[Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] cari amici benvenuti alla nuova serie dell'opera del lunedì e questa volta ho pensato di riaprire come il nostro circolo focalizzando l'attenzione sulla afghanistan visto e considerato che le recenti notizie hanno portato appunto l'attenzione di tutto il mondo su questo su questo la nazione molti cultori dell'arte sanno bene che l'afghanistan è stato il paese dove si è sviluppata l'attività di uno che forse dei più eminenti artisti italiani della seconda metà del novecento alighiero boetti nino boeti è nato nel 1940 ed è morto prima della fine del secolo quindi un artista sta tutto nel novecento potrebbe essere ancora vivo ma la sorte ha voluto che la sua vita forse ben più breve ebbene la grande svolta nell'attività di questo artista di notevole caratura e l'uso intelligente estremamente creativa e come tale oggi amato e rispettato da molti è troppo collegata con l'afghanistan nel 1971 quindi 50 anni fa precisi volete cominciò a frequentare molto kabul dove tra l'altro aprire un albergo che si chiamava one hotel e aveva scoperto la vera mente notevolissima capacità di alcune donne afghane nell'arte tessile in cui la come dire particolare specialità della tessitura che il ricavo su tela ne rimase volta affascinato soprattutto dal istintivo potremmo dire ma acutissimo gusto cromatico di queste persone la sua idea era quella di far realizzare da queste tessitrici qualità veramente eccelsa far realizzare dei suoi progetti artistici ma perché vuol dire progetti artistici loro ha raccontato lui stesso moretti per una serie di questioni che forse sarebbe anche lugo riassume ma che si possono tutte ovvero sintetizzare in una data in una in una data emblematica il 68 tutti tutti sapete cari amici che cos'ha significato nel 68 be svolta nella politica nella cultura e l'economia nei comportamenti sociali poiché essendo nato nel 40 nel 68 e si trovavano una posizione estremamente come dire positiva era nel pieno della giovinezza piano di fervori inserito nell'ambiente artistico ad altissimo livello in verità quando ne parliamo nel 68 comunque dovremo sempre ricordarci e nel caso di bonetti vale più che mai che in realtà è il grande movimento artistico che poi noi sintetizziamo nella data del 68 comincia un po prima e boletti tra il 66 e 67 similarmente a molti altri artisti italiani e non italia il suo tempo matura una svolta artistica che è quella in base a cui una nuova generazione di artisti e convinta che l'art l'oggetto artistico sia in realtà già presente nelle nostre vite ma noi non ce ne accorgiamo e l'artista è colui il quale è in grado di estrarre dal flusso dell'esistenza come chi affacciandosi su un fiume che scorre vede un oggetto che passa e lo prende e bene e questa idea in base a cui la realtà è già progettata artisticamente parlando e l'artista non deve fare altro che fissare questo fatto voi che portava nei suoi progetti alle donne afghane e faceva fare queste questi tessuti che cos'erano soprattutto mappe mappe mappamondi ma gli stessi sul piano dove i singoli paesi venivano rappresentati attraverso la bandiera mentre gli stessi questo permetterà di tirare questi questi cromatismi diffusi e mirabili e volete diceva io non faccio niente c'è una frase e dice mettere al mondo il mondo e eccetera e se uno osserva attentamente a questa sensazione meravigliosa di decifrare lentamente le lettere che sono scritte lì per lì si guarda questa sorta di a razzo e non non si capisce che c'è scritto qualcosa come avveniva dell'arte antichissima bizantina di sogno che è una affinità col mondo bizantino un po dopodiché si legge è questa lettura ci fa capire come le lettere sono state tessute con una specie di continuo che si dipana che da una parte sembra incomprensibile tra l'altro è chiarissimo questo passaggio dell'occhio riguarda dalla confusione alla nettezza è il concetto del mettere al mondo il mondo volete intervenire il mondo c'è è perfetto nella sua struttura la componente estetica del mondo è intrinseca al mondo stesso infatti noi quando parliamo degli artisti parliamo di creazione di creatività ma la parola creatività e quella religiosa per antonomasia e di ore 3 anche il mondo e l'artista ripete questo mirabile processo allora il discorso dell'arte povera e questo spogliamoci delle nostre ambizioni e accorgiamo c che il mondo che ci circonda è strutturato già in senso estetico ma nessuno lo vede lo vede l'artista ecco che cosa fa l'artista vede esteticamente il mondo stesso e poi lo fa vedere è un concetto sottile cervellotico filosofico e probabilmente aberrante e tuttavia la grande aberrazione di una lei ero moretti ha costituito un pò l'insegnamento estetico che oggi potrebbe fruttificare moltissimo se chi ci governa che ci amministra chi guida le sorti del mondo avesse la percezione di questa profonda e intrinseca esteticità del mondo stesso invece a giudicare da quello che sta succedendo in afghanistan ultimamente non mi sembra che questa percezione sia così e condivisa cari amici ma compito nostro e quello di ricordarci che il ruolo dell'arte è cospicuo utile e sovente davvero risolutivo però ce ne dobbiamo accorgere questa è la lezione che hanno lasciato alcuni artisti tra cui alighiero boetti moretti scusate poveri noi e infatti arte povera si chiama [Musica]