Benvenuti. Oggi vedremo la seconda delle nostre due puntate su Martin Lutero e vedremo la sua battaglia a entrare nel vivo. Lutero ha pubblicato le 95 tesi e il Papa ha reagito malissimo. A dire il vero, Lutero aveva cercato di lasciare al Papa una via d'uscita, nel modo che si usa sempre in questi casi, dicendo in realtà lui non sa quello che fanno a nome suo.
C'è una delle tesi che dice più o meno se il Papa sapesse quello che fanno i predicatori delle indulgenze, preferirebbe vedere la Basilica di San Pietro ridotta in cenere, piuttosto che costruirla con il sangue e la carne delle sue pecorelle. Ma il Papa queste cose non le vuol sentire e pretende che Lutero sia ridotto al silenzio. E il Papa si rivolge a quella che è la massima autorità politica della Germania, l'imperatore Carlo V. Nel 1521 Lutero è convocato. nella città di Worms, alla dieta dell'impero, cioè alla grande assemblea in cui si ritrovano l'imperatore, i principi tedeschi, i vescovi e davanti a loro il monaco deve difendere le sue tesi.
Lì è veramente la guerra e non è una parola esagerata perché a Worms ci sono anche dei militari, uomini di guerra, c'è il famoso Georg von Frunzberg, il comandante dei Lanzichenecchi, uomo che di lì non ha mai avuto la possibilità di fare un'attività di guerra, ma è un'attività a pochi anni condurrai l'anzichenecchi in Italia verso il sacco di Roma. E Frunzberg a Worms dice a Lutero una frase che in Germania è diventata proverbiale. Gli dice monachino monachino.
Tra parentesi, noi siamo abituati a dire monachino. Andate a vedere i ritratti di Lutero in età matura, grosso, imponente. È difficile immaginarselo quando era più giovane ed era appunto un monachino. Frunzberg dice, monachino, ti sei messo su una strada difficile.
Una strada che neanch'io e nessun altro generale abituato a combattere in prima linea non ne abbiamo mai presa una così pericolosa. Ma se sei sicuro della tua causa, va avanti in nome di Dio e abbi fede che Dio non ti abbandonerà. Animo monachino, animo!
E il monachino effettivamente di animo in quegli anni ne dimostra parecchio. Anzi, Lutero si rivela un combattente, perfino sanguinario in certi momenti. Diciamo pure che in quegli anni vengono fuori anche le ombre di Lutero. Il suo antisemitismo, per esempio, che è comune all'epoca.
oltre a lui, oppure il comportamento di Lutero quando scoppia la grande rivolta dei contadini. Quegli anni in Germania scoppia addirittura la guerra dei contadini, loro la chiamano così, contro i loro signori, contro i principi e Lutero deve decidere da che parte stare. Lui che ha chiamato i cristiani a ribellarsi contro il Papa deve decidere se anche i contadini hanno ragione a ribellarsi contro i principi.
E Lutero alla fine decide di no. I contadini hanno torto. Hanno torto Marcio a credere che sia il Vangelo che li invita a ribellarsi.
Perché contro l'autorità politica non bisogna ribellarsi. Lutero invita i principi a stroncare la rivolta, a sterminare i ribelli con una violenza verbale che ancora oggi a rileggerla fa impressione. E a partire da quel momento nella Germania luterana c'è una cosa che diventa chiara. All'autorità sterminata.
tale si deve ubbidire. È una cosa che poi, come dire, ha influenzato il carattere dei tedeschi nel bene e nel male, fino a Hitler. accompagna Lutero fino alla morte e però tocca appena un aspetto che invece secondo me è molto importante perché ci fa vedere quanto è andata avanti la rivolta di Lutero contro tutte le cose che gli avevano insegnato il passato quest'uomo che è un monaco a un certo punto si sposa. A 42 anni Lutero sposa una ragazza che è anche lei una suora uscita dal convento Caterina, Caterina Fombora che gli darà sei figli Ecco, il documentario dicevo questa cosa la accenna appena, come se fosse una faccenda privata che quindi non ci interessa. E invece secondo me è fondamentale.
La lotta di Lutero è andata sempre più avanti. Lutero ha cominciato criticando la vendita delle indulgenze, poi ha attaccato il potere del Papa e adesso è arrivato a mettere in discussione il monachesimo, la vita dei conventi, il cenicolo. L'alivato, la castità, tutte quelle cose che per la Chiesa Cattolica erano allora e sono rimaste fino ad oggi fondamentali e invece Lutero a un certo punto decide che sono tutti inganni e con coerenza si sposa e fa dei figli. Buona visione.
Wittenberg, Germania dal nord. Vigilia di ogni santi del 1517. Alla porta della chiesa del castello, Martin Lutero ha affisso un documento. Le sue 95 tesi, i 95 attacchi pungenti contro la potenza della chiesa cattolica.
e contro colui che ne ha a capo, il Papa. Lutero non sa che questo suo gesto ha destato scalpore. Un tumulto di tale violenza da sconvolgere l'Europa.
Cambiare per sempre il volto della civiltà occidentale e metterlo a confronto con l'indiscussa potenza dell'epoca. Germania, febbraio 1546. Martin Luther, oramai anziano, si appresta a compiere il suo ultimo viaggio. Di Dio mi è testimone, mai mi sarei figurato di arrivare a tanto.
Mai avrei immaginato di poter sollevare tanto tumulto a Roma con un semplice pezzo di carta. Quando scrive le 95 tesi, l'intenzione di Lutero non è sollecitare un'agitazione di tale portata. Ma a Roma, quartier generale della Chiesa Cattolica, il suo documento provoca sdegno e orrore. Non solo perché è profondamente critico verso la figura del Papa, ma anche per la sua ampia diffusione.
Le tesi erano andate a toccare un erbo sensibile per ragioni diverse. Trattavano argomenti importanti per l'epoca, parlavano della Chiesa e dei suoi rapporti con l'economia, della salvezza e di come ottenerla. E in un'epoca in cui il popolo era infastidito dal modo in cui la Chiesa approfittava della speranza generale di ottenere la salvezza, questa combinazione di fattori concorse a far sì che tutti ne parlassero.
Ma la Chiesa ha un solo modo per definire opere come questa. Eretiche. E l'eresia esige una risposta immediata. I primi a farne le spese sono i libri di Lutero. Il secondo sarà Lutero in persona.
La punizione peggiore per un eretico era essere cacciato dalla chiesa e consegnato alla giustizia laica che lo avrebbe condannato a morte pronunciando La frase ipocrita, senza versare una goccia di sangue, significava essere arsi vivi o affogati. Appena un secolo prima, un uomo di nome Hus aveva criticato la Chiesa per ragioni più o meno analoghe a quelle di Lutero. Gli promisero un processo giusto, ma Hus finì per essere arso vivo. Il papato aveva il potere di distruggerti. Su questo non ci sono dubbi.
Era una macchina di straordinaria efficienza, capace di scovare chi sbagliava attraverso l'inquisizione, ad esempio, e l'eliminazione degli individui. Potremmo dire che era come se Lutero fosse entrato nella tana del leone e il rischio che venisse giustiziato era altissimo. Ma l'ira funesta della Chiesa Cattolica non incute alcun dubbio né timore in Lutero. Gli infonde piuttosto uno straordinario coraggio. che si consoliderà sempre di più, nonostante gli attacchi subiti.
Indubbiamente, Lutero era intimorito dalle minacce che pendevano su di lui. Eppure, nonostante questo, era animato dalla forte convinzione che se si vuole condurre una vita cristiana autentica, bisogna aspettarsi di soffrire. Lutero prese le critiche che gli venivano mosse quasi come una conferma della sua missione di riformatore.
Martin Lutero proseguì senza esitazioni perché era un uomo animato da un idealismo, una determinazione e al tempo stesso un'ingenuità molto forti. Non si può fare a meno di ammirare tanta risolutezza nel perseguire un ideale. Lutero si oppone alla Chiesa con un'energia e una determinazione senza precedenti.
Le minacce lo lasciano del tutto indifferente. Quando il Papa esige la sconfessione delle 95 tesi, Lutero si rifiuta. e di fronte a un cardinale inviatogli dal pontefice per interrogarlo, resta impassibile.
La sua capacità di gestire il caso è pari all'abilità di un asino nel suonare l'arpa. Lutero viene accusato di eresia, ma egli non depone le armi. Esigo che costoro mi dimostrino in modo assoluto e non relativo, con chiarezza e senza confusione, con certezza e senza esitazione, che cos'è l'eresia. Dal mio punto di vista, la difficoltà che aveva la Chiesa era che più cercava di mettere a tacere Lutero, più Lutero si convinceva di avere una missione da portare a termine.
Desideravo credere liberamente e non essere schiavo dell'autorità di nessuno, fosse esso un concilio, un'università o un papa. Ed ero deciso non solo a far valere la verità, ma anche a difenderla a costo della mia stessa vita. Le opere di Lutero provocano l'ira spietata di Roma.
E Papa Leone X decide di ricorrere all'arma più potente del suo arsenale. La scomunica. Con essa, il pontefice condanna Lutero alla dannazione eterna nella vita dopo la morte e all'emarginazione in questa. Per il cristiano medio, la scomunica papale significava essere condannati alla dannazione eterna se prima della morte non fosse avvenuta la riconciliazione con la Chiesa. Il documento viene redatto nell'imponente riserva di caccia del Papa, fuori Roma, e il testo contiene riferimenti al passatempo preferito del Pontefice, la caccia al cinghiale.
Sorgi, oh Signore, proteggiti, perché un cinghiale proveniente dalla selva sta cercando di distruggere la tua vigna. Dobbiamo procedere contro questo Martin Lutero, dobbiamo punirlo e condannarlo, poiché la sua fede ha la fama di essere sospetta, ed egli altri non è che un autentico eretico. Sigillato dal grande emblema papale delle chiavi incrociate di San Pietro, il documento è volto a suggellare il destino di Lutero.
poiché d'ora in avanti potrà essere arrestato da qualsiasi autorità laica o ecclesiastica. Ma se da Roma a Leone X alza la posta in gioco, Lutero scopre di avere a suo vantaggio una nuova e potente arma. Per diffondere un movimento, bisogna diffondere le idee su cui si tratta. cui si basa e per Lutero fu provvidenziale il fatto che la diffusione delle sue idee fosse stata improvvisamente agevolata dalla nascita della macchina da stampa. Dovendo fare un paragone con i nostri giorni, credo che tutti siamo coscienti di quanto è importante del grande cambiamento che ci ha portato Internet.
Quello che è oggi Internet per noi lo era la stampa ai tempi di Lutero. Con la stampa le idee erano ormai libere di diffondersi ed era impossibile arrestarle. Lutero osserva mentre le stamperie diffondono le sue 95 tesi in tutta la Germania.
Ha capito che la macchina da stampa gli può offrire un pubblico nuovo e più vasto. Si dice che Martì Lutero sia stato il primo nella storia a fare propaganda, il primo ad aver realmente sfruttato questo mezzo di comunicazione. Aveva capito di poter raggiungere un pubblico molto più vasto di quanto sarebbe riuscito a fare senza la stampa. Lutero redige un secondo documento indirizzato alla nobiltà cristiana della Germania. Con esso intende infliggere un colpo devastante tanto al Papa quanto alla Chiesa.
e con abilità magistrale lo indirizza non ai sacerdoti o al clero, ma ai governanti laici della Germania. Questo documento diretto alla nobiltà tedesca dimostra che Lutero stava iniziando a prendere atto della realtà politica. Aveva capito che, se voleva purificare la Chiesa, doveva puntare alla collaborazione di chi era al potere. All'epoca di Lutero, la Germania è un mosaico di piccole province.
Ciascuna di esse è amministrata da un proprio governatore e tutte insieme sono soggette al dominio del sacro romano impero. Individualmente, questi stati frammentati non sono abbastanza forti da opporsi alle continue pretese finanziarie di Roma. In Germania cresceva il risentimento e il vero obiettivo della dissertazione di Lutero era rivolgersi a chi era al potere nell'area germanica e dire è ora di farla finita.
Lutero descrive in modo dettagliato quanto siano onerose le pretese finanziarie di Roma. Il denaro tedesco, contrariamente a quanto dovrebbe fare, vola via al di là delle Alpi. Parla di come il Papa si conceda tanti lussi, del numero dei suoi segretari, migliaia di segretari, del modo in cui se ne va in giro per la città con un vero e proprio corteo al seguito. E tutto questo per alludere alla fine che faceva il denaro tedesco. In termini piuttosto espliciti, Lutero argomenta che i potenti della Germania devono sollevarsi contro Roma e il Papa.
A mio giudizio l'unico rimedio rimasto è che l'imperatore, i re e i principi si armino a dovere e sferrino il loro attacco contro questi parassiti del mondo per combatterli non a parole ma con l'acciaio. Un piano estremamente radicale. Lutero asserisce che non solo il clero, ma tutti i tedeschi, hanno un ruolo importante all'interno della propria chiesa.
Una delle argomentazioni più importanti di quel documento rivolto alla nobiltà tedesca era che Dio aveva dato anche alla gente comune, ai cristiani comuni, e non solo ai sacerdoti, un ruolo da svolgere all'interno della chiesa. Dovendo usare un termine moderno, potremmo dire che la sua era una democratizzazione della religione. Ma l'opera rivoluzionaria di Lutero avrà conseguenze ben più immediate.
Intanto lo risparmia dal finire nelle mani della Chiesa per essere processato e giustiziato. La Sassonia, regione dove vive Lutero, è governata da un certo Federico il Saggio. Lo stesso uomo che ha fondato l'università di Wittenberg, nella quale ora Lutero insegna.
Federico inizia tacitamente a proteggere il suo loquace teologo, rifiutandosi di consegnarlo agli agenti del Papa, perché sotto la sua giurisdizione. Le ragioni di Federico il Saggio restano un mistero. Ritengo possibile che Federico di Sassonia si sentisse orgoglioso di Lutero, che fosse orgoglioso del famoso ed erudito teologo, dell'uomo che stava attirando sempre più iscritti a Wittenberg, la sua nuova e piccola università.
Lutero gli portava prestigio e riconoscimento, ma non il riconoscimento che lo faceva sentire a proprio agio. Federico capisce immediatamente le implicazioni dell'ultima opera di Lutero. Federico e i suoi immediati predecessori avevano già provato a limitare il potere della Chiesa. Ma adesso poteva prendere il messaggio diretto alla nobiltà tedesca e dire... Esatto.
Qui si tratta di un principio ben più elevato. Non sto cercando di limitare l'emorragia di fondi che partono dalla Germania per avidità. Qui si tratta di ideali ben più nobili.
Ma il documento diretto alla nobiltà cristiana si guadagna l'attenzione delle sfere più alte. Nel 1520 Federico riceve una visita dell'uomo più potente d'Europa, l'imperatore del sacro romano impero Carlo V. Salito da poco al potere, Carlo non tarda a considerare con preoccupazione la figura di Lutero. Carlo era un cattolico devoto che desiderava, in qualche modo, preservare la fede cattolica. In un certo senso era un paladino del papato, ma aveva solo 19 anni quando fu nominato imperatore del Sacro Romano Impero e si trovò in una situazione più grande di lui.
Il suo obiettivo era evitare che la questione di Lutero gli sfuggisse di mano. Federico sfodera un colpo di diplomazia, convincendo Carlo del fatto che Lutero non dovrebbe essere consegnato agli agenti ecclesiastici. Dovrebbe piuttosto essergli concesso di discutere il suo caso di fronte a Carlo stesso, nella prossima assemblea, o, dieta, nella città tedesca di Wurz. Il momento è cruciale. Federico è riuscito a ottenere la possibilità che Lutero presenti il proprio caso di fronte a una delle assemblee più influenti d'Europa e Lutero non dovrà sprecare quest'occasione Non era mia intenzione cercare prestigio e fama con i miei scritti e i miei libri Quasi tutti coloro che mi conoscevano condannavano il mio tono duro e pungente.
Eppure, ho considerato che seppur l'epoca attuale mi abbia condannato, forse il giudizio delle generazioni che verranno sarà migliore. La solenne bolla discomunica di Leone X viaggia lentamente verso nord con un emissario papale. Il messaggero ha ricevuto istruzioni di affeggerla in ogni città da cui si troverà a passare a mod di monito per chiunque si sentisse in accordo con Lutero e i suoi iscritti. Avanzando verso nord, troverà sempre meno consensi. A Erfurt, dove Lutero un tempo ha studiato, l'emissario distribuisce centinaia di copie della bolla.
La risposta degli studenti universitari però sarà gettarle tutte nel fiume della città, sostenendo che essendo essa una bolla, vogliono vederla galleggiare. Intanto gli iscritti di Lutero conquistano un pubblico sempre più vasto. Scriveva molto bene, anzi il suo scrivere era arguto, brusco, e furono in molti a sentirsi affascinati da quest'uomo che attraverso un linguaggio così tagliente attaccava il Papa e la Chiesa.
Il Papa dovrebbe farsi avanti per il lurido peccatore che è. Se Roma non è il peggior bordello che si possa immaginare, allora non ho capito il significato della parola bordello. Era un uomo profondamente erudito. Sin da bambino era cresciuto tra libri, manoscritti e l'amore per la letteratura. Era incredibilmente bravo e capiva istintivamente quali parole usare e per chi.
C'era un tale sciame di parassiti laggiù a Roma che neanche a Babilonia esisteva nulla di simile. Il Papa dovrebbe contenersi e alzare le mani dal bottino. Era uno scrittore eccezionale.
Faceva uso di un linguaggio semplice e ordinario. È divertente leggere ad alta voce quello che ha scritto. È sarcastico, sagace, profondo.
Un grande consolatore. Essere attaccati da Lutero significava essere fatti a pezzi, ridotti a brandelli. Con i testi di Lutero vengono stampate anche delle analogie visive destinate a chi non sa leggere. Xilografie che mostrano il Papa scialare nella corruzione, arrivando a ritrarlo perfino come un servo di Satana.
La battaglia di Lutero e dei suoi seguaci contro Roma inizia così a essere considerata una lotta epica contro il diavolo in persona. Lutero non era certo un uomo moderno, era un uomo del Medioevo. Leggeva il mondo attraverso le Sacre Scritture, attraverso la Bibbia. Era assolutamente convinto di avere a che fare con l'Anticristo.
La sua non era la lotta di un uomo contro certi politici, era una vera e propria battaglia apocalittica. A Lutero restano pochi mesi prima della resa di Conte di fronte a Carlo V nella dieta di Worms. E la bolla discomunica di Leone X lo raggiungerà qualche tempo prima. Gli resta solo un obiettivo da portare a termine.
Redigere nel dettaglio un nuovo sistema di fede. Ed è quest'opera a segnare la transizione di Lutero da riformista a rivoluzionario. Sceglierà di intitolarla la cattività babilonese della chiesa.
Se si vuole costruire, a volte è necessario demolire. Questa fu un'opera di notevole potere distruttiva. Babilonia è la città del male e la chiesa...
Vi è stata letteralmente presa prigioniera. La chiesa è stata portata con la forza a Babilonia. È stata letteralmente fatta prigioniera, conquistata dai banditi. È in uno stato di prigionia e deve essere portata via. Deve essere liberata.
Lutero oramai è arrivato a scagliarsi contro il fondamento stesso del potere della chiesa, il sistema sacramentale. Per la Chiesa Cattolica è solo attraverso questi speciali rituali che un individuo può sperare di raggiungere la salvezza e salire al cielo. Ciascuno dei sette sacramenti che iniziano con il battesimo alla nascita e terminano con l'estrema unzione al momento della morte vengono somministrati dalla schiera sacerdotale della Chiesa.
Ma quando Lutero verifica nelle scritture, tra le parole della Bibbia, ne trova solo due di quei sacramenti. Né la cattività babilonese della Chiesa, Lutero scrive che esistono solo due sacramenti, l'Eucarestia e il Battesimo. Il Battesimo ci accoglie nel popolo di Dio e la comunione è il modo in cui Dio si accerta della fede di qualcuno. Questo è il mio corpo dato per voi, questo è il mio sangue versato per voi.
Lutero sostiene che tutti gli altri sacramenti sono un'invenzione della Chiesa e vanno rifiutati. In un sol colpo, mette fine a secoli di rituali e cerimonie, affrancando il rapporto dell'uomo con Dio. I sette sacramenti erano visti e presentati come un meccanismo attraverso il quale ci si affida al clero perché faccia da intermediario tra noi e il divino. Lutero invece dice subito che questo rapporto deve essere diretto. Non deve essere mediato da nessuno.
Solo noi possiamo pentirci. Nessuno può farlo per noi. Il suo riduzionismo apparentemente negativo ha così un risvolto positivo. In realtà dice che da questo momento in poi dipende tutto da noi. Io dico che né il Papa, né alcun Vescovo, né altro uomo di Chiesa ha il diritto di imporre la propria volontà sull'uomo cristiano, perché tutti i cristiani sono ministri di Dio.
Lutero ridefinisce il rapporto tra l'individuo e Dio, e lo fa in modo profondo, drastico, perché esclude la presenza di un intermediario. È come se fino ad allora ci fosse stato qualcuno controllava le tubature che portavano acqua nella nostra casa e all'improvviso fossimo in grado di scavarci da solo il pozzo senza dipendere dal sistema centrale della chiesa. Inverno 1520. Finalmente Lutero riceve la bolla di scomunica proveniente da Roma.
Ma è troppo tardi. Le sue parole hanno ormai già sollevato forti agitazioni. Si potrebbe dire che le sue opere fossero un manifesto rivoluzionario, non solo per la Chiesa, ma anche per la società. Lutero affermava che la gente comune poteva fare la differenza e che nel momento in cui si convinceva di questo, le cose non sarebbero più state le stesse. Per Lutero, secoli e secoli di potere papale non significano più nulla.
E dà alle fiamme la bulla discomunica. Poiché avete corrotto la verità di Dio, che Lui vi possa ardere in questo fuoco. Non temo la sofferenza, anzi mi dà gioia soffrire verso innobile causa. Dare alle fiamme la bolla discomunica significava ribadire non mi arrendo.
Io ho ragione, voi torto. Venite a prendermi. Lutero inizia quindi a prepararsi per l'intervento finale di fronte alle potenze del sacro romano impero in occasione della dieta di Worms.
25 anni fa, intrapresi quel viaggio alla volta di Worms, certo di avere di fronte il mio ultimo giorno. Perché, come affermai allora, se l'imperatore mi invitava alla biura, mai avrei accettato. Ma se mi invitava ad andare incontro alla morte, allora avrei partecipato con gioia. 2 aprile 1521 Lutero lascia Wittenberg e inizia le due settimane di viaggio alla volta di Worms a scortarlo di fronte a lui c'è l'araldo imperiale di Carlo V a garanzia di salvacondotto gli amici di Lutero hanno fatto di tutto per dissuaderlo convinti che non sarebbe tornato vivo.
Ma mentre attraversa la Germania, Lutero inizia a prendere coscienza della vasta popolarità riscossa dalla sua causa e dalle sue opere. A Erfurt, gli anziani della città organizzano una gran festa per il viaggiatore di passaggio. A Francoforte viene omaggiato di doni dagli editori della città. Dopotutto è uno degli autori più affermati d'Europa. L'aver constatato di quanta popolarità godesse potrebbe avergli dato il coraggio di continuare il suo viaggio verso Worms.
Ma Lutero non si era montato la testa come fanno spesso le celebrità di oggi. Era pur sempre fedele ai suoi principi, non ha mai smesso di essere un convinto idealista. Man mano che si avvicinava a Worms, Lutero era combattuto tra due diversi stati d'animo. Era animato da una genuina paura.
Cosa accadrà? Sarò al sicuro? Ma al tempo stesso si rendeva conto di piacere alla gente e di avere dato inizio a un movimento che cresceva sempre di più. La mattina del 16 aprile, Lutero è finalmente vicino alla città di Worms.
Il ricordo di quel momento lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni. Quel giorno venne ad accogliermi una moltitudine di persone. L'intera città si era riversata in strada. Una scorta di cavalieri mi ha accolto alle porte della città.
Un sacerdote mi è corso incontro e mi ha toccato. Neanche fossi un santo. All'arrivo di Lutero, la folla lo guardava a bocca aperta e lo acclamava. Uno dei rappresentanti papali tornò a Roma riferendo che nove persone su dieci gridavano «Lunga vita a Lutero!
». E perché al Papa non restasse alcuna soddisfazione, la decima urlava a morte il Papa. Ritrovarsi di fronte alla dieta sarà per Lutero il momento culminante di tutta la sua vita. Era stata una giornata torrida, ma il sole si era già inabissato con un rosso bagliore.
In quella stanza erano riunite le maggiori potenze d'Europa, i principi di Germania, l'imperatore del sacro romano impero Carlo, e il nunzio pontificio Johannes Mayer Foneck. Costoro erano gli uomini nelle mani dei quali Dio aveva affidato la mia vita. L'unica persona tra quelle presenti nella stanza che Lutero considera suo principe è Federico il Saggio. Ma è consapevole che saranno i voti di tutti a determinare il suo destino. L'ambasciatore del Papa ha una sola richiesta.
Che Lutero abbiuri tutti quanti i suoi scritti. Ma Lutero resterà fedele ai suoi principi e alle sue parole. Proviamo a immaginare quanta paura deve aver avuto Lutero.
Contro di lui erano schierate le forze della Chiesa e dello Stato. Ed è evidente che lo avevano sottoposto ad un'enorme pressione nel tentativo di indurlo a ritirarsi, per fargli dire «No, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto dire quelle cose». Gli mostrano una pila di libri chiedendogli se siano i suoi. Certamente tutti quei libri mi appartengono e ne ho scritti degli altri se vi interessa leggerli. Lutero rifiuta di abbiurare con parole chiare e semplici.
Non riconosco l'autorità dei papi e dei concili perché si contraddicono a vicenda. La mia coscienza è vincolata solo alla parola di Dio. Non posso e non abbiurerò.
Poiché andare contro la mia coscienza non è giusto né corretto. La leggenda narra che Lutero abbia chiuso il suo discorso con una delle più grandi dichiarazioni di profonda ribellione della storia. Eccomi qui.
Non posso fare altro che Dio mi aiuti. Amen. La dichiarazione di Lutero segna l'alba di una nuova era, quella in cui un uomo comune si ribella alla autorità e dice, mi dispiace, questo è quello in cui credo, la mia coscienza mi dice di agire così, non posso fare altro.
Dal mio punto di vista, questo è un momento decisivo che ha dato origine alla nostra visione moderna della libertà personale e istituzionale. L'episodio di Worms è di straordinaria intensità. Quello è stato il momento in cui un uomo si è sollevato e ha detto la verità.
Ha parlato in difesa della verità. Si è pronunciato in difesa della libertà di coscienza. Ai nostri occhi, la sua figura è un monumento alla libertà di coscienza. Aveva compiuto uno di quei gesti memorabili in cui un individuo si oppone a qualcosa che è più grande di lui.
Lutero ha il permesso di tornare ai suoi alloggi dopo l'udienza. Viene informato che riceverà il verdetto il giorno seguente. È convinto che verrà consegnato agli agenti provenienti da Roma e portato di fronte all'inquisizione, dove sarà processato per eresia. E invece riceve un messaggio straordinario. I giudici non sono stati in grado di formulare un verdetto unanime, come imposto dalle regole della dieta.
Uno degli astenuti è proprio Federico il Saggio, il vecchio protettore di Lutero. Aveva capito l'utilità di Martin Lutero. e non voleva vederlo morire.
Voleva continuare a usarlo come un'arma contro il papato e la chiesa. Sono convinta che si sentisse affascinato dagli insegnamenti di Lutero ed era interessato che la sua opera continuasse. A Lutero viene garantito il salva condotto nel suo viaggio di ritorno da Worms a Wittenberg.
Ma sulla sua testa continua a pendere il rischio di essere arrestato dalle forze ecclesiastiche e Federico decide di prendere una decisione drastica. Decide di farlo rapire durante il viaggio di ritorno e di nasconderlo in un castello lontano e isolato chiamato Wartburg. dove gli agenti del Papa non potranno mai trovarlo. Lutero era passato dalla drammatica e intensa esperienza della dieta di Worms a una vita solitaria e nascosta nel castello di Wartburg.
Era passato dalla grande euforia e dinamismo alla depressione. Lutero sprofonda nella stessa angoscia e disperazione che lo hanno afflitto durante i primi anni della sua vita. Vive in uno stato depressivo, aggravato dalla vivida sensazione che il diavolo lo stia perseguitando.
Probabilmente nel tempo libero che aveva il castello di Wartburg, ebbe più occasioni per ritrovarsi faccia a faccia con il diavolo. Quando si visita il castello, si può anche vedere la scrivania dove Lutero tirò l'inchiostro al diavolo. Era convinto che il demonio si potesse vedere tutti i giorni.
Seguì un periodo di indubbia regressione, introspezione e malinconia, accompagnate da sintomi fisici di cui Lutero parla con inquietante franchezza, come la costipazione e Dio sa cos'altro. E il modo in cui ne viene fuori è ricorrere all'antidepressivo di quei tempi, il lavoro. Lutero si lancia in una delle sue più grandi imprese. La traduzione della Bibbia in tedesco per rendere così accessibile alla gente comune la parola di Dio. Ma nonostante Lutero sia stremato dall'isolamento nel quale vive, la storia della sua presa di posizione a Worms continua a diffondersi a macchia d'olio.
Oramai è diventato un eroe, l'emblema di una rivoluzione. Poco alla volta, quello che era iniziato con un solo uomo fu preso ad esempio da un numero sempre maggiore di persone e ripetuto e moltiplicato in modo esponenziale. Per quella gente, la dieta di Worms aveva un'importanza simbolica e in un certo senso li ha stimolati ad agire.
Da un momento all'altro il loro mondo era cambiato completamente, come se qualcuno avesse preso i pezzi del puzzle e li avesse ricomposti in modo diverso. È a Wittenberg che scoppia la prima scintilla rivoluzionaria. I monaci e le suore iniziano ad abbandonare monasteri e conventi. I sacerdoti contravvengono alla dottrina ecclesiastica per sposarsi e vivere come gli altri membri della loro congregazione.
Era l'inizio non solo di un movimento religioso, ma anche di una rivoluzione sociale, economica e politica. Le immagini dei santi nelle chiese erano state pagate dalle stesse persone che ora le tiravano giù dai muri per distruggerle. Una ribellione inarrestabile, che dal popolo in su tocca varie fasce sociali. Sono i primi passi di quella che diventerà la riforma. Primavera del 1522. Lutero può finalmente tornare a Wittenberg.
Ormai il Papa è afflitto da problemi ben più gravi di un semplice monaco ribelle. E Lutero non tarderà a scoprire quale sia stata la rivoluzione ispirata dalle sue parole. La Chiesa era ben radicata nell'assetto e nell'organizzazione sociale e sovvertire tale ordine non poteva che avere ripercussioni importantissime nella società dell'epoca. Le comunità iniziarono a riorganizzarsi completamente, senza dover per forza fare riferimento alle grandi strutture ecclesiastiche internazionali.
E in tutta la Germania prima, e in Europa poi, presero il controllo di alcune questioni come la disciplina sociale, l'assistenza ai più poveri, l'istruzione pubblica, dicendo, aspetta un attimo, non dobbiamo per forza coinvolgere tante altre persone in questioni simili. Possiamo anche decidere e stabilire delle regole a livello locale. I seguaci di Lutero mettono Wittenberg sottosopra, prendono il controllo dell'amministrazione della cittadina e confiscano i fondi destinati alla Chiesa per instaurare un nuovo sistema assistenziale e impadronirsi delle scuole un tempo gestite da essa.
Quando Lutero tornò a Wittenberg dal suo isolamento a Wartburg, si trovò di fronte ai radicali cambiamenti che altri avevano fatto in sua assenza, dei quali erano estremamente entusiasti. Erano tutti convinti che fosse quello che Lutero voleva, credevano che si trattasse della logica conseguenza di quello che lui aveva professato, ma Lutero ne rimase atterrito. Le sue idee si rivelarono più radicali di quanto egli stesso avrebbe immaginato. Lutero non poteva immaginare un cambiamento di tale rapidità e violenza.
Mi ero opposto alle indulgenze e ai papisti, senza però mai promuovere l'uso della forza. Io ho solo insegnato, predicato e scritto la parola di Dio. Lutero sale sul pulpito e chiede alla sua congregazione di rinunciare alla rivoluzione sociale messa in atto e di preoccuparsi solo della propria anima e di Dio.
È evidente che Lutero non fosse più padrone delle sue idee, ormai diventate di dominio pubblico. Ciò non significa che non abbia comunque tentato di rimettere il genio dentro la lampada. Era furbo abbastanza da capire che se le sue idee fossero state associate all'annientamento e alla distruzione della proprietà, si sarebbe inimicato i governatori laici che gli garantivano la speranza non solo per la sua incolumità, ma anche per la realizzazione della riforma che aveva in mente. Ma malgrado i suoi appelli alla gente di Wittenberg, altrove lo spirito della rivoluzione non fa altro che aumentare di intensità.
Aveva dato inizio a qualcosa che oramai, come una palla di neve che rotola da una collina, aveva preso velocità, evitato alcuni ostacoli e preso una direzione che non gli piaceva, polverizzando la società medievale dalla quale era nata. Il paese viene scosso da una serie di insurrezioni contadine. Ispirate dalle parole di Lutero sulla libertà di fede, si trasformano in lotte di conquista della libertà sociale per i contadini tedeschi. Quando Lutero diceva che bisognava essere liberi e non soggetti all'autorità di altri esseri umani in materia di fede, non fu difficile interpretare le sue parole come «Servi, liberatevi dei vostri padroni».
Lutero poteva dire di non avere mai professato nulla del genere, ma la storia dimostra che le sue parole potevano essere lette e interpretate in quel modo. E così fu. Lutero affronte i ribelli con parole a dir poco spietate.
Con il volgo bisogna essere duri e fargli rispettare la legge sotto la minaccia della spada, così come si incatenano gli animali selvatici. I principi tedeschi rispondono alle parole di Lutero con i fatti. e massacrano più di centomila ribelli.
Le parole di Lutero furono estreme, potenti, violente, aggressive. Colui che uccide un contadino rivoltoso compie il gesto a ragione. E'così estremo che persino l'élite che stava compiendo il massacro violento e letale ne resta sorpresa.
Nella mente medioevale di Lutero, i contadini erano emissari del diavolo tanto quanto lo era il Papa. Quando parlava dei contadini, diceva che erano membri delle schiere sataniche. Non erano semplici esseri umani.
Erano servi di Satana e compivano un lavoro demoniaco. Pertanto egli, come rappresentante della Chiesa di Cristo, doveva attaccarli con tutta la vehemenza che era in suo potere. Lutero conserverà sempre la sua visione di un conflitto apocalittico, attaccando con violenza chiunque minacciasse la sua concezione del cammino verso la salvezza. Dopo i contadini, a farne le spese tra le sue altre vittime illustri, saranno gli ebrei. Non abbassate la guardia di fronte agli ebrei, perché le loro sinagoge non sono altro che un covo di diavoli, dove si pratica l'autocompiacimento, la vanità, la bugia, la blasfemia e la diffamazione di Dio.
Con Lutero non esistevano mezze misure, con lui era tutto portato all'estremo. Quando era caloroso non si risparmiava, ma quando voleva essere odioso sapeva bene come diventarlo. Il torrente della riforma iniziata da Lutero è ormai inarrestabile. Il movimento conosciuto come protestantesimo si diffonde in tutta la Germania, arrivando in Francia, in Olanda e in Belgio. E ovunque prende una forma diversa.
A Ginevra, Giovanni Calvino fonda una comunità nella quale tutti devono vivere seguendo regole basate sui ferri ideali religiosi. I cittadini vengono multati anche se saltano un sermone. In Inghilterra ci vorrà una cruenta guerra civile, prima che Cromwell possa instaurare la propria visione di uno Stato protestante.
E nei nuovi territori americani, i padri pellegrini fonderanno una nazione ispirata alla libertà religiosa, professata dai principi di Lutero. Le idee di Lutero in quel preciso momento storico in cui sono emerse e sono state accolte hanno segnato un cambiamento straordinario nella concezione dell'Europa di allora. Non si trattava più di un'unica Europa cristiana. E come se non bastasse, questo cambiamento ha toccato tutto il mondo, prima l'Asia, l'Africa e le Americhe.
Le sue idee sono entrate a far parte dell'eredità dell'Europa occidentale, o meglio, del mondo intero. Ma Lutero non lascerà più la sua provincia tedesca? Finalmente trova un po'di pace.
Sposa un'ex suora che si chiama Caterina e insieme mettono su una famiglia numerosa. E Lutero continuerà sempre a scrivere. La storia di Lutero ci ricorda quanto possa essere efficace il carisma individuale. Non solo il carisma di un individuo che si ribella e parla, ma anche quello che può trapelare dalle pagine di un manoscritto.
Non si riesce a odiarlo. Lutero è questa forza elementare che si esprime attraverso il linguaggio, che offre una visione della salvezza che è liberatrice, che riecheggia e che appare reale a tanta gente. E una volta che abbiamo visto le cose attraverso di essa, non sarà più possibile tornare indietro. Lutero è irrefrenabile, scandaloso, ingegnoso, divertente, ma nella nostra immaginazione resterà una figura importante per essere rimasto fedele ai suoi principi e aver fatto sentire la sua voce. L'enfasi sull'individuo, il coraggio dell'individuo e la prontezza dell'individuo nell'affrontare la morte per difendere la sua professione, le sue convinzioni.
È per questo che Lutero deve essere annoverato tra i grandi emancipatori della storia dell'umanità. Lutero morirà nell'inverno del 1546, colpito da un violento infarto, dopo un duro viaggio che lo ha riportato ad Eisleben, sua città natale. Fino all'ultimo resterà fedele al suo senso di rabbia e al suo debole per le belle parole.
Alla mia morte vorrei diventare un fantasma per continuare a tormentare i vescovi, i preti e i monaci miscredenti finché un Lutero morto non dia loro più tribolazioni di quante ne avrebbero potuto avere da mille Lutero vivi.