Nato a Trieste nel 1883 da genitori di diversa origine religiosa: madre ebrea (Rachele Coen) e padre cattolico (Ugo Poli).
Genitori si separarono prima della sua nascita; incontrò il padre solo nel 1905.
Infanzia segnata da separazione dalla balia, assenza del padre, e una madre severa e risentita.
Studi brevi: frequentò ginnasio e Accademia di Commercio per pochi mesi prima di lavorare.
Appassionato lettore di classici italiani: Leopardi, Parini, Foscolo, Petrarca, Manzoni.
Si trasferisce a Firenze nel 1905 per connettersi con intellettuali; frequenta il gruppo della rivista La Voce.
Sposa Carolina Wlfer nel 1909 e pubblica il primo volume di versi nel 1911.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, gestisce una libreria antiquaria a Trieste.
Le leggi razziali del 1938 e la situazione politica lo costringono a fuggire e vivere in clandestinità.
Dopo la guerra, si trasferisce a Roma.
Morì nel 1957 in una clinica di Gorizia.
Contesto storico
Italia post-Prima Guerra Mondiale in fermento politico e sociale.
Tensioni tra socialisti, popolari, comunisti e fascisti.
Cultura italiana influenzata da movimenti come D'Annunzianesimo, espressionismo, dadaismo, surrealismo.
Saba si distacca dai movimenti letterari dominanti: poesia dannunziana, futurismo, ermetismo.
La poesia onesta
Nel 1912 Saba definisce la sua poetica come "poesia onesta".
Si oppone a estetismo dannunziano e futurismo, cerca autenticità e verità.
Considera la poesia un mezzo di conoscenza, distinto dalla concezione simbolista.
Critica la "poesia disonesta" che ricerca il bello a scapito del vero.
Psicanalisi
Forte influsso della psicanalisi, in particolar modo da Freud e Nietzsche.
La poesia di Saba mira ad analizzare piuttosto che descrivere.
Elementi di eros e thanatos ricorrono nella sua opera.
Accettazione della vita, pur riconoscendone il dolore e la frustrazione.
Linguaggio poetico
Linguaggio discorsivo, quasi colloquiale.
Elimina il lessico aulico in favore di parole concrete.
Saba si definisce "il poeta meno rivoluzionario" ma cerca una verità profonda.
Il Canzoniere
Pubblicato nel 1921, raccoglie la produzione poetica di Saba.
Saba si ispira a Petrarca, opponendosi alla letteratura contemporanea.
Analisi di alcune poesie
La Capra (1911): Paragone uomo-animale; il dolore universale e la vita ebraica.
Dopo La Tristezza (1911): Celebrazione del quotidiano e accettazione della vita.
A mia moglie (1909): Paragoni tra la moglie e animali, esprimendo amore e purezza.
Trieste (1910): Amore per la città con "scontrosa grazia" e conflittualità.
Città vecchia (1912): Riflessioni su umiltà e comunione con la vita quotidiana.
La ritirata di Piazza Aldrovandi a Bologna (1914): Posizione antimilitarista e celebrazione della vita semplice.
Conclusioni
Umberto Saba si distingue per la sua "poesia onesta" e la capacità di rappresentare la realtà con semplicità e chiarezza.
La sua opera riflette un profondo amore per la vita e una continua analisi della condizione umana attraverso la lente della psicanalisi e della quotidianità.