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Analisi del Capitolo 24 dei Promessi Sposi

ciao sono patrick coeli oggi vediamo il riassunto del capitolo 24 prima di continuare ti comunico che uscita alla mia guida sui promessi sposi grazie alla quale hai a disposizione un'analisi chiara e completa di tutti i capitoli personaggi e temi dal romanzo potrai così affrontare facilmente verifiche interrogazioni oltre ad avere un valido supporto per la preparazione di compiti e relazioni sull'argomento trovi linking descrizione e nel primo commento appena lucia si sveglia la vecchia la sgrida in quanto la ragazza ha dormito per terra e non ancora mangiato nulla infatti la vecchia tenne i rimproveri del suo padrone proprio in quel momento bussano alla porta e devi nominato con don abbondio è la donna inviata dal curato del paese donna che d'ora in poi chiameremo noi e del sarto in quanto è la moglie del sarto di quel paese la vecchia esce dalla stanza e viene inviata insieme a marta in un'altra ala del castello don abbondio la moglie del sarto invece entrano nella stanza mentre li nominato attende fuori lucia a vedere una donna è un prete si sente subito rincuorata e il suo conforto aumenta nel momento in cui si accorge che il prete e proprio don abbondio sia il curato del suo paese la moglie del sarto immediatamente la tranquillizza dicendole che ormai è libera mentre don abbondio la sollecita a sbrigarsi a lasciare il castello in quanto ottenne che l'illuminato possa irritarsi in quel momento entra li nominato e non appena lucia lo vede abbraccia la moglie del sarto e inizia a tremare la moglie del sarto la tranquillizza e le sussurra all'orecchio che li nominato è diventato buono rinominato a vedere l'aspetto su pato è sofferente di lucia si sente maggiormente in colpa e così chiede perdono alla giovane lucia lo ringrazia per la sua misericordia e gli augura la benevolenza divina a questo punto tutti escono dalla stanza e si dirigono nel cortile dove lucia è la moglie del sarto salgono sulla portantina mentre li nominato dopo aver aiutato don abbondio a salire sulla mula sale sulla propria mura e la comitiva parte mentre si allontanano dal castello incontrano diversi bravi i quali capiscono che il loro padrone è preda di oscuri pensieri ma non immaginano che tali pensieri siano dovuti alla venuta conversione durante il viaggio di ritorno la moglie del sarto chiude le tende della portantina e comincia a parlare con lucia la conforta dicendole che si stanno dirigendo in un paese non troppo lontano dal suo è che anche sua madre agnese verrà presto a trovarla dopo di che racconta la storia della conversione dell'innominato e sottolinea la meschinità dimostrata da don abbondio durante il viaggio di andata verso il castello dell'innominato lucia poi si informa sull'identità del signore che l'ha fatta rapine quando le viene riferito nome dell'innominato lucia e in preda all orrore e al terrore la moglie del sarto e curiosa di conoscere i dettagli della sua storia tuttavia essendo una donna discreta non pone alcuna domanda a questo punto lucia che è stremata si stende sul fondo dalla portantina e si riposa durante il viaggio di ritorno dona voglio in preda a numerosi timori innanzitutto è terrorizzato dall'andatura troppo veloce delle mule in quanto don abbondio non è avvezzo a cavalcare inoltre come se non bastasse la comitiva sta percorrendo un sentiero lungo il ciglio di un precipizio e don abbondio continuamente ira il morso della mula per farla restare all'interno del sentiero dell'amore di inoltre teme la reazione dei bravi nel momento in cui questi sapranno della conversione del loro padrone usciti dalla valle dona moglie inizia a temere per il proprio futuro nello specifico è preoccupato dalle vendette perché don rodrigo potrà fare nei suoi confronti sapendo che il curato è stato coinvolto nella liberazione di luci e magari ritenendolo addirittura responsabile don abbondio infatti sa che il cardinale sarà troppo preso dai suoi impegni per preoccuparsi di assicurargli protezione e così da una moglie osserva amaramente e santi fanno il bene superficialmente mentre i malvagi fanno il male scrupolosamente tuttavia dona mondo pensa che potrebbe evitare la vendetta di don rodrigo grazia perpetua in quanto una volta raccontata la storia quest'ultima la serba ara sapere questa storia a tutto il paese e forse a don rodrigo giungerà all'orecchio che don abbondio non ha avuto alcun ruolo attivo nella liberazione di luci poi comincia a preoccuparsi per la questione del matrimonio in quanto ottenne che il cardinale possa sapere qualcosa del fatto che don abbondio non abbia voluto fare il proprio dovere e celebrare le nozze tra renzo e lucia inoltre ha paura che il cardinale abbia fatto troppa pubblicità alla conversione dell'innominato e che dunque lui non possa ritornare di nascosto tranquillamente al suo paese magari durante il viaggio verrà intercettato da qualche bravo di don rodrigo tuttavia si tranquillizza perché pensa che don rodrigo finché il cardinale sarah nei dintorni non farà niente arrivati al paese la portantina si dirige alla casa del sarto mentre li nominato e don abbondio si dirigono alla casa parrocchiale dove aspetteranno il cardinale che in quel momento sta celebrando messa giunti alla casa parrocchiale però don abbondio si congeda nominato è torna al proprio paese mentre li nominato resta nella casa parrocchiale ad attendere il cardinale nel frattempo lucia è giunta la casa del sarto la moglie del sarto riattizza il fuoco su cui sta cuocendo un cappone e ringrazia la provvidenza perché anche in tempi di carestia la sua famiglia non muore di fame in quanto grazie alla professione del marito e ad alcuni appezzamenti di terreni non manca ma il cibo così in vita lucia a mangiare senza fare complimenti mentre la moglie del sarto si occupa della cucina lucia si riaggiusta la propria veste in quanto vuole immediatamente riassumere un aspetto ordinato ma nel fare ciò tocca con le proprie mani la corona del rosario che si era posta al collo la notte precedente e immediatamente si ricorda del voto e di ricordarsi prova un certo rammarico per averlo pronunciato ma immediatamente si ravvede in quanto ricorda il terrore che ha provato e il pericolo che ha vissuto inoltre pensa che venir meno all'impegno preso sia un sacrilegio così si toglie in un rosario dal collo e rinnova il proprio voto e supplica la madonna di darle la forza per adempiere questo voto e si rallegra che renzo sia lontano e gli pare che il fatto che renzo sia ricercato dalla legge sia dovuto ad un intervento della provvidenza in questo modo la mette nella condizione di adempiere il proprio motto tuttavia il solo pensiero di renzo di cui ancora molto innamorata la tormenta e così lo scaccia e cerca di pensare ad altro in quel momento in sarto con i suoi tre figli è ritornato dalla chiesa dove ha assistito alla messa celebrata dal cardinale non appena vede lucia le dame caloroso benvenuto e si rallegra con lei dalla conversione dell'inu in atto di cui la ragazza è stata indirettamente all'origine infatti il sarto appreso durante la messa della conversione dell'innominato dopo di che invita lucia a non fare complimenti e tutta la famiglia si siede a tavola inserto racconta di come il cardinale abbia tenuto in maniera umile e appassionata la messa coinvolgendo tutti gli ascoltatori e facendosi comprendere anche dai più umili poi elogia il cardinale che al contrario degli altri signori è disposto a togliersi il pane di bocca pur di aiutare il prossimo e dice che è la carestia si può superare attraverso la carità come appunto dimostra l'eccezionale esempio del cardinale a quel punto il sarto smette di mangiare prende un piatto con del cibo del pane e li avvolge in un fazzoletto è insieme un caschetto di vino da il tutto alla figlia maggiore dicendole di consegnarlo a maria la vedova una loro vicina di casa affinché possa mangiare insieme ai suoi figli il sarto però sottolinea sua figlia che il gesto non deve apparire come un elemosina e poi raccomanda di non rompere nulla vedere la scena lucia si commuove e pensa che aver pronunciato il voto sia stata una cosa giusta il narratore ci dice che il sarto alla fama di uomo dotto in quanto sa leggere e possiede alcuni libri popolari alcuni libri di genere agiografico e avventuroso il sarto inoltre ha un carattere aperto e gioviale poco dopo il curato dal paese giunge alla casa del sarto per informarsi su richiesta del cardinale sullo stato di lucia dopo aver ringraziato la famiglia per l'ospitalità dimostrata nei confronti di lucia dice che la madre agnese sta venendo al paese lucia a sentire che la propria madre sta arrivando scoppia a piangere e si pente di essersi rammaricata per aver pronunciato il voto in quanto mentre pronunciava il voto aveva chiesto esplicitamente di poter riabbracciare la propria madre agnese è in viaggio su barroccio diretta al paese in cui si trova lucia e durante questo viaggio incrocia dona voglio che sta tornando a piedi al suo paese così barroso si ferma e agnese parla velocemente col curatola mondo gli racconta per sommi capi quanto accaduto a lucia e poi cerca di dare indicazioni alla donna sul modo in cui questa dovrà comportarsi col cardinale in modo tale chianese non tiri mai fuori la questione del matrimonio e don abbondio non ha celebrato mannese va di fretta in quanto è ansiosa di riabbracciare la figlia e riparte poco dopo agnese giunge alla casa del sarto la moglie del sarto immediatamente sale al piano superiore per preparare un letto in quanto vuole che lucia la madre passino la notte a casa sua agnese riabbraccia la figlia ed apprende da lucia quanto li accaduto e così agnese male dice don rodrigo ma lucia la blocca e le dice che deve provare compassione per don rodrigo e pregare affinché quest uomo si ravveda e possa convertirsi come accaduto con lee nominato durante il loro dialogo lucia singhiozzava continuamente e non ha mai raccontato alla madre la storia del voto questo perché lucia teme che la madre possa accusarla di esser stata troppo precipitosa ed inizia a cercare un modo per non rispettare il voto inoltre lucia ha una naturale ritrosia a parlare delle sue cose personali agli altri così ri promette a se stessa di parlarne a frà cristoforo in confessione tuttavia poco dopo prova un grandissimo stupore quando apprende danese che fra cristoforo è stato trasferito in una città lontana il discorso poi cade su renzo che si è messo in salvo nel bergamasco ma lucia cerca di cambiare argomento in quanto il solo sentire parlare di renzo la fa soffrire in quanto vede in renzo un ostacolo all'adempimento del voto che ha pronunciato alla madonna nel frattempo li nominato ha incontrato il cardinale lo ha informato dell'avvenuta liberazione di lucia rinominato dopo aver pranzato insieme al cardinale ad un piccolo gruppo di preti è ritornato al suo castello il cardinale invece esprime al curato il desiderio di voler dirigersi a casa del sarto per visitare lucia mai curato cerca di fargli cambiare idea dicendo che sarebbe meglio chiamare la ragazza alla casa parrocchiale tuttavia i cardinali insiste e così il cardinale il curato si dirigono alla casa del sarto per strada una piccola folla li circonda e accompagna i cardinali il curato fino alla casa del sarto e il cardinale arriva mentre lucia mese stanno parlando fra loro e le due donne provano un grande stupore a trovarsi alla presenza del cardinale federigo borromeo quest'ultimo usa nei loro confronti parole amorevoli e compassionevoli e si rallegra con lucia per la conversione dell'innominato inoltre dice di essere triste per quanto ha dovuto patire la ragazza nel frattempo la moglie del sarto che aveva visto arrivare il cardinale dalla finestra scende al pian terreno mentre il marito che si trovava in strada e ha visto il cardinale dirigersi a casa sua rientra anche lui a casa marito noi è però stanno zitti in quanto il colloquio tra il cardinale luci agnese e già incominciato agnese si complimenta con il cardinale per lo zelo dimostrato nell'assolvere il proprio dovere e dice che non tutti i preti sono così il cardinale così la invita ad essere più chiara e agnese racconta di come don abbondio non abbia voluto celebrare il matrimonio di renzo e lucia il cardinale così dice che chiederà conto di questa mancanza a don abbondio bagnese lo prega di non essere troppo severo con don abbondio in quanto è una brava persona ed ha agito così solo per paura agnese non ha parlato della storia del matrimonio a sorpresa che noi abbiamo visto nel capitolo 8 ma lucia si sente in colpa e così racconta al cardinale di aver tentato il matrimonio a sorpresa il cardinale però la tranquillizza e le dice di non sentirsi in colpa in quanto questo matrimonio a sorpresa è una colpa lieve soprattutto se confrontata a quanto ha dovuto patire la ragazza poi il cardinale chiede informazioni su renzo ed apprende che è stato coinvolto nei tumulti di san martino tumulti che narratore ci ha raccontato nei capitoli 11 12 e 13 a questo punto il cardinale tira fuori un libricino e via nota il nome di renzo dicendo che si informerà sulla sorte del ragazzo poi promette a lucia agnese di dirigersi presto in visita pastorale al loro paese e gli assicura che troverà per loro un rifugio sicuro a questo punto il cardine si rivolge al sarto ea sua moglie e li ringrazia per l'ospitalità dimostrata nei confronti di lucia e agnese la moglie del sarto ringrazia immediatamente mentre il sarto inizia a pensare che una risposta graziosa adotta e forbita da dare al cardinale in quanto il sarto come abbiamo detto ha fama di uomo ad 8 ma al sarto l'unica parole che vengono in mente in quel momento sono si figuri el in seguito il sarto si rammarica rai non aver trovato parole migliori ea causa di ciò per il sarto la visita del cardinale alla sua casa risulterà rovinata a questo punto il cardinale il curato si congedano e mentre sono in strada il cardinale chiede alcun atto come si potrebbe ripagare il sarto del disturbo che gli hanno procurato ma il curato spiega che il sarto non accetterebbe mai una ricompensa ed inoltre non patisce la fame anzi vanta addirittura dei crediti con alcune persone il cardinale allora si propone di ripagare questi crediti al sarto mai curato dice che si tratta di una cifra ragguardevole il cardinale tuttavia dice che non importa anche se si rammarica in quanto pensa che in tempo di carestia ogni elemosina dovrebbe essere spesa per il pane a questo punto la narrazione si sposta sul illuminato la notizia della sua conversione si è diffusa in tutta la valle e bravi quando lo vedono ma non guardano con stupore e incertezza l'innominato rientrato al castello con un potente grido richiama in adunata tutti i suoi bravi che sono circa una trentina e tutti i bravi si radunano in una sala quindi raggiunge li nominato e c'è un grande silenzio o rinominato solleva una mano per richiamare l'attenzione e comincia il suo discorso dice che la via che hanno percorso fino ad allora è quella che li condurrà all'inferno e che lui è stato fortunatamente toccato dalla grazia divina e che dunque ha deciso di cambiare vita dunque chiunque vorrà continuare a restare nel castello dovrà cambiar vita è se farà così potrà contare sul suo affetto nessuno aiuto concreto da parte sua invece chi non intende cambiare vita dovrà lasciare il castello riceverà il suo stipendio e anche qualche regalo ma non dovrà mai più farsi vedere a meno che non cambi vita a quel punto potrà tornare e sarà accolto a braccia aperte quindi nominato annullati gli ordini impartiti e tutte le imprese scellerate già cominciate e infine dice che nessuno da quel momento potrà più commettere azioni delittuose è contare sulla sua protezione a sentire questo discorso tutti bravi restano in silenzio l'innominato invita i bravi a riflettere in quanto la mattina successiva dovranno dargli una risposta perché lui li chiamerà uno ad uno per sentire che cosa hanno deciso dopodiché si congeda e augura loro l'aiuto di dio i bravi restano in silenzio e sono pieni di dubbi riconoscono comunque che li nominato nonostante la conversione è lo stesso uomo energico e deciso di un tempo dunque a nessuno viene niente l'idea di provare a prendere il sopravvento sugli nominato anzi provano una sorta di attaccamento e rispettosa soggezione nei confronti del loro padrone in cui discorso è per le loro orecchie vero in quanto anche i bravi nel corso della loro vita hanno sentito il timore del giudizio divino e adesso vedono quello stesso timore di dio nei loro padrone e proprio per questo lo rispettano di più anzi dopo la conversione l'innominato è diventato un oggetto di venerazione per la popolazione del luogo e così agli occhi dei bravi la reputazione e il prestigio degli nominato risultano accresciuti alla fine del discorso molti bravi pensano i da farsi alcuni progettano di cambiar vita altri sono commossi dal discorso dell'innominato altri ancora pensano di restare al castello è prender tempo ma nessuno osa dire niente così dopo che li nominato li ha congelati se ne vanno tutti in silenzio separatosi dai bravi denominato fa il consueto giro di controllo in alcuni posti strategici del castello dopodiché si chiude nella sua stanza lì nominato a sonno nonostante le urgenti questioni che lo assillano nonostante gli affari intralciati nonostante i rimorsi dalla notte precedente e nonostante abbia messo in discussione la fedeltà dei suoi bravi li nominato a sonno perché finalmente ha trovato nel suo animo serenità così si inginocchia i piedi da letto recita quelle preghiere apprese da bambino e le recita con un fervore una commozione del tutto nuovi pensa al male compiuto da è preso da una grande volontà di espiazione così inizia a pensare a tutte le opere di misericordia che potrà fare nei giorni futuri a questo pensiero è preso da una grande serenità si stende così sul letto e si addormenta immediatamente l'autore osserva che i particolari della conversione dell'innominato li conosciamo grazie all'anonimato re del manoscritto in quanto nelle fonti storiche ossia nel lavoro di giuseppe ripamonti e di francesco rivola si accenna brevemente alla conversione dell'innominato l'autore dice che forse di questa storia così prodigiosa si è conservata qualche tradizione nella valli in cui ha vissuto lì nominato ma tale tradizione andrebbe ricercata con cura per la spiegazione di questo capitolo ho fatto un video specifico iscriviti al canale e noi ci vediamo al capitolo 25 in bocca al lupo