meta imperiale è l'epoca chi vede il trionfo della retorica e vede soprattutto aumentare sia nel mondo greco che in quello latino ormai peraltro uniti intellettuali studiosi scrittori quali si dedicano esclusivamente o quasi alla prosa e la poca anche delle polemiche di scuola è l'epoca delle contrapposizioni contrapposizioni che in realtà erano andate molto prima e che vanno ricercate li trovate un po in quello che era stato uno sviluppo del moratoria greca in epoca ellenistica in particolare in epoca ellenistica la progressiva perdita di centralità di atene e l'importanza assunta invece da altre città nel non dovremo soprattutto di area asiana aveva fatto sì che cominciasse a prevalere anche sul piano della retorica una tendenza stilistica che si definirà appunto asian esimo per nata in asia con questo test a questo scrittore che si chiamava e jazz ed era stata caratterizzata sin dall'inizio da uno stile estremamente rapida sicura di suono la figura retorica e comunque abbondante periodare complesso da una scrittura decisamente complessa ricca ridondante questa retorica questo stile a questa tendenza aveva visto pone sul finire dell epoca ellenistica in grecia come a roma e ancora di più poi si lamenta l'epoca imperiale un risveglio e una contrapposizione molto netta attraverso gli scrittori cosiddetti atti cisti l'attivismo a roma per esempio un prototipo un modello di atti cinismo è stato ritenuto da sempre giulio cesare lattici smo è chiaramente una tendenza che come la parola stessa vice nasce un po come era stato anche nell'asia nesima da un tentativo di imitare gli scrittori del quinto secolo in particolare pizia i modelli attici fondamentalmente e questo attivismo aveva portato ad una tendenza di scrittura e studente più limpida estremamente più pulita estremamente più semplice e sotto certi aspetti ha deciso catanesi ma si era una realtà contrapposte in più momenti ea più livelli in particolare a decisionismo averlo poi progressivamente portato anche ad una netta contrapposizione tra animalisti e alla logistica in genere gli artisti erano degli hana logisti cioè prevedevano che la lingua cambiasse attraverso schemi fissi e modelli fissi gli anziani per lo più erano invece analista e cioè guardavano alla lingua come a qualche cosa che cambiasse assolutamente attraverso la pratica l'improvvisazione questa questa contrapposizione tra alla maristi alla logistica lattice sti anziani in epoca imperiale all'inizio all'epoca imperiale si codice a diciamo così nella posizione tra due grandi maestri dell'epoca apollodoro di bergamo e teodoro di gara ha portato di bergamo era un un attivista e nella stato maestro augusto teodoro invece che era un analista e vera maestro sarebbe stato poi maestro di tiberio teodoro in particolare per lui è importante perché la sua visione del dei lavoratori ha come appunto di un arte e la sua idea dell'oratore come di un di un di un artista di un di un personaggio di uno studioso comunque capace di improvvisare capace di tirar fuori delle qualità e delle capacità che non sono esclusivamente di tipo tecnico ecco questa visione ci aiuta poi merito a capire anche che cosa accadde un anonimo del sublime perché appunto questo trattato del sublime è un trattato di molto probabilmente va inquadrato proprio nelle polemiche nelle contrapposizioni che agli inizi del primo secolo tra fine proseguo avanti cristo soprattutto all'inizio dell'epoca cristiana proseguo dopo cristo contrappongono i teoremi apollo darei che cos'è il trattato sul sublime e fa potuto sublime in realtà è un un'opera che potremmo oggi classificare come di estetica di critica letteraria che pubblica fu pubblicato per la prima volta intorno alla metà del cinquecento quando appunto fu riscoperto il parigino gregus 2036 di un codice nel decimo secolo con più tardi ne furono ritrovati anche degli altri il grosso problema di quest'opera è stato da sempre che il manoscritto non quello che anch'io con un decimo secolo tanti altri non reca il nome dell'autore o meglio reca una tavola di riepilogo del contributo nella quale compare questa vc dura di un inzio e longhino vale a dire usa nel decimo secolo il copista che aveva rimesso insieme quest'opera non sapeva se attribuirlo a un certo dionigi copioni siamo i due nomi in realtà sono enormi che per lo impongono a tutta una serie di problemi dionisio dionigi potrebbe essere di origine alicarnasso però di origini cafasso aveva posizioni prevalentemente atti ci sta ed è difficile conciliare quello che dice l'anonimo del sublime con le posizioni mg di anni carrasso calcio longino peraltro anche gli un retore difficile da inquadrare perché fu mandato a morte dall'imperatore aureliano nel terzo secolo dopo cristo c'era soltanto a 3 dopo cristo per cui è un'epoca che sembra molto lontana da quella delle dispute retoriche che invece è il primo secolo del resto se pensiamo anche al mondo latino alla cultura latina pensiamola petronio alcuni fatti nel satyricon quintiliano insomma sappiamo che è soprattutto il primo e poi in parte l'inizio del secondo secolo dopo cristo il momento in cui le dispute retoriche sono più forti peraltro il trattato sul sublime sembra molto vicino ad una ad un altro trattato per gli hawks con lo stesso titolo scritto 20mo secolo avanti cristo è attribuito a cecilio rica latte che è un autore di tendenza appunto molto vicina al latte ci sono a cui da questo punto di vista la reazione anche l'allusione nel titolo a questo a questa l'altro grande intellettuale il tempo ci fa pensare con un orizzonte cronologico diverso da quello del iii secolo e quindi di longino negli studi classici sono fiorite attribuzioni diverse per esempio di rostagni pensava che il trattato può essere attribuito proprio a un grande maestro che si chiamava ermagora ed era stato scolaro di teodoro che come abbiamo detto il maestro che forse sembra essere più vicino alle idee del del sublime per anche questa è un'ipotesi insomma che poi è stato in parte abbandonata così si è parlato di eliot e volendo sono state fatte diverse ipotesi che cos'è in realtà il trattato sopprime anche se appunto come dicevamo non possiamo definire con certezza l'autore è un trattato che viene rivolto ad un romano che si chiama postumio terenziano e quindi ci colloca a roma nella roma come si diceva verosimilmente dell'ultimo scorcio del primo secolo avanti cristo con il quale l'autore intende esaminare che cos'è il sublime cioè che cos'è che riesce a indurre a sentimenti e riflessioni elevate e sublime l'eco di un animo grande dice l'anima sublima è qualche cosa che implica un rapporto molto stretto fra il fruitore dell'opera in questo caso l'opera letteraria e l'opera letteraria in senso stretto il sublime qualche cosa che non è alla portata di tutti e sublime quindi prevede un certo tipo di sensibilità da parte di chi si accosta ad una gara il sublime non è alla portata di tutti nemmeno da parte di chi però la scrive un'opera perché chiede prevede che ci siano alcune fonti le chiama péguy da cui si parte per poter arrivare alla sublime che cos'è questo trattato si diceva è un trattato che sostanzialmente si può dividere in due sezioni innanzitutto si definisce che cos'è il sublime e si trattano le cinque fonti del sublime vale a dire le fonti cosiddette innate cioè sono fonti che nessuna parte fanno parte dell'animo dell'autore e sono all'altezza di pensiero e il pathos violento ed entusiastico e poi le fonti tecniche le figure retoriche l'espressione nobile la composizione di l'organizzazione il discorso invito a un certo punto anonima aggiunge anche un riferimento ad una sesta fonte del sublime che sarebbe limitazione dei grandi e non a caso appunto questa operetta sul sublime ci riporta poi tutta una serie di citazioni per esempio a rod e 9 cosiddetta della gelosia di sasso il trattato nel trattato dunque gli autori l'autore dice che il sublime è in grado di soggiogare di avvincere di portare chi si accosta l'opera letteraria ad una sorta di comprensione di elevazione dell'opera stessa l'anonimo scrittore doveva essere uno straordinario critico letterario mostra di avere una padronanza eccezionale sia della terra greca da omero appunto saffo la mostra per esempio di citare la bibbia cita il versetto della genesi ed io disse sia la luce e la luce fu sia la terra e la terra fu cioè mostra di avere una cultura estremamente ampia ed estremamente variegata peraltro l'autore dice chiaramente che il sublime non può avere patria non può avere origine geografica e sublime e proprio di chiunque riesca ad essere educato al bello e riesca ad accedere riesca ad arrivare appunto a concepire un certo tipo di pensieri per cui quando tra l'opera e il fruitore dell'opera si riesce a instaurare questo canale questa particolare empatia appunto si può arrivare al sublime stesso il l'anonimo un come critico letterario è autore anche di confronti importanti per esempio tra apollonio e omero cita passini teocrito cita bacchilide pinna luccica l'edipo re di sofocle nel quale sembra avere una straordinaria la propensione e in alcuni passaggi si pronuncia anche sul problema della decadenza dell'eloquenza che sul quale in effetti il il trattato mostra di avere una posizione estremamente precisa perché fa riferimento ancora la mancanza di libertà che per esempio già tacito individuava nel dialogo serio venatori bus ma fa anche un riferimento alla corruzione dei costumi perché l'aspetto morale per lui e significativo nella misura in cui è da un certo tipo di moralità che può nascere un un sublime teen il sublime forse c'è da dire che il lo scrittore parta da un presupposto importante cioè che è sublime è il frutto di un animo granda è quella la base principale cioè ci vuole il genere ci vuole un certo tipo di spirito ci vuole un certo tipo di qualità che è impossibile raggiungere solo attraverso mezzi stilistici per quanto elevati e per quanto per quanto grande alcuni suoi giudizi su ripide su platone sono rimasti decisamente poi importanti anche nella nella storia degli studi classici c'è un dato pure che interessante sublime non è il bello prima ciò che sconvolge ciò che secondo l'anonimo provoca quella che definisce i classic elp lexis cioè un una sorta di sbigottimento di meraviglie 15 da tutta una serie di personaggi che arrivano a tutto questo note rappresenta anche una serie di lacune per cui un insieme al problema dell'autore anche lo stato del testo sicuramente pone un po di problemi una cosa è certa è un'opera polivalente e all'opera che parte sicuramente da nintendo pedagogico ripeto il destinatario è appunto questo questo questo postumio terenziano però poi supera l'intento pedagogico perché riesce ad arrivare ad altro cioè a dare una definizione che ci porta probabilmente all'estetica fa del sublime il primo grande trattato di estetica questa idea questo tema ritornerà anche nella filosofia per esempio anche di di canto ritornerà c'è per esempio incanto tutta una discussione su sublime matematico e sublima dinamico per cui diciamo che questo anonimo e alla base poi di tutta una serie di importanti sviluppi successivi ed è probabilmente uno dei primi che individua chiaramente alla base dell'arte della grande arte il pathos l'altezza di pensiero cioè qualcosa che fa parte dell'animo di un autore e che nessuna l'arte può essere in grado di insegnare