri fili per per dare adesso un senso sennò diventa una pura chiacchiera il ehm Come far disc Eh beh è così era la sua intenzione del del delle conclusioni se dell'orazio i politici i politici di allora erano essenzialmente i potenti di allora tra i potenti di Allora proprio dal punto di vista dell' effettualmente almeno a mio avviso eh beh lui intende proprio avere avere influenza sulla decisione politica eh ed erano decisioni politiche cogenti Eh perché si trattava di decidere come intervenire nell'ambito dei grandi dissidi che scoppiavano nella cristianità da lì a pochi anni il rogo di Savonarola m da lì a pochi anni gli eserciti stranieri che invadono l'Italia la fine dell'Umanesimo il crollo del periodo umanistico la tragedia fragio di queste chiamiamole anche utopie eh e lui intendeva avvertiva la la la la la la l'inquietudine dell'epoca il dramma dell'epoca e cercava di dare a questa inquietudine una risposta quella che abbiamo cercato di individuare e e interloquiva con i grandi uomini della chiesa perché quei grandi uomini della chiesa erano politici a tutti gli effetti la la la chiesa Allora era grande forma politica Lo è sempre stato ma allora davvero in tutti i sensi e nel modo più pieno dell'espressione intendeva proprio questo no come non c'è nessun rapporto con kantan così non c'è nessun rapporto con kirkor il il il succo di Kirk D il sale del discorso di Kirk del sale di una di una di una di una di una fede di un che che non contrasta così esternamente volgarmente con la ragione No ma che paulinam eh accade è un evento che segue alla distretta dell'angoscia alla distretta dell'angoscia e dentro la dimensione dell'angoscia urge tutta la fatica del concetto del pensare No ma a un certo momento tu giungi a quel punto lettere ai Romani per cui appunto non soffochi angoscia angustia angst il il soffocare soffochi e lì o naufraghi O salti tutta questa dimensione esistenziale eccetera è impossibile da trovare in Pico Tuttavia io sono convinto in Pico va ascoltato questo timbro drammatico che mettevo in evidenza cioè la possibilità la categoria del possibile come categoria centrale per la comprensione della mente essenza del nostro esserci e lì Certamente se un certo una certa filosofia contemporanea fosse stata più avesse avuto Maggiore dimestichezza con il grande Umanesimo avrebbe potuto trovare qualche qualche analogia E comunque avrebbe non avrebbe detto una serie infinita di sciocchezze che ha detto sull'umanesimo l'umanesimo retorico l'umanesimo ciceroniano l'umanesimo erudito no come quintessenza dell'Umanesimo Eh non l'avrebbe detto leggendo come si deve Pico leggendo come si deve lo stesso Ficino il grande traduttore Nel senso che io ho detto il termine traduzione e tantomeno se avesse letto una sola pagina di Leon Battista Alberti il l'essere umano è capx divini è capx divini è capace del Divino è capace di indiarsi fino al limite estremo di toccare l'intelletto agente non sarà mai intelletto agente cioè l'infinità dei possibili actu l'infinità dei pensieri actu No non sarà mai Questo però è è è è il centro di un irradiarsi infinito Non può essere posto limite al pensiero Questo è il punto fondamentale No non posso Porre un limite al pensiero il suo confine non lo raggiungo mai il confine Cioè non posso mai essere intell essere actu intelletto agente perché l'intelletto agente Nus poeticos è è quel virgolette mette spazio che contiene ogni possibile pensiero nel suo rapporto con ogni possibile pensato Ecco però io posso all'infinito procedere in quella direzione è un'infinità di pensieri finiti la mente produce un'infinità di pensieri potete mettere un limite al pensiero ora pregiudicare il pensiero come fate quindi il pensiero ha questa è è un irradiarsi infinito però non sarà mai intellectu intelletto Nus poeticos intelletto agente in atto sarà sempre intelletto in Potenza Ma la sua potenza è questa m di poter procedere all'infinito Questo è il modo in cui Pico intende la divinità della mente l'essere Divino della mente in quanto capace del Divino ma mai Divino actu un grande applauso a Massimo Cacciari Vi prego ci vediamo martedì prossimo con [Applauso] l'ultimo con l'ultimo appuntamento di questo ciclo e spero che Massimo Cacciari voglia se ci sarà una terza edizione del ciclo tornare il prossimo anno con noi e tra di noi Grazie a tutti voi