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La vita e le conquiste di Alessandro Magno

[Musica] buonasera e benvenuti a ulisse il piacere della scoperta questa sera faremo lungo viaggio nel tempo andremmo indietro nei secoli risalendo a tutte le epoche fino ad arrivare all'antichità e conoscere le gesta le avventure la storia di un uomo che ha lasciato una traccia indelebile nel tempo e nella storia un uomo di cui si parlerà per secoli molti di noi hanno il suo nome un uomo che morì giovanissimo ma pensate quando morì lasciò le sue spalle un impero che andava dalla grecia fino all'india stiamo parlando di alessandro magno seguiremo la vita di questo straordinario condottiero fin dall'infanzia cioè dalla macedonia questo piccolo regno nord della grecia bene partendo da lì alessandro pensate nel giro di appena 10 anni cambierà completamente non solo la solita ma la storia direttamente riuscendo persino a conquistare quello che sembrava impossibile il grande impero persiano cercheremo insomma di scoprire come alessandro sia diventato una leggera [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] mai battuto sui campi di battaglia alessandro magno è stato un modello di riferimento per tantissimi grandi generali del passato come per esempio cesare e pompeo ammiravano in lui questo coraggio stare sempre in prima linea assieme ai suoi soldati nel rischiare quello che rischiavano punto gli altri soldati sono stati proprio i romani che di guerre battaglia se ne intendevano a dargli soprannome di magno cioè grande noi ora ci troviamo in una delle domus più famose di pompei la domus con la casa del fauno per via di quella bellissima statuetta di bronzo che rappresenta un farlo ritrovata proprio all'entrata i margini di improved di quella vasca che raccoglieva l'acqua piovana ma questa domus era nota fin dall'inizio la sua scoperta come la domus la casa del grande mosaico per via di questo splendido mosaico che è stato rinvenuto cary emerso dai lapilli dai sedimenti vulcanici e immaginate lo stupore degli scopritori è uno dei più bei mosaici mai trovati dell'età romana e rappresenta lo scontro nella battaglia di isso tra alessandro magno e il re della persia dario terzo il mosaico è datato intorno al 100 avanti cristo secondo alcune ipotesi il ricchissimo proprietario di questa domus pompeiana forse era collegato in qualche modo alla macedonia cioè la terra natale di alessandro magno ho fatto però è certo è che era un grande amante dell'arte greca quello che vedete qui ovviamente è una copia un mosaico bellissimo ma non è l'originale l'originale infatti si trova al museo archeologico nazionale di napoli dove andremo a esaminarlo per scoprire tutti i suoi segreti ce ne sono tante tante cose da raccontare noi ora ci vogliamo concentrare sul protagonista di questo mosaico ed è alessandro magno portava i capelli piuttosto lunghi mossi di colore castano chiaro quasi biondi ma a differenza del padre e di tutti i precedenti re macedoni non aveva la barba una moda che avrebbe proprio introdotto lui questo mosaico raffigurato con occhi grandi e scuri ma in seguito si diffusa la leggenda che avesse un occhio di colore diverso dall'altro non era l'altro azzurro un doppio colore che doveva aver livelli un potere divino quella che vedete qui non è l'unica rappresentazione di alessandro magno ce ne sono tante altre sono altri mosaici ci sono degli affreschi delle statue però si assomigliano tutte sono delle fotocopie lo vedete sempre con questi capelli fluenti questo aspetto molto giovane ma in effetti alessandro si faceva ritrarre solo da pochissimi artisti di fiducia per esempio a pelle per quanto riguardava le pitture oppure lisippo per le statue insomma aveva una cura per un'immagine molto moderna ma questo è solo uno degli aspetti della complessità di questo personaggio un personaggio eccezionale fin quando era nato guardate la storia di alessandro inizia con una leggenda si dice che la sua nascita sia stata annunciata dagli dei tutto comincia la notte del 20 luglio del 356 avanti cristo quando la madre olimpiade inizia il tram la famiglia reale di macedonia spera che sia un maschio per non lasciare il trono senza un erede [Musica] alessandro non è solo il secondogenito del ben presto tutti capiscono che il figlio di olimpiade guiderà la macedonia verso un futuro di gloria alessandra sia all'altezza della tua nascita quando pensiamo alla grecia antica la nostra mente va subito alle grandi città che ne hanno segnato la storia come per esempio atene la culla della democrazia oppure sparta con i suoi grandi eccezionali guerrieri in realtà la metà del iv secolo avanti cristo quando nasce appunto alessandro il grande e splendore delle città greche sta conoscendo la sua parabola discendente in effetti le grandi città stato greche come atene continuano a costituire un punto di riferimento nel mondo dell'arte della cultura ma la loro forza politica e militare si è andata progressivamente riducendo a causa di lunghe e sanguinose lotte intestine e poi nuove potenze hanno fatto loro ingresso sulla scena politica greca e tra queste il regno di macedonia già ma chi erano i macedoni nel quarto secolo avanti cristo la grecia rappresenta la civiltà più avanzata del mondo occidentale centri propulsori di questo straordinario sviluppo che abbraccia ogni abito del sapere umano sono le grandi città stato il e polis tra queste un posto di rilievo è occupato da te qui è stato fondato un sistema rivoluzionario la democrazia dove i cittadini determinano la politica dello stato il luogo di nascita di alessandro si trova lontano da questi e fari rigidità e a nord del monte olimpo in una regione ruba una macedonia è da sempre una terra di pastori e contadini un regno poco rilevante dal punto di vista economico e culturale minato dall'instabilità politica sarà il padre di alessandro filippo ii a mostrare ciò di cui sono capaci lui e il suo popolo riorganizza le forze armate sviluppa nuove armi e sfrutta appieno tutte le potenzialità della cavalleria dopo tante campagne vittoriose riesce a espandere i confini del suo regno che costruisce nuove alleanze nell'arco di vent'anni filippo fa del regno di macedonia la principale potenza nel nord della grecia ma le maggiori città greche atene e sparta e tebe rifiutano di riconoscere suo potere nonostante i successi militari per loro la macedonia resta una terra di barbari ma seguendo proprio l'esempio dei vicini il regno del nord non smette di progredire e sempre filippo a dare nuovo impulso a questo sviluppo che diventa più evidente nella capitale macedone bella da modesto villaggio bella si trasforma secondo lo stile delle antiche necropoli e diventa il simbolo di un potere in ascesa alessandro dunque cresce in un regno di recente ascesa in un'epoca ricca di cambiamenti e suo padre filippo di macedonia oltre a essere un abile politico è certamente un uomo di grande carisma un valoroso generale anzi suo corpo mostra i segni delle tante battaglie combattute zoppo per una ferita alla gamba porta una lunga barba che copre tra l'altro le fan tutte le cicatrici sul volto ed è cieco da un occhio colpito da una freccia durante un assedio alessandro passa l'infanzia sovrastato quindi dalla figura del padre che lo cresce con severità ora ben che alessandro non sia il primogenito di filippo viene comunque elevato come unico possibile erede perché il fratello maggiore filippo ride o in realtà soffre di disturbi mentali [Musica] l'erede al trono è educato come tutti i figli dell'aristocrazia ogni giorno si attestano all'uso delle armi e alla lotta una tradizione guerriera del suo popolo lo pone subito davanti alla dura realtà se vuoi regnare devi prepararti a combattere affrontando i pericoli in prima persona suo padre filippo incarna questa lezione ha trascorso gran parte della vita in guerra lasciando a casa la sua sposa olimpiade e i loro figli forza conquista che il rispetto dei tuoi compagni ha versato non sai difenderti sei un codardo vieni qui lasciami che ti succede figliolo perdonami patria io io non puoi mostrarti debole hai sentito tu devi essere il migliore sempre smettila è ancora un bambino non te mischiare dalla macedonia servono guerrieri cosa ho avuto la mia moglie il primo figlio a un demente il secondo è un debole fate di me lo zimbello di amici e nemici la madre di alessandro la bellissima olimpiade beh non è macedone ma è una principessa originaria dell'epiro c'è una regione che oggi si trova tra l'albania e la grecia e che all'epoca i greci stessi consideravano ancora più selvaggia della macedonia filippo l'ha sposata in seconde nozze quando aveva appena 16 anni e il legame tra i due bare ha ben poco di sentimentale essendo questo matrimonio frutto di un'alleanza tra il sovrano macedone è lo zio di olimpiade era re dell'epiro donna dal carattere forte altrettanto abile calcolatrice in politica quanto il marito bene dalle fonti antiche sappiamo che ebbe con il figlio un legame sempre molto profondi alessandro cresci è influenzato dal particolare misticismo di sua madre olimpiade la donna pratica diversi culti e instilla nel figlio l'idea che lui non è di questo mondo non dà retta al tuo padre non è deluso è invidioso nelle tue vene scorre un sangue immensamente più nobile del suo madre ma quello che dici non può essere vero ora ti svelo un segreto la notte che ti ho partorito o udito un tuono e una folgore è entrata nel mio corpo ma tu sei ancora vivo mi capisci ora e geos che ti ha generato è lui tuo padre filippo lo sa ed è geloso di te per ogni giovane nobile greco lo studio della storia della mitologia era un passaggio obbligato nella propria formazione un po come le nostre scuole la scuola di oggi si legge la divina commedia di dante vera all'epoca di alessandro si studiava si studiavano perché i grandi poemi di omero l'iliade e l'odissea e fin da bambino alessandro ha una particolare venerazione per achille il grande eroe della guerra di [ __ ] la lettura dell'iliade sarà una delle grandi passioni di alessandro e si racconta che durante la sua spedizione in asia portò sempre con sè una copia personale la coppia persona del testo di omero che leggeva nei ritagli di tempo ora una copia che era stata curata appositamente per lui dal suo tutore personale un tutore molto particolare aristotele uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi [Musica] il figlio del re a 13 anni quando aristotele accetta l'invito a diventare il suo precettore appella da lui alessandro imparerà tutto sulla cultura greca dall'arte drammaturgica alla geografia alle scienze naturali fino alla letteratura e alla filosofia achille poteva scegliere una lunga vita che finisse nell'oblìo ho una vita breve e la gloria eterna che io non avrò mai perché no mio padre non mi lascerà nulla se non mi dimostrerò all'altezza e lui ha già conquistato la grecia vieni qui dimostra una cosa vieni lascia alla grecia lui davanti a te c'è il mondo il regno di percy che si estende fino ai confini del mondo fino alla lontana india più di cento anni fa il re di persia attaccato la grecia ha distrutto le nostre città e ridotte in cenere l'acropoli di atene e poi cosa gli è successo tutti i greci si sono uniti e hanno cacciato i persiani cosa resta per me i persiani ci sono ancora un pericolo costante i loro soldati sono dall'altra parte delle spunto davanti alla nostra soglia persino la tomba del grande achille è nelle mani di quei barbari vuoi avere la gloria eterna unisci greci e guidali contro i persiani questo sì che sarebbe un atto degno di un eroe insieme ad altri giovani nobili macedone molti dei quali lo accompagneranno per tutta la vita alessandro assiste anche alle elezioni che aristotele teneva nel ninfeo di meta non lontano da pella un luogo appartato dove il silenzio favorisce la ricerca del sapere e della conoscenza i due non sempre saranno d'accordo ma aristotele resterà sempre al suo chiara lezione fini e alessandro avrà sempre una grande considerazione per il filosofo di stadera al punto che anni dopo dirà che se filippo gli aveva donato la vita era stato aristotele a insegnargli a vivere rettamente alessandro è stato senza dubbio uno dei più famosi personaggi di tutta l'antichità e di lui ci sono pervenute numerose raffigurazioni statue busti e tra le più comuni vi sono quelle in cui è raffigurato a cavallo come in questa splendida statuetta in bronzo ritrovata arcolane conservata oggi al museo archeologico nazionale di napoli ora quello che raffigura dove non è proprio un cavallo qualsiasi si tratta infatti di bucefalo il famosissimo cavallo di alessandro che lo accompagnerà in tutte le sue grandi imprese ora l'incontro tra bucefalo e alessandro e forse la leggenda più famosa legata all'infanzia del sovrano macedone cosa mi porti oggi un animale che degno solo di ore questo è bucefalo il mio cavallo migliore perché si chiama bucefalo che vuol dire testa di bue alcuni dicono che si chiami così per via della marchiatura o forse perché è cocciuto come un bue un animale magnifico e quanto corretto o per 13 talenti o un prezzo degno di un cavallo unico lascia che gli dia un'occhiata secondo le fonti antiche molti tentano di montare in sella ma lo stallone sembra indomabile [Musica] sono un astuto alessandro trova la risposta all'apparente nervosismo del cavallo padre io posso cavalcarlo non fare lo sbruffone proprio tu invece di un uomo adulto e forte ti prego lasciami provare se lo saprò domarlo ti pagherò il suo prezzo puoi farlo e ti offro 6 coletti non voglio che mio figlio si indebiti così giovane non avere paura tu hai paura della tua ombra non è vero girati a buono [Musica] guardatela bene questo è mio figlio figliolo cerca un altro legno la macedonia è troppo piccolo per te [Musica] questo episodio accompagnerà alessandro nelle sue conquiste dandogli un aura da predestinato e il cavallo diventerà l'animale più famoso dell'antichità il legame tra lo stallone selvaggio e il figlio del re è destinato a diventare una leggenda nella leggenda nessuno tranne lui potrà mai cavalcare bucetto quello di bucefalo è soltanto uno dei tanti episodi leggendari intorno alla vita di alessandro come vedremo se saranno molti altri che contribuiranno a fare di luglio diciamo così una figura quasi divina a 17 anni però l'adolescenza di alessandro magno finisce bruscamente l'aggressiva politica espansionistica del padre filippo pro che fa di un nuovo conflitto con i vicini greci il re vuol alessandro al suo fianco la causa dalla nuova crisi è la conquista da parte dei macedoni di alcune importanti città sullo stretto dei dardanelli cioè quel brevissimo braccio di mare che separa l'europa dall'asia un'espansione che ha messo in allarme la città di atene che adesso vede minacciata una sua importante via di approvvigionamento [Musica] ad atene e in vigore da tempo la democrazia spetta ai cittadini l'ultima parola sulle scelte politiche qui non esiste un monarca assoluto come in macedonia o imprese demostene arringa il popolo perché si opponga a filippo in un discorso infuocato lo statista esorta e consiglio a richiamare definitivamente all'ordine i macedoni anche con la forza delle armi oggi la libertà di atene è di nuovo minacciata da filippo il rete i macedoni ma sono stati i persiani che hanno devastato e incendiato la nostra città non certo il macedone dovremmo piuttosto trattarli da amici non considerarla una minaccia e allearci con loro in modo da poter attaccare e distruggere i persiani ma i macedoni non sono affatto greci sono barbari e proprio come i persiani sono pieni di infamia se c'è alleassimo con loro allora ci porteremmo il nemico fin dentro le nostre case a tutti noi è capitato di sentire in televisione magari di leggere sui giornali una parola particolare filippica o filippi che di solito si intende discorso violento o particolarmente polemico e lungo pronunciato nei confronti di qualcuno ora non tutti sanno che in realtà questo termine deriva proprio dalle durissime orazioni dai discorsi con i quali demostene incitò gli ateniesi a muovere la guerra a filippo ora demostene è stato certamente uno dei più celebri oratori dell'antichità e le sue appassionate arringhe hanno certamente giocato un ruolo fondamentale nello spostare l'opinione pubblica di atene contro i macedoni ma a far precipitare la situazione è stato un evento davvero particolare lo scontro per l'oracolo di delfi era luogo più sacro di tutta la grecia il controllo di questo santuario dalla prestigio e potenza e per questo la era costantemente al centro di lotte tra le città greche e in una di queste controversie si inserisce proprio filippo che impone l'autorità dei macedoni su questo tempio sacro per atene è un'umiliazione i barbari del nord si sono autoproclamati reggenti di delfi in tutta la grecia si iniziano a stipulare alleanze contro l'odiato re filippo si annunciano giorni sanguinose in vista della guerra imminente il principe ereditario e atteso da colpiti enormi di grande responsabilità combatterà insieme al padre e governerà al suo posto se dovesse accadermi qualcosa [Musica] con questa spada ti affido il mio regno e ti nomino principe reggente nei pressi di che non è l'esercito della coalizione greca e quello macedone si schierano uno di fronte all'altro pronti allo scontro finale per alessandro e i suoi amici l'infanzia è ormai solo un ricordo molti di loro si apprestano ad affrontare la prima battaglia agli ordini del legno nelle file macedoni combattono solo gli uomini migliori come il suo amico clip un guerriero esperto così come parmenione un vecchio generale ha portato il suo figlio di nome flop lui e tolomeo condividono l'infanzia al seguito di alessandro così come il suo amico più intimo efestione i macedoni sanno che chi uscirà vincitore in questo 2 d'agosto del 338 avanti cristo disegnerà il futuro del mondo e geo per gli anni avvenire con 34mila uomini per parte gli eserciti si preparano alla resa dei conti alessandro comanda la cavalleria il corpo in cui si è formato stavolta sono in gioco la gloria e l'onore la vita e la morte tutto o niente non avevi detto che tuo padre non ci avrebbe lasciato alcuna gloria devo essermi sbagliato preparatevi al mio comando [Musica] sotto la guida di alessandro la cavalleria reale stermina il battaglione sacro dei the money le tenute truppe delitto la fanteria ateniese è attirata in trappola degli uomini finiscono contro un muro di legge il destino si è compiuto la macedonia ha conquistato il dominio politico e militare sulla grecia alessandro è l'eroe di caronia la battaglia di che non è a offerta alessandro la possibilità di mostrare per la prima volta tutto il proprio coraggio ma la schiacciante vittoria dell'esercito di filippo sulla coalizione di niente e anche una dimostrazione di forza della falange macedone questa formazione che sarà alla base dei futuri successi di alessandra era stata ideata dal padre filippo ma quali erano le caratteristiche e come si combatteva nell'esercito macedone [Musica] l'esercito macedone era una delle macchine belliche più efficienti di tutta l'antichità a creare questo micidiale strumento bellico che nelle mani di alessandro avrebbe stravolto il mondo fu il padre filippo il primo passo del sovrano macedone fu quello di riorganizzare la cavalleria che venne suddivisa in otto squadroni la cui unità d'elite era costituita da gli eteri in greco le tagliole i compagni del retro armati pesantemente gli eteri caricavano informazione a cuneo una tattica che permetteva rapidi cambi di direzione e consentiva di attaccare in profondità le linee nemiche ma l'innovazione più importante fu la creazione della falange macedone si trattava di un evoluzione dell'atalante o politica il tradizionale schieramento adottato il battaglia dell'astanteria delle polis greche è sovrano ma cellule riuscì a perfezionate filippo fa armare i suoi uomini con una lunga picca dotata di una punta di ferro la stessa che poteva misurare anche cinque o sei metri il doppio della lancia degli obblighi greci poco adatta al combattimento individuale a causa del peso e delle grandi dimensioni la sar essa costituiva invece un'arma micidiale quando era impiegata da unitari informazione serrata in battaglia i fanti macedoni erano infatti schierati in file compatte distanziate di una sessantina di centimetri l'una dall'altra la lunghezza dello salis faceva sì che durante i combattimenti anche le pecche impugnate nelle file arretrate sporgessero oltre la prima creando un muro di lame quasi impenetrabile in grado di respingere facilmente anche gli attacchi portati con la cavalleria o con i cup di contatto il segreto delle vittorie di alessandro magno sta proprio nella coordinazione tra la fanteria della falange e la cavalleria pesante è una cosa che pochi generali nell'antichità si potevano permettere perché i greci i romani avevano pochi cavalli e poi non conoscevano la stanza e non usavano la ferratura e quindi un guerriero a cavallo era poco efficace in genere però i macedoni erano dei grandi allevatori di cavalli e avevano una nobiltà guerriera abituata a combattere in sella con l'armatura un po come i cavalieri del medioevo e dunque alessandro poteva unire queste due forze la falange che sembra invincibile però è lenta stanca e invece la cavalleria pesante che lancia la sua carica sfonda il fianco del nemico poi lo prende alle spalle e lo schiaccia contro la falange come l'incudine il male la vittoria di filippo sa che non è a getta nel panico tutta la grecia durante la battaglia infatti l'esercito macedone era riuscito ad annientare anche il battaglione sacro è quello di tebe reparto di elite ritenuto da tutti praticamente imbattibile ad atene si teme il peggio tutta la cittadinanza è mobilitata per la difesa difesa estrema le donne e bambini vengono trasportati dentro le mura e tutti gli uomini validi sono richiamati per combattere a sorpresa però filippo decide di non attaccare atene anzi decide di riconciliarsi con gli ateniesi stringendo un'alleanza con loro la potenza di atene ormai soltanto un pallido ricordo di quella del passato ma filippo sa che soltanto con un'alleanza con questa gloriosa città l'egemonia macedone sulla grecia potrà essere duratura poco dopo la battaglia filippo combo tra i rappresentanti di tutte le città ha corretto solo la città di sparta non si presenta l'obiettivo e stipulare un trattato di pace che vieti ogni futura guerra tra i greci e di unire tutte le forze contro i persiani per liberare le antiche colonie greche in asia minore sulla via del ritorno filippo si reca all'oracolo di delfi il sovrano vuole sapere se vi è speranza di sconfiggere il nemico una corona d'alloro donata e il pegno per avere la risposta dal dio apollo una sacerdotessa detta pizia interroga l'oracolo un dottore nebbioso la fa cadere in trance chiudendole il mondo e la sapienza degli dei e per gli abili era un dogma lei dice che il toro inghirlandato trova sempre la sua fine e chi vuole vincere deve offrire un sacrificio quindi si sta parlando anche di una vittima sacrificale questo è il segno della morte di un re ma quale ray si riferisce l'oracolo le forse il re dei persiani ore filippo come sempre le profezie della pizia restano enigmatiche ma i sacerdoti devono decidere cosa comunicare al re macedone sono loro a detenere il vero potere adelphi tu vuoi sapere se sconfiggerà il persiano l'oracolo ha parlato del re morirà filippo non ha dubbi i segni indicano la sua vittoria a cherone a alessandro si è distinto in battaglia ma quando fa ritorno appellano lo aspetta una cocente delusione mente prima di attaccare i persiani manderà avanti parmenione senza di noi cosa senza di noi tuo padre ha già dimenticato chi deve la vittoria di carone a cosa pensa non vuole che mi dimostri migliore di lui il nostro problema non è filippo ma la sua nuova moglie mio padre ha sempre avuto molte donne perché devo pensare proprio a questa non essere sciocco tuo padre ti abbandonerà presto e ora beviamo alla salute della coppia rea alla salute e ci diano finalmente un erede al trono di purosangue ma cetoli cosa vuoi dire con questo alessandro e il vino che parla per lui non ha importanti io sono l'erede al trono edili scusa alessandro a tale è un mio ospite mi scuserò con lui quando mi mostrerà il rispetto che merito sono ancora io ero ma guarda come ti sei ridotto tu vuoi guidare un esercito contro i persiani non riesci neanche ad andare da un tavolo all'altro sei un testardo insieme avete riunito la grecia e ora litigate come bambini nella vostra casa vieni qui non siamo più graditi vai via non voglio più vederti dopo il duro contrasto con il padre alessandro e la madre vanno in esilio in epiro la patria di olimpiade ora i re macedone erano per tradizione poligami e pensate che addirittura filippo si era sposato sei volte e la settima voglia apparteneva a un'importante famiglia della nobiltà macedone e se avesse dato al re un figlio maschio questo avrebbe potuto ostacolare l'ascesa al trono di alessandro che era macedone si ma solo per meta per parte di padre e avrebbe quindi avuto meno diritti a succedere a filippo quindi alessandro si trovava in una situazione è molto delicata e a sbloccarla sono state alcuni consiglieri di filippo un vincolo il re a riconciliarsi con il giovane figlio che sa che non è a me si era distinto il proprio valore inoltre la guerra contro i persiani era un progetto troppo importante perché fallisse a causa di dissidi familiari [Musica] passa quasi un intero anno senza che succeda nulla sarà un matrimonio tra la casa reale macedone è la famiglia di olimpiade a segnare la svolta [Musica] la lite di pella ha creato dei dissidi profondi poi su invito di filippo alessandro fa finalmente ritorno padre il figlio si mostrano riappacificati davanti a tutti nell'interesse superiore del reddito ma tra gli ospiti ai corti da lì c'è un sicario e filippo non sa cosa lo aspetta guardate padre e figlio di nuovo insieme a quanto pare non tutti apprezzano la riconciliazione tra padre e figlio modo e che qualcuno lo aiuti re filippo è morto lunga vita al re alessandro [Musica] sandro alessandro non ha ancora compiuto 20 anni quando diventa re di macedonia certo l'assassinio del padre resta in parte avvolto nel mistero e getta un'ombra sulla sua storia personale a uccidere filippo era stato un giovane di nome pausania tra l'altro era una delle sue guardie del corpo e per gli storici antichi avrebbe commesso questo omicidio per dei risentimenti personali ma i sospetti ricadono anche su alessandro e su sua madre in effetti entrambi hanno un movente soprattutto la madre olimpiade con le nuove nozze il re l'aveva pubblicamente umiliata inoltre la morte di filippo spianava la strada per l'ascesa al trono proprio al figlio di olimpiade alessandro oggi gli storici tendono a escludere un coinvolgimento diretto di alessandro nell'uccisione del padre mentre sembra altamente probabile quello della madre alessandro fa seppellire suo padre aberdeen a secondo le usanze macedone la camera mortuaria è scavata sotto una collina ancora oggi l'archeologia non ha stabilito con certezza quale sia la tomba di filippo ma il corredo funerario è degno di ombretto la corona con le raffinate cesellature affronta di quercia ed oro puro anche l'urna all'interno e di metallo prezioso sul suo coperchio spicca il sole divertita il simbolo solare dai 16 raggi è il segno della maestà del padre di alessandro alessandro deve ora consolidare la sua posizione macedonia non basta essere il figlio del re per salire sul trono la fedeltà del popolo va conquistata con la forza e le vittorie ora alessandro può contare sul sostegno dell'esercito che in lui vede legittimo erede di filippo ma all'interno della nobiltà che gli si oppongono a partire dalla famiglia dell'ultima moglie del re guidato dalla madre olimpiade nel giro di pochi mesi alessandro si sbarazza di tutti gli avversari più pericolosi facendoli uccidere o costringendoli all'esilio gli ateniesi sono i primi a sfruttare il cambio al vertice per rimettere in discussione l'egemonia macedone sulla grecia demostene si fa portavoce del malcontento gli dèi hanno esaudito la nostra preghiera ponendo il tiranno filippo con il castigo della morte ora dobbiamo agire è tempo di ribellarsi contro alessandro per vendicare cherone a e riscattarci per la libertà di atre alle armi le trine rivelarsi sono le genti del nord quindi le grandi città stato guidate da tenete ben nessuno vuole arrivare tardi quando si spartirà alla pelle dell'orso ma l'orso non è ancora morto alessandro si sposta velocemente dal teatro della guerra a nord fino alle porte di tebe ma prima di attaccare tenta la carta della diplomazia promette di risparmiare i rivoltosi se si arrenderanno allora tutti e tabani non si piega dicono che preferiscono combattere da uomini liberi che arrendersi a un tiranno alcuni pensano che tu sia morto in battaglia e un morto insegnerà loro la paura alessandro risponde con gelida determinazione senza indugiare decide che tenga sarà un esempio le sue truppe mettono a ferro e fuoco la città lara dopo al suolo sono più di 6mila evani domiciliari sono ridotti in schiavitù senza eccezioni dalle altre città non resta che accettare l'egemonia del nuovo re macedone i cittadini di atene ad alessandro re di macedonia il nuovo comandante della lega di corinto noi ci rallegriamo e ci congratuliamo con te per la punizione di tebe rinnoviamo il giuramento che abbiamo fatto a tuo padre e ti garantiamo che ti assisteremo sempre come custode e difensore della pace la distruzione di tebe è innegabilmente un atto di barbarie e violenza gratuita ma le fonti antiche sappiamo che la città una delle tre grandi potenze della grecia se mas parte atene venne quasi completamente rasa al suolo scomparendo di fatto dalla storia un atto brutale che costituisce una macchia nella vita di alessandro magno ma che come vedremo non sarà l'unica con la distruzione di teme alessandro raggiunge tuttavia è suo obiettivo adesso la sua autorità riconosciuta in tutta la grecia a salvarsi dalla vendetta macedone è per la seconda volta come accaduto con filippo la città di atene alessandro infatti sa di aver bisogno di lei per l'impresa che si accinge a compiere cioè la spedizione contro il grande nemico dei greci il vero persiano [Musica] l'impero persiano è il più grande e potente dell'epoca e uno dei primi esempi di impero universale della storia il suo territorio abbraccia tre continenti dalla valle dell'indo ai confini con l'india tra i deserti dell'egitto dall'asia minore alle invalicabili catene montuose dell'indo kush anche babilonia la più bella città dell'oriente è stata sottomessa dai persiani ed è ora uno dei centri del loro potere il sovrano di questo smisurato territorio è il grande re dario terzo l'ultimo discendente di ciro il grande il fondatore dell'interno il cuore del suo regno ea per secoli la città sacra nel sud dell'odierno iran per secoli e allo stesso tempo centro politico e religioso ancora oggi dopo duemila anni le rovine dei palazzi reali e dei templi sembrano trasmetterci la potenza dei suoi costruttori i bassorilievi mostrano l'estrema varietà dell'impero che includeva al suo interno decine di popoli c'erano siriani egiziani babilonesi indiane arabe tutte indiano emissario a sovrano con doni preziosi per la festa di inizio anche le antiche colonie greche della jonia in asia minore fanno parte dell'impero che siano ma non la grecia per lungo tempo le armate persiane hanno provato a sottometterla ma si sono dovuti arrendere alla tenacia delle città stato breve valeria battarra guidati da atene da spaak i greci hanno combattuto gli eserciti del grande re in battaglie che sono entrate nella storia maradona leder mobili salamina plateo scontri leggendari che hanno contribuito a forgiare l'identità del popolo greco per affrontare alessandro il grande re può contare su di un esercito immenso tra i più grandi del mondo antico a cui si aggiunge un imponente flotta la più grande del mediterraneo durante le campagne militari enti gran re in persona a prendere la guida dell'esercito è sovrano ordina la mobilitazione generale radunando migliaia di uomini da ogni provincia dell'impero e arruolando anche reparti di truppe mercenarie il reparto migliore di questo grande esercito multietnico e la cavalleria composta dalla novità persiana mentre l'elite della fanteria è costituita dagli immortali il corpo di guardia del grande re distanza per secoli ben distinguibili dagli altri soldati per le vesti e sgargianti che indossavano gli immortali erano armati con lanciay arco e venivano chiamati così in quanto il loro numero non poteva mai scendere al di sotto delle 10 mila unità chiunque di loro morisse o diventasse troppo vecchio per il servizio attivo era immediatamente sostituito da una nuova re la decisione di invadere l'impero persiano ben rappresenta forse una delle scelte più folli che alessandro potesse compiere il grande re dario infatti è un avversario dal potere smisurato una guerra contro di lui è come la lotta tra david e golia alessandro ha tutto da perdere da questa spedizione ma dietro questa decisione c'è certamente la volontà di emulare il padre morto poco prima di compiere una spedizione molto simile ma forse è un peso ancora maggiore in questa decisione di alessandro ha la sua giovane età pensate che al momento di invadere l'asia alessandro appena vent anni un'età la quale di solito si seguono sogni ideali netta la quale non sia proprio il senso del pericolo come c'era per esempio un uomo maturo in questo senso padre e figlio non avrebbero potuto essere più diversi filippo in maniera più pragmatica aveva programmato la spedizione in asia minore proprio per rafforzare il proprio regno non per distruggere l'impero persiano a muovere alessandro invece non sono solo calcoli politici come il suo eroe achille si sente l'ultimo difensore del mondo greco ed è fermamente intenzionato a sconfiggere loro nemico giurato i persiani che per secoli ne hanno minacciato la libertà inizia così una delle più grandi campagne militari di tutti i tempi e primavera quando alessandro attraversa il braccio di mare tra l'europa e l'odierna turchia con 37mila soldati provenienti da tutta la grecia il macedone ha un obiettivo preciso vuole innanzitutto strappare ai persiani le colonie greche in asia mino [Musica] fa la sua prima tappa a [ __ ] dove consacra le sue armi sulla tomba di achille e offre un sacrificio agli dei [Musica] sin dall'infanzia l'intrepido eroe dell'iliade e stato un esempio per il giovane macedone che ha deciso di misurarsi con la fama di achille se non di superarne le imprese la guerra i persiani e offre un'ottima occasione al giovane sovrano serve solo il favore degli dei con il loro aiuto questa guerra di liberazione diventa una missione sacra ma è consapevole che finora nessuno ha mai piegato l'intero persiano la prima superpotenza dell'antichità i greci iniziano ad avanzare nei territori occupati e l'esercito persiano cerca di fermare subito gli intrusi viene inviata una prima armata di 30mila uomini ma è tutto inutile nel 334 avanti cristo alessandro guida i suoi alla prima vittoria sul fiume grande la prima parte della spedizione si è conclusa con un successo per alessandro ma in realtà non era mancata una buona dose di fortuna durante per esempio la battaglia sul gra nico alessandro che guidava l'attacco della cavalleria macedone era rimasto accerchiato aveva rischiato davvero di perdere la vita a salvarlo era stato uno dei suoi migliori amici clito detto il nero ora lo storico greco plutarco ci offre un ritratto del tipico atteggiamento di alessandro in battaglia era facilmente riconoscibile dal nemico di plutarco per l'elmo decorato con due pennacchio con the giant alessandro si lanciò attraverso la corrente del fiume sotto pensate il tiro delle frecce nemiche verso una posizione e scoscesa coperta a darmi di cavalli e così facendo dice plutarco sembrava guidare l'esercito come un pazzo un incosciente più che come un generale assennato fortunata o meno all'avanzata di alessandro inizia a destare preoccupazione alla corte del gran re la corte persiana ha sottovalutato alessandro non ha schierato l'esercito imperiale ma solo un'armata di mercenari nel tentativo di fermare il nemico il grande re tario si è fidato dai suoi strateghi ma si è rivelato un errore dei sovrani persiane non sono abituati alle sconfitte mia signora mi chiedo perdono per la brutta notizia che devo recare alessandro ha vinto con è stato possibile alessandro ha molti meno soldati di noi ma si muove con grande abilità strategica e non si limita al campo di battaglia cosa intendi dire i greci vogliono vendicarsi della distruzione di atene e dell'occupazione dell'asia minore ma alessandro vuole molto altro cosa vuole tutto vuole il mio trono è così il mio signore non dovresti lasciare la difesa del regno a pochi mercenari chi potrebbe guidare il nostro esercito meglio di te la farò pentire di aver lasciato il grembo di sua madre radunate le truppe dite loro che il re andrà in guerra dopo la vittoria sul gra nico molte delle antiche colonie greche aprono spontaneamente le porte ad alessandro che ai loro occhi appare come un vero liberatore su queste città i persiani esercitavano in realtà un controllo davvero poco invadente venivano rispettate l'autonomia l'amministrazione è anche tutte le usanze della popolazione insomma l'unico segno tangibile e visibile dei persiani erano piccole guarnigione messe così a presidio chi comandava in città erano dei potenti dei potenti locali appartenenti alle famiglie più importanti della città e fedeli e persiani dai quali poi ricevano protezione ora tutto questo ovviamente provocava forti tensioni in città per che soffocava la democrazia e con abilità alessandro sfrutta a suo vantaggio queste divisioni interne nelle città e anzi nelle città liberate fa proprio cacciare le élite compromesse con i persiani e instaura dei governi democratici la politica adottata d'alessandro nei confronti delle antiche colonie greche si dimostra di gente in pochi mesi occupa facilmente tutti i maggiori centri sulla costa estendendo il suo controllo il zone sempre più vaste dell'interno decide di passare l'inverno con le sue truppe nella città di gol nel tempio guarda con stupore il carro dell'antico lady frigia le frecce cercavano re l'oracle ordinò loro di incoronare il primo che fosse entrato in città su un carro ma non la storia non è tutta qui lo vedi questo nodo una storia dice che l'uomo che saprà scioglierlo potrà regnare su tutta la persia [Musica] e nodo non sembra avere né inizio né fine la storia del nodo di gordio è soltanto una leggenda una delle molte leggende che sorgeranno intorno alla figura di alessandro contribuendo a creare divido con il tempo l'episodio sarà considerato la prova del destino glorioso che attendeva alessandro ma in realtà nell'inverno del 334 avanti cristo il successo della spedizione contro i persiani è ancora molto lontano ha vinto sul gra nico ma deve ancora affrontare l'armata al completo del grande re mentre alessandro si trova a gordio dario fa radunare l'esercito nelle zone situate tra le odierne turchia e siria venuto a conoscenza degli spostamenti di dario anche alessandro inizia a muovere le sue truppe ma i due eserciti marciano in direzioni opposte senza mai incontrarsi così all'improvviso i persiani gli sono alle spalle e gli sbarrano la via di fuga a esso si arriva allo scontro in campo bertone il re di macedonia contro dario l'uomo più potente del mondo che avanza con oltre 70.000 soldati soldati il nemico è schierato proprio tra noi e la nostra patria oggi vinceremo opereremo perché la via della fuga c'è sbarrata ma non lasciatevi accecare dallo splendore dalla grandezza del nemico io vedo quello che vedete voi ma nessuno di voi lo osserva con i miei occhi il gran re di persia chi ha sottovalutato quindi abbiate coraggio perché questa non è la prima volta che affrontiamo un nemico tanto superiore a noi e non sarà l'ultima volta che noi vinceremo [Musica] l'imperatore dario pensa di avere la vittoria in pugno grazie alla superiorità numerica del suo esercito il condottiero macedone sceglie di puntare tutto sulla velocità della cavalleria ma all'inizio alessandro paga l'inferiorità numerica e i persiani sembrano avere il sopravvento ma con il tempo il macedone riesce a fare breccia nello schieramento le dico mario si trova in serio pericolo di vita perché alessandro continua ad attaccare la guardia imperiale che lo prometto [Musica] alla fine gli resta solo la fuga un gesto che segna l'imprevedibile sconfitta dei terzini ci troviamo ora nel museo archeologico nazionale di napoli e fra tanti capolavori unici del passato c'è il mosaico originale rinvenuto proprio nella domus del file si rimane senza parole a bocca aperta di fronte a quest'opera antica bellissima che rappresenta proprio il culmine della battaglia di visso e cioè il momento in cui alessandro magno sta per raggiungere dario c'è quasi un fermo fotogramma si vede alessandro che nell'impeto trafigge uno degli uomini più fedeli di dario forse secondo alcuni addirittura un fratello e si vede lo sguardo laggiù di dario inorridito che cerca quasi con questa mano protesa di fermare qualcosa che non immaginava neanche potesse accadere cioè alessandro che arriva così vicino uccide uno dei suoi uomini più fidati vedere trafitto dalla lancia di alessandro però qui in questo mosaico si vedono anche proprio due comportamenti quello di dario grande re ma fermo su questo suo carro da battaglia con tutti i suoi uomini attorno un posto di comando certo ma fisso e invece dall'altra parte eccola alessandro magno che con impeto va al di là rischiando la propria vita di quello che ci si aspetterebbe da un comandante ma in realtà proprio quest impeto questo coraggio di alessandro è alla base della incredibile dedizione dei suoi soldati che lo seguiranno in tutte le grandi battaglie proprio perché lui combatteva al loro fianco non su un carro lontano e era un po come cesare come animale soffriva e rischiava la vita con i suoi soldati i quali appunto potevano poi accettare di rischiare la propria vita in azioni difficilissimo lui era sempre in prima linea a costo anche di gravi ferite pensate che questo grande mosaico è stato rinvenuto nel 1831 e poi rimasto per più di dieci anni all'aperto ecco perché mancano molte sue parti e poi stato portato qui per essere protetto ma quello che vedete non è solo un capolavoro sono due in effetti questo mosaico è come una foto di pietra fatta dai romani di un grande capolavoro realizzato proprio ai tempi di alessandro magno un pittore del passato si chiamava filò seno da eretria lo ha realizzato quasi fosse una specie di foto da reportage di quella grande battaglia perché era una battaglia non ha fatto storia quindi quello che noi vediamo adesso è praticante qualcosa che non esiste più immaginate quanti quadri appresi sono scomparsi e questo ci fa capire che cosa rappresentasse quell'opera era un'opera che ci faceva vedere come si combatteva quell'epoca anche le armi e allora si vedono tanti dettagli ma anche quello che è successo durante la battaglia voi vedete qui alessandro magno che arriva contro dario e una dietro vedete tutte quelle quelle lance anch'io all'inizio pensavo che queste lance fossero le lance di difesa dei persiani ma in realtà sono le lunghe salisse che i soldati macedoni portavano un po come si porta un fucile sulle spalle per avvicinarsi al nemico in altre parole stanno avvolgendo accerchiando dario ecco perché lui all'improvviso si è sentito in trappola è accaduto scappare e non si capisce perché sta su un carro vedete quella specie di ruota con quelle con quelle sferette proprio questa è la ruota che tra l'altro proietta la sua ombra sul carro e caro si è messo in moto lo si vede dalle cocchiere che ha cominciato a frustare i cavalli e si vede l'altra ruota che è già più in là in altre parole il carro si sta muovendo verso di noi guardate questi cavalli stanno venendo verso di noi in altre parole è una manovra avvolgente dei macedoni che ha provocato un uscita dal mosaico verso di noi di dargli è incredibile quasi un 3d del passato e allora si possono vedere tanti dettagli si possono vedere ad esempio quei soldati laggiù sono i soldati persiani si vede come sono vestiti non avevano degli elmi avevano con una specie di berretto di cappuccio ora questi cavalli vedete vengono verso di noi in questo movimento avvolgente e travolgono dei soldati stanno lì per terra calpestati dagli zoccoli un altro viene travolto addirittura dal carlo sembra e si vede il suo ultimo sguardo riflesso all'interno dello scudo quasi uno specchio che riflette tutta la sua disperazione disperazione della battaglia e per terra si vedono ecco uno schifo una spada greca o comunque macedone e poi e poi c'è questa specie di bastone questo bastone in realtà è un giavellotto vedete che una specie di lancio o si metteva qui sul dito sulle due dita esplosi usava in questo modo questo lascio per scagliare il giavellotto ancora più lontano arrivava fino a 50 metri qui e per terra non ha colpito però vedete questo cavallo per terra e stato colpito da una lancia che l'ha fatto crollare c'è stato un soldato della guardia personale di dario lo si capisce da come vestito in modo elegante i soldati persiani avevano sempre dei pantaloni contro le tuniche dei specie soldati greci macedoni stava preparando questo cavallo ma è troppo tardi questo fratello o comunque personaggio di rango di dario viene trafitto però guardate i dettagli anche questo cavallo si vedono tutte le pieghe le ombre in realtà e grazie all'uso di piccolissime tessere qui il mosaico è stato fatto con delle tessere che hanno pochi millimetri di lato e quindi avete un totale di un milione un milione e mezzo di tessere guardate stiamo guardando un grande capolavoro realizzato da una bottega straordinaria con non degli artisti ma gli artisti di altissimo rango che solo dei ricchi e pompei potevano permettersi e poi proseguiamo la scena vediamo seguiamo la lancia che ha trafitto questo ecco alessandro alessandro magno che ha rappresentato come tutti noi lo conosciamo coi capelli al vento senza addirittura un elmo era proprio giovane e si lanciava d'impeto questo è veramente qualcosa che ha colpito tutti in passato e colpisce ancora oggi tant'è che i romani pensate rappresentavano proprio la figura del generale vittorioso esattamente così come alessandro magno a cavallo con questo cavallo famoso bucefalo che travolge le truppe nemiche e anche la sua armatura un'armatura particolare lo vedete è fatta di lino con piastre metalliche alla testa della medusa rappresentata al centro sul cuore alcuni dicono che non era possibile che fosse presente questo tipo di armatura nella battaglia di esso ma quello che invece ci fa capire ed è un dettaglio fondamentale che si tratta proprio della battaglia di esso è quell albero che vedete la dietro è l'unico elemento del paesaggio rappresentato in questo museo e quindi anche nell'opera diciamo originali e che cosa rappresenta questo perché l'ha voluto rappresentare la risposta ce la dà marco polo marco polo nel suo viaggio verso oriente raccoglie i racconti praticamente soprattutto di fronte arma che descrivono questa battaglia come la battaglia di esso la battaglia l'albero secco eccolo quindi noi abbiamo qui rappresentato praticamente un momento della storia fondamentale è che se persino all'epoca di marco polo le popolazioni dell'asia ricordassero questa battaglia e alessandro nelle sue gesta significa che quest'uomo ha rappresentato per secoli qualcosa di straordinario che nessun altro uomo riusciva a realizzare davvero un semidio alessandro sembra aver posseduto al massimo grado quelle che poi erano le qualità fondamentali di tutti i grandi generali del passato il colpo d'occhio è l'intuizione del momento colpo d'occhio perché tu sei lì sul campo intravedi il nemico in mezzo agli alberi alle colline devi saper indovinare dove più forte dove più debole che cosa vuole fare la battaglia si decide in quel momento e non si pianifica a tavolino con leone diceva si comincia e poi si vede devi saper cogliere il momento specialmente se sei un generale di cavalleria il momento giusto che è l'unico in cui la carica deve essere lanciata tra il cui del mosaico di isole abbiamo alessandro che si batte in mezzo al cavaliere un giovane eroe della mischia ma fino a un attimo prima era un generale che freddamente aspettava e calcolava il momento giusto indubbiamente esso è una delle più grandi vittorie dell'antichità ma per alessandro e una vittoria a metà in effetti dario è riuscito a fuggire se alessandro avesse potuto catturarlo o ucciderlo in battaglia beh la guerra sarebbe finita e non è così allora cosa fare seguirlo ma è la tentazione c'è inseguirlo fino a babilonia dove andrà ma non si può fare qualcosa di questo tipo perché i feriti tra le file dell'esercito di alessandro sono stati sono migliaia di feriti molti non riusciranno più a muoversi moriranno e poi c'è la flotta persiana che è rimasta intatta alle loro spalle e quindi non è prudente provare a inseguire dario con si può fare bene andare verso sud provare a tagliare le basi della flotta andare in egitto che fra l'altro è una delle aree delle province più fertili dell'impero e così si può fare ma alessandro una grande sorpresa quando torna alla campamento scopre che dargli ho lasciato il suo tesoro insomma il regima ceneri sono riuscite impadronirsi del tesoro personale di dario parliamo di gioielli tesoro incredibile ma soprattutto un tesoro personale e cioè la madre la moglie e uno dei figli di dario cosa farà alessandro con questi ostaggi questi prigionieri beh non li ucciderà al contrario li tratterà con grande rispetto magnanimità insomma si dimostrerà la persona che tutti conosceranno per secoli anzi con la madre di dario avrà un rapporto di grande rispetto e molto intenso dopo aver reso omaggio ai caduti adesso è aver premiato i soldati che si sono distinti in battaglia alessandro unta rapidamente verso sud la gran parte dei popoli sottomessi dai persiani accoglie il macedone come un liberatore anche gli egizi spalancano le porte alle armate greche perché hanno patito troppo a lungo sotto il giogo per siamo come ogni greco anche alessandro ammira le civiltà più antiche e la conquista del regno dei faraoni è un'impresa che accresce la sua gloria in patria dopo aver completato anche questa fase della campagna si reca all oasi di siwa dove si trova il grande tempio del dio egiziano del sole a londra che i greci identificavano con zeus qui offre un sacrificio e interroga l'oracolo e il responso lascia intendere che alessandro è figlio del dio alessandro è innalzato al rango di faraone il suo ritratto viene scolpito nella pietra al ricordo perenne della sua discendenza divina l'arrivo di alessandro magno in egitto ben rappresenta un momento importante in effetti forse anche per l'aura mistica che caratterizzava avvolgeva l'egitto subito alla fama di alessandro in è amplificata ben oltre i territori che ha conquistato e cominciano a circolare leggende lo si crede davvero il figlio di zeus ma se ci pensate le vittorie le conquiste recenti bene sandro era diventato tutti gli effetti il più grande condottiero non solo della grecia ma di tutto l'occidente aveva appena 24 anni cosa succede adesso ma alessandro rimane in egitto solo pochi mesi il tempo però per fare una cosa importante e fondare una città con il suo nome alessandria d'egitto proprio su impronta greca e lo farà a tante altre volte era un simbolo per divulgare diciamo la sua cultura in tutte le terre conquistate quindi lui fonderà tante altre città con il proprio nome in india in afghanistan addirittura 18 forse anche di più 20 25 tantissime ma solo alessandria d'egitto rimarrà quella più famosa e più sfarzosa alessandria d'egitto venne fondata alla fine del trecento 32 avanti cristo nella parte occidentale del delta del nilo lungo la costa del mediterraneo alessandro aveva immaginato una città imponente monumentale che grazie alla sua posizione strategica sarebbe dovuta diventare il principale scalo commerciale per i prodotti agricoli dell'egitto e per le merci provenienti dal medio oriente diretti in grecia date anche le difficili condizioni del terreno sabbioso su cui sorgeva l'edificazione della nuova città richiese molto tempo e alessandro non la vide mai terminati i lavori di costruzione furono portati avanti da tolomeo uno dei più fedeli generali di alessandro dalla morte del sovrano macedone tolomeo assunse il controllo dell'egitto per la vita la dinastia tolemaica grazie alla sua posizione strategica in pochi secoli alessandria divenne una grande metropoli cosmopolita seconda per dimensioni soltanto alla roma imperiale la città era dotata di un monumentale doppio porto collegato alla vicina isoletta di faro su questa piccola isola del neretto intorno al 280 avanti cristo il famoso faro d'alessandria una delle sette meraviglie del mondo antico questa colossale costruzione che avrebbe dato il nome fatto da modello per tutti gli altri fari della storia era alta oltre 130 metri e terminava con un'imponente lanterna la cui luce grazie a un sofisticato sistema di specchi riflettenti