Ave legionari. Tutti noi a scuola abbiamo studiato Cincinnato, il grande dittatore romano che al termine del suo compito ritorna ad arare i campi. Massimo esempio di fedeltà allo Stato, di umiltà, di anche allergia a troppo potere. Però in questa biografia vedremo il personaggio di Cincinnato che è molto più complesso ed è all'interno di un agone politico. molto più raffinato di quello che sembra.
Innanzitutto siamo nel periodo della prima Repubblica Romana. Noi sappiamo, dalle due principali fonti che ci parlano di cincinnato, che deriva dalla cosiddetta famiglia Quinzia. Era una famiglia originaria in realtà della città di Alba Longa. Addirittura gli abitanti di Alba Longa erano stati deportati all'interno di Roma e quindi erano stati integrati nella nuova società romana.
Ora però siamo nel periodo della Prima Repubblica e le informazioni sulla giovinezza di Cincinnato sono praticamente assenti. Quello che sappiamo è che un suo parente, secondo alcuni il padre, secondo altre interpretazioni suo fratello, che si chiamava Tito Quinzio Barbato, era stato tre volte console. Quindi era un alto politico, aveva notevole influenza e quindi aveva aperto a tutta la famiglia le vie del potere. È chiaro che evidentemente Barbato, tre volte console, ha inevitabilmente favorito la carriera poi di cincinnato. Dobbiamo però pensare che in questo periodo la società romana è dominata dal cosiddetto conflitto degli ordini, cioè la lotta tra patrizi e plebei.
I patrizi erano le famiglie più ricche, che discendevano dalle famiglie fondatrici di Roma e ovviamente volevano accentrare tutto il potere e i privilegi. I plebei erano coloro che erano di estrazione più umile, che erano arrivati successivamente nella Repubblica e chiaramente anche se facevano i lavori più umili però avevano una notevole importanza e premevano per avere dei diritti anche loro, per avere dei riconoscimenti del loro ruolo sociale. E questa lotta era politicamente molto violenta e c'erano anche delle vere proprie violenze fisiche.
Sappiamo infatti che in quel periodo c'era un tribuno della plebe, che si chiamava Terentilio Arsa, che stava cercando di codificare le leggi romane, in modo tale che i patrizi non potessero interpretarle al loro piacimento. E i patrizi combattevano per evitare tutte quelle nuove leggi che potevano limitare il loro potere, la loro libertà di azione e di interpretazione del diritto romano. E ci sono stati anche dei momenti proprio violenti. Addirittura un certo Appio Erdonio aveva preso, secondo alcuni degli schiavi, secondo degli altri storici dei soldati sabini, e aveva conquistato con la violenza il Campidoglio, cercando di prendere il potere in barba a tutte le leggi, ed era stato sconfitto proprio da un'altra parte della popolazione romana che lo aveva combattuto.
Quindi questo per farvi capire il livello di violenza della società romana in questo periodo. In tutta questa situazione di violenza, Cincinnato non se la passava assolutamente bene. Perché non se la passava bene? Se la passava bene perché in realtà suo figlio, che si chiamava Cesone Quinzio, durante gli scontri di cui vi ho appena accennato, sembra che avesse ucciso un cittadino plebeo e quindi era stato messo sotto processo per omicidio.
Però, attenzione! Non era semplicemente un processo per omicidio, in realtà era un processo politico. Volevano colpire Quinzio, no?
Tanto è vero che il principale accusatore di Quinzio era un tribuno della plebe, che si chiamava Bolsho Fittore, il quale testimoniò contro di lui e lo mise gravemente in crisi di essere condannato. Quindi il processo nei confronti di Cesone stava andando talmente male che Cesone decise di scappare in Etruria E allora il padre cincinnato fu condannato a pagare la pena. pagare una pesante cauzione al posto del figlio e per tutta risposta, visto che aveva sborsato tutti i suoi averi e tutto il suo patrimonio per pagare la cauzione, gli erano rimaste solo poche terre appartenenti alla sua famiglia che doveva coltivare direttamente, quindi doveva lavorare da solo nei campi per sopravvivere.
Questa è la condizione di cincinnato. E cincinnato sarebbe rimasto sempre ad arare i campi. Se non fosse che i patrizi vedono in lui un ottimo elemento, perché era comunque all'interno della compagine politica, odiava i plebei proprio per la rovina che i plebei avevano provocato a suo figlio e alla sua famiglia, e quindi scelsero di utilizzarlo come strumento politico contro i plebei. E allora che cosa succede?
Che i patrizi si organizzano e nominano Cincinnato, dal momento che uno dei consoli era morto violentemente, console suffetto nel 460 a.C. Quindi i patrizi prendono Cincinnato, lo nominano come console, in maniera tra l'altro sostanzialmente illegale, ma lo piazzano lì, contro i plebei. Cincinnato ovviamente utilizza chiaramente il suo ruolo e il suo potere.
Innanzitutto fa una serie di discorsi nel Senato. dove dice che i tribuni della plebe vogliono violare le leggi, vogliono prendere il controllo, vogliono corrompere gli antichi costumi romani, quindi fa una campagna propagandistica contro i plebei. E poi, attenzione, fa una cosa molto importante, decide di convocare l'esercito per combattere due popolazioni, gli equi e i volsci, che minacciano Roma. E allora da console lui vuole convocare l'esercito. I tribuni!
e in generale i plebei si oppongono perché dicono tu non puoi convocare l'esercito senza il nostro consenso, anche i tribuni della plebe devono accettare di convocare l'esercito e quindi si crea una situazione di stallo. Cincinnato allora risponde e dice attenzione perché tutti i soldati hanno giurato fedeltà alla repubblica, hanno giurato fedeltà al console e alle leggi militari. Quindi se il console, che è la massima autorità militare finché è in carica, vi dice di presentarvi, i cittadini romani si devono presentare e quindi fa valere la sua carica di console.
E soprattutto i giuramenti che i cittadini avevano fatto all'esercito. Questo danneggia molto i piani dei tribuni della plebe. Perché?
Perché i tribuni della plebe stavano lavorando per l'approvazione di una legge. Si trattava di... una legge che avrebbe limitato il potere dei patrizi e quindi per loro era molto importante.
Però i cittadini che avrebbero dovuto votare per quella legge contro i patrizi, allo stesso tempo avevano fatto dei giuramenti militari e dovevano obbedire al console, che era un patrizio. Quindi è chiaro che in loro c'era un conflitto tra la volontà di limitare il potere dei patrizi... e i giuramenti militari che avevano fatto che gli imponevano obbedienza al console Patrizio. E allora la situazione politica è totalmente bloccata e Cincinnato cosa fa?
Decide di rifarsi al Senato. Lascio la mia decisione al Senato che chiaramente dominato dai Patrizzi è dominato dalla sua parte politica. Quindi diciamo è una decisione pelosa.
E allora il Senato che cosa fa? Decide due cose. Innanzitutto... Non verrà approvata la legge, ovviamente, che possa limitare il potere dei patrizi. Però non si potrà neanche convocare l'esercito, perché effettivamente non poteva strappare così violentemente contro i tribuni della plebe.
Quindi, sostanzialmente, si decide di non decidere. Quindi capite bene che la lotta politica è furibonda, però allo stesso tempo bloccata. Cincinnato sostanzialmente fa un accordo con i tribuni della plebe. Si arriva a un accordo e dice Cincinnato non si ricandiderà più per essere nominato console, quindi si ritira a vita privata.
E anche i tribuni smetteranno di candidarsi per essere nominati tribuni dai poteri consolari. Quindi, praticamente, una sorta di tregua politica. Cincinnato accetta, i tribuni accettano, sembra che tutto stia andando sostanzialmente verso una composizione della lite, quando, in realtà, i tribuni si candidano lo stesso, tradendo i patti. I patrizi ovviamente protestano ferocemente, ma Cincinnato decide di non insistere.
Cincinnato dice io ho fatto un patto, i tribuni della plebe lo hanno violato, quindi sono bugiardi, sono in mala fede, io invece rispetto la parola data, non mi candido per il consolato e me ne ritorno nei campi. Ed ecco quindi che la prima parte della vita di Cincinnato è dominata da una furibonda lotta politica che ci fa capire quali fossero i gravi problemi della società romana. Arriviamo però alla prima dittatura di Cincinnato.
Che cosa succede? Il problema fondamentale è di natura militare. I romani stanno combattendo contro delle popolazioni a loro vicine, in particolare si trovano nei guai. Uno dei due consoli, che si chiamava Esquilino Augurino, era assediato all'interno del suo accampamento con il suo esercito dalla popolazione degli Equi.
L'altro console, che si chiamava Nauzio Rutilo, stava combattendo contro i Sadini e anche se le cose stavano andando abbastanza bene... non aveva le forze militari di salvare il suo collega. E allora i patrizi, sia per una motivazione militare, ma anche per una motivazione politica, decidono di appellarsi a cincinnato. Cioè vogliono eleggere un dittatore, che ha una carica, una magistratura suprema, che dura solamente sei mesi, che si nomina in situazioni di emergenza, e vogliono cincinnato.
E qui allora arriviamo, diciamo, a un momento che tutti abbiamo studiato a scuola, ci sono anche i quadri, cioè un momento molto... chiamiamolo cinematografico, un momento molto particolare, cioè gli emissari del Senato, alcuni senatori, raggiungono Cincinnato direttamente nei cosiddetti Prata-Quinzia, cioè direttamente nei campi che stava arando. E qua vediamo anche alcuni quadri realizzati nel corso della storia, no? Vedete i senatori si avvicinano, Cincinnato sta guidando l'aratro, sta coltivando i suoi campi e lo informano della decisione di nominarlo dittatore.
per il supremo bene della Repubblica. E allora, secondo la tradizione che ci racconta Tito Livio, Cincinnato si asciuga il sudore, chiama sua moglie, le dice di andare a prendere la toga pretexta, cioè la toga dei magistrati romani, indossa la toga e con quell'atto formale accetta la dittatura e, diciamo, ritorna per il bene supremo. E allora c'è tutta questa immagine di Cincinnato che nella massima umiltà... passa dall'essere un umile agricoltore a dittatore romano, arriva con una barca pagata a spese dello Stato attraverso il Tevere e raggiunge la città, dove tutti i patrizi ovviamente lo acclamano, mentre invece i tribuni della plebe e i principali politici plebei chiaramente lo vedono con grande sospetto.
E però a questo punto Cincinnato è primo dittatore, la sua prima dittatura, e interviene subito. Convoca l'esercito e qui purtroppo non abbiamo dettagli, non abbiamo dettagli di natura militare, sappiamo solamente che organizzò rapidamente l'esercito romano che riuscì ad attaccare alle spalle gli equi e finalmente a liberare dall'assedio il console Augurino. E qui invece c'è un altro diciamo grande momento della storia della tradizione romana, cioè dopo la sua grande vittoria avrebbe distribuito il bottino secondo i meriti in una maniera tale che addirittura neanche i plebei trovarono nulla da ridire e dopo solo 16 giorni di comando e aver salvato Roma si sarebbe dimesso dalla dittatura e se ne sarebbe tornato nei campi. E quindi è chiaro che qui abbiamo l'immagine di questo grandissimo Patrizio Romano che con la massima umiltà, fedeltà nei confronti dello Stato e senso civico abbandona un potere enorme di cui poteva usufruire e ritorna a una vita totalmente frugale.
Però diciamo che i compiti di cincinnato non erano finiti. C'è una nuova crisi politica, stavolta forse ancora peggiore delle precedenti. Patrizia e Plebei continuano a lottare ferocemente e si arriva però, attenzione, a un momento piuttosto grave.
Un certo plebeo che si chiamava Spurio Melio, che era di origine umile ma in realtà era ricchissimo, stava cercando, pagando, comprando, corrompendo, quindi metodi illegali, si stava organizzando per diventare nuovo re di Roma, quindi prendere il potere e nominarsi re, cosa che i romani, dalla cacciata di Tarquino il Superbo, non volevano assolutamente fare. Quindi c'era questo pericolo, no? di questo personaggio che stava per fare un golpe conquistare lo Stato romano anche con la forza, dei militari e del denaro.
E allora i patrizi di nuovo pensano a cincinnato, cioè hanno bisogno di... loro pensano che in realtà i consoli ormai... non bastino più. C'è bisogno di un nuovo dittatore che abbia poteri straordinari e quasi totalmente assoluti per controllare il tentativo golpista di Spurio Melio.
E quindi, nuovamente cincinnato, viene eletto per la seconda volta dittatore con l'appoggio dei patrizi e del Senato. E lui decide di nominare come magister equitum, quindi come secondo in comando, un magistrato che si chiamava Strutto Aala. E allora Cincinnato e Aala insieme prendono il controllo dello Stato romano e quindi riescono in maniera comunque legale, nel rispetto della Costituzione romana, a opporsi a tutti i disegni di questo Spurio Melio.
Quindi Cincinnato decide che cosa? Immediatamente di mandare dei messaggeri nei confronti di Spurio Melio per chiarire la sua posizione, cioè per capire che intenzioni avesse. E qui diciamo che il racconto tradizionale racconta di alcuni emissari e in particolare Gaio Servilio che si sarebbe avvicinato a Melio per convocarlo di fronte al dittatore ma in una colluttazione, in un momento di violenza, Servilio avrebbe ucciso Spurio Melio che quindi non voleva assolutamente presentarsi. Quindi c'è questo omicidio, sostanzialmente un omicidio politico e secondo la tradizione cincinnato avrebbe detto hai detto bene hai fatto hai eliminato un pericolo per la Repubblica.
Quindi di nuovo Cincinnato è stato fondamentale diciamo sia per la salvezza della Repubblica perché ha eliminato un tentativo di golpe ovviamente anche una grande salvezza per i patrizi cioè per la sua parte politica che ancora predominava. Ora non sappiamo esattamente Come sia finito Cincinnato? Non sappiamo in quali circostanze, in quale data precisa è morto.
Secondo le fonti aveva ancora 80 anni, quindi ancora 80 anni era comunque nel lagone politico, quindi morì in tarda età, soprattutto per i suoi tempi. E quindi diciamo che la fine di Cincinnato è abbastanza leggendaria. Però concludiamo dicendo che la figura di Cincinnato che figura è?
Sicuramente... è una figura di propaganda, cioè la propaganda dei patrizi esaltò la figura di Cincinnato perché faceva comodo ai loro disegni politici. Si tratta di una figura che è stata anche mitizzata, è stato reso leggendario per la necessità dei patrizi di far vedere che la loro parte politica incarnava tutti. le qualità dell'uomo di stato in contrapposizione ai plebei che volevano sovvertire le regole dello stato però al di là di questi giochi politici della roma antica anche nei tutti i periodi successivi periodo repubblicano ma anche il periodo romano imperiale cincinnato è rimasto come il massimo esempio di qualcuno che non approfitta del potere che ha che è estremamente rispettoso delle leggi e quindi anche a secoli di distanza e anche oggi Se si vuole fare l'esempio di un politico onesto, ormai si dice cincinnato. Speriamo di aver recuperato efficacemente la figura di cincinnato, di cui sapevamo solo pochi sprazi, ma vi abbiamo dato un contesto più ampio e come sempre vi invitiamo a iscrivervi al canale di Scripta Manet perché se non vi iscriverete immediatamente, vi ricordate che cincinnato doveva arare i campi?
Eh, da quando è morto non l'ha fatto più nessuno, quindi mettiamo a voi ad arare i campi da 2000 anni così morti sui campi. Musica Musica