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Principi del Processo Civile Italiano

Procedura Civile lezione numero 2 il processo civile argomenti trattati in questa lezione i principi generali e quindi il principio della domanda l'interesse ad agire la legittimazione ad agire il principio di corrispondenza tra il chesso il pronunciato il principio di legalità il principio di disponibilità delle prove il principio della libera valutazione delle prove il principio della soccombenza il principio di oralità e le azioni il principio della domanda ai sensi dell'articolo 99 del codice di procedura civile chi vuol far valere un diritto in giudizio deve proporre domanda al giudice competente il principio della domanda è sancito anche nell'articolo 2907 del codice civile il quale Dispone che alla tutela giurisdizionale dei diritti provvede all'autorità giudiziaria su domanda di parte o su istanza del pubblico ministero o d'ufficio quando lo prevede la legge il principio della domanda è pertanto espressione del potere della parte di disporre o di rinunciare alla tutela giurisdizionale la domanda della parte ha effetti sostanziali conservativi E attributivi poiché intendono far conseguire all'attore vittorioso le stesse utilità che avrebbe conseguito ove il diritto fosse stato soddisfatto al momento stesso della domanda la proposizione della domanda determina Inoltre dal punto di vista processuale la pendenza del processo la competenza e la giurisdizione il principio della domanda si manifesta in giudizio nella cosiddetta corrispondenza tra chiesto e pronunciato l'interesse ad agire per proporre una domanda o per contraddire alla stessa è necessario avervi interesse l'interesse ad agire è pertanto una condizione dell'azione la carenza di interesse è rilevabile d'ufficio in ogni Stato è grado del processo e Trattasi di questione pregiudiziale al merito la legittimazione ad agire la legittimazione attiva e passiva Che cos'è È la titolarità del potere e del dovere di promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale dedotto in causa il principio trova le sue radici nell'articolo 24 della Costituzione secondo il quale tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti la legittimazione straordinaria o sostituzione processuale Che cosa sono in determinati casi espressamente previsti e consentito far valere il nome proprio i diritti altrui o non esclusivamente propri cosiddetta legittimazione straordinaria o sostituzione processuale la legittimazione straordinaria trova il suo fondamento nell'articolo 81 della Costituzione esempio di legittimazione straordinaria potere riconosciuto al creditore di esercitare l'azione surrogatoria il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato l'articolo 112 fissa il principio tra chiesto e pronunciato articolo 112 del codice di procedura civile e sancisce che il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa e non può pronunciare d'ufficio su eccezioni che possono essere proposte soltanto dalle parti della superiore norma si evince che il giudice deve pronunciare sul merito piuttosto che su questioni processuali si evince che il giudice non può pronunciare ultra appetitoum o extra petitum e inoltre il giudice in senso affermativo Dunque può rilevare d'ufficio le eccezioni che non sono riservate all'iniziativa delle parti inoltre il giudice può interpretare la domanda al fine di valutare la reale volontà della parte inoltre il giudice ha il dovere di pronunciare nei limiti della domanda proposta Intesa in senso sostanziale quando il giudice non si ottiene alla domanda può aversi ultra petizione o extra petizione in particolare sussiste ultra petizione quando il giudice pronunci più di quanto gli sia stato chiesto oppure emetta oppure ometta di pronunciare su una domanda proposta sussiste extra petizione quando il giudice Pronuncia un provvedimento diverso da quello richiesto ad esempio una sentenza costitutiva anziché di accertamento le eccezioni processuali si distinguono in eccezioni in senso lato quando l'eccezione è rilevabile d'ufficio dal giudice eccezioni in senso stretto quando l'eccezione può essere solamente proposta dalla parte eccezioni processuali o di rito sono lo strumento attraverso il quale Si contesta la validità di un atto processuale e si costringe il giudice a pronunciarsi sulla stessa e le eccezioni di merito o sostanziali sono allegazioni dei fatti impeditivi modificativi o estintivi del diritto soggettivo dedotto in giudizio dall'attore esempi sono considerate eccezioni processuali in senso stretto l'incompetenza territoriale semplice La nullità della citazione per inosservanza dei termini minimi a comparire eccetera sono invece considerate eccezioni di merito in senso stretto quelle di prescrizione di decadenza di estinzione del diritto per rinuncia di compensazione eccetera il principio di legalità secondo il principio di legalità il giudice quando decide una controversia è tenuto a rispettare la norma positiva generale e astratta il principio deve essere applicato Con riferimento al momento della pronuncia e non della domanda il giudizio secondo equità Che cos'è il giudizio secondo equità equità è una deroga al generale principio della decisione secondo diritto il potere di decidere secondo equità si fonda su una mitigazione o un temperamento del diritto positivo giustificati dalla peculiarità della fattispecie il giudizio di equità è consentito al giudice nelle ipotesi espressamente previste dalla legge ad esempio così ex articolo 113 il codice di procedura civile il giudice di pace decide secondo equità le cause il cui valore non eccede 1.100 euro Salvo quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all'articolo 1342 del codice civile a partire dal 31 ottobre 2021 giusto disposto del decreto legislativo 116 del 2017 la soglia di valore in cui il giudice di pace potrà decidere secondo equità sarà elevata a euro 2.500 il principio di disponibilità delle prove salvi i casi previsti dalla legge il giudice deve porre a fondamento della decisione le prove proposte dalle parti o dal pubblico ministero nonché i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita il principio della disponibilità della prova sancisce il cosiddetto principio dispositivo che il giudice non ha potere inquisitorio tranne nei casi in cui è la legge stessa prevederlo e le parti processuali sono i soggetti che devono offrire i mezzi di prova al giudice deroghe al principio il principio di disponibilità delle prove e derogato dal potere del giudice di disporre d'ufficio l'interrogatorio non formale delle parti dall'ordine di ispezione del giudice dal potere del giudice di disporre la consulenza tecnica e anche dalla richiesta d'ufficio di informazioni alla pubblica amministrazione si considerano Pacifici E pertanto non necessitano di prova i fatti allegati da una parte quando non sono contestati in modo specifico dall'altra parte costituita nozioni di fatto Parliamo delle nozioni di fatto delle massime di esperienza e le nozioni di fatto sono i cosiddetti fatti notori cioè quei fatti conosciuti dal giudice e dalle parti che possono essere utilizzati a prescindere dall’accertamento in sede istruttoria le massime di esperienza sono regole a contenuto generale utilizzate dal giudice indipendentemente dal caso concreto fondate su ripetute esperienze e valevoli per nuovi casi il principio della libera valutazione delle prove il giudice deve valutare le prove secondo il suo prudente apprezzamento Salvo che la legge disponga altrimenti questo è il cosiddetto principio della libera valutazione delle prove previsto dall'articolo 116 del Codice di procedura civile in particolare per le cosiddette prove libere ovvero quelle prove rimesse al prudente apprezzamento del giudice il giudice ha ampio potere tradizionale per la loro valutazione per le cosiddette prove legali e preclusa al giudice ogni valutazione discrezionale sono prove legali la confessione il giuramento decisorio l'atto pubblico la scrittura privata autenticata o riconosciuta prove atipiche elementi Cosa sono le proprie atipiche sono gli elementi di prova su cui il giudice può fondare il proprio convincimento ad esempio documenti provenienti da Terzi prove raccolte in altri giudizi il principio della soccombenza il principio della soccombenza è previsto dall'articolo 91 del codice di procedura civile il quale pone a carico del soccombente e a favore della parte vittoriosa la responsabilità per le spese del processo il principio non è totalmente vincolante il giudice Infatti ha il potere discrezionale di adottare decisioni diversificate nella ripartizione lingua inglese l'unico limite è il divieto di condannare alle spese la parte totalmente vittoriosa cessazione della materia del contendere in caso di cessazione delle materie del contendere il giudice ai fini della liquidazione delle spese deve applicare il principio della cosiddetta soccombenza virtuale deve pertanto procedere ad una deliberazione sul fondamento della domanda valutandone exante le probabilità di accoglimento compensazione delle spese che cos'è il giudice può compensare parzialmente o per intero le spese tra le parti se vi è soccombenza reciproca in caso di conciliazione della causa le spese si intendono sempre compensate Salvo che le parti abbiano diversamente convenuto il principio di oralità ai sensi dell'articolo 180 del Codice di Procedura Civile la trattazione della causa è orale la norma fissa il principio di oralità come regola generale secondo il principio del contraddittorio Inoltre la trattazione si esplica in forma orale o scritta il principio di oralità trova la sua completa estrinsecazione negli articoli 281 quinques e 281 sexy es nel codice di procedura civile modificati dalla riforma cartabbia del 2023 che disciplinano la fase decisoria compos con possibilità di trattazione mista o esclusivamente orale le azioni l'azione è il diritto di ottenere un provvedimento sul merito tipi di azioni azioni di cognizione azione esecutiva e azione cautelare Parliamo delle azioni di cognizione le azioni di cognizione danno origine ad un processo di cognizione che si conclude con un provvedimento sul merito a loro volta le azioni di cognizione si distinguono in azioni di nero accertamento azioni di condanna e azioni costitutive le azioni di mero accertamento introducono un processo di cognizione destinato a chiudersi con una sentenza che accettila sussistenza o meno di un rapporto giuridico le azioni di condanna introducono un processo di cognizione destinato a chiudersi con una sentenza che oltre ad accertare il diritto che si può che si vuol far valere è idonea a costituire un titolo esecutivo e ad introdurre eventualmente il processo di esecuzione le azioni costitutive introducono un processo di cognizione destinato a chiudersi con una sentenza che costituisce modifica o estingue un rapporto giuri l'azione invece è esecutiva da origine ad un processo di esecuzione che si conclude con espropriazione forzata se il credito è certo liquido Ed esigibile consacrato consacrato in un titolo esecutivo l'azione cautelare invece è diretta alla tutela giurisdizionale mediante cautela che ha funzione strumentale rispetto agli altri due tipi di attività giurisdizionali