sono patrick seri docente universitario di letteratura italiana e oggi vediamo l'addio ai monti prima di continuare se vuoi semplificare il tuo studio ti informo tuo pubblicato due libri sui promessi sposi il libro con la copertina azzurra che offrì riassunti per sequenze di tutti i capitoli aiutandoti a conoscere la storia completa in maniera precisa e veloce il libro con la copertina gialla invece ti metti a disposizione le descrizioni e le analisi di tutti i personaggi è la spiegazione dei temi di ogni capitolo aiutandoti così a preparare verifiche relazioni sull'argomento trovi i link in descrizione e nel primo commento l'addio ai monti si trova alla fine del capitolo quando lucia agnese renzo sono costretti ad abbandonare i loro paese natale in quanto da un lato i loro matrimonio a sorpresa è fallito dall'altro menico di ritorno dall'incontro con fra cristoforo e dopo esser scappato dai bravi in casa di lucia mese comunica a lucia renzi agnese che don rodrigo ha intenzione di rapire lucia pertanto renzo lucia agnese si dirigono prima al convento di fra cristoforo dove incontrano tra l'altro anche a fra fazio e poi dietro l'appoggio logistico di fra cristoforo si dirigono verso il fiume andrà dove trovano il barcaiolo ad attenderli che li porterà dall'altra riva del fiume dove un barrocciaio condurrà tutti e tre hanno già poi renzo andrà a milano lasciando invece luci e agnese appunto a monza pertanto la di remonti viene espresso da lucia nel momento in cui la barca in cui si trovano i tre fuggitivi bak ha guidato ovviamente dal barcaiolo si trova all'incirca nel mezzo del fiume ha dati tre fuggitivi che si dirigono dall'altra parte del fiume passiamo adesso ad osservare le caratteristiche formali strutturali di questo addio ai monti un addio ai mondi che rientra pienamente in quello che viene chiamata prosa lirica infatti è una sorta di poesia in prosa in quanto il tono è solenne e lirico la sintassi e lessico sono innevati ci sono tantissime figure retoriche di grande spessore tra le quali ricordiamo lana parola addio e inoltre all'interno del testo è possibile trovare vede assilla di e degli endecasillabi per quanto riguarda il tono dell'addio i monti notiamo che esso è prevalentemente idillico ovvero si rifà al tono e alle caratteristiche del genere degli idilli dove noi troviamo una ambientazione naturale descritta in maniera idealizzata come un mondo pieno di pace e armonia tuttavia questo toni vi indico questa atmosfera a tratti elegiaca e bucolica dell'addio i monti viene come incrinata poiché sul paesaggio che osserva lucia si affaccia l'ombra del palazzotto di don rodrigo un'ombra che richiama il personaggio di don rodrigo e di conseguenza suscita una serie di pensieri angosciosi nella ragazza tanto è vero che mentre si allontana prima di cominciare la dio e monti dopo aver visto il paesaggio lucia scoppia a piangere dunque questa auto non è libico elegiaco bucolico viene inclinato da una nota di inquietudini di angoscia poiché il paesaggio descritto è sovrastato da londra dal palazzotto di don rodrigo proseguendo nell'osservazione delle caratteristiche dell'addio i monti notiamo che a questo toro idillico si affianca la descrizione l'espressione dei sentimenti di lucia della sua soggettività che connotano la dio in multi con una forte malinconia una malinconia che nasce soprattutto dall espediente retorico di paragonare le cime dei monti o gli elementi dal paesaggio circostante agli affetti più cari agli affetti familiari agli amici alle persone vicine che lui ci ha incontrato nel corso della sua vita ed infatti abbiamo le i profili delle cime dei monti che richiamano di profili delle persone conosciute ha abbiamo lo scroscio dei torrenti che richiama il suono delle voci domestiche conosciuta nel corso dell'infanzia della vita della ragazza in questo modo radio i monti si connota una forte vena malinconica e diviene un vero e proprio malinconico doloroso saluto che lucia rivolge alla propria terra natia passiamo adesso ad osservare i temi dell'addio i muti il tema centrale è quello della separazione dalla propria terra natia dal proprio luogo natale è però questo tema introduce anche il tema dell'emigrante che è costretto a separarsi dalla sua terra dal suo piccolo paese per emigrare in una città tumultuosa folla ha più ricca e più carica di opportunità in modo tale da arricchirsi per poi un futuro tornare nel proprio paese nel proprio piccolo paese natale e acquistare l'abitazione la casa che ha sempre sognato e dunque anche l'immigrante prova nostalgia quando immigrato in una città ripensa al suo piccolo paese natale tuttavia c'è una grande differenza come viene evidenziato anche nella 2 punti in quanto l'immigrante arte volontariamente per la città abbandona volontariamente il proprio paese in quanto vuole fare fortuna mentre lucia è costretta dalle circostanze ad abbandonare la sua terra natale è pertanto il suo addio la sua storia risulta molto più dolorosa accanto a questo tema se ne intravede un altro ovvero quello della divina provvidenza infatti a conclusione dell'addio i monti viene detto da parte del narratore che riporta i pensieri di lucia viene detto che lucia pensa che la divina provvidenza è presente in quanto dio non fa mai del male alle sue creature e se ciò avviene è solo per una gioia più grande è una gioia più certa dunque nella di remonti emerge anche il tema della divina provvidenza continuiamo osservando la poetica sottostante all'addio ai monti per il quale alcuni studiosi tra i quali anche luigi russo hanno parlato di cantuccio manzoniano il cantuccio un'espressione che va riferita alle tragedie di manzoni che vedeva nel coro della tragedia il luogo in cui l'autore poteva esprimere la propria soggettività che il proprio punto di vista ed è questo che accade le radio i monti in quanto si connota come un cantuccio ovvero un luogo dove manzoni esprime indirettamente attraverso il pensiero di lucia il proprio punto di vista è di un luogo anche in cui la soggettività di lucia ha piena presenza è appunto nella dio e monti l'autore o esprimere liricamente il proprio pensiero è pertanto si parla e si è parlato riguardo alla new and multi di calduccio manzoniano pertanto nella dio e monti la presenza dell'autore è ben visibile si fa sentire chiaramente nonostante si nasconda dietro il personaggio di lucia ea tal proposito è giusto soffermarsi sulla critica che è stata rivolta all'addio ai monti in quanto la dewey monti e scritto con un linguaggio estremamente solenne fortemente lirico un linguaggio che una contadina analfabeta come appunto era lucia non poteva in alcun modo troneggiare e dunque risulta fortemente inverosimile all'interno della narrazione di un romanzo storico ma a tale critica manzoni sembra già aver pensato durante la stesura del romanzo infatti occluso l'addio ai monti e narratori scrive di tal genere se non taglia appunto erano i pensieri di lucia in questo modo salvaguarda la verosimiglianza del romanzo poiché dice che pensieri non erano espressi e formulati da lucia in quel modo ma ciò che viene riportato nel testo è il senso il significato di quei pensieri che poi narratore ha trascritto chi maniera lirica solenne poetica così manzoni anticipa le critiche che in futuro verranno mosse nei confronti di questo passo e inoltre con questa frase prende anche le distanze dalla fiducia nella divina provvidenza espressa da lucia in quanto il narratore che un narratore onnisciente sa benissimo che la divina provvidenza in quel momento non è presente sa benissimo e lucia lasciando il suo paese non sta andando incontro a una gioia chi incerta è più grande beh sì a tutta una serie di disavventure e di peripezie che la faranno ulteriormente soffrire con questo concluso e ricorda i miei due libri sui promessi sposi disponibili su amazon mi trovi anche su instagram iscriviti al canale e in bocca al lupo