ok allora ciao a tutti oggi parliamo di uno dei maestri del design italiano chiamato vico magistretti all'anagrafe sarebbe ludovico magistretti ha segnato profondamente questo settore perché ha proposto progetti estremamente innovativi dallo stile geometrico semplice e molti dei suoi progetti sono ancora in vendita oggi parliamo di un designer che è nato nel 1920 ed è scomparso nel 2006 ora andiamo con ordine parliamo prima della sua vita e poi andiamo a concentrarci sui progetti anche perché la sua vita è costellata di progetti da quando ha iniziato a lavorare nello studio di architettura fino alla sua scomparsa ha continuato a progettare innanzitutto cominciamo con il dire che tutte le informazioni o il 99 per cento delle informazioni che ho trovato arriva direttamente dal sito www.sistri.it perché è pieno di spunti pd di informazioni molto dettagliate quindi grazie mille ludovico magistretti nasce a milano il 6 ottobre del 1920 e proviene da una famiglia di architetti da diverse generazioni vico frequenta il liceo classico parini e si iscrive nell'autunno del 1939 alla facoltà di architettura del regio politecnico di milano dopo l'otto settembre 1943 durante il servizio di leva per evitare la deportazione in germania si allontana dall italia si trasferisce in svizzera dove ha modo di seguire alcuni corsi accademici per esso la samp università italiane di losanna istituito nella locale università durante la permanenza nella città elvetica incontra ernesto nathan rogers fondatore dello studio bbpr rifugiato anch'esso in svizzera a causa delle leggi razziali e questo sarà un incontro chiave per la formazione intellettuale e professionale di magistretti che riconosce nel architetto triestino il proprio maestro nel 1945 torna a milano dov'è il 2 agosto si laurea in architettura presso il politecnico e inizia l'attività professionale nello studio del padre pier giulio scomparso prematuramente lo stesso anno qui nel piccolo studio paterno lavorerà per tutta la vita in collaborazione con un unico e straordinario personaggio e cioè il geometra franco montella dal 1949 e del 1955 partecipa alla ricostruzione di milano attraverso numerose opere architettoniche come ad esempio le case per i reduci d'africa e la chiesa di santa maria nascente nel 1946 partecipa alla mostra prima riunione italiana per le mostre di arredamento tenutasi presso il palazzo dell'arte con alcuni piccoli mobili quasi esclusivamente autoprodotti mentre dal 47 al 48 insieme a castiglioni zanuso gardella e albini e altri partecipa alle mostre organizzate da fede che ti creatrice di tessuti per l'arredamento nel proprio atelier ora le mostre sono sempre servite per mostrare nuovi progetti ed era molto molto importante perché chiunque poteva arrivare all'interno di questi posti esistono ancora oggi non è che vi parlo di cose fuori di testa però all'epoca non esisteva internet l'unico modo di comunicare nuovi progetti era attraverso le riviste e le mostre ma torniamo a noi ho diviso il tutto in varie annate quindi anni 50 e 60 anni 70 80 90 in maniera tale che sia perfettamente diviso in modo da mostrarvi anche alcuni progetti perché alcuni progetti sembrano estremamente attuali in realtà provengono dagli anni 50 60 ed è incredibile che ancora oggi siano in vendita negli anni cinquanta densi di iniziative e di proposizioni innovative da parte del giovane architetto che in breve tempo si conferma come una delle più brillanti presenze tra gli esponenti della terza generazione anche grazie alla realizzazione di due significativi edifici a milano la torre al parco in via revere che è stata progettata da tra il 1953 e il 1956 con franco longo il palazzo per gli uffici in corso europa tra il 1955 e il 1957 nel 1956 è tra i fondatori della di l'associazione per il disegno industriale e nello stesso anno fa parte per la prima volta della giuria del premio compasso d'oro nel 1960 è di nuovo tra i giurati del premio a di wii se non lo conoscete il premio compasso d'oro ho fatto un video dedicato opposta su tutto il progetto su come è nato quindi se vi interessa andate a vederlo nel video dedicato che dovrebbe essere in realtà apparire qua da qualche parte negli anni sessanta magistretti lavora soprattutto nel campo del prode design creando un proprio linguaggio espressivo tutto parte da un evento nel 1959 al al congresso shyam congresso internazionale di architettura moderna di otterlo in olanda dove gli italiani presentano la torre velasca dei bbpr la mensa olivetti di ignazio gardella la casa arioso ad arenzano di vico magistretti le case a matera di giancarlo de carlo queste opere provocano un grande scandalo e sono in un certo senso l'emblema della crisi profonda che in quegli anni colpisce la cm fino allora protagonista del dibattito intorno all'architettura tanto che questo nel 59 sarà l'ultimo congresso magistretti è uno dei padri e il cosiddetto italian design fenomeno che lui stesso definisce miracoloso e che si è potuto verificare solo grazie all'incontro di due componenti essenziali gli architetti ed i produttori si tratta di un concetto basato proprio sulla linea stilistica a dettata degli italiani e la lunga visione dettata dagli imprenditori italiani questo è un punto molto molto importante per quale motivo perché qui noi abbiamo l'unione tra il progettista l'architetto e l'industria l'unione di queste due cose può creare il prodotto nuovo un prodotto innovativo un prodotto che possa rimanere per più anni all'interno del mercato ora tra queste due figure l'architetto e l'industria ci sono altre figure ok l'uscita di un nuovo progetto è l'unione di si industria architetto e all'interno c'è il tecnico dell'azienda è fondamentale questo concetto ancora oggi perché qui in questo caso con vico magistretti parliamo di un incredibile maestro del design che sapeva esattamente cosa fare ed era molto tecnico oggi si rischia di fare qualcosa di più artistico e non deve essere così il designer è l'unione della parte tecnica e artistica non solo quella artistica ricordiamocelo bene perché è un conto è ok progetto una lampada ed è una un conto è progetto una lampada che rivista distribuita in migliaia e migliaia di pezzi c'è una differenza abissale comunque chiusa parentesi proviamo noi a partire dalla fine degli anni 60 inizia a collaborare con dei produttori d'eccezione tra cui artemide cassina e o luce realizzando per loro oggetti che rimarranno dei classici della produzione contemporanea cominciamo con il dire che il primo vero prodotto risale attorno al 59 e 60 dove magistretti progetta la sedia carimate pensata per arredare il golf club progettato da lui in quegli anni quindi tra il 1958 e il 61 è messa in produzione da cassina negli anni successivi da questa collaborazione con l'azienda nascono anche altri progetti come ad esempio il divano maralunga del 1973 premio composto d'oro del 1979 il divano sand bug del 1981 e la poltrona veranda delle 83 i suoi progetti non terminano con cassina ed infatti sviluppa differenti progetti anche in campo dell'illuminazione dove in realtà è estremamente famoso per artemide e disegna anche una serie di lampade tra cui mania del 63 dalù del 66 chimera del 69 e la famosissima eclisse nel 67 premio poi compasso d'oro lo stesso anno tt del 1900 70 è impiccato del 72 tra gli oggetti di arredo dopo i tavolini dei metri del 66 progetta la sedia céline e del 69 a chi con panton e la panton chair è universale di joe colombo si contende il primato della prima sedia in plastica al mondo anche se sappiamo per certo che verner panton arrivò primo a questa sfida questa fu veramente una sfida qual era realizzare una seduta in plastica interamente proveniente da un unico stampo quindi io inserisco all'interno del mio stampo della plastica liquida rispetto che si solidifichi una volta solidificata a premio stampo e ottengo la mia seduta appunto ok prima era stampare diverse parti per essere messe insieme e creare la seduta panton realizzò la panton chair e realizzò la prima seduta al mondo realizzata in un unico stampo e poi arrivarono altre sedute come l'asse linee che è stato un progetto incredibile partito in realtà da non da plastica fusa ma da un insieme di fibre di vetro e plastica comunque ci arriviamo con calma e vili spiego tutti questi prodotti o quantomeno i più importanti i più significativi prodotti come sempre nel senso che io divido la sua vita con tutti i prodotti che ha realizzato comunque torniamo noi per molti anni magistretti e anche art director e principale designer di o luce imprimendo nella produzione dell'azienda una traccia inconfondibile tra i suoi capolavori icone riconosciute nel mondo intero tra cui le lampade snow del 74 sonora del 76 e soprattutto atollo del 77 premio compasso d'oro del 79 pascal del 79 e kuta dell'ottanta andando avanti parte della carriera professionale di vico magistretti è legata anche all'insegnamento alla fine degli anni settanta entrò nella royal college of art di londra ancora oggi la prima se no non una delle prime università di design al mondo a livello di importanza come visiting professor e nel 1983 divenne il membro onorario adorava la cultura anglosassone perché dal suo punto di vista la riteneva una cultura che era lontana dal concetto di maleducazione o volgarità ora el 83 avrei almeno 20 punti che riguardano la volgarità a londra ma lasciamo perdere l'amore di vico magistretti per la gran bretagna venne poi ricambiato nel 1986 grazie ad uno dei premi più importanti nel mondo anglosassone ricevuto a londra la medaglia d'oro dal ciad forse ti of industrial artist and designers ed è proprio qui che licom ag stretti insegna e porta la sua esperienza agli studenti studenti che lo riconosceranno anche dopo gli studi e in particolare due konstantin grcic quindi un non a caso e jasper morrison che vengono profondamente influenzati dal suo stile parallelamente dell'insegnamento comunque continua il suo lavoro di architetto tra le opere di architettura del periodo si annoverano la sede del dipartimento di biologia a milano tra il 1978 e 81 con franco soro la casa tanimoto a tokyo tra il 1985 86 il centro cavagnari della cassa di risparmio di parma tra il 1983 e le 85 all'inizio degli anni ottanta si afferma anche il sodalizio con l'edito un editore d'eccezione madalina di padova dopo la cessione alla fine degli anni settanta del marchio icf con la licenza di produzione della herman miller maddalena dà vita ad una linea di mobili e oggetti a marchio de padova poi è de padova per la quale collaborano grandi designer come ad esempio achille castiglioni di ternana ma soprattutto vico magistretti la collaborazione è de padova firmata da vico magistretti e comprende tra i classici la sedia maroc del 1987 il tavolo vi d'un del 1987 quindi stesso anno la sedia silver dell'ottantanove la sedia in vimini uragano del 92 la sedia incisa del 92 e il recente tavolo blossom del 2002 vedete come comunque dico magistrati continua a lavorare incessantemente continua a far uscire prodotti sempre diversi sempre con una linea distintiva geometrica che contraddistingue lo stesso designer vico magistretti si declina sempre di più in modo diverso in relazione alle diverse aziende con le quali instaurano collaborazione che va al di là nella progettazione del singolo oggetto per flos inventa nuove tipologie di letti tra cui il letto natali del 78 primo eletto interamente imbottito e nel 93 un altro letto innovativo tadao la cui base insieme alla testata è una rivisitazione essenziale della struttura a doghe e qui veramente potrei citarvi tantissimi tantissimi progetti diversi e non finiremmo e posso assicurare che questo video dovrebbe avanti più di due ore perché ha fatto cose incredibili tipo kartell dove dà vita ad una sedia industriale l'amauri del 96 con un'unica scocca in plastica che per il successo internazionale che ottiene non ha nulla da invidiare alla precedente siede a silene nel 97 il salone del mobile di milano dedica vico magistretti una mostra monografica accanto a quella di gio ponti curata da vanni pasca progettisti dell'allestimento sono achille castiglioni con ferruccio laviani ed un paio di anni prima vista il compasso d'oro alla carriera nel 94 alla fine degli anni novanta nasce un'altra collaborazione è fondamentale per vico magistrati e cioè quella con campeggi con questa azienda magistretti ha modo di applicare quella revisione sottile di alcuni esemplari della tradizione anonima del design che gli permette di realizzare oggetti di scritti ma connotati dalla sua personalità la sedia kenya del 95 il letto ospite del 96 la poltrona africa del 2000 tutti pieghevoli e il divano magellano del 2003 alcuni oggetti disegnati sempre per campeggi subiscono invece una sorta di dilatazione per trasformare le proprie prestazioni come la fortuna estesa del 2000 e il divano fans del 2007 ultimo prodotto disegnato dall'architetto considerate che alcune delle sue opere sono ancora oggi esposte nei principali musei del mondo come ad esempio il moma di new york oppure il victoria albert museum di londra in seguito la sua scomparsa nel 2006 allo studio di vico magistretti diventa un museo un museo a lui dedicato dove è possibile andare a visitare dove ha lavorato e dove sono depositati i suoi progetti e qui dopo tutto questo elenco di prodotti poi andrò ad estrapolare alcuni per raccontarmi nel dettaglio come sono stati realizzati e da dove è partito per pensarli immaginarli come sempre lo faccio come sempre ma non abbiamo ancora parlato di una cosa fondamentale qual era la filosofia progettuale di vico magistretti essendo figlio del razionalismo questo architetto era dedito a delle regole ben precise quindi progettare un prodotto basato su regole ben precise quindi la funzione che deve avere l'oggetto le migliori tecnologie applicabili e soprattutto andando a togliere tutti quegli elementi decorativi che possono andare a rovinare il prodotto stesso ma soprattutto allontanandosi dalle mode del momento per rendere il prodotto assoluto uno di quei prodotti che può essere posizionato ovunque in qualsiasi stile in qualsiasi periodo storico e starà comunque e sempre bene e qui vado citarvi delle frasi perché sono veramente epiche nel design non contano le chiacchiere ma quello che si realizza e gli oggetti che vengono realizzati sono quelli che esprimono meglio la nostra filosofia progettuale il design in italia effettivamente è partito dagli architetti che lavorano in maniera rigorosa per la realizzazione di un progetto non dobbiamo lasciarci influenzare dalla moda che rischia di creare prodotti temporanei e leggeri poi un altra cosa interessante è quella che riguarda la presentazione dei progetti lui sosteneva che i designer di oggi parliamo dei primi del 2000 presentavano diversi progetti e l'azienda poteva selezionare tra questi progetti mentre il suo concetto era un progetto che poi veniva modificato per adattarlo alle esigenze dell'azienda e dell'ufficio tecnico però un progetto solo e non più progetti con i quali il design l'azienda poteva andare a selezionare per quale motivo riceva questo per dare più valore al progetto perché se io presento 20 progetti e chiaro che non hanno lo stesso valore a differenza di presentarne solo uno è inoltre c'è una cosa che a me ha sempre lasciato un segno cioè i suoi progetti erano talmente semplici a livello concettuale che potevano essere spiegati al telefono cioè immaginatevi la lampada tollo la lampada turno non è nient'altro che una serie di sfera con la parte il cappello rivolto verso il basso un cilindro che parte dall altro è il termine di questo cilindro è un cono il tutto si unisce insieme attraverso un tubicino che non si vede esteticamente ma è presente serve a sostenere il cappello la semisfera e le lampadine all'interno fine questo progetto è stato spiegato al telefono prima di disegnare di presentare i disegni capite che la bontà del designer e la capacità di trasmettere un progetto così semplice e anche il fatto che non seguisse la moda si adattava sulla geometria che doveva essere il più semplice possibile e allo stesso tempo il più comprensibile possibile e quindi capite allo stesso tempo con un designer di questo caso abbia progettato dei progetti i prodotti incredibili e si stima che l'ottanta per cento di quello che ha realizzato è ancora presente oggi sul mercato tutto qui all'interno dei prossimi video dedicati a lui andrò ad analizzare diversi prodotti che fanno parte proprio del del suo lavoro per farvi capire meglio la sua filosofia adattata su questi progetti e le tecnologie adattate su questi progetti alla prossima ciao [Musica]