Allora, con questo video andiamo a vedere la nomenclatura IUPAC e tradizionale di un'altra classe di composti binari molto importanti, vale a dire i sali binari. I sali binari sono molto simili agli idracidi. L'unica differenza è che, mentre gli idracidi sono composti binari formati dall'idrogeno, che ha sempre numero di ossidazione più 1, e da un non metallo, e abbiamo visto quali sono i non metalli, il fluoro, il cloro, il bromo e lo iodio, che hanno tutti e quattro un numero di ossiazione meno uno, lo zolfo, numero di ossiazione meno due, e il gruppo ciano, gruppo complessivo meno uno. Nei sali binari la differenza è che invece dell'idrogeno, insieme a questi stessi non metalli, fluoro, cloro, bromo, iodio, zolfo e gruppo ciano, che non è un non metallo ma fa parte di quegli altri elementi, che compongono i sali binari, al posto dell'idrogeno con numero di ossidazione più 1 c'è un metallo.
Infatti i sali binari si ottengono proprio sostituendo agli idracidi l'idrogeno con un metallo. Vediamo un po'di scrivere la formula di un sale binario e di assegnare loro il nome, secondo la nomenclatura UPAC e la nomenclatura tradizionale. Allora, vediamo un po'. Abbiamo detto che i sali binari sono formati da un metallo e da un non metallo.
I non metalli sono gli stessi di quelli degli idracidi con lo stesso numero di ossidazione. L'unica differenza è che invece dell'idrogeno c'è un metallo. Allora, vediamo un po'la nomenclatura IUPAC.
La nomenclatura IUPAC mi dice che devo scrivere il nome del non metallo e poi scrivere di e poi il nome del metallo. Naturalmente con la nomenclatura IUPAC dobbiamo sempre ricordare che dobbiamo aggiungere quei prefissi di, tri, tetra, penta, esa, epta eventualmente che mi indicano quanti atomi di ciascun elemento sono presenti sia dei metalli che dei non metalli. Allora, cominciamo a scrivere qualche formula. Vediamo il sale binario che si ottiene combinando Per esempio, il sodio con un metallo, diciamo per esempio il sodio, con per esempio il bromo. Scriviamo i loro rispettivi numeri di ossidazione, il sodio più 1 in quanto fa parte del primo gruppo, il bromo meno 1 in quanto, lo vediamo anche da qui.
Incrociamo come al solito i numeri. e vediamo che la formula risultante è NaBr. Naturalmente 1 e 1 non lo scriviamo. Vediamo di assegnare il nome a questo sale binario.
Allora, nome del non metallo, e dobbiamo aggiungere il suffisso Uro. Il non metallo è il Brom, e quindi Bromul, B, e il nome del metallo, Son. In questo caso, come vediamo dalla formula, abbiamo un atomo di sodio e uno di broma, quindi non dobbiamo aggiungere nessun prefisso a bromuro e a sodio, proprio perché abbiamo sempre uno di sodio e uno di broma.
Vediamo un poco quando invece abbiamo un numero diverso di atomi, diverso da uno, o del metallo o del non metallo. Vediamo un poco, per esempio, Il sale binario, che si ottiene combinando il magnesio, che come sappiamo fa 100 parti del secondo gruppo, spesso il numero romano è il numero di ossiazione più 2, e il cloro, che è come vediamo il numero di ossiazione meno 1. Come al solito, incrociamo, MgCl2. Perfetto. Assegniamo il nome, scriviamo qua sotto.
cloruro perché non metallo e il cloro quindi cloruro di magnesio ora però dobbiamo andare a vedere quanti atomi abbiamo di ciascun elemento cloruro nome del non metallo uro di nome del metallo di cloro ne abbiamo due atomi e quindi dobbiamo mettere un prefisso prima di cloruro che mi indichi che gli atomi di cloro sono due E questo prefisso, come sappiamo, 2 equivale a D. e poi di magnesio. Perché? Semplicemente magnesio, in quanto in magnesio abbiamo un solo atomo.
Proviamo a farne un altro. Allora, vediamo qual è il sale bignaro che si ottiene combinando l'alluminio e lo zolfo. Lo zolfo lo vediamo da qui, meno 2. L'alluminio lo sappiamo appartenendo al terzo gruppo espresso in numero romano, numero di ossiazione più 3. Incrociamo, come al solito, solo i numeri, solo i numeri ma i segni, L2, S3. Perfetto.
Vediamo, il nome del non metallo è lo zolfo. zolfo e dobbiamo aggiungere solfuro, quindi solfuro, nome del non metallo di alluminio. Io prima scrivo la formula, diciamo il nome, poi vado ad aggiungere i vari prefissi, avrei potuto farlo contestualmente, però noi abbiamo scritto solfuro.
Ora vediamo quanti atomi di zolfo ci sono? 3. Qual è il prefisso che mi fa capire che ci sono? che devo mettere naturalmente davanti alla parola solfuro per farmi capire che di non metallo, cioè di zolfo, ce ne sono tre il prefisso è tri perché tri equivale a tre quindi trisolfuro di allora anche di alluminio non ne abbiamo uno, ma ne abbiamo due quindi devo aggiungere un prefisso davanti al nome alluminio cioè di che indica e vuol dire due che mi indica che anche del metallo, cioè dell'alluminio, c'è più di un atomo, in questo caso due, quindi di alluminio.
E allora il mio composto binario, il mio sale binario, sarà il trisolfuro di di alluminio. Proviamo ora a fare la nomenclatura tradizionale dei sali binari. Come al solito i sali binari... Lo ripetiamo ancora una volta, sono composti binari formati da un metallo e da un non metallo.
I non metalli sono gli stessi di quelli degli idracidi, infatti come abbiamo detto i sali binari si ottengono sostituendo all'idrogeno degli idracidi un metallo. Abbiamo visto la nomenclatura IUPAC nella quale dobbiamo scrivere sempre molto simile, come vediamo, il nome del non metallo 1 di nome del metallo. Nella nomenclatura IUPAC però dobbiamo sempre farlo. precedere, sempre, quando è necessario far precedere il nome del non metallo o il nome del metallo da un determinato prefisso che mi dice quanti atomi sono presenti.
Invece nella nomenclatura tradizionale, come sappiamo, le cose cambiano perché non aggiungiamo nessun prefisso che mi indica quanti atomi sono presenti. Quindi il nome è semplicemente nome del non metallo. e poi aggiungiamo di nome del metallo. L'unica accortezza che dobbiamo seguire sempre quando si parla di nomenclatura tradizionale è che se il metallo ha più di un numero di ossidazione, al suo nome dobbiamo aggiungere questi due suffissi alla fine.
Oso, quando il numero di ossidazione è più piccolo, e ico, quando il numero di ossidazione del metallo è più grande. Cominciamo a fare qualche esempio. Vediamo. il sale binario che si ottiene combinando il sodio e il cloro. Il cloro meno 1 come fluoro, bromo e iodio, nei sali binari e anche negli idraci, come numero di ossidazione.
Sodio facendo parte del primo gruppo, più 1. Incrociamo i numeri di ossidazione e otteniamo questo. Perfetto. Scriviamo. Qual è il nome secondo la nomenclatura tradizionale? Nome del non metallo, clor, perché è il cloro, al quale aggiungo nome uro, e poi di, il nome del metallo.
Ma devo vedere, il sodio quanti numeri di ossidazione può avere? Più uno, più di uno, oppure solo uno? Nel caso del sodio il numero di ossidazione è solo uno, perché il sodio ha come numero di ossidazione solo più uno, in quanto appartiene al primo gruppo.
Quindi il sale binario ottenuto dalla combinazione del sodio e del cloro è il cloruro di sodio. Da notare che questa nomenclatura, questo nome è uguale sia per la nomenclatura Yupak che per quella tradizionale. Vediamo un altro. Vediamo qual è il sale. che si ottiene combinando, andiamo a non metallo, combinando il calcio, un elemento appartenente al secondo gruppo, quindi numero di ossidazione sempre e solo più 2, con, per esempio, lo zolfo, numero di ossidazione meno 2. Come al solito, incrociamo, lo vediamo qua, incrociamo il numero di ossidazione, CA2, S2, Sappiamo che se si può semplificare dobbiamo semplificare.
Entrano per 2. C a s. Assegniamo il nome. Allora, nome del non metallo.
Il non metallo è s, lo zolf, quindi solf, al quale aggiungiamo il suffisso u. Di, il nome del metallo. Anche in questo caso andiamo a vedere se il calcio ha più di un numero di ossidazioni o un solo numero di ossidazioni. Ne ha solo uno. solo più 2 perché fa parte del secondo gruppo della tavola periodica, quindi numero di ossidazione più 2, quindi semplicemente sul furo di calcio.
Vediamo ora un esempio invece nel quale abbiamo un metallo che ha più di un numero di ossidazioni. Il metallo più famoso che ha più di un numero di ossidazioni è di certo il ferro. Sappiamo che il ferro...
a due numeri di ossiazione che sono più 2 e più 3. Vediamo quali sono i sali binari che si ottengono combinando il ferro con il numero di ossiazione prima più 2 e poi più 3 con il cloro che ha il numero di ossiazione meno 1. Ingroggiamo come al solito. Cl2. Perfetto. Vediamo quello di sotto. Stessa cosa, incrociamo come al solito i numeri di ossiazione, così che il numero di ossiazione di un elemento diventa l'indice numerico dell'altro.
Naturalmente ripetiamo ancora per all'infinito solo i numeri e mai i segni. E vediamo un po'. Vediamo come si fa. Allora, cominciamo col dire che entrambi sono cloruri, quindi cloruro e cloruro. perché il non metallo è il cloro al quale aggiungiamo il suffisso uro-cloruro.
Ora però vediamo il ferro. Quanti numeri di ossidazione ha? Ne ha più di uno, quindi io non posso scrivere cloruro di ferro, altrimenti farei confusione, ma devo cercare, come al solito, di applicare questa regoletta che mi permette di differenziare il sale nel quale il ferro ha il numero di ossidazione più 2 e il sale nel quale il ferro ha il numero di ossidazione più 3. E come faccio?
Lo faccio aggiungendo al nome del metallo, quindi cloruro, ferro, e non più di ferro, il suffisso oso, quando il numero di ossidazione è più piccolo, cioè in questo caso, perché in questo caso è più 2. E il suffisso, sempre al nome del metallo, ferro, ferro, il suffisso ico, quando il numero di ossidazione del ferro è più grande, come in questo caso. Quindi, FCL2. che deriva appunto dalla combinazione del ferro con numero di ossidazione più 2, il suo numero di ossidazione più piccolo, con il cloro, si chiamerà il sale, secondo la nomenclatura tradizionale, cloruro ferroso. Mentre invece il sale binario ottenuto dalla combinazione del ferro, questa volta con numero di ossidazione più 3, sempre con il cloro numero di ossidazione meno 1, sale, che si ottiene FCl3, avrà come nome cloruro.
ferrico, mentre invece se io volessi applicare quella IUPAC devo sempre ricordare che nella nomenclatura IUPAC devo aggiungere sempre un prefisso che mi dice quanti atomi dei vari elementi sono presenti, quindi questo sarà il dicloruro di ferro e questo il tricloruro di ferro, quindi anche la nomenclatura IUPAC con le sue regole mi permette di differenziare i due composti binari che si ottengono combinando. il ferro, che ha due numeri di ossiazione, con qualsiasi altro elemento, come in questo caso il cloro.