Tiziano, all'anagrafe Tiziano Veceglio, è considerato uno dei più importanti pittori italiani ed è il principale esponente del rinascimento veneziano. L'artista nacque in una famiglia di notabili di Pieve di Cadore, un piccolo paese veneto in provincia di Belluno. Non rimase lì molto.
Quando aveva solo 9 anni i genitori, constatando il suo naturale talento per l'arte, lo mandarono a Venezia con il fratello Francesco per permettergli di affinare le sue abilità. Tiziano entrò nella bottega di Bellini che gli insegnò a padroneggiare la pittura ad olio. Durante quel periodo di apprendistato fece amicizia con Giorgione, anche egli allievo di Bellini.
Tiziano per lungo tempo lavorò come assistente del collega più maturo e quando Giorgione morì fu Tiziano a completare una delle sue opere più celebri, la Venere di Dresda. Tra i primi importanti lavori di Tiziano ci sono gli affreschi realizzati per decorare le pareti del Fondacco dei Tedeschi, un palazzo veneziano in cui si raccoglievano le merci provenienti dai mercanti tedeschi. Il giovane artista prese parte al lavoro come allievo di Giorgione.
Il Fondacco dei Tedeschi oggi ospita un lussuoso centro commerciale. Gli affreschi sono stati rimossi e sono conservati nella Cadoro. Il rapporto tra Tiziano e Giorgione si interruppe bruscamente nel 1511. Un'epidemia di peste infatti colpì Venezia e Tiziano fuggì a Padova mentre Giorgione rimase in città. I due non si rividero mai più. Giorgione infatti non sopravvisse alla tragica epidemia.
Quando Tiziano tornò a Venezia diventò in breve tempo uno dei più importanti e richiesti artisti della città. Il suo talento eclettico gli permetteva di ritrarre soggetti di ambiti anche molto distanti tra loro, dalla ritrattistica su commissione alle opere di arte sacra, dai soggetti a carattere mitologico ai temi allegorici e misteriosi. Punto di svolta della sua carriera fu il 1513, quando rifiutò l'invito a Roma da parte di Papa Leone X per restare a Venezia.
La città gliene fu grata, tanto da nominarlo nel 1516 pittore ufficiale della Serenissima, in carico ricoperto prima di lui dal maestro Bellini. Oltre che grande artista, Tiziano fu anche un abilissimo imprenditore. Come artista mise su una fiorente bottega che adottava alcune interessanti tecniche oggi conosciute nel mondo del marketing del lusso. Una di queste era il mancato rispetto dei tempi di consegna che rendeva le sue opere più ambite e preziose.
Inoltre diversificò i suoi investimenti. Parte dei proventi dell'attività artistica vennero infatti infatti investiti in altri settori come il commercio del legname. Infine strinse amicizia con il poeta Pietro Aretino che divenne in un certo senso il suo agente.
Fu anche grazie ad Aretino Setiziano poté lavorare per le più importanti casate d'Italia e d'Europa. Lavorò per gli Este, i Gonzaga, i Della Rovere, ma soprattutto per l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo, che l'artista ritrasse in una delle sue più celebri opere. In età avanzata Tiziano operò un cambiamento di stile, rinunciando ai colori accesi, a favore di tinte più cupe ed effetti di chiaroscuro.
Tali esperimenti non furono apprezzati dai suoi contemporanei. L'artista non si è rinunciato a un'esperienza di rinuncia, ma ha avuto un'esperienza di rinuncia. poté nulla contro la nuova ondata di epidemia che si diffusa a Venezia negli ultimi decenni del XVI secolo.
Dopo avergli portato via il figlio Orazio, la malattia si prese anche l'artista il 27 agosto 1576. Se il video ti è piaciuto lasciami un like qui sotto, condividilo con i tuoi amici e scrivi anche un commento con un apprezzamento, una critica ma anche un suggerimento dei temi o argomenti da trattare nei prossimi video. Ciao!