[Musica] venuti a ulisse il piacere della scoperta poco più di vent'anni fa era il 25 novembre del 2000 andava in onda la prima puntata di questo programma era l'inizio per noi di un'avventura straordinaria durata appunto due decenni che ci ha portato dappertutto nel mondo ma anche nel tempo alla scoperta di civiltà lontane e quella prima puntata dedicata a una delle civiltà più affascinanti gli etruschi certo era un po una scommessa in prima serata parlare di una civiltà non ben nota ma sicuramente bellissima con un fascino incredibile e noi ha appunto poco più di vent'anni per ricordare quell inizio questo percorso così emozionante anche per noi abbiamo deciso di ritornare nei luoghi dove eravamo partiti cioè di ritrovare gli etruschi che c'è un accompagnato in quella prima puntata cercando di capire anche cosa sia cambiato nel frattempo quanto abbiamo scoperto e soprattutto anche quanto ci possono correnti segnare questi antichissimi italiani perché percorso della nostra storia è costellato di grandi momenti di civiltà importanti ma certamente gli etruschi costituiscono un punto fondamentale sugli etruschi hanno parlato i greci i romani a volte mirandoli a volte tenendoli a volte criticando e noi proprio grazie alle loro parole alle loro descrizioni cercheremo di ritornare nel mondo degli etruschi ma anche lo faremo grazie se vogliamo alle parole dei moderni cioè dei ricercatori degli storici e degli archeologi cercando quindi di tracciare un identikit di questa civiltà scomparsa che è in realtà un eccellenza italiana perché gli etruschi sono esistiti solo in italia mentre magari greci e romani ritrovate anche altrove e quindi fanno parte del nostro patrimonio archeologico artistico ma soprattutto culturale e proprio per questo li dobbiamo conoscere meglio ma soprattutto valorizzare e tutelare [Musica] [Musica] questo tema in questa vita [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] siamo ora a bordo di un elicottero dell'arma dei carabinieri in servizio prevenzione siamo utilizzato dal comando tutela patrimonio culturale proprio anche per monitorare e verificare pattugliare una parte del nostro patrimonio che è veramente straordinaria in questo caso perché noi ci troviamo abbiamo sorvolato il parco archeologico naturalistico di vulci qui c'è un luogo straordinario si vedono infatti già diciamo riemergere i resti di una città veramente importante di epoca etrusca pulci considerate che le prime tracce di questo insediamento di salgono di circa 3.000 anni fa e qui si è sviluppata una megalopoli per l'epoca una delle civiltà etrusca banche del nostro patrimonio tutta questa comunità copriva di circa un centinaio di ettari pensate e non solo non c'era solo la parte dell'abitato ma c'erano anche le necropoli necropoli che custodiscono e hanno custodito i resti di decine di migliaia dei funghi con il loro corredo funebre e questo ha scatenato una caccia al tesoro nel senso più brutto del termine un saccheggio iniziato già in epoca romana pensate è proseguita nei secoli in conoscendo poi un periodo di fuoco iniziato negli anni venti dell'ottocento per arrivare fino ad oggi ora quindi ci troviamo su un'area che per la nostra storia nostro patrimonio molto interessante ma che deve essere comunque tutelari e con noi abbiamo il gilda guerisoli che ci può spiegare come si riesca dall'alto anche per loro servizio di prevenzione come si faccia a capire per esempio se una pompa è già stata depredata oppure no come ci si riesce eventuali scavi clandestini sono individuabili dalla diversa densità del terreno che può variare a seconda dell umidità e questo comporta anche una differente crescita del manto erboso una volta ottenute le coordinate il personale preposto si reca sul luogo per individuare la presenza di strumenti utilizzati per lo scavo frammenti di reperti archeologici tracce di pneumatici cingolati o piccoli escavatori che possano ricondurre all'illecita attività [Musica] [Musica] capitano pirondi in tutti questi anni in queste generazioni sono cambiati diciamo i mezzi utilizzati dai saccheggiatori dai tombaroli cioè dall ottocento agli anni 50 dagli anni cinquanta oggi la lotta è cambiata rispetto agli anni 80 90 l'azione di tombaroli è notevolmente diminuita le tecniche di scavo sostanzialmente sono rimaste le stesse è cambiata invece la tecnica di vendita perché mentre prima c'era bisogno di un intermediario che conoscesse il mercato clandestino e conoscesse gli acquirenti ora grazie all'avvento dei social network di internet e del web qualsiasi tombarolo nascosto da un profilo falso puoi mettere annunci e raggiungere anche migliaia di persone la ringrazia allora in bocca al lupo sviluppo grazie quella che vedete è proprio qui accanto a me è una delle più grandi tombe di tutta l'etruria cosiddetto tullo della cuccumella che il dialetto locale vuol dire proprio collina ora risale al periodo di massimo splendore di vulci stiamo parlando di 5 600 anni prima della nascita di cristo ed è veramente colossale 18 metri di altezza per un diametro di 65 metri era qualcosa di unico e probabilmente era chiaramente la tomba di famiglia aristocratica sì però all'interno sono state trovate solo due tombe e certamente qui non esserci un corredo e coerente un vero tesoro [Musica] all'interno di questo tumulo lo vedete si estende un'incredibile rete di cunicoli sono centinaia di metri di quello che è stato definito un labirinto etrusco in realtà non sono stati gli etruschi a realizzare tutto questo perché effettivamente si cercava un tesoro e così si è cominciato a scavare questi cunicoli che vedete sono stati realizzati dal fratello di napoleone luciano bonaparte che era proprietario di queste terre e poi a lui sono subentrati i torlonia che hanno proseguito ma non esisteva conteso bisogna dire che in realtà i tesori sono quelli della conoscenza qui d'altra parte del tumulo infatti si può ancora leggere il nome dell'architetto di questo tumulo si chiamava caviana e ha lasciato suo nome è ancora lì dopo tremila anni e in effetti tutto questo territorio ha un solo tesoro importante che è quello appunto della conoscenza conoscenza che si basa purtroppo non tanto sulle città etrusche perché è rimasto poco ma soprattutto sulle tombe che sono come delle capsule del tempo e racchiudono tante informazioni che gli archeologi cercano veramente di leggere e proprio qui attorno a noi le tombe sono tante migliaia e migliaia decine di migliaia alcune inviolate e noi ora cercheremo di andare a scoprirne qualche dura vedere che cosa è stato portato alla luce dagli scavi degli archeologi [Musica] [Musica] proprio qui è stata realizzata una scoperta è che noi stiamo seguendo ora vedete qui nel lo strato di tufo che ha circa 500 800 mila anni aiutato da un gigantesco vulcano che era una volta il lago di bolsena ebbene gli etruschi hanno per così dire scavato nella storia anzi nella preistoria per realizzare la propria storia questo è lo vedete il dromos praticamente il corridoio d'entrata di una tomba familiare qui c'è un atrio che si apre con questi due entrate e incontriamo carlo casi vi ringraziamo il tuo gruppo per questa opportunità che ci dai perché noi siamo di fronte a una tomba di famiglia con due camere una che avete appena aperto e avete tolto tutta la terra che la riempiva e quindi gli oggetti sono ancora tutti lì e quest'altro invece ancora da aprire e da scoprire di che cosa si tratta esattamente beh questa è una tomba della fine del vii secolo avanti cristo che giusto in tempo si è arrivato per assistere al recupero del corredo che ancora imposto ok quindi noi stiamo entrando in un luogo dove gli etruschi hanno lasciato degli oggetti che adesso vedremo allora cento questa luce e provo entrare [Musica] ecco [Musica] è incredibile è incredibile guardate 70 ceramica vasi anfore risalgono tutti all epoca etrusca sono qui un po la rinfusa e poi ci sono questi guardate questi meravigliosi balsamari è incredibile ecco siamo entrati nella storia guardate questo bellissimo contenitore tutte le decorazioni sapete quello che impressiona di più quando si entra nella tomba come questa è silenzio il silenzio e questi oggetti meravigliosi che sembrano quasi aspettarli ecco parlo qui noi ci troviamo un associazione assolutamente incredibile quella sono sicuro che a casa sono molti tanti stanno sognando e come passare attraverso una porta e trovarsi in un epoca sconosciuta questi reperti che cosa possiamo dire già di questa sepoltura intanto che siamo venuti ospiti di una signora di una signora come possiamo dire che qui c'era una signora questa questa cosa la possiamo dire perché vedi qui accanto a me o numerosi balsamari che erano in origine erano riempiti di creme e oli profumati quindi un'attenzione particolare alla cura della bellezza quindi diciamo che oggi questa signora sarebbe stata una signora che aveva molta cura di sé ma in fondo questo avvicina molto gli etruschi e riflette un po quello che vediamo poi nei freschi la bellezza la cura del corpo un corpo vigoroso per gli uomini molto raffinato per le donne ecco qui ne abbiamo la prova ma è normale trovare tutti quei balsamari in una tomba di di una donna diciamo che è abbastanza normale perché la cura appunto dell'aspetto fisico era molto importante anche allora ma ovviamente questa persona ha avuto nella vita ho sicuramente un atteggiamento particolare nei confronti dell'ideale di bellezza e cosa possiamo dire sui balsamari l'origine sono stati tutti fatti qui e guarda questo è un balsamario 20 etrusco corinzia si riconosce dalla decorazione queste bande colorate questi sono praticamente dei balsamari etrusco corinzi quindi sono stati fatti dove realizzati localmente copiando delle ceramiche ed è alla moda alla moda di quelli prodotti a corinto e ci possono raccontare una storia perché questi sono fatti localmente c'è qualcosa che viene da qualche altra parte sì abbiamo intanto quelli che venivano da corinto che sono venuti da corinto e il punto del punto dove stata lanciata questa moda diciamo questo tipo di decorazione è un balsamario invece corinzio vero ok che è anche de corato figure di animali qui abbiamo un calice sono dei cani che fa una certa emozione toccare qualcosa che non ha visto la luce per 26 secoli praticamente quindi dietro questo semplice vasetto questo balsamario c'è la storia di chi l'ha realizzato a corinto o nell'area di finto chi organizzata una spedizione che ha dato per mare immaginati velieri poi arrivato qua e un commerciante era venduto a questa signora quindi c'è tutta una società una mezza globalizzazione diremo noi perché oggi farsi venire le creme da mondi lontani fa venire anche che questa signora aveva dei mezzi era una signora ricca quella che viveva qui diciamo che era mediamente benestante ma quello che possiamo capire questo riguarda e balsamari io ne ho visto uno entrando in con un colore un po particolare ah sì ce n'è uno infatti che viene da un po più lontano ecco quindi questo non è locale no questo è in fi hans quindi in pasta vitrea probabilmente prodotto nella grecia orientale come mai sono tutti accumulati su quel lato lì perché erano attaccati lungo la parete con dei chiodi ma da qui ce n'è uno in bucchero per esempio che conserva ancora il chiodo da un pezzo del chiodo da cui si è staccata quindi erano tutti appesi come una specie di collezione accidenti e qui si viene ancora uno dei chiodi uno dei chiodi che che teneva questi balsamari e poi sono venuti giù col tempo quando si sono ruggini tiki o quando si sono appoggiati sì esattamente allora invece qua abbiamo qualcosa di molto più grande sono delle anfore delle brocche che cosa contenevano andora e quest'altro manteniamo un liquido svuotandolo il laboratorio cercheremo di capire che tipo di liquido o di magari derrate granaglie che potevano contenere queste altre o le vedremo gli elementi in francia che questo l di realdo decorata questa sì questa si sono con tutti questi cordoni plastici che sono stati attaccati dopo la realizzazione del vaso sono un'applicazione sono i classici applicati come si dice tecnicamente qui invece ci sono brocche sispi abbiamo una serie di buccheri anche poi produzione tipica la ceramica etrusca no per esempio questa una volpe una brocca che decorata di questi sono ventaglietti non le temiamo che come venivano realizzati questi vent'anni t questi sono decorati a incisione ma è bellissimo quindi non vorrei creare pad eni in chi studia queste cose e qui invece abbiamo delle coppe evidentemente per vere quindi immagino per il vino se in questo esempio ecco proviamo a risolvere questo la prima volta questo si muove dopo così in tralice c'è qualcosa sotto guarda si guarda a sé anzi due c'è un attacco felice si vede con l'attrice di questo è il piede questo è un piattello probabilmente sul piede una piccola coppa sotto una grande coppa ovviamente sono legati entrambi alle libagioni è dunque è qui naturalmente c'è una cosa che un po mi colpisce alcune cose sono rotte non sono tutte ordinate questo significa forse qualcosa cioè che non siamo i primi entrare dentro pesato qui purtroppo c'è stata una violazione probabilmente molto antica perché abbiamo visto da terra di infiltrazione dal rispetto comunque che la buona parte degli oggetti hanno ottenuto quindi pensiamo che sia stata una violazione addirittura forse in epoca romana ah ecco quindi chi è entrato qui non ha portato via i vasi perché ancora non interessavano invece in epoca attuale una razzia in una tomba vorrebbe dire svuotarla completamente si cercava cosa preziosi ma ci si gli oggetti preziosi a volte non vedendoli entravano e poi ritornavano via mani vuote ho capito infatti gli sposi si vedono anche diciamo dei movimenti delle aperture create per arrivare a cercare tombe accanto e a proposito mercato noi ne abbiamo una proprio qui chissà chi era se questa era la donna costo questo era il marito oppure un dei parenti non lo sappiamo e quindi voi adesso dovrete togliere questi oggetti e incominciare ad aprire l'altra tomba che abbiamo visto a quei blocchi che la sigillano e anche gli sarà un'altra un'altra emozione sarà una tomba violata sarà una tomba invece integra lo scoprirete anzi poi torneremo a vedere che cosa avete scoperto a vulci si alternano tombe dalle forme più diverse da quelle affossa o a cassone con grandi anticamere al cielo aperto alle tombe più sontuose che imitano il modello della casa etrusca [Musica] ma per avere un'idea di come erano fatte le prime tombe quelle più antiche dobbiamo visitare una necropoli che dista solo mezz'ora da voci e la famosa necropoli dei monterozzi a tarquinia [Musica] noi ora ci troviamo in uno dei complessi archeologici più grandi assoluto più importanti di tutto il mediterraneo la cosiddetta necropoli dei monterozzi copre pensate 700 ettari e corre lungo 6 km di costa e al suo interno potete vedere addirittura circa 6.000 tombe scavate nel suolo e spesso hanno come una collina sopra una sorta di tumulo e localmente rendendo un appunto di necropoli dei monterozzi [Musica] appena entrati colpiscono questi funghi di pietra e lealtà sono delle tombe che risalgono a quasi 3000 anni fa siamo nel novecento avanti cristo quindi un'epoca molto molto antica defunti venivano cremati sud lp re e si arrivava a 600 900 gradi si raccoglievano le ossa carbonizzate decenni di fondamentalmente e si veniva si metteva il tutto dentro delle urne sì ma anche al corredo funebre noi abbiamo filmato proprio il momento della scoperta di alcune di questi grandi involucri di pietra una scoperta tenuta durante uno scavo di emergenza proprio perché c'era uno svincolo stradale lungo l'aurelia bisognava aprire e quindi si è scoperta questa grande necropoli ed è stato davvero impressionante stiamo parlando di più di vent'anni fa queste urne che contenevano i resti venivano poi a loro volta messe dentro questi involucri di pietra che sono scavati all'interno con un coperchio dovevano rappresentare una casa si vede a questa forma molto geometrica era come se il defunto entrasse nella propria abitazione per l'aldilà poi il tutto veniva legato sollevato è inserito all'interno di un pozzetto e gli inumati chi è che realizzava le tombe in questo modo nel novecento avanti cristo una civiltà chiamata villanoviana da villanova vicino a bologna dove nell'ottocento sono diverse per la prima volta queste tipo tetti con queste urne in realtà si trattava proprio dei primi vagiti della civiltà etrusca e che si trovava già presente si era accesa ma che poi certo punto compare nella sua grandezza nell'orizzonte della storia dell'archeologia sì ma prima dove erano ormai compaiono all'improvviso questi etruschi è una domanda che si sono posti anche gli antichi [Musica] ravenna i treni etruschi nomi diversi per un unico popolo dalle origini a lungo ritenute misteriose [Musica] lo storico greco erodoto raccontava di una migrazione di genti dalla libia l'attuale turchia a lungo si è favoleggiato di popoli giunti dalla grecia del nord oggi siamo pressoché certi che gli etruschi non arrivarono dalla grecia né tantomeno dal vicino oriente ma sono per così dire un prodotto nato e sviluppatosi in italia un recente studio di genetica ha condotto su reperti ossei rinvenuti nelle tombe rivela infatti che sebbene siano presenti tracce di dna riconducibili all'asia minore questi risalgono alla preistoria dunque molto prima che la civiltà etrusca si sviluppasse risultato reso possibile dalle tecniche di sequenziamento di ultima generazione che permettono di recuperare e ricostruire molecole di dna persino da ossa risalenti a più di 2500 anni fa i ricercatori delle università di ferrara e firenze che hanno condotto la ricerca hanno inoltre dimostrato che il dna degli etruschi è ancora presente in alcune popolazioni toscane di oggi in particolare nel casentino che nella zona di volterra [Musica] la società etrusca non è affatto una società chiusa e aperta ai commerci ai viaggi agli influssi culturali infatti noi siamo sempre abituati a pensare che il mondo degli etruschi sia compreso tra la toscana e nord del lazio in realtà è molto più esteso pensate arriva fino al po a nord ea sud fino in campania lo stesso storico greco polibio ci dice che per capire poter etrusco la chiave per capire la potenza etrusca e nel controllo della pianura padana e dell'area campana è proprio in queste due aree si trovano dei siti molto antichi dall'età etrusca l'arcaica diremmo e si trovano praticamente a cavallo tra il bronzo a nel bronzo e quella del ferro [Musica] dalle fertili pianure alle colline boscose dalla foce del po alle coste campane dall'adriatico al tirreno queste le terre degli etruschi fin dall epoca più antica un territorio ben più vasto di quanto possiamo immaginare non un unico stato ma tante città indipendenti che parlavano la stessa lingua e onoravano gli stessi idee capua e pontecagnano al sud arezzo e volterra al centro bologna e mantova al nord le numerose tracce della loro presenza ci parlano di una popolazione aperta alla convivenza alle contaminazioni culturali e raffinatissima una civiltà che dagli scambi con le altre culture riuscì a sviluppare una propria identità e unicità [Musica] nel 2016 proprio a pochi passi dall'area che gli archeologi stanno scavando è stata fatta un'eccezionale scoperta che ancora una volta ci permette di capire la raffinatezza di questo popolo e in particolare degli etruschi di vulci [Musica] ecco ora siamo venuti qui al castello di bucci che al suo interno anche un museo museo archeologico e quello che è molto interessante è che fin dall'entrata di questa è una volta era una badia un'abbazia quindi intrisa di storia fino all'entrata trovate delle testimonianze anche di epoche etrusche per esempio c'è questo sarcofago su cui abbiamo posizionato dei reperti grazie alla soprintendenza archeologia per l'etruria che ci raccontano una storia veramente emozionante allora immaginate la soprintendenza gli archeologi vengono chiamati in emergenza perché dei tombaroli hanno fatto uno scavo clandestino sono scesi nel terreno sono arrivati all'altezza di un sarcofago gli hanno anche già spezzato il coperchio ma ancora per motivi non chiari non sono entrati all'interno non hanno ancora rovistato questo sarcofago depredandolo gli archeologi intervengono e trovano quello che voi vedete e soprattutto riemerge una storia commovente di 700 anni prima della nascita di cristo questa viene chiamata la tomba dello scarabeo dorato allora una ragazza vissuta proprio da queste parti 700 anni prima della nascita di cristo ad un certo punto per qualche motivo che non conosciamo muore a 13 14 anni immaginiamo il dolore della famiglia viene cremata e le sue ceneri vengono raccolte pietosamente in modo commovente dentro un piccolo panno di lana quasi si volesse tenere ancora al caldo i suoi resti e accanto quindi questo panno viene messa dentro il sarcofago e accanto c'è un cofanetto con tutte le sue gioie ed ecco guardate ci sono delle spille delle figure in bronzo di dimensioni diverse a seconda dell'età che aveva ovviamente poi queste erano delle collane d'ambra ora l'ambra veniva dal baltico se volete dalla polonia quindi per un viaggio lunghissimo però arrivava fin qui quando si parla di quasi di una globalizzazione già in epoca etrusca voi potrete avere degli oggetti che vengono dall altra parte del mondo e questo in particolare colpisce è un girocollo un talk show come si dice fatto di questi dischi di ambra e all'interno si vede un anima in bronzo che era ricoperta con una guaina di cuoio per non dar fastidio anche alla pelle quindi qualcosa di molto raffinato ma qui siamo di fronte a una ragazzata che apparteneva l'aristocrazia etrusca quindi avevano i mezzi per poter indossare dei gioielli che venivano da lontanissimo quindi questi dall'estremo nord ma c'erano altri che venivano dall'estremo oriente ora stiamo in un periodo punto 700 anni prima di cristo più o meno in cui si parla di fase orientalizzante per la civiltà etrusca cioè c'era questo fascino dell'oriente arrivavano wayne uova di struzzo e scarabei dall'egitto ecco perché questa tomba si chiama tomba dello scarabeo dorato eccoli ma vedete hanno trovato gli archeologi ricercatori degli scarabei che facevano parte appunto di questo suo corredo ma anche nella vita quotidiana si vede uno scarabeo blu in files quindi una pasta vitra e l'altro invece è in pietra incastonato nel nord però rigirandoli c'è una sorpresa si vedono dei geroglifici voi ed io interpreteremmo questo come dei geroglifici egizi ma un egittologo non sarebbe in grado di leggere sapete perchè perchè sono dei falsi sì perché proprio perché c'era questa grande moda degli oggetti dall'egitto dall'oriente dei commercianti fenici di producevano in serie erano dei tarocchi e li vendevano anche agli etruschi nessuno di loro sapeva leggere come noi i geroglifici e quindi venivano spacciati per originali degli oggetti che non erano proprio originali mangiano delle imitazioni ecco da questa tomba emerge un mondo e anche delle persone come voi e me che vivevano ogni giorno con le gioie con i dolori ma soprattutto con la voglia di vivere e lo sappiamo benissimo guardando proprio questi oggetti [Musica] [Musica] siamo tornati nel parco archeologico di vulci e ci troviamo di fronte a l'altra tomba da poter aprire vedete i blocchi sono ancora posizionati e verranno tolti per la prima volta dopo più di 2600 anni [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] naturalmente sono dei blocchi che col tempo si sono frantumati quindi quello che troveremo una volta tolti i blocchi sarà realtà della terra che poi bisognerà svuotare come è successo qui sarà un lavoro lungo ma bocca al lupo nello stesso periodo più a nord un altra grande città etrusca raggiungeva il massimo splendore populonia l'unica ad essere sul mare [Musica] i minerali di ferro dell'isola d'elba e quelli di rame argento e piombo estratti nelle grotte miniere presenti nei monti di campiglia venivano trasportati a populonia per essere fusi e lavorati in un quartiere lontano dal centro della città navi provenienti dai principali porti del mediterraneo incrociavano le rotte che conducevano a populonia per imbarcare quei preziosi metalli verranno da populonia anche le armi romane usate nelle guerre puniche e nelle campagne giulio cesare contro i galli [Musica] proprio mentre populonia conosceva il suo periodo di massimo splendore un'altra città tarquinia o tarkna metrico raggiungeva l'apice del potere [Musica] il suo porto gravisca accoglieva velieri che sbarcavano non solo appunto delle merci ma anche degli artigiani e gli artisti che erano venuti per soddisfare le esigenze più raffinate della ricca aristocrazia ma alcuni di loro si fermano aprirono le proprie botteghe e realizzarono dei capolavori comprese le quasi 200 tombe proprio di questa necropoli dei monterozzi che rappresentano un po l'eredità di questi grandi artisti del passato e allora andiamo a scoprirle andiamo a scoprire questi capolavori sepolto che emozione ecco stiamo entrando in quella che è stata chiamata la tomba delle leonesse pochi metri pochi gradini e siete entrati nel mondo etrusco avete un fatto un salto nel tempo arrivando a 520 avanti cristo l'epoca di tarquinio superbo cioè queste pitture sono rimaste intatte la più di 2500 anni duemila e cinquecento 40 anni è un'emozione veramente incredibile se c'è una porta del tempo è quella che abbiamo varcato allora ci troviamo in un ambiente che dovrebbe essere triste funebre alla tomba ma in realtà è pieno di luce di gioia e voglia di vivere non a caso pallottino il professor pallottino fondatore della moderna etruscologia definito queste pitture quelle in quest'epoca quelle attorno a noi anche quelli di altre tombe la prima pagina della grande pittura italiana questa è la tomba delle leonesse chiamata questa tomba per via di quei due felini la sua parma non solo veramente del leone avete visto hanno delle macchie quindi solamente sono delle pantere e la pantera era l'animale sacro a dioniso il dio dell'ebbrezza provocato dal vino è in effetti tutto quello che avete attorno a noi segue il filo conduttore del vino dell'ebbrezza allora avrete canti musiche e balli e anche diciamo l'ebrezza da rino ecco cominciamo a dire dove ci troviamo con ogni probabilità ci troviamo sotto una sorta di gazebo una specie di tenda costituita lo vedete da questi sei pali di legno che sorreggono questo tendaggio fatto a scacchi qui attorno a noi abbiamo quattro giovani sdraiati su questi clean è praticamente dei letti diciamo per stare comodi avranno anche i greci ai romani e colpiscono questi volti questi colori allora l'uomo è sempre rappresentato con questa pelle dalla dal colore più scuro segno che è un uomo che è abituato a stare all'aperto e abbronzato e hanno i capelli lunghi vedete con delle trecce e tutti hanno delle corone di foglie di vite era la pianta sacra comunque che rappresentava dioniso al centro lo vedete qua della tomba c'è questo cratere qui all'interno c'era del vino mescolato all'acqua e questi uomini questi giovani che banchettavano venivano serviti appunto da dei servi che riempirono le loro coppe queste opere molto larghe ma non solo c'erano anche vedete dei musici 1 con la cetra e l'altro con il doppio flauto guardate le scarpe a punta particolari allora potete già immaginare dei suoni che riecheggiavano il vino che veniva versato e poi questo ritmo quasi ossessivo lo si capisce da questa danzatrice che è stata immortalata in una cosa con questi gomiti verso l'alto e comunque a questa questo mantello e questo tutto lo svedese questo strano copricapo conico un po rivolto verso l'avanti questi bellissimi orecchini a disco dall'altra parte invece ci sono veramente un ragazzo e una ragazza che stanno ormai danzando in un modo quasi appunto ossessivo si sente il ritmo si sente il ritmo da un movimento che è stato immortalato quale guardate quello delle mani della ragazza in realtà quella strana cosa significa che ad allenare delle nacchere chiamate grotli che sta facendo riecheggiare [Applauso] questa non è morte queste vita e se esiste la vita immortale per così dire eccola qua è rappresentata dalle emozioni e con gli artisti ci hanno tramandato a più di venticinque secoli di distanza tombe splendide queste di tarquinia che probabilmente dovevano contenere preziosi corredi funebri purtroppo molti di quei corredi non sono stati ritrovati non si sono salvati e dall'azione dei tombaroli sono ancora tante infatti le opere d'arte rubate e trafugate che finiscono sul mercato clandestino in italia e all'estero [Musica] generale e riccardi lei e il comandante dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale quindi è un'eccellenza italiana vanto italiano nel mondo e considerando che abbiamo un patrimonio culturale appunto artistico e storico che tutti ci invidiano come fate per tutelare le opere e anche per rientrare in italia le opere trafugate l'intelligence è fondamentale perché quando portano via dei reperti dai nostri siti archeologici non ci siamo quindi individuiamo i beni quando affiorano sul mercato da qualche parte case d'aste o a volte anche nei nei musei e con l'intelligence viaggiano le indagini tradizionali è uno strumento potentissimo che la nostra banca dati è la più grande al mondo l'abbiamo avviata nel 1980 abbiamo oggi un milione e 300 mila file di opere da ricercare è che in questo senso la vostra attività riguarda anche delle opere trafugate che paradossalmente poi finiscono lo sappiamo all'interno di prestigiosi musei ora come fate per farli rientrare i nostri reperti archeologici viaggiano per il mondo in tanti modi li abbiamo trovati nei camion che portavano frutta e verdura al confine con la svizzera li abbiamo trovati a fiumicino nei furgoni o a volte come il cratere di eufronio viaggiano in prima classe da zurigo a new york in aereo i recuperi avvengono grazie alle indagini e alle rogatorie internazionali quando la legge lo consente oppure ricordiamo la diplomazia culturale che di supporto consiste nel prendere accordi e dare in cambio qualcosa chi possa vantare un acquisto in buona fede grazie generale e riccardi di sé punti nei dipinti delle grandi famiglie aristocratiche di tarquinia sono indubbiamente delle bellissime opere d'arte ma chi le ha realizzate non abbiamo le firme probabilmente sono stati dei gli artisti degli artigiani greci oppure degli etruschi che da loro avevano imparato la tecnica di certo però i greci quando arrivarono in sotto forma di commercianti artigiani eccetera portarono non tanto loro sapere quanto qualcosa anche di fondamentale che gli etruschi se per utilizzare subito molto bene l'alfabeto qui nel museo archeologico nazionale di tarquinia vi trovate circondati da tantissimi sarcofagi fa una certa impressione pensare che queste siano delle persone gli italiani se vorrete di 25 26 27 secoli fa e sembrano qui utenti a raccontarvi le cose naturalmente non sono a volte scolpiti bene perché se ho usato il neutro non il marmo nè fra una specie di tufo compatto che però non è così facile da lavorare e ci si trova di fronte a un mondo scomparso ma con delle persone con dei nomi per esempio guardate questo sarcofago alla forma di un altare e sopra un iscrizione l'iscrizione in etrusco che recita letteralmente io non conosco l'etrusco ovviamente ho letto quello che hanno scritto i ricercatori ma insomma guardate che storia riemerge bel tour figlio di l'aris e di tanaquil praticamente un ragazzo che con questi nomi che riemergono tana qui la harris è completamente diversi affascinante e qui lupo vuol dire è morto all'età di 25 anni quindi questo sarcofago racchiude una storia un dramma una famiglia ma le iscrizioni sono un po particolari perché la lingua etrusca che non conosciamo bene diciamo che è difficile da interpretare e stata scritta però sulla pietra con un un alfabeto che conosciamo quello greco infatti i caratteri sono gli stessi più o meno alcuni sono stati modificati altri non vengono utilizzati e la cosa curiosa è che si scrive da destra verso sinistra un po come leonardo da vinci ecco quindi si riesce bene a leggere questi test in etrusco però sfugge molto spesso il significato di tante cose come stanno le cose perché si parla di una lingua ancora un po tutta da capire proviamo a capirlo [Musica] la stragrande maggioranza dei testi rimasti sono brevi iscrizioni ritrovate soprattutto nelle tombe e nei santuari semplice epigrafi come questa sul celebre sarcofago del magnate custodito nel museo archeologico di tarquinia qui si legge che un certo bel tour parto nus figlio di l'aris di rampa ha ricoperto la carica di gilat e ha vissuto 82 anni ma com'era il suono di quella lingua proviamo a leggere con l'aiuto di un esperto [Musica] allora lunga tutto a posto c'è la il testo possiamo cominciare però che io non ho mai letto l'etrusco è quindi insomma un po di clemenza come dire vado bel tour partono l'accento andrebbe messo sempre sulla prima sillaba quindi forza meglio parto rosso pato è bel tour parto rus la risalita clan quindi ma secondo lei sono bene si può fare un altro piccolo tentativo forse allora proprio adesso vado la faccio tutta tutta di fila ok speriamo bene bel tour part two luz la risalita clan anpas è questa come e book miniati cuculli alla quasi per quanto sia difficile la pronuncia di queste parole per lo meno sappiamo il significato le nostre conoscenze sono molto limitate etrusco è una lingua quasi isolata con pochissimi paralleli usa un alfabeto derivato in gran parte da quello greco ma la sua comprensione è un rebus non è mai stato ritrovato un documento etrusco affiancato a una traduzione letterale lingue conosciute come il greco il latino non esiste insomma una stele di rosetta etrusca così i testi più lunghi arrivati fino a noi come le famose e lamine d'oro di pyrgi ci forniscono informazioni frammentarie nomi date cariche pubbliche rituali ma la ricerca continua tra le parole etrusche che conosciamo ci sono alcuni nomi propri diciamo che la cosa che colpisce che i nomi maschili fossero pochissimi all'incirca 7 questo secondo studi recenti e passavano di padre in figlio nel filo delle generazioni i nomi femminili invece erano ancora di meno forse 4 o 5 e uno di questi era sveglia ora noi vedete stiamo entrando in un'altra tomba la tomba degli scudi qui nella necropoli dei monterozzi a tarquinia che è stata recentemente restaurata ed è tornata a splendere e qui torna anche a riecheggiare il nome di questa donna veglia andiamo a conoscerlo ecco in questo istante vi trovate davanti a uno dei capolavori dell'arte etrusca si tratta di una delle più grandi tombe di tarquinia risale all'incirca tre secoli tre secoli e mezzo prima della nascita di cristo la pianta simula quella di una casa come un altro centrale su cui si aprono tre ambienti 1 sul fondo e due laterali i soffitti ed è questa la cosa che impressiona di più un riferimento sempre il mondo dei vivi si vede proprio un tetto un doppio spiovente con le travi e pensate che nei restauri si vedono è proprio le venature delle travi e tra l'altro i restauri sono ancora in atto vedete al di là quest altra stanza delle restauratrici dell'università della tuscia che si stanno prendendo cura di guardate delle figure un po strane sulle pareti sembrano dei dischi in realtà rappresentano degli scudi [Musica] gli scudi questo è un riferimento a prestigio militare della famiglia assoluta del fondatore di questa tomba un uomo talmente potente da scavare nel marco cioè né in questo strato durissimo addirittura una tomba grande come queste e chi era questa persona sappiamo che la famiglia si chiamava pelican e lo sappiamo dal nome che sta lassù ma guarda te c'è scritto larth velca eccolo il fondatore di questa tomba non si viene rappresentato sdraiato su uno di questi letti triclinari durante un banchetto funebre cioè in onore proprio suo che era morto e accanto vedete la moglie seduta e si stanno offrendo facendo nulla troppo un nuovo un uomo nuovo che è il simbolo della vita eterna ed è impressionante vedere anche questa piccola serva che sta accanto e che sta allietando la scena questo questo che è un grande ventaglio fatto di piume di struzzo un fratello e l'altra parete ecco vedete ci sono altre persone chi sono questo è il padre del fondatore si chiamava bel tour velca questa fosse la rappresentazione più bella perché accanto vedete la moglie con un nome un po impronunciabile oggi run to apertura i ed è forse la figura più sensuale della tomba con quel suo sguardo con le vesti trasparenti ma anche lui guardate a questo questo aspetto molto virile addirittura con la toga che gli è scivolata di lato e sembra quasi di percepire anche lo spessore dei cuscini eppure ricordate siamo in epoca etrusca molto distanti dalle opere che verranno poi nei secoli seguenti proprio durante i lavori di restauro è riemersa un'antica tecnica è stata utilizzata per realizzare questa prevedete queste due figure come sono molto simili quasi dei gemelli e lo stesso si è visto su alcune parti del corpo di diverse persone raffigurate in altre parole gli artisti certo non siamo a livelli degli affreschi del rinascimento del medioevo però già cominciavano usare delle tecniche molto simili stendevano un intonaco e poi al momento di rappresentare innanzitutto i contorni delle persone dei personaggi usavano se volete delle forme delle sagome fatte in legno in pergamena un papiro chissà che rappresentano un braccio un volto un tronco le applicavano sull'intonaco si tracciavano la silhouette il contorno di questa parte del corpo e poi lo realizzavano guardare vedete questo avambraccio di questa donna che poi la suocera di veglia molto simile all'avambraccio di velia quindi è stato quasi certamente utilizzato diciamo così in modo improprio di ruolo stesso cartone in effetti i veli alla vedete seduta accanto al marito sul letto ora noi sembra una cosa naturale ma per l'epoca era una cosa rivoluzionaria in effetti sveglia partecipava a degli eventi pubblici agli spettacoli ai banchetti assieme al marito una cosa inconcepibile per i romani o anche per i greci le uniche donne ammesse a un pacchetto erano le prostitute in realtà le dovete uno scherano molto più aperte partecipavano alla vita pubblica erano certamente l'angelo del focolare tiravano su e curavano anche la famiglia ma partecipavano alla vita pubblica e anche ai piaceri della vita accanto al proprio ruolo in questa antichità si colgono molti tratti moderni e sono tipici della civiltà etrusca [Musica] i tratti eleganti i modi raffinati la grazia dei gesti è una bellezza ideale quella delle donne dipinte nelle tombe di tarquinia e rappresentate sui sarcofagi [Musica] ma era davvero così la donna etrusca [Musica] gli storici greci e latini concordano nel dire che le donne etrusche erano bellissime e a giudicare dalla quantità di specchi e contenitori di unguenti e ornamenti che sono stati ritrovati nelle tombe dovevano passare molto tempo a farsi bella gli occhi sottolineati dal trucco per rendere lo sguardo più intrigante il rosso acceso per le labbra i capelli acconciati in forme elaborate [Musica] anche l'abbigliamento e ricercato abiti eleganti dai tessuti variopinti e dalle fogge più disparate che sottolineano il corpo e lo esalta mantelli dai tagli arrotondati scarpe a punta preziosi e raffinati gioielli in oro in argento un mondo colorato una civiltà che ama il lusso che ha sviluppato una mentalità aperta tale da garantire alla donna un'indipendenza è una libertà sconosciute presso le altre culture tanto che le fonti greche e latine parlano di loro in termini a dir poco malevoli donne che amano andare in giro nude che sono messe a disposizione non solo dei rispettivi mariti ma degli uomini in generale stereotipi e dicerie maturate nella società chiusa e rigidamente maschile del mondo greco e romano [Musica] la donna etrusca è troppo diversa fa quasi paura [Musica] era comunque una donna che era moderna non solo tante abitudini ma anche nella volontà di apparire nella e qui ne abbiamo perfetto esempio velia infatti indossa una tunica ricamata tra l'altro trasparente molto sensuale e ha poi lo vedete una specie di mantello con delle frange e colorato certo anche questo di una certa eleganza portato un po aperto anche qui con la certa sensualità ora se ci concentriamo invece sul volto di veglia ci accorgiamo di un fatto a questa specie di diadema questo questa coroncina in testa però lo notate le sopracciglia solo scure ma i capelli sono biondi e lo stesso accade con sua suocera sopracciglio scura e capelli biondi è un caso magari era semplicemente un modo per rappresentare le persone sottolineare lo sguardo oppure effettivamente si tingevano i capelli ma molti ricercatori noti studiosi ritengono che le donne etrusche praticassero sì quello che facevano anche le donne greche cioè siti in gesto sis chiarissero i capelli in un certo senso si ossigena sero usando la liscivia chi praticamente della cenere mescolata dell'acqua che ha un potere schiarente e questo ci fa capire anche la cura del corpo o comunque la cura dell'aspetto che c'era quell'epoca e soprattutto lo vedete anche c'era una cura negli oli si intravedono delle armille dei bracciali soprattutto questi questi orecchini così imponenti un simbolo del prestigio sociale ma comunque rappresenta anche questa una cura nell'oreficeria straordinaria incredibile che ancora adesso lascia veramente stupefatti [Musica] orecchini anelli bracciali ciondoli fibule collane e accessori per acconciare i capelli [Musica] reazioni raffinate in oro o in argento indossate da donne e uomini e apprezzate in tutto il mondo antico [Musica] monili composti da centinaia e talvolta migliaia di piccoli elementi grazie a due tecniche particolari e complesse la filigrana la granulazione quest'ultima era basata sulla produzione di sferette minuscole dalle dimensioni addirittura infinitesimali fissate con micro saldature sulla superficie del gioiello per creare disegni o motivi ancora una volta la ricerca del lusso il gusto per il bello l'attenzione e all'eleganza rendono unica e sorprendente la civiltà etrusca [Musica] [Applauso] d [Musica] sono tante le cose che vi colpiscono in questa tomba soprattutto i colori sì però ci sono vere tonalità che mancano quali sono quelle diciamo dei sentimenti delle emozioni nel senso che certe cose si sono conservati in un modo magnifico guardate i suoceri di velia si guardano l'un l'altro hanno una mano sulla spalla mi sembra quasi accarezzare racale stare il mento di sua moglie e quindi oggi non riusciamo a sentire questo calore che ha attraversato tutti questi secoli però se notate accanto a loro ci sono due musici che stanno suonando allora vedete 1 suona la cetra che è l'antenato della chitarra a plettro in mano lo s'intuisce proprio come una chitarra moderna che quelle elettriche un altro il doppio flauto e in effetti in tutte le tombe si vedono tanti suonatori insomma il mondo etrusco era intriso di musica lo stesso aristotele diceva che gli etruschi impastavano il pane a suon di musica fustiga vano i servi a suon di musica e facevano anche il pugilato sono di busca è una colonna sonora sì ma che fine ha fatto questa musica vediamo rappresentata ma è muta è come vedere un film sensor sonoro è possibile riascoltare questa musica non è facile ma qualcosa si può fare guardate non sappiamo quali melodie suonassero gli etruschi a questo che sentite è sicuramente uno dei suoni che avremmo potuto ascoltare 2600 anni fa risale agli anni ottanta del novecento l'eccezionale ritrovamento di una nave colata a picco al largo dell'isola del giglio all'interno c'erano coperti dalla pece una serie di strumenti musicali simili a flauti in legno di bosso e in avorio perfettamente conservati l'etruscologa simona rafanelli e il musicista stefano cocco cantini uno dei più apprezzati sassofonisti italiani hanno studiato e poi ricostruito con estrema precisione quei reperti unici [Musica] lo stesso legno di bosso le stesse dimensioni la stessa forma cilindrica la stessa distanza tra i fori quasi per incanto è emerso un suono lo stesso che gli etruschi sentivano un suono ipnotico continua e ripetitivo che ci ricorda all'oriente [Musica] dopo millenni la musica etrusca torna nuovamente a vibrare [Musica] [Musica] [Musica] ecco sono passate molte ore e siamo tornati qui nella tomba che abbiamo visto aprire questo dromos questo vestibolo e a questo punto è detto i sedimenti sono stati tolti completamente sono stati fatti già i rilievi le mappe degli oggetti trovati anche rilievi 3d per così dire con delle foto in modo da poter ricostruire il computer la posizione degli oggetti e poi hanno detto al mio oggetto è stato fotografato a questo punto si è arrivati al momento in cui questi oggetti ritornano fuori dalla tomba dopo tutti questi secoli allora carlo questa è un'altra tomba violata abbiamo capito che insomma i ladri ma in antichità non intelligenti sono passati da una non entrati in questa tomba hanno sfondato il muro sono entrati in quest'altra però non lasciato gli oggetti che a quell'epoca non pensavano fossero interessanti perché per loro un vaso l'etrusco non era una cosa così importante e così e così e così l'importante che noi ritroviamo troviamo questi oggetti nel loro contesto quello in cui sono stati al suo tempo dei posti in modo di accompagnare il defunto adesso siamo al punto tale che abbiamo rifatto tutte le operazioni preliminari dobbiamo togliere i pezzi e portarlo in laboratorio per essere studiati e analizzati ok pronti allora la prima cosa che colpisce è questa anfora che si trova proprio all'entrata quest anno fa una cosa poteva contenere per dire del vino vino quindi il vino per l'aldilà una bella scorta e incredibile come sia intatte sia nella stessa posizione in cui poi è stata spostata dai tombaroli oppure lasciata da chi ha chiuso sigillato questa questa tomba allora tanto per farvi capire in fondo tutto questo ricorda un po la scena di un crimine è un po come se la scientifica fosse arrivata e fa dei rilievi e poi dovrà analizzare ogni singolo pezzo certo sono passati tombaroli ma qui si cerca di capire chi fosse la persona allora che cosa possiamo cominciare a torino a togliere portare dall'antichità all'età moderna dal 620 avanti cristo questa è una ciotola con il suo contenuto che sarà svuotato in laboratorio e analizzato che emozione tenere questa ciotola che che rivede appunto la luce dopo 26 secoli e mezzo praticamente e quindi poi scopriremo cosa contenessero ecco ha ricominciato il suo viaggio nel tempo [Musica] e questo faceva parte probabilmente di un servizio da vino che forse era contenuto qui e che le analisi ci confermeranno o meno quindi possiamo cominciare a togliere questa brocca e meraviglioso in bucchero ancora tutto il suo contenuto di terra che si è infiltrata in tutti questi secoli e sta a noi capire la vera le conferme di che cosa contenesse ma è un servizio da vino questo quindi una volta era utilizzato non è stato fatto per il defunto si trovava su una tavola è stato utilizzato sia sentito una famiglia una famiglia etrusca a parlare risolvere i problemi quotidiani questo è un testimone di un mondo scomparso la sensazione veramente di essere di aver attraversato il tempo l'emozione potete immaginare è enorme è la stessa che avreste voi al mio posto e anche la paura di fare qualche errore io preferisco dare subito questo reperto bellissimo che di solito si trova nei musei quando viene violata una tomba e questi questi oggetti poi cominciano avere dei viaggi anonimi e anomali nel mondo del mercato nero eccetera delle voi capite che come trovare una cintura e cercare di capire chi fosse la persona che indossava questa cintura o trovare per esempio un cellulare senza scheda è un cellulare ma non ti dice niente della persona e si capisce il danno che viene fatto ogni volta che una tomba viene violata non solo si portano via degli oggetti che fanno parte del nostro patrimonio ma si rompe completamente di come dire la parentela che aveva con la sua epoca e non si può più ricostruire nulla tutto quello che sappiamo la civiltà etrusca è conservato in queste grandi necropoli le città dei morti purtroppo infatti non abbiamo resti di case non esiste una pompei etrusca eppure esiste un luogo dove possiamo immaginare tutto questo [Musica] la civiltà etrusca vi regala delle potenti emozioni ancora oggi dopo secoli la sua scomparsa guardate noi ora ci troviamo in questo luogo questa sorta di gola scavata nel tufo lavoro impressionante ma questa in realtà è la base di una città pensate queste restare uno sperone roccioso e là sopra si innalza 1 le mura di una città potente che si chiamava in lingua etrusca keys rai cioè praticamente era una delle grandi città che addirittura lo storico greco dionigi di alicarnasso definì la più prospera e popolata città dell'etruria isra i romani la chiamavano caere e poi cere oggi e cerveteri e sorgeva proprio sopra la mia testa e guardate queste queste radici che avvolgono i resti di questa antica civita quasi fossero dei serpenti tutto questo è veramente incredibile ma era un luogo che colpiva anche i romani considerate che le famiglie aristocratiche romani mandavano i propri figli a imparare l'etrusco proprio qui a chi sarà perché era considerato l'etrusco un po la lingua del sapere e della conoscenza esattamente come nell'ottocento lo fu il tedesco oppure l'inglese oggi e i rapporti tra roma e chi sarà cioè cerveteri furono sempre molto particolari molto buoni tra virgolette infatti quando roma spense la civiltà etrusca cavallo tra il iv e il iii secolo avanti cristo più o meno l'epoca e grossomodo dic alessandro magno i cittadini di cerveteri ricevettero uno status particolare cioè di cittadini romani senza diritto di voto mezzi città di lui comunque erano rispettati allora immaginate più o meno in quell'epoca iv secolo terzo set sotto queste mura proprio qui avreste potuto vedere un corteo di uomini e di donne che lasciavano la città dei figli per andare alla cittadina [Musica] stiamo percorrendo la cosiddetta via degli inferi la via che collegava cerveteri ha una delle sue grandi necropoli oggi chiamata la necropoli della banditaccia incredibile siete circondati da migliaia di tombe sparse tutta attorno a voi soprattutto ben visibili in questo taglio del tufo che arriva a volte fino a 10 metri ora quello che dovete immaginare che quella epocali come non apparivano così aperte ma avevano i blocchi che le chiudevano sigillate era una vera e propria città dei morti questo la lunga strada oggi copre addirittura due chilometri ma in effetti era una delle strade d'uscita della città che come fecero poi anche i romani avevano ai suoi lati poetici queste vie del e le necropoli le tombe degli abitanti ora è giunta ad avere tutta questa profondità perché ogni volta si scavava per diciamo riaggiustare la strada rifare un manto stradale diremmo noi oggi e quindi si scavava sempre più si andava sempre più in giù e questo permetteva insomma di creare questa specie di gola la cosa curiosa è che le tombe più antiche sono quelle più in alto mentre più si scende poi ci sono quelle recenti [Musica] [Musica] [Musica] e voi avete la sensazione da meno di stare in una città dei morti ma etrusca perché ci sono strade piazze eccetera ma voglio dire che gli etruschi avevano la capacità di creare delle città straordinarie e anche con dei riti di fondazione persino roma è stata creata con un etrusco ritu allora è possibile capire di cosa si trattasse sì però dobbiamo spostarci da qui da questa zona e andare ai confini nord per così dire del dominio etrusco [Musica] taiwan città nuova era questo il nome dell'antico insediamento etrusco di marzabotto una delle più importanti città stato del nord sorta nel sesto secolo avanti cristo è nuovamente rifondata nel quinto secolo avanti cristo appunto la città nuova daiwa è l'unica di tutte le città etrusche che ha conservata intatta la sua planimetria [Musica] così sappiamo che le strade erano larghe 15 metri e la tv erano del marciapiedi porticate un po come l'odierna bologna sappiamo anche che le case più grandi potevano misurare fino a 800 metri quadri l'ua fu edificata secondo un preciso rituale il rito etrusco ricordato dalle fonti latine la città era divisa in quattro parti da due rette perpendicolari proprio come la volta celeste era divisa in quattro quadranti in ognuno dei quali risiedevano delle divinità le rette erano le strade principali quelle che i romani chiameranno cardo e decumano il cardo e il decumano si incrociavano in un punto quello era il centro della città in quel punto gli etruschi seppellivano una pietra sacra su cui era inciso una croce per capire come era fatta una casa degli etruschi bisogna ricorrere ai pochissimi indizi rimasti buona parte di essi si trovano all'interno delle tombe quindi di nuovo le tombe sono una fonte quasi inesauribile didattici perché le case erano fatte con le fondamenta di pietra ma poi resterà d'argilla di legno con travi grafici come invece erano soliti scavate nel tufo oppure realizzati con dei blocchi di pietra infatti è proprio grazie a questi monumenti funebri che possiamo farci un'idea di come era fatta un'abitazione il tumulo che stiamo per visitare ci dà un'idea di come potesse presentarsi una casa aristocratica del sesto secolo avanti cristo entrando qui nella tomba degli studi e delle sedie di cerveteri ne abbiamo un chiarissimo esempio eccoci allora ad accogliervi qui lo vedete è un vestibolo molto ampio ricordate che tutto quello che vedete è scavato nella roccia eppure vi dà tanti indizi di come fosse l'arredamento delle case etrusche infatti escavati dentro il tuffo vedete sei letti 6 banconi ma in realtà sono scolpiti a forma di letto si vedono le gambe eccetera su questi letti certamente a volte si facevano banchetti quelli che avresti visto nelle case a molti si dormiva ma se proseguiamo vediamo che ci sono tre stanze con altri due letti per stanza e qui vedete c'erano proprio i luoghi dove avreste trovato un altro defunto e quindi un altro ancora insomma era una tomba per una famiglia allargata una specie di klamm se volete e ovunque in queste finestre l in quel bancone alla base dei letti a prestito quei bellissimi vasi che oggi si vedono nei musei sì però ci sono altre cose che li colpiscono e sono queste poltrone o meglio questi troni con una spalliera ricurva e anche con un uno sgabello per poggiare i piedi chiunque fosse entrato in questa tomba in età etrusca avrebbe visto delle statue su questi troni ed erano le statue terracotta dei capostipiti del clan della famiglia che vi accoglievano che ricordavano anche chi aveva permesso a tutto questa famiglia di esistere anche che è stato allora è cosa possiamo riuscire a scoprire dell'arredamento delle case etrusche tante cose innanzitutto quando e trovate in una casa vedrete spesso questi archi tipicamente etruschi cioè rettangolari ma poi guardate il soffitto si vede la travatura che li sta a indicare che sopra forse c'è un altro piano o forse il tetto ma è praticabile il piano superiore e poi beh poi vedete ci sono addirittura 14 scudi sono questi dischi che vedete incisi scolpiti rilievo sulla parete di tufo anche qui a sottolineare la potenza di questa famiglia certamente prestigio di tipo militare e da qui abbiamo già un'idea di come fossero le case e quello che emerge è che l'arredamento era molto scarsa sì però c'era qualcosa che qui non vediamo che invece nelle case etrusche era importante la cucina cioè dove si cucinava il cibo è certamente lo sappiamo anche dagli affreschi lo vediamo gli etruschi erano amanti della buona tavola cultori della dieta mediterranea dell'epoca e quando si cerca di scoprire la tavola degli etruschi deve vivono fuori tantissime curiosità guardare frutta legumi cereali ingredienti tipici della dieta mediterranea gli stessi che avremmo potuto trovare sulle tavole degli etruschi eppure quasi tremila anni fa si poteva mangiare anche qualcosa che oggi ci sembra davvero sorprendente il prosciutto gli etruschi infatti allevavano il bestiame e anche il maiale di cui trasformavano le cosce una volta salati in prosciutti un alimento tanto pregiato da par né un fiorente commercio prosciutti etruschi scambiati con vasi greci un'ipotesi davvero affascinante per non parlare del vino studi recenti condotti dall'università di siena hanno accertato che gli etruschi coltivavano una vita selvatica da cui derivano i vitigni con cui oggi si produce il vino lambrusco insomma eccellenze italiane da oltre 2500 anni [Musica] sicuramente i vasi greci piacevano ai ricchi commercianti etruschi agli aristocratici ma le persone che potevano permettersi questi capolavori e questi vasi piacciono oggi come piacevano allora guardate questo in particolare vedete è una forma di essere gli altri sembra quasi un vaso rovesciato in realtà si tratta di uno scooter cioè praticamente si metteva dentro del ghiaccio della neve e lo si inseriva all'interno di un grande cratere dove c'era del vino quindi questo serviva per raffreddare il vino durante un banchetto immaginate calore d'estate ma c'era poi in questi banchetti si vedono proprio rappresentati un'atmosfera particolare guardate qui siano degli uomini che sono sdraiati su ognuno su un letto banchetto della cosiddetta clean e e accanto delle donne sedute su delle sedie sotto ci sono dei cani pronti forse a raccogliere qualche pezzetto di cibo lanciato loro e si vede anche l'estasi di questi di questi volti quasi si percepisce una specie di atmosfera dei di grande felicità che è stata racchiusa come incantesimo all'interno di questo vaso ecco questo è un altro vaso un vaso magnifico che risale per più o meno come il primo a 520 avanti cristo più o meno alla fine del sesto secolo avanti cristo e si vede una maschera dionisiaca questo dio dioniso che viene sempre associato alle brezza alla perdita dei freni delle inibizioni durante i banchetti è tutto questo era visto come l'azione di una divinità ora questi sono dei capolavori noi questo nostro viaggio nel mondo degli etruschi vi facciamo vedere tutte le opere i capolavori che si trovano spesso in musei diversi da quelli più importanti magari sparsi sul territorio fanno vedere anche l'importanza del nostro patrimonio sul territorio ma chi non poteva allora permettersi un vaso dalla grecia o dalla magna grecia cosa faceva poteva ricorrere al mercato locale perché gli etruschi facevano delle copie di questi vasi bellissimi certamente però non erano originali ma in quest'area dell'etruria e stiamo parlando di cerveteri tarquinia vulci e poco dopo anche chiusi bene si era sviluppata era una caratteristica di queste aree un tipo di ceramica davvero impressionante che ancora oggi riempie diciamo le vetrine e i depositi dei musei che si dedicano al passato e agli etruschi in bucchero ai costosi i vasi greci gli etruschi risposero con una produzione locale che ne imitano le forme le decorazioni e le tecniche di realizzazione ma esisteva un'altra produzione questa sì tipicamente tu sia il bucchero e colore nero lucidi eleganti i buccheri imitavano i vasi in metallo soprattutto in argento e avevano un vantaggio erano alla portata di tutti il colore non era dovuto alla vettura ma un sofisticato procedimento di cottura i vasi venivano per così dire bruciati grazie all'assenza di ossigeno nel forno arricchiti con decorazioni grafite o al rilievo divennero sempre più comuni popolari e richiesti i buccheri erano dedicati al consumo del vino delle esportazioni di questi vasi accompagnavano sempre i carichi di anfore piene di vino etrusco [Musica] possedere un vaso in bucchero era diventata una vera e propria moda [Musica] non tutte le case etrusche erano re da te lo stesso modo noi ne abbiamo una prova proprio in questo luogo noi ci troviamo infatti nei depositi di santa severa dell'antiquarium di santa severa attorno a noi c'è davvero il mondo etrusco che ri emerso in questi luoghi in questi scarico in effetti a cerveteri l'antica cere c'era una tradizione quella di dipingere delle lastre di terracotta quindi le case avevano queste lastre sulle pareti così tempi luoghi pubblici e le tombe è qualcosa che non trovate altrove è una tradizione nata proprio qui ora di che cosa si tratta in pratica la tecnica era identica a quella dei vasi dipinti bisognava a stendere uno strato di argilla e quando era ancora umida e bagnato si cominciava a dipingere a fare questi queste bellissime figure e poi le si coloravano come con dei minerali non vedevate già i colori i colori sarebbero emersi a fine cottura guardate in questi frammenti si vedono ad esempio qui un piede con quella scarpa punta vedete come elegante sia nelle decorazioni che nei colori qui invece c'è uno zoccolo di un cavallo con una coda e possiamo immaginare il resto chissà chissà che qual era l'effetto finale e poi qui abbiamo addirittura una dea nuda la più antica mai trovata da queste parti per lo meno in nature nel mondo etrusco questi reperti che vedete sono stati riportati in italia grazie al lavoro alle indagini e intercettazioni eccetera dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale era il 2016 e questo è solo una parte poi è invece c'è stata un'altra indagine portata avanti da la guardia di finanza che nel 2019 ha permesso di far ritornare diciamo agli occhi di tutti delle lastre veramente straordinarie che adesso vi facciamo vedere per la prima volta sono state restaurate e ripulite e ora potete ammirarli voi esattamente come non potevano fare gli etruschi tantissimi secoli fa per la prima volta [Musica] mente silea e achille atalanta e melanie one e poi i sacerdoti aruspici un mercurio o un demone alato [Musica] miti e storie di un universo etrusco che oggi possiamo solo ipotizzare a chi appartenevano quale edificio pubblico o privato decoravano non lo sapremo forse mai rimangono i loro volti gli occhi il movimento dei corpi lo sguardo di atalanta con quei capelli neri sciolti al vento [Musica] l'audacia di pentesilea che si scaglia con la sola spada contro achille armato di tutto punto capolavori unici di quasi tremila anni fa [Musica] l'anti capirci sorgeva dove oggi si trova santa severa lungo la costa tirrenica ora dovete immaginare che per gi appunto era il porto della città di cere cioè cerveteri era collegato a questo abitato con una lunga strada di 13 chilometri larga 10 metri l'importante arteria e proprio qui vedete oggi sorge una delle località più gradevoli qui lungo la costa laziale ma bisogna dire che a quell'epoca qui avreste visto un abitato e soprattutto un santuario uno dei più importanti di tutta le truppe era costituito da due tempi dei fiori b dedicato alla dea uniche non è talmente era chiaramente della romana 1 e poi un tempio dedicato a leucotea la dea bianca c'era anche accanto un edificio con tante piccole cellette si è ipotizzato che qui si praticasse anche la prostituzione sacra cioè che ci fossero praticamente delle sacerdotesse sacerdotesse si chiamava sporta per agenzia e che erano diciamo una forma abbastanza diffusa nel mediterraneo di una costituzione che servirà poi alimentare economicamente anche questo santuario ora bisogna dire che tutto questo c'è più nel senso che il mare ha veramente invaso la terra quindi dove oggi avete le onde una volta c'era la città etrusca e se fate un immersione troverete tanti ciottoli blocchi squadrati di tufo eccetera quello che rimane di questo centro è tutto scomparso non proprio perché in realtà è ancora possibile scoprire degli oggetti etrusche come per presepi pozzi delle varie case sono rimaste intatti e scavando due metri e mezzo di profondità nel pozzo guardate che cosa è riemerso lo scavo stati proprio gli archeologi e tecnici del museo del mare qui di santa severa e il direttore stazione ci fa ridere è proprio quello che eri emerso dai sedimenti sapete cos'è questo è un rastrello etrusco come era fatto era fatto era complesso comunque non era un oggetto semplice è un rastrello molto complesso sono stati usati dei legni diversi a seconda della loro funzione è un lavoro eccezionale un unico come in realtà perché finora non era mai stato trovato un oggetto di questo genere quanto è antica quanto risale le dotazioni al radiocarbonio lo davano nell'ambito del quinto secolo avanti cristo quinto secolo avanti cristo ora quello che è incredibile è che questo oggetto che gli etruschi hanno buttato in fondo al pozzo perché giudicato brutto e servibile rotto ogm è considerato un vero tesoro e vi fa capire quanta conoscenza ci sia sia sul fondo di questo mare ma anche nell'entroterra e nell'etruria in generale nell'area sacra nel 1964 sono state ritrovate le tre famose lamine d'oro che probabilmente erano affissi alla porta del tempio più antico cioè in tempio b2 di quelle lamine sono scritte in etrusco l'altra è la versione in lingua punica di uno dei due test [Musica] si tratta di un documento estremamente importante perché rivela i profondi legami tra queste due civiltà legami tipo religioso economico politico in realtà la dea un etrusca non era altro che l'equivalente cartaginese della dea astarte quindi marinai cartaginesi che arrivavano scendevano che potevano andare a pregare alla propria divinità e questo è davvero la cosa eccezionale per quell'epoca bisogna dire che diciamo in questo mondo antico soprattutto nella mentalità di un etrusco nulla accadeva per caso erano convinti che la natura fosse comandata dal volere delle idee qualunque fenomeno naturale in realtà era un messaggio che li dei mandavano agli uomini e chi poteva interpretare questi messaggi i sacerdoti e la casta sacerdotale era estremamente potente interpretare la caduta dei fulmini le viscere degli animali il volo degli uccelli [Musica] questa è la disciplina etrusca il sapere degli aruspici messo per iscritto e consultato a roma ancora in tarda età imperiale grazie agli autori antichi e oggetti particolari come il fegato di piacenza un vero e proprio manuale di arte aruspicina per imparare a leggere le interiora animali è possibile capire a grandi linee come operassero i sacerdoti etruschi veniva definito uno spazio sacro e consacrato indicato in latino con la parola templum al suo interno venivano inserite le divinità in base ai punti cardinali e alle loro competenze i segni che si relazionavano con il settore compreso tra nord e ovest rinviavano al mondo dell'aldilà del buio è la pars ostile [Musica] attraverso la divinazione gli etruschi erano in grado di fornire indicazioni fondamentali sul destino di un uomo o di un intero popolo predissero la durata della propria civiltà facendola concludere nel primo secolo avanti cristo una previsione che la storia ha confermato un approdo naturale protetto dai venti e dalle correnti e addirittura con una sorgente d'acqua proprio dietro al santuario queste sono delle condizioni perfette per trasformare questo luogo in uno dei porti più importanti di tutta l'etruria è proprio qui vedevate arrivare velieri greci punici con le loro mercanzie symoné partivano anche perché gli etruschi noi siamo sempre abituati a considerarli una civiltà agricola li vediamo sempre nelle campagne ma realtà avevano una vocazione marittima molto forte da qui partivano velieri etruschi carichi di anfore di vino ma anche di vasellame ceramiche come il bucchero che portavano nei vari punti di tutto il mediterraneo e venivano anche appunto dei velieri di altre civiltà carichi di prodotti esotici profumi essenze anche prodotti di lusso per l'aristocrazia etrusca insomma il mare era veramente una sorta di autostrada per il commercio per le idee per le religioni ma anche per scorribande guerre e incursioni [Musica] gli etruschi pirati dei mari feroci predatori avventurieri senza scrupoli questa l'immagine che la storiografia greca ci ha tramandato quella di un popolo dominatore dei mari che incuteva paura e timore in realtà la pirateria era un'attività assolutamente lecita per nulla disonorevole e praticata da tutti i popoli [Musica] le navi etrusche partivano dai porti di pyrgi gravisca o populonia e raggiungevano le località più disparate del mediterraneo dalla sardegna alla corsica fino a cartagine alla grecia e all'asia minore [Musica] erano navi robuste e veloce dotate di un ordine di reni e di un albero che il sava una vela quadrata o rettangolare sembra essere un invenzione etrusca il roast darla distruttiva che successivamente anche i romani monteranno sulla prua delle loro navi etruschi non saranno stati gli unici pirati ma forse erano i più micidiali gli etruschi non erano soltanto dei formidabili marinai ognuna delle città più importanti aver infatti un proprio esercito ben armato equipaggiato neanche temibile tutte le volte che verrà costituito dagli stessi cittadini e ognuno doveva provvedere al proprio armamento ora è evidente che gli aristocratici più ricchi potevano permettersi delle armi e un corredo per così dire da battaglia notevole ora quello che vedete qui è un esempio di diciamo di armi ritrovate siamo nel museo archeologico nazionale di tarquinia è proprio vedete un bellissimo elmo crestato proviene dalla necropoli delle cartelle in pratica siamo proprio agli inizi della lunga avventura che porterà poi agli etruschi che noi conosciamo e quelli più famosi qui siamo a livello del ix secolo quindi tra il novecento el 800 avanti cristo questo naturalmente era diciamo un tipo di armamento soprattutto da parata però guardate che che il straordinario e poi questa spada in queste due antenne ricurve così vengono definite e questa fibula questa spilla che dovrà servire attualmente a fermare chi sa al mantello oppure la tunica sontuosamente decorata di questo personaggio poi qui vedete anche una punta di lancia ma già da questi oggetti soprattutto dalla spada e dalla fibula che addirittura dei fili d'oro che la rivestono bene si intuisce quanto la metallurgia per questa civiltà diventò progressivamente una forma d'arte spade lunghe diritte corte come d'aria scudi di grandi dimensioni per assicurare la maggior protezione possibile al corpo e poi il me a quelli di bronzo con la cresta a quelli di tipo greco che coprivano le guance la lunga e il naso l'armamento del guerriero etrusco pari a nel corso dei secoli e la corazza è un chiaro esempio al semplice pettorale e villanoviano alle spettacolari corazze anatomiche veri capolavori dell'arte etrusca in uso a partire dal quinto secolo avanti cristo erano chiamate così perché riproducevano la muscolatura del guerriero [Musica] erano generalmente fabbricate in due pezzi ganci lacci e altri accessori che servivano a fissarle sul torso del guerriero le armature complete potevano arrivare a pesare intorno ai 30 kg armi di pregio ben fatte e preziose per guerrieri ben addestrati ed equipaggiati [Musica] i fabbri cruz che non producevano solo armi realtà la metallurgia quell'epoca riusciva a produrre degli oggetti raffinatissime per esempio dalla necropoli delle arcate l emerso questo bellissimo oggetto siamo in un epoca arcaica diciamo diciamo del percorso degli etruschi l'orizzonte è quello villanoviano però questo non è un giocattolo era probabilmente legato a un rito chissà forse quello del culto legato al culto del carro del sole insomma rappresentava il movimento del sol in cielo non è chiaro su tutte ipotesi naturalmente più tardi troviamo nelle tombe di tarquinia questo oggetto singolare stati rinvenuti almeno 200 la divinità che voi vedete ea che lo il dio fiume legato alla mitologia greca e voi avete questa questo oggetto che è stato realizzato con la tecnica della fusione a cera persa e poi col bulino si è pazientemente diciamo realizzato la barba e baffi eccetera questo è un oggetto che si trovava chissà forse applicato sui letti defunto forse una casa forse erano appesi sulle pareti non è chiaro ma certamente fa già capire il mondo degli etruschi e le loro abilità [Musica] e poi guardate di questi splendidi specchi alcuni avevano anche un manico in osso ma quello che colpisce sempre in questi antichissimi specchi del fatto che fossero da una parte lucidati tal punto che si intravedeva il volto riflesso un po come noi vediamo il nostro volto riflesso su un vetro magari la sera il volto illuminato non erano magari precisi come i nostri però andavano l'idea di come fossero le fattezze di una persona soprattutto la bellezza di una donna ma dall'altro lato c'era sempre qualcosa di importante è raffigurato inciso col bonino guardate questo il giudizio di paride si vede afrodite la futura venere dei romani con un diadema che le fasce alla fronte poi c'è paride con la sua lancia e poi abbiamo era la giunone dei romani e infine a tema ora questo oggetto è stato realizzato nel terzo secolo avanti cristo cioè qui ormai diciamo stava calando il tramonto sulla civiltà etrusca che va va gradualmente perdendo la sua autonomia [Musica] e il 1857 quando nella necropoli di voi ci viene fatta una scoperta eccezionale che vale la pena di essere ricordata allora l'archeologo che compie questa scoperta e alessandro cossu a che lavora per il granduca di toscana ecco vedete c'è questa sorta di spaccatura nella roccia in realtà questo è un dromos praticamente il corridoio che vi porta all'interno di una grande tomba poi stata definita appunto tomba di force one e quando lui entra all'interno si trova di fronte delle pitture talmente belle che egli stesso dice sembra quasi di trovarsi di fronte alle opere di botticelli o del perugino [Musica] eccoci ci sono ben sette camere funerarie disposte attorno all atrio e diciamo alla camera principale immaginati questo era una volta tutto ricoperto di dipinti antichissimi bellissimi questi dipinti erano interrotti soltanto dall apertura delle porte e con le loro cornice il ciclo di dipinti venne distaccato nel 1863 e tranne alcune rarissime occasioni non è stato più possibile ammirarlo in tutta la sua magnificenza gli originali di quei dipinti sono tuttora di proprietà della famiglia torlonia [Musica] non mi grazie a un effetto del quale possiamo ricostruire la tomba come era una volta appunto una tomba ma lo facciamo grazie a delle copie esatte di quelle pareti dipinte nel 1861 dall'artista carlo ruspi autore di altre riproduzioni nelle tombe di tarquinia si tratta di un documento estremamente importante perché rappresenta l'unica testimonianza certa a grandezza naturale di questo ciclo pittorico prima del suo distacco voluto dal principe alessandro torlonia ora grazie a questi dipinti possiamo davvero vedere quello che vedevano gli etruschi stessi come essere ritornate all'epoca ora la tomba apparteneva a una potente famiglia famiglia satis un appunto delle grandi famiglie aristocratiche di vulci ed ecco il suo committente vel satis come facciamo a sapere che si tratta di lui perché ogni personaggio infatti è identificato con il nome di pinto in lingua etrusca sulle pareti ora lo vedete indossa una toga preziosa chiamata toga picta quel latino e un color porpora ricamata in oro di una persona importante mentre sta per trarre auspici dal volo di un uccello il picchio sacro sacro marte che un giovane servitore lo vedete qua trattiene con una cordicella questo grandioso ciclo pittorico continua sulle pareti della stanza principale ora voi vedete nella parte diciamo sinistra di questa somma è raffigurata una scena dell'iliade allora e il sacrificio dei prigionieri i troiani in onore di patrick lo è l'azione si svolge proprio qui al centro della parete achille raffigurato tra il demone carol lo vedete dal corpo azzurro livido il ghigno feroce con in mano martello che è il simbolo religioso e dall'altra parte vans che è la divinità alata degli inferi l'eroe sta veramente affondando la lama nel collo di un prigioniero troiano e lo vedete il sangue schizza dalla ferita mortale assiste alla scena agamennone lo vedete laggiù impugna lo scettro e indossa un mantello tipicamente greco e al suo fianco eccolo qui c'è patroclo o meglio l'ombra di patroclo è avvolto in un mantello azzurro con una vistosa fasciatura lo vedete sul petto che copre la ferita mortale inferta da ettore solo dopo il sacrificio dei troiani patroclo potrà varcare la soglia della de ora ci sono anche altri due eroi greci che trattengono altrettanti prigionieri troiani nudi le mani legate dietro la schiena in attesa del loro destino è una scena cruenta che prosegue idealmente diciamo sulla parete di fronte dove è stato rinvenuto un affresco un dipinto di grande importanza per la storia etrusca qui è rappresentata una impresa vittoriosa compiuta da un manipolo di eroi di vulci contro personaggi originari di altre città etrusche si tratta di un attacco a sorpresa forse compiuto di notte mentre gli avversari stanno dormendo è una lotta sanguinosa che culmina in questa scena vedete quest'uomo impugna la spada e sta tagliando i lacci che tengono serrati polsi del compagno quest'uomo si chiama mastarna e l'amico liberato e celio vibenna etrusco di voci ora mastarna diventerà famoso perché sarà il sesto re di roma servio tullio le scene dipinte sulle pareti della tomba ma in realtà sono la rievocazione di un fatto storico realmente accaduto nel 550 avanti cristo allora c'era uno scontro violentissimo tra roma e vulci e pensate alla fine ha vinto furci su roma però quegli affreschi un rappresentando un fatto di 550 l'anticristo sono stati realizzati da dietro luschi due secoli dopo quando la situazione era molto diversa infatti roma aveva cominciato la sua espansione aveva conquistato vaio che era una delle città etrusche più importanti e stava combattendo aspramente contro vulci e alla fine all ci venne sconfitta diventò un municipio romano no ora ci troviamo proprio in cima a questo punto è bellissimo chiamato il ponte della badia di vulci cui lo chiamano anche il ponte del diavolo con questa campata unica straordinaria e sotto scorre il fiume fiora pensate che questo ponte è stato realizzato proprio dagli etruschi vedete quelle parti dei blocchi di tufo rosso in basso ecco quelle sono le strutture originali etrusca ancora visibili poi i romani lo hanno ricostruito in epoca repubblicana e tutto sommato forse è proprio quello che è accaduto anche al mondo etrusco in generale non solo a vulci ma tutto il mondo etrusco ad un certo punto si ritrova sconfitto inglobato e scompare in questa specie di marea romana che conquista tutto il territorio [Musica] attaccata dai celti a nord e dai romani a sud l'etruria non poteva che capitolare e finire sotto il giogo del più forte roma la prima città a cadere fubelli nel 396 avanti cristo conquistata e distrutta [Musica] [Applauso] poi una ad una caddero tutte le altre per ultima polsini l'odierna orvieto nel 264 avanti cristo è il tramonto della civiltà etrusca un declino ormai inarrestabile testimoniato anche nelle splendide tombe di tarquinia che iniziarono a riempirsi di demoni alati mostri terribili e paurosi quasi un simbolo dell'angoscia per l'imminente sconfitta nel giro di pochi decenni anche la lingua etrusca l'ultimo baluardo di una civiltà magnifica dovette cedere il passo al latino roma aveva vinto [Musica] l'avventura la storia degli etruschi dura almeno un millennio è tantissimo ma poi inevitabilmente come tutte le vicende umane si esaurisce la notte che gala sulla civiltà etrusca ha un nome molto preciso roma roma che espandendosi combatte gli etruschi li ingloba ma anche li assimila senza cancellarli proprio del tutto perché molti dei delle abitudini dei riti romani in realtà derivano dagli etruschi un esempio i riti per fondare una città e acquedotti famosissimi derivano dalla conoscenza etrusca e poi le bighe sono di origine etrusca ma anche il bastone ricurvo mantello color porpora e anche i combattimenti tra gladiatori e non ultimo anche il sapere dei sacerdoti etruschi consultati per questioni vitali persino molte generazioni dopo in epoca imperiale per decidere se continuare una pace o iniziare una guerra quindi dei momenti fondamentali erano decisi dal sapere etrusco e bisogna dire che anche noi nella nostra vita quotidiana senza saperlo utilizziamo dei frammenti di mondo etrusco quali per esempio molte parole persona la parola persona deriva da perso che ne trousse co significava maschera verrebbe quasi voglia di citare anche pirandello su questo ma anche una parola moderna e del futuro come satellite deriva da sat l uomo di scorta latino che a sua volta deriva dal l'etrusco club che voleva dire proprio colui che brandisce lascia quindi termine proprio bodyguard e ha un'origine quasi antichissima ma certo del mondo etrusco noi conosciamo la bellezza la raffinatezza l'amore per la vita chissà quanto c'è ancora da scoprire in fondo quello che abbiamo attorno ricorda un po il mondo etrusco che abbiamo attraversato questa sera cioè una storia una civiltà che ha profondamente scavato nella roccia del tempo per lasciare delle meraviglie e quel ponte laggiù bellissimo e sembra quasi sfidare il tempo in fondo rappresenta molto bene anche la vicenda etrusca cioè il mondo degli etruschi continua attraverso i secoli e c'è un vero e proprio passaggio da quel mondo a quello romano al nostro e bisogna dire che questo rappresenta forse la bellezza del nostro paese che ha delle radici antichissime grazie per averci seguito buona notte [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Applauso] nella prossima puntata di ulisse alberto angela ci proporrà un viaggio nella sicilia del gattopardo seguendo le tracce del romanzo di tomasi di lampedusa e del famoso film di luchino visconti andremo alla scoperta delle meraviglie disseminate nell'isola questo intreccio tra storia e amore se volete per noi sarà una sorta di sentiero da seguire per fare un bellissimo viaggio tra le meraviglie della sicilia del gatto parto insomma questa sera potremo tutti un po sentirci principi rivivremo il celebre valzer di claudia cardinale con alain delon e con burt lancaster nei saloni di palazzo valguarnera gangi a palermo è un luogo che lascia a bocca aperta e qui tante scene del film il gattopardo sono state girate con questa atmosfera unica visiteremo le ville di campagna dove l'aristocrazia si recava d'estate le fattorie le saline all'origine delle tante ricchezze [Musica] e infine la cripta dei cappuccini dove tutto sembra rimasto come all'epoca del gattopardo ancora noi siamo nel corridoio che ospita i corpi mummificati degli uomini bisogna dire che essere sepolti qui diventò ben presto uno status symbol anche per il costo a testimoniare gli antichi splendori una madrina d'eccezione claudia cardinale a parte in questo palazzo e angela meravigliose tutti quelli che ballavano erano tutte nobildonne tutte una storia antichissima ci parla attraverso i suoi tesori conoscerla aiuta ad amarmi ea difendere vi aspettiamo mercoledì prossimo [Musica]