libro di john a prima vista potrebbe essere giudicato un operetta secondaria tra le sacre scritture ma io l'ho scelto perché ritengo che sia quasi probabilmente il vertice della rivelazione di dio dell'antico testamento comunque questo è ciò che io cercherò di proporre alla vostra attenzione vorrebbero proprio fare una lettura del libro sacro quindi cominceremo con la lettura del libro di john a sarà 6 7 minuti e poi cercheremo di capirne un poco il senso e il messaggio fu rivolta giona figlio di amitay questa parola del signore alzati vanini veda grande città e in essa proclama che da loro malizia è salita fino a me john ha però si mise in cammino per fuggire a tarses lontano dal signor è scesa giaffa dove trovò una nave diretta tarses pagato il prezzo del trasporto si imbarcò con loro per tarses lontano dal signore ma il signore scatena sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi i marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla intanto giona sceso nel luogo più riposto della nave si era coricato e dormiva profondamente gli si avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse stai tu addormentato alzati invoca il tuo dio forse dio si darà pensiero di noi e non per i demo quindi vissero fra di loro venite gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi capita questa sciagura tirarono sorte e la sorte strade su john gli domandarono specie spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa c'è mura qual è il tuo mestiere da dove vieni qual è il tuo paese a quale popolo a partire e di risposte sono ebreo e vennero il signore dio del cielo il quale ha fatto il mare la terra quegli uomini furono presi dal grande timore di domanda roma che cosa hai fatto quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il signore perché lo aveva loro raccontato è sì mi dissero che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi di mare che contro di noi infatti il mare infuriava sempre più e mi disse loro prendetemi e gettatemi in mare si calmerà il mare che ore contro di voi perché io so che questa grande tempesta vi accolto per causa mia quegli uomini cercavano forza di reni di raggiungere la spiaggia ma non ci riuscivano perché il male andava sempre più crescendo contro di loro allora entrarono il signore dissero signore fa che noi non perdiamo a causa della vita di quest'uomo e non imputarci il sangue innocente per poiché tu signore agisci secondo il tuo volere 30 john e lottarono in mare e il mare la conta sua furia quegli uomini ebbero un grande timore del signore offrirono sacrifici al signore e fecero voti ma il signore di sposi che un grosso pesce inghiottisse john john arrestò nel vento del pesce tre giorni e tre notti dal vento del pesce zona prego il signore suo dio e disse dalla mia angoscia ho invocato il signore ed eliminare subito e qui c'è tutto il canto di gioia che io adesso lo metto allora il signore comando al pesce adesso rigettò giova sull'asciutto fuori volta già una seconda volta la parola del signore alzati vanini della grande città e non sia loro quanto ti dirò jonas si alzò e andò ninive secondo la parola del signore mini vero una città molto grande grande tre giornate di cammino giona cominciò percorrere la città per un giorno di cammino e predicava ancora 40 giorni a ninive sarà distrutta i cittadini di ninive credettero a dio e bambino non digiuno vestiro nel sacco dal più grande al più piccolo giunta la notizia fino al rasini libè e gli si alzò dal trono si tolse il manto si coprì di sacco e si mise a cedere sulla cenere poi fu proclamato in ninive questo decreto per ordine del re dei suoi grandi uomini e animali grandi e piccoli non gusti non usano l'ascoli non bevano acqua uomini e bestie si coprono di sacco e si imbocchi dio con tutte le forze ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che nelle sue mani chissà che dio non candie's impietosi scade ponga il suo ardente sdegnosi che noi non moriamo dio video delle loro opere che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia e dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece ma zona ne provo grande dispiacere e fu indispettito dal signore signore non era forse questo che dicevo con zero nel mio paese perciò mi affrettai a fuggire a tarses perché sapevo che tu sei un dio misericordioso e clemente lunga anime di grande amore che ti lascia impietosire riguardo al male minacciato ora dunque signore togliermi la vita perché è meglio è per me morire che vivere ma il signore di risposte ma ti sembra giusto essere sdegnato così giova non uscì dalla città e sosta oriente di essa si fece di un riparo di frasche e di simile all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città allora il signore dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male e giorno provò una grande gioia per quel ricino ma il giorno dopo l'ho spuntata dell'altro dio mandò un verme roth e del vicino e questo si seccò quando il sole ci fu alzato io feci soffiare un vento d'oriente afoso e il sole colpi la testa di giona che si sentì venir meno e chiese di morire dicendo meglio per me morire che vivere ed io disse gioia ma ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino degli risponde certo che è giusto e sono sdegnato al punto di invocare la morte ma il signore gli risposi tutti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non l'hai fatto spuntare che in una lotta è cresciuta in una notte per ita e io non dovrei aver pietà di ninive quella grande città nella quale sono più di 120.000 persone che non sanno distinguere la mano destra e la sinistra è una grande quantità e animali così su questo interrogativo retorico di dio si chiude il libro la mia conversazione sarà distinta in due parti la prima sarà dedicata ad alcune questioni preliminari la cui soluzione necessaria per una retta comprensione e la seconda invece tenterà una piccola analisi del contenuto prima di tutto l'epoca di composizione comunemente fissata al quinto secolo avanti cristo per una serie di ragioni abbastanza convincenti a parte il cantico di giona nel pesce composizione poetica di tipo arcaico a fino ai salmi che si suppone sia utilizzazione di un testo precedente la lingua è l'ebraico poste silico anteriore però l'influsso del greco ci collochiamo perciò tra l'editto di ciro del 538 che ha consentito agli ebrei ritorno in patria e l'espansione della potenza di alessandro attorno al 333 che ha dato l'ampio all'estesa affermazione della cultura ellenistica anche l'espressione che abbiamo incontrato dio del cielo che è insolita nei testi antichi richiama la terminologia nel giorno delle luca persiana ninive che era stata distrutta nel 612 appare qui descritta in termini favolosi come una città di tempi remoti ormai entrata nella leggenda è una città letteralmente grande davanti a dio una città di tre giornate di cammino che equivarrebbe un diametro di circa 90 chilometri zona il protagonista non è certamente l'autore non è presentato come tale dal testo il quale testo anzi esercita sulla figura del profeta una ironia distaccata e senza misericordia però di fatto un profeta giona è vestito nel secolo viii la sola notizia che ne abbiamo è data da una notazione del secondo libro dei re come detto che giorno uomo secondo che regnò dal 783 al 743 il lungo regno del nord meno del nord ristabilì confini di israele dall'ingresso di amat fino al mare dell'araba secondo la parola del signore dio d'israele pronunziata per mezzo del suo servo il profeta giona figlio di abitare come si vede è proprio lo stesso personaggio gioco archivio di amita il personaggio che uno scrittore molti secoli dopo lo scrittore rimasto ignoto prende come personaggio principale attorno al quale impatto imbastisce la sua vicenda e molto importante ai fini della giusta comprensione delle idee appurare bene quale sia il genere letterario del libro cioè che cosa vuol dire l'autore che cosa intende dire vuole offrirci un racconto di avvenimenti realmente accaduti questo sarebbe insieme a letterario storico volo offrirci un insegnamento teologico mediante simboli venerdì datti co allegorico oppure semplicemente vuole offrire un divertimento anemica escluso che la parola di dio passa anche divertire e questo sarà procedere a meno e di evasione nè la sua con la collocazione tradizionale nella bibbia nell'indole della composizione ci consentono di annoverare giona tra i libri storici infatti non è mai annoverato per i beni storici e sempre porto tra i libri profetici anche se nessuno di essi affare simile a questo è indubbiamente un racconto ma non è un racconto storico anzi il tono della narrazione è deliberatamente fiabesco mirante non alla verosimiglianza ma l'effetto artistico i prodigi sia per il numero sia per la qualità sono elencati si direbbe con una frivolezza compiaciuta sembrerebbe inoltre che qui si ricerca una evidente inattendibilità psicologica tra un po riflettere si tratta di un profeta un profeta autentico che crede di poter materialmente scappare da dio un uomo egocentrico come zona che improvvisamente diventa generosa inviti marinai a sacrificarlo per il bene di tutti un predicatore che si infuria perché la sua predicazione ha avuto successo questa cosa strana la stessa conversione repentina di una città come ninive lamentata dai feroci assiri e popolata al dire dell'autore da almeno un milione di persone quei 120 mila che non sanno distinguere a destra dalla sinistra sono i bambini dalla mentalità dell'epoca quindi pressappoco un milione di persone questa di una improbabilità che possiamo addirittura dire sfrontata l'impressione che se ne ricava è che qui ci si voglia divertire non solo a spese del protagonista ma anche un po specie dai lettori la mano leggera con la quale le scene vengono tracciati e risposte e gli avvenimenti sono radunati a comporre un disegno prestabilito e tutto questo ci fa capire che il narratore non ha tanto voluto informarci su una vicenda reale quanto arricchire gioconda mente il nostro spirito e sono ammirevoli la serenità e l'eleganza con cui in quest'opera sono trattate questioni eterne e tremende come quella del peccato dell'uomo del suo possibile ritorno a dio e della salvezza di tutti i popoli e dunque un libro didattico certo qui si vuole insegnare roba da te non con sentenze ragionamenti seriosi bensì attraverso il racconto di fatti insoliti e pittoreschi non di fatti avvenuti difatti artificiosamente costruiti al servizio di un messaggio potremmo dire una parabola accuratamente e piacevolmente sceneggiata che ha preso come attore principale un antico profeta realmente esistito senza peraltro richiamare assolutamente niente della sua verità storica pertanto tenderei a qualificare il generale tale di giona come didattico umoristico e che lo rende un caso unico nella raccolta dei libri il pirata tensione bisogna guardarsi dall apparente ingenuità di quest'opera gli illuministi del secolo decimo ottavo con voltare in testa che hanno fatto di questo libro di questo autore il bersaglio preferito delle loro io visioni non si sono accorti che in fondo era l'autore sacro a prendersi gioco di loro l'estensore di questo racconta non è un primitivo che non si avvede di quanto incredibili stiano le cose che riferisce se la vede benissimo e si compia temi refill arciere anche la successione dei vari momenti è tutt'altro che casuale possiamo dire di trovarci di fronte a una costruzione letteraria sapiente addirittura raffinata nella sua simmetria difatti se avete notato sono due episodi ciascuno diviso in due quadri primo episodio la vettura marina john primo quadro il dialogo john ei marinai secondo quadro il rischio di morte e la salvezza di piombo secondo episodio una pittura un'avventura terrestre in due tempi giona e divide la predicazione il rischio di morte e la salvezza spirituale di john il tutto raccontato con assoluta coerenza interiore sicché elementi tra loro eterogenee sono con grande naturalezza connessi e posti al servizio come vedremo della stessa dottrina si aggiunga la civetteria di concludere l'opera quasi bruscamente su un interrogativo di dio lasciandoci nell'incertezza della risposta umana non sappiamo se così è come titolo e si avrà in piena misura la piena misura delle capacità letterarie di questo autore sconosciuto agli effetti dalla comprensione è utilissimo l'esame di qualche possibile fonte ispiratrice del libro di john a ne sono stati ipotizzati parecchi ma ce n'è beh potremmo anche dire che il precedente si trovano un po in tutte le letterature come la fiaba dell'uomo inghiottito dal pesce si trova un po dappertutto no ma nelle metro fiabesco che non si dice molto invece è illuminante il confronto con le profezie di geremia profeta tragico angosciato e angosciante e parallelismi solo così numerosi e significativi che è difficile non ritenerli intenzionali tutto il comportamento di dio come è presentato nel libro di john trova il suo fondamento in un principio che ha enunciato con chiarezza in geremia capitolo 18 se questo popolo contro il quale avevo parlato si converte dalla sua malvagità io mi pento del male che abbiamo pensato di fatto quello che in genere mi hai detto come una auspicabile eventualità 26 forse ti ascolteranno ognuna bandera la propria condotta perversa in tal caso io dirò il male che pensavo di fare loro qui a minime appare realizzato io vedere loro opere cioè che si erano convertiti dalla loro prodotto malvagio e dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare e non lo fece la scena del pentimento di ninì me sembra delineata in contrapposizione a quanto detto nel capitolo 36 di geremia a proposito degli abitanti di gerusalemme sono è raccontata in modo esattamente e simmetricamente contrario gli abitanti di gerusalemme di fronte all'annuncio profetico di geremia non si pentono ha fatto il re e tutti i suoi ministri dice capitolo 36 non preparo nè si strapparono le vesti perciò uomini e bestie interessante che questo accenno anche alle bestie uomini e berte dovranno scomparire dalla devastazione secondo il libro di chiave mia la precedente leggera via ci aiuta a capire la strana psicologia di zona che pare essere raffigurato come una specie di caricatura dell'antico profeta tormentato chiave mi hai detto nei primi versetti della sua vocazione è chiamato a diventare profeta dalle nazioni ma poi nel resto del libro di geremia non appare mai profeta delle nazioni invece nel racconto di john si presenta come colui che va verso le nazioni verso i marinai pagani e verso gli archivi di fronte alla sua missione geremia come giona e riluttante ahimè signore io non so parlare cioè non ha voglia di fare il profeta sono interessanti direi queste due tipologie diverse che nella bibbia emergono di fronte alla chiamata di dio ci sono quelli spavaldi come isaia la sua visione del tempio si sentì signore dice chi manderò io e se dice signore manda me e ci sono quelli che non ho nessuna voglia di fare profitto caso tipico del boss e moser nel capitolo tetto dell'expo fa6 obiezioni prima ma no ma no ma io sono troppo solo so parlare ma non sanno chi è non solo il tuo nome ma spicca addio perda la pazienza si sentiva e belle e finita insomma e e geremia geremia anche lui non ha nessuna voglia di fare il profeta come giorno ma anche per geremia contagion a dio è irremovibile nei suoi progetti come john ha anche generi a un certo punto si ribella mi dicevo non pensano più a lui non parlerò più il suo nome basta il suo stufo di questo dio che mi costringi sono fare le cose che non la voglia di fare e interessante anche che c'è un particolare che si ritrova geremia che ha tentato di fuggire dal popolo cui ha destinato aspira a trovare nel deserto una capanna di frasche per la sua solitudine che mi darà nel deserto un rifugio per viandanti io lascerò il acer è mio popolo mi allontanerei da loro già l'ha di fatto abbandona la città questo mandato e trova effettivamente la capanna di frasche sognata da geremia il confronto mette bene in luce quanto a differenza di quella di geremia sia grottesca la crisi di giona geremia si indigna con gerusalemme perché non si pente e immerso nei delitti e perché non si pente jonas si indigna per ninive proprio perché si pente perché gli ha dato retta e duccio propositi di vita giusta come si vede qui abbiamo un personaggio che insieme allude e si contrappone quindi è chiaro che la falsa riga è statuito di geremia per costruire un po questa questo racconto ciò che in geremia è dramma e passione in questo libretto è diventa una ironia divertita l'angoscia di geremia ci commuove le pen interiori di giona ci fanno sorridere a questo punto siamo in grado forse di cominciare a capire qual è il senso il messaggio di questo libro abbiamo visto i due quadri ma interessante anche la costruzione ci sono per così dire due cori uno per quadro cori dei marinai ei cori dei mini bt e poi due protagonisti che sono john a ed io questi sono i primi attori di questa ognuno di questi elementi ci dice qualcosa cominciamo con i cori il libro di giovanna sembra quasi la sceneggiatura della suggestiva frase del salmo 87 ricorderò raab rubber il mosto del mare può quindi il corale il mare mare tutto e tutto l'occidente per gli ebrei e babilonia e babilonia tra quelli che mi conoscono rub e il mostro mitologico del mare sta indicare d'occidente babilonia richiamo all oriente e grandi imperi me sottocamicia i marinai il primo corpo e qui bisogna sapere una cosa che gli ebrei hanno sempre avuto una spiccata antipatia per il mare nei testi sacri e sempre raffigurato come una belva il dio di israele dimostra la sua potenza proprio perché l'ha saputo saldamente le gare così che non oltrepassa i confini assegnati a una bella però basta tenersi un po indietro e non ti fa niente sono sulla terra sono io job per esempio dice sono io forse il mare oppure un mostro marino perché tu mi mette accanto una guardia se lamento di giobbe è interessante questa antipatia per il mare non sono mai stati marinai anche nell'epoca della costruzione del tempio di salomone che avevano bisogno delle navi ricorrono a tiro è il re di tiro che dalla marina per trasporto del loro no ma è durato fine no testamento perché è un particolare che nessuno mette in luce ma l'apocalisse descrivendo il mondo nuovo senza lacrime senza malvagità dice e il mare non ci sarà più belli se campo questo ma comunque però è una spia della mentalità allora è naturale che questa disistima darci il mare sia estesa anche a coloro che sul mare vivono abitualmente quindi marinai sono personaggi della gente molto molto di stimata ma qui marina invece sono descritti con un evidente simpatia sono buoni cortesi perfino religiosi scoperto il peccato di jonas e avete fatto attenzione tentano prima di portarsi a terra forza di rally non procedono subito all'arte cerco di salvarlo soggetto nel mare il profeta lo fanno dietro su esplicito invito per non contraddire dio e non senza aver manifestato il loro imbarazzo fa che noi non perdiamo a causa della vita di quest'uomo e non imputarci qui nocente poiché tu signore agisci secondo il tuo volere essi vogliono dunque solo fa nella volontà di dio e alla fine arrivano addirittura la fede al culto del dio d'israele ebbero un grande timore del signore notate questa soluzione che rispetta l'antica censura e non mai a me ma dove c'è signore sempre gli ha detto è il dio d'israele ebbe un grande timore di avere o primo sacrifici agli ammetto io che non era il loro e fecero voti l'altro corin inibiti li vive capitale del regno siro era stata per secoli l'incubo degli ebrei e di tutto l'oriente da ninive run partiti gli eserciti che avevano saccheggiato la palestina che avevano raso al suolo la vecchia e gloriosa babilonia nel 689 che avevano distrutto menfi la famosa metropoli egiziana nel 671 che avevano messo a ferro e fuoco tebe la splendente capitale dell'alto egitto messo i 663 ed erano feroci nessun popolo si era mai dimostrato così feroce come gli assiri in eni mit e contro assur sono riservate le più atroci minacce di isaia agli occhi di israele ninive appariva quasi in antitesi e in concorrenza con dio e dunque specie di bestemmia vivente con il primo proprietà sofonia e questa la citta gaudente che si sentiva sicura pensava in col suo io e non altri all'infuori di me questa è la frase della dalla febbre del dell'unico dio doc e poeta di cimino vt si sono dimezzati loro ma questi assiri del libro di john a sono descritti come la gente più buona del mondo d'oggi della divina ammonizione pronti a darsi alla penitenza dal più grande al più piccolo e immediatamente a me non è mai capitato di predicare subito le letture l'entusiasmo di convertirsi di b evidentemente in tutti e due gli episodi sono posti a spietato confronto la durezza del popolo d'israele il popolo di dio che si rifiuta di ascoltare degli inviati come appariva da di bodini della mia e la bontà dei peggiori tra i pagani raffigurati dai marinai e dai mini vt la contrapposizione raggiunge il sarcasmo nel terzo capitolo mette gerusalemme col suo re i suoi sacerdoti ha respinto la missione di geremia anime perfino gli animali sono raggiunti e conquistati dalla predicazione di jonathan penitenza anche loro uomini animali grandi e piccoli non gustino nulla da un parco non bevono acqua uomini e bestie si coprono di sacco e si invochi dio con tutte le forze immaginate poi tutte le mucche consulta con penitenziale no come è evidente che si diverte questo autore non male ma è una cosa molto seria nell'ambito del nazionalismo e del formalismo ebraico che nel clima di restaurazione dell'opera poste si dica di fd neemia avevano subito qualche naturale esasperazione gli ebrei sono vietati ma assolutamente nazionalistici e razzisti dopo l'hanno pagata per tutti detto della loro storia ma è solo se la band così questo libro è decisamente non conformista a un libro scandaloso per la mentalità ebraica dai grandi profeti avevano cercato di rompere i limiti angusti del monopolio religioso che gli ebrei si arrogavano ma nessuno in tutto l'antico testamento l'ha mai fatto in modo tanto risoluto e diciamo pure in modo tanto provocatorio per trovare qualcosa di simile nella provocazione bisogna arrivare fino a gesù che dice i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di dio parlate convertiti e dice nel testo non nell'esercizio dell'anno allora andiamo oppure oppure fino a paolo che paga la possibilità di salvezza dei nove breil affermazione eminente di tutta la sua vita o fino al vangelo di matteo anche questa è una cosa che non sempre viene colta che richiama l'ironia scanzonata di john quando nell'elenco degli antenati di cristo inserisce 4 e soltanto quattro nomi di donna del genero di e si fanno con cognomi maschili nel mondo semitico però matteo ci mette quattro nomi di donna tutti i nomi per diverse ragioni non particolarmente graditi al perbenismo ebraico ahmar che era la nuova di giuda che si finge prostituta rapporto con il suo suocero per questa vicenda è che proprio una cosa molto edificante araba la prostituta di gerico rouge che era una brava donna ma era una buona vita quindi apparteneva un popolo disprezzato da beha che era la complice dell'adulterio di davide per matteo non ha mica fatta a casa tra papi e che nella vicenda della genealogia del salvatore ma va a scegliere questi quattro nomi di donna e questo è il primo frutto della nostra lettura tutti gli uomini sono uguali in faccia a dio davanti a lui a si occupano il posto determinato dal loro atteggiamento interiore non dall'appartenenza etnica non dalla posizione sociale neppure dal loro premio comportamento purchè si converta questo è veramente una cosa grandissima poi ci sono i due protagonisti la tensione del raccolto nasce dalle opposte volontà di giona e di dio che vengono tra loro in conflitto adombrando così devo dramma di ogni esistenza nel quale l'uomo è sempre chiamato a misurarsi con il suo signore la lotta di giacobbe con dio zona badante giona e l'unico ebreo che entra nella vicenda anzi è un profeta un autentico profeta ed è l'unico che viene costantemente posto in una luce sfavorevoli certo egli più che altro è un tipo il tipo degli ebrei chiusi e particolaristiche ma o in una lettura cristiana ognuno di noi deve verificare in che misura debba riconoscersi in lui e scoprirsi destinatario degli strali del libro ispirato zona è un peccatore se per peccatori intendiamo essenzialmente un uomo che si rifiuta all'esigente di dio che è un po il nostro problema perché le esigenze di mille sono troppo alte per la nostra mediocrità io credo che tutti i guai del rapporto tra dio e l'umanità deriva da questo che abbiamo un dio o troppo forse tutti i malintesi sono cominciati dalla sproporzione che c'è tra l'altissimo piano di dio che ci ha segnato un fine soprannaturale il premio le nostre modeste aspirazioni noi ci accontenteremmo di tre locali quei servizi e lui ci propone le praterie sconfinate dalla vita eterna che infondono il prezzo tutto sommato non è che ci entusiasmano molto è questo è un po il nocciolo del problema religioso governo allora il nostro peccato nel suo senso più profondo è sempre un fuggire a tarses lontano dal signore tassi sera una città quasi fiabesca all'estremo occidente al di là del di gibilterra no quindi ma è un peccatore tranquillo questa interessante pacata e sta benissimo lui è l'unico che dorme nella vicenda è irresponsabile dorme tranquillamente perché la sua coscienza non li inquieta questo interessante perché noi siamo sempre pronti ad appellarci alla nostra coscienza mia coscienza mi dice con la mia è una cosa che non si deve mai fare con gli altri perché gli altri come fanno a verificarla la mia coscienza per me è un tribunale supremo ma per gli altri quello scioglie dalla coscienza di arte senza dire che non ho mai trovato nessuno che dice la mia coscienza mi rimproverano cosciente sempre d'accordo no e quindi anche anche john a lui è d'accordo con la sua coscienza della tempesta che si scatena per lui e il suo è il solo che sappia dormire profondamente d'arresto anche gesù rileverà alla descrizione del giudizio finale lynn consapevolezza della propria ingiustizia quindi la meraviglia in coloro che vengono condannati capitolo 25 di matteo quando mai che abbiamo visto affamato assetato non abbiamo sì ci sarà una grande meraviglia i buoni non si erano accorti di essere stati buoni e cattivi sta benissimo ed è un peccatore antipatico che sta sempre in disparte che si contrappone che non si sente mai comunione con gli altri mentre marinai e nei limiti appaiono semplici e chiari davanti alle richieste di dio john è un uomo problematico e pieno di complicazioni psicologiche e proprio le sue analisi approfondite del carattere di dio lo portano alle incomprensioni più gravi al punto da essere deluso dalla misericordia di dio ed a lamentarsene c'è un nuovo testamento una figura che gli si può avvicinare il figlio maggiore della parabola che sia lamentato perché il padre ha fatto festa ha raccolto e perché si doveva lamentarsi l'unico che si doveva lamentare il vitello grasso secondo me perché era l'unico che ci ha dato di mezzo non tuttavia tuttavia bisogna riconoscere che in tutti i suoi limiti e in tutti i suoi difetti john partecipa sia pure involontariamente all'azione divina di salvezza dio si serve di questo peccatore antipatico per attuare la salvezza ed è obiettivamente strumento della illuminazione ed al ravvedimento dei lontani da ciò la sua ribellione è narrata senza accenti di sdegno e non determina nessuna alterazione della serenità del racconto e poi dio come pare il dio nel libro di john kristian dahl che rivela il suo carattere primo luogo se ne sottolinea l'universale dominio non è possibile sfuggire a lui alla sua azione nè in occidente tarsi né in oriente limite però questa caratteristica del dio d'israele e vada stata messa in luce da tutti i grandi profeti anzi le spese antiche antichissime tradizioni paper cani manifestavano questa persuasione piuttosto la novità sta nel modo con cui secondo il libro di john è esercitata questa totale signoria non più tra le folgori come nella liberazione cena etica ma con mano più lieve è un dio sorridente che no che però non è meno inflessibile dio a fare qui la assoluto e incondizionato che nonostante l'opposizione umano non si scosta mai dai suoi iniziali progetti anche se li attua con una certa bonarietà sorridente la religione di questo dia una religione universale e gli si lascia pregare da tutti i marinai e gli inediti e pregare efficacemente e questa è una verità che misura l ha sempre faticato farsi accogliere sappiamo che ancora nella prima comunità cristiana il problema della religione dei non ebrei ha dato luogo a una controversia di grande asprezza è un dio che minaccia come ha sempre fatto ma ci tiene a chiarire che queste minacce sono sempre minacce condizionate e rientrano immediatamente di fronte dal pentimento questo insegnamento sembra anzi essere una delle finalità principali del libro ed è un dio salvatore che ha come fondamentale caratteristica del suo temperamento la misericordia nel giorno se ne lamenta ma sanno tutti che tu sei un dio tenero che ti lascia impietosire questo gli secca al profeta come si fa a termine un dio così e difatti interessante notare che in questo racconto nessuno riceve danno anche la violenta tempesta in definitiva non fa del male a nessuno qui ci si preoccupa di salvare tutti non solo i marinai in inibiti ma anche l'antipatico profeta giona prima salvato dall'annegamento primo episodio e poi si tenta di salvarlo dalla sua interiore grettezza anche se non si dice poi com'è andata a finire l'avventura spirituale di john sa cosa vuol dire che davvero il dio di john è già il dio della speranza cristiana il dio che non si accontenta di un'altissima percentuale di salvati ma vuole salvare tutti le parabole della misericordia raccontate del maniero di luca assumono un'efficacia interessante se si rovescia l'ordine dalla loro presentazione anche da un punto di vista numerico parabola del figliol prodigo beh questo figlio ma questo padre aveva per subire però ad avere un altro che dei conti aveva il 50 per cento che si era salvato la percentuale sommato che tutti i bar ci saranno contenute 50 per cento dei parrocchiani venisse allora il signore racconta la parabola della donna con le 10 monete che ne perde una e non si dà pace interessante che rappresenta in questa donna casalinga viene rappresentato dio e siamo anche micro nove su dieci ha il 90 per cento la percentuale di massi 90 per cento non si accontenta allora racconta la parabola della della pecora l'uomo aveva cento pecore ne perde una e non si dà pace di dio non si dà pace del 99 per cento di vuole salvare tutto questa è la cosa è veramente più bella con questa rivelazione della sua volontà io impedisce la disperazione anche al peggiore dei peccatori il che per tutti noi è una notizia consolante poi la cosa curiosa che appare in questo libro è un dio amico degli animali si serve degli animali col quale in buona relazione comanda al pesce tra parentesi gli spiati che non ti più professor mor ma si sa il pinocchio sia nel libro di john tutte e due le volte è chiamato pesce ma tutte e due le volte evidentemente una balena che è un bambino ma qualche un particolare che bomba comanda al pesce dispone del verme che amo berne ha fallito accetta la penitenza delle bestie di ninive e sembrerebbe anziché ciò che lo muove definitivamente a compassione è la presenza nella città delle creature ignari innocenti l'ultima parola del libro per gli animali io non dovrei aver pietà di ninive quella grande città della quale sono più di 120.000 persone che non sanno distinguere la mano destra la sinistra è una grande quantità di animali questa è l'ultima parola del libro no e infine è un dio umorista e questo mi pare l'apporto più originale e anche più alto sotto un certo profilo di questo aperto alla storia della rivelazione in che cosa consiste rumorismo due mi sembrano gli atteggiamenti spirituali fondamentali che entrano a comporre come in una lega autentico senso dell'umorismo in primo luogo il distacco dalle situazioni concrete dalle quali non ci si lascia impigliare né tantomeno travolgere con lui calze e sul rumorismo non si lascia travolgere ma il secondo luogo la simpatia per la quale si partecipa veramente col cuore alla vicenda che pur si domina essi sovrasta è una lega ed è una lega difficile perché vi che questi due elementi che sembra antitetici stiano insieme in virtù del secondo atteggiamento questa dalla simpatia l'umorismo si accompagna alla pietà che ha il senso tragico della vita se non c'è questo secondo elemento non c'è più rumorismo nel sarcasmo o magari il comico ma non l'umorismo in virtù del primo elemento è sempre rasserenante non è anche preso in affanno nobel per la vicenda bene dal libro di jean a dio si dimostra assolutamente svincolato dal peso e dalla forza degli accadimenti quali che si siano è un dio che contempla e dirige da sovrano e al tempo stesso è pervaso da un'intrinseca cordialità verso tutti uomini animali cose a ben riflettere questa fusione di infinita eccedenza sul mondo è di perfetta partecipazione alla storia è ciò che rende davvero unico il dio d'israele anzi come amava dire isaia il santo di israele qui ci sono tutti e due gli elementi santo è colui che l'incontaminato il separato nel precendente d'israele che però è legato a un popolo che appartiene quasi a un popolo è il dio che insieme è il trascendente l'emanuele lontanissimo è presentissimo come si esprime agostino in una parola quarta è il dio cristiano e poiché la nostra vocazione su questa terra è quella di assomigliare al nostro dio per quel che ci è consentito noi arriviamo alla conclusione che il senso dell'umorismo 6 rettamente compiutamente inteso come la risultante del distacco dalle cose e della carità il senso dell'umorismo è il fondamento e il vertice di una seria vita religiosa pensiero che non si trova spesso nei libri a scettici possiamo dire una parola di concussione secondo una parola che ha pronunciato gesù il segno di john nelle sue diverse componenti tipiche l'annuncio della volontà salvifica universale la predicazione della conversione il presagio della vittoria sul regno della morte quando giona è nel pesce in fondo al mare è nel regno della morte perché qui è lo show o li vedo dei morti compendia questo segno di john ha tutte le ragioni di speranza ci sono date agli uomini all'umanità secondo la parola di gesù non è offerto nessun altro segno di salvezza cioè se non il segno di john cioè la risurrezione del figlio dio crocifisso e si capisce allora una cosa che rende la liturgia milanese le cui ambrogiana con un caso un po se il triduo pasquale il grande triduo pasquale dalla liturgia milanese quindi la sera del giovedì santo comincia con la lettura integrale del libro di john perché è stato lui intuito come il grande annuncio della salvezza badate e così antico e radicato che non è neanche autore sant'ambrogio di questa iniziativa e previa tant'è vero che dalla settimana santa avviene l'occupazione delle basiliche per impedire ai soldati dell'imperatrice di di sequestrarle e ea brogi in una lettera scritta la sua sorella descrive per filo e per segno tutti gli avvenimenti di quei giorni mercoledì giovedì venerdì quando arriva a giovedì dice lectus est the more tiberio ne era stato netto secondo la consuetudine il libro di john quindi già prima c'era questa idea proprio dalla lettura integra di questo libro comincia la grande rievocazione della liberazione pasquale allora giona e dunque un nome che ormai per noi significa salvezza allora cercheremo di ricordare con un po di affetto questo bizzoso personaggio che non avevo nessuna voglia di fare il profeta che suo malgrado di diventato portatore di un messaggio così alto e così consolante