buonasera buonasera allora come siccome avete sentito intesa sanpaolo si è ricordata di essere una banca e quindi ha pensato che era ora di parlare anche di economia nel corso di questi nostri incontri di storia è l'argomento di questa sera è un pezzo della nostra storia è un pezzo della storia del medioevo la crisi del 300 da sempre gli storici si sono resi conto che il 300 il 1300 il quattordicesimo secolo è un secolo complicato da un lato e un grande secolo è se pensate alla nostra letteratura e il secolo di dante di petrarca di boccaccio e il secolo in cui le città italiane continuano a essere piene di mercanti di fiorini d'oro ed i cantieri di edifici di tutti i generi però al tempo stesso è un secolo che è attraversato da una sequenza di catastrofi di disastri naturali demografici economici di fallimenti di epidemie di peste nell insieme gli storici si sono abituati da tanto tempo a parlare dell'intero 300 come appunto un secolo di crisi cosa vuol dire però crisi.io io insegno storia medievale all'università ormai da tantissimi anni perché appartengo a quella generazione fortunata in cui era normale trovare un posto di lavoro all'università 25 anni anziché a 50 come succede adesso e insegnando storia medievale da moltissimi anni quante volte ho fatto lezione sulla crisi del trecento e per tantissimo tempo introducendo questa lezione dicevo ai ragazzi crisi certo voi non lo potete sapere ma certe volte l'economia è attraversata da lunghi periodi di crisi e gli parlavo della crisi del 29 del crack di wall street del 1929 e della crisi che seguì a quel disastro finanziario e che attraversa tutti gli anni trenta adesso io mi trovo quando faccio lezioni all'università sulla crisi del 300 a parlare a ragazzi che sono nati nella crisi praticamente che sono diventati grandi nella crisi noi siamo in crisi da dieci anni la 12 anni e ben che ogni tanto ci dicano sì è quasi finita no è finita però ecco non è così evidente la cosa non è più difficile far capire ai ragazzi cosa vuol dire vivere in crisi però naturalmente appunto crisi non vuol dire sempre la stessa cosa le nostre grandi crisi quella del 29 è quella del 2008 che viviamo ancora adesso nascono con il crollo in borsa con la speculazione finanziaria che di colpo si scopre fondata sul nulla e producono disoccupazione calo degli investimenti povertà diffusa riduzione del tenore di vita per tanta gente la crisi del trecento non è la stessa cosa però ha qualcosa in comune con le crisi come le conosciamo noi la crisi del trecento significa fine di un lungo periodo di crescita ecco il medioevo che è un periodo lunghissimo io qui l'ho detto non so quante volte che qualcuno di voi me l'aveva già sentito dire più di una volta il medioevo è un periodo lunghissimo durante il quale succede di tutto ma certamente gli ultimi secoli del medioevo dopo l'anno mille sono secoli di crescita di crescita lenta ma sostenuta ininterrotta cos'è che cresce cresce la popolazione innanzitutto per secoli e secoli e secoli la popolazione dell'europa lentamente aumenta e anziché creare problemi questa crescita è una risorsa la popolazione aumenta e la società si dà da fare per dare da mangiare a tutti e quindi si attrezza per produrre di più la popolazione aumenta e aumenta la produzione agricola e si produce più grano e più vino e questa popolazione che aumenta come dire fornisce lavoro c'è più forza lavoro a disposizione le città crescono c'è gente che emigra dalla cam spagna in città e chi ha dei progetti trova la forza lavoro i cantieri di tutte le nostre cattedrali medievali si sono potuti aprire perché c'è la forza lavoro a disposizione e lavoro per tutti ecco di disoccupazione non se ne parla questa crescita va avanti per secoli e loro ne sono consapevoli in modo quasi inconscio quello che voglio dire è che all'epoca non si misura niente nessuno sarebbe stato in grado neanche di dire quante era la popolazione dell'europa a malapena in una grande città si poteva avere una vaga idea di quale era la popolazione a firenze potevano dire sì noi grosso modo dovremmo avere 100 mila abitanti che per l'epoca era enorme ma non misuravano il pil non misura non avevano neanche l'idea di un grafico in cui misurare la crescita però se ne accorgevano sapevano di vivere in un mondo dove continuamente tutto pian piano migliorava e c'era più gente c'era più lavoro e più commerci e girava più moneta e i prezzi pian piano salivano e i profitti pian piano salivano i prezzi salgono quando l'economia va bene naturalmente è e quando l'economia ristagna che i prezzi non salgono di tutto questo si rendevano conto e quindi per secoli gli uomini del medioevo sentono di vivere in un mondo che funziona un mondo razionale creato da dio è una società di credenti sono tutti i credenti sono tutti cristiani in occidente un mondo creato da dio a misura d'uomo razionale dove l'uomo con la sua intelligenza può imparare a vivere bene e poi a un certo punto questa crescita si inceppa e noi ce ne rendiamo conto perché cominciano a moltiplicarsi dei segnali di disagio di malessere malessere vuol dire beh tenete conto siamo in un'economia preindustriale d'accordo la cosa che conta di più per la vita di tutti e per l'economia generale e come andrà il prossimo raccolto da quello dipende se mangiano tutti a sazietà oppure se qualcuno deve fare la fame ei raccolti variano naturalmente il clima varia un anno il clima è buono il raccolto è abbondante l'anno dopo ha fatto troppo caldo d'inverno o è piovuto d'estate proprio quando bisognava mietere il grano ha grandinato sui campi di grano e allora il raccolto e meno i prezzi oscillano ma per secoli e non hanno un effetto così disastroso gli eventuali cattivi raccolti per secoli comunque si raccoglie sempre abbastanza per evitare che la gente muoia di fame per la strada ecco nelle annate cattive cosa succede succede che il pane ecco provate a pensare un salariato in una società che comunque non è certo ricca come la nostra un salariato che guadagna l'equivalente di qualche centinaio di euro al mese e che ha tanti figli perché la popolazione sta aumentando perché la gente fa tanti figli e cosa mangiano alla fine i poveri mangiano pane è l'alimento più a buon mercato i poveri mangiano pane il pane costa un euro al chilo invento è non c'era l'euro naturalmente ma e per capirci il pane costa un euro al chilo il salariato che ha cinque o sei figli e deve comprarne parecchie di chili di pane al giorno e coi suoi 300 euro 400 di salario campano non è che mettono molto da parte ma campano tirano avanti negli anni cattivi il pane costa un euro e mezzo al chilo e allora bisogna stringere un po la cinghia davvero non risparmi più niente e magari per qualche mese vai a dormire che hai ancora un po di appetito però finisce lì quando in una parte d'europa le cose vanno veramente male il raccolto è veramente disastroso ovviamente i governi cercano di rimediare perché non è che un signore di una città o un comune vuole veder morire di fame la gente e quindi si compra grano da un'altra parte e si fa venire e si mette sul mercato a prezzo politico è bene o male la gente tira avanti fino al prossimo raccolto capite quali sono i mesi in cui hai a me hai fame subito prima del nuovo raccolto cominci aver fame a marzo aprile quando durante l'inverno ti sei mangiato tutto e se il raccolto dell'anno prima è stato scarso e allora in primavera è rimasto meno li fai un po la fame aprile maggio giugno tiri giugno a luglio in italia si miete finalmente c'è di nuovo grano per tutti allora all'inizio del trecento comincia a succedere che i cattivi raccolti diventano più frequenti e il loro impatto è più pesante comincia a succedere che c'è un cattivo raccolto e il prezzo e non si capisce perché allora non hanno una teoria economica è però tengono conto vi dicevo che non contano niente i prezzi li calcolano i prezzi i cambi loro stanno attenti perché i mercanti ci fanno i soldi con il prezzo del grano naturalmente quindi a quello stanno attenti i cronisti dell'epoca cominciano a dircelo sempre più spesso quest'anno gran caro quest'anno il grano il pane non costa un euro a un euro e mezzo costa 2 euro l'anno dopo di nuovo ancora peggio gran fame il pane costa 3 euro al chilo ora voi capite i salari sono sempre quelli di prima è e per quello che col pane a un euro al chilo dava da mangiare a tutti i figli colpa ne ha tre euro al chilo vanno tutti a dormire con la pancia vuota la gente non muore di fame per la strada però i bambini crescono rachitici e c'è tanta gente in dei poveri i braccianti i salariati gli operai si ammalano più facilmente guariscono più difficilmente e poi e poi a un certo punto è la catastrofe ci sono due o tre anni di seguito 3315 il 1317 quando in gran parte d'europa i raccolti vanno malissimo per tre anni di seguito e per tre anni di seguito vuol dire che già il secondo anno c'è la gente che muore di fame per la strada perché perché perché non si trova neanche da comprare grano altrove dappertutto è andato male in passato se tu governare una città tedesca riuscivi bene o male a far venire grano dalla russia farla venire dalla turchia adesso sta andando male dappertutto di colpo l'europa che per l'epoca è ricca abituata a crescere ottimista si scopre che non si dà non si riesce più a dare da mangiare a tutti allora perché è successo questo c'è una risposta possibile che tocca qualcosa che interessa anche a noi e cioè il cambiamento climatico il clima cambiava anche in passato ben prima che l'uomo cominciasse a emettere anidride carbonica nell'atmosfera il che non vuol dire che oggi non è vero non è colpa nostra oggi sicuramente colpa nostra però il clima è cambiato anche in passato ha avuto i suoi alti e bassi quando vi dicevo che nel medioevo per secoli crescono e beh noi abbiamo abbastanza indizio del fatto che era faceva caldo faceva caldo e per un'economia basata sull'agricoltura non c'è niente di meglio basta un grado in più all'anno in media e i raccolti vengono meglio naturalmente potete chiedermi come facciamo a saperlo io mi fido dei nostri scienziati ci sono scienziati che si occupano della storia del clima né appunto nella storia ecco e che hanno una serie di metodologie che io personalmente non so applicare però facendo dei carotaggi nei ghiacciai oppure esaminando gli anelli dei tronchi d'albero se tu hai delle travi di una certa costruzione e sai quando è stato costruito quel castello e quindi sai che quel trave è stato abbattuto in quegli anni e poi vai a vedere dagli anelli del tronco quell'anno al cresciuto di più quell'anno cresciuto di meno ecco gli scienziati fanno delle cose di estrema raffinatezza in questo e ci dicono che appunto per secoli ha fatto caldo e c'è stato un clima stabile all'inizio del trecento il clima impazzisce cominciamo a leggere nelle cronache resoconti di piogge torrenziali e inondazioni disastrose piogge nella stagione sbagliata che rovinano i raccolti e complessivamente comincia a fare più freddo all'ingrosso farà più freddo per secoli è noi oggi non abbiamo più idea nel nostro mondo caldo del freddo che ha fatto tra la fine del medioevo e tutta l'età moderna all'inizio del settecento la senna gelava a parigi il tamigi gelava a londra sul tamigi gelato d'inverno si teneva una fiera e c'è una nel 1709 in cui il vino a parigi si vende a blocchi ghiacciati perché il vino nelle botti tutto gelato tu lo sporco la scure lo vendi a blocchi il crisi del trecento e il primo inizio di questa che poi gli storici hanno chiamato la piccola era glaciale e che durerà secoli e dunque sì certamente questo un clima impazzito più freddo soprattutto con piogge incontrollate raccolti devastati però però questo non basta la cosa veramente drammatica e che appunto un cattivo raccolto non fa passare il prezzo del pane da un euro a un euro e mezzo lo fa schizzare a 345 euro come è possibile vuol dire che anche se loro non si rendono conto sono in troppi a forza di crescere a forza di fare figli e tranquilli perché finora si era sempre riuscito a dar da mangiare a tutti sono arrivati a un momento in cui non ci sono più riusciti e come mai non ci sono più riusciti e invece prima ci riuscivano lì c'è un problema grossissimo noi oggi riusciamo a dar da mangiare a una popolazione enormemente più numerosa perché abbiamo delle tecnologie che ci permette di farlo tu sei mini il grano e ai dei fertilizzanti che ti danno la garanzia di raccolti enormi tanto che il nostro problema non è di non riuscire a produrre abbastanza che produciamo troppo anzi dopo di che invece allora non è così e l'oro sotto la pressione durata secoli per cui bisognava dar da me se ne rendevano conto è com'è che noi eravamo due fratelli adesso invece io ho cinque figli è però il campo che ci ha lasciato mio nonno è sempre quello e allora e allora si ingegnano è di trovare delle innovazioni i contadini migliorano gli attrezzi migliora l'aratro per arare più in profondità i campi e quindi ottenere raccolti migliori sperimentano provano a seminare piante nuove varietà diverse di grano però al di là di queste innovazioni che ci sono non fanno la rivoluzione scientifica non inventano nei fertilizzanti chimici nel motore a scoppio fanno dei piccoli miglioramenti e per il resto e per il resto se dobbiamo produrre di più metteremo a coltura più terra ce n'è tanta di terra il mondo medievale all'inizio era poco popolato e allora va bene ci allarghiamo il contadino che ha bisogno di dar da mangiare a più figli al di là del suo campo 50 metri di sterpaglie di robbie di boschetto d'accordo ea un certo punto si mette lì e con pazienza mettendoci degli anni a forza di roncola tira giù i rovi tira giù il bosco e allarga il suo campo e in questo modo che per secoli hanno dato da mangiare ha sempre più gente e poi arrivano un certo punto che si accorgono che di terra non ce n'è più noi abbiamo dei sintomi già nel 200 ecco nel 200 abbiamo per la prima volta delle autorità che fanno delle leggi per proteggere dei boschi per esempio dicendo quel po di bosco che è rimasto sul nostro territorio vietato a batterlo perchè il bosco è indispensabile naturalmente le cose che sono indispensabili per vivere il medioevo sono il grano per fare il pane il vino che è un fondamento dell'alimentazione e la legna per scaldarsi nei testamenti un bravo padre di famiglia che muore e lascia la moglie vedova e non si fida che i figli come dire la trattino bene fissa per testamento quanta farina quanto vino e quanta legna i figli devono dare alla madre e quello e l'indispensabile del bosco ci vuole ma nel 200 cominciamo ad avere delle autorità che dicono qui se non fermiamo questi che con la roncola tirano giù per coltivare il grano rimarremo senza bosco e poi cos'altro altri sintomi alla fine del medioevo si coltiva il grano la segala a 1.500 metri di altezza si coltiva dei cereali in montagna dove la terra non rende niente con quel clima non vale la pena diciamo noi loro avrebbero detto o non vale la pena noi moriamo di fame se no però è chiaro che sei anche riesci a terrazzare in montagna ea seminare cereali a 1000 o 1500 metri di altezza però ti renderanno poco poco e dopo un po quella terra li sarà esaurita in sostanza l'europa all'inizio del 300 rispetto ai suoi mezzi tecnologici è arrivata la massima espansione possibile non ci si può più allargare e c'è un momento in cui la gente continua a fare figli e però il prodotto che arriva sul mercato è sempre quello e se quest'anno il raccolto è cattivo saremo in così tanti disperati disposti a pagare qualunque cifra pur di avere del grano che ai prezzi schizzeranno in su e quindi questa è la prima cosa la popolazione europea ha continuato a crescere fino al punto in cui non era più possibile dar da mangiare a tutti e questa situazione è aggravata da un clima impazzito che fa sì che appunto anche quando va tutto bene è d'accordo si riesce a dar da mangiare ora tutti con fatica e quando va male quando va male la gente muore di fame questo è il primo aspetto per cui noi parliamo del trecento con un secolo di crisi e per tutto il secolo noi continueremo a vedere queste oscillazioni folli dei prezzi per cui in certi anni il raccolto è talmente cattivo che il grano appunto non costa più neanche 1 2 3 ma costa 20 euro al chilo in certi momenti poi però c'è un secondo aspetto della crisi che in un certo senso è la soluzione del primo però è una di quelle soluzioni che insomma ti fanno venire un po l'angoscia gli ho detto che la prima grande carestia europea è del 1315 16 17 piove sempre di primavera e in estate i raccolti marciscono e la gente muore si va avanti bene o male per qua per una generazione ancora una carestia così tremenda non torna più però la situazione è sempre drammatica i poveri sono sempre sottonutriti e poi e poi nel 1347 all'improvviso compare una malattia che nessuno aveva mai sentito che nessuno sa cosa sia e contro cui nessuno sa cosa fare la chiamano la peste perché è un termine che c'è nel loro lessico nei negli storici antichi si legge che ci fu la pesc ad atene al tempo di peric e la peste a roma al tempo di marco aurelio e la peste a costantinopoli al tempo di giustiniano noi non sappiamo se la stessa malattia o è un'altra loro la chiamano la peste perché il termine che usano quando una malattia improvvisa contagiosissima comincia a sterminare la gente questa malattia arriva arriva dall'asia è un mondo globalizzato perché beninteso è io vi sto parlando di come i poveri faticano a tirare avanti ma quello continua a essere un mondo ricco pieno di mercanti che fanno un sacco di soldi e che sono andati sulle orme di marco polo in cina e in medioriente le importazioni le esportazioni fanno fare profitti giganteschi su una nave che arriva dal mar nero nel 1347 arriva a messina appunto qualcuno ammalato di una malattia che nessuno sapeva prima cosa fosse e questa malattia si scopre subito che è contagiosissima e che ammazza la peste poi è stata studiata ristudiata alla fine dell'ottocento e stato trovato l'agente patogeno che la provoca anche se poi in realtà lo sapete che i microbi per parlare in termini non scientifici insomma i microbi mutano continuamente per cui non si amiche sicuri noi che quello che conosciamo noi come la peste sia davvero quello che si manifestava allora noi abbiamo avendo tutti letto il manzoni che racconta la peste di milano del 1630 abbiamo tutti in mente la peste bubbonica quando gonfiano i linfonodi ecco in realtà la peste bubbonica anche se fa orrore non è la più mortale la peste veramente pericolosa due pericolose ma il tasso di mortalità pazzesco c'è dalla peste polmonare in pratica è una super polmonite in un'epoca che non agli antibiotici per cui la gente si ammala arriva la febbre a 40 41 23 giorni e la gente muore questa malattia enormemente contagiosa nel 1348 investe tutta italia l'europa meridionale la racconta il boccaccio nel decameron la peste a firenze nel 49 arriva in inghilterra in scandinavia è una malattia devastante noi non sappiamo quanta percentuale della popolazione uccide perché loro non hanno granché come anagrafe in qualche città si possono provare a fare dei conti in altri casi si fanno delle stime però diciamo che un terzo della popolazione europea probabilmente muore nel giro di quei mesi nei quali la peste si ferma in una certa località ovviamente dal nostro punto di vista è anche la loro è una tragedia sconvolgente però fa impressione come loro in realtà una volta finita questa cosa non si fermano a piangere su quello che è successo ripartono quella è una società che ha una vitalità incredibile per cui immediatamente dopo si ricomincia la politica gli affari la guerra i profitti e naturalmente ci si risposa e si fanno bambini per cui in realtà nonostante questo taglio drastico un terzo della popolazione se non altro adesso c'è da mangiare più o meno per tutti crescono di nuovo fanno un sacco di bambini se la dimenticano dodici o tredici anni dopo 1361 ritorna eri fa lo stesso giro attraversa tutta europa stavolta forse non ammazza un terzo della popolazione ma ammazza comunque un infinità di gente in zone dove quello del 48 si era sentita poco a milano per esempio quando il 48 non era quasi arrivata quella del 61 arriva e fa strage inoltre loro si accorgono di una cosa questa peste nel 1361 ammazza i bambini in particolare che sono nati dopo e quindi non sono immunizzati in nessun modo e quindi tutto quel recupero demografico che c'era stato viene di nuovo rischia ciato e da questo momento in poi per altre volte ritorna mai con la violenza della prima volta e neanche della seconda però nel corso del trecento e dei primi del quattrocento c'è tutto ogni 10 15 anni l'epidemia arriva e ogni volta si mangia il 10 per cento il 15 per cento della popolazione io ho fatto una volta il conto di quello che sarebbe successo a me se io fossi nato nel trecento io sono nato nel 1959 se fossi nato nel 1359 la prima epidemia l'avrei scampato è stata nel 48 io sono nato nel 1359 quando ho due anni nel 61 arriva la nuova epidemia che ammazza soprattutto i bambini non li ammazza tutti uno sopravvive la successiva è arrivata nel tra il 71 e il 74 quando io avevo fra i 12 ei 15 anni immaginiamo di sopravvivere anche a quella la successiva arriva nell 81 quando io ho 22 anni sopravvivi anche a quella ne arriva un'altra violentissima la più violenta dopo la prima 1399 cioè quando io avevo 40 anni vabbè a 40 anni e già fatto delle cose comunque compresi dei figli però capite cosa vuol dire per le generazioni che si sono trovate in questa situazione il risultato è che mentre una singola epidemia per quanto terribile non avrebbe impedito alla popolazione di crescere di nuovo come è successo dopo la seconda guerra mondiale no che c'è stato il baby boom e di cole in pochissimi anni le perdite umane sono state colmate e invece questa successione di epidemie significa che la popolazione non ce la fa proprio più a crescere e all'inizio del quattrocento noi possiamo calcolare che a occhio e croce la popolazione dell'europa è la metà rispetto a quella che era un secolo prima beninteso tutto questo con queste ondate di peste che poi sono distanziate nel tra l'una e l'altra la vita va avanti e vanno avanti gli affari e va avanti anche la crescita in un certo senso perché quella è una società che sta accumulando anche conoscenze idee all'inizio del quattrocento noi vediamo se guardiamo alla popolazione un'europa devastata la metà della popolazione rispetto a un secolo prima ma all'inizio del quattrocento e quando cominciano a lavorare donatello masaccio cioè sta cominciando il rinascimento la generazione che ha creato il rinascimento è nata nel pieno di questa tragedia il che già questo basta farci capire la forza che ha in realtà questa questa società medievale però una popolazione dimezzata appunto chi dà il senso quanto abbandono quante cose interrotte ecco le cose interrotte se volete avere l'immagine plastica di quello che ha voluto dire in certi casi la peste se siete stati a siena avete presente il duomo di siena costruzione immensa rispetto a quella che oggi è una cittadina credo che oggi la popolazione di siena possa starci tutta dentro al duomo il duomo di siena è immenso e stato creato da una città che nella prima metà del trecento era straricca piena di popolazione formicolante di attività piena di soldi che vengono investiti in questo gigantesco cantiere alla fine hanno costruito questa immensa cattedrale che è sproporzionata oggi lo era ancora di più allora rispetto agli abitanti della città ma è il simbolo di come siena è orgogliosa ricca e potente ora prossima volta che ci andate fate caso se uno guarda il duomo di siena dalla facciata giù in fondo si distacca un muro dal fianco del duomo un muro che arriva fino a un certo punto a qualche bifora in parte è rivestito già di marmo e poi finisce lì non porta da nessuna parte a siena verso la metà del trecento avevano deciso che il duomo di siena era troppo piccolo perché per come erano ricchi loro e per come pensavano di crescere volevano fare qualcosa di più dei fiorentini stavano lavorando a santa maria del fiore naturalmente quindi sei mesi dovevano tenere il passo avevano pensato va bene il duomo attuale diventerà il transetto di quello nuovo transetto sapete la cattedrale hanno forma di croce è il lato corto e il transetto noi prendiamo la cattedrale che abbiamo adesso e diventerà la parte corta di quella nuova e hanno cominciato a costruirla erano arrivati a quel pezzo di muro quando è arrivata la peste e siena si è svuotata e benché poi siena sia ripartita è rimasta ancora per un po una città di mercanti di banchieri ma non ha mai più avuto la forza di andare avanti e quei lavori sono rimasti bloccati lì ecco la fotografia di quello che è successo in quella città quando è arrivata la peste e uno potrebbe pensare va bene almeno però abbiamo risolto un problema quella di dar da mangiare a tutti ed a un certo punto di vista è anche vero perché adesso negli anni normali se dio vuole effettivamente il grano non costa niente che il grano non costi niente non sono tutti contenti i produttori di grano per esempio non sono contenti per niente però insomma negli anni normali mangiano tutti certo il problema è che il clima continua a essere pazzo e quindi gli anni normali ce ne sono pochi e il clima fa quello che vuole e quindi i prezzi continuano lo stesso a oscillare non è bastato dimezzare la popolazione per essere sicuri che tutti mangiano a sazietà anche perché c'è anche un altro problema che fa del trecento un secolo di crisi cordate come si diceva una volta liberaci signore da peste fame e guerra ecco peste fame e le abbiamo fatte rimane la guerra la guerra naturalmente c'è sempre stata in ogni epoca e nel medioevo nei secoli di grande crescita medievale la guerra c'era dappertutto ma erano guerre su piccola scala forse proprio perché la guerra era una cosa familiare normale per noi oggi è difficile immaginarlo perché per noi la guerra è proprio un interruzione della vita normale ed è una tragedia che nessuno vuole almeno a parole nel medioevo non era così la guerra è un modo normale di risolvere i problemi abbiamo delle controversie e vediamo chi e piu forte non riusciamo a metterci d'accordo la guerra è sempre la possibile soluzione guerra e la soluzione quando due città sono in contrasto perché perché noi vi abbiamo chiesto di non far più pagare il pedaggio ai nostri mercanti sulle vostre strade e voi ci avete risposto picche e noi non abbiamo voglia di sopportare la vostra insolenza ve la facciamo vedere noi siamo più forti vi dichiariamo guerra può anche capitare banalmente fra due signori di due castelli vicini e sono anni che litighiamo perché le tue vacche vengono a pascolare al di là del torrente ma non siamo d'accordo che il torrente il confine fra le nostre signori e dice no a me non risulta io leva che le mando anche oltre sicuro sicuro va bene allora ti sfido sappi che d'ora in poi siamo in guerra d'ora in poi siamo in guerra vuol dire chiamo i miei fratelli miei cugini e qualcuno dei miei collaboratori più fidati e dico allora oggi giovedì vi va bene sabato dai sabato mattina tutti qua a cavallo armati portate gli amici e andiamo a dargli una bella lezione ai nostri vicini di là si attraversa il fiume si va da loro si tagliano le viti si brucia qualche capanna di contadini gli portiamo via le vacche se hanno coraggio vengono fuori e combattiamo e se non ce ne torniamo a casa la guerra è finita ea quel punto la guerra e questo è presente dappertutto ma è su piccolissima scala quindi la sua capacità distruttiva è limitatissimo sono guerre combattute da pochi uomini e che durano qualche giorno nel trecento c'è stata una guerra di cui tutti voi vi ricordate che si chiama la guerra dei cent'anni prima duravano qualche giorno il trecento e un'altra cosa ma proprio perché è una società che è diventata più ricca intanto tutti sono un po più ricchi ma soprattutto il re sono più ricchi i comuni i governi sono più ricchi le tasse rendono ci sono più soldi e allora possono venire idee più ambiziosi la guerra dei cent'anni dura cent'anni perché è la guerra è una guerra fra due città o due comuni due signori locali e la guerra con cui il re d'inghilterra vuole conquistare il regno di francia e ha abbastanza soldi è abbastanza ottimismo e da poter concepire il progetto ma non abbastanza per portarlo a termine e quindi rimangono infognati in questa situazione in cui i due paesi sono in guerra in certi momenti fan delle tregue beninteso è però complessivamente appena il re d'inghilterra sente di avere la possibilità di farlo la guerra ricomincia e la guerra vuol dire ancora adesso attraversare il territorio nemico e devastare portar via il bestiame distruggere i raccolti ma ma lo si fa su più grande scala perché ci sono più soldi e quindi più mercenari che combattono queste guerre naturalmente se combatti una guerra pagando bene i mercenari e l'idea di pagare bene perché costano sono specialisti un mercenario ha fatto un bell'investimento un cavallo da guerra questo come una ferrari l'armatura costa addestrarsi per anni a saper combattere a cavallo in armatura costa i mercenari costano carissimi i rei soldi li hanno quando non li hanno più li prendono in prestito quando sono infognati nei debiti non riescono più a far fronte dichiarano ai banchieri che non pagheranno i debiti tanto chi mi può costringere ecco una dimensione della crisi del 300 capita sempre di dimenticare mi è venuta fuori bene adesso è che in questo mondo dove il credito è importante i soldi girano e non ce n'è mai abbastanza però è il re di francia d'inghilterra prendono soldi a valanghe dalle banche italiane di san paolo e non esisteva ancora all'epoca per fortuna e nasce due secoli dopo se non avrebbe prestato sicuramente anche il san paolo soldi al re d'inghilterra come fanno le grandi banche fiorentine i bar di peruzzi ai quali un certo punto e re d'inghilterra dice mi dispiace io non ho soldi quindi non vi paga e chi lo può costringere e le banche falliscono naturalmente a quel punto ed essendo finiti i soldi il re dice ai mercenari io purtroppo a lo so che la guerra non è finita ma non ho più soldi quindi la sospenderei ei mercenari chi li mantiene continuano la guerra per conto proprio tanto il meccanismo è chiaro si va in giro per la francia a bruciare a saccheggiare ea vivere alle spalle dei contadini in italia 1 dice non c'è la guerra dei cent'anni ma in italia ci sono i visconti che sognano di diventare re d'italia o almeno tutti gli altri stati italiani hanno una paura tremenda che gli visconti vogliano fare questo e quindi e quindi bisogna combatterle bisogna frenarli venezia firenze il papa e queste guerre durano anni e anni perché ormai sono guerre fra stati strutturati che tassano spietatamente e quindi hanno i soldi da spendere ma anche in italia un certo punto i soldi finiscono ai mercenari a questo punto si aggirano per l'italia quando incontrano una città fanno sapere che o vengono pagati o saccheggeranno quella città e le città padano guerra va avanti va avanti va avanti il mercante che dovrebbe andare alla fiera si informa prima è sicura la strada da torino fino a susa che c'è la fiera di susa domani o sono segnalati gruppi di con gli uomini d'arme nel zona perché se sono segnalati nelle ultime settimane gruppi di uomini d'arme nella zona io magari non ci vado domattina alla fiera di susa perché se mi fermano lungo la strada con la mia carovana di muletti carichi di merci va già bene se porto a casa la pelle e alla fiera di susa non arriva nessuno quell'anno è e funziona così e i contadini quando va bene ci sono gli uomini d'arme che vengono a sistemarsi ii e vanno all'osteria e mangiano e bevono e ci stanno qualche settimana e poi se ne vanno e non pagano il conto ci sono anche uomini d'arme onesti che lasciano in genere l'armatura impegno è sì se più di un ad un documento in proposito però molti invece se ne vanno senza pagare e chi li costringe ecco la guerra senza essere devastante non ci sono i bombardamenti aerei d'accordo però è permanente e quindi è qualcosa che frena in modo permanente l'attività economica i commerci sono danneggiati rallentati la circolazione monetaria rallenta i raccolti in certe zone sono devastati molta gente viene ucciso catturata costretta a pagare un riscatto insomma allora come capite gli storici di fronte a un quadro di questo genere a un certo punto hanno detto senti facciamo che riassumere tutto in una formula la crisi del trecento generazioni e generazioni che sono vissute in un mondo in cui la crescita si è interrotta i raccolti vanno spesso male la peste arriva tutti i momenti ad ammazzare la gente la guerra è dappertutto poi gli storici hanno questa abitudine di vedere le cose un po da lontano un secolo è un tempo incredibilmente lungo nessuno vissuto allora ha fatto in tempo a vedere tutte queste cose che io vi sto raccontando ma noi li vediamo da lontano e quindi ci viene naturale collegare anche le altre cose fare un quadro unitario tutto questo dal punto di vista del morale degli umori fuori della gente che effetto ha avuto perché la crisi è anche questo è oggi ci siamo abituati perché per noi la crisi e anche lui e la fiducia dei mercati come dicono gli economisti e quindi è importante che la gente senta che si vive in un mondo dove va bene ci sono delle difficoltà però bene o male c'è speranza ecco nel mondo del trecento quanta speranza c'è e ci sono altri fattori che la fanno diminuire la speranza mi dicevo che un mondo cristiano profondamente cristiano cattolico tutta europa non c'è ancora stata la riforma protestante sono cattolici dalla sicilia alla scandinavia e tutto questo mondo guarda al papa come alla sua guida morale beninteso da sempre ci sono proteste critiche pettegolezzi la corte di roma è corrotta la chiesa è diventata una grande macchina amministrativa che succhia soldi che distribuisce benefici e prebende anche a persone non meritevoli non tutti i cardinali non tutti i vescovi non tutti i parroci sono persone specchiate anzi da sempre ci sono critiche ed è così perché la chiesa è un'enorme macchina amministrativa che da roma governa un'infinità di realtà locali e i soldi girano dappertutto perché ogni vescovo ogni parroco d'europa paga delle tasse che vanno a roma e in tante parti d'europa la gente mugugna perché i soldi nostri vanno a roma ecco roma ladrona dopodiché dopo di che però al tempo stesso c'è la sensazione che la chiesa è la struttura che garantisce a tutti comunque istruzione insegnamento morale guida è un orizzonte pieno di difetti e questo è inevitabile perché gli uomini sono peccatori ma è un orizzonte collettivo comune e poi all'inizio del trecento succede che il papa si scontra violentemente con il re di francia filippo il bello la francia all'epoca è la grande potenza e come se fossero oggi gli stati uniti è il paese più popoloso più ricco del mondo cristiano e il papa si scontra con il re di francia proprio perché il re di francia come dire si sta abituando all'idea che nel regno di francia comanda lui e che anche il clero deve obbedire al re e non al papa e deve pagare tasse al re e non al papa e allora e allora il papa non è tanto contento naturalmente il papa bonifacio viii il papa formidabile e si arriva allo scontro violentissimo il re di francia dei suoi emissari che addirittura restano il papa a un certo punto lo schiaffeggiano papa poi viene liberato ma muore di crepacuore poco dopo eleggono il nuovo papa qual è la priorità politica del nuovo papa bisogna fare la pace con re di francia per forza e la grande potenza del mondo cristiano il grande protettore della chiesa bisogna fare la pace e succede una cosa che noi siccome la studiamo a scuola ci sembra una banalità è ovvio il papato avignonese certo c'è stato il papato che però molto tempo anziché risiedere a roma è andato ad avignone effettivamente il papa all'inizio del trecento a un certo punto decide che per negoziare meglio con re di francia si trasferisce ad avignone che è un possedimento del papa però in francia dove c'è di più comodo si trasferisce lì e poi ci rimane e dopo un po la gente comincia a chiedersi quand'è che torna a roma e per adesso non è previsto ma ciò ovviamente torneremo a roma certo se sì ma per il momento non è ancora previsto non sappiamo bene quando torneremo dopo di che ci resta per settant'anni allora ripeto noi questa cosa il papato avignonese la cattività avignonese si diceva anche nei vecchi manuali no siccome è successo certo punto lo consideriamo una abbastanza banale provate a pensare oggi oggi che pure non siamo più una società integralmente cattolica ha moltissima gente non importa niente di quello che può fare o dire il papa ma pensate per i cattolici più convinti cosa vorrebbe dire immaginate il papa che a un certo punto dopo un furibondo litigio col presidente degli stati uniti con l'attuale presidente non ci sarebbe da stupirsi direi probabilmente e poi però bisogna trovare un modo di mettersi d'accordo e il papa provvisoriamente avverte che il governo della chiesa da roma in san pietro si trasferisce a baltimora e va a baltimora e poi non torna più provate a immaginare il disagio crescente che provocherebbe questa situazione dopo di che dopo 70 anni che è lì il papa finalmente decide di tornare a roma il papa tornato a roma litiga immediatamente con i cardinali che l'hanno eletto i quali cardinali si riuniscono di nuovo dichiarano che si erano sbagliati eleggono un altro papa il quale torna ad avignone e ci sono un papà a roma e uno ad avignone ognuno dei quali scomunica l'altro dichiarando che è l'altro è un falso papa e i cristiani si guardano intorno sbigottiti non saprebbero cosa fare se non fosse che il loro re si premurano tutti a dire ciascuno nel nostro regno il vero papà è quello in francia per esempio il vero papà che lo di avignone non vi stupirà la cosa è il re di francia avverte i suoi sudditi che devono credere al papa di avignone ora capite cosa vuol dire questo in un mondo dove sono tutti cristiani e dove quello che fa la chiesa è sotto i riflettori e tutti ci tengono molto dal punto di vista del morale degli umori non c'è dubbio non c'è dubbio che quello un momento veramente ci sarebbe ancora altro è il trecento e un mese un mese addio è un anno adesso riprende il controllo 300 e un secolo mi dicono è un secolo di rivolte di rivolte popolari di rivolte contadine a firenze è una città industriale addirittura di rivolte degli operai ciampi lavoranti della lana e anche questo gli storici lo mettono nel conto magari esageriamo la rivolta non vuol mica dire necessariamente che le cose vanno molto male anzi potrebbe essere un bel sintomo del fatto che ci sono che c'è voglia di cambiarlo il mondo ecco però mettendo tutto insieme ecco questo è il quadro della crisi del 300 dopodiché dopodiché come vi dicevo è una crisi strana perché uno si aspetterebbe che durante la crisi succedesse come successo negli anni trenta e come succede oggi che per molti il tenore di vita peggiora e che complessivamente non vede una riduzione delle energie degli investimenti un senso di ristagno ecco dell'attività nel trecento non è così nel trecento negli spazi che si riesce a ricavare tra una guerra un'epidemia una crisi morale eccetera tutto continua a crescere il tenore di vita quando noi possiamo misurarlo continua a crescere la qualità degli oggetti prodotti questo è molto importante perché il medioevo per secoli come dire ha prodotto oggetti edifici opere d'arte di una qualità magari interessantissima ecco ma non di grande raffinatezza il trecento e un secolo in cui la raffinatezza di qualunque oggetto prodotto aumenta in modo sbalorditivo e le citta continuano essere piena di cantieri nuove chiese nuovi palazzi nuovi edifici e poi appunto nel pieno del disastro nascono i ghiberti che nasce nel 1378 i donatello che nasce nel 1386 masaccio che nasce nel 1400 1 tutte queste energie e ancora una cosa che lo dico dal mio punto di vista molto particolare di storico noi ovviamente tutte le cose che vi raccontiamo possiamo farlo perché abbiamo delle informazioni che il passato ci ha trasmesso documenti sia oggetti edifici monete opere d'arte ma soprattutto poi cose scritte testi di tutti i tipi dal trattato teologico alla divina commedia al banale e documento d'archivio perché un tizio è andato dal notaio per comprare casa ea noi è arrivato il documento oppure il documento prodotta da un'amministrazione che ha fatto un elenco di contribuenti per la riscossione della prossima imposta annuale nel trecento la quantità di documenti prodotti aumenta enormemente tra l'altro hanno inventato la carta da un po di tempo e nel trecento lui primo usava la pergamena capite pelle di animali trattata in modo meraviglioso però costosissima a quel punto dimensione della carta è una di quelle rivoluzioni poi verrà nel quattrocento all'invenzione della stampa ma intanto già nel duecento hanno inventato la carta e nel trecento la usano per cui gli archivi sono strapieni di materiali prodotti in quell'epoca tutto sta crescendo nonostante tutto le amministrazioni stanno crescendo i governi sanno di più della popolazione della ricchezza esistente allora c'è qualcosa che non torna è in realtà andando a vedere da vicino si scopre che la crisi per come si è manifestata nel trecento la fame la peste soprattutto anche la guerra è e perfino il papato di avignone avuto dei risvolti positivi non so se farò in tempo a dire veli tutti ma diciamo i più importanti ognuna di questi fattori di crisi ha provocato anche un contraccolpo positivo un contraccolpo che chi è stato pronto a capire come andavano le cose ha potuto usare per prosperare e mi spiego intanto naturalmente va detta una cosa è e cinico dirlo ma tenete conto che la peste e come la bomba n vi ricordate quando si parlava della bomba n vent'anni fa la bomba che uccide le persone ma senza far esplodere demolire gli edifici erano delle nuove armi di cui si favoleggiava tanto tempo fa la peste è ovviamente una tragedia spaventosa prova con l'enorme quantita di dolore però poi diciamo c'era una volta che l'epidemia è finita e la popolazione si trova molto diminuita ma la quantità di alloggi di merci di moneta di conti in banca quale è rimasto uguale si spartiscono tutto in un numero molto più ridotto di persone e ripeto senza essere cinici perché il dolore bisogna metterle per un conto però una volta che hai finito ci rimbocchiamo le maniche allora qual è la situazione è morto mio cugino e ereditò l'alloggio è morto il mio concorrente e adesso della mia via ci sono soltanto io caro la bottega che fa queste cose i conti in banca dei morti vengono ereditati dai vivi e chi è rimasto solo si risposa e comincia a fare bambini ma al di là di questo che è una cosa un po impressionistica c'è proprio un meccanismo preciso che si mette in movimento e il meccanismo è questo supponiamo di essere a firenze grande città industriale tessile la lana cosa vuol dire per l'epoca città industriale non hanno i motori a scoppio quindi non hanno i macchinari non hanno i capannoni delle nostre industrie però è un'industria basata sul lavoro a domicilio per arrivare dalla lana grezza appena tagliata dalla pecora ha un tessuto raffinato c'è tutta una serie di operazioni lavorative è una città come firenze e piena di operai specializzati uomini e donne specializzati in queste operazioni l'industria tessile vuol dire che l'imprenditore il lana jolo fa venire la lana grezza all'ingrosso dall'inghilterra dalla spagna carovane di muli che arrivano tutti i giorni cariche di grandi lana grezza e poi la distribuisce a domicilio e ci sono quelli che la cardano la pettinano per ripulirla dalle impurità e poi ci sono quelle le donne che la filano e poi ci sono i tessitori che la tessono ea quel punto quando hai il tessuto di base poi l'imprenditore via via ritira il lavoro lo ridistribuisce a quelli che fanno la tappa successiva e poi ci saranno i tintori che lo tengono e così via ci sono anche dei macchinari e perché alcune fasi si possono fare a pressione in certi casi occorre pressare il tessuto e l'oro anche se non hanno il motore a scoppio però una fonte di energia ce l'hanno e l'acqua i fiumi e quindi lungo i fiumi ei canali in tutte le città ci sono grandi macchinari ci sono sì di legno tutto di legno con ruote dentate eccetera che azionano presse allora molte di queste fasi sono fatte appunto a domicilio da operai e operaie pagati pochissimo e che continuamente protestano perché il padrone bar a barra sul peso che vivono facendo la fame questi operai bene c'è stata la peste il nye olo sopravvissuto quando si ricomincia a lavorare fa il giro dei suoi operai e bussa e qui non ci abita più nessuno e bus di nuovo e anche questi sono morti finalmente bussagli aprono come stai come stai ce l'abbiamo fatta siamo sopravvissuti adesso si ricomincia domani ti mando il garzone con la solita quantità di lana grezza dakar dare e il cardatore dice va bene però dobbiamo parlare del salario e il padrone dice il salario come prima no un soldo al giorno e il cardatore dice no un soldo giorno non mi basta a questo punto il padrone lo manda al diavolo gli chiede chi crede di essere gli dice che finirà molto male se continua a comportarsi in questo modo sbatte la porta va a bussare dal prossimo anche il prossimo gli dice la stessa cosa un soldo al giorno non mi basta più ne voglio 2 e mia moglie 1 anziché mezzo si sa chi lavora delle donne vale molto meno degli uomini ma comunque anche loro vengono pagate dopo un po il padrone si rende conto che non lavora nessuno se non gli aumentano il salario e se lui sbatte la porta e se ne va il suo concorrente è pronto a pagarlo quel salario più alto a questo punto la reazione della maiolo e di dire è una vergogna che la concorrenza paghi dei salari così alti bisogna mettere fine a questo scandalo si va dal governo e si dice dobbiamo assolutamente riportare gli operai alla ragione e far finire queste pretese che gli operai si sono messi in testa dovete fare una legge che stabilisca un tetto un salario massimo che nessuno deve superare il governo a volte lo fa a volte no ma non serve a niente c'è la concorrenza e se la maiolo vuole gli operai deve pagarli di lana jolo tempesta e maledice ma alla fine paga gli operai prendono più soldi di prima o in campagna e la stessa cosa è il grande proprietario terriero che produce grano sui suoi lati fondi e ha bisogno di mietitori per la mietitura è abituato a pagarli poco ma dopo la festa i mietitori chiedono di essere pagati meglio il padrone si mette le mani nei capelli perché la domanda è diminuita la popolazione è diminuita il grano non lo vuole più nessuno vado in rovina però comunque se lo vuoi mietere devi pagare più di prima allora in modo strutturale e permanente per generazioni e generazioni i poveri hanno più soldi in tasca di prima quindi quindi tranne negli anni veramente disastrosi quando si muore di fame però in genere si rimpinzano di pane a sazietà tutti quanti a questo punto dopo che hanno tutti mangiato a sazietà il pane il capofamiglia ha ancora dei soldi in tasca cosa fa io una volta ho raccontato questa cosa in un corso di aggiornamento per manager e uno mi ha risposto in veste non investe naturalmente l'operaio fiorentino del 300 ma adesso che hanno tutti mangiato a sazietà saluta la moglie eva all'osteria a bere con gli amici e stranamente nonostante la popolazione sia diminuita il numero delle osterie non diminuisce anzi aumenta e mentre il prezzo del grano è sempre in crisi il prezzo del vino tiene tiene mica male anzi è in campagna mentre quelli che producono grano coltura che richiede molta manodopera e quindi in tempi di salari alti c'è da svenarsi e per di più i prezzi sono mediamente diminuiti ecco e 15 lamentano tutti ma quelli che producono il vino invece dicono no no è nostro però piuttosto bene tanto che in molte zone qualcuno dice ma io questo campo di grano tutto sommato cipian tassi mai un po di filari di vite in mezzo per fare un po di vino in tutta italia e in tutta europa comincia a diffondersi un nuovo tipo di coltura che loro chiamano al teno per kuyt o nel campo di grano ci sei mini lo stesso un po di grano che non va mai male ma poi ci metti la vite oppure ci metti alberi da frutta e li colleghi anche quelli con le vite e ci fai anche il vino e chi fa il vino prospera e a questo punto l'operaio tornato a casa dopo aver bevuto all'osteria con gli amici si scopre che ha ancora qualche soldo in tasca cosa fanno a questo punto domenica si mangia carne e magari anche giovedì poi venerdì e sabato e digiuno naturalmente come sapete in quel mondo precetti cristiani si mangia più carne e benché la popolazione sia molto diminuita non si sono mai visti così tanti macellari e noi li abbiamo i numeri perché ci sono gli elenchi delle botteghe che pagano le tasse in una città una quantità di macellai sbalorditiva la corporazione dei macellai nella politica cittadina diventa una corporazione importante ma naturalmente i macellai sono quelli che poi fanno venire il bestiame dalla campagna e quindi anche quelli che in campania allevano bestiame mentre il loro vicino che fa grano si lamenta tutto il tempo quelli che fanno il bestiame neanche un po tira il mercato eccome anzi ci allarghiamo perché dopotutto tutto questo grano non serve mica più facessimo più prato magari più pascolo certo però il prato da solo bisogna irrigarlo il prato se vuoi avere davvero dei buoni raccolti di fieno e poter avere tanto bestiame allora devi irrigarlo il regalo non è mica uno scherzo ci vogliono degli investimenti i soldi li troviamo già dei secoli precedenti si scavavano reti di canali quelli che noi chiamiamo le balere no le rocce insomma per irrigare ma nel trecento nel quattrocento c'è un investimento enorme perché trasformare un prato secco come dicono loro in un prato umido irrigato vuol dire che i profitti si moltiplicano e quindi si investe e nascere in quelle in quell epoca lì che nasce veramente tutta la rete di beale re di rogge che scandisce ancora oggi le nostre campagne e tutti quelli che possono cominciano ad allevare bestiame e a forza di allevare bestiame è ovviamente tante altre belle cose il latte per esempio quindi il formaggio una volta bestiame ce n'era poco perché se devi fare grano per nutrire così tanta gente non hai molto spazio per fare prato fieno lo fai mai abbastanza adesso invece c'è la possibilità quindi tanto bestiame tanto formaggio nella pianura padana cominciano a diventare diffusi dei formaggi meravigliosi che si esportano uno si chiama il parmigiano le cui prime menzioni sono proprio nel trecento e che già allora è esportato finché nel rinascimento sarà un consumo favorito dei sultani a costantinopoli e tutto questo perché la massa della popolazione i poveri hanno più soldi in tasca e quindi i loro consumi orientano la produzione e quelli che in campania continuano a fare grano come si è sempre fatta e non hanno voglia di innovare sono in crisi ma quelli che capiscono cosa sta succedendo fanno i soldi e finalmente dopo tutto questo la moglie dell'operaio quando lui è addormentato a letto si accorge che c'è ancora un soldino in tasca lo tira via e lo mette nel salvadanaio una volta nella vita ci facciamo un vestito non come finora che siccome tutti te sono in casa noi siam tutti vestiti con tessuti fatti in casa naturalmente ogni madre di famiglia stesse naturalmente questi panni non li facciamo mica tingere non ci sono i soldi e quindi la povera gente è vestita di grigio grigio chiaro perché e vestite di abiti fatti in casa e non tinti ma una volta nella vita andiamo anche noi poveri andiamo anche noi dal mercante di panni e compriamo dei panni belli però beninteso non i velluti broccati con cui si vestono i signori noi vogliamo dei panni belli solidi resistenti ma senza lusso senza spreco e sia chiaro ci sono panni così fino a ieri no perché i poveri se li fanno in casa e i ricchi vogliono i broccati ma adesso c'è una domanda e qualcuno comincia a capire c'è un mercato che si sta aprendo bisogna produrre dei panni per quel mercato quindi dei panni che non costino molto e mentre le città come firenze che continuano a pensare al mercato di lusso e fanno panni di lusso tirano avanti benissimo ma senza grandi innovazioni e grande crescita nascono un'infinità di località dove si fanno panni di lana che per obbligo per decisione collettiva delle autorità di quei posti e dei mercanti associati consorziati che dicono noi facciamo panni scadenti noi facciamo panni che costino poco per quel tipo di clientela e poi e poi e poi forse si possono diventare anche altre cose cos'è questo cotone di cui si sente parlare da un po di tempo per esempio proviamo e si fa venire il cotone dall'egitto da cipro e nascono manifatture che producono non panni di lana ma pane di fustagno e il fustagno economico resistente perfetto per i lavoratori i quali per la prima volta in vita loro se lo comprano il panno anziché farlo in casa e poi e poi naturalmente anche la tela in lino tutte queste quindi e ci sono un sacco di qui in piemonte tante città chieri per esempio è una città la cui prosperità prima era basata più che altro sulla banca il prestito di denaro ma a partire dal trecento diventa un centro di produzione di tessuti uomo mercato e lì chi è riuscito a capire come vanno le cose fa i soldi buona sostanza la storia della crisi del 300 e la storia di un'epoca in cui infinite tragedie e provocano enormi sofferenze e dolori ma i meccanismi economici sono tali che aprono delle nuove opportunità perfino la guerra rende qualcosa non volevo dirlo perché un po diseducativo me diciamolo e chiudiamo con questo la guerra rendere bella guerra rende certo eppure devastazione di istruzione i mercenari dovunque vadano mangiano tutto come le cavallette certo ma loro incassano un sacco di soldi invece i mercenari i governi pagano tassano e pagano e i mercenari intascano poi ci sono quelli che appunto scialacquano tutto e rimangono indebitati con l'oste ma molti tornano a casa pieni di soldi la guerra è un grande affare per chi la fa e un disastro per chi lo subisce ma è un grande affare per chi la fa e i mercenari questi guerrieri che combattono a cavallo in armatura con cavalli costosi sono agente che appartiene all'aristocrazia gente che quando torna a casa a da mantenere il castello e la signoria e un certo stile di vita e la moglie che giustamente vuole essere vestita in un certo modo e quindi anche i consumi di lusso in realtà tirano perché gli uomini d'arme il cui gradi cui latifondi a grano ormai rendono poco negli anni buoni però una bella guerra rimette tutti in piedi è la famiglia di nuovo soldi da spendere e mercanti sarchio racing fly spa dai fabbri tortori infinita di produttori che questa clientela ricca mantiene dopodiché i soldi che arrivano in tasca all'uomo d'arme sono in realtà soltanto una piccola una parte di quello che lo stato ha speso per la guerra perché per spendere i soldi lo stato ha dovuto prima riscuoterli tasse poi una volta riscossi registrare tutto in tesoreria e poi mandati di pagamento ai funzionari che devono pagare gli uomini d'arme sia quelli che riscuotono le tasse quelli che trasportano il raccolto quelli che registrano tutto nella capitale e poi quelli a cui i fondi vengono affidati per distribuirli e pagare gli stipendi tutta questa gente non si capisce come mai ma si arricchiscono tutti enormemente c'è un'infinità di gente al servizio del governo che trafficando su questo flusso di denaro si arricchisce e costruiscono palazzi e comprano castelli e investono e si vestono di lusso il borghese arricchito il nobile lo guarda dall'alto in basso ma il borghese più ricco di lui non si sa bene come ha fatto i soldi però li ha e si vede che li sa perché lui e sua moglie sono vestite ecco ecco perché gli oggetti diventa sempre più raffinati ogni produzione migliora i soldi continuano a girare non è una storia come dire me morale e neanche immorale e come sono andate le cose nel caso della crisi del 300 grazie [Applauso]