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Tecnica e Storia dell'Affresco

ho rimandato a lungo questa video lezione dedicata alla tecnica dell'affresco e in sostanza noi ammiriamo tantissimo la superficie di affreschi come non so la Cappella Sistina la Cappella degli scroveni a Padova di Giotto Eppure forse non sappiamo che tutta quella meraviglia che noi ammiriamo fa parte di un processo chimico e in sostanza la superficie non è altro che carbonato di calcio detta così sembra un pochino togliere il ruolo il valore a quello che voglio raccontarvi Ma in questa lezione cercherò appunto di spiegarvi di cosa parliamo quando parliamo della Tecnica dell'affresco e in particolare in riferimento al lavoro a giornata così come era stato organizzato già dall'epoca di Giotto che era stato il grande innovatore Allora di che cosa parliamo quando parliamo di affresco Intanto io impiegherò in questo caso per questa video zone alcune immagini di affreschi prevalentemente mi sono scelta Piero della Francesca come autore su cui lavorare Sono affreschi che ho appena visto da poco sono foto per la maggior parte mie e quindi ho preso Questi materiali così vedete anche che molto spesso gli affreschi sono stati staccati E riattacca altrove per proteggerli nel caso in cui l'edificio il muro su cui erano fosse a rischio e Ma di cosa parliamo quando parliamo di affresco noi molto spesso parliamo di affresco intendendo di dire ehm la pittura che troviamo sui muri e non sempre la pittura che troviamo sui muri segue la tecnica vera e propria dell'affresco con il termine affresco o buon fresco dovremmo quindi intendere la pittura murale eh nella quale gli artisti dipingevano con i colori stemperati in acqua quindi il diluente era soltanto acqua che però venivano stesi su uno strato di intonaco ancora fresco appena steso normalmente i tempi di lavorazione della pittura a fresco variavano Ovviamente dalle zone geografiche e dalle stagioni dall'umidità che poteva esserci in circolazione ma in sostanza normalmente c'erano circa 6 ore di tempo valide per affrescare in una singola giornata e adesso vi racconto meglio ma in sostanza vi sto dicendo che l'artista quando dipingeva a fresco doveva avere in mente un'idea chiarissima di quello che voleva rappresentare perché non avrebbe potuto tornare sui suoi passi doveva dipingere quanto Quando l'ultimo strato di intonaco era ancora fresco in modo tale che alla fine il colore si legasse chimicamente con la parete su cui andava a lavorare e in quel modo questo ha garantito una sorta di grande longevità eh di quelli eh di quei colori di quelli affreschi Allora dicevamo quindi Eh si stende il colore affresco con stemperati in acqua questi pigmenti di origine naturale stemperati in acqua e cosa succede che in questo modo eh per reazione tra la calce dell'intonaco la calce fresca dell'intonaco e il carbonio eh dell'aria i colori andavano appunto a fissarsi divenendo insolubili talvolta infatti abbiamo degli affreschi anche Fateci caso nelle facciate dei palazzi e questo perché appunto con questo procedimento chimico il colore diventava insolubile all'acqua Cioè In sostanza acquisiva una forte solidità e rimaneva fisso ehm ve lo voglio banalizzare volgarizzare più più più di così non si può fare eh arrivando a creare questo carbonato di calcio in superficie vi dicevo prima è come se noi trovassimo le calcificazioni Avete presente quando la lavatrice è piena di calcare o il bollitore pieno di calcare Ecco il procedimento è lo stesso qual è questa reazione chimica prende il nome di carbonatazione della calce secondo la formula che qui Vi ho riportato cioè C ho2 più anide carbonica cioè CO2 portano a questa idrossido eh di Eh questo carbonato di calcio ehm Ca co3 + H2O carbonato di calcio più l'acqua che nel frattempo evapora quando Eh la calce la la la la malta si asciuga durante il procedimento dell'asciugatura l'acqua eh sale verso l'esterno e porta eh sulla superficie dipinta eh l'idrossido di di calce per formare Appunto quella pellicola che poi diventa il colore che noi ammiriamo così tanto Cioè questo carbonato di calcio colorato come vedete sembra davvero un procedimento chimico che però porta a queste magie noi sappiamo che probabilmente il più antico affresco io non vi do mai certezze ma probabilmente il più antico affresco che è arrivato fino a noi che abbiamo scoperto potrebbe essere questo affresco Etrusco dalla tomba delle pantere di Tarquinia del vio secolo avanti Cristo ma noi sappiamo che la tecnica dell'affresco veniva praticata anche con procedimenti leggermente di formi diversi anche tanti dai Romani e qui Vi ho scelto la villa dei misteri di Pompei e su sulle quali pareti abbiamo queste grandi le famose megalog grafie appunto che ci venivano realizzate appunto con questa tecnica molto spesso ehm a parte la tecnica a fresco cioè Dipingere con l'intonaco fresco Adesso vi spiego esattamente il percorso talvolta durante l'epoca Romana si dipingeva ad encausto cioè si aggiungevano dei diluenti come la cera o la l'albume d'uovo che rendevano il colore creavano effetti diversi per il colore e lo rendevano meno meno sensibile l'azione caustica era ridotta limitata eh Ma parliamo Comunque di affreschi anche per la maggior parte di queste decorazioni appunto delle Domus romane torno all'esempio che mi sono presa per raccontarvi meglio la tecnica in particolare Ho preso questo piccolo frammento Voi dite con tutto quello che si poteva scegliere Sì perché ho trovato molto interessante la parte didattica che è all'interno di questo museo della Madonna del parto di Monterchi in provincia di Arezzo Dove si trova appunto la Madonna del parto di Piero della Francesca un'opera straordinaria di cui magari vi racconterò poi in un video a parte e oggi questo affresco è stato staccato dalla parete e appunto protetto all'interno di questo museo Eh ma prima faceva parte di un'altra struttura che rischiava di danneggiarsi e E questa la questi frammenti della Madonna del latte sono stati ritrovati al di sotto della Madonna del parto di Piero della Francesca vuol dire che Piero della Francesca è stato chiamato a sostituire un precedente affresco che aveva in sostanza un tema analogo cioè Appunto questa vergine incinta In quel caso era la Madonna del latte che appunto allattava perché era legato alla liturgia e alle credenze anche che in qualche modo legate alle donne in cinta e che dovevano avere grande produzione di latte ma quti sono altre questioni Allora vi dicevo che in particolare gli artisti possono lavorare sull'intonaco fresco in giornate di lavoro nella Madonna del parto di Piero della Francesca siamo riusciti a riconoscere identificare esattamente ben sette giornate diverse di lavoro Poi vi faccio capire come riusciamo a identificare queste giornate e si partiva sempre dall'alto verso il basso Ovviamente In modo tale che il colore avesse il tempo di asciugare perché queste 6 ore di lavoro erano lavoro in giornata poi però il colore impiegava settimane se non mesi per finire di asciugare e acquisire il tono che poi doveva avere alla fine già state capendo la difficoltà della realizzazione di opere che in quel momento per gli artisti non avevano la possibilità di rivelare il colore che sarebbe stato quello definitivo quello finale Vedete qui abbiamo appunto le sette diverse giornate di lavoro ma chi è aveva introdotto la tecnica AG giornate in particolare il grande rivoluzionario non vi do mai la certezza assoluta magari qualche altro personaggio in precedenza Aveva lavorato in questo modo ma chi sistematicamente ha portato l'affresco la lavorazione a giornata e non App pontat App pontate non ve l'ho scritto da nessuna parte colpa mia è stato proprio Giotto e vi farei vedere qui siamo nel cantiere di San Francesco della basilica superiore di San Francesco ad Assisi vi farei vedere guardate questa traccia che ho segnato vedete che ve la tolgo così la vedete meglio vedete che il fondo del cielo blu eh presenta due colorazioni molto diverse non è una scelta pittorica di Giotto Ma è un problema derivato dal diverso meccanismo di ossidazione dei pigmenti che hanno evidentemente reagito in modo diverso Alla luce al colore ma soprattutto Scusate all'umidità alla temperatura e quindi il colore si è è ossidato si è rovinato in modo diverso quindi non dovremmo poter cogliere le due diverse giornate di lavoro ma in questo caso noi abbiamo indizi per capire come ad esempio Giotto lavorava prima si lavorava vi dicevo eh non tanto con le giornate Ma a pontate cosa voleva dire In sostanza si sistemava eh si sistemava ehm un ponteggio ehm davanti alla parete che bisognava decorare e con il ponteggio si procedeva dall'alto verso il basso scendendo la giornata veniva la calce fresca l'intonaco fresco veniva steso nella parte in cui quel giorno si sarebbe lavorati Ma poi una volta completata quella parte il ponteggio veniva abbassato e si lavorava alla parte al di sotto Voi capite che in questo modo gli artisti non avevano mai del tutto eh come dire la situazione sotto controllo non riuscivano mai del tutto ad avere una regia di insieme perché si lavorava a piccole strisce Giotto invece nella sua grande modernità come vi ho raccontato in altre occasioni eh nei video dedicati appunto alla basilica di San Francesco o alla Cappella degli Scrovegni a Padova Giotto Aveva voluto mettere appunto un meccanismo che potesse permettergli di controllare sempre il lavoro che stava compiendo in modo molto più moderno No non non lavorare a fette a fettine ma avere sempre una visione di insieme eh ora mi prendo il frammenti di questa Madonna del latte appunto la ricostruzione che ho trovato Appunto nel museo della Madonna del latte per mostrarvi Quali sono le fasi di ogni singolo procedimento di affresco allora eh con la lettera a qui vedete indicato appunto la parte della muratura in questo caso sono dei mattoni ma potevano essere ovviamente di pietra o di altro tipo blocchi regolari o irregolari Questo dipende ehm ovviamente si va a lavorare su una muratura che deve essere solida e stabile molto spesso tutte le infiltrazioni e i motivi per cui gli affreschi nel tempo si deteriorano o cadono dipendono da una Mur che al di sotto non è abbastanza stabile per cercare quindi di fare in modo di lavorare su una superficie che fosse il più perfetta possibile si procede con il primo strato di intonaco uno strato di intonaco grossolano eh chiamato rinzaffo io dico grossolano non intendendo dire che è un un tonaco di bassa lega di di bassa manifattura ma anzi grossolano perché a grana grossa cioè ehm il rinzaffo era un composto fatto da sabbia di grana grossa e calce la calce sapete che sono è questa polvere che si deriva da pietre calcare cotte in forni e sminuzzate quindi diventa polvere colori diversi magari in questo caso questa questo composto di grana grossa e calce serviva proprio a consolidare la struttura del muro fare in modo che non ci fossero delle crepe che non ci fossero delle eh delle parti fragili o deboli Perché ovviamente si voleva dipingere sul muro perfettamente Eh a posto occorreva quindi andare a levigare ad intervenire laddove la superficie non fosse perfettamente regolare C'è poi un secondo strato di intonaco la il secondo strato si chiama arriccio eh questo chiamiamola Malta per questo intonaco per per brevità molto spesso poteva avere circa 1 cm di spessore talvolta era anche molto superiore lo spessore dell'arricchimento calce spenta detta anche grassello sabbia di Fiume fine pozzolana Cioè questo pietrisco sminuzzato che proveniva deve il suo nome da Pozzuoli quindi dall dalla terre vesuviane ma ovviamente non proveniva soltanto da lì e e acqua eh la calce spenta si attiva Ehm No in realtà la calce viva Perdonatemi la calce viva vedete le mie nozioni di chimica sono un po' arrugginite la calce viva si spegne con l'acqua Eh quindi diventa calce spenta ehm Nella pittura A fresco quindi occorre questo secondo strato di questa intonaco più sottile mentre rinzaffo consolida la struttura il secondo strato di intonaco l'arricciatura Endo tracciando la sinoia sinoia con una sola P Mi raccomando sinopia che è il disegno che è riportato a misura ehm reale cioè quella che poi sarà la misura del delle figure dell'affresco che si va a realizzare Ecco sul muro viene riportato il disegno perfettamente fedele a quello che sarà il disegno finale e ovviamente viene riportato sull'ar rcci rispettando la logica delle giornate che si intenderanno poi seguire eh Anche se a volte ci sono delle deformità vi ho preso sempre da questa Madonna del latte ricostruita per farvi capire la traccia della sinoia vedete che si chiamava sinoia perché era terra rossa Eh la il pigmento da cui si stendeva questo disegno che deriva il suo nome da sinope o sinope chissà una città in Turchia con questa tipica terra rossa eh Vi ho Vi ho messo qualche altro esempio magari un pochino più chiaro Anzi no non l'ho messo Perdonatemi quindi la sinoia questa traccia sull' arriccio si riporta il disegno ma come si faceva a riportare il disegno sul muro Allora noi siamo gli artisti progettisti sappiamo che gli artisti non lavorano da soli lavorano in questa grande squadra in bottega ci sono tante maestranze che affiancano l'artista Al di là del progetto iniziale Allora una volta che il progetto è fatto non si improvvisa mai nulla con gli affreschi perché ogni singola pennellata è come dire univoca e si lavora per quel quel quelle ore di colore fresco Dopodiché non ci si può più tornare sopra se non a secco ma lavorandoci a secco poi il colore rischia di cadere perché non si fonde chimicamente con la superficie vi racconterò tra un attimo quindi in sostanza io ho fatto il mio progetto Io sono Giotto ho fatto il mio progetto Sono pronto a dipingerlo sul muro cosa faccio occorre riportare il progetto a dimensione a scala reale sul muro tramite molto spesso si fa tramite un cartone preparatorio ne avete sentito parlare molto spesso il cartone preparatorio non è altro che una grande carta spessa ci dice il nome stesso No cartone Eh che veniva su cui veniva riportato magari con la tecnica della quadrettatura il disegno il progetto a dimensione reale poi questo cartone veniva bucherellato seguendo i contorni del disegno In modo tale che si potesse poi mettere a muro fissare a muro questo cartone e poi con la tecnica molto spesso dello spolvero si procedeva a tamponare con sacchetti di tela riempiti di graffite o prima ancora di carbone oppure di sanguigna Dipende dalle epoche storiche in questo caso cosa succede che questo sacchetto di tela riempito di questa polvere che lasciava una traccia che fosse Carbone graffite o sanguigna ovviamente tamponando il disegno bucherellato sul cartone si otteneva l'effetto di tracciare sul muro attraverso quei fori il disegno che doveva essere conservato una volta tolto il cartone in questo caso ho inserito sempre Piero della Francesca In questo caso un dettaglio delle storie della vera croce della basilica di San Francesco ad Arezzo il coro di Arezzo in cui si vede se vedete intorno all'occhio o la sopra la sopracciglia si vede appunto la la puntinatura Appunto della traccia appunto dello spolvero i cartoni preparatori erano fondamentali e molto spesso si impiegava il cartone come carta spessa Anche perché il cartone molto spesso veniva preso spostato e reimpiegato in altri cantieri Non è il caso di Questo che vedete il celeberrimo cartone preparatorio della scuola di Atene dell'affresco della scuola di Atene delle stanze vaticane di Raffaello ma In altri casi quando magari occorreva rappresentare che ne so Una crocifissione l'iconografia era Fissa una volta stabilita il cartone preparatorio veniva magari impiegato in un cantiere diverso spostato talvolta I cartoni erano talmente Amati studiati che finiranno per distruggersi vi farò questo discorso Quando vi racconterò del dei due cartoni preparatori per la battaglia di Anghiari la battaglia di Casina di Raffaello e di Scusate di Michelangelo Ops Michelangelo e Leonardo per la sala del Buon Consiglio di Palazzo Vecchio a Firenze ma non sono mai stati completati o izzati i due affreschi i due cartoni preparatori per quei due affreschi ci dirà Vasari che saranno invece la scuola d'Italia agli inizi del 500 tutti gli artisti da tutti Italia corrono a studiare le grandi novità messe appunto da Michelangelo e Leonardo di quei cartoni non c'è rimasta traccia perché a forza di passare di mani in mano si sono distrutti vi sto però di nuovo mostrando il cartone preparatorio della scuola di Atene di Raffaello Sanzio custodito la Pinacoteca Ambrosiana appena riallestito da poco tempo alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano perché talvolta i cartone preparator ci Forniscono anche informazioni interessanti Cioè In questo caso ve lo do come curiosità ne abbiamo parlato Ne parleremo quando sarà il momento nel cartone preparatorio realizzato da Raffaello per la decorazione della eh stanza della segnatura con la scuola di Atene vedete che in primissimo piano al centro troviamo i due personaggi che rappresentano Platone e Aristotele ma in primissimo piano vedete che non c'è quel personaggio che invece troviamo eh qui al centro questo personaggio che troviamo qui al centro è il nostro Michelangelo sarà il nostro Michelangelo buon arroti perché Raffaello Sanzio una volta vista scoperta in parte la decorazione della volta della sissina alla quale stava lavorando Michelangelo deciderà di rendergli omaggio e quindi inserirà nonostante non fosse previsto dal cartone la figura di Eraclito il filosofo del dubbio che incarna la figura di Michelangelo ma queste sono altre storie torno a noi abbiamo detto Perdonate vi faccio il giro di nuovo abbiamo detto primo strato rinzaffo consolido il muro secondo stato strato arriccio superficie perfettamente liscia e Piana trasferisco la sinopia quindi terzo passaggio quarto passaggio è il momento di stendere uno strato sottilissimo di intonaco chiamato tonachino o intonachino che è un questo strato di finitura sottile levigata su cui si andà a dipingere a fresco si chiama pittura a fresco in sostanza perché si dipinge su questo strato sottilissimo quasi trasparente talmente sottile che riesce a addirittura far emergere il disegno della sinoia Ah talvolta non vi ho detto si poteva trasferire a spolvero Oppure si poteva direttamente anche incidere il disegno ehm sulla sull'ar Riccio ancora fresco appunto tramite il cartone in modo tale che togliendo il cartone poi ci fosse la linea quasi Incisa sulla parete quindi sull'intonaco fresco si può andare a dipingere Era ovviamente Fine Fine Fine sottile sottile quindi era composto da un posto di sabbia di Fiume fine talvolta veniva aggiunto della polvere di marmo o della pozzolana setacciata della calce e ovviamente dell'acqua per ottenere un effetto sottile sottile molto molto eh perfettamente liscio levigato eh ovviamente poi le le caratteristiche potevano variare a seconda della dell'effetto finale che si desiderava si dipinge sull'intonaco fresco abbiamo detto circa 6 ore di tempo ma con quali colori si dipinge Allora i pigmenti erano scelti in sostanza tra i colori eh ossidi gli ossidi sono composti binari dell'ossigeno su un altro elemento potevano essere di natura e di origine minerale oppure terre ehm la gamma dei colori che si potevano impiegare negli affreschi era molto molto ridotta per una questione chimica perché ovviamente occorreva trovare quei colori che poi potessero legarsi e dar luogo Eh al meccanismo chimico alla reazione chimica della carbonatazione di cui dicevamo prima ma il colore vi dicevo si schiarisce asciugando e impiegava talvolta fino a tre settimane per arrivare ad avere il suo colore definitivo e come si faceva come facevano quindi gli artisti a capire quale sarebbe stato il risultato finale e se il colore era quello giusto da impiegare molto spesso venivano fatte delle prove su una cosiddetta pietra di paragone Non credo che il termine pietra di paragone che per noi è no la pietra di paragone ce la portiamo aesso derivi direttamente dall'affresco ma forse sì nel senso che davvero è la questa blocco di terra d'ombra naturale su cui veniva attuata la prova per vedere il colore come sarebbe diventato alla fine oppure la prova veniva fatta su del Gesso oppure su un mattone caldo m qui Vi faccio vedere Poi alcune altre piccole cose ma molto velocemente perché non è legato in sé alla tecnica dell'affresco ma è dell'esempio di cui vi stavo parlando cioè questa Madonna del latte eh rovina issima in particolare vi farei vedere che ci sono Eh vediamo dove come mi sono segnato ehm ecco l'aureola della Madonna presenta ancora i segni della punzonatura che sono appunto questi No questi questi segni incisi all'interno proprio dell'aureola stessa molto spesso la punzione natura serviva anche per incastonare delle gemme Mh e e venivano fatti con l'intonaco fresco Ehm ma sia l'aureola della Madonna che quella del bambino hanno perso la doratura sotto la l'aureola del bambino si intravede ancora il colore bolo Armeno questa argilla rossa che serviva appunto per stendere la foglia d'oro come vi ho raccontato in un altro video dedicato proprio alla tecniche di doratura Va bene vi faccio vedere un ultima cosa quando Piero della Francesca ha dovuto lavorare sopra questo frammentario a fresco della Madonna del latte ha voluto applicare un ulteriore strato ehm che è stato martellinato Cioè talvolta vi capiterà di vedere degli affreschi eh rovinati deteriorati o frammenti di affreschi con delle martellin ature dei segni applicati perché servivano poi per far aderire meglio il successivo strato di intonaco che sarebbe stato steso per realizzare il tutto concludo questa trattazione mostrandovi un altro frammento di un altro affresco di Piero della Frances che si trova sempre al Museo Civico di Borgo San Sepolcro città natale di Piero della Francesca Di nuovo affresco strappato staccato e rimesso al suo posto per una questione ovviamente di protezione di tutela talvolta gli affreschi sono stati stati strappati e staccati dalle loro pareti nel corso della storia nel corso del del del passato ehm Ricordiamoci Quindi l'ultima cosa che vi dico talvolta Allora il pittore dipinge in quelle 6 ore di tempo 6-8 ore di tempo a disposizione del suo intonachino fresco Eh se quel non riesce a finire il dettagli che voleva l'intonaco fresco che rimane non dipinto viene tolto perché per così può essere sostituito nella giornata successiva Se invece qualche dettaglio non è stato completato e occorre quindi e occorre quindi fare in modo che l'artista possa aggiungere dei dettagli di maggior definizione Ecco che l'artista sceglie di andare a completare il dipinto a secco vuol dire che aggiungerà i suoi pigmenti magari con la tecnica tempera col albume d'uovo o con appunto come diluente anche la cera per ottenere degli effetti anche più luminosi ma a secco Questo vuol dire che talvolta il colore rischierà di cadere perché se non c'è il la se non si fissa chimicamente con il resto della superficie del muro Ovviamente non è così resistente Questo è il motivo per cui molte volte i dettagli stesi a secco sono i primi a rovinarsi a deteriorarsi e a cadere ci saranno delle sperimentazioni fatte da artisti diversi che lavorano in parte a secco e che hanno avuto ottimi risultati come la camera degli sposi di Mantegna a Mantova ad esempio oppure pessime sperimentazioni come il tentativo di Leonardo Da Vinci di non affrescare Il Cenacolo di Milano perché il Cenacolo avete capito l'affresco permetteva un lavoro limitato nel tempo Leonardo era meditativo aveva bisogno di capire e di impiegare una tecnica che gli permettesse ripensamenti continui cambiamenti continui Quindi lui sceglierà proverà sperimenterà una tecnica che è quella in parte dell fresco però con un diluente spesso di tempera grassa cioè con l'olio aggiunto all'albume e all' un pasticcio e quindi eh Questo è il motivo per cui il Cenacolo si è in realtà deteriorato così velocemente come ci racconta lo stesso Vasari che l'aveva visto dopo pochissimi anni dal completamento