buongiorno ragazzi oggi proseguiamo a conoscere il processo di decolonizzazione soffermandoci in modo particolare sugli scenari africani e sugli scenari del medio oriente la decolonizzazione in africa iniziò dalle regioni settentrionali l'egitto era già indipendente dal 1922 anche se gli inglesi ritirarono le truppe dal paese solo dopo la seconda guerra mondiale nel 1954 divenne presidente nasser promotore del movimento panarabista ossia un movimento politico e culturale che fin dall 800 aveva come obiettivo quello di riunire tutti i popoli arabi e di liberarli dal controllo delle potenze straniere anche tunisia marocco e algeria giunsero all'indipendenza tutte colonie francese ebbero destini diversi tunisia marocco diventarono indipendenti pacificamente nel 56 in algeria è invece la situazione era più complicata perché su quel territorio vivevano oltre un milioni di francesi che non intendevano perdere i loro privilegi così la lotta per la liberazione diventò un sanguinoso conflitto dopo otto anni di guerriglia e feroci repressioni degli indipendentisti la francia si ritirò nel 1962 la libia ex colonia italiana nel 1951 divenne una monarchia indipendente alleata del blocco occidentale ma nel 1969 il colonnello gheddafi rovesciò la monarchia chiuse le basi militari occidentali che li erano rimaste e fondò una repubblica islamica fondata sulle norme del corano nell'africa sub sahariana a sud del deserto del sahara la maggior parte dei paesi si liberò tra il 1957 e il 1965 il 1960 fu il cosiddetto anno dell'africa in quanto si formarono ben 17 stati indipendenti tra questi il congo ex colonia belga ricchissima di materie prime dove salì al governo lumumba che aveva guidato il movimento indipendentista per assicurarsi il controllo delle risorse alcuni gruppi industriali belgi alimentarono una condizione di permanente guerra civile finché lo mumba fu arrestato e poi assassinato dai ribelli nel 1965 sale al potere il dittatore mobutu che con il favore degli occidentali impose un regime corrotto e spietato il kenya colonia britannica raggiunse l'indipendenza nel 1963 con una aspra lotta combattuta dai guerriglieri contro l'esercito inglese il primo presidente conservò molti legami con gli stati uniti e la gran bretagna per non perdere aiuti economici le colonie portoghesi di angola e mozambico ottennero l'indipendenza nel 1975 quando in portogallo fu abbattuto il regime fascista che controllava il paese dagli anni trenta in seguito entrambi gli stati conobbero lungo periodo di guerra civile tra guerriglieri comunisti e gruppi anti comunisti finanziati dagli stati uniti un'attenzione particolare meritano le vicende del sudafrica dopo aver ottenuto l'indipendenza della gran bretagna il governo rimasi saldamente nelle mani della minoranza bianca formata dai discendenti dei coloni inglesi mesi e olandesi i cosiddetti boeri che si trovavano lì sin dal seicento questa minoranza impose un regime di segregazione razziale chiamato a part time che opprimeva la maggioranza nera mantenendola in condizioni di semi schiavitù come accadeva nel sud degli stati uniti i neri erano costretti a vivere in ghetti potevano svolgere solo lavori umili ed erano privi dei diritti politici e civili le leggi stabilivano quali luoghi neri potevano frequentare che istruzione potevano ricevere quali scuole potevano frequentare contro questa situazione si batteva il movimento indipendentista guidato dal nelson mandela che insieme agli altri attivisti neri sottoscrisse la carta della libertà in cui venivano dichiarati i principi fondamentali del movimento per la liberazione del sud africa nell'immagine vediamo una fonte con una riduzione un adattamento estratto dalla carta della libertà noi il popolo del sud africa dichiariamo perché l'intera nazione il mondo sappiano che sudafrica appartiene a tutti coloro che ci vivono bianchi e neri che il nostro popolo è stato privato del diritto alla terra alla libertà alla pace da una forma di governo basata sull'ingiustizia e l'ineguaglianza che il nostro paese non sarà mai prospero né libero finché tutta la nostra gente non vivrà nel segno della fratellanza non godrà degli stessi diritti di pari opportunità che soltanto uno stato democratico può garantire a tutti il rispetto dei diritti di nascita senza alcuna distinzione di colore di razza di sesso e vi credo nelson mandela per la sua attività politica anti part time fu incarcerato nel 1964 e condannato all'ergastolo trascorsa in carcere 27 anni rifiuto alla libertà condizionata che l'autorità di governo gli avevano offerto in cambio della rinuncia alla lotta contro l'apartheid tutto il mondo tutti i governi condannavano in sudafrica per la sua politica razzista e il grido free mandela divenne simbolo di campagne anti a part time mandela venne liberato nel 1990 e nel 1994 divenne il primo presidente nero del sudafrica da presidente si oppose ad ogni ipotesi di vendetta contro i bianchi e favorì la riconciliazione nazionale divenne simbolo di libertà e leader amato per il suo equilibrio il suo impegno a favore della pace e dei diritti umani e civili proseguiamo con il processo di decolonizzazione che interessò anche gli stati del medio oriente la decolonizzazione era iniziata in modo pacifico priva della seconda guerra mondiale per concludersi nel 1946 particolare rilievo merita la questione palestinese nel 1948 sarebbe finito il mandato britannico imposto al termine della prima guerra mondiale in palestina vivevano una maggioranza araba e una minoranza ebrea che era aumentata via via negli anni trenta in seguito all'arrivo di ebrei europei alcuni fuggivano dalle persecuzioni naziste altri erano sostenitori del sionismo un movimento politico che voleva costituire uno stato ebraico in palestina la crescente presenza degli ebrei creò forti tensioni tra gli arabi i nuovi arrivati e l'autore britanniche gli immigrati ebrei infatti erano determinati a iniziare una nuova vita in palestina costruendo case acquistando terne e la causa degli ebrei sionisti era sostenuta dagli stati uniti e dall'opinione pubblica che aveva ancora impresse nella mente le atrocità della shoah ma era ostacolata dalla gran bretagna che non voleva inimicarsi le popolazioni arabe queste infatti governavano stati strategicamente importanti per gli inglesi poiché gli scontri tra arabi ed ebrei divennero sempre più violenti la gran bretagna si rivolse all'onu che nel 1947 stabili la divisione della palestina due stati indipendenti lo stato ebraico e lo stato arabo palestinese come possiamo osservare nella cartina la città di gerusalemme invece fu sottoposta all'amministrazione internazionale sotto il controllo delle nazioni unite in seguito alla decisione onu e 14 maggio 1948 gli ebrei proclamarlo nella nascita dello stato d'israele che venne però immediatamente invaso dai paesi arabi circostanti la serial egitto libano la giordania l'iraq l'esercito israliano respinse gli invasori e occupò a sua volta territori assegnati ai palestinesi questo conflitto prese il nome di prima guerra arabo israeliana si concluse con la vittoria di israele che ammette territori occupati lo stato di palestina invece non si formò perché i territori rimasti ai palestinesi furono incorporati da egitto e giordania la vera tragedia fu quella della popolazione civile 700mila palestinesi cercarono scampo dalla violenza della guerra negli altri paesi arabi finendo ammassati in campi profughi dal canto loro gli ebrei che vivevano nei paesi arabi del medio oriente furono cacciati oppure spero di fuggire verso israele per timore di vendette e ritorsioni nel 1956 il presidente egiziano nasser nazionalizzò al canale di suez per colpire gli interessi delle potenze occidentali e coloniali in medio oriente è proprio il passaggio alle navi di israele che agli occhi degli arabi era sempre più uno stato baluardo delle potenze occidentali nell'area mediorientale israele allora in reazione con l'appoggio di francia e gran bretagna attacco l'egitto questo attacco fu condannato dagli stati uniti e l'unione sovietica dichiarò che avrebbe difeso l'egitto con la bomba atomica francia gran bretagna e israele ritirarono allora i loro eserciti ottenendo in cambio la riapertura del canale alle navi israeliane dopo la sconfitta nella guerra arabo israeliana e la crisi di suez i paesi arabi confinanti con israele continuarono a nutrire un desiderio di vendetta e lo stesso valeva per i palestinesi rimasti senza patria nel 1964 fondarono l'organizzazione per la liberazione della palestina di cui qualche anno dopo divenne capo yasser arafat per raggiungere il proprio scopo l'organizzazione cioè se la via del terrorismo compiendo dirottamente attentati attentati contro obiettivi civili militari sia israeliani sia occidentali nel 1967 gli israeliani temendo un attacco congiunto di tutti i paesi arabi confinanti sferrarono per primi una dura offensiva dando inizio alla guerra dei sei giorni in meno di una settimana l'esercito israliano occupò vasti territori arabi la penisola del sinai la striscia di gaza la cisgiordania le alture del golan nel 1973 comincia una nuova guerra tra egitto siria e israele la guerra del kippur che si concluse grazie all'intervento onu israele restituì sinai all'egitto e nel 1979 i due paesi firmarono un trattato di pace con cui l'egitto primo paese arabo a farlo riconosceva l'esistenza dello stato di israele in america latina dopo la seconda guerra mondiale il controllo economico e politico statunitense aumento l'america latina era considerato come il cortile di casa il territorio più vicino geograficamente è più ricco di risorse da sfruttare per questo motivo gli usa appoggiarono spesso nei paesi latinoamericani governi impopolari regimi corrotti dittatoriali colpi di stato militari nella carta possiamo osservare con attenzione la situazione dell'america latina man mano i diversi stati raggiunsero l'indipendenza ognuno a proprio modo con una propria storia molti retti da regimi autoritari e senza stabilità politica arrivederci ragazzi alla prossima