Buongiorno Buongiorno a tutti benvenuti a uno degli incontri di fondazione Corriere della Sera insieme per capire organizzato anche in collaborazione con S lunga amici della scuola e dello sport e Oggi parleremo del viaggio dell'eroe C'era una volta L'Eroica in ognuno e lo facciamo con Alessandro da vgna che è un ospite so graditissimo e attesissimo sappiamo anche che siete tanti ad ascoltarci Siamo ovviamente molto felici e infatti lasceremo spazio anche anche alle alle vostre domande ne abbiamo già qualcuna ma ne prenderemo altre il viaggio dell'eroe È al centro del del nuovo libro di Alessandro davegna che si chiama Resisti cuore è questo Edito da Mondadori l'Odissea e l'arte di essere mortali è un libro che appunto lo vediamo anche nel titolo parla dell'Odissea Odissea testo incredibile che noi insomma un po' più un po' più cresciuti Abbiamo affrontato a scuola voi o state affrontando affronterete ehm ed è bello proprio come tu Mh fai un grande racconto un grande racconto sulla vita di fatto a partire da questo poema straordinario che è spesso E partirei proprio da qui anche insomma guardando chi chi ci ascolta In realtà percepito eh in un modo un po' ed è questo anche l'inizio del tuo libro in un modo un po' ostico ovviamente perché quando si è studenti e ci si approccia all'Odissea non fosse anche solo per diciamo il volume proprio fisico dell'Opera si è sempre no un po' spaventati e invece non dobbiamo essere spaventati di intraprendere questo viaggio letterario Allora guarda proprio stamattina Io vengo da la scuola anch'io e ho lasciato i miei studenti per incontrare voi mi piace l'idea che che oggi facciamo una classe in cui le mura non sono solo quelle di questa sala Mao sono le persone che è la scuola come io la sogno cui la scuola non è il muro della classe non è il banco ma è il corpo la vita di ciascuno di voi e quindi Intanto saluto tutte queste persone che oggi fanno classe mi hanno scritto dei colleghi dice Ah ci siamo anche noi con la nostra con la nostra classe so che ci sono un po' di amici che che che saluto e ringrazio gli insegnanti che si sob queste traversate della città portando i ragazzi poi oggi è una giornata complicata a Milano quindi Intanto grazie agli insegnanti e proprio oggi mi hanno mandato a scuola questo leggero volume che è una nuova versione dell'Odissea A proposito del fatto che insomma quando esattamente quando uno propone ai ragazzi la lettura integrale dell'Odissea i ragazzi si spaventano giustamente dice guarda che mattone ma in realtà è che qui c'è molto di più di quello che è l'Odissea l'Odissea in realtà è fatta ragazzi da 24 capitoli e ogni capitolo letto ad alta voce richiede mezz'ora quindi voi siate o no forti in matematica avete fatto già il calcolo per reggere l'Odissea per intero ci vogliono 12 ore 12 ore Calcolando che passiamo di fronte alla televisione o sui social dalle alle 4 ore al giorno Voi capite bene che per leggere l'Odissea basterebbero tre giorni senza schermi ora giustamente voi mi dite Ma è molto più divertente stare sullo schermo Cioè questo è un mattone e dipende da che cosa ci vuoi fare con la vita perché con uno schermo tu Quello che fai è proteggerti dalla vita lo dice la parola stessa schermo uno si scherma dalle cose perché Perché siccome ne ha un po' paura se le tiene a distanza ne ha un po' meno paura quello che invece fanno i mattoni cioè le opere letterarie che chiamiamo mattoni è aiutarti a costruire la casa in cui poi tu vai ad abitare quindi la parola mattone io la accetto purché la Trasformiamo non è il mattone per fare del male a qualcuno ma il mattone per mettere una prima pietra per una casa da costruire e qual è questa casa da costruire quello che voi dovete chiedere alla scuola e a noi insegnanti come faccio io a sentirmi a casa in questa vita che mi è capitata Quanti di voi ragazzi tra i so che ci sono ragazzi anche delle medie quindi diciamo tra i 12-13 anni e i 18 non si sentono a casa nella propria vita Ecco la normalità dell'adolescenza è questa che non ci si sente a casa allora io cosa chiedo all'Odissea di dirmi se c'è un modo di stare nella propria vita senza averne troppa paura e siccome questo libro lo disse racconta la vicenda di un uomo che perde tutto che non ha più casa e vuole tornare a casa mi sembra la scorciatoia bastano 12 ore la scorciatoia dico veramente la scorciatoia per cominciare a mettere nel cuore nella testa qualche cosa che ti comincia a far rispondere alla domanda ma io qui posso vivere la mia vita da eroe oppure sono capitato qui per caso e devo difendermi dai colpi della vita e non sarò mai abbastanza per questa vita quello che l'Odissea dice è che ciascuno di noi è chiamato a vivere questa vita da eroe cioè che quello che puoi essere e fare solo tu lo puoi essere e fare solo tu come iniziano tutte le storie così comincia anche l'Odissea con quella frase lì che conoscete a memoria sin da bambini C'era una volta perché ci piace così tanto ascoltare storie Guardare serie televisive guardare i film immergerci continuamente nelle storie fosse anche la lettura dell'oroscopo o un video di di qualcuno che seguiamo sui social perché noi divoriamo storie perché noi ci saremo in questa vita una e una volta sola e vogliamo sapere come si fa a starci dentro c'era una volta vuol dire questo C un luogo uno spazio volta un tempo è era era Che cos'è lo sapete tutti è un imperfetto E perché le storie si raccontano all'imperfetto ve lo siete mai chiesti perché l'imperfetto è il tempo che indica che cosa una cosa che chiede perfezione se è imperfetto è perché vuole compiersi vuole essere perfetto e perché a noi piace tanto ascoltare C'era una volta perché noi sappiamo nel nostro cuore e nella nostra testa che ci saremo una e una volta sola e siamo un imperfetto che chiede perfezione come finiscono le storie vissero felici e contenti e noi nella vita che cosa vogliamo fare se non questo vivere felici e contenti ma in cui quel vissero è esattamente la perfezione raggiunta vissero felici e contenti ragazzi non riguarda quello che succede dopo la storia riguarda quello che è successo durante la storia Io voglio arrivare per questo il sottotitolo del mio libro è l'arte di essere mortali voglio arrivare all'ultimo istante della mia vita che potrebbe essere oggi perché io non lo so potrebbe essere oggi e io voglio poter dire che questa giornata Io l'ho vissuta da eroe cioè che quello che potevo essere fare solo io Io oggi l'ho fatto se io oggi passo un'ora a guardare i video lo può fare chiunque al posto mio il che significa che io non sto vivendo da eroe non ci vuole nessun coraggio a scrollare i video su un social se io invece oggi vengo qui e incontro voi è una cosa che faccio io oggi in quest'ora se io oggi muoio questa cosa è stata da eroi e ripeto non è una cosa straordinaria voi dovete chiedervi questo che cosa di eroico Io oggi faccio che cosa posso essere e fare solo io fosse trovare il coraggio Per dichiararsi a una ragazza a un ragazzo forse trovare il coraggio per dire a un amico una cosa che non riesci a dire a nessun altro forse il coraggio di parlare con un insegnante che ti ha maltrattato e tu vuoi dire che non ti sei sentito capito questo è vivere da eroi questo è esserci una e una volta sola è vivere felici e contenti Allora vorrei che questo incontro vi lasciasse questo Solo questo il desiderio di essere un po' più vivi perché a essere viventi ci pensate senza bisogno di ragionamenti o di lo fate a essere viventi ma essere vivi è un'altra cosa Se io oggi potessi stare con ciascuno di voi qui presente e collegati Vi chiederei Ma tu quanto sei vivo quanto nella tua vita è già eroico e Ulisse è un eroe di cui si racconta che è vivo anche quando sta per morire lotta costantemente per salvarsi naufraga perde tutto è l'eroe che perde tutto la prima volta che compare sulla scena Ulisse piange e quante lacrime voi nascondete nelle vostre camere quando vi guardate allo specchio e dite Ma io con quella faccia io che sono così come faccio a uscire oggi queste lacrime sono le lacrime degli Eroi di chi sta cominciando a prendere sul serio la vita e sono lacrime benedette perché il viaggio di Ulisse comincia da quelle lacrime perché a lui manca qualcosa quelle lacrime nella vostra vita che cosa dicono mi manca qualcosa mi devo mettere in viaggio Ed è un viaggio di ritorno che l'Odissea racconta E che ciascuno di noi deve raccontare direi che tu nel libro dichiari appunto che L'obiettivo non è far amare questo libro a uno studente svogliato e direi che con questa introduzione già già lo hai fatto siamo per riprendere la parola vita che è bellissima e che che mi piace anche a me citare andiamo proprio nel nel vivo di quello che tu dici ehm parli del coraggio di trovare il proprio destino in parte Insomma lo hai lo hai anticipato Allora guard Dove si trova questo coraggio bellissimo questa domanda mi piace moltissimo Allora noi ragazzi Voi andate a scuola per questo cioè avete cominciato ad andare a scuola a 6 anni e ne uscirete a 18 perché gli umani hanno scelto di dedicare questa queste tappe della vita l'infanzia e l'adolescenza ad andare a scuola non avevamo niente di meglio da fare Sicuramente voi la mattina quando suona la sveglia Non è che suona la sveglia dite che bello oggi Vado a scuola Non vedevo l'ora se qualcuno lo fa vuol dire che ha trovato una scuola che funziona molto bene ecco Qualcuno dice Io beniss son contento sei fortunato Sei fortunato e i Greci che poi hanno inventato questo poema sapete Sono loro che hanno inventato la parola scuola quindi prendetevela con loro Però sappiate una cosa che la parola scuola in greco che suonava scol voleva dire semp tempo libero Voi avete Ecco tu fai fai questo gesto Quando tu vai all a scuola hai l'idea di del tempo libero non tanto ecco il tempo libero a scuola è il tempo dell'intervallo quando uno finalmente esce si mangia il panino scherza va a trovare l'amico Ok quello è libero e com'è che questi signori intendevano la scuola all'opposto tanto da chiamare il luogo in cui si faceva scuola il luogo del tempo libero perché era il luogo per loro in cui finalmente ci si poteva dedicare a ciò che serve all'uomo a essere felice la bellezza la verità e il bene la giustizia queste tre cose Infatti voi a scuola che cosa incontrate queste tre cose nella forma dei compleanni dell'umanità Dante Omero le leggi della termodinamica la chimica la tavola periodica cioè tutte quelle cose meravigl bellissime che alcuni uomini hanno scoperto sul mondo e che ci hanno consegnato perché le dovevano dire A tutte a tutti Tanto erano importanti Voi entrando in contatto con questi pezzi di mondo che cosa percepite che qualcuno di questi pezzi vi richiama di più e qualcuno di meno Io quando ascoltavo le storie sin da bambino mi sentivo molto più chiamato che dalle tabelline in matematica perché per perché sono fatto Ho una predisposizione ho una vocazione ho un destino che mi chiama in quella direzione Allora voi che ci andate a fare a scuola a trasformare quello che vi sembra un tempo di costrizione di obbligo in tempo libero cioè nel tempo che vi liberà da che cosa vi deve liberare da tutte le illusioni di destino che il mondo cerca di mettervi addosso perché noi ragazzi tutti abbiamo io a 46 anni voi all'età che avete un unico problema essere amati noi vogliamo ere essere amati e vogliamo amare come facciamo a essere amati la scorciatoia è fare quello che fanno tutti perché se tu fai quello che fanno tutti Non rischi e la gente dice Ah guarda tizio c'ha quella felpa c'ha quel modo di essere quel modo di fare non è sfortunato Voi direte direste in un'altra maniera abbiamo troppa paura di non essere qualcuno che vogliamo diventare come tutti ma questo non è tempo libero questo è diventare schiavi di forme che qualcun altro ci pone mentre il tempo libero è il luogo in cui io scelgo a poco a poco in base all'unicità che sono venuto a portare su questa Terra qual è la mia vocazione la parola vocazione viene dal da voce Che voce hai tu che nessun altro ha Ma voi lo sapete che in 14 miliardi di anni che l'universo ha non si è mai data una configurazione di cellule di atomi come ciascuno di voi non si è mai data né mai si darà c'ero una volta è solo questa la natura tende al risparmio perché per gli umani invece spreca così tanto non c'è uno di voi qua dentro che abbia un'impronta digitale uguale a un uomo che c'è già stato sulla terra e che ci sarà sulla terra come mai questo spreco forse che questo fatto di essere eroi essere unici è un'illusione che che ci dobbiamo creare Per non soffrire troppo No perché ce lo dicono i dati di realtà come te non c'è stato mai nessuno quindi smettila di perdere tempo di non essere te stesso quello che l'Odissea racconta è come Ulisse si deve spogliare di tutte le cose che lo illudono di essere qualcuno lui sta tornando dalla guerra di una guerra a cui ha partecipato e non ci voleva andare e sta cercando di tornare 10 anni di guerra 10 anni di viaggio da 20 anni a casa sua e quando torna a casa sua nessuno lo riconosce ha perso tutto non è il grande guerriero che ha vinto la guerra perché ha avuto l'idea dello stratagemma del cavallo vi ricordate No non è il quell'intelligenza qui come realizzo la cosa che solo io posso realizzare ma siccome questa cosa ci fa una grandissima paura perché nessuno di noi vuole essere povero e non riconosciuto che cosa facciamo Ci incolliamo addosso maschere quanto siamo più belli sui nostri Social di come siamo nella realtà quanto sono belle le biografie che mettiamo su sui nostri Social No perché cerchiamo di dire agli altri Guarda sono un po' più bello di come sono nella realtà E infatti schermi teniamo a distanza poi l'altro si avvicina e dice Ma sei la stessa persona e noi ci vergogniamo di noi stessi pensate che voi per aprire un profilo sui social avete dovuto mentire sulla vostra vita sulla vostra età Perché non si può aprire un profilo Social prima di una certa età ma io sono sicuro che alcuni profili Voi li avete aperti Ben prima quindi che cosa abbiamo apparecchiato per voi e che cosa Voi avete accettato un mondo in cui per essere me stesso devo cominciare a mentire su chi sono benvenuti nel tempo schiavo l'Odissea invece ci dà del tempo libero Chi sei tu una e una volta sola che ci vuoi fare con questa unicità Ecco allora il destino è questo oggi pensate in italiano abbiamo sostituito la parola destino con la parola carriera cosa indica carriera che tu devi correre correre e già ti viene l'ansia perché devi correre non si sa bene verso dove invece la destino è una parola che viene da Latina e vuol dire qualche cosa che tu già hai che c'è de indica che viene dall'alto e destino stare stare È la stessa parola lo stesso stare che c'è in intestino ciò che sta dentro il destino è ciò che sta dietro in alto e voi volete vivere per l'intestino o per il destino Io credo per il destino Qual è il punto il rischio la fatica perché noi ci rifugiamo in queste maschere perché siamo cattivi no perché abbiamo paura di vivere perché non è facile accettare di aver avuto un destino accettare di aver avuto quegli occhi quel naso quella bocca quei capelli quella sorella quel fratello quei genitori quella città quella condizione di vita non me la sono scelta io è un destino allora mi piace giocare sulla parola destino e dire che il compito dell'eroe che è ciascuno di noi se sono riuscito a dirvi qualche cosa che avete capito fino ad adesso con le mie povere parole è trasformare quel destino ciò che mi è capitato in destinazione ulis deve tornare a itaka sa che itaka è il suo destino ma lui quando inizia il viaggio non ha la minima idea di dove sia ha solo una zattera che si costruisce con le sue mani e questa mi sembra un'immagine bellissima della vita umana noi che ci costruiamo la nostra zatterin pur di non annegare e dobbiamo affrontare questo mare di gu di gioie che è la vita cercando itaka e non sappiamo dove sia Eppure questa ricerca poco a poco questo destino che ci è capitato per cui potremmo dire No vabbè ma stiam cene tranquilli non partiamo no ma poi il mare è pericoloso c'è freddo non mi son portato neanche la giacchettina se Ulisse avesse fatto questo ragionamento non avremmo l'Odissea forse Voi sareste più contenti però non avremmo questa grande questa grande narrazione del fatto che la vita è una chiamata a Nas un destino da trasformare in destinazione dimenticatevi la parola carriera perché la parola carriera vi fa venire l'ansia e pensate alla parola destino che tutto quello che vi è stato dato e che già avete è tutto quello di cui avete bisogno per realizzare una vita eroica solo che ci vuole un gran coraggio per accettarlo perché non è facile ma a poco a poco se lo fate in questo periodo di vita che si chiama scuola succedono delle cose bellissime io quando quando sono arrivato alla fine del mio percorso scolastico a 17-18 anni grazie agli insegnanti che avevo avuto ho cominciato a intravedere che avrei dovuto lasciare la mia città andarmi a iscrivere una facoltà universitaria che era lontano da casa che avrei dovuto fare delle scelte che erano complicate ma quella era la mia vocazione Quello era il mio destino e il coraggio chi me l'ha dato il fatto di sapere che quella era la mia chiamata e che avevo avuto degli insegnanti che me l'avevano fatto capire in maniera molto chiara che avrei sprecato la vita se non avessi messo a frutto Quella chiamata che avevo scoperto Allora questo a questo serve la scuola voi oggi dovete Finito questo incontro quando si spegneranno gli schermi tornate in classe dovete chiedere ai vostri insegnanti A tu per tu secondo lei io che cosa ho di unico se voi vi vergognate di fare questa domanda a un insegnante non ci siamo perché la scuola serve a questo poi chiaramente l'insegnante ti ci porta attraverso le cose che ti insegna ma vede ti vede dall'esterno una delle cose mi viene in mente poi la pianto Scusate se parlo troppo una delle cose che faccio con gli alunni che arrivano alla alla maturità è che ci mangiamo un panino insieme a fine di orario scolastico e mi faccio raccontare da loro che scelta hanno fatto e vogliono fare per il futuro dice Ah io vorrei fare questo essere questo e io li ascolto semplicemente anche perché sto mangiando il panino e non è carino parlare mentre mangi e dopo averli ascoltati dico che cosa ho visto io in quei 35 anni in cui li ho avuti se quella cosa che loro intravedono è una cosa che anch'io ho visto l'altro giorno questo mi ha commosso una mia studentessa ultimo anno aveva sul banco il volume di test per prepararsi alla al test della facoltà di medicina Sapete che per prepararsi bisogna superare un per entrare a medicina bisogna preparare un test c'è un librone che è grande quanto l'Odissea Veo ve l'assicuro ma su quel libro c'era un postit giallo attaccato Noi abbiamo fatto un bel lavoro con questi ragazzi su questo tema della vocazione il destino la destinazione lei sul postit aveva scritto Ricordati che tutto questo ti serve per salvare delle vite e prenderti cura degli altri ho detto Come mai hai messo questo postit dice perché siccome costa tanta fatica prepararmi a questo test ho paura di non passare di non farcela a volte vorrei mollare tutto questo qui mi ricorda perché io sono al mondo perché io voglio fare il medico per salvare vita e curare gli altri Ecco questo è avere destino e affrontare le fatiche della vita anche se non sai quel mare di guai Dove Dove ti porterà dico anche gli insegnanti però devono rispondere alla domanda perché non sempre cioè si ha la fortuna di di trovare chi risponde a questa domanda senti sempre a proposito dell'importanza della scuola tu nel e di quello che la scuola può dare degli strumenti che la scuola può dare tu nel nel tuo libro parli anche ovviamente di quelli che hanno colpito te ma dell'importanza dei classici quindi non solo dell'Odissea ci sono tanti libri Oltre ovviamente all'Odissea di cui parliamo oggi che possono aiutarci a trovare la strada di cui parli anche tu sì allora la la parola classico viene presa come sinonimo appunto di mattone no e uno dice Ah professoressa professore che cosa leggiamo adesso eh Adesso leggiamo un classico Qual è la vostra reazione No no perché classico è sinonimo di noia Ok ma la parola classico Anche qui è una parola molto concreta la utilizzavano i romani i latini per indicare i soldati che avevano che erano sopravvissuti a tante battaglie quelli pieni di cicatrici quelli proprio che ce l'avevano fatta e quindi che compito avevano nell'esercito i classici cioè i soldati di lungo corso di insegnare a quelli appena arrivati Come non morire in battaglia Allora che cosa sono i classici sono quelle opere letterarie opere letterarie ma possono essere opere di genio che riguardano la scienza la chimica non pensate solo ai libri i classici sono coloro che hanno vinto la prova del tempo perché perché sono sopravvissuti alle tante battaglie che li volevano far morire e se sono sopravvissuti vuol dire che loro hanno un segreto perché tu possa non morire perché sottotitolo il libro L'arte di essere mortali come lezione che che mi dà l'Odissea perché l'Odissea è questo ha 3000 anni l'Odissea stasera è più nuova del giornale che è uscito stamattina lo ripeto l'Odissea stasera è più nuova del giornale che è uscito stamattina Eppure il giornale è appena uscito noi che siamo ossessionati dall'avere le cose più recenti l'ultimo modello pensiamo che il nuovo sia ciò che è più recente Ah mi son comprato l'ultimo modello di ma più recente vuol dire solo meno vecchio cioè qualcosa che ti conferma che tu morirai Mentre se una cosa ha 3000 anni e continua a parlare come stiamo facendo Noi oggi 50.000 persone collegate per parlare dell'Odissea è follia ragazzi Se ci pensate è follia ma perché cosa siete venuti a cercare perché vi siete connessi perché siete venuti qui perché stiamo cercando tutti la stessa cosa voi come me come si fa a non morire e lood Disa se sta lì da 3000 anni è perché dice qualcosa sulla vita che non muore che è il compito che abbiamo tutti cosa farai tu in questa vita che non morirà cosa ci sarà scritto sulla di Alessandro da venia due date nascita e morte vi ricordate l'attore Robin Williams Eh lui diceva una cosa che in quella cosa che c'è scritta sulla tua lapide quello che è importante non sono quelle due date ma il trattino in mezzo secondo me aveva ragione è il trattino in mezzo che conta cosa ci hai fatto In quel trattino la vita è a tempo sei nato morirai ce lo vogliamo dire senza averne paura o avendo neanche paura e in mezzo che facciamo capite ragazzi a che cosa serve la scuola a presentarvi Uomini e Donne che in quel trattino hanno reso l'umanità migliore è un compleanno dell'umanità Dante con la sua Divina Commedia è un compleanno dell'umanità Einstein con la sua relatività è un compleanno dell'umanità e io queste cose le devo conoscere perché voglio festeggiare per tutta la mia vita io voglio gioire godere perché la mia vita è breve Un giorno morirò quando Ulisse comincia il viaggio è lì nell'isola con Calypso e Calipso è una dea è bellissima lo rende immortale e Ulisse piange perché vuole tornare a casa e Calipso gli dice Ma scusa sei qui io ti rendo immortale non ti manca niente Ma perché vuoi tornare a casa e e gli dice in più tua moglie Penelope È una mortale invecchia è più brutta di me che cosa risponde Ulisse Sì ma io ho scelto lei capite Che cos'è L'arte di essere mortali cos'è l'Odissea è il poema di un uomo che rinuncia a essere immortale perché si annoia sostanzialmente quando uno è immortale non succede mai niente Non morirai non non se tu sai ragazzi se io vi dicessi fra una settimana non ci siete più quando dico questa cosa ai miei alunni cominciano ad agitarsi a fare dei gesti Ecco state calmi Ma se sapeste che fra una settimana non ci siete più voi nella prossima settimana che cosa fate che cosa fate probabilmente la maggior parte di voi mi direbbe Io smetto di andare a scuola Il che vuol dire che la scuola non vi sta rendendo immortali se qualcuno di voi invece mi dicesse io continuerei a andare a scuola perché veramente così almeno in questa settimana imparo delle cose che altrimenti non saprei la distanza fra ciò che voi fareste e ciò che voi fate adesso sapendo di avere una solo una settimana di vita è esattamente la distanza fra quanto siete vivi e quanto state facendo finta di vivere che cosa fareste Ecco Ulisse sceglie di essere mortale i classici sono tutti quegli uomini e quelle opere di uomini che hanno vinto il tempo che ci hanno dato una scintilla di immortalità e a cui noi ci dobbiamo aggrappare per poter dire quando finirà tutto che nulla è andato sprecato ma voi ve li immaginate se io Eh appunto nel momento in cui sto per morire dico Eh io cosa ho fatto Eh io ho guardato un sacco di video di tiktok Cioè io non passerò alla storia Per questo ora uno i video di tiktok li guarda per passare il tempo Per distrarsi e lo capisco lo faccio anch'io ogni tanto ma capite che non è una vita da eroi non è una vita da eroi è consolarsi stare in un angolino E non cominciare mai a vivere perché se tu Posi quel cellulare e cominci a sentire che che hai le lacrime di Ulisse che ti manca Itaca che ti manca Penelope che ti manca una ragione per vivere qualcuno per cui vivere è chiaro che ti devi mettere in viaggio al cellulare neanche ci pensi più io credo che nella nostra vita il cellulare c'è nella misura in cui noi non abbiamo cominciato a vivere e quindi lo capisco ci rifugiamo lì perché ci fa star tranquilli Anch'io lo faccio Ma i classici sono quelli che ci risvegliano quelli che ci dicono Alessandro Fatti vivo Fatti vivo come vi dicono i vostri amici quando siete spariti no fatti vivo i classici sono quelli che ti dicono Fatti vivo diventa più vivo che ne stai facendo tu dei doni della vita e Ulisse si mette in viaggio Tra l'altro insomma questo è un monitus come me è vero che i ragazzi giovanissimi come sono loro stanno tanto al cellulare ma pure noi quindi non è un monito forse anche per tu insegnanti chi ci ascolta è anche per noi assente prima accennavi alla figura di penelo che è una figura straordinaria e su cui tu ovviamente ti soffermi anche molto nel libro che che cosa ci racconta Penelope che cosa ci dice pen Sì io sono dell'idea che l'Odissea si dovre Odissea vuol dire i fatti di di Ulisse O come dice mia nipote Ulisse perché lei non capisce perché se si chiama Ulisse il poema non si chiami ulissa e si chiama ulissa perché il nome greco suona in maniera diversa da quello latino ehm Io la chiamerei anche penelopea perché non c'è non si dà Ulisse senza Penelope e non si dà Penelope senza Ulisse è un poema io lo chiamo un poema non individuale ma un poema duale in cui gli eroi sono due marito e moglie Primo perché Ulisse decide di tornare perché gli manca sostanzialmente sua moglie e lo dice chiaro a Calipso Calipso è una dea il cui nome significa colei che nasconde colei che copre cioè tutte quelle cose che ci tengono al calduccio però non ci fanno essere vivi e lui tra Calipso che è una dea e Penelope Che significa affrontare il mare e rischiare di morire sceglie Penelope dice io voglio lei Penelope è a Itaca e aspetta da 20anni Chiaramente la cultura omerica è una cultura in cui la donna non ha un ruolo pari a quello dell'uomo Quindi è una cultura limitata diciamocelo chiaro ma l'intuizione di homero è creare un personaggio che ha qualche cosa di più e di diverso rispetto a questo modo di vedere la realtà perché perché se ci pensate Penelope è co lei che tiene le redini della reggia a a Itaca se non ci fosse lei i pretendenti coloro che le fanno la corte perché vogliono diventare il nuovo re itaka sarebbe già avrebbe già sostituito Ulisse Quindi intanto lei è una regina che tiene in piedi il palazzo e il regno come lo fa con la stessa intelligenza del marito lei a fa questo stratagemma dice io sposerò uno di voi cari pretendenti quando finirò di fare questa tela che sto tessendo e lei di giorno la fa e di notte la disfa e quindi questi che aspettano sono un po' cretini pretendenti che che aspettano che questa tela finisca fino a che appunto non viene scoperto aperta e e e la vogliono costringere deve essere perché la vogliono costringere perché se loro riescono a sposare lei quando lei è ancora dentro il palazzo come Regina quello di loro che se la sposa diventa re automaticamente invece nel diritto omerico quello che succedeva è che se lei veniva rispedita dal padre perché la donna appunto era patrimonio patrimonio del del padre lei non era più Regina Quindi loro avrebbero dovuto eh trovarsi un'altra donna non non conveniva i pretendenti non vogliono Penelope vogliono diventare re vogliono la regina perché questo li rende re non la amano veramente Penelope e lei invece sta lì e resiste con questa sua intelligenza ora Questo fare disfare la tela che che che ferma il tempo che significa i greci avevano questo mito bellissimo per indicare la vita che la vita è come un filo viene filato a un certo punto finisce tagliato e hai finito quello è il tempo della tua vita allora Penelope Cosa sta facendo sta tenendo il tempo Perché i Greci sapevano benissimo che la donna ha questa caratteristica di potere fare e disfare il tempo e l'uomo e l'uomo ha bisogno di questo come inizia l'Odissea con l'invocazione Alla Musa il poeta chiede a una divinità donna di ispirarlo per scrivere avete mai trovato in non esiste in nessuna cultura del mondo il muso non esiste perché l'uomo ha bisogno di come principio di ispirazione di una donna perché la donna conosce il segreto del dare la vita l'uomo non ce l'ha L'uomo quando crea ha bisogno della donna e allora Penelope è questa grandissima figura che fa e disfa il tempo della vita senza di lei Ulisse non ha nessun posto a cui tornare e infatti cosa succede nel grande finale del poema che lui che è un un è diventato un mendicante viene oscio Cioè non riconquista itaka quando uccide tutti i pretendenti Ma quando viene riconosciuto da cinque personaggi nell'ordine il cane il cane la serva il figlio il padre e Penelope cosa ci sta dicendo l'Odissea che l'eroe non è eroe perché ha riconquistato con la forza è eroe perché è amato da questi cinque fondamentali il cane pensate che semplicità l'Odissea il primo che riconosce Ulisse senza avere bisogno di segni è Argo dalla voce lo riconosce dalla voce dalla voce voce parlavamo prima vocazione dalla voce riconosce l'unicità del padrone dalla voce vedete quante cose ci sono anche nel più piccolo dettaglio di questo poema quando lo deve riconoscere Penelope lui ha sbaragliato i pretendenti si presenta di fronte a lei e dice Sono tornato e lei cosa fa dice no ma veramente non ti ti riconosco come dopo 20 anni ce l'ha davanti Ok che sono passati 20 anni ma non è che sarà ridotto così male che non lo riconosci perché fa questo Penelope perché vuole vedere non il guerriero che ha vinto e conquistato vuole vedere se è ancora quell'uomo che la ama e infatti che cosa fa con la sua intelligenza che è pari a quella del marito dice abbiamo spostato il letto dalla camera da letto e lui a quel punto non ci vede più impazzisce perché perché lui stesso aveva scolpito quel letto sulla radice di un Olivo e attorno ci aveva costruito tutto il palazzo di itaka quel letto sul quale loro avevano fatto l'amore quel letto sul quale si sono conosciuti parlati hanno sono stati tutt'uno Ecco quel letto Penelope fa finta di averlo spostato per Ulisse Questo significa che itaka non esiste più perché non esiste più quell'amore non esiste più la ragione per cui lui è voluto tornare e nel momento in cui Penelope vede questa reazione Che cosa fa lo riconosce perché voleva vedere se era lo stesso uomo che diventava pazzo per lei come in quella reazione e a quel punto mero dice una cosa bellissima gettò le braccia al collo di lui come un naufrago che tocca la terra ferma e sono esattamente gli stessi versi che Omero ha utilizzato per dire quando Ulisse naufraga veramente che tocca la terra ferma quindi che cosa ci sta dicendo che sono un unico personaggio che ha fatto un viaggio che è naufragato e l'uno è diventato terraferma per l'altro adesso Itaca si fa non un poema dall'eroe individuale ma un poema dall'eroe duale sono due che fanno itaka senza Penelope non c'è Ulisse senza Ulisse non c'è Penelope Senti c'è una ci sono parli dell'arrivo Ovviamente prima di arrivare ci sono tante peripezie che facciamo e c'è un un gruppo di personaggi che ha una una valenza letteraria metaforica e anche di grande fascino incredibile che entrata anche nel nostro modo di parlare che sono le sirene Noi abbiamo tantissime sirene nella nostra vita e nel nostro viaggio per diventare eroe allora pensate quanti quante parole l'Odissea ci ha regalato per dire la vita è l'unico l'unica opera letteraria che noi usiamo come sinonimo di vita uno dice la vita e un Odissea non dice che la vita è una Divina Commedia magari lo può dire mentre la sta studiando Ma non lo dice non dice che la vita è un Iliade dice che la vita è un Odissea il che significa che ha intercettato quello che è la vita un po' meglio di tutte le altre opere e ci sono tante parole nell'odissea che fanno questo pensate che colui che risveglia Telemaco e gli dice di mettersi in viaggio per andare a cercare suo padre si chiama mentore e il mentore Chi è Ogni vostro insegnante colui che ha il compito di guidare di di svegliarvi quando voi vi addormentate che siete addormentati sul banco durante una lezione o se perché siete addormentati nella vita e quindi serve un risveglio mentore anche questo preso dall'odissea le sirene le sirene che oggi noi abbiamo sulle macchine della polizia sulle ambulanze no le sirene che richiamano con la loro voce a qualcosa Ecco chi sono queste sirene perché Ulisse Ve lo ricordate deve legarsi all'albero della nave per Non ascoltarle le sirene nell'immaginario omerico non c'entrano niente con quelle che conosciamo noi che appartengono all'immaginario romantico e poi di Disney non sono donne pesce hanno il corpo di rapace un uccello rapace e il volto di donna quindi non particolarmente seducenti eh la la loro seduzione viene da quello che prometto quando Ulisse si avvicina con la nave i suoi compagni il mare precipita nel silenzio i venti calano e in questo silenzio si sente la voce delle sirene che dicono noi sappiamo tutto quello che succede sulla terra noi sappiamo tutto quello che è successo durante la guerra di quindi che cosa stanno promettendo a Ulisse di raccontare una guerra da cui lui sta tornando voi mi dovete dire dov'è il rischio di ascoltarle Cioè lui da 10 anni 10 anni l'ha combattuta da 10 anni cerca di tornarne non si capisce come se vi dicessero dai Guarda per l'ennesima volta per la 18A volta questo film che hai già visto No basta ma perché dovrebbe essere una tentazione quella delle sirene Perché le sirene nel promettere questo fanno seducono Ulisse nel dirgli se tu sei già entrato nella storia immortale se sei entrato nell'epica Tu sei già immortale non hai bisogno di tornare a itaka sei già diventato un punto di riferimento Quella è la tentazione e infatti chi si ferma Ad ascoltarle e poi che cosa fa va a sbattere contro gli scogli della loro Isola e muore lì Viene divorato da queste da questi uccelli rapaci col volto di donna e la voce seducente quindi le sirene che cosa sono nella nostra vita sono tutte quelle promesse di immortalità a cui noi affidiamo la nostra vocazione e il nostro destino credendo che sia quello perché cosa ci promettono tu qui sarai Finalmente qualcuno ce l'hai fatta hai avuto successo Fermati con noi ma noi non siamo fatti per il successo Noi siamo fatti per essere felici che richiede una gran sofferenza invece io dico sempre ai miei unni che non sono felice perché ho successo ma ho successo Perché sono felice è felice È una parola che viene dal latino e vuol dire semplicemente dare frutto cioè dare i frutti che tu devi dare quello che solo tu puoi essere fare le sirene che cosa ti dicono tu darai dei frutti immortali ti diciamo noi come fare ascoltaci e uno si ferma lì e rimane ipnotizzato incantato ma sono loro che cantano e invece la vita sei tu che la devi cantare è proprio l'opposto per questo Ulisse fa diventare sordi i suoi compagni mettendo loro la cera nelle orecchie e si lega all'albero della nave perché ci casch Allora voi dovete chiedervi nella mia vita fino a questo momento quali sono le cose che mi ipnotizzano che mi tolgono il tempo illudendomi di essere qualcuno ma che in realtà quel tempo me lo Stanno togliendo che mi stanno facendo marcire e non crescere le sirene non ti fan fare fatica essere eroe invece faticoso allora pensate cosa nella vostra vita così vi sta dando un'illusione di destino invece di restituirvi Alla fatica di vivere da eroi e Ulisse ce la fa perché perché aveva avuto il suggerimento su come fare questo per dirvi che non è facile Ulisse lo sa Perché Circe gli ha detto come fare Circe appartiene a quel mondo di magia e di incantesimi che che Ulisse se no subirebbe quindi dovete avere che cosa dei compagni che remano dovete avere un albero della nave dovete dovete legarvi a quell'albero della nave l'Odissea è un poema di alberi su quell'ultimo con Penelope sull'albero della nave si costruisce tutta la prima metà del poema vi dovete legare a quell'albero perché c'è un Itaca da raggiungere e non illudervi che invece sia già tutto fatto perché non è così chiedetevi Quali sono le sirene Io mi ricordo nella mia vita una delle sirene per esempio è stata a un certo punto che io volevo appunto fare l'insegnante E quando dicevo ai miei compagni a 17 anni che avevo capito che nella mia vita volevo fare l'insegnante mi ridevano dietro mi dicevano sarai un morto di fame e io mi vergognavo di questa cosa dice Ma possibile Io ho capito qual è la mia vocazione e mi dicono che sarò un morto di fame mi devo vergognare e siccome mio papà è dentista molti altri mi dicevano Ma sì realista c'è già lo studio pronto fai il dentista e io a un certo punto sono diventato ero talmente eh in contraddizione poi volevo far contenti i miei genitori non non perché mi spingessero in quella direzione Ma perché un figlio ci pensa a una cosa del genere che mi sono iscritto ai test di odontoiatria benché io sapessi perfettamente che dovevo fare lettere e dovevo fare lettere classiche quindi proprio il morto di fame fatto è finito solo che fa molta più paura fare lettere classiche che dire c'è già lo studio Pronto faccio le odontoiatria una volta che entri è fatta poi a un certo punto un amico che mi voleva bene Un mentore mi dice Senti ma tu ti alzi la mattina e hai 30 40 50 anni E dove vai vai in studio a fare un'otturazione o entri in classe A raccontare Omero Dante e io ho avuto l'immagine del mio destino Se io fossi un genio della lampada e potessi stare con ciascuno di voi Io sono sicuro che voi sul vostro destino mi sapreste rispondere immediatamente Se io vi dicessi domani mattina tu ti svegli e vai a fare la cosa per cui sei fatto io sono sicuro che voi già Sapete qual è il vostro destino solo che fa tanta paura dirselo e grazie a quella frase di quell'amico che ha funzionato da richiamo da legarsi all'albero della nave io non sono andata a fare i test di odontoiatria Certo i miei genitori ci sono rimasti male mio papà ci è rimasto male Anche perché ho due fratelli più grandi uno ha fatto filosofia uno ha fatto storia il terzo farà il dentista No il terzo fa lettere figurati no quindi studio chiuso e tutti però vissero felici e contenti perché ciascuno sta facendo quello per cui era chiamato e non sono morto di fame Sono vivo dalla fame lo vedete mi diverto non mi stanco ho un'energia che mi viene dal fatto che sono nel mio posto nel mondo Ecco io vi auguro questo di scoprire nell'età fatta per questo Qual è la chiamata qual è itaka e di non lasciarvi fregare dalle sirene in quel momento una cosa buona fare il dentista per fortuna ci sono i dentisti Io spero che fra tutti voi che mi ascoltate ce ne siano tantissimi perché io i denti me li devo curare ho la fortuna di non aver mai avuto paura del dentista per le ragioni che vi ho appena spiegato ma non era la mia strada quindi non è niente contro i dentisti capiamoci è col fatto di tradire il proprio destino le sirene sono tutte quelle cose anche buone che ti portano a illuderti di essere qualcuno per far contento qualcun altro mentre tu quello che devi fare è non tradire te stesso Concordo tra l'altro anche a me dicevano esattamente la stessa cosa tanto fare la giornalista secha fatto attesi nella letteratura greca Mi dicevo Ma poi cosa vai a fare e invece no ecco Eccoci qua Questo mi sento di di ribadirlo anch'io seguite assolutamente quello che volete fare Ti faccio Un'ultima domanda io poi lasciamo spazio alle domande dei ragazzi tu parli di un concetto molto bello che è la nostalgia del futuro sì eh È una cosa che mi è molto cara e uno parla di nostalgia sempre in termini di una cosa che gli manca nel passato Ok ma noi ci rifugiamo nel passato perché abbiamo paura di vivere quindi la nostalgia è un sentimento così come è inteso oggi regressivo non ti aiuta a nascere ragazzi mettetevelo in testa se fosse solo questa frase che vi dovete ricordare di questo incontro il polo opposto della morte non è vita è nascita Io sono vivo nella misura in cui sto nascendo perché se sto nascendo non sto morendo ok La nostalgia è un fenomeno regressivo in cui io voglio tornare nel grembo di mamma perché la vita mi fa troppa paura Quella di Ulisse non è nostalgia del passato ve l'ho detto lui non sa più dov'è itaka itaka È tutta da fare non la riconquista con la forza la conquista coi riconoscimenti di chi lo ama e la parola nostalgia è composta da due termini nostos che vuol dire ritorno in greco E algos che vuol dire dolore è il dolore del ritorno ma il dolore del ritorno Che cos'è bellissima Ma vi rendete conto quanto c'è in un unica parola ritorno viene da un verbo greco che all'attivo significa salvare e al medio passivo il nostro riflessivo e passivo significa tornare Che strani questi Greci che usano lo stesso verbo per dire che tornare è salvarsi che l'effetto del salvarsi è tornare che se io torno mi salvo e allora Che cos'è questo dolore del ritorno è il dolore di non essere ancora Salvi è il dolore di non aver cominciato a tornare è il dolore di non aver cominciato a nascere Ulisse comincia la sua avventura su una spiaggia La spiaggia è quel luogo che sta al limite fra il mare che è il grembo e la terra da trovare la nascita e c'è un altro personaggio che ha questa stessa sua nostalgia che è il figlio di Ulisse e questo è la cosa su cui vi Vorrei lasciare prima di ascoltare le vostre domande il poema dedicato a Ulisse dedica i primi quattro capitoli non a Ulisse Ma al figlio di Ulisse bellissimo a un ragazzo della vostra età cioè Atena quando deve mettere in moto la trama dell'Odissea perché si è messo d'accordo con Zeus dice Oh dobbiamo farlo tornare quello è bloccato nell'isola di ipso è venuta ora che torni Atena Cosa fa si traveste da mentore da mentore guarda caso i vostri insegnanti sono dei travestiti dei nel senso di un Dio Eh ok che si sono travestiti l'insegnante annuisce dietro il vostro insegnante c'è Atena che vi sta portando a casa e vi suggerisce Come fare come fare perché perché gli dei nel mondo greco non si possono manifestare mai direttamente si manifestano sempre sotto mettite spoglie Allora questo mentore va da Telemaco e gli dice Telemaco Smettila di piangere di lamentarti che tuo padre non torna se tuo padre non torna vallo a cercare e se non può tornare perché è morto diventa tu tuo padre cioè diventa tu il nuovo re capite Che cosa fa il mentore dà un destino a questo ragazzo e la parola greca che utilizza Omero per dire tu smettila di fare il bambino è nepios che vuol dire colui che non ha ancora l'epos che non ha la parola che non ha l'epica che non è un eroe in italiano lo diciamo Infante colui che non parla infanzia vuol dire colui che ancora non ha la parola se togliete in da Infante cosa vi resta il fante Chi è il fante in italiano colui che va alla battaglia colui che comincia a combattere per qualcosa non una guerra che distrugge l'altro ma una guerra una battaglia per nascere il dolore del ritorno è il dolore della nascita è un parto e che cosa deve fare Telemaco Infatti per andare a cercare suo padre deve procurarsi una nave dei compagni bellissimo l' adolescenza è questo trovare una nave dei compagni per iniziare un viaggio che mi porterà a capire chi sono non si fa da soli questo viaggio e affrontare il mare nel mondo di Ulisse nel mondo omerico significa affrontare la morte ma voi ve li immaginate con quei gusci di noce che cosa significava solo a vela e a remi attraversare il mare non so se avete idea se siete mai stati in barca in una barca a vela Che cosa significa Ecco quindi Telemaco deve affrontare la morte anche lui per nascere Cosa vuol dire il nome di Telemaco colui che combatte Maco tele da da lontano tele fono la voce fono da lontano televisore ciò che si vede da lontano quanto è pieno di Odissea la nostra vita quotidiana Telemaco vuol dire colui che combatte da lontano perché Perché è colui che ha nostalgia di futuro è colui che non fa altro che lamentarsi che la vita gli ha dato un destino brutto siamo a Itaca papà non c'è mamma non riesce a risolvere la situazione io che devo fare Che brutta vita che mi è capitata deve arrivare Atena vestita da Mentor che gli dice ragazzo mio Svegliati è venuto il momento di fare l'eroe trovati la nave comincia il viaggio comincia a combattere di una cosa che è ignota che è lontana tele Maco Allora io vorrei che voi foste questo vi Vorrei lasciare un po' più telemach e un po' meno telematici perché gli schermi schermano invece c'è da lottare c'è da guerreggiare per qualcosa che è la vostra nascita e farlo senza schermi fatelo anche con gli schermi perché gli schermi vi aiutano a conoscere delle cose incredibili voi avete a posizione la conoscenza tutta qua dentro potete raggiungere tutto quello che volete in un attimo in un attimo quindi sfruttatore e figlio senza saperlo tornano in contemporanea guarda caso sbarcano quasi nello stesso istante mica scemo Omero anche lì è un unico personaggio che sta tornando Telemaco non è andato a cercare il padre è tornato a se stesso perché facendo quel viaggio ha scoperto chi è infatti in tutti quelli che incontra cosa gli dicono ma sai che assomigli a tu un sacco a tuo padre Ma che bravo che hai fatto questo viaggio ma sai che eh Cioè lui interiorizza il fatto che può diventare re attraverso quel viaggio quindi la nostalgia di futuro è quel sentimento di dolore della nascita che abbiamo tutti quando ci sentiamo separati da quello che dobbiamo diventare non è dire Ah voglio tornare bambino quando non soffrivo No quella tipica cosa io me lo ricordo quando ero a scuola quando uno dice Ah io mi vorrei aprire una una gelateria in un piccolo paesino in cui nessuno mi dice niente eh benissimo Seo La vocazione a fare questo fatelo ma e sono tutte regressioni tutte paure di stare nella vita oggi stasera quando vi metterete a letto Voi che cosa avete fatto di eroico Significa che che pezzo di voi stessi è stato unico e che avete Donato al mondo in cosa siete stati insostituibili oggi e essere insostituibili oggi potrebbe anche solo essere fare una carezza a una persona che hai accanto perché nessun altro la può fare al posto tuo potrebbe anche solo essere chiedere come stai a qualcuno e aspettare la risposta ma voi quand'è l'ultima volta che avete chiesto a un vostro insegnante Ma lei prof professoressa come sta quand'è l'ultima volta che avete detto Grazie a mamma o a papà perché vi hanno cucinato o perché quel giorno sono andati al lavoro per poter darvi qualcosa da cucinare quello è eroico l'eroismo è nel dettaglio cos'è che puoi fare solo tu E vi assicuro che questo dà una felicità di vivere grandiosa perché Perché ti senti insostituibile e non è fatto di grandi cose è fatto di cose piccolissime Da quando vi siete alzati che cosa avete fatto di eroico oggi la domanda la dovete la risposta ve la dovete dare voi buon Telemaco Grazie a voi e iniziamo allora a prendere qualcuna delle domande che ci stanno arrivando tra l'altro tantissime dalle scuole e vado con una che ci tiene su questo tema e ci arriva ehm dal dal liceo Leopoldo Pirelli di Roma chiedono come possiamo essere eroi Appunto nel nostro Quotidiano senza saperlo ho appena risposto C l' il nome della persona che fa la domanda No ci arriva solo la classe seconda a economico Ok allora Saluto i ragazzi della seconda a economico di questo liceo Romano no sì liceo Leopoldo Pirelli Leopoldo Pirelli Ciao ragazzi Grazie della della domanda Allora mi piace questa domanda l'eroismo Nel quotidiano e vediamo di di dare fare degli esempi mi viene in mente non so perché la prima ragazza a cui io mi sono chiarato perché ero innamorato di lei quello per me è una delle prime cose eroiche che io ho fatto perché perché perché avevo paura me dici niente Avevo paura avevo paura di dichiararmi Perché Perché temevo uno che lei non ricambi asse il sentimento e quindi di dover soffrire come un cane e poi nessuno ama sentirsi dire di no eh quindi esordire con un amore non corrisposto nessuno nessuno vuole allora noi facevamo la strada insieme io la accompagnavo fino a casa facevo Dice No è di passaggio da casa mia non è vero allungavo di 18 km e quelle cose che si fanno Appunto Quando uno è giustamente innamorato Ecco Guardate A questo proposito Platone un filosofo greco diceva che la parola eroe che in greco è Eros viene da un'altra parola greca che è Eros Che vuol dire invece desiderio passione amore ora la cosa non è vera Platone si è inventato questa etimologia per dire che non esistono eroi se non sono guidati dalla passione dall'eros quanto Eros c'è nella vostra vita significa quanto siete eroici quanto siete vivi e l'eros ha una sua manifestazione chiarissima nel fatto che io voglio amare una una ragazza e io avevo 13 anni e avevo paura di dichiararmi ero disposto a tutto fare la strada più lunga però dire la parola Mettiamoci insieme Non ero proprio capace Allora a un certo punto Finalmente arriva il momento eroico Erano passati mesi e mesi eravamo scesi dall'autobus eravamo me lo ricordo ancora di fronte a una gelateria non me lo dimenticherò mai e io lì trovo il coraggio di dichiararmi Allora questa ragazza si ferma mi guarda sorride e mi dice Quanto tempo ci hai messo Ecco allora mi è andata bene mi è andata bene ma questa cosa mi è rimasta di lezione quanto tempo ho perso quella dichiarazione per rispondere alla domanda l'eroismo Nel quotidiano è affrontare quelle sfide che ci fanno tremare Ma che ci fanno nascere un po' di più perché se lei mi avesse detto No io comunque sarei nato perché avrei scoperto che l'amore comporta sofferenza comporta sofferenza ragazzi amare perché poi puoi essere tradito perché poi puoi essere lasciato e anche questo di questo vi Potrei Raccontare ma non ve lo racconto perché sono fatti miei e oppure ricevere un sì Quanto tempo ci hai messo E allora lì nasci un po' di più perché perché c'è un pezzo di vita un pezzo di strada che che quell'amore ti aiuterà a fare allora parlo della parola amore non in termini sentimentali ma di quell' Eros di cui parlavo prima ciò che ti tira fuori dalla tua zona oggi si dice di conforto di tranquillità e allora uno dice Ma Alessandro per studiare lettere classiche Qual è l'università ideale Il posto dov'è Roma Allora tu lasci la tua città di Palermo e vai a Roma Eroismo nel quotidiano è che il professore di religione della mia scuola che si chiamava Padre Pino Puglisi che è stato ucciso dalla mafia nel 93 quest'anno sono i 30 anni e io ero al quarto anno Ci invitava a fare volontariato nel quartiere di di Brancaccio di cui lui era parroco Eroismo nel quotidiano è ci vado ci vado fare volontariato è noioso è faticoso hai paura Io ho conosciuto un quartiere del della mia stessa città di cui non avevo idea io Frequentavo il liceo classico di Palermo un bel liceo classico in cui eravamo tutti Bellini e carini che studiavamo il greco e il latino e non avevo idea idea di che cosa significasse un quartiere in cui i ragazzi delle medie stavano per strada perché non non c'era neanche una scuola media e diventavano quindi esercito per la mafia e io ho visto quell'uomo morire per le cose che ci diceva allora l'eroismo nel quotidiano è questo che io ci sto alle sfide della vita e ti arrivano tutti i giorni possono essere queste un po' più grosse come dichiararsi come affrontare la paura di andare a fare volontariato in un posto diverso cambiare città o possono essere cose molto più piccole chiedere come stai e aspettare la risposta L'altro giorno ho chiesto come stai A una mia alunna e lei alla fine della lezione mi ha detto a tu per tu prof Grazie per avermelo chiesto m Che strana cosa allora mi sono fermato lì ho detto scusa perché mi stai dicendo questo e si è aperto un mondo perché questa ragazza è in una crisi profondissima di cui non ries parlare a nessuno Allora vedete l'eroismo del quotidiano è stare attenti a ciò che ti sta accanto Ma è chiaro che se io sono impegnato a guardare altro Non mi rendo conto che gli occhi di una mia alunna di un mio alunno sono tristi sono feriti c'è qualcosa che non va se sono preso solo Dai fatti miei allora chiedetevi voi nel vostro quotidiano Quali sono le sfide che in questo momento vi chiamano può essere iniziare uno sport può essere allenarvi di più per operare un una soglia nello sport che fate cioè ognuno c'ha c'ha la sua e lo sa e c'è l'eros lì c'è una cosa che ti appassiona l'eroismo quotidiano ha sempre a che fare con la passione e con la sofferenza perché la parola passione in italiano vuol dire che cosa sia trasporto erotico quanto mi appassiona questa cosa sia patire la passione di Cristo sulla croce è sofferenza Allora vedete è sempre il dolore della nascita c'è una cosa che viene alla luce che viene al mondo che è bella e questa cosa però comporta anche un certo dolore Allora direi questo c'è un'altra domanda molto bella Ci arriva dalla terza del liceo classico artistico fiorentino di Lamezia Terme e ci chiedono per un ragazzo che vive in Calabria e che ha tanti motivi per partire e non ritornare come si può trovare la strada ha un po' a che fare anche quello ci raccontavi tu adesso Certo allora io intanto saluto questi ragazzi del liceo classico di Lamezia liceo Sì classico artistico fiorentino di Lamezia Terma classico artistico fiorentino di Lamezia Che bello Che bello Pensare che oggi stiamo faccendo una classe che ha le mura che vanno da Lamezia Terme a a non so poi al Nord dove dove dove arriviamo ehm Allora direi questo di ehm che io dovrei parlare con ogni singolo ragazzo di quel liceo per capirlo Nel senso che non è detto che bisogna per forza andar via capire qual è il tuo destino e qual è la tua destinazione Ognuno lo deve costruire secondo quella unicità che per alcuni sarà rimanere lì nei pressi e costruire lì la propria storia e per altri sarà lasciarla per alcuni sarà lasciarla momentaneamente e poi ritornare Io non lo so non lo so capisco che dietro questa domanda c'è una sofferenza che è la la stessa sofferenza che io vivo vissuto quando ho dovuto lasciare la mia città che è Palermo a 18 anni e non ci sono più ritornato Adesso son più gli anni fuori dalla mia città che quelli che che che ci ho passato e mi manca Abito a Milano e quando mi affaccio al balcone non vedo il mare e qualcosa mi manca no E però il mio destino la mia destinazione la mia vocazione si è realizzata A poco a poco prima a Roma e poi a Milano quindi io direi di avere sguardo grande perché la vita è poi sempre generosa se tu le vai incontro la cosa che mi è sempre piaciuta delle delle fiab delle favole delle fiabe è questo che e ti insegnano questa cosa che la vita ti viene incontro nella misura in cui le va incontro Quindi è vero che itac è il posto in cui Ulisse vuole tornare Ma è vero che itaka è nel cuore il libro si intitola Resisti cuore perché Ulisse nei momenti in cui si sta perdendo non ce la fa naufraga teme di non farcela a chi si rivolge al proprio cuore perché l'itaca è intatta quindi il fatto di poter fare un po' la mezia un po' il luogo a cui sono legato dentro il proprio cuore ed è fatto di quelle relazioni fondamentali delle persone che che ti vogliono più bene la tua famiglia e mantenere quelle cose molto salde curarle coltivarle allora poi uno anche se si allontana può sempre tornare al cuore il cuore questo luogo della Resistenza e della ries istenza Allora mi verrebbe da chiedere cosa c'è nel tuo cuore in che maniera tu stai facendo Itaca nel cuore in modo da che quando te ne allontanerai non ti perdi perché ti porti tutto con te E questo va costruito è una cosa che che si fa E e poi per alcuni sarà tornare e e e portare nel posto in cui che avevano lasciato quello che hanno scoperto che hanno trovato quanti ragazzi io lo vedo per per la Sicilia si allontanano Acquisiscono capacità professionale poi provano a restituire questo nella loro terra a me questo per il momento non non è riuscito e mi fa del mi fa male non è una cosa Ma fa parte della mia strada e quella sofferenza fa parte appunto del mio della mia vocazione quindi io non ho la soluzione dico che ciascuno deve essere bravo a farsi un Itaca nel cuore in modo da da portarsela appresso ovunque e poi capire nella sua vicenda personale se quell' allontanamento è una fuga da o è un andare verso perché io ho conosciuto anche tante persone che sono semplicemente volute Fuggire da un posto ma non stavano andando a cercare nulla quindi di non prendere per orocolato il fatto che per forza bisogna andar via valuterei anche questa possibilità un'altra domanda ci arriva credo sia l'autore della domanda uno dei pochi di cui vedo il nome quindi Alessio Gambardella classe terza D della scuola scienze applicate Istituto Russel newt di Scandicci Firenze e chiede secondo lei perché al giorno d'oggi originalità e la scrive anche fra virgolette di una persona se positiva non viene valorizzata ma al contrario spesso soffocato bellissimo come si chiama questo ragazzo Alessio Gambardella Alessio Alessio ti saluto e saluto tutti quelli della tua scuola di Scandicci abbiamo toccato così anche un po' più di Nord Esatto centro nord ehm E che cosa Che cosa cosa posso dirti Allora la parola che usi originalità è bellissima è bellissima perché ha a che fare con l'origine Allora ritorniamo sempre al al discorso di prima che cos'è che ci rende originali la nostra origine quindi Ritorniamo al discorso del destino Che cos'è che mi ha dato la vita che io non mi sono scelto e guardate che ciascuno di voi è portatore di questa origine quindi di una originalità un'originalità che è fatta degli occhi che hai del colore dei capelli che hai dici Ma io volevo gli occhi CH azzurri mi sono capitati neri e vuoi passare tutta la vita a volere gli occhi azzurri o vuoi cominciare a essere un eroe dagli occhi neri che vuoi fare Vuoi illuderti che ci sia un altro destino Quante contraffazioni quante maschere ci imponiamo credendo che quello ci Renda più originali Ma che cosa stiamo facendo stiamo semplicemente imitando chi crediamo sia originale facendo cosa diventando uguale a lui stranissimo cioè noi per essere originali imitiamo gli altri perché questo accade Perché l'uomo è portatore di una cosa che si chiama Desiderio il desiderio è quella molla che ti porta appunto a realizzare ciò che hai di unico ma il desiderio di cui sei portatore tu all'inizio della vita non lo conosci noi impariamo a desiderare dagli altri desideriamo le cose che desiderano tutti tutti la prima cosa che cominciamo a desiderare è quello che desiderano i nostri genitori i miei genitori mi hanno mai detto Fai il dentista No però lo desideravano sotto sotto e io ho cominciato a desiderarlo ma non era il mio desiderio ero cattivo Per questo no stavo desiderando quello che desideravano persone di riferimento tu oggi che cosa desideri Quali sono i vostri desideri se io vi chiedessi Adesso ditemi in ordine i vostri tre primi desideri quali sono voi eliminereste tutto quello che appartiene ad altri che state desiderando perché è desiderio finto falso dice Ah ma io Desidero avere quella cosa io desidero essere come è desiderio di altri e perché noi desideriamo il desiderio di altri perché sono affascinanti perché sono realizzati perché sono leggevo una statistica qualche tempo fa quando un po' di annetti fa erano i 2005 2006 e dice cosa desidera i ragazzi delle medie cosa desiderano fare da grande è una delle voci di maggior successo per i ragazzi era il calciatore per le ragazze la il personaggio dello spettacolo Allora chiaro Tu ti metti addosso una maschera un destino che è quello di chi sembra avere maggior successo cioè di sembra essere felice voglio essere come bene quindi noi che cosa facciamo Non perché siamo cattivi cerchiamo il desiderio degli altri che vediamo felici a poco a poco Dobbiamo capire nella vita se quel desiderio è il nostro originale Certo questo richiede fatica un viaggio di conoscenza dentro se stessi e la scuola serve a questo da 6 A 18 anni vai a scuola per capire se quello che desideri è originale o no mettendoti in contatto con i compleanni dell'umanità con le cose belle del mondo tu capisci Se stai desiderando un desiderio autentico o meno l'altro giorno parlavo con una persona che suona uno strumento suona l'arpa ha fatto conservatorio Arpa nel frattempo studia si è complicata tantissimo la vita dice Ma tu quando quando hai capito che volevi suonare l'arpa dice quando da bambina Sono entrata in una in un teatro Dove stavano facendo le prove di un concerto e ho sentito questa musica di questo strumento momento Eccolo lì il desiderio originale dice ma suonare l'arpa che cosa strana No dai suoniamo la chitarra elettrica perché poi faccio il gruppetto e sono più figo no suoni l'arpa e fai conservatorio tutti quegli anni che serve e sei uno dei pochi che suonano l'arpa Questo è originale Quanta fatica richiede questo e vedevi una ragazza realizzata contenta di dirti che suonava l'arpa il desiderio originale lo si ha da bambini poi lo si baratta lo si cambia ci si lascia fregare dai desideri altrui e bisogna andare tornare sempre a lì a quell'originale dai vostri genitori da chi vi conosce da bambini che dove che giochi inventava che cosa vi piaceva fare no Io ho un amico che da bambino giocava a fare la messa e adesso è diventato sacerdote e che vi devo dire ognuno c'ha la sua vocazione per cui da da bambino si vede Si vede uno che cosa Che cosa gli piace fare no E ecco allora per chiudere la risposta a alla domanda Noi abbiamo paura di essere originali perché è più facile desiderare ciò che desiderano tutti perché ciò che desiderano tutti ci dà identità desiderare qualcosa che desidero solo io si associa immediatamente alla alla paura che non sia vero io quando scritto il mio primo romanzo lo scrivevo che già ero insegnante e avevo poco tempo perché avendo una cattedra a scuola tra correggere compiti fare le lezioni preparar eccetera eccetera Questo libro lo scrivevo la sera e E quante persone mi dicevano Ma che lo scrivi a fare ma poi Figurati se te lo pubblicano ecco sono tutti quelli che avendo rinunciato alla propria originalità cosa fanno mettono in discussione la tua quando la vedono E allora parte della domanda Perché è così difficile perché è pieno di gente che avendo rinunciato alla propria originalità che gioco fa distrugge l'originalità degli altri tantissima della cattiveria che c'è nei social va a colpire le persone che cercano di emergere dice Ma come ti permetti di essere qualcuno non sei nessuno quanti messaggi nelle vostre chat sono così e quella cattiveria molto spesso è dettata dal fatto che tu Sei invidioso che l'altro è originale L'invidia è questo non voler vedere l'invidia va di pari passo con la mancanza di Eroismo nella propria vita perché quando non sei eroe nella tua vita cosa passi il tempo a fare a essere invidioso dell'eroismo degli altri e l'unica maniera che hai è o li imiti ma il più delle volte ti dà fastidio che sia così e quindi li abbassi li vuoi distruggere Allora chiedetevi voi se state rispettando questa originalità se il vostro desiderio è un desiderio originale e quanto invece state svendendo il vostro desiderio desiderando cose di altri o addirittura Provate a distruggere il desiderio altrui perché avete paura che in fondo voi del vostro non ne state facendo un granché Se io avessi ascoltato quelle persone che mi dicevano Ma figurati che è vero Chi te lo pubblica io avrei smesso di scrivere e oggi sarei lì nella mia stanza a dire Eh certo nella vita avrei potuto scrivere quel romanzo di cui era arrivato a metà e non saremo qui a fare questo incontro Non sarei qui a raccontarvi quel pezzettino di vita e che cosa è successo invece che ho fatto leggere quello che avevo scritto a una persona che mi voleva molto bene e mi ha detto Eh hai per le mani una cosa molto bella ti aiuto a portarla a termine e mi dava le scadenze per finire i capitoli capite cosa fanno gli amici che vi vogliono bene proteggono il vostro desiderio le persone che vi amano proteggono il vostro destino perché Atena si manifesta come mentore nell'odissea perché è la garante del destino se non ci fosse Atena se non ci fosse se l'Odissea non non iniziasse sull'olimpo né Ulisse né Telemaco comincerebbero il viaggio C'è qualcosa che è impegnato nella vita di più grande di noi perché noi proteggiamo questa originalità se noi decidiamo di svenderanno quelli che fanno questo li Chiama ignavi quelli che non scelgono mai nulla e passano lui lo dice la vita a invidiare gli altri proprio l'aggettivo che Dante usa per gli gnavi quelli che non scelgono mai una cosa e passano il tempo a dare addosso a tutti dice che che Dante li descrive cos che bestemmiano su tutto su Dio e sugli altri perché perché hanno rinunciato alla propria originalità Allora io non vi sto parlando di un'originalità che è eccentricità essere originali non significa essere eccentrici la parola eccentrico vuol dire fuori dal centro vuol dire che tu devi farlo scemo pur di avere lo sguardo su di te quella non è originalità quello è l'ennesimo tentativo di mettersi una maschera per essere considerati originalità è anche essere nel nella propria stanza a scrivere un libro che nessuno vede perché stai rispettando un tuo talento e magari Nessuno lo saprà Ma tu stai facendo quello per cui sei chiamato quindi originalità non come eccentricità ma originalità come unicità che sono venuto a portare sulla terra quando io vedo degli alunni che cominciano a cercare questa originalità facendo Che cosa ti fai i capelli blu ti fai il piercing ti fai il tatuaggio io non è che mi scandalizzo dico bene ci siamo hai cominciato Solo che per essere originale bisogna partire da dentro Tu sei partito da fuori come normale uno da cosa parte da quello che ha a disposizione il corpo e ti fai la cresta e ti fa perché perché così gli altri mi guardano sono originale Ma la cresta il piercing il tatuaggio Non è che ti Rendano veramente originale acchiappano uno sguardo mi fanno entrare dentro una narrazione che mi rende un po' più forte ma io sono diventato più forte Grazie a quell' acconciatura quel No no non sono diventato più forte Anzi per certi versi mi sono affidata a qualche cosa che è la mia pelle che un giorno c'è un altro giorno si rovina invecchierò quel tatuaggio non significherà più quello che significava lavorate lavoriamo su questa originalità dal di dentro che è una garanzia poi di essere originali e non solo eccentrici andiamo al nord così per pariamo tutto l'arco esatto Eh Cristian Papini della scuola Cabot di Chiavari in provincia di Genova Sì fa una bellissima domanda che ho visto anche fare da altri Quindi così rispondiamo anche a a più persone ehm dire che ognuno ha un eroe dentro vuol dire che anche i cattivi possono essere eroi Eh che bella domanda ce n'erano parecchie TR Come si chiama questo ragazzo Cristian Papini la scuola Caboto Cristian Ciao Cristian ciao ai ragazzi della scuola di Cristian Bellissima domanda Allora nella nell'odissea ci sono anche gli eroi quelli che chiamiamo eroi negativi e nella storia ci sono questi questi eroi e e io credo che sia un modo in cui l'uomo risolve il problema del non essere eroe Perché in genere l'eroe cattivo fa una cosa molto più semplice dell'eroe buono ugge Fateci caso gli eroi negativi sono dei parassiti delle cose che altri hanno costruito Ulisse è un eroe creativo deve fare itaka i pretendenti coloro che vorrebbero sostituire Ulisse sono nel palazzo di Ulisse e ci stanno come a sbafo cosa fanno mangiano tutto il giorno le cose di Ulisse non lavorano si vogliono prendere la moglie di Ulisse sono parassiti gli eroi e sono eroi sono trattati da eroi nel poema ma sono parassiti l'eroe negativo è colui che per avere consistenza mangia divora distrugge la vita degli altri l'eroe positivo è uno che pone nel mondo una cosa che prima non c'era i greci avevano un verbo per dire fare molto bello che è Poo che è il verbo da cui viene la per la poesia agire poeticamente Che significa è un fare che porta nel mondo una cosa che prima non c'era il poeta è colui che ha un'intuizione e poi deve lottare per realizzarla e questo poeta Potrebbe essere uno che fa un che scrive un romanzo che fa un quadro ma poeta è qualcuno che cucina bene un piatto poeta è qualcuno che fa un'otturazione ai denti Ben fatta eh È quella intuizione che ciascuno di noi a secondo dei talenti che ha porta nella storia una costruzione di qualcosa che prima non c'era l'eroe negativo quello che fa è invece non generare non agire poeticamente ma degenerare dep poetizer la poesia del mondo pensate agli eroi negativi della storia ai grandi distruttori che cosa hanno fatto che scia si sono lasciati dietro sangue morte sono eroi Certo ci sono sui libri di storia ne parliamo ma il loro Eroismo non è dettato da quell' Eros che è passione che è nascere che è generare sono sulla bocca di tutti la loro fama è una fama di distruttori Ma cosa hanno portato nella storia che prima non c'era niente hanno solo tolto dall storia Fateci caso chi Dante mette al nel posto più profondo dell'inferno gente che ha mangiato altra gente cosa fa il conte Ugolino con il dannato il vescovo Ruggeri gli mangia la testa e Dante racconta che nell'ultima parte dell'inferno la più la più profonda ci sono persone che hanno ucciso altre persone durante dei banchetti hanno mangiato la vita degli altri sono dei personaggi indimenticabile il conte Ugolino è un eroe indimenticabile però sta all'inferno perché perché ha solo tolto non ha dato il conte Golino Dante ce lo racconta come un uomo che muore insieme ai suoi figli che sono stati chiusi nella stessa torre e Dante forza il dato biografico facendoli diventare bambini adolescenti mentre erano grandi e perché lo fa Dante perché ci sta dicendo che l'eroe negativo è colui che si mangia la vita dei figli è un padre che si mangia la vita dei figli di Ugolino non si sa se a un certo punto morto di fame nella torre addirittura faccia un atto di cannibalismo pur di sopravvivere Dante lo lascia in sospeso non lo dice lo lo lascia intendere ma non lo sappiamo Ecco allora c'è un Eroismo che è quello di essere sulla bocca di tutti distruggendo l'eroismo del bulletto nel piccolo l'eroismo di quello che disturba sempre durante la lezione per mettersi in mostra distrugge quello che gli altri stanno cercando di costruire e c'è l'eroismo più silenzioso di chi invece Porta qualche cosa nel mondo che prima non c'era si tratta di scegliere io Direi a questo ragazzo che tipo di eroe essere come sempre Ritorniamo al tema della Libertà tu che eroe vuoi essere un eroe poetico un eroe che porta nella storia una cosa che prima non c'era né mai ci sarà se non la metti tu nella storia o un eroe che distrugge quello che altri hanno fatto a te la scelta un grande scrittore russo che si chiama Sol genzin che era stato imprigionato nei Gulag russi che era sopravvissuto vuta questa esperienza terribile dice mi ero illuso da giovane che i confini del bene e del male fossero quelli che le nazioni stabilivano tra un territorio e l'altro e oggi ci siamo in pieno in questo c'è qualcuno che decide che il male è oltre quel confine e e va Tutto distrutto oltre quel confine i buoni stanno al di là di quel confine E lui dice no fino a che penseremo questo l'umanità non farà un passo in avanti il confine tra bene e male è nel cuore di ogni singolo uomo e in ciò che quell'uomo quella donna decidono nella loro vita Ecco allora mi sembra questo interessante l'eroismo lo si decide nel cuore io che tipo di eroe voglio essere lo Decidete voi Un'ultima domanda visto che abbiamo poco tempo esatto il tempo sta scadendo ehm era una anche questa era una domanda ricorrente in diverse forme scelgo di prendere qu della seconda di Leonardo Da Vinci Castenedolo provincia di Brescia perché è una scuola media quindi sono i più piccoli in assoluto che ci stanno seguendo e chiedono se abbiamo paura del futuro Cosa possiamo fare Tienitela Tienitela Allora come si come si chiamano questi ragazzi è la scuola Leonardo da Vinci di Castenedolo Brescia Ok Ma ragazzi della scuola Questa è una domanda che fatto tantissimi di Brescia Ma Voi credete che io a 46 anni non abbia paura di vivere la paura è la compagna di viaggio di tutta la vita vi stiamo educando all'idea che si possa eliminare la paura dalla vita e quindi vi stiamo dicendo che essere felici è essere al sicuro Quando invece l'eroe quello che ti insegna che essere felici è mettersi in pericolo ma di un pericolo buono di un pericolo buono che è dare la vita per qualcosa e per qualcuno tu non diventi un eroe fino a che non hai capito per cosa vale la pena morire nella tua vita ci siamo illusi che avere vita significa Prendere consumare divorare quello che vi vi dicevo prima perché Dante mette dei divoratori della vita al alla fine dell'inferno in più bloccati nel ghiaccio Perché quella è la morte il ghiaccio l'Inferno di Dante alla fine non è fuoco è ghiaccio è gente che non si può muovere Chi ha rinunciato al fuoco della vita è lì bloccata e che cosa ha fatto ha divorato la vita di altri e noi ci illudiamo che per essere felici dobbiamo divorare usare gli altri usare una ragazza usare un ragazzo il loro corpo e ci crediamo forti per questo e stiamo solo divorando la vita altrui Che disastro pensare che per avere vita mi devo mangiare quella degli altri e rendo infelice l'altro e me stesso stesso E credo invece di essere felice quando sto distruggendo e la vita presenterà il conto con gli interessi Perché la vita è giusta in questo invece Eravamo partiti al discorso dell'avere dell'avere paura È normale avere paura perché quando tu fai sul serio quando tu vuoi portare vita Devi morire Tu perché per per mettere energia nel mondo e sottrarsi a quella legge che governa il mondo che è l'entropia cioè che tutto finisce nella morte bisogna avere un'energia che è capace di vincere l'entropia l'unica energia capace di farlo si chiama creatività umana che è sinonimo di amore io che cosa amo che cosa creo cosa pongo nel mondo che non morirà questo vince l'entropia Io mi ricordo la lezione di quel mio insegnante di lettere motivo per cui sono diventato insegnante di lettere che alla fine della lezione dice Alessandro Vieni qua e è tirato fuori dalla sua borsa un libro era il suo libro di poesie preferito mi ha detto questo è il mio libro di poesie preferito Te lo presto me lo restituisci fra due settimane ma te lo devi leggere per intero io in quelle due settimane ho letto quel libro di poesia non ne ho capito niente perché era troppo difficile ma io in quelle due settimane sono diventato insegnante perché quell'uomo che cosa mi stava dicendo Non avere paura di affrontare cose più grandi di te io lo vedo il fuoco che hai nel cuore negli occhi ed è lo stesso che ho io di insegnante e ti do passo questo testimone Tocca a te adesso ed è un gesto piccolissimo che mi ha messo in pericolo la bellezza fa questo mette in pericolo perché la bellezza è l'incontro con quelle cose del mondo che ce l'hanno fatta a non morire Io se vedo un bel panorama se vedo la luna che cresce reagisco come il pastore rante di di di di di Leopardi che vede quella belle si chiede ove tende questo vagar mio breve cioè sa che morirà sa che la vita è un vagare breve e fa paura perché finisce perché è un vagare perché si sbaglia perché non si sa dove andare ma la domanda è nel vedere le cose belle del Creato che funzionano che hanno un ordine e che lottano per essere belle non sapendolo si sente chiamata a fare Alter tanto Infatti chiede ove tende questo vagar miio breve che ci devo fare io coi Doni della vita Ecco quella domanda fa paura Allora io direi che quando uno ha paura sta dando del tu alla vita o la vita Gli sta dando del tuo e lui sta rispondendo vedetela Come volete voce vocazione vocazione è la vita che ti chiama voce sei tu che parli che rispondi è sempre un dialogo e quindi non avere paura non si può Bisogna capire di che cosa stiamo avendo paura di fallire di sbagliare di non farcela benissimo Benvenuti nella realtà significa nascere e chiudiamo con l'Odissea il poema di di Ulisse comincia raccontando che Ulisse non ce la fa Dice narrami Musa l'uomo che molto errò per mare dopo aver distrutto la sacra Rocca di Ilio molto patì per mare nel cuore vide le città degli uomini conobbe i loro pensieri cercò il ritorno per È la salvezza dei compagni ma non ci riuscì Torna solo lui i compagni non ce la fanno quindi Ulisse che cosa ci racconta che è un eroe che ha fatto tutte queste cose e non ce l'ha fatta però ha fatto esattamente quello che doveva fare da eroe Il che vuol dire che per essere eroi non conta avere successo conta fare quello che solo tu puoi essere e fare e i fallimenti le cadute sono parte integrante di questo processo sono una benedizione il più delle volte perché sennò uno si illude di avere il controllo sulla vita e invece i fallimenti sono quell' invito a Riese da cui il titolo del del libro no Resisti cuore quello che Ulisse dice al suo cuore è un invito non solo a affrontare con forza gli ostacoli la durezza del vivere ma ad usarli per Riese non basta resistere bisogna Riese usare quelle cose che la vita ti dà quel materiale che la vita ti dà come materia prima per far nascere qualcosa di nuovo quindi io non conosco persone eroiche persone coraggiose che non abbiano una paura matta di vivere non ne conosco temo sempre sospetto sempre delle persone che mi dicono di non avere paura Io ho paura di fare questo incontro con voi avevo paura Ho paura di fare una lezione ogni giorno con i miei alunni ho paura di scrivere un nuovo libro Ho paura perché quando provi a mettere qualcosa di buono di nuovo di vero nel mondo ti viene la paura è normale normale però che bello che gioia che dà sapere di essere così vivi la paura poi è una cosa che proprio ci ci rende via Avete presente quando io non so amo Amo fare i tuffi dalle grandi altezze No quella paura della vertigine poi ti butti e ce l'hai fatta Ecco è quella cosa è la cosa no E la paura è compagna di di viaggio Ulisse ha paura Telemaco ha paura Penelope ha paura solo i pretendenti non hanno paura infatti quando Ulisse arriva lì non lo riconoscono e fanno la fine che fanno grazie mille grazie a voi Grazie a tutti voi tantissimi che ci avete seguito grazie ovviamente ad Alessandro davea e tra l'altro questo incontro potete anche rivederlo sul canale YouTube del Corriere della Sera E [Applauso] grazie