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La vita di Sigmund Freud

Ciao a tutti, sono Domenico Petrolino e in questo episodio di Non puoi non saperlo parleremo della vita di Sigmund Freud. Prima di procedere, come sempre, vi ricordo che se avete bisogno dei testi di questi video sono disponibili su Amazon insieme agli altri miei libri e trovate il link nella descrizione di questo video. Sigismund Sholmo Freud nasce il 6 maggio del 1856 a Freiburg, una città nella regione della Moravia Slesia. A quel tempo parte dell'impero... austriaco, figlio di Jakob Freud e della sua terza moglie Amalia Nathanson. Jakob, ebreo proveniente dalla Galizia e commerciante di lana, si trasferisce a Vienna con la famiglia quattro anni dopo, nel 1860, a causa del deteriorarsi della situazione politica in Moravia. In questa slide vediamo un'immagine della casa natale di Freud. Il giovane Sigismund, che abbrevierà il suo nome in Sigmund nel 1877 all'età di 21 anni, si appassiona prestissimo alla cultura e alle scritture ebraiche, in particolare allo studio della Bibbia. Questi interessi lasceranno notevoli tracce nella sua opera, anche se, come lui stesso racconta nell'opera dal titolo L'avvenire di un'illusione, dopo aver abbracciato diversi credi religiosi, diventerà ateo. Nella Vienna di quegli anni sono presenti forti componenti antisemite, che pur creando delle difficoltà al giovane Freud, non riescono a limitare la sua libertà di pensiero. Consegue così la maturità nel 1873 all'età di 17 anni, dimostrando grandi capacità intellettuali, e si iscrive subito alla facoltà di medicina dell'Università di Vienna. Durante il corso di laurea matura una crescente avversione per gli insegnanti, che considera non all'altezza, atteggiamento che ritarda l'ottenimento della sua laurea in medicina e chirurgia, che consegue comunque nel 1881 all'età di 25 anni. Dopo la laurea, lavora nel laboratorio di zoologia diretto dallo zoologo tedesco Karl Friedrich Claus a Vienna, dove prende contatto con il darwinismo. Questo lavoro però non soddisfa il giovane Freud, che dopo due anni lo lascia e inizia a collaborare con Wilhelm von Brücke, docenti di fisiologia all'Università di Vienna, nel cui laboratorio Freud conduce importanti ricerche nel campo della neuroistologia. Brücke ha una grande influenza sul giovane Freud, tanto che Freud stesso nella sua autobiografia lo cita come colui che maggiormente ha influito sulla sua personalità. Un veloce chiarimento sulla terminologia, allora, ricordiamo che la fisiologia è la branca della biologia che studia il funzionamento degli organismi viventi, e in particolare le modalità attraverso le quali il corpo riesce a mantenere la stabilità dell'ambiente interno. Ricordiamo anche che la neuroistologia è la disciplina scientifica che studia i tessuti. nervosi. Nonostante le ricerche che porta avanti gli possano garantire una certa carriera nel settore, Freud, animato da grande ambizione e reputando troppo lenti i progressi conseguibili in quel campo, lascia l'istituto dopo sei anni per dedicarsi alla pratica clinica. Lavora per tre anni presso l'ospedale generale di Vienna con pazienti affetti da turbe neurologiche. Ed è proprio qui che nel 1884 inizia i suoi studi sulla cocaina, una sostanza di cui allora si conosceva pochissimo. Ricordiamo che con il termine clinica si indica la metodologia medica basata sull'esame diretto del paziente e sulla cura non chirurgica delle varie patologie. Scoperto che la cocaina era utilizzata dai nativi americani come analgesico, Freud la sperimenta su se stesso osservandone gli effetti stimolanti, e a suo dire privi di effetti collaterali rilevanti. La utilizza così in alternativa alla morfina per curare un suo caro amico, Ernst Fleisch, divenuto morfinomene in seguito a una lunga terapia del dolore. Ma la conseguente instaurazione nel paziente di una forte dipendenza da essa, addirittura più dannosa della dipendenza da morfina, fa scoppiare un caso che rappresenta una macchia nella carriera di Freud. Il caso di Fleisch lo spinge anche a pubblicare il saggio dal titolo Osservazioni sulla dipendenza e paura da cocaina. e subito dopo la pubblicazione smette di farne uso e di prescriverla ai suoi pazienti. L'anno dopo, nel 1885, il dottor Freud ottiene la libera docenza e anche grazie alla stima dei colleghi fa una veloce carriera accademica diventando presto professore ordinario. Nel biennio 1885-1886 inizia gli studi sull'isteria e grazie a una borsa di studio si reca a Parigi dove è attivo il neurologo francese Jean-Martin Charcot, altro personaggio che colpisce fortemente Freud. Le modalità di cura dell'isteria attraverso l'ipnosi apprese da Charcot vengono applicate da Freud dopo il suo rientro a Vienna, ma i risultati sono così deludenti che si attira aspre critiche da parte di numerosi colleghi. Il 13 maggio del 1886 Freud riesce finalmente a sposarsi con Martha Bernet, matrimonio più volte rimandato anche a causa di difficoltà economiche, e che Freud vivrà come un'importante conquista. Un anno dopo nasce la primogenita Mathilde, seguita da altri cinque figli, di cui l'ultima, Anna, diventerà una nota psicoanalista. Sempre nel 1886 Freud inizia l'attività privata, aprendo uno studio a Vienna. Qui cura i suoi pazienti utilizzando le tecniche allora in uso. Quali cure termali? Elettroterapia, idroterapia e magnetoterapia. Quest'ultima ritenuta erroneamente in grado di agire sul sistema nervoso. Freud infatti non ottiene risultati apprezzabili e ritorna così all'ipnosi. Per migliorarla compie un altro viaggio in Francia, questa volta a Nancy, non ottenendo però ancora una volta i risultati che si aspettava. Generalmente si usa datare la nascita della psicoanalisi con la prima interpretazione di un sogno scritta da Freud, un suo sogno della notte tra il 23 e il 24 luglio del 1895, riportato anche nell'interpretazione dei sogni, come il sogno dell'iniezione di Irma. L'interpretazione di questo sogno rappresenta l'inizio dello sviluppo della teoria. freudiana sul sogno e l'abbandono del metodo ipnotico utilizzato fino a quel momento. Altri studiosi legano invece la nascita della psicoanalisi alla prima volta in cui Freud usa il termine psicoanalisi, cioè nel 1896, quando scrive due articoli nei quali per la prima volta appunto parla esplicitamente di psicoanalisi per descrivere il suo metodo di ricerca e trattamento terapeutico. Psicoanalisi è appunto la traduzione dal tedesco del neologismo impiegato da Freud nel 1896 per indicare 1. un procedimento per l'indagine di processi mentali altrimenti inaccessibili 2. un metodo terapeutico che trae le sue origini dall'indagine psicoanalitica avente per fine la cura delle nevrosi 3. un insieme di concezioni psicologiche o, in altre parole, una teoria della psiche. Ad ogni modo, sebbene la paternità del metodo psicoanalitico sia attribuita a Freud, nella prima conferenza a Boston lo stesso Freud riconosce che l'eventuale merito di tale teoria non sarebbe spettato a lui, bensì al medico e psichiatra austriaco Josef Breuer. il cui lavoro è antecedente ai suoi studi e ne costituisce il punto di partenza. Secondo una versione diffusa della storia della psicoanalisi, in Europa le teorie freudiane erano tacciate di delirio, di ossessione per il sesso e di voler causare la rovina della società, mettendo in piazza indecenze e perversioni. Per tali motivi, in ambito non solo medico, vi era un rifiuto. del discorso di Freud e una volontà di ridurre lui e i suoi seguaci al silenzio. Questo atteggiamento non spaventa però Freud, che anni dopo accuserà Jung di codardia e lo inviterà a non utilizzare più il termine psicoanalisi per le sue teorie, basate su una teoria della libido desessualizzata. Jung utilizzerà così il termine psicologia analitica. Molto bene, questo è tutto per quanto riguarda il primo video. Iscrivetevi al canale per non perdervi i prossimi e come sempre un sincero grazie per l'attenzione. Vi ricordo velocemente che se avete bisogno dei testi dei miei video sono disponibili su Amazon insieme agli altri miei libri e vi lascio il link in descrizione. Ciao a tutti e alla prossima! Gra