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Storia della Diga di Assuan e Abu Simbel

nel 1960 incredibilmente la costruzione di una gigantesca Diga a Monte di Assuan creò un immenso lago artificiale e inghiottì tra gli altri i templi di Abu Simbel consacrati a Ramses II e alla sua Sposa Nefertari per governare le acque del Nilo e favorire l'agricoltura venne costruita una prima diga tra il 1898 e il 1902 nelle vicinanze di Assuan Tuttavia dai 10 milioni di abitanti alla fine del X secolo la popolazione egiziana passò a 20 milioni Nel 1950 strappare nuove terre coltivabili al deserto Grazie all'irrigazione pareva una necessità imprescindibile nel 1952 l'Egitto annunciò la futura costruzione di un'opera gigantesca che doveva incrementare di ben 32 volte la portata del bacino idrico presente a Monte di Assuan la diga di 1 km di spessore si presenta come un immenso muro di 4 km una montagna artificiale di 40 milioni di tonnellate di roccia pari a 17 volte il volume della piramide di Cheope questo bacino artificiale è uno dei maggiori del pianeta e contiene un lago di 500 km di lunghezza per 10-30 km di larghezza destinato a regolare 100 miliardi di metri cubi d'acqua riversati vi ogni anno dal Nilo azzurro e dal Nilo bianco il lago di Nasser così chiamato dal nome del suo principale ideatore è venuto così a ricoprire gran parte della Bassa Nubia inghiottendo la terra che ospitava ben 70.000 abitanti E numerosi templi risalenti al periodo faraonico l'unesco incaricò Christian desroche conservatrice delle antichità egizia al museo dell'uv di fondare un'organizzazione avente lo scopo primario di redigere un inventario dei siti archeologici della Nubia minacciati dalle acque In secondo luogo l'organizzazione doveva trovare il modo di salvare i siti stessi l'8 marzo 1960 l'unesco lanciò un appello di solidarietà a tutto il mondo per ottenere tutti gli aiuti necessari alla realizzazione del difficile progetto tutta la bassa Nubia Allora piuttosto trascurata dagli archeologi venne esaminata e scavata palmo a Palmo con un lavoro ciclopico di analisi e ricerca che permesse di raccogliere tra il 1960 e il 1965 una miriade di importantissime informazioni di carattere storico In conclusione si doveva prevedere di spostare e ricostruire in luogo sicuro in tutto 14 fra templi e monumenti mentre quattro piccoli templi sarebbero stati Donati rispettivamente all'Italia alla Spagna ai paesi bassi e agli Stati Uniti come ringraziamento per la collaborazione stata all'appello lanciato dall'unesco risposero affermativamente 56 paesi offrendo aiuti finanziari o tecnici per consentire il salvataggio in tempo record dei capolavori in pericolo che ormai venivano classificati come patrimonio artistico di tutta l'umanità si trovano in concorrenza tre progetti internazionali il primo prevede di lasciare i templi nel loro sito di origine proteggendoli dalle acque per di un enorme sbarramento il secondo ipotizzava di sollevare i templi in un blocco unico con un gigantesco verricello idraulico il terzo il meno costoso ma non certo il meno rischioso prevedeva di smontare i templi di Pietra e rimontarli in un luogo al di sopra del livello delle acque smontare e rimontare tutti i templi di abusimbel richiedeva Ovviamente oltre a un notevole impegno finanziario un lavoro immane che sarebbe stato possibile solo con la collaborazione di specialisti venuti da ogni parte del mondo come sappiamo dei tre progetti venne scelto il terzo di ispirazione svedese i due santuari rupestri dovettero essere riposizionati ben 64 Met più in alto rispetto al sito originario Per compiere L'impresa che si articol in sei fasi si riunirono ad abusimbel esperti e tecnici venuti da differenti paesi del mondo in un primo tempo F necessario liberare completamente il tempio di Ramses e quello di Nefertari dalle sabbie del deserto nonché di consolidare le colline nelle quali i templi erano scavati infine venne costruita una diga di protezione per isolare adeguatamente i santuari dalle acque del Nilo i templi vennero meticolosamente selezionati nei singoli blocchi di roccia coi quali erano stati a suo tempo costruiti In altre parole furono ridotti a blocchi pesanti ciascuno da 20 tonnate Lacia molto friabile vne resa più resistente mediante iniezioni di resina sintetica nso della preparazione ciascuno dei 136 blocchi catalogato un numero d'ordine e riportato entro uno schema che consentisse di riposizionarlo esattamente al suo posto dopo essere stato prelevato ripulito e spostato nel nuovo sito l'ultima fase del Lavoro consistette nel ricostruire le due colline artificiali per restituire esattamente l'aspetto originario ai templi di Abu Simbel il 22 settembre 1968 dopo 3 anni di lavoro con la partecipazione di 3000 uomini venne inaugurato il nuovo sito ricostruito grazie a un'opera di salvataggio davvero faraonica