Ok intanto grazie a tutti Buonasera a tutti e a tutti e io sono Valeria Valente componente dell'ufficio di presidenza della Camera dei Deputati ed è davvero per me lasciatemelo dire un grande piacere e un grande onore dare il benvenuto stasera a tutti voi portarvi ovviamente il saluto della presidente Boldrini e dell'intera Camera dei Deputati la scelta devo dire di svolgere proprio qui alla camera il penultimo degli appuntamenti del di questo bellissimo progetto antico nell'amore e legge ci inorgoglisce in modo particolare si tratta peraltro credo di poterlo dire con serenità Insomma di uno degli incontri forse degli incontri del vostro Percorso uno degli incontri più importanti del dell'intero percorso che avete fatto questo anno vista anche l'autorevolezza degli interlocutori che stasera hanno scelto e hanno scelto di Prendere parte a questa a questa iniziativa a partire ovviamente dal professore zag Breschi che saluto e ringrazio e anche per questo che a proposito di saluti e ringraziamenti Vorrei partire ovviamente col ringraziare l'onorevole Roberto Agostini che oltre ad essere vice presidente della commissione affari costituzionali della camera è stata per noi il Trade Union vero tra la Camera dei Deputati e questa bellissima esperienza con lei ovviamente insieme a tutti voi e a tutti gli studenti e gli insegnanti che hanno preso parte a questo progetto e che stasera sono qui saluto e Ringrazio in modo particolare la presidente delle biblioteche di di Roma Paola gaglianone che evidentemente l'anima di questo progetto e e la titolare di questo progetto insieme alla professoressa Francesca Brezzi che è il consigliere scientifico del progetto alla quale passerò ovviamente subito la parola prima di passare però la parola alla professoressa Brezzi consentitemi davvero qualche riflessione anche perché il mio vuole essere davvero soltanto un indirizzo di saluto e di benvenuto la figura scelta quest'anno dal progetto dal vostro progetto è Antigone una figura di per sé sicuramente molto bella molto evocativa Antigone appunto è una donna ribelle forte portatrice di un grande messaggio di libertà oltre che di autonomia e di amore ma è anche soprattutto una donna che lotta tragicamente per ricostruire un giusto rapporto tra potere amore e conoscenza la tragedia di anticone per voi che l'avete scelta immagino sia così Io sinceramente mi sentirei Se così fosse di condividere fino in fondo questa scelta ha evidentemente un profilo ancora molto attuale che contiene tanti dei conflitti dell'oggi penso per esempio a quello tra legge appunto naturale legge positiva tra tradizione e trasgressione tra potere maschile e pietas femminile e su tutti questi direi l'ancestrale contrasto tra la legge dello Stato e un ordine di giustizia universale che riconosce il valore dell'essere umano nella sua complessità ponendo al centro i bisogni i suoi bisogni e i suoi desideri e che cerca quindi una sintesi tra le rigide griglie delle norme e appunto un'umana pietà la tragedia di Antigone Dunque donna universale e sotto i nostri occhi anche oggi in tanti altri contesti me ne vengono in mente fondamentalmente due sono gli unici due a cui voglio fare riferimento le sembianze per esempio dei tanti profughi e dei migranti che muoiono a migliaia nel Mediterraneo tentando di varcare i nostri confini alla ricerca di libertà respinti da una storia che tarda ancora a trovare un equilibrio tra regole e umanità di cui pure è portatrice ma anche ahimè ed è peraltro diciamo vicina la data ieri appunto la data della giornata internazionale contro la violenza alle donne Nelle tante troppe violenze che le donne continuano a subire frutto evidentemente di una prepotenza consumata il loro danno Certamente non in nome in questo caso di una legge Bensì in nome di un potere di una presunta superiorità maschile ai quali gli uomini consapevolmente o meno non riescono a rinunciare in tal senso è bello Dunque proprio che l'iniziativa di oggi sia tanto vicina a quella di ieri ma prima ancora e questo è l'ultimo pensiero Antigone oggi si incarna nella distanza Purtroppo sempre maggiore che separa il legislatore e le sue norme dal cittadino chiamato a riconoscersi in quelle stesse norme lo dico da donna con con molta convinzione prima ancora che da presidente del comitato pari opportunità di questa camera è per questo che considero giusta e preziosa la scelta di svolgere questa iniziativa oggi proprio qui alla Camera dei Deputati vorrei leggervi dentro anche un invito a umanizzare il lavoro di produzione delle nostre leggi per contribuire così anche a r allacciare quel filo tra cittadini e Stato che da un po' di tempo sembra spezzato provando anche a ricostruire quel sentimento comune In nome del quale un cittadino senta sempre di più l'operato del legislatore come qualcosa che indirettamente ha anche contrib ito a definire non percepisca invece di subirlo come AIM me troppo spesso accade mi auguro Dunque e concludo che in questa stagione in cui il patto tra società e istituzioni appare fortemente inclinato questa bella giornata anche soprattutto per l'autorevole contributo degli intervenuti primo fra tutti ovviamente quello del professore zache Breschi possa concorrere a far sì che il Parlamento e più In generale la politica operino con sempre maggiore convinzione per ridurre al minimo la frezione oggi davvero drammatica tra cittadino E stato tra le leggi che Si avvertono come giuste utili e necessarie anche se non scritte e leggi scritte e prodotte che purtroppo però troppo spesso sono avvertite come qualcosa di lontano e di non amico Invece di qualcosa e di voluto cercato per rendere questo mondo un po' meno faticoso e sicuramente soprattutto un po' più giusto io vi ringrazio e diciamo dopo questo indirizzo di saluto chiederei direttamente alla professoressa Brezzi di coordinare il tavolo e soprattutto di presentarci gli ospiti e di passare Poi la parola a loro grazie Va bene grazie [Applauso] ringrazio l'onorevole Valente per questo suo ehm intanto per l'ospitalità naturalmente e poi per questo suo indirizzo di saluto che che che nasconde che non nasconde un una un entusiasmo e anche una empatia vorrei dire su queste su queste tematiche Io dirò dopo due due cose sul sul sul progetto e anche sulla il fatto che siamo oggi qui però subito procediamo con i saluti istituzionali tra virgolette E quindi passo la parola a Paola gaglianone Presidente delle biblioteche di Roma grazie Grazie a tutti per essere qui Ecco io volevo dire che ricollegarmi con quanto ho detto proprio all'inizio del della partenza di questo progetto così articolato così complesso eh fatto di più di 20 incontri allora dicemmo e c'eravamo qualcuno già presente a questo tavolo allora dicemmo eh la scommessa È la divulgabili dità la divulgabili di un tema complesso e divulgabili dità che intendevamo in una maniera anche Eh come dire eh piuttosto incisiva non soltanto rendere accessibile a un numero maggiore di persone possib possibili Un mito che che è sicuramente uno tra i miti più importanti della letteratura greca ma volevamo arrivare ancora più avanti divulgabili come capacità di rendere una realtà conoscitiva in qualche modo come appartenente alla nostra realtà fare in modo che chi ci si avvicinasse dagli studenti a alle persone di media cultura che frequentano le biblioteche ritrovasse nel mito di Antigone qualcosa della propria esperienza perché io credo che questo poi sia il senso più profondo della divulgabili Ità su cui le biblioteche di Roma stanno impegnandosi da quando sono diventate forse istituzione da 20 anni Ecco cioè l'attualità di questo mito ma non solo l'attualità la capacità di metabolizzarlo nella propria esperienza Ecco io direi con molta soddisfazione grazie agli organizzatori di grazie a Pia maziotti che è la curatrice di questo di questo progetto per noi biblioteca di Roma la scommessa è stata vinta è stata vinta è stata vinta È stato un piacere vedere tutte queste iniziative e ed è stata vinta io questo lo debbo dire proprio a nome delle biblioteche è stata vinta perché che è vincente il metodo di di un convegno diffuso attivo con partecipato Che significa che solo le biblioteche di Roma possono fare che hanno la territorialità come come loro elemento caratterizzante in questi incontri Noi abbiamo visto veramente piani di indagine diversi incontrarsi il mito di Antigone è analizzato dalle Fil letto a voce alta dagli studenti interpretato in maniera molto espressiva dal coro Vesuviano dalle donne di carta la formula Vincente è dare a tutti la possibilità di un proprio piano di comprensione questo è la ricchezza di questo di questo progetto la ricchezza di questo metodo che insisto col dire è realizzabile proprio perché la territorialità e la divulgabili della conoscenza sono i principi su cui si fondano le le biblioteche di Roma quindi a questo punto io devo dire che a me sembra non so Ci pensavo stamattina che a questo punto del percorso Ognuno ha preso qualcosa e potrebbe rinolaringoscopia possibili potrebbero essere non non tanto Antigone è la legge ma forse Antigone è la legge perché questo mito di fatto Secondo me è una mia interpretazione catturata non da specialista quindi catturata dal convegno perché secondo me il mito di Antigone ci dice proprio questo che finché Antigone e cleonte saranno in contrapposizione Antigone morirà e cleonte perderà forza il problema è arrivare ad una terza identità in cui la legge diventa capace di Ecco di essere regolata regolamentata e di porre come sua finalità un amore ma che non è un amore individuale ma un amore collettivo questo Stanno facendo credo le donne che che in questo momento si prendono dei dei carichi politici questo cerchiamo di fare questo anche la cultura dà il suo contributo ma è il mito di una contrapposizione da superare assolutamente grazie grazie a Paola gaglianone Allora passo la parola per i suoi saluti a Roberta Agostini vicepresidente della commissione affari costituzionale alla Camera dei Deputati Che appunto come è stato detto ci ha accompagnato nella nella lunga gestazione di questo di questo progetto Grazie davvero poche parole perché insomma penso che per noi questa oggi sia un'occasione preziosa per ascoltare la lezione del professor Zagreb Beschi accompagnato dalla professoressa Brezzi che sul tema e sulla figura di Antigone hanno scritto cose cose molto molto importanti e Insomma anticone è un testo fondamentale che ha rappresentato un caposaldo della cultura occidentale e anche per molti di noi ha rappresentato uno snodo fondamentale di formazione al liceo prima poi all'università io da qualche anno partecipo ai progetti delle biblioteche di Roma e che ho seguito Ormai sono penso 5-6 anni e E ogni anno eh abbiamo discusso abbiamo lavorato su figure femminili importanti per la storia del pensiero occidentale siamo abbiamo dibattuto su Anna arent su Simon Bale su Simon de beauvoir sui pazzi di Alessandria quindi Insomma abbiamo tentato intorno a queste figure femminili importanti per la storia del pensiero e spesso non adeguatamente riconosciute di suscitare un dibattito in tanti luoghi della città e con tanti soggetti diversi della città dalle scuole alle ambasciate alle all'università e le periferie le biblioteche di periferia e abbiamo un po' Insomma coinvolto in questa discussione tanti punti di vista diversi Io mi sono spesso emozionata in questi anni soprattutto a sentire i ragazzi la testimonianza dei ragazzi dello studio che facevano a scuola e poi D della restituzione che venivano a fare di questo studio eh in questi in questi in questi appuntamenti quest'anno la scelta è caduta su Antigone una appunto delle tragedie dell'antichità classica più studiata più dibattuta più discussa Perché intorno all'interpretazione di quella storia semplice e complessa insieme ci sono alcune contraddizioni fondamentali della vita del diritto e anche no della della della politica Antigone e creonte sono due figure entrambe grandiose nella loro complessità nella loro problematicità che rendono difficile separare nettamente No la ragione e il torto di di di ciascuno il cui scontro politico senza mediazione senza possibilità di dialogo conduce entrambi alla alla alla rovina E da un lato No creonte considerato il simbolo dell'universalismo astratto e dall'altra invece Antigone che è portatrice di un amore altrettanto assoluto che non può può non si può mediare non si può arrivare ad un compromesso e quindi questa tragedia di volta in volta è stata Letta anche in modi in modi molto diversi il diritto naturale e invece il diritto positivo la tradizione l'innovazione La patas femminile e il potere maschile Antigone come la ribellione alle leggi ingiuste la resistenza la disobbedienza e però c'è anche Antigone non solo contro creonte No ma in rapporto ad ismene a quella sorella saggia che non è capace di ribellarsi alle leggi oppure il rapporto al popolo di Tebe che Antigone dice d'accordo con me ma sta zitto perché ha paura teme teme allora E insomma insomma il testo è una fonte di letture di di di interpretazioni molto molto diverse e insomma E interroga molto noi interroga le leggi il diritto l'agire politico nostro sia quando siamo cittadini sia quando siamo poi chiamati anche a fare i legislatori fin dove si può e si deve spingere la legge per regolare la sfera privata degli individui delle persone questo è un tema che noi ci poniamo spessissimo no fin dove invece si può spingere l'autonomia la possibilità di scelta degli individui Qual è la fonte di legittimità del del potere E come ci si difende anche dall'arroganza del potere da un potere arbitrario da leggi troppo troppo invasive è chiaro che si tratta di di domande sempre molto attuali e e su cui il conflitto è sempre aperto e penso diciamo anche a tutti i cambiamenti che investono la politica e la vita oggi lo sviluppo delle tecnologie che cambiano il modo in cui si viene al mondo e cambiano il concetto di salute di malattia ai cambiamenti delle famiglie che sono o non sono Regolati e riconosciuti dalla legislazione O anche no il rapporto tra legge e appartenenza e appartenenza religiosa Quindi io insomma penso che sia particolarmente importante che nell'ambito di un progetto diffuso nella nella città che chiama in dialogo soggetti diversi qui alla camera si possa tornare in qualche modo ai fondamenti alle radici al cuore di alcuni problemi che insomma sono i problemi di fondo della della della nostra struttura sociale civile politica Io porto con me un insegnamento dal liceo eh da Dalla Dalla studio della lettura di Antigone della tragedia cioè che l'universalismo astratto delle leggi e che punta anche alle eguaglianza e che poi non è però in grado di tenere conto delle differenze ad esempio quella fondamentale tra gli uomini e le donne e delle situazioni concrete Non va non va bene può e deve essere corretto così come porto con me l'insegnamento fondamentale di un atteggiamento sempre un po' critico nei confronti della legge io io sono convinta che mi auguro e sono convinta che da questo progetto altrettanti insegnamenti altrettanti spunti e riflessioni critiche possano venire soprattutto alle generazioni più giovani che abbiamo chiamato qui con noi oggi questa sera e in tanti altri luoghi della città [Applauso] Grazie bene Ringraziamo ancora allora cominciamo a entrare nel nel merito del nostro incontro io cerco però molto è stato detto e quindi cercherò di limitare le le le mia le mie parole perché appunto siamo tutti interessati e ansiosi di sentire il professor zaglavi che già ringrazio poi ringrazierò ancora e vorrei cominciare con una domanda perché ancora Antigone e la domanda che in qualche modo ci ha guidato nell'organizzare questo questo questi serie di eventi è stato detto che la caratteristica di questo progetto è quello di camminare su tante gambe potremmo dire Appunto ormai siamo quasi Alla fine però abbiamo abbiamo errato molto nelle in vari luoghi della città di Roma anche luoghi non che non fanno parte dei dei tour turistici Ma appunto dove dove c'è questo presidio importante delle biblioteche torbella Monaca Corviale e e soprattutto abbiamo trovato questa grande rispondenza appunto da parte dei giovani delle di molte scuole nel programma potete vedere le le tante scuole che hanno che hanno partecipato a questo a questo progetto e hanno partecipato in maniera Attiva lo voglio dire poi ne avremo anche una prova qui in maniera Attiva Nel senso che appunto hanno non solo letto l'antigone ma l'hanno fatta propria vorrei dire Recitando alcuni alcuni brani in molte delle nostre occasioni e anche oggi quindi perché ancora Antigone perché questo suo ritornare con insistenza questo suo venire verso di noi come diceva Giorgio colli e questo nostro andare verso di lei perché come è stato detto Antigone rappresenta non una risposta ma rappresenta una serie di interrogativi che sono anche anche i nostri interrogativi di oggi Giustamente il professor Zagreb Beschi dice alcuni suoi scritti che non si deve banalmente attualizzare Antigone Ma parla dell'uso attuale mi sembra di di ricordare No del possibile uso di Antigone quindi noi non vogliamo attualizzare Antigone ma vogliamo cogliere nelle nelle domande di Antigone nei nodi nei nodi complessi di questa di questa bellissima tragedia cogliere in quei nodi possibili nostre domande e possibili nostre risposte è stato è stato giustamente detto come nell'antigone Intanto vorrei ricordare come appunto Antigone sia stata studiata riscritta da lungo tutti tutta la nostra potremmo dire tutto lungo il cammino della nostra della nostra cultura occidentale io lo chiamo le rare di di Antigone No cioè appunto l'interpretazione di Hegel holderlin Bulma ma non non potrei qui ricordarli tutti proprio perché si coglieva nell'antigone questa forza dirompente di domande di domande a cui è difficile dare la risposta e e i nodi quali sono è stato detto uno dei più importanti quello che oggi ci vede Anche qui è proprio il rapporto dell'individuo e dello Stato nei confronti dello Stato Non solo ma appunto n nella nostra epoca e vorrei aggiungere nei nostri inquieti tempi Come risolvere il problema della Giustizia Appunto quando ci troviamo di fronte a norme che si contrappongono è stato detto Antigone è la legge Antigone e le leggi perché appunto appunto nella tragedia si contrappongono queste leggi e ed è anche giustamente difficile dare la preferenza ad uno ad altro in effetti tutti come dire aderiamo ad Antigone perché è una figura suggestiva eccetera ma leggendo con attenzione la tragedia si può scorgere come anche lo stesso Sofocle pur ripeto tratteggiando una figura Mirabile che perdura nei nei secoli Porta anche le manifesta perlomeno le le ragioni altre le ragioni anche di creonte quindi forse la soluzione è proprio quella adesso sentiremo dal professor Zagreb schi di trovare una possibilità Infatti lui parla voglio anticipare questo perché mi sembra una formula molto molto giusta di dialogo carente No tra antigono e creonte manca il dialogo tra queste due figure forse il nostro compito oggi proprio riflettendo Sul rapporto etica e politica il nostro compito è proprio quello di trovare un dialogo tra etica e e politica perché in questo modo i valori di cui Antigone si fa portatrice forse possono anche diventare i valori del nostro Oggi si è parlato del tema dei migranti possiamo parlare appunto della Giustizia di norme che si contrappongono si si si può parlare riferimento ad Antigone e anche della contrapposizione tra uomini e donne la contrapposizione anche del della sacralità nei confronti dell'umanità tantissimi percorsi Ecco tantissimi percorsi che dimostrano la ricchezza di questo testo con il quale bisogna Io credo continuamente confrontarsi confrontarsi Proprio perché le risposte possono possono venire anche anche se nell'antigone noi cogliamo questa grande tensione tra le leggi no l'individuo di fronte alle leggi la posizione dei dei protagonisti è una posizione di tensione di fronte alle leggi non è una situazione pacificata e la soluzione sarà Appunto una tragedia Forse noi dobbiamo cercare una soluzione che non concluda in una in una tragedia Io mi fermo qui poi magari alla fine aggiung qualche altra cosa però voglio appunto ringraziare nuovamente il professor Gustavo Zagreb Beschi che ha accettato il nostro invito è venuto da Torino e deve rientrare a Torino questa sera e voglio solo accennare il il professore è conosciutissimo e quindi non avrebbe bisogno di di presentazione però voglio accennare per i più giovani magari qualche sua qualche suo testo e anche qualche suo qualche sua carica qualche sua cifra No il professor appunto Torinese nasce in una cittadina vicino Torino e ha insegnato all'Università di Torino è stato poi nominato giudice costituzionale ed è stato anche presidente della Corte Costituzionale fino al 2004 poi ha continuato la sua attività di docente all'Università di Torino e è membro corrispondente della accademia nazionale de Lincei e Nazionale Nazionale che ho detto internazionale nazionale che corrispond Ah socio corrispondente Eh ma perché lei l'ha scaricato da internet Sì e si sono sbagliati internet non è aggiornata e non è aggiornata benissimo E allora a lui Inoltre credo che sia per noi sia Importante sottolineare questa sua non soltanto i testi che adesso andrò a citare Ma anche proprio questa opera di riflessione e di riproposizione di alcuni autori classici del periodo giuridico novecentesco come Pietro Calamandrei Costantina am Morati eccetera e e poi noi lo conosciamo anche come presente nel dibattito pubblico italiano sia con con articoli sia con con saggi Inoltre è presidente onorario dell'associazione libertà e giustizia e presidente della Biennale democrazia che è un un evento che si svolge appunto a Torino con grande con grande successo di pubblico Questo per dire come questi argomenti vanno giustamente Fusi e venendo alle sue opere che sono tantissime quindi io voglio solo ricordarne alcune che possono essere significative per il nostro incontro di oggi Intanto voglio ricordare appunto la la riedizione che ha curato delle lettere dei condannati a morte della Resistenza perché che in cui lei ha fatto una nota introduttiva in cui appunto in alcune di queste lettere io appunto ho scaricato da internet alcuni passi di una lettera molto molto commovente di questo di questo giovane che si comanda che raccomanda all sua famiglia di andare a prendere il suo corpo lui sarà fucilato dopo poche ore e quindi il tema il tema dell'antigone in qualche modo no del cadavere eh del e il cadavere appunto il corpo ucciso il corpo morto No il tema dell'antigone insiste molto mi raccomando venite a prenderle perché sentiva qual era l'importanza di questa di di questo rito della della sepoltura noi pensiamo che sia un un tema del passato Poi appunto sono importanti anche appunto tante altre opere Secondo me sono già importanti nei titoli per chi non ha la possibilità di leggerli tutti amnistia indulto e Grazia profili costituzionali del 74 poi il Manuale di Diritto Costituzionale penso che sia appunto sul quale molti hanno studiati il diritto mite questo anche un bellissimo un bellissimo titolo di cui abbiamo un po' parlato prima il diritto mite legge dirit e giustizia che è del 92 la domanda di giustizia imparare la democrazia la virtù del dubbio intervista su etica e diritto la legge e la sua giustizia cioè tutte tematiche come vedete che Come si ci pongono di fronte a questi ai temi poi dell'antigone e più recenti i simboli al potere politica fiducia speranza intorno alla legge il diritto come dimensione del vivere comune anche questo tema Appunto Lo dicevamo Insomma della socialità degli atti no E poi gli ultimi due libri sono uno è un titolo molto molto carino Mosca Ceca no contenuto è tragico e il contenuto è tragico Appunto però perché appunto è di grande di grande pessimismo perché parla della paralisi della rappresentanza appunto mi chiedevo perché questo titolo congelamento della competizione tra idee progettuali ossessioni unimis allergia per il pensiero non allineato no cioè rendere conto di tutti questi atteggiamenti e quindi anche appunto la conclusione tragica la frustrazione della democrazia la frustrazione della democrazia e poi l'ultimo credo anche questo è molto interessante liberi servi in cui appunto c'è una perché è interessante perché c'è una reinterpretazione una rilettura del discorso del grande inquisitore che noi siamo abituati a leggere Insomma con le le grandi interpretazioni in chiave Potremmo dire religiosa no l'inquisitore che parla con il Cris C Invece qui c'è una lettura adesso io non so se ho colto male ma c'è una lettura vorrei dire politica no c'è una lettura politica e E quindi che in qualche modo si collega con con i temi di oggi no perché gli aspetti del della teoria del potere il grande inquisitore di fronte al Cristo silenzioso eh porta avanti alcune come dire esigenze di politica no di tra virgolette proprio perché eh avanza una posizione sostiene una posizione di cinico nichilismo cercare di appunto sottrarre la vera Libertà perché la libertà deve essere in qualche modo annullata per atteggiarsi e avviarsi sulla strada di un apatico conformismo quindi una rilettura ripeto nuova del del discorso del del grande del grande inquisitore ehm Il il il perché abbiamo chiamato il professor Zagreb Beschi a parlarci di antigoni perché appunto in tutta questa variegata eh messe di opere eh molti molti scritti sono dedicati e sono dedicati all'antigone una serie di di saggi di di di all'antigone di articoli su sul giornale quindi anche di grande e di Maggiore fruibilità e adesso lo sentiremo ma eh diciamo in alcuni di questi di questi saggi il professore ha come dire ha preso per mano Antigone dal dall'inizio dalla dalla dall'antichità e l'ha seguita un po' lungo tutto tutti i secoli che si sono susseguiti focalizzando proprio questo rapporto è stato in qualche modo sorvolato e accennato questo rapporto tra l'ex ius Io penso che poi adesso ce ne parlerà tra la legge di creonte e il diritto della della giovane lì appunto è il contrasto politico non risolto tra l'ex e usus la questo noi lo lo troviamo in tante in tanti suoi saggi e in questi saggi Appunto Si si vede si coglie io dico anche con grande obiettività le Le possibili interpretazioni dell'antigone Antigone ha ragione Antigone ha torto creonte E appunto lì si dovrebbe verificare si dovrebbe realizzare secondo il professor zagrebelsky questa Eh questo ma essendoci una mancanza di dialogo si dovrebbe si potrebbe si dovrebbe realizzare un dialogo proprio per e questo sta a dimostrare come questa tragedia Parla ancora a noi nel nostro nel nostro presente Quindi adesso siamo qui ansiosi di ascoltarlo prima di di cominciare 2 minuti li vogliamo dedicare proprio ai nostri giovani studenti in particolare le studentesse che legg che reciteranno proprio un brevissimo dialogo iniziale della della tragedia Antigone e ismene de studenti della scuola Keplero Rossellini prego no velocemente velocemente dai sorella Ma è mai possibile che tra tutti i mali ereditati da Dipo non ce ne sia uno che Zeus il tende a risparmiarci Antigone ched devo di stessi preparando per la cerimonia quale cerimonia la cerimonia equidna sepoltura sarà concessa solamente a uno dei nostri due sventurati fratelli l'altro sarà lasciato a marcire nel disonore mentre le sue carni diverranno pasto di uccelli questo è stato deliberato dal nostro amato zio temo già che la tua bocca dace ma che i tuoi occhi gridano Ricordati che siamo donne e nulla possiamo contro lo stato agire al di là dei propri limiti e da insensati lotta con me noi due insieme possiamo seppellire col coro ma Nostro zio l'ha proibito nessuno può separarmi dalle persone che amo è mio fratello e anche il tuo se tu ti opponi non sarò io Pra dirlo ma sorella cara pensa al nostro padre morto nell'odio e nell'info che si cavò a sui stessi occhi pur di non vedere gli orrori dai scoperti e alla madre che moglie due nomi per un'unica persona si torse la vita appendendosi a una corda e ai nostri due sventurati fratelli Caduti l'uno per mano dell'altro siamo rimaste noi due sole e Che fine faremo Se dovessimo trasgredire la legge ai morti a dover Dona Ma io sarò Fedele allo stato Allora fai come credi Non curarte e se dovessi mutare i parere il tuo aiuto Non mi sarà gradito io gli darò una tomba e se perciò Lò dare la mia vita così così sia morirai colpevole colpevole di un santo crimine Gi cerò accanto a lui che mi amava io che lo amo Non è a te o ai vivi che devo rendere conto delle mie azioni mai morti poiché con loro giacer per l'eternità e tu se vuoi disprezza pure ciò che è onorato dait non c'è dispeo in me solo non ho intenzione di oppormi a ciò che per gli uomini è più sacro le tue parole sono Beno ma sorella Io ho paura per te almeno non dire a nessuno ciò che intendi fare Io ti giuro non parlerò gridalo invece a piena voce proclam davanti a tutti il tuo silenzio mi sarebbe odioso ha detto Vale ma ciò che fai la ca sento di piacere così ti voglio piacere tu vuoi l'impossibile se continui a parlare così finirò con odiarti E giustamente odiosa diverrai anche agli occhi dei nostri due fratelli Affronterò questo rischio sola con la mia follia E allora va va se credi Ma ricordati che nonostante questa tua follia sare sempi più ti ama sorella di S ringraziamo ringraziamo molto le studentesse perché oltretutto non non le avevamo avvertite che le avremmo chiamate e quindi a dimostrazione come questa tragedia l'abbiano fatta propria io allora veramente con grande gioia passo la parola al professor Zagreb sto seduto qui io preferisco vuole andare qui Alio Sì non è che voglia leggervi tutta questa roba Eh pazienza tanto scusate questa questa duplice ura ismene contro Antigone che cosa allora Grazie a tutti Grazie per gli inviti non ripetiamo 150.000 volte tutti Gra io dico sempre in questi casi una formula di stile che mi consente di tagliare corto tutti quelli che devono essere ringraziati si considerino ringraziati così risparmiamo anche un po' del poco tempo purtroppo che c'è che ci è concesso no un'osservazione che mi veniva da fare ascoltando Antigone e ismene cara Antigone Eh a me è più simpatica ismene No non non ci ha trasmesso questa sua perorazione così eh lucida così radicale un certo senso di disumanità la sua collega ha dato prova di Maggiore come dire buon senso ma non so se buon senso il buon senso può poi trasformarsi in come dire acquiescenza al potere eccetera ma insomma cioè voglio dire Antigone È una di quelle figure che ha accompagnato la nostra giovinezza dico bene Antigone la santa fanciulla che non si piega di fronte a nulla pur Però io un figon in casa non me la metterei o no pante Pes E preferirei smene Ecco detto detto così un po' in tono colloquiale Va bene allora qui mi tocca in non so quanto tempo abbiamo a disposizione non so nemmeno se in questi incontri sono previsti poi interventi da parte degli studenti vediamo un po' il tempo ma insomma un 45 50 minuti me li me li della vostra attenzione me la me li concedete Allora partiamo da quello che un po' tutti hanno detto perché sempre di nuovo si ritorna Sono 2500 anni che si ritorna su questo testo che è un testo classico la caratteristica dei testi classici che ogni epoca ogni generazione si può rivolgere loro per porre delle domande porre delle domande e non ricavare risposte definitive perché se se Antigone visto che parliamo di questo fosse chiaro nel n Separare le ragioni i torti Il bianco il nero lo si leggerebbe una volta e si passerebbe oltre la realtà è che è un testo estremamente problematico e proprio ogni generazione ponendo domande entra nei problemi che il testo tratta solleva per provocare in noi delle risposte è tutt'altro che chiaro quello che che Sofocle ha voluto dire probabilmente ho voluto dire una cosa soltanto ai cittadini ateniesi che si trovavano nel teatro che era un luogo diciamo della religione civile potremmo dire dove si si ci si trovava Non come noi cosa facciamo stasera andiamo a teatro no si andava al teatro per partecipare a un rito della città un rito badate che durava un'intera giornata sotto il sole del Mediterraneo immagino in un'atmosfera nella quale il vino scorreva abbondante un un'atmosfera di esaltazione collettiva e di parteci aione fervida allo spettacolo uno spettacolo straordinario non so se qualcuno di voi ha letto il testo di Nietzsche sulla tragedia lì si descrive bene quello quello che era il teatro di Allora non abbiamo nessuna idea intanto perché non siamo greci e quindi non siamo Greci del VTO secolo avanti Cristo Non abbiamo le loro categorie mentali non abbiamo i loro problemi sociali e politici E poi perché non riusciamo certamente a ricreare l'atmosfera di queste rappresentazioni dal mattino alla sera si rappresentavano diverse diverse tragedie e una commedia per per sollevare un po' un po' lo spirito dei dei presenti Forse avete visto il parcoscenico dei teatri greci che ancora esistono lungo il lungo Mediterraneo c'era il coro che cantava noi la musica la musica greca l'abbiamo persa completamente e che rappresentava la città Diciamo quello che noi potremmo dire l'opinione pubblica che seguiva l'andamento dell'azione tragica con dei commenti e vedremo che in Antigone il coro svolge una funzione molto importante sopratt tutto perché segue l'andamento dell'azione tragica cambiando posizione alla fine il coro non dice più le cose che diceva all'inizio è una tragedia che ha le caratteristiche proprie della tragedia No nelle tragedie classiche non c'è un svolgimento del diciamo una trasformazione dei personaggi i personaggi incarnano tutti una idea un modo d'essere E questa idea li possiede fino in fondo fino alle estreme conseguenze Non è un dramma non è una commedia dove l'andamento dell'azione svolge un'opera di trasformazione sui protagon Antigone è uguale dall'inizio alla fine eh creonte anche ancorché alla fine riconosca la sua sconfitta ma è sempre lui dice vorrei non dice mi sono sbagliato avrei dovuto dice Sono distrutto sono un uomo finito Ecco le caratter la caratteristica principale delle tragedie classiche è questa consequenzialità assoluta ma il coro No il coro commenta e commenta l'andamento dell'azione come vi dicevo in maniera diversa lo vedremo ci conduce per mano da una posizione iniziale a una finale Comunque avevamo lì il coro poi avevamo gli attori che erano sempre gli stessi sembrerebbe che tenevano la scena tutto il giorno e che dovevano parlare a un pubblico senza microfono Mh di 20 o 30.000 persone nei grandi teatri pensate che sforzo doveva era un'impresa strepitosa proprio dal punto di vista fisico che si presentavano sul palcoscenico eh conciati in maniera strana su dei trampoli eh con i vestiti che gli gonfiavano le forme e col viso nascosto da una da una la maschera dipinta pitturata qui l'iconografia è rimasta invece qualche cosa sappiamo quindi diciamo un nulla di realistico di realistico nel senso della quotidianità dei gesti ma molto realistico dal punto di vista della problematica che viene messa in scena e viene messa in scena in un senso simbolico di diciamo eh potremmo dire Antigone è un simbolo ismene è un altro simbolo creonte è un altro simbolo sono figure che vengono poste lì nella loro diciamo completezza sono figure senza Salvo Salvo ismen per questo mi è abbastanza simpatica le altre ci sono poi le figure minori di cui se ho tempo parlerò ma le figure principali sono senza come dire senza sfumature benissimo sono integerrime nell'interpretare il loro simbolo il simbolo che conferito loro c'è da dire anche che queste tragedie erano commissionate dal potere politico e quindi è chiaro che venivano con commissionate avendo un senso un senso civile dovevano servire a Diciamo in sintesi educare la popolazione portarla a condividere determinati punti di vista quindi mentre la tragedia in sé si conclude con uno sfacelo con la distruzione la distruzione della città alla fine e però lo scopo non è infondere l'idea della distruzione ma immettere nell'animo dei eh degli spettatori delle forze reattive per uscire dal dal conflitto delle figure tragiche Mh E allora quale poteva essere il l'intento della città che commissionava queste tragedie e in particolare la Antigone a Sofocle ora Atene era alla metà del V secola avanti Cristo la città che stava diventando egemone nel nel mondo greco era reduce dalle guerre persiane la guerra del peloponnesio non c'era ancora poi la guerra del ponese era stata la fine dell'egemonia ateniese una città in pien espansione è l'età della grande arte della grande architettura della grande letteratura l'età in cui si pongono le basi della grande filosofia classica che poi sarà sviluppata nel secolo successivo Ma insomma le basi tantè vero che i grandi filosofi del del secolo successivo consideravano i tragediografi dei loro compagni di avventur non c'era questa distinzione che facciamo noi narrativa teatro filosofia no c'era diciamo la grande Sapienza umana che poteva trovare sfogo in forma letteraria che noi consideriamo diverse l'una dall'altra Ma allora non era non era così Dunque Atene era era nel passaggio tra un'organizzazione diciamo così per clan prima della unificazione diciamo si dice Democratica di Pisistrato all'inizio del V secolo in precedenza potremmo dire così Atene era una federazione di di tribù di clan di di famiglie ricordate la scala della socialità che sta in Aristotele No la prima forma di socialità è quella tra uomo e donna che formano una famiglia la famiglia poi le famiglie per e le famiglie adempiono alle funzioni elementari della vita la procreazione l'assistenza Ai figli la crescita dei figli poi le famiglie si uniscono tra più famiglie e formano dei clan le gentes antigones c'è la radice genos e poi questi clan si mettono insieme e formano lo Stato naturalmente a quell'epoca lo Stato era la città la città stato la polis Questo ecco nel alla metà del V secolo si stava passando dalla seconda forma alla terza l'organizzazione politico sociale più ampia e naturalmente Voi capite facilmente che le strutture sociali più piccole possono vivere di rapporti diciamo così caldi interpersonali marito e moglie genitori e figli poi qualche volta i rapporti tra genitori e figli sono tutt'altro che o meglio possono essere caldi in altro senso ma quando la l'organizzazione sociale politica è di grande dimensione c'è bisogno del di rapporti regolati astrattamente la legge la legge uguale per tutti mentre nei rapporti più piccoli di dimensione è possibile fare a meno delle leggi esteriori perché ci si regola sulla base di norme vissute interiormente che vengono dalla cultura dalla tradizione dal riferimento a miti comuni Insomma eccetera eccetera siamo in quella fase di passaggio e Eh la tragedia Antigone mostra con chiarezza il conflitto tra il diritto antico che noi chiameremmo come ius ius forse si potrebbe dire Nomos il Nomos di Antigone e dall'altra parte il comando il comando autoritario esteriore di creonte la legge Ecco questo direi è se mi sbaglio la la professoressa di filosofia e mi corregge subito questo ci siamo Dunque in un in un'epoca di passaggio che assume la tragedia assume come centro della sua riflessione la questione del seppellimento di un cadavere adesso sui cadaveri ritornerò tra un istante però volevo dire una cosa effettivamente è vero Sono 2500 anni che ci si interroga su questo a partire da questo testo su problemi estremamente attuali alcuni sono stati evocati Ma noi non possiamo dimenticare per esempio che Antigone è stata assunta come simbolo della resistenza al nazismo bultman Sì m eh l'antigone di anil Brecht tante si direbbe rivisitazione questo grande critico letterario che si chiama Steiner ha scritto un libro intitolato le antigoni partendo da quella classica ha seguito lo svolgimento durante il Risorgimento come voi sapete abbiamo avuto a mio modo di vedere una brutta Antigone di di vori Alfieri no o no Sì è vero È brutto è assai brutta Vabbè però di fronte a tanto nome ma mi veniva in mente mentre si ricordavano gli usi attuali cioè i riferimenti che attualmente si fanno ricordate la la tragedia del della banda Bader mov in in Germania si è rievocata Antigone perché i due capi urri in particolare urri mof è stata trovata entrambi lui come si chiamava eh Andreas Ecco sono stati trovati morti nel in un carcere tedesco è stata rievocata la la tragedia perché che i cadaveri intanto Perché diciamo i rivoluzionari di Allora si identificavano in Antigone contro il potere dello stato tedesco Insomma Vabbè ci sono anche degli usi strumentali intendiamoci ma la cosa che ha molto colpito è che non si riusciva a trovare per molto tempo una cittadina cioè una piccola città in Germania che volesse ospitare questi cadaveri gli si voleva lasciare insepolti estremo ludibrio eh un richiamo ma poi si è parlato di si è rievocata questa questa tragedia sempre in Germania a proposito del cosiddetto passato che non passa Mh cioè i conti che le generazioni post nazista hanno fatto avrebbero dovuto fare in buona parte hanno fatto con il il periodo dal 33 al 45 cioè della della dittatura nazista e Antigone che vuole allora il nazismo è considerato il cadavere m Antigone che vuole seppellire il cadavere del fratello è stata interpretata come La Paladina diciamo dell'amnistia del della pietra tombale sul passato partiamo da lì per ricostruire smettiamola di tormentarci con i nostri complessi di colpe viceversa creonte è stato interpretato come colui che invece artificialmente vuole tenere il cadavere in vista No perché nella tragedia creonte che cosa vuole vuole che non non si ricopra di di terra di sabbia il cadavere in modo che rimanga esposto all ludibrio e qui vedete che dal punto di vista dei valori in gioco c'è un roves si potrebbe dire c'è un rovesciamento Se noi partiamo dall'idea che invece i conti con il passato si devono fare e fare continuamente perché il passato alimenta il presente anche il futuro Allora qui l'eroe positivo diciamo sarebbe creonte Però anche in questa circostanza si è fatto riferimento a a questo racconto ora Ma esiste per esempio in Italia e altrove un'associazione che si chiama Antigone e che ha come compito Quello di sostenere diciamo le vittime del potere del potere mal gestito mal organizzato per esempio la condizione delle carceri nelle carceri m vedete che il punto è sempre lì è sempre lì e ancora quando in Italia è stata sono state prese delle iniziative legislative e anche giudiziarie in certi casi faccio solo un esempio quando i comandanti dei pescherecci che attraversavano il canale di Sicilia e prestavano aiuto ai migranti in difficoltà sui barconi quando sono tornati a terra si sono visti recapitare degli avvisi di reato come favoreggiamento bene questore hanno detto favoreggiamento o non favoreggiamento noi continuiamo a salvare queste persone Ecco un appellarsi a un Nomos diverso e che per loro era superiore a quello del della città quello di creonte ecco vedete le applicazioni i riferimenti sono issimi e Questo dimostra la perdurante vitalità di quella di quel testo Allora ehm è un testo semplice a leggersi no a prima vista come spesso succede a prima vista le cose sembrano semplici c'è una diciamo un'espressione di Hegel che è uno dei grandi commentatori di questa tragedia che tras che porta che che usa per portare acqua al suo Mulino m e si dice che questa è nella sua linearità nella sua semplicità un testo sotto ogni riguardo perfetto una delle maggiori opere dell'ingegno umano Attendiamo qui ci mettiamo sull'attenti di fronte un'affermazione di questo genere sotto ogni riguardo una delle opere più perfette dell'ingegno umano e però quando ci entriamo dentro ci veniamo Ci attorcigliano Allora il il tema è noto a tutti spero m richiamo solo l'attenzione sul eh significato che aveva Allora il tema seppellimento del cadavere perché noi abbiamo perso il significato Per noi quando abbiamo a che fare con un morto Cosa entrano in in opera entrano in opera Pensate un po' i regolamenti comunali di polizia urbana o polizia mortuaria m da noi è un problema di igiene pubblica e di diritto amministrativo m cerchiamo di sbarazzarci il più rapidamente possibile di quell' ingombro Beh invece nell'antichità il culto dei morti era un fattore decisivo sul quale si costruiva la vita nell'al di qua i Mor che non avessero trovato sepoltura quindi onori funebri sepoltura erano destinati a vagare senza pace non trovare la loro casa L'approdo in una loro casa nell'Ade quindi una grande [Musica] condanna per questo si capisce perché Antigone signorina era così determinata nel voler offrire fornire gli onori funebri a suo fratello perché sarebbe stato condannato all a una pena ben più grave della morte medesima una morte eterna la situazione diciamo così del morto che non riesce a morire del morto vivente vive ma come morto c'è una situazione mostruosa e in questa tragedia Tra le tante contrapposizioni c'è anche la contrapposizione tra il mondo al di sotto e il mondo di sopra m non è forse una delle delle prospettive più consuete attraverso le quali si legge questo testo e che quello che risulta è che il mondo di sotto gli inferi non sono il nulla non sono il contrario del mondo di sopra ma sono il fondamento del mondo di sopra e questo lo si può vedere in diversi passi ma soprattutto vorrei richiamare quello in cui Antigone dice a creonte io voglio essere caro cara al mondo di sotto lì c'è la giustizia nel mondo di Sotto tutti siamo uguali e quindi polinice ed eteocle i due fratelli no che si sono uccisi in duello lì sono uguale E io Antigone sono fedele al mondo di sotto e mi ribello al mondo di sopra Sì certo c'è il problema Nomos legge ma prima di tutto c'è questo conflitto eh ed è una cosa molto interessante questa pensando al all'epoca attuale perché l'epoca attuale Che si fonda cioè la civiltà attuale Che si fonda solo sul mondo di sopra non si accorge che il mondo di sopra è fatuo è passeggero è un'illusione passa presto passa presto mentre le radici perenni stanno nel mondo di sotto quindi il culto della tradizione il culto dei morti tutte cose che noi abbiamo ridotto a un problema di polizia mortuaria o una visita ai Sepolcri il due novembre e ni poco di più diciamo così e questo per dire del del seppellimento Ma possiamo anche dire potremmo anche dire che Antigone che si richiama al mondo di sotto rappresenta l'epoca arcaica e creonte rappresenta la modernità Cioè anche c'è questo conflitto creonte compare alla luce del gran giorno Tebe dalle sette porte non L'avete letta quella parte no col sole bellissimo questo inizio meraviglioso creonte sta nel palazzo dove sta anche ismene che si aggira nei nei corridoi subendo Naturalmente il potere l'autorità di chi governa il palazzo reale e invece Antigone viene D la natura dalla campagna m l'altro mondo il mondo rurale ma il mondo rurale è quello appunto legato alle alle tradizioni M questa grande contrapposizione ora la la fondamentale contrapposizione sta nel fatto che i due personaggi principali poi qui i critici si si si dividono c'è un solo protagonista c'è un protagonista e un antagonista protagonista naturalmente Antigone l'antagonista creonte o creonte non è altro che un pretesto letterario per far risaltare la figura di Antigone Ma insomma queste sono discussioni che lasciamo ai ai critici letterari la la contrapposizione principale sta nel fatto che questi due sono due fedeli interpreti ed esecutori di due leggi diverse Nel caso specifico in conflitto tra di loro potremmo anche dire che sono accumunati dal fatto di essere due trasgressori Antigone trasgredisce la legge di creonte e creonte trasgredisce la legge di Antigone In fondo sono due due fratelli gemelli solo che l'uno va per una strada e l'altro va per l'altra strada e la tragedia di due trasgressori ora Dicevo nel conflitto di questi prima vi ho chiesto diamo per scontata la conoscenza del dell'azione tragica sì o no come voi certo Anzi potreste recitar la memoria dall'inizio alla fine no comunque l'azione è molto semplice in in quattro parole allora all'inizio c'è questo dialogo tra le due sorelle che ha come riferimento una doppia uccisione una reciproca uccisione di due fratelli uno polinice l'altro eteocle fratelli entrambi di Antigone e di ismene poti di creonte lì c'è tutto questo intrigo il ciclo di Edipo Ma insomma questo non possiamo non possiamo addentrarci in queste faccende si uccidono in duello perché polinice fratello degenere potremmo dire traditore della Patria aveva armato un esercito per conquistare la città di Tebe Tebe dalle sette porte eccetera eccetera e teocle invece aveva dato la guardia regolare diciamo così e come Talora accade nelle narrazioni della Grecia classica gli eserciti ad un certo punto invece di affrontarsi in armi tutti quanti caso di Achille ed Ettore nel negli eliade Invece di far questo si affrontano i due capi Due eroi diciamo e in questo duello i due fratelli si uccidono reciprocamente creonte il governante di di di di di Tebe dico governante in senso diciamo neutro voglio dire tiranno il governante dice ma non è giusto che l'eroe della città et teocle è il traditore della città polinice ricevano gli stessi onori funebri Cioè In sostanza cosa direbbe il mio popolo cosa direbbero i miei sudditi se io trattassi nello stesso modo due persone che si sono comportati nei comportate nei confronti della città in modo opposto guadagnando merito l'uno e invece guadagnando demerito l'altro è un problema di giustizia Se volete è il problema che qualunque buon governante si deve porre la giustizia ci sono tante definizioni di giustizia ma quella a cui potremmo F riferimento qui è la seguente trattare in maniera diversa i diversi le situazioni diverse trattare in maniera uguale soltanto quelli che sono nelle condizioni di uguaglianza perché sennò si crea ingiustizia e creandosi ingiustizia si perde la fiducia dei cittadini il buon governante è quello appunto che fa riferimento a questo criterio di giustizia e così Certamente Così facendo certamente il suoi legami con i cittadini non vengono Non solo rotti ma vengono rinsalda fine del pistolotto Ecco e creonte nel quando compare sul sulla scena fa un discorso alquanto diciamo articolato quello che è stato definito il discorso della corona No il discorso nel quale lui dichiara Qual è il suo programma di governo e dice io come governante di fronte a problemi di natura familiare sono morti su due suoi nipoti e c'è di mezzo Antigone che comparirà dopo poco dice io come governante devo fare tacere completamente i miei sentimenti personali nei confronti di coloro che appartengono alla mia cerchia familiare nessuna norma ad familiam Potremo dire Perché senò i cittadini direbbero tu strumentalizzi il tuo potere diciamo così A fini privatistici mentre devi invece governare governare la la città e questo è è la posizione di per governare la città deve fare uso della legge generale astratta nessuno si permetta di seppellire Costui ordine ne confronti contro l'ordine di creonte si erge invece Antigone che viene considerata normalmente la portatrice della voce della coscienza individuale No una delle tante contrapp i no si è detto prima mondo maschile mondo femminile giovani vecchi Antigona è una giovinetta mondo arcaico mondo mondo moderno perché stavo dicendo leg naturale Ecco si dice creonte È la legge antigon è la coscienza Ma sì si può dire così ma facendo attenzione la sovranità della coscienza nella filosofia nel mondo greco emerge nel secolo successivo emerge per esempio Sì c'era la la formula di chi era omo mensura l'uomo misura di tutte le cose CH era protagora ma diciamo come idea generale viene elaborata da Socrate il il demone dentro di sé Ecco demone individuale contro la legge oggettiva Antigone non fa ha fatto riferimento a una esigenza di coscienza Intesa in questo senso semplicemente si richiama a un'altra legge altrettanto Anzi per lei più obbligante che non la legge di creonte dunque due diciamo due diverse entità entrambe giuridiche perché il mondo del diritto Questa è la mia idea Non si può ridurre a una sola dimensione lo riprenderò allaa fine non so quanto tempo ho già ho già e quanto mi rimane ancora fino alle 6:10 Ecco taglierò accorto la parte la parte finale noi se noi chiedessimo a qualcuno di voi che non ha studiato queste cose di dare una definizione del Diritto che cosa direbbe che cos'è il diritto anche i miei studenti dicono rispondono così è l'insieme delle leggi delle leggi di creonte Ma noi per diciamo questo perché siamo figli di un'epoca in cui la legge quella elaborata in Parlamento in questa fucina legislativa che produce leggi tutti i momenti se se rallento un po' sarebbe anche una buona cosa riteniamo che questa dimensione esaurisca il diritto solo nella legge c'è diritto e non c'è diritto al di fuori della legge ma nell'antichità nel corso dei secoli fino potremmo dire alla rivoluzione francese il mondo giuridico è stato popolato da queste due anime l'anima tra tradizionale Nomos e l'anima artificiale diciamo così la legge e poi con la rivoluzione francese che il parlamento sovrano l'assemblea Nazionale sovrana ha preteso di assorbire ogni dimensione del diritto nessun diritto esiste se non nella legge Ecco questa è una riduzione se noi seguiamo tutta la vicenda storica ci accorgiamo che questa semplificazione è una eccezione nello sviluppo della storia dei paesi come come i nostri che sono sempre stati Salvo questi ultimi due secoli ma non è nemmeno così chiaro perché la dimensione del Nomos di Antigone è Risorta Comunque facciamo conto che nel corso degli ultimi due secoli la legge abbia fagocitato qualunque altra dimensione del diritto Sì ma qui stiamo parlando di 25 secoli e quindi questa la possiamo considerare una parentesi forse o comunque non certo la la manifestazione della natura del diritto No no io sostengo per l'appunto che il diritto a questi due lati due lati che devono convivere In fondo la convivenza di questi due lati del diritto può essere esemplificata simbolizzata attraverso il richiamo ad Antigone e a creonte Allora quali sono le interpretazioni sarò rapidissimo Anche perché poi magari si faranno delle pubblicazioni di questi incontri perché io un testo Ce l'ho Chi è interessato ad approfondire questi argomenti potrà accedere a questo a questo testo ci sono secondo me tre interpretazioni Allora la prima interpretazione quella classica diciamo Quella alfieriana Antigone l'eroina la ribellione del bene contro il male della coscienza contro l'arbitrio la resistenza contro la prepotenza M E vabbè E tutti noi abbiamo amato questa figura nella nostra giovinezza o no Sì Sì prim la primaa sì Poi però quando ci siamo chiesti Ma la vorremmo questa fanciulla in casa allora qualche dubbio ha cominciato a sorgere anche in noi m quindi Antigone la coscienza e creonte la politica è anche un conflitto tra una dimensione preola che vive dentro di noi e la politica Come si concepisce normalmente come attività artificiale no E naturalmente secondo questa prima interpretazione Antigone ha completamente ragione e creonte ha completamente torto Antigone muore da eroina e creonte muore anche lui ma muore diciamo moralmente muore Nel disonore pur essendo stato richiamato alla ragionevolezza vuoi da emone il figlio fidanzato di Antigone povero non sapeva quello che che rischio avrebbe corso sia richiamato all'ordine da da Tiresia che gli dice Attenzione e l'idea di diciamo così sintetizzo Scusate questo testo è uno di quei testi davanti ai quali ci si mette sull'attenti O magari anche in ginocchio ma io qui banalizzato Tiresia lo richiama a evitare di credere di avere sempre ragione lui da solo da solo e questo anche emone gli dice Tu il tuo ideale sarebbe governare il deserto quindi più solo di così ma creonte è fermo nella sua concezione del potere Come potere al servizio della collettività che potremmo dire non guarda in faccia nessuno e quindi deve passare al di sopra di tutti i sentimenti familiari disinteressarsi dell'amore del figlio per Antigone della Pietà nei confronti di Antigone e tutte queste belle cose E questa è la prima interpretazione che ci dice noi ci schieriamo tutti per Antigone che non era palesemente l'intento di Sofocle perché questo avrebbe comportato una squalifica del potere della città vi dicevo siamo in quella fase di trapasso tra il il poter l'organizzazione gentilizia antica e l'organizzazione politica Se questo fosse stato l'intento è chiaro che non gli avrebbero commissionato perché sarebbe stato una delegittimazione diremmo del potere presente noi però normalmente l' intendiamo così seconda interpretazione seconda grande interpretazione che è quella egeli forse è la è la più Non dico che sia la più convincente ma grandiosa no O no iosa è anche molto tradizionale cioè voglio dire qual è in fondo il fondamento della visione hegeliana e è l'idea che questa tragedia in realtà tutta la realtà tragica della storia umana nasce perché si è rotta la unità la unità originaria All'inizio dei tempi potremmo dire nell'età dell'oro non esistevano le divisioni c'era l'uno dominava eh E poi si è ci si è Cominciati a dividere per esempio ci si è Cominciati a dividere tra uomo e donna Mh Ricordate il mito questo platonico nel Simposio Mh Vabbè perdiamo 3 minuti su questo mito perché è molto bello È molto bello eh eh ci si chiede questo dialogo sull'amore amore nei vari significa vari livelli diciamo così e ci si interroga sull sul fondamento dell'attrazione de del sesso maschile nei confronti del sesso femminile magari anche al contrario non lo so E allora il mito dice che in origine Zeus aveva creato gli esseri viventi in una forma piuttosto mostruosa avevano due teste quattro braccia quattro gambe non camminavano ma rotolavano avendo tutti questi questi questi appoggi possibili e avevano i due sessi Uniti erano degli eriti diciamo no ma questi soggetti erano dunque ente potenti forti e quindi essendo forti Si erano messi in testa di dare la scalata al cielo mito ricorrente in tutte le religioni la torre di Babele è quello Ma anche in altre religioni la scalata al cielo gli esseri viventi che cercano di spodestare Dio Dio della Bibbia o Zeus nella tradizione greca allora Zeus si arrabbia e che cosa fa scende giù Invece di di di di confondere le lingue no come dice la genesi e divide gli esseri umani in due e quindi un sesso va di qua e l'altro sesso va di là però rimane la la forza diciamo congiuntiva cioè che tende alla congiunzione originaria e Questo spiega l'attrazione sessuale è bello quel mito È molto bello Tra l'altro la cosa interessante A proposito dell'uso delle parole prima vi dicevo che voi siete dei simboli no Avete interpretato dei simboli la parola simbolo per la prima volta nella lingua greca viene utilizzata in questa in questa in questo dialogo simbolo non so è la moneta spezzata in due il bastoncino di Sun bulai bulai Che cosa vuol dire [Musica] delibero symbolon e ciascuna delle due parti è simbolo dell'altra Ecco tende al alla congiunzione in unità simbolo nasce da lì poi Ho assunto naturalmente tante altre tanti altri significati Allora Hegel dice la realtà spezzata Naturalmente la sua idea è che la la storia si compirà quando la realtà si riunirà in un uno e naturalmente questa è la premessa di un'interpretazione elliana di tipo olista di tipo totalitario ogni divisione per Hegel è un problema è un problema un problema da eh risolvere e in in Antigone il Nomos è visto di sesso femminile il Nomos è donna la lex è uomo Ma perché Perché la donna e qui viene fuori in fondo l'epoca in cui heg scriveva la donna è colei che mantiene i rapporti familiari la continuità delle tradizioni familiari anche qui per banalizzare la donna è l'angelo del focolare per per Hegel sì No no ma appunto no Ma scusate Io qui sto sto sto banalizzando se leggete i testi hegeliani ci trovate ben altro devo banalizzare perché mi parte il treno e quando i treni partono bisogna seriamente essere essere essere sintetici Allora per Hegel sia Antigone sia creonte sono ciascuno nel proprio ambito perfettamente legittimi Questa è la tragedia in fondo la prima interpretazione quella che vi diceva solo Antigone la figura positiva ci tranquillizza e ci scriviamo tutti con Antigone e il discorso finisce lì Qui invece nell'interpretazione hegeliana la realtà divisa poi divisioni della realtà sono tantissime Tra l'altro lì si cita la la il celeberrimo primo stasimo del dell'antigone pollata dei no molte cose il deins in greco è una parola Forse intraducibile per noi meravigliosa e orribile al tempo stesso molte cose sono molte cose orribili in questo senso sono gli esseri umani e poi continua parlando di tutte le divisioni tante divisioni tutte orribili che però noi potremmo dire sono le divisioni che fanno hanno fatto il progresso dell'umanità Ma a parte questo quello che è interessante è che per Hegel entrambe le figure sono legittime la donna è la custode di quei valori tradizionali l'uomo invece esercita un potere artificiale rivolto al futuro Ecco Antigone Ha lo sguardo rivolto al passato alla continuità e creonte rivolto al futuro e badate vista così la questione non è affatto chiaro che Antigone abbia ragione perché la tradizione Sì è una bella cosa non lo so Bisogna andare a vedere che cosa c'è dentro la tradizione le tradizioni sono spesso fatte di discriminazioni di ingiustizie consolidate di idee non politiche fondate solo sul potere sulla prepotenza non è affatto vero che le società tradizionali vivono felici spesso l'artificio cioè la legge di creonte serve per l'appunto per superare gli elementi negativi propri di una tradizione che si sviluppa perché la tradizione Sì si ha l'abitudine di farla risalire a momenti mitici legislatori mitici nel celeberrimo incontro di Antigone con creonte Antigone ricordate forse la parte più famosa della tredia è questa Antigone che dice a creonte Io non avrei mai creduto che ci fosse qualcuno tu che si prendesse l'arbitrio di sovvertire leggi che sono da sempre e che nessuno ha posto e che nessuno potrebbe dire quando sono sorte Ecco così viene definito lì la tradizione poi noi l'abbiamo inteso come diritto naturale ma questo è una è un diciamo Secondo me è una deviazione ma ma queste norme che nessuno ha posto in realtà si sono sviluppate nel e si sono radicate nel corso del tempo sulla base dei rapporti di forza in primo luogo sulla Grande divisione mondo maschile e mondo femminile ma poi possidenti non possidenti forti deboli eccetera quindi voglio dire se Antigone viene intesa come l'interprete della tradizione non è affatto scontato che sia la porta del bene mentre creonte sia la il portatore del male cioè sono portatori di due tipi diversi di potere ciascuno dei quali può contenere elementi buoni e cattivi Insomma ma non possiamo assumerli come invece normalmente si fa dicendo tutto il bene sta in Antigone e tutto insomma avere antigoni in casa non è bello Non solo per la carica di di di di rigore forse perfino di intolleranza che ci è stata rappresentata qui questo pomeriggio ma anche perché Antigona è estremamente dogmatica Cioè mentre creonte potrebbe aprirsi alla discussione Al confronto delle idee in vista del bene della città Antigone invece ha un'idea sola in testa Ora vivere con una persona che ha una sola idea in testa vi assicuro No non vi assicuro posso presumere che sia che sia molto faticoso che sia io non terzo Terzo punto che è quello del rapporto carente Allora del rapporto carente del dialogo carente la terza interpretazione che risale io nella mia ignoranza la faccio risalire a Marta nusbaum Questa interpretazione Cioè In fondo perché la tragedia perché i due non si non non diciamo non hanno avuto la consapevolezza che anche nella posizione dell'altro c'era qualcosa di positivo da salvare e su questo intrattenere un rapporto un un di No diciamo un po' umanamente il dialogo ma dialogo è una bella parola se la intendiamo etimologicamente dialogo è logos discorso di che va dall'uno dall'uno all'altro vi dicevo il coro ha seguito questa evoluzione e alla [Musica] fine solo alla fine perché all'inizio comincia col fare una lode sperticata di creonte quello che tu comandi per il sol fatto che comandi è giusto nessuno si può opporre eccetera eccetera Poi piano piano entra in rapporto con Antigone con la sua posizione e conclude conclude con delle parole di estrema saggezza che dice Innanzitutto bisogna abituarsi a guardare le da entrambi i lati questo è una diciamo indicazione di saggezza ogni cosa dicevano i latini Omnia dupli ogni cosa ha due lati e quindi è buona cosa cercare di vederli tutti e due per evitare Il fanatismo della unilateralità E va bene avevo segnato una pagina e non la trovo più e il cor con questo con questa osservazione dicendo anche che la saggezza la fronesis che si raggiunge solo in tard età i gufi la saggezza è una caratteristica dei gufi lo dice Sofocle insomma la saggezza consiste per l'appunto nella moderazione delle proprie posizioni iniziali a confronto con le posizioni Adesso però concludo veramente con un'osservazione da costituzionalista vi ho detto il diritto Secondo me ha sempre avuto e ha anche oggi questa doppia [Musica] anima Antigone e creonte Antigone rappresenta le tradizioni Ma le nostre società non hanno più tradizioni o le hanno tutte quasi tutte pensate a che cos'era la società in Italia nell'800 poi con la Prima Guerra Mondiale C'è stato uno scento diciamo le tradizioni familiari la morale familiare è tutto è tutto andato in frantumi ma e quindi diciamo Antigona è sparita Non sappiamo più dov'è se non Naturalmente nella ribellione individuale ma non è Antigone quella eh la coscienza la coscienza sempre si può ergere contro il comando arbitrario Ma questa altra dimensione del diritto il diritto come Nomos Noi abbiamo cercato di recuperarlo In che modo scrivendolo nelle costituzioni una cosa È la legislazione di ogni giorno creonte e un'altra cosa sono invece i principi che noi vogliamo essere fissi essere posti come limite come confine come barriera nei confronti della della legislazione e se Voi leggete per esempio la nostra Costituzione Trovate dei principi che sono il prodotto di secoli di Storia sono maturati nella storia prendete chi l'articolo 13 della Costituzione che stabilisce il principio dell'habeas Corpus non lo denomina così ma insomma la libertà personale è inviolabile Cosa vuol dire questa espressione di per sé Sono parole ma noi riusciamo a dare un contenuto a queste formule se partiamo dalla storia delle libertà inglesi per esempio plurisecolare storia che si è estesa nel nel nei paesi di civiltà nostra Ecco l'altro lato del diritto è la Costituzione che non è una legge come un'altra è una legge che ha una natura diversa e c'è un organo che è chiamato a far valere l'equilibrio tra la Costituzione norma diciamo antigones e la legislazione norma creonti questo organo è la Corte Costituzionale e il Parlamento in questi giorni si trova a dover eleggere tre giudici della Corte Costituzionale Ecco se posso permettermi Fate attenzione a quello che fate e sono importantissime queste queste nomine dovete scegliere qualcuno che sappia di Nomos costituzionale e che non si preoccupi esclusivamente di l'ex cioè di politica concludendo con una battuta che non è tanto una battuta ma che si riferisce a questa Concezione della Costituzione Che cosa è una Costituzione qui faccio il mio mestiere io eh Ci sono 100.000 definizioni ma quella che forse può essere utile in questo momento che viene da uno studioso Pensate un po' finlandese quindi freddino come freddo No è freddo ma soprattutto non è implicato nelle vicende nostre e Costui ha detto la costituzione è quella cosa che i popoli si danno quando sono sobri a valere per i momenti in cui saranno ubriachi [Applauso] adesso chiamiamo un TAC ringraziamo molto il professor Zagreb per questa sua lezione che pur nella Purtroppo nella brevità ma pensiamo che sia una prima puntata magari di un di un altro incontro Purtroppo ci deve lasciare e non è possibile fare un po' di dibattito Ma noi continueremo con i con i ragazzi e con le ragazze con tutte le persone interessate a a tornare su queste su questi interrogativi su questo quadro molto molto chiaro molto rigoroso che lei ci ha fatto quindi la ringraziamo ancora non so chi chi può accompagnarlo a prendere un taxi io la ringrazio molto Poi ci sentiamo arrivederci buon lavoro Arriv [Applauso] bene allora noi abbiamo ancora Credo un po' di tempo per per continuare diciamo nel nei nostri nel Format parola vieni vicino qua che senò io che faccio che facciamo nel Format tradizionale Noi abbiamo qui adesso io non non non non so individuarli però ci sono degli altri studenti e studentesse delle di alcune delle scuole che hanno partecipato a questo progetto come si è detto che brevemente ognuno potrà recitare o leggere alcuni passi poi abbiamo le ringraziamo molto il contributo delle donne di persone libro che già in altri nostri incontri hanno dato un suggestivo contributo e quindi interverranno anche loro Io chiedo adesso agli studenti Dunque chi chi deve intervenire Pia maziotti che è la regista dei nostri dei nostri incontri ci sono gli studenti del del del liceo Croce e dove stan allora che vengano qua velocemente Ragazzi fuori concorso ma nelle vostre discussioni in classe ecc c'è stato questo capol di prospettiva Ecco Chiediamo la eh Eh lo so non so farli venire no perché io credo che vabbè questo attiene ad un altro momento però la cosa interessante sarà poi raccogliere poi no le diverse posizioni mi sembrava molto interessante questo rovesciamento di posizione che quindi è venuto fuori Comunque beh certo Beh devo dire Appunto che che come dicevo all'inizio questo progetto cammina su tante gambe e è Mol è grande è stato il lavoro appunto dei docenti perché si è sentito appunto in questi incontri che i ragazzi conoscevano il testo ma conoscevano come dicevo prima con grande immedesimazione empatia e anche con le loro preferenze No per l'uno o per l'altro Quindi il risultato è dato anche da questo grande lavoro de che io ringrazio qui perché se non ci fosse stato questo loro lavoro con le classi forse non appunto il risultato che tu a cui tu accennavi Allora io invito gli studenti del liceo Croce velocemente ragazzi perché poi ci mandano via ho bisogno del microfono forte però non vuol venire qui meglio col microfono Forse Allora questo è il monologo iniziale di Antigone nella rivisitazione di Valeria Parrella nel quale noi possiamo trovare anche il tema dell'eutanasia e e Insomma abbiamo portato questo delitto tu dici Non credo la luce della luna non entra più qui dentro da tempo al suo posto Bianchi bagliori di lampade verande abbass ad AR requie per retine che non possono più accogliere il sole oppure lo accolgono Ma non sanno che farsene ismene sorella mia Mi torturi mi dici noi non possiamo è un'infrazione delle leggi dello stato concernenti la pubblica e privata sicurezza mediante atto commesso con perfetta coscienza non è questo il mio caso forch per la coscienza sì sono consapevole ho coscienza di voler dar requie al corpo di mio fratello polinice ma io non infrango nulla se non il senso comune del giusto delitto mi hai detto allontanandoti pochi atti mi orsono dal corpo di polinice poi sei andata via e mi hai detto no che tu non ci stai Anzi mi hai detto che io non ci sto che non ragiono siamo nati assieme Ma dobbiamo morire divise due attimi fa hai gettato tra noi una scure che non alcuno trarrà più dalla terra delitto hai detto Volevi dire delitto volevi dire mancare fallire se hai usato questa parola hai voluto proprio dire questo già che è questo che significa delitto mancare sei tu che manchi ismene fallire sono io che fallisco ismene fallisco ogni giorno da quando polinice è qui insepolto ed io non so farmene un senso se io parlo ora ed agirò tra un istante è perché la sofferenza si è incancrenita in me a guardare polinice io non riesco più non resisto più non esisto più allora tanto vale tirare fuori le conseguenze estreme Sì volevo grazie volevo volevo precisare appunto che in questo sempre in questo nostro progetto non non era in in lettura soltanto il testo di Sofocle Appunto ma tutto una alcune delle tante si diceva riscritture che sono state attuate in questi anni Appunto questo che è stato adesso letto è un passo del libro di Valeria Parrella che è una nostra scrittrice contemporanea Viv che ambienta il il dramma di antigo nell'ambito Appunto nel contesto del tema dell'eutanasia quindi lei stacca la spina il fratello polinice è in un un ospedale in una clinica stacca la spina e quindi tutto il problema di questo atto quindi è molto interessante poi chi altro Chi altro c'è intanto vogliamo chiamare le donne le donne di carta che sono già pronte direi agli studenti di prepararsi per cortesia e se vi volete anche presentare per la vostra è una un'associazione molto molto importante avete bisogno di più spazio no l'associazione donne di carta si sente avvicinati avvicina il microfono non è un'associazione solo di donne assolutamente un'associazione di donne e di uomini che promuove la lettura Che cosa vuol dire promuovere la lettura eh Noi leggiamo tutto il mondo la promozione della lettura presa come un bene personale noi vogliamo leggere ma non perché ci piace aprire il libro Ma perché ci piace aprire la mente perché se leggere vuol dire anche interpretare nel momento in cui ho letto ho aperto la mia mente il mio cuore all'interpretazione del mondo Noi leggiamo quel quadro Perché si leggono i quadri e si dice anche hai letto quella fotografia quando si scatta una foto e e ci tocca è perché il fotografo ha letto scattando la foto qualcosa nel ritratto nella persona e quindi ci torna questo per noi è promuovere la lettura detto così tra le altre cose abbiamo sposato un progetto che è il progetto farenight 451 las personas libro cioè le persone libro non recitano assolutamente vogliono semplicemente ridare a chi ci ascolta se ci volete ascoltare le parole perché ogni parola ha un peso le parole di un libro che ci è piaciuto e non solo un libro una canzone Un te qualsiasi cosa che ci è piaciuto e che con quelle parole magari vogliamo comunicare all'altro a chi ci ascolta Senti che cosa ti sto raccontando è una cosa che è tanto bella e che Spero ti arrivi tutto questo Anche perché così le parole dei libri non si perdono e qualcuno che vuole toglierci i libri dalle biblioteche o dalle scuole invece se le ritrova come persone Adesso abbiamo Antigone Io sono Antigone di Sofocle creonte Indignato chiede ad Antigone se è stata proprio lei a a a trasgredire le sue leggi Antigone risponde Sì perché non fu Zeus a impormi usti che siede laggiù tra gli dei sotterranei ha mai potuto stabilire queste leggi per gli uomini io Non credevo che i tuoi divieti fossero tanto forti da consentire a un mortale di sovvertire le leggi non scritte inalterabili fisse degli Dei quelle che non da oggi non da ieri vivono ma eterne quelle che nessuno sa quando comparvero potevo io per paura di un uomo dell'arroganza di un uomo venir meno venir meno a queste leggi davanti agli dei ben sapevo di essere Mortale come no anche se tu non l'hai decretato sancito morire adesso prima del tempo è un guadagno per me chiunque vive tra tante sciagure queste in cui vivo io continue come può non ritenersi Fortunato se muore subire la morte quasi non è un dolore per me sofferto avrei invece e senza misura se avessi lasciato insepolto il corpo morto di un figlio di mia madre e il resto non conta nulla a te sembrerà che io agisca da folle Ma chi mi accusa di follia forse è lui il Folle le leggi di Ade eguagliano tutti e io esisto per amare non per odiare e creonte chiamò suo figlio emone per metterlo in guardia e contro Antigone e per dire a lui che le leggi Devono essere rispettate mai la lusinga del piacer di femmina di senno uscir non ti faccia figlio freddo Sappi e di femmina l'amplesso che sia trista compagna del tuo talamo piaga peggior non vè d'un tristo amore sputa su lei come nemica lascia questa fanciulla che qualcuno sposa l'abbia in Averno Chio palesemente l'ho colta mentre sola Ella fra tutti tradiva la città né innanzi a Tebe sarà Chio manchi alla parola mia bensì l'uccide canti di doglia Levi Ella pure a Giove consanguineo che se i parenti miei viver io lascio senza più freni che farà gli estranei se giusto è un uomo nella sua casa giusto se governa lo stato anche sarà Ma chi le leggi tracotante Viola e vuole ordini dare a chi comanda mai non sarà che lode abbia da me ma chi dai cittadini eletto fu nelle minime cose e nelle giuste ubbidito esser deve e in ogni altra è necessario Dunque difendere le leggi e a nessun patto consentire che una femmina ci venca se cadere si deve meglio cadere per mano di un uomo dire non si potrà che Noi fummo più Fiacchi di una femmina Io sono invece una poesia Antigone di berthold Brecht Esci dalla penombra e cammina davanti a noi un poco gentile con il passo leggero della donna risoluta a tutto terribile per i terribili distolta a forza io so come temevi la morte ma ancora di più ti faceva orrore una vita indegna e non indulges in nulla verso i potenti e non dimenticarti mai l'ingiuria e sopra i loro misfatti non crebbe mai l'erba grazie Grazie anche per questa appunto averci averci fatto conoscere questa vostra questa vostra associazione credo che per i giovani sia di grande di grande stimolo un invito alla lettura Poi loro sono disponibili a a appunto a disseminare questo loro questa loro iniziativa bene allora se ci sono altri studenti che devono intervenire Dunque abbiamo sentito il Keplero Rossellini il Croce Chi altro c'è Non fate timidi eh cheero Rossellini bene che che brano fate voi Adesso incontro Ah benissimo quindi il seguito del del Passo che è stato letto adesso la risposta di emone o emone secondo come vogliamo emone figlio mio vedo che tu sii venuto a sapere della mia sentenza so che tenevi molto a lei Spero di poter contare ancora sul tuo affetto e come potrebbe essere altrimenti Padre sei tu che indichi la retta via coi tuoi saggi consigli nessun matrimonio sarà mai per me più prezioso della tua vita sicura Sono contento di sentirtelo dire anche se in realtà non mi aspettavo nulla di diversa e desiderio di ogni padre generare figli volenterosi pronti a sostenerlo quando combatte i nemici e ad accompagnarlo mentre onora gli amici sone non perdere mai la ragione per una donna poiché genido è orribile e l'abbraccio di una moglie perversa nella tua stessa casa lasciala andare Lascia che Antigone trovi marito fra i morti io stesso Loo S presa unica cittadina in atto di aperta ribellione per questo affronto pagherà con la morte non c'è niente di peggio dell'anarchia che le città distruge le famiglie sconvolge spde e pogia in fuga gli eserciti in battaglia solo la disciplina o sottrarre i vincenti dalla morte la legge è legge io io non so dirti se le tue parole siano giuste o sbagliate Credo però che tu non sia l'unico ad avere ragione la gente sai Morona molto e il loro sussurro si alza si leva verso il cielo come un'infinita e soffocante marea e io sono costretto ad ascoltare tale il tuo tuo sguardo incute paura al cittadino comune gli impedisce di esprimere ciò che realmente pensa davanti a te io invece nell'ombra ascolto che piango della città Sì parte della città a piangere per la sorte di questa povera facciuna che tutti dicono innocente pura e forse sì la più pura fra tutte le donne indegna di morire per un gesto così Nobile non merita Forse questa giovane donna un Dona di guato invece che la morte Questa è la voce che si leva da parte della città Tuttavia per me padre non esiste al mondo un bene più prezioso di te e quale ornamento migliore per i figli della gloria di un padre felice ma padre ti prego di ragionare cedi Fermati rilassa smorza il tuo furore sono giovane è vero e non so se le mie parole siano giuste o meno tu non parli di cittadini tu parli di [Musica] cospiratori non Agira accecato dall'ira giurasti di governare con saggezza peroti saggio inchinarsi davanti a chi si ribella non è ribelli che ti chiedo di D ascolto Non pensi che Antigone sia una ribelle il popolo di Tee non la pensa così solo io Tee nessuna città può essere di uno solo e nessuno può essere al di sopra della città tu vorresti che tutti fassero il capo loro non si inchinano dinanzi a me loro hanno il dovere di piegarsi davanti alla legge e se una legge non è giusta solo un un popolo che la rispetta autorizzato a cambiarla Ah ma lei è andata contro la tua legge non contro quella Divina tu calpesti quanto è dovuto agli dei non scomodare gli dei per il tuo interesse tu sei schiavo di quella donna Parli soltanto per difenderla e parlo per te per me e per tutti i dei degli non mi serve la protezione di un ragazzino vuoi fare il saggio te ne pentirai Sappi che è un altimo miraco osi minacciarmi io non minaccio nessuno rispondo e basta servo di donna Adesso basta ormai si procederà come ho stabilito ismene è solo una vittima della sorella sarà liberata antigono invece verrà condotta in un luogo deserto la farò chiudere viva in una grotta con solo un po' di cibo e acqua seguendo la prase là invocando i il potere dei suoi preziosi dei forse verrà il potere di non morire no Stocchi ADR tu tu non mi rivedrai mai più passo Sfogati con chi tre i tuoi ti può sopportare Oddio addirittura bene No non l'hanno voluto Qui bene Io ringrazio ancora questa anche questo la recita di questo brano con grande come dicevo i ragazzi e le ragazze sono entrate veramente nel nel testo Se non ci sono altre letture Non ci sono altre letture io dico solo due parole perché veramente abbiamo abusato forse ma non credo della della vostra pazienza Vorrei solo dire due parole per concludere questo questo bell'incontro Ringraziando an Veramente io voglio ringraziare ancora gli studenti le studentesse i docenti per questo lavoro che ci ha accompagnato in tutti questi anni e tutti questi anni in tutti questi mesi ma siccome noi ci lavoravamo ci lavoravamo da anni quindi il lapsus è giustificato No voglio dire abbiamo sentito del resto appunto ne abbiamo parlato anche nei vari incontri queste diverse interpretazioni dell'antigone cioè della della tragedia tutta e del personaggio di Antigone Io però credo che che comunque appunto dalla tragedia tutta possiamo trarre alcune alcune indicazioni proprio per i nostri per i nostri giorni cioè io credo che Antigone in ogni modo rappresenti Io sono d'accordo su tutto quello che è stato detto anche sul sul valore di di creonte sulle ragioni di creonte Però io credo che Antigone possa rappresentare per noi oggi un nuovo modo di concepire la politica forse di rinnovare la politica proprio in questo intreccio di etica di etica e politica no cioè questa sua forte esigenza di di etica In secondo luogo credo che dall' Antigone possa nascere anche una un disegno di una nuova cittadinanza noi ci interroghiamo tanto in questi giorni del resto anche qui è stata approvata da un ramo no del del parlamento la legge la nuova legge della cittadinanza lo Ius sole non lo Ius sanguinis dibattito apertissimo quindi credo che anche dall' Antigone possiamo avere delle indicazioni su questa nuova cittadinanza che in questo caso è rappresentata appunto da una donna giovane che non che non vuole ribadire che innanzitutto che chiede di di essere accolta nella Polis Appunto nel abbiamo sentito nel dialogo con ismene ismene che la pregava di non dare pubblicità al suo atto No invece Antigone vuol dare pubblicità vuole che l'atto sia riconosciuto pubblicamente E quindi è una donna che chiede di intervenire Vire apertamente nella nella vita pubblica nella vita politica e quindi combatte non non voglio attualizzare perché abbiamo detto non dobbiamo attualizzare però per noi oggi combatte ogni esclusione del femminile dalla dalla vita pubblica e poi secondo me ma diciamo sarebbe anche un discorso lungo credo che sia importante l'abbiamo sentito antico verso famosissimo Io non sono venuta per l'odio ma per l'amore per portare l'amore no il termine Greco è appunto Filia Ecco io credo che ci dia delle indicazioni per una politica in cui non ci un'etica è una politica in cui non ci sia scissione tra ragione e passioni Ma che si Come'è nel nell'individuo nel soggetto che ci sia Appunto questo armonico intreccio di di ragioni e passioni nel nel vivere di ogni giorno e e credo che da da Antigone vengano delle indicazioni positive e feconde proprio per la per la democrazia in inquieta di di questi nostri giorni Quindi io vi ringrazio per la vostra presenza vi vi vi vi comunico Chi è interessato che il prossimo appuntamento i prossimi due appuntamenti perché appunto il progetto si sta concludendo i prossimi due appuntamenti sono il primo dicembre alla casa delle donne appunto il viaggio di Antigone il vario e rare di Antigone quindi le varie interpretazioni e poi l'ultimo incontro al liceo Vivona perché ripeto i licei le scuole hanno rappresentato un momento importante del nostro lavoro al liceo Vivona ancora sulla sulla adesso il titolo esatto non me lo ricordo dell'incontro perché gli incontri sono stati tanti al liceo Vivona nacque appunto nacqui a legami d'amore non di odio il verso che vi ricordavo quindi vi auguro una buona serata e soprattutto un arrivederci presto ah i