Nelle terre più ovest dell'Enduras, le acque del rio Galcarque bagnano e danno vita a tutto ciò che incontrano sul loro cammino, trascinando con sé e allontanando tutto ciò che c'è di superfluo. In queste acque, con dei grossi stivali di gomma, una camicia a quadri rosa e un cappello dall'ampia visiera, si muove con naturalezza Berta Caseres, che in quel fiume, come tutti i Lenja, vede scorrere la sua vita. sua vita intera.
E' proprio dal Galkarche che dipende gran parte della sussistenza del popolo indigeno locale. Avvenire, per dare più voce alle parole. Io sono Laura Silvia Battaglia e questo è Climate Change Warriors, storia dei 15 difensori dell'ambiente nel mondo. Questo è un podcast di Avvenire e del Master in giornalismo dell'Università Cattolica di Milano. Nel 2006 Sinoidro, la società finanziaria internazionale, in un sodalizio con l'azienda honduregna Desa, progetta la costruzione di quattro dighe idroelettriche, senza consultare la popolazione lenca.
Sinoidro costruisce il progetto fotovoltaico Chiemwa de Shinjian con una potenza installata di 100.000 kW. Situato nel interior del desierto, abarca 3.916 settimane e utilizza mille pannelli distribuiti in 32 blocchi fotovoltaici. Questi generano 210 milioni di kilowatt al anno di elettricità. Con l'inizio dei lavori, nel 2012 e l'accesso bloccato al fiume, i Lenka innalzano un coro di protesta, capitanato da Berta Cáceres.
Noi dobbiamo denunciare questo crimine. contro il popolo indigeno, un crimine che mina la sua propria esistenza. È necessario riconoscere il nostro diritto storico a difendere la vita e a difendere il nostro fiume come fiume sacro, il Gualcarque, che adesso è nuovamente minacciato per gli interessi privati di un'impresa che per ottenere i suoi obiettivi ha anche assassinato Tomás García. L'impegno di Berthe, in realtà, affonda le radici nel passato. Sua madre era un'ostetrica impegnata nel sociale e lei segue le sue orme già nel 1993 con la fondazione del COPIC, l'organizzazione dedita alla difesa dell'ambiente nel Dipartimento d'Intibusà e alla salvaguardia degli indigeni Lenk.
Grazie. Buonas noces, grazie alla famiglia Goldman. Grazie, grazie alla famiglia Goldman. Nella nostra visione del mondo noi siamo esseri che vengono dalla terra, dall'acqua e dal mais.
I Lenka sono i protettori ancestrali dei fiumi. In cambio, protetti dallo spirito di giovani donne, che ci insegnano che impegnare la nostra vita per la protezione dei fiumi significa dare la vita per l'umanità e per il pianeta. Copin, camminando a fianco del popolo per la sua emancipazione, conferma il suo impegno per continuare a proteggere le nostre acque, le nostre rive, il nostro bene naturale comune, così come il diritto all'esistenza del nostro popolo. Svegliamoci, svegliamoci esseri umani, non c'è più tempo.
Tra le acque del fiume Galcarche scorrono il cibo e i medicinali destinati ai Lenk. È per questo che un giorno nel 2006 un gruppo di indigeni si rivolge a Berta per investigare l'arrivo di imprese costruttrici nell'area. E così... Per Berta Caseres inizia un decennio scandito da indagini, intimidazioni, battaglie che la spingono a portare il caso di fronte alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani.
Il 15 luglio del 2013 i militari aprono il fuoco contro i manifestanti Lenka, uccidendo un membro del COPIC e ferendone altri tre. Nel 2014 due persone muoiono poi in due incidenti che coinvolgono sempre i membri del COPIC. Le minacce di morte che ogni giorno travolgono Berta Caseres alimentano la sua paura ma non rallentano le indagini. L'esercito possiede una lista di 18 difensori dei diritti umani da uccidere e il mio è il primo nome.
Io voglio vivere perché ci sono ancora tante cose che desidero fare, ma non ho mai pensato di smettere di combattere. per il mio territorio e per una vita dignitosa, anche perché la nostra battaglia è legittima. Io faccio attenzione alla mia sicurezza personale, ma nel mio paese, dove l'impunità è totale, sono vulnerabile, mi vogliono morire.
morta e alla fine ci riusciranno. Questa affermazione è fondamentale per comprendere i confini della personalità di Berta Caseres. È una donna con i piedi per terra, nonostante le sue aspirazioni sembrino irrealistiche, forte nella sua fragilità di essere umano destinato alla morte.
Berta Caseres è morta assassinata da alcuni uomini armati nella sua abitazione la notte del 2 marzo 2016. Ha lasciato qua. figli. Sua figlia si chiama Berta Comelei.
Berta Zuniga, oggi 32 anni, è un'attivista e ambientalista honduregna che lotta per le stesse battaglie di sua madre. Noi vogliamo vivere e crediamo di poterlo fare in un paese diverso e non solo per noi, ma anche per tutti i bambini e le bambine che sono la futura generazione del nostro paese. I podcast di Avvenire, un progetto di Avvenire e Master Giornalismo Università Cattolica. Montaggio Fabrizio Foti.
Testi, ideazione e ricerca di Lorenzo Aprile e Maria Colonnelli. Voce narrante e testi, Laura Silvia Battaglia. I podcast di Avvenire, per dare più voce alle parole. Ascolta le puntate della serie sulla sezione podcastdiavvenire.it su Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.