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Storia di Giulio Cesare

Chi fu Giulio Cesare? Giulio Cesare è uno dei più grandi personaggi della storia e la sua prima importante carica pubblica è quella di Pontefice Massimo nel 63 a.C. che è la più alta carica religiosa romana. Poi nel 60 a.C. Cesare forma insieme agli altri due grandi potenti romani dell'epoca, Pompeo e Crasso, il primo triunvirato, che è un'alleanza in grado di rafforzare il prestigio e il potere dei tre membri coinvolti. Nel 58 a.C. Giulio Cesare si reca nella Gallia Narbonese e nella Gallia Cisalpina, dove era stato nominato proconsole, ma egli non vuole limitarsi a fare il governatore. Infatti poco dopo invade la Gallia transalpina per conquistare nuovi territori, per accrescere il suo potere e il prestigio di Roma. Il talento tattico di Cesare è straordinario e gli sconfigge Elvezzi e Suebi che avevano provato ad invadere la Gallia. Cesare sconfigge anche i Galli e la Gallia viene conquistata dal brillante generale romano. E anche la vittoria contro i Suebi è importante perché l'Occidente europeo viene così romanizzato. e si sviluppa sulla base dell'influenza latina anziché germanica, che permise anche la diffusione delle lingue romanze o neolatine, l'italiano, il francese, lo spagnolo e il portoghese, che derivano appunto dal latino. Nel frattempo Crasso e Pompeo iniziano a temere il crescente prestigio di Cesare dopo i suoi successi militari in Gallia. Dopo il triunvirato Pompeo si era allontanato dal senato ma i successi di Cesare lo spingono a riavvicinarsi ai senatori. Ma nel 56 avanti Cristo Cesare Pompeo e Crasso si incontrano a Lucca per rinsaldare la loro alleanza. Il triunvirato deve andare avanti. Cesare può così ripartire per il nord Europa e organizza una spedizione in Britannia nel 55 avanti Cristo e nonostante una difficile vittoria egli non riesce a conquistare l'isola e anzi deve ripartire per la Gallia dove i Galli capeggiati dal re degli Arverni, Vercingetorige, si erano ribellati all'autorità romana. Nel 53 a.C. il triunvirato si scioglie per effetto della morte di Crasso nella battaglia di Carre contro i temibili parti a Oriente. Tornato in Gallia, Cesare affronta Vercingetorige e un esercito di circa 300.000 uomini contro i suoi 50.000. Ad Alesia la resa dei conti nel 52 a.C. per colmare lo svantaggio numerico. Cesare fa costruire una doppia palizzata una per imprigionare i Galli all'interno di Alesia e un'altra per difendersi dall'attacco dell'esercito di soccorso che sarebbe giunto a soccorrere Vercingetorige rinchiuso ad Alesia. La battaglia di Alesia è durissima L'intero esercito gallico contro le legioni di Cesare e i romani riescono a vincere anche grazie al carisma di Cesare, che combatte al fianco dei suoi uomini e li incoraggia nei momenti più difficili. Vercingetorige si arrende e come gesto simbolico di resa getta le sue armi ai piedi di Cesare. La Gallia resterà romana per i successivi 500 anni. Cesare torna in Italia nel 51 a.C. e risiede con le sue truppe a Ravenna. Cesare pone una nuova candidatura al Consolato di Roma, ma il Senato mette come condizione a Cesare quella di presentarsi a Roma senza esercito come cittadino privato, ma viste le tensioni, Cesare rifiuta di lasciare le sue truppe a causa dei troppi. pericoli che avrebbe corso a Roma senza una scorta e varca il fiume Rubicone nel 49 avanti Cristo, il limite oltre il quale un condottiero romano non poteva marciare armato con delle legioni al seguito. Il gesto di Cesare è forte e illegale tanto da provocare una guerra civile contro Pompeo. Così nel 48 a.C. Cesare affronta Pompeo nella battaglia di Farsalo e ottiene una vittoria decisiva che consentirà a Cesare di essere l'uomo più potente e importante di Roma. Dopo la sconfitta Pompeo fugge in Egitto e viene assassinato da Retto Lomeo. Ma Cesare non approva l'uccisione sleale di Pompeo da parte di Retto Lomeo. Così una volta giunto in Egitto toglie il trono a Tolomeo in favore della sorella Cleopatra. Cesare e Cleopatra avevano un'amore per la sua madre. una storia d'amore dalla quale nascerà un figlio che verrà chiamato Cesarione. Anche Cleopatra si reca da Cesare a Roma per ragioni sia sentimentali che diplomatiche. Cesare è ormai l'uomo più potente di Roma e gli viene concesso il titolo di imperator e accentra su di sé tutti i più importanti poteri e le più importanti cariche della Repubblica Romana. Cesare rende Roma sempre più bella con le sue opere pubbliche, il popolo lo ama e lui estende la cittadinanza romana anche ai cittadini della Gallia Cisalpina, fa costruire un foro che porta il suo nome, il foro di Cesare, fa introdurre un nuovo calendario. promulgando il calendario giuliano che fa iniziare l'anno il primo gennaio e non il primo marzo come faceva il vecchio calendario cesare fu molto popolare anche tra i cavalieri e i soldati infatti fece loro molte concessioni tra le quali l'argizione di terre e di cariche pubbliche per i suoi fidati ufficiali Ma una parte del senato vede in Cesare un nemico della repubblica, un despota e un restauratore della monarchia che aveva accentrato su di sé tutti i poteri e le cariche importanti. Cesare è nominato addirittura dittatore a vita nel 44 a.C. Così, il 15 marzo del 44 a.C., l'Eidi di marzo, Giulio Cesare viene assassinato da alcuni senatori tra i quali vi erano Cassio Longino e Bruto, che troveranno la morte in seguito durante le guerre contro Ottaviano e Marco Antonio, che volevano vendicare Cesare. Cesare muore pugnalato dai congiurati, ma le sue imprese militari e le sue doti politiche lo hanno reso uno degli uomini più importanti e influenti della storia dell'umanità.