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Teoria della Prospettiva nel Rinascimento

io ho una teoria è mia quindi assolutamente opinabile ma io credo che il primo rinascimento il rinascimento sia iniziato a firenze questo lo dicono tutti ma in particolare sia iniziato un punto geografico fisico calpestabile che io ritengo che sia luogo di inizio di tutto quanto e cioè immaginatevi entrare dalla porta dal portale principale della duomo di firenze la basilica di santa maria del fiore e di posizionarvi un metro e ottanta all'interno ecco secondo me il primo rinascimento è nato esattamente lì un metro e ottanta all'interno del portale principale della della cattedrale basilica santa maria del fiore perché è di fronte voi vedete che c'era il battistero di firenze ecco in sostanza sarebbe questa la vista sono stupito lato ma insomma questa sarebbe la vista che noi avremo davanti da quella posizione che vi ho detto e perché io individuo proprio quel luogo perché in quegli anni più l'ipo brunelleschi le sperimentazioni se ritengono attuate tra il 1400 xvi fosse 1420 ci sono diverse ipotesi proposte anche dal suo biografo ufficiale primo biografo ufficiale che era antonio manetti che però ha scritto un testo circa 100 anni dopo la vita di san filippo brunelleschi allora cosa è successo in sostanza filippo brunelleschi aveva messo a punto in quegli anni diciamo tornar 1420 messo a punto un stratagemma grafico quindi per disegnare per riuscire a rendere il nostro spazio che per quanto noi sappiamo tridimensionale e non ho composto da altezza larghezza e profondità ma aveva messo a punto questo metodo per tradurre il nostro spazio tridimensionale su una superficie bidimensionale e aveva quindi creato quella che noi definiamo prospettiva scientifica o la prospettiva lineare l'aveva fatto si suppone anche quando aveva dovuto proporre ai committenti il suo progetto della basilica di santo spirito cui vedete un disegno che dimostra come doveva essere il disegno appunto prospettico dell'interno della basilica di santo spirito che vedete una fotografia della basilica di santo scritto vi sto dicendo che in sostanza i nostri occhi vedono secondo la prospettiva centrale e che filippo brunelleschi aveva trovato un metodo per disegnare esattamente così come i nostri occhi vedono io credo che questo sia il punto d'inizio del rinascimento proprio perché è permette una visione che è quella centrale dell'uomo l'uomo è colui da cui prende vita tutto il percorso conoscitivo della realtà ci sono diverse ricostruzioni possibile dell'esperimento che brunelleschi aveva compiuto vi mostro alcuni disegni secondo me sono un po fantasiosi perché parliamo di filippo brunelleschi che era alquanto razionale dell'applicazione e vedere questo sarebbe lui con uno specchietto in mano mi sembra veramente abbastanza improbabile ma cos'era successo in sostanza filippo brunelleschi aveva dipinto avete visto esattamente la l'immagine del battistero di firenze da quella posizione che io vi dicevo prima all'interno del portale della basilica quando venne del fiore e l'aveva dipinta su una tavoletta di legno e aveva praticato un foro che coincideva con l'altezza eccolo qua l'altezza del suo occhio del suo punto di vista dopo di che cosa aveva fatto si era posizionato di nuovo nello stesso punto aveva preso la tavoletta con il disegno in prospettiva del battistero e aveva guardato da dietro tramite un foro al punto che aveva praticato all'altezza del suo occhio e davanti a lui io credo fissato con delle braccia qualcuno dice distanza di un braccio ma un braccio era io penso un braccio meccanico non certamente il braccio il suo fisico poteva alzare e abbassare lo specchio ma in sostanza abbiamo avvistato uno specchio davanti a con un braccio appunto poteva essere mosso di me la immagino che potesse essere ruotato in una direzione nell'altro leggermente immaginatevi qui un braccio di legno ecco è davanti alla tavoletta con il disegno del battistero di san giovanni in prospettiva lui aveva posizionato questo specchio in questo modo lui poteva guardare attraverso questo foro il disegno che si rifletteva sullo specchio immaginatelo qui e guardare nel frattempo spostando lo specchio guardare esattamente l'immagine del battistero che aveva davanti e le immagini sarebbero coincise e questo esperimento era servito appunto a brunelleschi per dimostrare la scientificità del suo metodo di disegno ora vi faccio vedere a questo punto un po meglio che cosa consiste la prospettiva centrale avevo pensato di fare un video in cui io disegnavo ma la scoperta perché era troppo difficile disegnare con il computer a mano libera dal mouse e vi faccio vedere ho saccheggiato come sempre del web delle immagini e vi faccio vedere in cosa consiste la prospettiva centrale in sostanza immaginate di avere una linea di terra questa qui è quella che coincide con il posto in cui noi mettiamo i piedi è in sostanza una linea dell'orizzonte che è un linea che si fa passare per l'altezza dell'occhio di chi guarda e in sostanza tutte le linee convergono sul punto di vista pv si scriverebbe abbiamo se c'era meglio nell'immagine in questa si vedeva ecco qua qui è in inglese bene sheen point punto di vista in inglese per sheen point per noi al punto di vista appunto vedete che tutte le linee parallele in profondità convergono allo stesso punto di vista ecco qui la linea dell'orizzonte c'è poi una distance point un punto di distanza possiamo chiamare anche punto di fuga che segna la distanza che noi effettivamente abbiamo dal dagli oggetti che vengono rappresentati e le linee vanno a congiungersi con questo punto di distanza per determinare appunto immaginate da qui tutti questi punti che vanno a congiungersi con il punto di distanza e vedete che si viene a creare guardatelo con questo avrebbe coincidere con questi punti appunto per determinare la distanza la dimensione delle delle forme che noi vediamo in distanza velo spiegato in modo molto semplificato siate pazienti con me ma in questo caso vedete appunto l'immagine di potete provare a disegnare la vostra camera o la stanza in cui state guardando questo video studiando e bisogna anche in prospettiva centrale voi siete paralleli al a ciò che disegnate la prospettiva centrale può essere perfetta come questa oppure può essere asimmetrica immaginate di spostare il punto di vista in questa direzione quindi l'immagine cambia vi sto dicendo una cosa importantissima se noi ci spostiamo cambia il modo in cui vediamo al mondo a questa filosofia questa è la filosofia e vi sto dicendo quindi che rinascimento secondo me il primo rinascimento nasce esattamente quelli nel luogo in cui è nata la prospettiva perché vi sto dicendo che si tratta di calcolare prima di tutto il modo in cui l'occhio vede e quindi la mente vede giulio carlo argan che la questo è importantissimo storico dell'arte su cui moltissime generazioni passate si sono formate diceva che in sostanza la prospettiva non era altro che l'immagine dello spazio percepito dalla vista che coincideva con lo spazio concepito dalla mente perché disegnare secondo la prospettiva voleva dire impiegare un metodo razionale ciò che l'occhio vede e ciò che la mente concepisce coincidevano quindi davvero una sorta di modo di vedere secondo l'intelletto secondo la mente davvero qualcosa di filosofico molto molto affascinante molto importante ora c'è chi dice che forse brunelleschi avesse riscoperto la prospettiva perché qui sto facendo vedere degli affreschi dei frammenti di affreschi della pittura romana quindi può darsi che in antico esistesse la prospettiva vedete appunto ho scelto due frammenti diversi e vedete appunto che c'è una sorta di prospettiva ma è intuitiva non sempre perfetta perché se questo è il punto di vista centrale certamente questo non coincide con lo stesso punto di vista ma insomma non sappiamo se esistesse una precedente prospettiva fatto sta che comunque è andata persa le ipotesi più accreditate dicono in realtà che filippo brunelleschi avesse riscoperto ho scoperto insomma questo metodo grafico per disegnare le antichità romane durante i suoi viaggi di studio a roma brunelleschi compierà moltissimi viaggi a roma e gli servivano proprio questi questi disegni per studiare gli edifici antichi non tanto quindi per studiarne le forme ma proprio per studiarne per capirne il senso costruttivo quindi proprio in senso molto moderno da questo punto di vista certo è che la prospettiva era già stata iniziata come strumento di rappresentazione della realtà era stata impiegata come sappiamo da giotto e prima ancora da duccio quindi sto mostrando una bellissima annunciazione di duccio di boninsegna 1308 1311 l'idea era quella di rappresentare delle figure che fossero monumentali e volumetriche occupassero cioè uno spazio ottenute magari con uno schiavo un chiaroscuro e inserendole in uno spazio verosimile uno spazio che però fatemelo dire era assolutamente approssimativo e cioè noi siamo assolutamente grati a duccio cimabue e giotto che per primi hanno provato a sperimentare la prospettiva accidentale la prospettiva intuitiva non accidentale la prospettiva intuitiva ma lo facevano in modo assolutamente approssimato certo l'idea era quella di inserire le scene in uno spazio terreno guardiamo per un attimo l'annunciazione di duccio e capiamo cosa c'è che non funziona se noi guardassimo i travetti del soffitto potremmo davvero immaginare che la prospettiva forse una prospettiva davvero quel punto di vista centrale qui abbastanza corretta certo è che se poi noi guardiamo la questa sorta di chiamiamo la cassapanca su cui è seduta la vergine questa un'annunciazione vediamo che le linee non coincidono assolutamente così come non coincidono assolutamente le linee di questa di questo arco di queste di questa parte architettonica così come non coincide questa parte architettonica e così via guardate addirittura questo le girono reggi oggi vangelo ora gpp asma nel testo che stava leggendo la vergine che ovviamente non coincide quindi non stiamo mettendo in evidenza i difetti ma vi sto cercando di far capire che l'idea tra il 200 i primi anni del trecento era sicuramente quella di riportare le scene sacre in una rappresentazione che fosse terrena realistica verosimile ma ovviamente i personaggi e che vi sono stato non erano riusciti del tutto un passo in avanti in questo senso era stato fatto da ambrogio lorenzetti stiamo guardando un'altra bellissima annunciazione del 1344 guardate come in questo caso la prospettiva sembri davvero molto più realistica se noi seguiamo la diminuzione progressiva delle piastrelle del pavimento verso il fondo ma ancora una volta è una prospettiva intuitiva non non geometrica non regolare non realistica per quanto molto affascinante dovremo aspettare quindi l'esperimento di brunelleschi e poi dovremo aspettare addirittura che leon battista alberti un altro artista architetto molto colto molto importante nel 1435 di non aspettare che lui pubblichi scriva in realtà questo testo intitolato della pittrice pictura testo con una dedica fatta possa proprio per brunelleschi per come dire confermare di debito che leo battista alberti aveva nei suoi confronti ma in quel testo leon battista alberti scriverà alle regole scientifiche appunto che devono dovranno essere impiegate per disegnare e dipingere e per scolpire ovviamente bassorilievo dato rilievo secondo le regole della prospettiva lineare scientifica brunelleschiano qui vedete appunto quello che dicevo prima è che sarebbe il nostro punto di fuga appunto di distanza e appunto le dimensioni voi vedete appunto che diminuiscono in lontananza come noi sappiamo è tutto il quattrocento impiegherà da questo momento in poi tutti gli artisti del quattrocento da questo momento in poi impiegheranno la prospettiva brunelleschiano o albertiana che dir si voglia questo da un punto di vista sempre filosofico secondo me coincide con una visione della realtà che era sempre più analitica e matematica sempre più razionale che a causa della ne parlavamo no della fiorire dei commerci immaginatevi se è la borghesia si sta affermando e ha bisogno di avere conti ci ha ri ovviamente questa mentalità più razionale più scientifica si rispecchia anche in questa idea appunto questa rispondere con maggior precisione alla necessità scientifiche dell'epoca tutto 400 vi dicevo impiegherà la prospettiva scientifica brunelleschiano abbia messo qui una casuale molto breve carrellata di immagini in tal senso questa è andare uno studio di un calice realizzato da paolo uccello e quindi mostro la battaglia una delle celebri battaglia di san romano sempre paolo uccello guardate come la disposizione addirittura delle lance dei feriti dei morti nel ci vogliono in qualche modo condurre l'occhio in profondità secondo una visione che assolutamente prospettica è come se in sostanza la prospettiva ci potesse rendere l'illusione dello spazio e l'illusione dello stato dipinto come una specie di finestra immaginate di trovarvi davanti un dipinto e il dipinto è una finestra che ci apre al mondo altro una realtà che noi vediamo davanti a noi altra come se fosse una continuazione del nostro mondo anche se vorrei farvi notare quindi anticipo di tiro però tra poco ovviamente la prospettiva non è soltanto la ricostruzione illusionistica del mondo ma può anche essere usata per il senso espressivo per darci esattamente una visione che l'artista vuole che noi abbiamo della scena che ci presenta per portare l'occhio dello spettatore al centro se il centro la prospettiva centrale è quella che ci interessa di più come diceva lo storico dell'arte americana john berger la prospettiva veicola tutte le immagini della realtà per indirizzare un singolo spettatore che a differenza di dio può essere solo in un luogo alla volta quindi l'idea è proprio quella di condurci in un punto che è un punto preciso che l'artista ha scelto la prima cosa che voi dovrete fare da adesso in poi guardando un dipinto che è stato fatto dal 1400 in poi voi dovete capire se c'è la prospettiva e che tipo di prospettiva perché se c'è significa che l'artista ha scelto un punto di vista particolare che è quello quello in quale che noi abbiamo che coincide con il nostro occhio come spettatori e da lì parte tutto quanto eh sì perché in sostanza attorno un attimo indietro di nuovo è come se sparissero i diversi punti di vista in compresenza del mondo medievale ed ecco perché io parlavo della noni nascita del rinascimento con la nascita della prospettiva perché come se venisse davvero data importanza al punto di vista unico dell'individuo la prospettiva vi dicevo ancora come visione razionale che si sostituisce in sostanza quel pensiero irrazionale spirituale un po astratto del medioevo continuo con la mia carrellata e vi sta mostrando la bellissima flagellazione di piero della francesca e vedete appunto con un pavimento in prospettiva degli edifici assolutamente sì a rinascimentali che classici come prospettiva perfetta vi mostro poi meraviglioso san gerolamo dello studio di antonello da messina anche questo guardate in questo caso le piastrelle sono assolutamente misurabili vedete che lo spazio è assolutamente misurabile noi potremo capire quanto è grande e questo spazio misurando prendendo le unità di misura della piastrella e moltiplicando contando le piastrelle che nell'artista dipinto dal primo piano al fondo quindi davvero capite che lo spazio razionale e misurabile questo che pare anche col fatto che l'arte non era più considerata semplicemente un'arte meccanica con cui ci si sporcava le mani liberale intellettuale del pensiero è un'epoca questa in cui gli uomini venivano valutati ognuno veniva valutato per ciò che riuscì che per ciò che fa faceva è un po la stessa cosa che vale per noi no l'uomo che ha un valore per ciò che fa per la sua capacità di produrre sicuramente tutto questo è molto molto affascinante vi faccio vedere ancora una bellissima annunciazione nel 1490 di sandro botticelli di nuovo con la prospettiva centrale vedete questo spazio misurabile in primo piano e in profondità la in fondo vediamo uno spazio che diventa che accenna anche se bruciarli non era sicuramente mais in tal senso alla prospettiva aerea ecco invece di maestro la prospettiva aerea quindi reiterazione bari ma immagine della ultima cena di leonardo da vinci il cenacolo di milano e voi vedete che di nuovo c'è la prospettiva centrale vedete che i travetti del soffitto gli arazzi appesi alle pareti tutto portano l'occhio dello spettatore verso il centro il punto di vista centrale che coincide con il volto di cristo vi sto dicendo appunto che l'artista guida l'occhio esattamente dove vuole che noi guardiamo stesso discorso così accadranno in avanti e vi sto mostrando a questo punto un bellissimo dipinto della consegna delle chiavi di perugino che è affrescato della cappella sistina alle parti vaste della cappella sistina appunto da perugino guardate di nuovo questo spazio con questa prospettiva geometrica e la piastrellatura di questi spazi saranno veramente molto utili a condurci dal primo piano al fondo stessa cosa ancora più raffinata passando al cinquecento qui stiamo guardando la celeberrima scuola di atene delle stanze vaticane di raffaello e vedete appunto che la prospettiva centrale di nuovo ci conduce al punto centrale il punto importante che si trova tra i due filosofi centrali catone aristotele appunto che determinano il punto di partenza di organizzazione dello spazio e di tutti i personaggi ora chiuderei con questa immagine un pochino la classica direi perché parliamo di distanza e parliamo di rappresentazione realistica ci dice questa immagine