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Storia e Funzionamento dell'Organo a Canne

l'organo a canne enigmatico monumento sonoro che unisce arte e ingegneria la storia erroneamente associato solo al mondo della musica ecclesiastica con più di 2000 anni di vita l'organo ha fatto costantemente parte della nostra storia lo strumento fu progettato per la prima volta dallo scienziato Greco cesbio nel 275 a.co in Alessandria d'Egitto questo organo primordiale che veniva chiamato hidraulice era azionato mediante un sistema di serbatoi d'acqua che collegati tra loro permettevano il rilascio graduale dell'aria agli albori l'idraulico come strumento musicale Ma come macchinario di divulgazione scientifica per spiegare le grandi potenzialità dell'ingegneria idrica furono Romani i primi a intuire la valenza dell'organo come strumento musicale ortolo a Roma ne fecero grandissimo uso [Applauso] adoperandosi barbariche le tracce dell'organo in Occidente si perdono sopravvivendo Però nel mondo bizantino Dove veniva adoperato nelle cerimonie e nei festeggiamenti Imperiali a reintrodurre lo strumento nel panorama musicale occidentale fu un evento casuale nel 757 l'imperatore bizantino Costantino V donò un organo re dei Franchi Pipino il Breve Pipino lo collocò nella chiesa di San Cornelio a cegne in Francia da allora iniziò la rapida diffusione dello strumento nei luoghi di culto cristiani come accompagnatore per le liturgia il funzionamento Ma come funziona un organo l'organo a canne è uno strumento aerofono a generare il suono è il movimento dell'aria che lo attraversa infatti la variazione delle note deriva dal cambiamento delle correnti e dei flussi d'aria gestito tramite alcuni dispositivi che andiamo ad analizzare la console è il luogo di comando dello strumento ed è quasi sempre composta dalla tastiera dalla pedaliera dai comandi dei Registri le tastiere possono essere di numero variabile da 1 a 6 la presenza di più tastiere permette all'organo immediato Durante l'esecuzione da un timbro strumentale all'altro avete mai sentito il detto suonare con i piedi di solito indica la scarsa bravura del musicista nel caso dell'organo invece può significare l'esatto contrario per suonare l'organo Infatti l'uso dei piedi È fondamentale alla base della console si trova la pedaliera una vera e propria tastiera costituita da lunghe stecche di legno l'estensione della pedaliera Può variare a seconda delle dimensioni dell'organo da 12 o 13 fino a 32 pedali alla pedaliera sono collegate le canne più grosse dello strumento quelle che producono i suoni passi ai lati delle tastiere si trovano i comandi dei Registri ognuno di essi mette in azione una fila di canne corrispondente ad un singolo timbro strumentale numero di registri Può variare in modo significativo in base alle dimensioni e alla complessità costruttiva dell'organo si va dai tre ai quattro registri di un piccolo organo fino ai 337 presenti nell'organo più grande del mondo ad Atlantic City ogni registro un nome a seconda del Timbro che emulano le canne che aziona ad esempio flauto voce umana trombe e via dicendo per capire meglio la differenza ad ascoltare lo stesso accordo su registri [Musica] diversi il somiere può essere considerato il vero cuore dell'organo si tratta di una cassa chiusa ermeticamente che distribuisce l'aria prodotta dal mantice alle canne nella parte superiore del sommiere vi sono delle file di fori dove vengono inserite le canne ogni fila corrisponde a un timbro strumentale che viene aperto e chiuso mediante l'azionamento del comando del registro la trasmissione è un complesso sistema di leve e bilancieri che trasmettono I comandi della console al somiere permettendo così l'azionamento delle canne le canne sono l'elemento che produce il suono dell'organo per costruirle vengono usati due materiali metallo e legno di solito il metallo si utilizza per le canne principali oppure per quelle che emulano il suono di trombe Corni oboe viole eccetera il legno invece viene utilizzato per emulare il suono dei Flauti Bordoni e altri strumenti sili non tutti i legni però possono essere utilizzati per la costruzione delle canne i legni maggiormente utilizzati chiamati legni Nobili sono il legno di rovere di noce il cast Il Ciliegio il pino e l'abete l'ottima resa delle Vibrazioni sonore La compattezza e l'impermeabilità rendono questi legni il materiale ideale per la realizzazione delle canne le canne si distinguono anche per il modo in cui viene prodotto il suono le canne dette ad anima o labiali funzionano con lo stesso principio del Flauto l'aria incidendo trasversalmente sul labbro emette le vibrazioni sonore le canne dette a ancia invece dispongono di una lamina che vibrando mette in moto l'aria producendo così il suono Dunque le diverse forme materiali e dimensioni determinano il timbro e la nota della canna infine i mantici rendono possibile il rifornimento costante d'aria di solito si presentano a forma di cuneo simili ai soffietti che sollevandosi su un lato accumulano aria per poi rilasciarla gradualmente negli organi antichi la quantità di mantici Dipendeva dalla dell'organo più l'organo era grande Maggiore era il numero di mantici necessari ad azionarlo il flusso costante d'aria era assicurato dall'al mantici una persona che risolleva i mantici sgonfi Durante l'esecuzione si narra che durante le sue esibizioni con l'organo Johan Sebastian Bach adoperasse ben 16 alzam mantici Con l'avvento dell'Elettricità il compito dell'alan è stato completamente costituito da un' elettroventola che immette aria nel mantice assicurando così un flusso continuo l'universo dell'organo contemporaneo queste componenti presenti in tutti gli strumenti hanno permesso la nascita di un'infinita varietà di organi che vanno da quelli portatili agli organi monumentali nonostante il progresso tecnologico l'organo rimane uno strumento fortemente legato alla tradizione e alla figura degli Artigiani organari che hanno permesso il perfezionamento della macchina grazie a intuizioni semplici e geniali questo strumento che fonde potenzialità artistiche e sapere ingegneristico ha trovato terreno fertile nelle Marche con esemplari di grande valore distribuiti su tutto il territorio un patrimonio regionale che spesso ingiustamente è dimenticato nelle cantine dei nostri teatri delle nostre chiese dei nostri musei e che non aspetta altro che essere riscoperto