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Riflessioni sulla Prima Guerra Mondiale

All'inizio del Novecento, alcune crisi nei rapporti internazionali provocano tensioni tra le varie potenze europee. Francia, Inghilterra e Russia stipulano l'accordo della triplice intesa, contrapposta agli imperi centrali. Nel 1914 l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo, erede al trono d'Austria, insieme a sua moglie cade vittima di un attentato. Gli austriaci ritengono responsabile la Serbia, cui inviano un ultimatum che non viene accettato. Il 28 luglio scoppia la guerra. Il sistema delle alleanze trascina le principali potenze europee nella Grande Guerra. Tutti gli stati sono convinti di iniziare una guerra a lampo, ma non è così. I tedeschi si spingono fino alle rive del Marna, dove si scontrano con francesi e inglesi, che li costringono ad arretrare. Il fronte ovest della guerra si estende da Verdun fino al mare del nord. Inizia una guerra di trincea con mitragliatrici e gas letali. L'Inghilterra prende il controllo del mare. I tedeschi attaccano con i sottomarini anche le navi di paesi neutrali. A est, le truppe austro-tedesche riescono a occupare l'intera Polonia e le province baltiche occidentali. L'Italia si dichiara neutrale, ma l'opinione pubblica si divide. Gli interventisti sono guidati dai nazionalisti, che manifestano per combattere gli imperi centrali e conquistare Trento e Trieste, le terre irredente ancora austriache. L'Italia firma un patto segreto con l'intesa, assicurandosi in caso di vittoria il Trentino, l'Alto Adige, Trieste e l'Istria. L'anno successivo il fronte occidentale è segnato da scontri sanguinosi, che però non rompono l'equilibrio tra le forze. Nell'ottobre del 1917 in Russia scoppia una rivoluzione che porta il paese a ritirarsi dalla guerra. Si chiude il fronte orientale. Nel frattempo le truppe austro-tedesche raggiungono Udine. Gli italiani si ritirano, ma formano una linea difensiva sul Piave. Il presidente americano Wilson dichiara guerra alla Germania per sostenere gli alleati. Nell'ultimo anno di guerra gli imperi centrali non riescono a piegare gli alleati. Il generale italiano Diaz conquista Trento e Trieste. Finiti i combattimenti, l'impero austro-ungarico viene diviso e la Germania, considerata responsabile del conflitto, è costretta al disarmo e a pagare risarcimenti.