buonasera a tutti grazie di essere venuti aprite l'iliade e nella prima riga trovate il nome di achille e in realtà si incomincia a capire lì ed è veramente quando quando ci si comincia a chiedere come mai non si intitola achilleide così come l'odissea è legata al nome di odissea perchè quella storia è quel libro che mi amano libro è ossessivamente si stringe ossessivamente intorno a lui ci sono molti personaggi dell'iliade apparentemente è la storia di una guerra ma in realtà con la storia racconta un personaggio ed è lui a killer era così come saranno raccontato un nome e una persona un personaggio che era associato immediatamente al terrore e l'iliade tutti hanno paura di lui molta paura a un certo punto patroclo che era il ragazzo amato d'achille scende in battaglia con le armi di achille cioè col suo pennacchio col suo elmo's semplicemente con le armi e italiani che lo vedono da lontano [Musica] terrorizzati scappano d'altra parte gli stessi a che lo temevano lo temevano per due ragioni una perché era di gran lunga il più forte erano dei guerrieri tutti ma c'era un guerriero invincibile ed era lui e poi lo temevano perché non lo capivano perché era un personaggio che non si riusciva a stringere in una definizione alcune volte nelle lì ed è proprio definiscono come un pazzo e doveva sembrare un certo modo ai loro occhi qualcosa del genere questo è dovuto soprattutto alla metodologia che ma non è che faccia uno spogliarello la tecnica perché parlo meglio alla quantità di energia di intensità che lui incarnava lui era fortissimo invincibile bellissimo era il più giovane l'età degli eroi dell'iliade una cosa che su cui non abbiamo certezze ma qualche idea ce l'abbiamo e ci spiega anche un po la geografia erano per lo più dei ventenni di agamennone questi quadri a cerano dei ventenni poi c'erano i trenta quarantenni tripoli se c'era qualche vecchio re priamo il vecchio il vecchio re onesto l'enel tra gli arcade e poi c'era sto ragazzino che era il più giovane di tutti che ci descrivono come un quindici sedicenni naturalmente dovete sbattuto in scala e c'è un ventenne di allora con un quarantenne di adesso ma ciò per cui era era comunque un animale un po diverso da loro ed era ingovernabile era selvatico o selvaggio non riuscivano a domarlo i nemici non riuscivano a combatterlo a vincerlo gli amici non riuscivano a governarlo lui d'altra parte non era come tutti gli altri come sapete achille era il figlio di una dea e di un umano quindi un semidio da qui la sua naturalmente bellezza la sua forza ma da qui la sua diversità soprattutto non era una figura collocabile tranquillamente del presepe di quella società li era qualcosa di irregolare di anomalo per questo anche non lo capivano in questo senso di lia de fonda una figura narrativa che poi noi avremmo usato molte volte della nostra storia degli umani sapete che richiede una specie di grande manuale di narrazione poi ci trovate dentro tutti i modelli in cui potete con cui potete raccontare una storia avete un film di gangster americano di bojano c'è già tutto melilli me l'ha detto un drammone sentimentale c'è già tutto nei rilievi hanno fondato in quella narrazione dei sistemi dei marchingegni delle piccole unità narrative che non hanno mai smesso di funzionare e noi abbiamo ricalcato per secoli ciò che loro avevano scoperto per questo li diede fantastica da leggere perché come fosse un film di gangster più west più un film di guerra tutto insieme e lo fece in maniera molto sofisticate fino a coniare dei modelli che poi sono obiettivamente molto più sofisticati finché la figura del gangster che c'è nell'iliade o del cowboy solitario che c'è l'iliade finché una questione di duelli come nei western ok ma qui è più sottile loro nella figura di achille fondarono un sistema di aggregazione di una storia che noi ad esempio per rifarci qualche esempio a cui tutti possiamo risalire abbiamo usato come chelsea risultati in queste tre storie ve la dico 3 don giovanni l'opera mozart da ponte ma anche tutte le altre che vengono da quella storia dracula e moby dick nella coppia a kabul 9 dic tutti questi queste tre storie che noi conosciamo abbastanza bene sono organizzate intorno a un personaggio che nessuno riesce a catturare nessun riesce a stringere che non c'entra con tutti gli altri che è un concentrato di energia mostruoso che di gran lunga più furbo di un potente più più astuto degli altri il resto dell'umanità vive come magnetizzato da questo unico punto dell'energia mostruosa che intuisce essere rovinoso terrorizzante estate a dracula se volete l'esempio più tutti i personaggi della storia di dracula intorno hanno una vita hanno dei significati vivono perché c'è lui e tutti quelli che si imbarcavano sul piccolo per andare a caccia della balena bianca sono tutti figli di un sogno di acam e di uno spettro di un fantasma una balena che vanno a cercare una in tutto nell'immensità del mare e don giovanni intorno a lui a personaggi che di per sé loro paese uno per uno c'è una fisionomia abbastanza banale ma assumono tutti un significato a partire dalla sua anomalia per cui devono il senso della loro vita da lui ma sanno di bere a una specie di fonte avvelenata e quindi vivere per lui con lui vicino a lui nella sua luce e per loro ammazzarsi e come essere trascinati in un buco nero come sarà per quelli che compaiono anche nel suo viaggio che moriranno tutti tranne uno così come i tanti che vengono colpiti da dracula e questi tre personaggi sono come fosse la declinazione moderna nel tempo di un'intuizione narrativa che noi troviamo nell'iliade organizza tutto un mondo intorno a un punto cieco di intensità mostruosa da cui tutti vengono magnetizzati e che è lui nella sua esistenza nella sua essenza più intima un buco nero rovinoso e inspiegabile nessuno sa spiegare anche a me nessuno sa spiegare don giovanni nessuno può veramente capire dracula e sono tre personaggi che hanno più uno achille sono tutti in certo modo semidei dracula è vero morto più più che mezza diciamo che non è un umano normale no h devono essere strano e l'altra sua meta che la balena è un leviatano un'entità biblica mitologica don giovanni è una commedia alla giovanni quindi sono umani c'è il vivere quasi quotidiano però quando c'è da ammazzare don giovanni cioè strozzare l'anomalia finire e chiudere col pericolo deve intervenire un morto l'ultimo duello di don giovanni non è con un uomo vivo di duelli con gli uomini vivi di un giovane per l'ultimo e con un nuovo morto e dell 1 morto che lo vince quindi sono sempre sul pelo dell'essere vivi e morti c'è qua in questo mondo ma non di questo mondo come rachele che era figlio di una dea e di un uomo hanno molti caratteri comuni questo ve lo dico perché è affascinante vedere come noi recuperiamo delle cose che ci sono piaciute dai nostri padri dei padri del padre e poi le veri cuciniamo un po modo nostro ma conserviamo le cose affascinanti no tutti questi personaggi hanno un tipo di presenza molto evanescente h ben tra i moby dick molto tardi si sente molto parlare di lui all'inizio del romanzo poi un certo punto si sente toc toc toc toc si sente solo la sua gamba osso di balena ma lui non si vede entra nel libro molto tardi prima una presenza dracula e rappresenta per eccellenza sparisce la luce del gioco non può vivere e sempre no h basta chiuso nella sua cabina dell'acqua sta chiusa dalla sua bara don giovanni con costantemente nascosto dalle sue maschere la prima scena da giovanni in cui lui appare per la prima volta non è lui sta fingendo di essere un altro è mascherato non ce l'hai mai davanti no come gli umani che c'è davanti ci sei tu mariuccia sei tu quei tuoi difetti allora posso cominciare a litigare scontri sono si lasciano a desiderare non sono mai letto li prendi solo di là perché non sono veramente casa no in diversi modi e achille come sapete nell'iliade vede ma è una storia di guerra nello scontro tra due eserciti capeggiati da eroi e achille è è paradossale ma è quello che non combatte d'achille che il più forte che l'incarnazione del guerriero nell'iliade sta nella sua tenda a suonare a c'entra come una femmina ma per vederlo combattere bisogna aspettare gli ultimi canti delle dive si parla molto di lui tutti parlano di lui ma lui è quello nascosto e d'altra parte intorno a lui tutti assumono significato senso intensità a partire da lui c'è una cosa quasi geografica fisica della dell'iliade lieve e la storia di un assedio c'è una città trojan poi c'è una piana e poi c'è la spiaggia i greci da che arrivano con un numero di navi mostruoso e sbarcano sulla sulla spiaggia ferma da loro navi e quello loro accampamento e quindi la geografia della dell'iliade e questa città l'accampamento dei greci come fossero due città e la piana in cui combattono ed è abbastanza è fantastico vedere come il baricentro della battaglia sta sempre attaccato achille anche se lui non combatte quando achille si ritira nella sua tenda quindi nella città diciamo degli achei la guerra si sposta sotto le navi della che quando lui esce in battaglia la guerra e attacca la guerra si sposta e lo segue prof verso le mura dei troiani non esiste quella guerra senza di lui lui è l'incarnazione di quella guerra benché sia l'uomo che non la combatte per gran parte di questa storia così come don giovanni che che che è il centro di tutta quella storia che una storia di desiderio di erotismo di conquista di seduzione in realtà non riesce maestra con nessuno ma in bianco tutte le sere eppure lui che motiva tutto quanto gli altri si apra da lui dice che racconta che si vede mai veramente è un fallimento dopo l'altro non combatte come che vedete come certi tratti non vengono da lontano in questi personaggi noi abbiamo anche depositato il presentimento che in essi è scritta la rovina dracula e spaventoso è un personaggio terrificante e noi sappiamo che lì dentro c'è qualcosa che riteniamo non so io non so se voi che mette i vampiri ma il mio non molto ma certamente lì però ve lo dice anche la moda dei vampiri di questi tempi da un po da un bel po noi li vediamo incarnato un terrore che noi abbiamo un terrore di scomparisse one il terrore di non essere abbastanza vivi terrore che qualcuno ci tolga la verginità la questa figura non come avevano paura di acam akros fa paura per tutto il libro è terrorizzante così come hanno paura della balena che è un mostro adesso noi siamo abituati come balera salva la banelli e mostrano mobili che è un mostro e loro nome del terrore quella in particolare perché è intelligente quello l'anno sferrato in particolare perché è intelligente e don giovanni e in quella storia l'uomo che distrugge lo stare insieme della gente perché va a prendere a destra si sa distruggere matrimoni di qua speranze illusioni desideri infrange tutto ma la gente vorrebbero stare insieme con un codice minimo di rispetto reciproco ma lui è come una biglia impazzita gas che scardina tutto sono punti in cui noi intuiamo che li va a finire il punto della morte il punto in cui tutto potrebbe essere risucchiato e sparire d'altra parte siamo tutti sono attirati dagli giovanni tutti sulla tela tedacà e tutti sono a tiratissimi dal nostro lato le sue vittime per prima così i nac in una kill e proprio scritta una un'ipotesi che evidentemente i greci avevano presente senza riuscire a definirla più di tanto ma la sentivano sulla pelle cioè che c'era un punto in cui l'incarnazione il valore della guerra diciamo questa loro passione costretta per la guerra diventava il punto che gli avrebbe risucchiati tutti verso una fine e loro sono come attratti come l'insetto dalla da da luciana sono attratti verso questo personaggio ma sanno che lì è il buco nero da lì anche il fascino mostruoso nel indefinibilità di questo personaggio loro intanto definiscono ma nel modo più coraggioso e chiaro nell'iliade di fiale dell'iliade e sconcertante perché come sapete a chi le torna in battaglia dopo la famosa ira di achille esce da questa poi vi racconto perché per chi non lo sa ma comunque torna a combattere torna combattere con una violenza e con una ferocia inaudita per vendicare la morte di patroclo soprattutto ma perché quello era suo destino quando lui torna in battaglia c'è la scena di più violente di tutte le chiede che che un libro diciamo così di una violenza pazzesca per filo di una libidine della violenza però la scena più violente quando lui torna in battaglia incomincia a sterminare tutti i troiani che trovano che sono atterriti e incominciano a scappare disordinatamente e molti pensano di salvarsi buttandosi nel fiume scamandro in questa piana c'erano due fiumi un ora scavando che è un dio non è solo un fiume ma nel modo di percepire la natura che avevano i greci è anche un dio i troiani si buttano pensando di salvarsi e lui di di segue il film nell'acqua incomincia a fare una carneficina che omero che per lui ha raccontato fin nei minimi dettagli ed è talmente violenta la sua furia lui è talmente invincibile naturalmente è talmente senza pietà nessuna pietà proprio alcune vittime che lo fanno gli vanno a stringere le caviglie che adesso in segno di sottomissione non si prostrano mantenuti ricordano che il suo padre loro padre eccetera e lui proprio li guarda con disprezzo ogni cosa e uccide ogni cosa e proprio la bestia scappata al controllo tanto che il fiume si ribella a un certo punto lui il dio dice non è possibile riguardo la mia qui c'è solo sangue spaventato proprio e decide di ucciderlo ed è il momento in cui nell'iliade achille pensa di morire e infatti invoca la mamma contenuto poi diventerà un topos e moltissime altre di questo tipo e dice ma tu che mi avevi promesso ma io vedevo fare una morte da roma adesso sono più a morire affogati in questo film è infatti poi interverrà un dio del fuoco a salvarlo dall'acqua però per dirmi che è tale la violenza che perfino il mondo greco si spaventa quando lo lasci libero a quello lì quello porta all'estremo tutte le cose per cui vivi e l'ora cia di immagine rovinosa di te e quando lui arriva il duello finale west da qui abbiamo imparato moltissime cose se leggete tecnicamente come scritto il duello finale franchi lettere voi vi vedete tutti questo perché avete visto e quando arriva la figlia la situazione strana e quasi psicanaliticamente affascinante perché a chi le indossa fantastiche armi come sapete ma e 3 indossa le armi che aveva tolto patroclo il ragazzo amato d'achille che erano le armi di achille e quindi se vogliamo stringere la cosa l'ultimo duello delle ri ad achille lo fa contro se stesso proprio si sia auto dimora infatti lo fa con una furia vado in quella furia li distrugge solo se stesso lo prende poi li lega la trascina è un combattimento a vederlo a vedere le armi e un combattimento tra lui e se stesso c'è solo che lui è letterale non c'è più nient'altro che achille in quel momento apparentemente ci sono due la città i greci proviene in oriente e occidente ma se tu guardi negli occhi l'immagine disegnata da omero c'è una sola grande intensità che si tratti che si auto vivo state la potenza di questo personaggio qui si parla di gloria e sapete di via de come l'odissea erano due grandi noi noi li viviamo come poemi come poesia a scuola ci fanno un po ci creano a questo piccolo equivoco per cui ci aspettiamo da lettura america il piacere o comunque il tipo di lavoro del cervello che sia con la poesia in realtà per i greci quelle erano soprattutto delle grandissime ciclope di sé in cui loro versavano l'intero loro sapere per tramandarlo ai figli in quei due grandi testi c'è tutto quello che quella particolare civiltà greca aveva imparato del vivere a tutti i livelli vi spiegano come ormeggiare con una barca come costruire un arco come lasciare una donna che non ama te più ma grandi sistemi piccoli dettagli tutto è nella figura di achille loro depositarono oltre alla fascinazione puramente narrativa per questo personaggio depositarono alcuni strati di sapere e uno è legato alla gloria per che riassunse rowe in lui assunto come caso estremo concentrare sentita erano in cui qualcosa che era alla base della loro civiltà come sapete lui aveva un destino tracciato davanti a sé un destino che ripetutamente durante la sua vita gli avevano detto e da ultimo sua madre gli aveva pronunciato nella maniera più chiara e gli aveva detto tu o morirai sotto le mura di e allora il tuo nome non sarà mai più dimenticato e per sempre vivrai nella gloria oppure tornare ai vivo da quella guerra e non ci sarà nessuna gloria intorno al tuo nome ma vivrai serenamente nella tua terra fino a quando la morte camminando molto lentamente si raggiungerà davanti a lui quindi c'era proprio questo bivio che era il bivio di di tutti loro non di tutti quando parliamo dei greci ricordate sempre che parliamo di di una minoranza di una di un'elite assoluta quelli che detenevano il potere poi c'era gente quella non non viene nemmeno con tata erano un piccolo circoscritto mondo di principi dire ed i potenti ma per quelli effettivamente l'esistenza e ravi assumibile in questo bivio volte noi noi siamo abituati alla civiltà greca come la civiltà molto sofisticata e l'over ma è una civiltà molto antica della città quindi ancora piuttosto rudimentale in alcune cose della vita di impostazione della vita della geografia della vita erano ai limiti del semplicistico per questi ricchi per questi che non ai dominatori di quel mondo la vita si riassumeva in quella scelta e non era neanche una scelta in realtà per loro il destino era la gloria non c'era nessun altro modo vero di dare un senso alla tua vita non era gente che per una forma di religiosità si aspettasse un granché dal dopo la morte non era non erano di questo tipo era nella vita che loro dovevano riuscire a realizzare il senso della resistenza e per quelli lì c'era un solo senso essere ricordati dopo la morte l'unica cosa che potevi fare contro la morte era a fare qualcosa per cui ti avrebbero ricordato erano dei maestri nella memoria tutta la mitologia è il l'irrigidirsi a storia di gente esistita indimenticabile e poi lievitata a mito avevano il culto della memoria per questo costruirono questo apparato mitologico ricchissimo perché non dimenticavano e la gloria per loro è a essere ricordati erano solo maschi e una civiltà maschia in cui le donne avevano una un ruolo non decorativo ma tema di utilità pratica ed era una civiltà di maschi guerrieri sostanzialmente l'unico sistema che dovevi per diventare eterno per sconfiggere la morte per dare un senso alla tua vita era diventare un eroe ma un eroe un eroe in battaglia c'era forse un'altra poi c'era sicuramente un'altra possibilità per diventare memorabili ed eterni mito ed era riservata a pochissimi poi alla fine costruire qualcosa fondare qualcosa figure mitologiche molto cara ai greci che hanno poi data loro sono sgorgate saghe infinite erano i grandi primi costruttori di città quelli che avevano ordinato il caos l'avevano radunato intorno a delle leggi ad esempio poche figure ma carismatiche e per sempre ricordate ma era un destino riservato a molto pochi la maggior parte di loro quello che doveva fare era combattere e nella guerra loro trovavano splendore bellezza e gloria gloria proprio intesa come ho fregato la morte l'unico sistema che hai nascevano per combattere quello facevano nella speranza di una morte eroica questo si vede è chiarissimo tutte le morti degli eroi sono dei monumenti non c'è nessuno che muore tre sono ci solleva la polvere tra i bagliori sulle loro armature fantastiche omero c'è una poesia è una cautela ma anche una precisione nel raccontare esattamente come muoiono a distanza di 2.800 anni noi adesso ancora leggendo le liete vediamo il movimento come con cui un eroe cade a terra seguiva la traiettoria delle punte di bronzo che intravedi ce dove entra dove esce dice l'ultimo urlo del suolo intorno e poi c'è sempre c'è sempre questo risuonare delle armi sulla terra ma è poi la lotta di tutti per le armi per lo splendore e un monumento continuo a quell esperienza perché per loro era fondativa del senso della vita per tutti loro eroe essere un errore fa abbastanza specie naturalmente pensare che che noi veniamo da lì perché poi i greci sono consegnato tanta saggezza tanto sapere tanta incredibile raffinatezza di pensiero tanta bellezza questa incredibile vocazione al gusto che ci ha segnati per sempre ed è molto difficile evitare tutto questo con la verità che l'iliade ti spalanca in ogni verso che erano dei razziatori erano dei pirati è l'unica cosa per cui vivevano era la guerra o quantomeno questo era quello che si dicevano di padre in figlio questi gli eroi dell'iliade sono errori sono eroi di narrati nell'ottavo secolo che si rifanno a una guerra o più guerre che che risalgono a 500 anni prima la grecia che con cui noi ci confrontiamo soprattutto è quella del quinto e quarto secolo quindi capite che c'è soprattutto una storia però siamo ancora nel quinto secolo allora a scuola per così dire studiavano meno cioè questi erano i modelli comunque che si tramandavano i punti su cui quella civiltà si appoggiava per capirsi per convivere i valori ai ragazzini ai bambini veniva dato il valore quella se pensate alla pena è quella di per hitler quella che va di più naturalmente ammiriamo studiamo e che sembra veramente questo mondo di una grandezza no una dignità fantastica mai più mai più raggiunta questi qua proprio l'atene di pericle sesi si mette insieme sta insieme esercitando la guerra come regola pericle volle la guerra del peloponneso perché teneva su la città di atene loro inventarono questo trucco di esportare la democrazia con la violenza ma con modi rispetto ai quali il nostro modo di esportare la violenza la democrazia la violenza con la democrazia con la violenza e in fondo è ancora bonario molto più crudele di noi ma facevano quello conquista uno e imponeva democrazia erano pirati poi capaci di sintesi di pensiero e estetiche pazzesche però noi veniamo da lì vorrei ricordare a tutti che veniamo da lì c'è il nonno del nonno del nonno del nonno è stato in grado di fare la colonna jonico corinthia però quando prendeva un'isola prendeva tutti i maschi elide portava quando non li uccideva e questo è normale naturalmente le donne contano poco quindi venivano conteggiati insieme ai bovini e agli altri d'oro a questo che cosa noi veniamo da li e li diede che è una storia interamente dedicata alla guerra e il lungo momento in cui il papa dei nostri papà dei nostri papà ci hanno tramandato e consegnato da dove veniamo e noi veniamo dall'essere dei guerrieri tanto più mirabile commovente sublime e il nostro essere gente di pace in modo molto imperfetto come vedete ma certamente poco tempo rispetto alla storia dell'umanità noi non viviamo più esattamente di quei principi ma l'abbiamo dentro ci vuole 20 minuti per fare di tutti noi di nuovo dei guerrieri ma pochissimo perché ci sono secoli e secoli vissuti sulla base di quei principi e gli eroi dell'iride mancar nano e più di ogni altro a kim ma in modo più diciamo diretto molto aperto leggibile nel suo mistero di personaggio imprendibile però ci racconta esattamente questo lui si divora l'intera storia dall'inizio alla fine c'e un solo canto delle rette in cui lui non è citato non è presente non dice una cosa solo uno dalla prima riga in poi poi c'è sempre lui una cosa che avrete notato che è sempre strana no uno se lo chiede a scuola e poi non finisce col cavallo di sapete il cavallo di non è né l'idea cioè la fine di quella guerra tanto raccontata non c'è nelle idee e questa sembra la sua osservazione di grande buon senso ma in realtà per i greci sarebbe stato un osservazione della cretineria smisurata perché il finale nelle diete c'è eccome e naturalmente è un è un finale nella luce di achille l'ultima scena dell'iliade e come sapete quella del vecchio priamo il padre il padre di tutti i figli sterminati d'achille che dopo che achille ammazzato ettore e ha tenuto per sé il corpo di ettore con cui tutti i giorni lo di novità va di nuovo e continuava a girare ferocia e questo grande re il più vecchio di tutta la storia anche il più degno e la figura bellissima prima come un servo come o come un pellegrino come uno smarrito nella notte attraverso questa cara questa campagna e va verso l'accampamento dei greci ha comprato coperto da un dio che riesce a farlo entrare e va alla tenda di achille per chiedere il corpo di suo figlio e per chiedere il corpo di suo figlio lui si inginocchia abbraccia le caviglie di achille e lo supplica di restituirle il coro achille era l'uomo che gli aveva ammazzato praticamente tutti i figli e qui non si parla di due o tre figli ne facevano a 50 o comunque simbolicamente moltissime e il figlio era la ricchezza su questo ricco quanto vuoi se non hai figli la tua richiesta non vale più nulla di tanti più figli tanta più ricchezza civiltà elementari in quel gesto la storia è finita solo un imbecille potrebbe dire qualcuno sì ma io ma il cavallo di ma cosa c'è di più quale sconfitta più grande ci può essere di un vecchio che thor che rischia la vita poi perché nessuno poteva prevedere cosa avrebbe fatto achille la cosa più probabile che lo vedeste già mostrato a lui si comportava così quindi questo vecchio rischia la vita e poi in questo gesto che simbolicamente per i greci era di inginocchiarsi dell'oriente davanti a loro che era il sogno di per loro l'oriente ricco raffinata loro gente che viveva nella terra avarissima che se la cava con poco che riuscivano a piegare in ginocchio il più potente del regal oriente non lo era ma simbolicamente primo è quello ma apriamo si dice nokia e non abbraccia le caviglie di odisseo di aiace soprattutto non abbraccia quelle di agamennone che era il capo da chi va a pietire davanti a chi si mette in ginocchio si umilia achille perché quella è la keyblade e quello è il grande finale perché lui muoia non muoia cose come fano è già tutto un mondo che non c'entra neanche più tanto con achille voi pensate che achille sarebbe avrebbe mai conquistato con col trucco del cavallo ma piuttosto tornava a casa non proprio non entrava e nella sua mente nella sua in quel tipo di civiltà vincere una guerra per un'astuzia per una cosa sordida per una roba per cui fai finta di ritirarti mano su un certo punto dell'iliade i vecchi che vedono i troiani che usciti dalla loro città non solo non stanno dentro ma proprio sono usciti hanno conquistato la piana e e e premiano contro le navi e allora capisco se questi qui ci pigliano le navi non siamo finiti non torniamo a casa errori vecchi fanno una riunione i vecchi dicono tiriamo su un muro come si fa quando spesso tiriamo su un muro e ci difendiamo capite che l'aggressore diventa l'aggredito no e c'è questa questo dibattito fra di loro i becchi sensati no perché se non riusciamo a difenderci questi danno fuoco alle nostre navi noi non torniamo a casa e quindi fanno questo proposta che era più che ragionevole e i giovani i ventenni dicono ma nella noi noi costruire un muro ma no io piuttosto moriamo tutti davanti alle nostre navi ma mai questa umiliazione di erigere un muro e quello al killer quale la cultura del killer combattimento a viso aperto achille sarà fregato da una freccia avvelenata l'arco e l'arma dei vili perché da lontano non starebbero preparato 10 un attimo e lui fu ucciso da una freccia cioè della visita che non poteva sconfiggerlo il coraggio o la o il valore di un altro più forte di lui dunque rivede apparentemente senza finale in realtà al finale l'unico finale che poteva avere cioè un finale in cui c'è achille e in piedi pazzo incomprensibile e tutta la vecchiaia la ricchezza anche la dignità di un mondo che cade ai suoi piedi la gloria i greci erano ci hanno questa ricchezza che non finiremo mai di sondare e ce l'hanno anche perché avevano una capacità straordinaria che noi ad esempio molto meno di tramandare ciò che erano ciò che pensavano e tra le righe come fosse nella trama del tappeto ciò che temevano e ciò in cui non si piacevano il loro orrore di se stesse diciamo così l'ultimo tratto affascinante di di achille e il fatto che negli liete sono contenuti 2d scorse diciamo così brevi ma bellissime contro la guerra le linee che è una sostanzialmente è un immane monumento alla guerra privo di dubbi completamente privo di dubbi dentro la sua carne ci custodisce diciamo due cose 1 e la paura che hanno gli eroi di combattere non so se vi ricordate quando avete letto l'iliade questi combattono un è un film di guerra ne vede ma passano un sacco di tempo prima di combattere a dire allora domani combatteremo ritarda un pò come mille e una notte ritardano il momento perché lo vogliono ritardare perché hanno paura parlando proprio la parola il racconto come discutono gli piace discutere poi quando hanno in battaglia c'è più nessun dubbio quel militare tra però sono molte le zone dell'iliade in cui c'è questa specie di tempo si ferma ea lungo loro stanno seduti mangiano discutono attardano spingono dice la paura paura che hano che ripetutamente è legata a loro è proprio raccontata da omero e accanto a questo ci sono due punti degli dei in cui in maniera bellissima qualcuno prende la parola e dice sostanzialmente la guerra è un disastro o come sarebbe fantastico vivere in pace dopo infilati dentro il menti sono due uno è legato a un personaggio femminile anche qui greci sintesi perfetta perché il mondo femminile al mondo della pace nel mondo dei maschi e il mondo che voleva la guerra e quindi è una donna andromaca che quando incontra un certo punto ettore ritorna nel bel pieno grande del web e mezzo della battaglia rientra dentro la città per chiedere a sua madre di offrire ad atene perché erano quasi spacciati di offrire la tena il migliore dei veri dei tessuti che avevano allora entra incontra tre donne contro la madre con tra elena ad onna per cui era esplosa la guerra e da ultimo incontra la moglie andromaca e andromaca fa veramente la donna che arriva questo qui tutto il militare mostra è proprio lì dice con delle parole molto belle le dice matese il proprio scemo indice scemo proprio battesimo ma voi avete perso qualsiasi e ddc la cosa più naturale dice ma non pensi a me ma mettiamo che non penso a me non pensi a tuo figlio che sarà buttato giù dalle mura e io sarò venduta come schiava e nelle sue parole c'è l'altra possibilità vivere in pace vivere delle cose della vita tuo figlio che cresce la tua terra la famiglia i colori dell'area dove dove vivi la bellezza di quello che fa e la ricchezza che puoi costruire con le tue mani non rapinare ad altri c'è l'altra possibilità che infatti è pronunciata dall altra fetta di mondo quello delle femmine delle donne la risposta di ettore fantastica a tutto questo bellissimo discorso la scossa di essere più o meno suona così don occupati delle tue cose in cucina ma veramente molto sintetico molto stretto andromaca e l'altro chi è che dice santo dio come bella la pace che follia e la guerra achille inspiegabilmente lui che era la guerra e l'uomo l'unico uomo maschio che pronuncia delle parole tra l'altro definitive cioè tu le scosse di cigan ha ragione fermi tutti via le armi andiamo andiamo molto breve ma molto secco perché lui era lui e de sole sono le pagine le righe che adesso vi leggerò perché volevo il fa godere portare un pezzo di via de qua in mezzo alle piante quella era una storia da comunità e non è una storia che l'egida si è bello ma insomma tu da solo ha letto così per loro era quindi è sempre bello sentire queste parole che rotolano finora in fondo alla piazza e quelli da fantastica vabbè quindi nelle zone a leggiamo alcune cose e leggiamo proprio questo per leggere le vi dico due cose per per collocarle nella storia per che capiate dove siamo sostanzialmente e la sapete che l'ira di achille allora riassumo brevemente gli achei arrivano a seiano per che l'oriente vogliono con le ricchezze non conoscevano altro modo di cambiare loro vita il loro destino e loro conto in banca se non andare a conquistare o fanno un sacco di casini ma un certo punto arrivano erano un esercito immane e come cavolo vivevano con un sistema molto semplice una parte di loro una volta nei tre giorni partiva guardava dove c'era la città più vicina al paesello l'agglomerato arrivavano lì gli schiacciavano li devastavano prendevano tutto quello che c'era portavano via ammazzavano tutti è quello era loro modo di di avere di che vivere normale i padri dei nostri padri orsi padri facevano così ok cioè non li spedivano gli aerei da casa niente erano isolati erano insomma sulla spiaggia non è che dice va bene seminiamo per niente aveva fame e quindi spedivano chi era a capo di questa spedizione in sempre achille perché lui non poteva perdere quindi mandavano lui e lo faceva con una ferocia inaudita tornava e dato che erano molto ben organizzati da una civiltà astuta che si reggeva su dei principi razionali tutto quello che aveva preso come metteva ii e il re il più potente pagamento dice va bene allora ball vito che questo va detto che a questo visto che questo tool questo tutto questo al termine della distribuzione c'era queste cose che loro chiamavano il dono d'onore che era un diciamo un gesto particolare che è sovrano si degnava di fare per omaggiare chi in quelle imprese la sea si era guadagnato l'onore e la gloria una volta vanno in un paese lo sterminano parco nel catalogo delle cose c'erano mucche capre bacili d'oro qualche arm donne macchine da scrivere c'era tutto nave c'era non c'era sostanziale differenza e dopo una di queste di queste queste rapinose avventure del killer si dividono il bottino si dividono le donne solo che sfiga vuole che la donna che si prende agamennone il re sia la figlia della stessa cosa di apollo apollo si irrita per tutto questo e comincia a seminare disgrazia mi scuso quel professore del liceo ma devo far freddo semina disgrazia suo esercito degli achei che con chi incomincia ad avere epidemia destra 20 in battaglia non facciano più niente il solito diciamo sacerdote indovino dice certo abbiamo rapito quella in scena tenda di agamennone restituiamo va bene restituiamo la sea si piegano a questa cosa e restituiscono questa crisi ed è la restituiscono al padre mandano chi quello che mandavano sempre a fare lavori sporchi cioè o disse e lui la riporta indietro salvo che questa qui era esattamente la donna più bella che si era preso agamennone quindi quando come la vede partire agamennone dice la vetta adesso però sono solo vediamo quale mi piace si guarda intorno dice quell'ala qui alla fiera briseide quella che lui aveva dato ad achille gliela prende achille segnato è pazzo è furibondo fa paura e allora dice sapete che c'è io non combatto più quello che a scuola vi ricordate l'ira di achille si chiude nella tenda e dell'england ring lo fi con patroclo anche se raccontato dalla vostra professoressa liceo tutto questo è abbastanza strano se voi pensate che una delle più grandi narrazioni che noi ci continuiamo a tramandare da secoli parte da un litigio da asilo proprio tema ma qualora mio no allora non gioco piu c'e l'ira di achille in realtà è allora non gioco più che si porta via il pallone di cuoio per cui nessuna giocata e strano no ma è possibile che su un punto così friabile infantino insomma come maiano andranno deciso di edificare gli credeva e questo perché hanno deciso di edificare erano tolti cioè perché è lì c'è sempre il fatto di mettersi della prospettiva giusta per capire civiltà molto lontane in realtà per loro lì era raccontato uno guarda è uno dei principali tre problemi della loro esistenza diciamo della salvaguardia della loro forza c'è un élite dominante che sa che rischia su due o tre cose una era esattamente quella noi si è molto lontane dalla questa sensibilità ma per loro era il problema del giorno difficilissimo da risolvere il problema era questo quando si rischia la vita per andare a combattere e ti va bene e vinci e prendi tutto e lo porti a casa la ricchezza più bella quella più alta quella che vale di più a chi deve andare al vecchio record parkinson che è stato a casa o al giovane che ha combattuto meraviglioso forte che ha rischiato la vita è che ha vinto era un problema che loro avevano visto inciso a fuoco nelle loro famiglie perché quel che succedeva è che il vecchio padre rimaneva a casa mandava i figli i giovani che vincevano tornavano e poi ce l'ho da dividere la ricchezza e più volte padri figli si sono ammazzati per questo se loro non trovavano una soluzione ufficiale da tramandare a tutti i figli di questo problema sono tutte le volte rischiavano e pensate che beffa atroce giocarti tutto un certo punto della vita tu contro l'altro contro vicino vincere e tutto tuo la scommessa l'hai vinta e rovini la tua famiglia dopo perché perché non sei capace a dividere il bottino problema il lieve da dove parte come cavo lo dividiamo il bottino dato che un western hollywoodiano il re e agamennone e il giovane e achille ciano 20 anni 15 anni ma simbolizzano agamennone non combatteva lì non andava a prendere la roba in giro combatteva nella quale troverà certamente non si sporcava le mani e andare a prendere ma il momento buono e lui che prende e quindi la sfida non è la sfida fra questi due d'asilo una sfida che loro conoscevano veniva da molto lontano suo padre e lo zio si erano ammassate per quella roba lì come risolverla e di via de a una risposta incisa pronunciato una volta per tutte chiarissima la cosa più bella va al re il quale però se fa questo con arroganza e senza intelligenza e destinato alla disfatta agamennone si tiene per sé il bottino migliore ma lo fa con arroganza lo fa col gesto del potente no il giovane achille non digerisce se ne va e questo è la rovina di agamennone l'iliade poi agamennone tornerà proprio sui gomiti a supplicare non lui perché non si può telemann mandra ulisse che faceva lavori sporchi e della scena che leggeremo adesso ma dopo di che offrirà al mondo da killer perché lui torna in battaglia e così di padre in figlio era chiaro una volta per tutte agamennone comunque bello un ventenne comunque è un eroe achille un pazzo una figura quasi imprendibile nella vita quotidiana erano re vecchi che non combattevano i giovani che magari non ero achille ma erano quelli che avevano rischiato la vita anche perché evidentemente il giovane va dal vecchio famosi ten può cioè c'era uno è chiaramente la forza in quella civiltà li contava ed era dalla parte dei giovani quindi se tu non devi un'autorità al vecchio per difendersi e di via degli la da chi dice sì perché nell'assemblea tutti sono sono d'accordo sul fatto che questa briseide vada vada lui e archive e si alza e se ne va dall assemblea rovina di agamennone quindi non è così assurdo quello che adesso noi leggiamo il momento in cui a furia di perdere ecco i troiani sotto le navi ormai gli achei capiscono che non ce la possono fare sacchi non torno in battaglia e quindi mandano ad achille un'ambasciata mandano tre personaggi ulisse perché facevo i lavori sporchi e perché era quello che parla va meglio quando noi accecherà il combattente migliore dopo achille perché tra di loro si intendevano e poi mandano fenice che era il vecchio molto fra virgolette che il padre di achille aveva messo accanto d'achille quando achille partito della guerra perché sapeva che era un ragazzino e allora lo mando in guerra insieme a questo che invece era uno che sapeva del mondo dicendogli felice ti aiuterà ed insegnerà quindi era una specie di suo padre supplettivo che questi sono gli uomini che che che mandano d'achille nella sua tenda per cercare di spezzare la sua ira è un dialogo lidi l'iliade una storia di guerra e di azione e questa invece è una fantastica scena nel chiuso di una tenda quasi solo di parole ed è qui che ci sono le parole in cui achille nel ricordare il suo destino stacca alcune delle parole che da più lontano e con più bellezza ci portano ancora oggi la fascinazione della pace e della guerra e pronti troviamo non è lungo dieci minuti così però si legge a devo dire questo mi scuso ma ma leggero non il testo vero di omero ma questa versione che ho scritto io qualche anno fa che un adattamento per situazioni come questi lo scritto esattamente perché perché sarebbe stato poi fatto in teatro in un enorme teatro con più di duemila persone quindi c'era l'esigenza comunque di salvando tutto quello che si riusciva a salvare nel testo omerico però fare qualcosa perché la lettura delle linee da integrale che era quello che volevo fare dura 42 ore e il pubblico e noi lì lo facevamo in tre serate è però in tutte le tre serate si leggeva per due ore e mezza e quindi ho pensato che si poteva provare a non rischi di adattare il testo perché potesse reggere questo tipo di situazione molto analoga a quella di stasera per queste ci eravamo un piccolo teatro leggero meno perché mi piace ma qui devo arrivare fino a quelli laggiù albano e quindi ci si aiuta con tutto anche con questo però voglio dirvi credetemi sono le frasi di omero sono dei tagli interni sono dei raddoppi tolti perché il ritmo per noi naturalmente ritmo merico e lento diciamo questo per tenervi un pochino di più dell'ascolto di un'altra cosa che io ho fatto che ed è stato anticipato a prima è che nel l'iliade è raccontata da un narratore esterno e invece io li avendo molti attori che leggevano delle sezioni lo riscritta in soggettiva cioè ognuno di loro racconta vista da lui diciamo la scena ma non è che li do delle inflessioni sentimentali particolari semplicemente che invece che ulisse videro ulisse uscito dalla tenda a questo qui dicevi di ulisse sembra strano ma per un attore che legge questo che facilita molto la mestiere per cui sono girati tutti era con tutta la storia raccontata di volta in volta da un personaggio e questa scena è raccontata d'achille della cina in cui in quello spettacolo appariva achille che è talmente imprendibile evanescente misterioso e indefinibile che in quello spettacolo era fatto da una ragazzina molto maschile molto strana che non era un'attrice che aveva un modo di parlare stranissimo appunto per staccarla da tutti gli altri qui invece ve la leggo io o meglio che posso e vi chiedo di stare con me per 10 minuti nella tenda di achille andiamo arrivarono in cinque ulisse davanti a tutti poi aiace grande guerriero e felice amato da zeus e due rami o dio ed è un ribate io ero nella mia tenda e stavo suonando c'era quella c'è tra preziosa che avevo scelto in mezzo al bottino bellissima col ponte d'argento e io stavo suonando perché questo consolava al mio cuore suonare e cantare avventure di eroi accanto a me patroclo ascoltava in silenzio poi arrivarono loro le avevano scelto bene tra tutti gli achei erano quelli che mi erano più cari amici disse e li fece sedere intorno a me su scranni coperti da tappeti color porpora dissi a patroclo di andare a prendere altro vino e lui andò e portò vino e carne e pane così banchettando nella mia tenda insieme e solo alla fine ulisse che era seduto proprio di fronte a me alzò una coppa piena di 20 vino e disse salute a te l'achille di vino principe sontuoso il tuo banchetto ma purtroppo non siamo venuti qui per il tuo cibo e il tuo vino un immenso disastro sta davanti a noi e noi abbiamo paura se tu non riprendi le armi sarà difficile riuscire a salvare le navi i troiani superbi ei loro alleati si sono accampati proprio sotto il muro che avevamo costruito per difenderci accendono fuochi a migliaia e dicono che non si fermeranno finché non piomberanno sulle nostre genere ettore infuria terribile non teme né uomini né dei è posseduto da una rabbia brutale dice che aspetta solo l'aurora per gettarsi in avanti e bruciare le nostre navi col fuoco e massacrare nel fumo gli achei lo farà achille io so nel profondo del mio cuore che lo farà e noi moriremo tutti qui a lontano dalle nostre case ma se tu vuoi c'è ancora tempo per salvare gli achei prima che il male sia senza rimedio per tutti e anche per te amico mio ti ricordi il giorno in cui tuo padre peleo tv the partire al fianco di agamennone gli dèi ti daranno la forza ti diceva ma tu frena nel petto il cuore orgoglioso essere miti questo è essere forti tieniti lontano dalle risse litigi egli sa che i giovani e vecchi ti onoreranno così diceva ma tu l'hai dimenticato e adesso ascoltami lascia che ti dica uno ad uno i doni che agamennone ha promesso di darti se abbandonerai la tua era doni preziosi se solo rinuncerai la tua i radon i ricchissimi se solo dimenticherai la tua era 7 tripodi mai messa al fuoco dieci talenti d'oro 20 bacini scintillanti 12 league rosi cavalli velocissimi ai vincitori di mille gare ti darà agamennone sette donne di lesbo esperti in lavori perfetti le stesse sette donne che lui scelse per sé il giorno che tu distrugge sti per lui lesbo la città ben costruita e la mano e più belle le da rate e insieme a loro ti darà presente che un giorno si tolse e giurerà solennemente di non aver diviso il letto con lei e di non averla amata come uomini e donne si amano tutto questo lo avrai e subito è qui e se poi ci concederà il destino di distruggere la grande città di priamo potrai farti avanti quando si dividerà il bottino e caricare sulla tua nave oro e bronzo quanto ne vorrai e 20 donne troiane le più belle che troverai fatta eccezione per elena tango e se infine ritorneremo ad argo nella fertile terra d'acaja agamennone vuole che tu diventi sposo di una delle sue tre figlie che nella splendida regge ora lo stanno aspettando scegli tu quella che vuoi e portala nella dimora di peleo senza offrire nessun dono nunziale a carmen non è piuttosto le farà doni graditi e tanti quanti nessun padre ha mai fatto alla figlia l'edera 7 delle società più ricche card a 1900 ire a divina fere antea dai verdi prati la bella e pea e pedaso ricca di vigne tutte città vicine al mare tutte abitate da uomini ricchi di buoi e di agnelli che ti onoreranno al pari di un dio ea te loro re pagheranno enormi tributi tutto questo ti darà se tu rinunce la tua era e se non puoi farlo perché troppo ti odioso kaman e insopportabile i suoi doni allora abbia almeno pietà di noi che oggi stiamo soffrendo e domani potremo onorarti come un dio è il momento giusto per sfidare ettore ucciderlo lui è posseduto da una furia tremenda è convinto di essere il più forte oggi non fuggirebbe davanti a te non sarebbe una gloria immensa achille figlio di laerte divina ulisse dalla mente accorta e meglio che io parli chiaro e dica quello che penso e quello che accadrà così evitiamo di starcene a chiacchierare inutilmente non c'è sulla terna con solo acheo che potrà convincermi a lasciare la mia ira non potrà farla cam e non ne potrete farlo voi che vanta già c'è mai per chi combatte sempre senza tregua contro qualsiasi nemico il destino è uguale per il prode per il vigliacco uguale l'onore per il valoroso e per il vile e muore ugualmente chi non fa nulla chi si dà molto da fare niente mi resta dopo aver tanto sofferto rischiando in ogni momento la vita nel cuore della battaglia come un uccello porta i suoi piccoli il cibo che si è procurato con grande fatica così io molte notti insonni trascorse molti giorni ha consumato a combattere il nemico sul campo insanguinato 12 città ho raggiunto quello che con le mie navi e ho distrutto e altre 11 loro aggiunte attraversando la fertile terrà troiana e lì o distrutte o portato tesori immensi e tutto donavo ad agamennone figlio di atreo è lui che se ne stava al sicuro vicino alle navi nella sua tenda tutto accettava molto teneva per sé qualcosa distribuiva gli altri ai re e agli eroi sempre ha concesso un premio d'onore e tutti adesso l'hanno ancora con sé ma non mio a me l'ha tolto agamennone mi ha tolto la donna che amava e che adesso dorme con lui se la tenga e si diverta ma perché mai dovremmo combattere per lui perché ha messo insieme un esercito l'ha condotto fin qui non è forse per elena dai bei capelli e allora solo i figli di a 3 oa mano le loro donne no ogni uomo nobile saggio ama la sua e ne ha cura come io con tutto il cuore amavo la mia e non importava se era una schiava di guerra lui me l'ha tolta mi ha rubato il mio premio d'onore e adesso io so che razza di uomo è e non mi ingannerà un'altra volta non cercare di convincerli olis pensa piuttosto a come salvare le navi dal fuoco avete già fatto tante cose senza di me avete costruito il muro e lungo il muro avete scovato il fossato largo profondo pieno di insidie ma non lo fermerete in quel modo ettore quando io combattevo con voi non si azzardava ad allontanarsi delle sue mura rimaneva a combattere le porte sceglie e proprio quando lo prendeva il coraggio si spingeva fino alla quercia è lì che mi ha sfidato quel giorno ti ricordi ulisse io e lui uno contro l'altro ne uscì vivo per miracolo ma adesso adesso io non ho più voglia di battermi con lui domani se vorrai setim porterà qualcosa guarda verso il mare vedrai le mie nanì all'alba sul canale sport gli uomini curvi sui remi e se il dio glorioso che scuote la terra ci concederà un viaggio felice dopo tre giorni di un giro nella fertile terra di stia tutto quello che posseggono lasciato laggiù per venire a combattere qui sotto le mura di tornerò là e porterò con me oro e bronzo purpurea ferro splendente e belle donne tutto ciò che mi sono guadagnato qui tutto tranne presente perché chi me la diede me la torta andate da gam e non riferite lì cosa vi ho detto e fatelo ad alta voce davanti a tutti così che gli altri capiscano che uomo è e stiano attenti a non farsi ingannare anch'essi io vi dico che per quanto spudorato non avrà mai più il coraggio di guardarmi negli occhi e io non verrò il suo aiuto né combattendo né consigliandolo ne ho abbastanza vada al diavolo io non ci posso fare nulla sei impazzito non mi importa niente di lui e odio i suoi doni anche se vedesse dieci venti volte quello che possiede anche se mi offrisse tanti doni quanti sono i granelli di sabbia anche allora non riuscirebbe a piegare il mio cuore prima deve pagare fino in fondo l'offesa orrenda con cui mi ha ferito e non sposerò una sua figlia non la sposerei nemmeno se fosse bella come afrodite o ricca di ingegno come athena la dia in sposa qualcun altro magari qualcuno più potente di me qualcuno alla sua altezza se gli dei mi salvano se ritornerò a casa sarà mio padre a scegliere una sposa per me ea casa che voglio andare e lì che voglio tornare e godere in pace di ciò che mio con una donna al fianco una sposa per quanto immense tutte le ricchezze che nasconde dietro le sue mura non valgono quel che vale la vita si possono rubare buoi le grasse pecore già si può riempire di cavalli e tripodi preziosi comprandoli con loro ma la vita non puoi rapirla non puoi comprarlo chi esce dalla gola e non torna più indietro mia madre un giorno mi ha detto quale sarà il mio destino se rimarrò qui a battermi sotto le mura di non farò più ritorno ma eterna sarà la mia gloria e se invece tornerò a casa nella mia terra per me non ci sarà gloria ma avrà lunga vita prima che la morte camminando lentamente mi raggiunga lo dico anche a voi tornate a casa noi non vedremo mai la fine di ritornate alle vostre tende e portate il principe che il mio messaggio dite loro che pensino a qualcos'altro per salvare le navi e l'esercito io non li posso aiutare dite loro che io rimango fermo mellina così parlai e tutti rimasero in silenzio turbati e sorpresi per il mio rifiuto [Applauso]