Critica della Ragion Pratica di Kant
Introduzione
- Seconda delle tre critiche di Immanuel Kant: Critica della Ragion Pura, Critica della Ragion Pratica, Critica del Giudizio.
- Obiettivo della Critica della Ragion Pratica:
- Fondare una morale vera e valida universalmente.
- Kant sostiene una morale assoluta e universale: "la legge morale dentro di noi e il cielo stellato sopra di noi".
- Morale come legge assoluta dentro di noi, universale e valida per tutti gli uomini.
Distinzione tra massime e legge morale
- Massime di comportamento: relative ai singoli individui e situazioni.
- Legge morale: assoluta e universale, non relativa.
- Distinzione tra massime individuali e legge morale universale.
Natura della legge morale
- Legge morale è assoluta, ha a che fare con il bene.
- È valida sempre, ovunque, indipendentemente da culture o epoche storiche.
- Esigenza di Kant: analizzare il comportamento umano per determinare la moralità.
Ragion pratica
- Ragione pratica pura: indipendente dalla sensibilità e dall'esperienza, sempre morale.
- Ragione pratica empirica: basata sull'esperienza, può essere morale o immorale.
- Critica della ragion pratica si concentra su quella empirica, legata all'esperienza e alla libertà.
Moralità e relativismo
- Kant: il fine non giustifica i mezzi.
- Distinzione tra il comportamento morale e immorale nell'esperienza.
- Relativismo: per Kant, la moralità non è relativa; esistono azioni universalmente morali e immorali.
Morale universale
- Obiettivo di Kant: fondare una morale universale valida per l'uomo finito.
- Legge morale: non derivata da condizionamenti esterni o vantaggi personali.
- Autonomia morale: un'azione è morale se non è dettata da pressioni esterne.
Conclusioni
- Kant elabora una morale per l'uomo finito, non per figure idealizzate o sante.
- Filosofia del limite e del finito: la moralità ha senso nel contesto della finitudine umana.
- Legge morale: universale, incondizionata, assoluta, e necessaria, risponde all'imperativo categorico del "tu devi perché devi".
Prossimo argomento: imperativo categorico della legge morale.