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Architettura Palladiana e Ville Venete

[Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] il mio libro di racconti oggi mi porta tra le morbide colline venete ed esattamente sopra vicenza a due passi dal santuario del monte berico prima di salire e perdermi questa splendida macchia di verde passeggio un po nelle piazze della città e nell'allegria del mercato di vicenza spicca inamovibile la statua della figura centrale di questa zona che è andrea palladio architetto teorico dell'architettura e scenografo italiano del rinascimento nato a padova nel 1508 influenzato dall architettura greco romana anzitutto da vitruvio è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell'architettura occidentale da qui il nome di ville palladiane che contraddistingue le più belle dimore venete per questo la città di vicenza e le ville palladiane del veneto sono uno dei patrimoni dell'umanità unesco in questa prima tappa arrivo a villa valmarana ai nani chiamata così proprio per le statue che adornano il muro di cinta della dimora [Musica] questa famiglia infatti sin dal cinquecento aveva sempre sostenuto l'attività del grande architetto motivo per il quale forse proprio qui si trova l'unico ritratto del palladio esistente al mondo sebbene la costruzione risale a cento anni dopo si può ancora vedere la fortissima influenza delle forme e linee che caratterizzarono le ville palladiane la loggia con i suoi colonnati il giardino all'italiana davanti e dietro e le barchesse delle costruzioni distinte che ospitavano le varie attività rustiche della tenuta il primo edificio quello residenziale voluto da giovanni maria bertolo fu completato nel 1670 durante gli anni successivi alla struttura furono affiancata e una barchessa una foresteria una stalla e vari altri edifici tipici delle ville venete nel 1720 la proprietà venne ceduta ai fratelli valmarana e ancora oggi sono loro a possedere curare e abitare il complesso grazie alla loro passione alla loro dedizione il pubblico può ammirare degli splendidi affreschi di giambattista e giandomenico tiepolo che delle pareti di casa hanno fatto le loro incredibili tele una della sorella mi aspetta per raccontarmi la storia della casa e la sua personale esperienza dopo essere cresciuta in mezzo alle opere d'arte buongiorno buongiorno benvenuta grazie leggo [Musica] per quanto riguarda la mia storia ho tantissimi ricordi perché a giugno ea settembre viviviamo qua dai nonni perché non vivevano qua quindi erano la casa dell'estate dei giochi ma era la casa di famiglia chiamarla proprio la stanza della casa degli occhi non sembra eccessivo perché quanto meno ce lo presenta fermata formale un po un po importante è una croce e delizia nel senso tutte le dicono come se posso nata a vivere un fatto così bello le mie figlie non amavano vivere qua perché si sentivano diverse dalle loro compagne di scuola [Musica] è una casa che dall'america alla fine del seicento è sempre appartenuto alla famiglia valmarana il punto di partenza della tradizione che ha fatto di questa casa un'attrazione immancabile di vicenza rimane comunque giustino valmarana che nel 1736 diede inizio alla trasformazione radicale di questa villa convocando tra l'altro il più famoso artista europeo di allora giustino valmarana chiama per abbellirla l'architetto muttoni che era un architetto importante del tempo che rifà il timpano della palazzina rifà tutta la foresteria e la scuderia nel frattempo giustino valmarana diventa sempre più vecchietto e praticamente nell'anno della sua morte chiama giambattista e giandomenico tiepolo che affrescano la palazzina e la foresteria di quattro mesi [Musica] la particolarità di questi affreschi dove mi porta alla padrona di casa è che tiepolo con una scelta condivisa dal colto committente decise di revocare i quattro principali poemi dell'intera storia letteraria occidentale l'iliade l'eneide l'orlando furioso e la gerusalemme liberata al contrario di tante altre dimore che invece celebrano nelle pitture il potere di uno stato o di una famiglia [Musica] cominciamo la nostra visita dalla palazzina siamo in questo momento nella sala del sacrificio dei vigili è che il salone centrale vediamo efigenia che viene sacrificata per mano e l'indovina calcante agamennone ha ucciso delle serbe che diana e ha detto sempre per bocca dell'indovino che avrebbe dovuto sacrificare sua figlia per avere il vento che avrebbe portato le navi greche a ed ecco il momento del sacrificio abbiamo cercate che sta per sacrificare ifigenia abbiamo il servo con il vassoio pronto a raccogliere la testa ma in quel momento da una nuvola appare cupido con una cerva che verrà messa al posto di fidelia in fondo c'è agamennone il padre di fi genia che con un mantello sui copre gli occhi per non vedere lo scempio della figlia una parola ovviamente in generale su questo bellissimo affresco è il grandissimo senso di prospettiva noi siamo come degli spettatori che assistiamo all'attimo del sacrificio tutti gli affreschi di queste dell'altra villa della palazzina della foresteria hanno delle bellissime quadrature dicevo delle bellissime cornici che sono fatte da girò il nome negozi colonna che accompagnava sempre i tiepolo in cima vediamo il 2 dei del vento euro e zefiro vedete che hanno una specie di di soffio è il vento che farà partire le navi greche alla volta di questa villa a tutti i soffitti sfondati perché siamo sempre a contatto con la divinità [Musica] a quanto giuliana la causa primaria di questa tragedia con degli amorini che l'accompagnano e riusciamo sempre a riconoscere piana perché ha una lunetta sulla testa [Musica] nella seconda stanza che la stanza delle linee ed ecco qua vi era onesta di achille il motivo è che agamennone ha preteso la schiava l'amante l'amica a bree sede di achille e ha chiesto che vada nel suo campo e achille perde la testa e furioso lo capisce nulla e si scaglia contro gamelion ma naturalmente la dea atena minerva tena lo prende per i capelli perché non è accettabile che due più importanti generali greci all'inizio della guerra di combattano uno contro l'altro in questo affresco invece vediamo un po la natura umana di achille che piange sulla riva del mare ecc e teti che la sua mamma che sale dai frutti per ascoltarlo accompagnata da una nereide abbiamo veramente la sensazione di essere degli spettatori davanti a uno fra teatrale addirittura abbiamo achille che si siede sulla scena e in qualche modo in mezzo a noi in cima abbiamo minerva dea della saggezza che abbiamo visto difende lamentano dall'ira dei killer che guarda lei la scena la riconosciamo naturalmente perché alla città in taccante perso singolo siamo in una nuova stanza nella terza che è la stanza dell'orlando furioso abbiamo due episodi il primo episodio e angelica che la fidanzata di orlando che viene rapito dai pirati incatenata alla roccia e c'è il mostro marino che sta per divorarla per fortuna arriva l'ippogrifo e la salverà in questi tre affreschi invece c'è un altro episodio e l'episodio dell'amore fra angeliche medoro angelica è la principessa del cat eye quindi una signora cinese promessa sposa al paladino orlando e si innamora di medoro un guerriero saraceno ecco che scrivono i loro nomi sul tronco dell'albero vedete c'è scritto medoro si scambiano sguardi amorosi mentre qua angelica cura con delle erbe medicinali le ferite di medoro [Applauso] in quest'ultimo affresco vediamo che sono in una capanna di contadini dove si sono fermati e addirittura si sono sposati [Musica] [Applauso] e vediamo che regalano ai contadini a mo di ringraziamento un anello [Musica] [Musica] qui invece siamo nella stanza delle mail abbiamo tre affreschi che rappresentano l'episodio chi le sa e didone abbiamo enea che tocca terra a cartagine le navi hanno subito la tempesta si sono dovute fermare sono in cattive condizioni e appare a enea la madre venere che gli dice non ti preoccupare sei in terra amica va e troverai la regina didone nel quadro centrale invece abbiamo l'arrivo di enea del figliolo e di anchise suo padre al cospetto della regina e nell'ultimo affresco c'è il sogno di nea ad enea appare in sogno mercurio il messaggero degli dei che gli dice riprende il tuo viaggio la tua missione è quella di arrivare nel lazio e di fondare una nuova città di roma e quindi lui suo malgrado deve dare l'addio di doni donne sconvolta dal dolore di questa partenza si ucciderà [Musica] qui siamo nella stanza della gerusalemme liberata di torquato tasso abbiamo qua rinaldo e armida e rinaldo è il capo dell'esercito cristiano e armida è una maga che seduce in qualche modo i paladini e li rapisce nel castello incantato questa volta appare in sogno a rinaldo su una nuvola con dei cavalli che non si capisce se esistano non esistono per fare in modo che rinaldo si innamori di lui ed ecco qua share e del loro amore lei ha fatto l'incantesimo attraverso lo specchio fatato e vediamo che rinaldo ha completamente perso la testa per questa donna molto sensuale molto bella ma carlo ubaldo compagni d'armi di rinaldo solo dietro perché intendono riprendersi il loro capitano ed infatti con uno scudo magico rompono l'incantesimo e rinaldo in qualche modo torna il fesr si strappa i fiori che si erano messi col armida e torno nell'esercito vediamo in quest ultima scena la scena dell'addio rinaldo torna l'esercito mentre armida lo salute disperata [Applauso] in cima vediamo la morale che accomuna tutte le storie raccontate in questa via il bene trionfa sul male e la virtus notizia finito il tour attraverso queste indimenticabili gesta epiche carolina valmarana mi porta verso la foresteria diretta ad altre sale meravigliose ma nel frattempo decide di svelarvi il suo giardino privato dove ama camminare in tranquillità e lontana dai turisti e dagli occhi indiscreti qui ha deciso di restaurare un antico locale tecnico e fare la sua casa con i suoi cani i suoi ritmi il suo silenzio [Musica] e dopo questa piccola pausa nei suoi spazi privati la padrona di casa mi porta di nuovo nelle sale affrescate dove da piccola ha passato la sua infanzia tra i fumetti chiamiamoli così scherzosamente che le hanno ispirato pensieri e sogni qui siamo nella stanza dei contadini forse per me la stanza più importante perché era la stanza dove io e mia sorella dormivamo quando andavamo a trovare i nonni a giugno ea settembre una stanza che racconta assolutamente quello che succede nella normale vita dei contadini nell'affresco centrale vediamo un momento di cibo vediamo gli uomini seduti e le donne in piedi anche se le donne sull'incidente vedete la donna incinta che mangia la polenta sono scene festive ovviamente il bambino è nudo quante ne sono scalzi c'è questa specie di zucca ormai cresciuta nella parete opposta invece un momento di riposo di contadini hanno lavorato e le loro donne e gli hanno portato i cesti con il cibo [Applauso] [Musica] siamo nella stanza delle cineserie ma soprattutto siamo nella stanza dove dormivano i miei nonni giustino e da maglia e noi la mattina venivamo a trovarli nel lettone quindi per me questa è una stanza piena di storia di ricordi ed è per questo che mi ha fatto piacere estendono su questo letto dove mi ricordo stavo con loro il mondo cinese il mondo dell'oriente era molto la moda ai tempi di battisti giandomenico tiepolo naturalmente c'era stato marco polo secoli prima e negli anni di giandomenico c'era la turandot negozi che andava per la maggiore quindi abbiamo vari momenti di vita immaginaria cinesi la passeggiata del mandarino con un no che lo accompagna per il suo divertimento due affreschi che chiamiamo i mercanti di stoffe dove c'è una vendita di stoffe e di cose preziose vediamo la bellezza della stoffa come dipinta tutti i dettagli della stoffa stessa della seta proprio [Musica] invece del grande affresco alle mie spalle c'è il sacrificio alla dea luna c'è il sacerdote che sparge l'incenso e ci sono le offerte [Musica] io sono sul tavolo perché questa era la nostra stanza da pranzo quando la famiglia viveva effettivamente a tutti gli effetti inviti in mille foresteria perché c'era mano turismo la villa era solo parzialmente aperta e adesso ma il gioco qui soltanto la sera per occasione particolare o per qualche riunione di famiglia la peculiarità di questa stanza sono questi due scaloni intra un play che sembra che ci portino un piano immaginario non primo piano degli scaloni abbiamo due cose abbastanza sensazionali la prima è una scimmia la scimmia veniva acquistata a carissimo prezzo dalle navi che arrivano dall'africa da parte di persone ambiente e aristocratici perché veniva considerata una cosa di grande lusso dietro invece abbiamo ali che era effettivamente il vero servitore dei tiepolo che porta o il caffè o la cioccolata vedete come la libreria l'abbigliamento riporta un pochino agli abiti che abbiamo visto nella palazzina si chiama la stanza del carnevale perché abbiamo tre quadri di scene carnevalesche abbiamo qui il ciarlatano che bisbiglia la buona fortuna a un cliente abbiamo qui il ballo fra pantalone e colombina in ultimo questo mondo nuovo è il mondo del cinema del movimento abbiamo questi signori di spalle che comunicano assolutamente tutto di loro senza aver bisogno di essere visti luisa la prospettiva l'abilità del dare la prospettiva è tale che sono proprio quadri che a cui si arriva salendo lo scalone immaginario lasciando l'immaginario di villa valmarana il nostro libro ci porta vicino nella cittadina di thiene ma in una dimensione totalmente diversa proiettandoci in un castello pre palladiano proprio nel centro storico della città camminando nel pieno del centro storico mi appare un maestoso portone dove la padrona di casa discendente diretta dei piene mi aspetta per mostrarmi le bellezze del castello datato al quattrocento è nato per lo stoccaggio dei prodotti agricoli del territorio circostante [Musica] [Risate] [Musica] [Risate] [Musica] qual è la storia di questo castello così imponente così forte allora questo castello nasce nella metà del 1400 ed è stato commissionato dalla famiglia porto una delle più importanti famiglie dell'epoca del territorio vicentino sorge al centro di una importante azienda agricola dell'epoca e infatti la particolarità di questo castello pur risalendo la metà del quindicesimo secolo è che nasce proprio già come villa siamo di fronte ad un esempio di villa pre palladiana quindi palladio certamente visitò questo edificio prima di creare quei gioielli che caratterizzano questo territorio miglia porto che era una delle famiglie più ricche e importanti del vicentino all'epoca commissiona questo edificio al centro delle loro importanti proprietà terriere è noto con il nome di castello perché le caratteristiche sono quelle di un castello medievale le torri gli ingressi merlati le mura ma non è un castello difensivo che tra l'altro si conserva in maniera esemplare [Musica] non al fronte la grande corte di lavoro di questa azienda agricola con le barchesse in un luogo di servizio e un luogo dove immagazzinare i prodotti mettere a riparo gli attrezzi [Musica] la parte centrale costituita questa imponente costruzione che è caratterizzata da queste cinque ampie arcate al piano terra che invitano ad entrare proprio nel porticato nella loggia forma di t che caratterizza piano terra e le dottore leggermente aggettanti ai lati impossibile non notare i camini di questo edificio che sono i camini veneziani che ritroviamo nei quadri del carpaccio [Musica] e la bellissima penta fora il piano nobile anch'essa è tipicamente veneziana anzi questo è l'unico esempio in terraferma di penta four e non ne troviamo in altre parti [Musica] secondo tradizione veneziana era anche completamente affrescato in tutte le facciate esterne purtroppo gli affreschi sono andati deteriorandosi è sempre più scomparendo nel corso dei secoli ma con un scrupoloso lavoro di restauro siamo riusciti a riprendere riportare alla luce alcuni affreschi nella parte est dove si notano due coppie di grandi guerrieri e due cavalli il castello sorge nel centro storico di thiene è stata completamente inglobata dalla città ma le mura ancora oggi segnano il confine di questi 12 mila metri quadri di verde con questo edificio straordinario e lo proteggono un del resto della città un altro elemento molto importante la vera da pozzo che è stata realizzata su disegno di andrea palladio che è una vera al centro c'è proprio questa profonda cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e poi da qui si accede alle scuderie andiamo a vederla [Musica] [Musica] queste sono le scuderie che sono state realizzate agli inizi del 1700 su disegno dell'architetto francesco moltoni sono straordinarie ci sono 32 poste e qui venivano posizionati i cavalli che venivano venduti già addestrati caratteristica di questa scuderia è la bellezza straordinaria la razionalità con cui è stata realizzata tutte le poste sono caratterizzate da queste colonne in marmo rosso e su ogni colonna c'è un punto in pietra tenera di vicenza uno diverso dall'altro [Musica] ogni colonna i ferri dove venivano attaccati le briglie e tutti i finimenti dei cavalli [Musica] e da notare il pavimento pavimentazione straordinaria tanto è stata studiata proprio per evitare che il cavallo scivoli è stata studiata in maniera differente a seconda della zona dove ci troviamo qui al centro per esempio era il luogo dove il cavallo veniva vinto dopo l'addestramento con questo ciotolato che invitava proprio che scivolasse e la parte centrale a questo straordinario disegno in pietra bianca e rossa che crea questo motivo a catena poi le mangiatoie in legno che si sono conservate intatte nonostante i secoli e altre due caratteristiche molto importanti sono la roccia che è un canale artificiale è stato realizzato dalla comunità di thiene nel 1281 che attraversa il castello e le scuderie sono state realizzate apposta sopra la roccia per avere l'acqua facilmente prelevabile ci sono due botole che permettono di accedere all'acqua per pulire abbeverare e gli stessi né stessi canalini che servivano per raccogliere i liquami defluivano proprio direttamente in questo corso d'acqua [Musica] oltre all'importanza del corso d'acqua come sopravvivenza quotidiana i nobili di allora non si facevano mancare per nessun motivo il loro luogo di culto per questo motivo in ogni castello dimora che si rispettasse non poteva mancare la chiesa privata [Musica] no [Musica] siamo all'interno della chiesa che fa sempre parte del complesso monumentale del castello di thiene è dedicato alla natività di maria la chiesa e coeva al castello quindi risale a metà del 1400 ha subito delle trasformazioni nel corso dell'ottocento ma comunque si presenta abbastanza integra rispetto al progetto originale a un altare unico con un paliotto lombarde sco in pietra con maria al centro e gesù bambino e san bartolomeo e san francesco in alto è rappresentato invece il redentore sorretto da cherubini molto importante è il monumento funebre di teresa colleoni che è stato traslato qui nell'ottocento da guardino con leoni e rappresenta la cucina teresa colleoni morta molto giovane ed è a opera di gaetano monti l'opera è stata realizzata nel 1844 questo è il quadro di san gaetano di thiene che apparteneva la nostra famiglia san gaetano e nato nel 1480 e la madre era un apporto e il padre era un tiene quindi proveniva da due importanti famiglie del nostro territorio è importante perché è stato il fondatore dell'ordine dei teatini insieme a gian pietro carafa [Musica] la nostra famiglia è molto legata questa chiesa qui celebriamo i battesimi matrimoni di tutta la famiglia quindi c'è un legame molto forte e molto sentito io stessa mi sono sposata qui tutti i miei figli sono stati battezzati anche [Musica] ma prima di entrare a visitare le bellissime sale del castello c'è un'altra sorpresa che mi aspetta nelle profondità questa volta infatti per svelare altri metodi di conservazione bisogna scendere sottoterra qui siamo nel sotterraneo del castello uno dei tre sotterranei che ha realizzato francesco porto nella metà del 1500 questo sotterranei molto particolare perché è completamente sotto terra siamo a tre metri e mezzo dal livello della strada ed è uno dei sotterranei migliori per la conservazione anche del ghiaccio infatti in questo sotterraneo c'è una cisterna profonda otto metri che serviva per mettere i blocchi di ghiaccio che volevano portati giù dalle montagne di notte su carri avvolti stoffa e paglia per preservarli è un uomo detto si calava con una scala posticcia all'interno della cisterna e collocava il ghiaccio ghiaccio che poteva mantenersi anche per tutta l'estate una volta le cisterne erano costruzioni molto frequenti nel nostro territorio e purtroppo oggi giorno sono abbastanza ignorate ma sono state fondamentali fino all'avvento dell'elettricità e fino all'avvento dei frigoriferi e non a caso anche il castello è stato costruito proprio su un corso d'acqua in questo disegno acquerellato del settecento vediamo proprio come il castello e poi le sue proprietà i mulini e poi in seguito tutta la città si sia sviluppata proprio lungo questo importantissimo corso d'acqua artificiale che risale al 1200 81 che è la roggia la roggia che proviene da sant'orso [Musica] un semplice acquerello mi porta a capire come all'epoca fosse fondamentale pianificare soprattutto costruire in tandem con la natura sfruttando la anche rispettando la profondamente entrando nel pace del castello quello che regna è solo un silenzio maestoso ascoltando solo i passi leggeri della padrona di casa si riesce ad immaginare l'atmosfera antica e solenne che ancora domina queste sale [Musica] questo salone principale del castello siamo al piano nobile e domina questa bellissima penta fora gotica e stile veneziano questa grande sala ha una forma molto particolare una formati che si ripropone in tutti e tre i piani del castello il pavimento originale ed è in quadroni di cotto rosa e bianco nobilio è originale anch'esso ed è in noce e risale al xvii secolo alle pareti abbiamo questi grandissimi quadri di cavalli che sono un genere molto particolare perché protagonista essenzialmente è il cavallo per un animale ovviamente fondamentale all'epoca [Musica] molto particolari sono le travi che conservano ancora intatte queste decorazioni con fiori e foglie nonostante i secoli si sono ancora conservate benissimo ingentiliscono ancora di più questo spazio [Musica] dopo il salone è una lunga suspense arrivo insieme alla contessa nelle stanze più intime del castello qui sono bloccati nel tempo oggetti e frammenti di vita che ormai è diventata eterna grazie alla cura dei discendenti delle famiglie che hanno abitato che abitano il castello qui ci troviamo nell'ala est del castello dove abbiamo una serie di camere che una volta erano di vite ad ospitare gli amici della famiglia porto e oggi sono state attrezzate per poter mostrare l'aspetto più privato della vita dei nobili del tempo e sono state esposte tutta una serie di accessori oggetti d'uso quotidiano forsett bustini cappelli bastoni fibbie per i capelli tutti accessori che venivano utilizzati dai signori delle signore dell'epoca e che appartenevano alla nostra famiglia e che permettono al visitatore di vedere appunto anche gli aspetti più privati della vita di un tempo qui ci troviamo nella stanza impero chiamata così perché l'arredamento è proprio di stile impero di gusto tipicamente neoclassico è un esempio di camera da letto che veniva utilizzata all'epoca per ospitare gli amici di casa porto e troviamo anche un piccolo salottino riservato dove probabilmente facevano le conversazioni in questa camera possiamo assaporare la vita dell'epoca troviamo infatti camicie da notte antiche cuffiette boccette per i profumi i ventagli e anche la comoda perché a quell'epoca ovviamente il bagno non era all'interno del castello e anche l'acqua corrente non esisteva e per cui la servitù doveva portare l'acqua nelle brocche con i catini si dovevano lavare improvvisando alle pareti abbiamo quadri che risalgono al 1500 fino arrivare ai primi del 1900 con due ritratti di guardino con leoni e della moglie carolina giustiniani bandini al centro della stanza il tavolo con scacchiera che uno dei giochi più diffusi nell'antichità un gioco sociale [Musica] qui ci troviamo in un'altra camera da letto per castello che conserva moltissimo mobilio originale che è un po la caratteristica di questa casa in questa camera abbiamo un oggetto piuttosto curioso che un dialetto si chiama monega è vero una struttura di legno che serviva per tenere sollevate le lenzuola e permettere alla brace qui contenuta di riscaldare le lenzuola e qui abbiamo invece una culla una culla in stile impero alle mie spalle troneggia un quadro che rappresenta l'adultera davanti a gesù alla parete abbiamo uno strappo proveniente da villa i nani uno strappo di un affresco opera del tiepolo lo strappo è una parte di intonaco che viene prelevata dal muro e viene applicato su una struttura e viene appeso come un quadro e qui rappresenta la scena del sogno di medoro dell'orlando furioso [Musica] ma la vera memoria della casa non è attaccata alle pareti bensì racchiusa in libri libroni documenti acquerelli e testimonianze di ogni genere su pergamena questa è l'archivio del castello un'altra particolarità del castello e proprio che conserva tantissimi documenti a partire dal 1100 fino ai giorni nostri delle famiglie che sono state proprietarie di questa di questo edificio [Musica] [Musica] sono conservati qui i numerosissimi disegni che fanno parte dell'archivio del castello sono più di 500 disegni tutti realizzati a mano a inchiostro e china e tutti acquarellati sono delle vere e proprie opere d'arte che ci permettono anche di ricostruire la storia del nostro territorio perché sono indicate le proprietà dei terreni le costruzioni che esistevano e sono importantissime testimonianze ed è passato e infatti è proprio grazie a questi archivi che si può affermare con certezza ad esempio la data di costruzione della grotta che si trova nel parco retrostante i documenti raccontano come sia stata costruita nel 1581 da cristoforo sorte che era un magistrato dei beni in culti e anche qui delle semplici pietre ci raccontano una storia ormai scomparsa la magistratura dei beni in culti era infatti un organo voluto dalla serenissima con il compito di regolamentare lavori di bonifica e utilizzo dell'acqua in tutto il territorio sotto il dominio di venezia nel cinquecento aveva una peschiera intorno dove si coltivava il pesce mentre nell'ottocento come tradizione romantica voleva la grande vasca fu trasformata in un laghetto con giochi d'acqua e frutti vorticosi ora invece è una testimonianza viva e potente di come cambiano le cose nei secoli con un solo elemento che sopravvive inamovibile ma tornando in casa la contessa mi porta al piano terra dove gli affreschi sostituiscono ogni cosa e il vuoto diventa pieno [Musica] qui ci troviamo nel cameron e del camino chiamato così per l'imponente k trilobata che domina il centro della sala alle pareti abbiamo affreschi realizzati dai due più importanti allievi di paolo veronese giovanni antonio fasolo riceva in e battista zelotti sono scene tratte dalla storia romana e narrate da tito livio vengono rappresentati il banchetto di cleopatra con marc antonio musso scevola che si brucia il dito in questo caso davanti al report sen la clemenza di scipione e l'incontro tra ma sinistra e soffioni st in questa sala non mancano le figure mitologiche vulcano e venere con il braccio amore ai lati del camino e minerva il mercurio sopra la porta di ingresso in questa sala è molto forte il concetto di realtà e tradimento che si riferiscono alla situazione politica e alla realtà e al tradimento nei confronti della repubblica veneziana da parte dei nobili vicentini [Musica] questa salon rosso caratterizzato da questa pregiata tappezzeria di damasco rosso e oro alle pareti abbiamo numerosissimi ritratti che caratterizzano il castello perché sono ritratti che rappresentano membri delle tre famiglie che sono state proprietari del castello uno degli ultimi ritratti e questo le mie spalle che rappresenta guardino con leoni che ha ereditato il castello nel 1816 e lo ha posseduto fino al 1918 è l'ultimo della linea con leoni porto che si estingue appunto e lascia poi il castello al mio bisnonno antonio tiene la nostra famiglia è molto legata a questa casa anche pur essendo una proprietà privata siamo consapevoli della sua importanza pubblica e quindi il nostro compito è proprio quello di conservarlo valorizzarlo con una serie di attività collaterali ma soprattutto con le viste culturali mentre me ne vado dopo questo affascinante tour nel castello infatti la madre intrattiene degli amici inglesi arrivati ad ammirare le ville venete tra le quali non poteva mancare il castello di thiene [Musica] e ora qui lascio portare dal libro dei racconti in una vera e propria villa palladiana che raggiungo tra le colline del famoso prosecco di valdobbiadene tra vigne morbidi panorami e maestose montagne all'orizzonte [Musica] arrivando in questo posto mozzafiato che sembra cristallizzato nel tempo e lontano da grandi città o blu merati urbani e vicino solo al piccolo paesino di maser cammino lungo il viale della proprietà che da solo forma un'opera d'arte della natura la fontana esterna mi accoglie mi fa presagire tutto il mondo di bellezza che mi aspetta salire poi lungo il viale di ghiaia che porta davanti al prospetto della villa di maser è come scoprire l'ultimo pezzo di un puzzle che si apprezza solo nella sua interezza finalmente ricomposto sulle facciate ancora le antiche meridiane che segnavano l'ora solare da una parte e i segni zodiacali dall'altra la padrona di casa mi aspetta di fronte alla villa dove persino il timpano comincia a raccontare storie di vita e leggende solitaria scolpite per sempre nella pietra in cima lei ha la corona papale sotto c'è l'aquila che è l'impero questo è molto prima di un impero su ungariche proprio l'impero al centro sul petto delle aquile c'è lo stemma barbaro e l'aquila appoggia i piedi sulla testa del buy che è la pace i personaggi ai lati sono dei giovani che attaccati alle torna delle due salvano queste ragazze [Musica] la contessa luling buschetti mi conduce un attimo tra le stanze affrescate ma mi impone poi simpaticamente di vedere il ninfeo e restare all'esterno prima di perdermi tra gli affreschi sensazionali di questa villa mi racconta che le statue dentro le nicchie opera di alessandro vittoria che a sua volta fu allievo del famosissimo sansovino raffigurano le divinità dell'olimpo e dei boschi e che la leggenda narra dei musei che venivano qui a ripararsi e non si andavano più la villa è stata costruita tra il 550 560 da andrea palladio su un castelletto che la famiglia barbaro aveva già a maser i figli di barbaro quando l'hanno ereditata verso il 38 hanno contattato andrea palladio e hanno fatto dei viaggi con lui a roma per studiare l'architettura romana le rovine questi e quant'altro l'idea dello studio a roma era proprio un'idea di imparare dei rapporti dei ritmi architettonici che sicuramente palladio aveva già però era giovane e quindi lo hanno portato a studiare poi la villa ha continuato il suo iter tramite donne è sempre andata in dote a una figlia dalla famiglia barbaro è passata alla famiglia basadonna dalla famiglia basadonna è passata alla famiglia trevisan sempre con un'eredità e da lì è passata alla famiglia manin dell'ultimo doge di venezia e non si sa bene se la vendette o se ci arrivò per così forza d'inerzia la casa passò alla famiglia colferai che era il fattore della villa a quel punto la casa ha incominciato andare in rovina e metà circa dell'ottocento è stata acquistata da questa famiglia giacomelli che l'hanno presa è veramente l'hanno salvata e loro l'hanno tenuta fino al 1934 in cui mio nonno giuseppe volpi la comprò e con mia immensa fortuna la regalò la mia mamma e poi è stata la volta mia di occuparmi della casa c'era tutto il mondo che passava è sempre stata una cosa di grande cultura forse uno dei punti in cui più si imparava era a tavola stando zitti e ascoltando questi personaggi stupendo questi personaggi nel tempo oltre ad ammirare la villa e i suoi affreschi hanno goduto da generazioni e generazioni dei vini eccellenti che per tradizione mai spezzata sono stati prodotti da queste terre oltre ad aprire e turisti la proprietà la contessa il suo marito si occupano infatti dei 300 ettari di vigne e azienda agricola intorno alla vita è una gioia vedere il pubblico che viene e che lo apprezza che capisce che è una cosa sublime sono ben 9 100 metri quadri di affreschi di paolo veronese è abbastanza rara come cose [Musica] e infatti è proprio dal sensazionale autoritratto di paolo veronese che cominciamo a visitare le stanze interne il corridoio lunghissimo finisce con il suo affresco a grandezza naturale che visto da lontano sembra un imponente quadro per me questa è la l'ala della casa in cui mio padre quindi ho dei ricordi di arrivare attraversare tutta la casa e venire a vedere cosa faceva cos'è e cosa c'era se c'era temporale in punta dei piedi con i miei cani arrivavo chiedendo di infilarmi nel letto perché avevo paura e quindi è una camera è estremamente familiare per me certo lì poi c'è il ritratto autori del presunto autoritratto dei paolo veronese che ti dà un benvenuto e che ti dà un grande calore alla stanza tutti gli affreschi cercano di portare l'esterno all'interno cioè di dare ancora più aria alla villa la cosa straordinaria di questi paesaggi che quando lei li vede da lontano hanno delle forme come un impressionista man mano che si avvicina si rende conto che sono semplicemente delle piccolissime pennellate in questa infilata qui distanze a questi paesaggi e ai lati ci sono le musicanti e due personaggi che escono da delle porte semi aperte con quell'effetto di proprio di vero e falso di aprire buchi diciamo in una nuova dimensione che sono molto tipici di questa villa [Musica] questa era la nostra sala da pranzo per la sera per il pranzo d'estate chiaramente passavo le mie serate a guardare una delle cose sempre affascinato era per esempio questa vigna che c'è dietro a me che parte dall'affresco a piano terra diciamo e sale per cui lei la vede continuare a salire fino a diventare un pergolato c'è la stessa cosa anche dall'altro lato della stanza ma questo mi affascinava particolarmente la pettinatura divenne mi affascinavano soprattutto il fatto che la sua testa stesse all'interno del nastro la stanza per cui era sempre tutto questo gioco di sfondare e dare la dimensione di qualcosa che c'era al di fuori di quella stanza in cui tu eri seduta questa è la stanza delle musicanti o del tribunale d'amore lei infatti sul soffitto a la moglie in ginocchio il marito dietro di lei con le redini della famiglia rotte il giudice che sta seduto sulle nuvole e che ha accanto a sè il personaggio femminile che ha dei fiori o una clava che verrà deciso che la moglie colpevole a fianco dell'avvocato difensore si vede venere e mettendo subito davanti alla nell'ambra consiglia cautela alla moglie le signore sopra il camino invece sono delle musicanti anche qui il quadri per dare la profondità le vigne che si arrampicano facendo dei treyarch sopra e poi ci sono due particolarità in piccolo sedile che si usava per dipingere ed un paio di pantofole e un pennello per cui pare che questa fosse l'ultima stanza che il maestro ha dipinto ma oltre alla palese sensazionalità degli affreschi la contessa ci fa notare che ci sono delle piccole opere nelle opere che ai più sfuggono [Musica] camminando nelle stanze camminando nella crociera ai piedi delle musicanti guardando in alto ci sono sempre questi cammei con delle piccole figure che possono essere degli animali fantastici che forse arrivavano a venezia all'epoca o delle da mine o dei cavalli dei cavalieri dei personaggi che sono stupendi perché sono delle piccoli quadri e ognuno a secco ma tornando alle grandi cose in questa splendida sala si può vedere tra il vero e non vero il ricordo della signora barbaro che si affaccia al balcone con i suoi tre figli e la nutrice per accogliere gli ospiti come avrà fatto centinaia di volte sopra le scene quotidiane invece come se lo scenario si staccasse dalle cose terrene svettano negli angoli i quattro elementi vulcano che rappresenta il fuoco cibele la terra nettuno l'acqua e giunone l'aria inoltre nelle lunette le allegorie delle quattro stagioni ma il vero colpo d'occhio è l'ottagono centrale dove è raffigurata all'armonia universale attorniata dalle idee dell'olimpo giove marte apollo venere mercurio diana e saturno in pochi metri quadri di teorico bianco esplode così un cielo infinito e senza confini che racconta la storia delle divinità e ci porta in alto solo volgendo gli lo sguardo e infatti è sempre la fede dei personaggi che hanno abitato e dato mandato a costruire la villa che li ha portati a volere come tradizione una chiesa all'interno della proprietà in questo caso la bellissima chiesetta palladiana si trova a poche centinaia di metri dalla villa sulla strada del piccolo paese di maser dove un tempo potevano usufruirne tutti i membri del villaggio [Musica] questa è la chiesa che fa parte della proprietà è stata costruita in un secondo tempo da andrea palladio 1580 in contemporanea con il grande teatro dell'olimpico di tre di vicenza e sono le sue due ultime opere è completamente decorata da alessandro vittoria che ha anche de corato la villa e le statue ci sono intorno a me i quattro evangelisti tre altari con le dediche a vari santi anche patroni dei padroni di casa non c'è nessun tipo di decorazione pittorica e molto luminosa bianca vari toni di bianco con stucco e marmorino questo è stato il coronamento del grande sogno di palladio di fare una chiesa a pianta circolare l'idea del cerchio che non ha fine non ha inizio come ed io e che lui aveva sempre sognato di poter fare [Musica] e anche nella chiesa di famiglia ritorna il tema del cielo il desiderio di svettare oltre la materia e trascenderla attraverso la sua stessa rappresentazione dipingere scolpire o costruire per poi rimanere terni attraverso le proprie opere per questo