Bilancio sociale e responsabilità dell'impresa, sempre dal punto di vista sociale. Credo che sia a tutti noto, si inizia a studiare già nel biegno, che l'impresa e l'ambiente fanno parte ovviamente di uno stesso identico contesto e che ovviamente l'impresa essendo un sistema di tipo aperto, influenza l'ambiente e viceversa. Questo credo che sia chiaro.
Quello che magari preme adesso sottolineare è questo aspetto, cioè la responsabilità sociale dell'impresa quale una degli attori che operano all'interno del contesto allargato. le imprese nel loro operare quotidiano devono essere socialmente responsabili in riferimento a tre ambiti, l'ambito economico, l'ambito sociale e l'ambito ambientale. Vediamo velocemente cosa si intende con ambito economico. L'ambito economico è quello che fa riferimento soprattutto ai livelli di occupazione, livelli occupazionali, ovvero posti di lavoro, perché lo sviluppo e il benessere di una comunità dipendono dai posti di lavoro, quindi dai livelli di occupazione che sono creati ovviamente attraverso le imprese.
in ambito sociale, perché ai fini del benessere della società intera, sono molto importanti, e poi questo lo vedremo anche dal punto di vista pratico, è molto importante come la ricchezza è ripartita fra la collettività. Quindi qua potremmo mettere riparto della ricchezza collettività. come secondo aspetto. Infine, scontato ma non meno importante, l'ambito ambientale, perché produrre significa non danneggiare le risorse naturali.
Le imprese devono essere orientate a perseguire uno sviluppo economico sostenibile tenendo conto delle risorse senza danneggiarle. Quindi al terzo ambito potremmo così riassumere con sviluppo sostenibile. Quindi le imprese che devono essere socialmente responsabili. Come si fa a capire se un'impresa è socialmente responsabile?
Quindi se fa tra virgolette il suo dovere. Partiamo dagli obblighi normativi, cioè all'interno del sistema giuridico italiano ci sono degli obblighi, ci sono delle fonti normative che obbligano le imprese a trasmettere le informazioni in relazione ovviamente alla parte Diciamo dell'impresa come attore socialmente responsabile? La risposta è assolutissimamente sì.
Il decreto è questo, è un decreto del 254 del 2016 in attuazione di una direttiva dell'Unione Europea recante obblighi comunicativi riguardante ambiente personale rispetto dei diritti umani e lotta alla corruzione. Nella sostanza che cosa devono produrre le aziende? Devono produrre un'informativa, un'informazione, ovviamente che non dovrà essere di carattere finanziario, io ci aggiungo patrimoniale ed economico, cioè non è dal bilancio che traiamo questa informazione, ma da un altro documento che viene definito bilancio socioambientale. che è sostanzialmente un rendiconto sia quantitativo che qualitativo, quindi ci saranno dei numeri dentro ma ci saranno anche delle spiegazioni dell'attività aziendale che dimostra come la sua ricchezza è stata prodotta e ripartita fra gli stakeholder. Anche qua sul concetto di stakeholder...
direi che c'è poco da aggiungere, ricordiamolo, sono i cosiddetti portatori di interesse, che poi vediamo anche chi sono, ma queste cose, ribadisco, si iniziano a fare dal biennio, portatori di interesse. E quindi, dicevamo, questo bilancio socioambientale, questa rendicontazione rappresenta ovviamente uno strumento molto importante di comunicazione che è complementare al classico bilancio d'esercizio e a tutti i suoi documenti ed è anche contemporaneamente uno strumento di programmazione e controllo perché deve guidare ovviamente le scelte aziendali. Detta con un esempio, se io voglio abbattere le emissioni di CO2, per esempio, dovrò far sì che gli impianti in qualche modo siano strutturati per raggiungere questo obiettivo. Quindi diventa anche uno strumento per programmare e poi successivamente controllare.
Voglio solo ancora mettere l'accento su questa comunicazione. importante che il bilancio sociale, che poi è redatto secondo delle linee guida, dei principi di redazione che sono anche redatti da organismi sia nazionali che internazionali, sia comunicato in maniera chiara, trasparente e completa, cioè la comunicazione è il centro del bilancio sociale, il bilancio sociale che deve arrivare a tutti i cittadini, a tutti portatore di interesse a tutti gli stakeholder deve essere chiaro al suo interno ci devono essere delle informazioni chiare vere trasparenti e soprattutto deve essere completo allora chi sono questi portatori di interessi in relazione al valore aggiunto allora qua si deve andare a capire che quanta ricchezza è stata prodotta e la ricchezza prodotta si tira fuori attraverso il valore aggiunto. Quindi partiamo sostanzialmente dal conto economico riclassificato a valore aggiunto e andiamo a vedere ai vari singoli portatori di interessi quanta ricchezza è stata loro attribuita. Quindi partendo dal personale, cosa si dovrà andare a vedere? Si dovranno andare a vedere...
in relazione al conto economico i costi che lo riguardano, quindi i costi del personale. Per la pubblica amministrazione bisognerà andare a vedere ovviamente che cosa, le imposte e le tasse che sono state versate per usufruire dei servizi pubblici. tasse.
Per quanto riguarda coloro che ci hanno prestato soldi, quindi finanziatori esterni, per i finanziatori esterni a titolo di capitale di debito, magari lo mettiamo capitale di debito, dovremmo andare a ricercare come li abbiamo remunerati e li avremo remunerati in funzione degli interessi pagati, cioè degli oneri finanziari. Poi si dovranno andare a cercare per i finanziatori interni tutta una serie di indicazioni che riguardano ovviamente la remunerazione. del capitale proprio sotto forma ovviamente di autofinanziamento auto finanziamento in tutte autofina Finanziamento ce lo facciamo stare tutto sotto forma di autofinanziamento in tutte le sue forme sia improprio che proprio quindi dovremo poi andare a ricercare quando facciamo il calcolo autofinanziamento proprio e autofinanziamento improprio ma qual o vediamo con il calcolo e Infine, la collettività generale dovremmo cercare di andare a capire se l'azienda ha in qualche modo contribuito erogando delle sponsorizzazioni per eventi pubblici piuttosto che contributi per eventi di tipo benefico, quindi contributi in generale. Quindi, ricapitolando, per... Capire come viene ripartita la ricchezza prodotta si parte dal valore aggiunto, ora poi sotto c'è un esempio, si parte dal valore aggiunto e si cerca di capire questo valore aggiunto come è stato ripartito in funzione ovviamente di questi stakeholder, quindi quanto del valore aggiunto è andato al personale, quanto è andato alla pubblica amministrazione.
quanto è andato ai finanziatori esterni, quanto è andato all'impresa, quanto è andato alla collettività in generale. In questo modo io riesco a capire la ricchezza prodotta a quali stakeholders è stata indirizzata. Tutto chiaro? Direi di sì. Ci serve adesso entrare nel dettaglio facendo un...
esercizio. Prima di farlo le cose che io vi ho scritto là sotto sono molto ben facciamo così molto bene riassunte in questa tabella tratta da questo testo da Futuro Impresa 5 dove viene indicato come si determina il valore aggiunto. E quindi in funzione dei vari stakeholders, che sono questi, quali sono i costi che l'azienda ha sostenuto per andare a remunerarli in qualche modo.
Però adesso vediamo proprio l'esercizio. Il testo ci dice Partendo dal conto economico di seguito presentato, completa il prospetto che indica le modalità di riparto del valore aggiunto, tenendo presente che l'utile è stato destinato per 60.000 euro a riserve e il residuo agli azionisti. Ora qua voi avete un conto economico riclassificato a valore aggiunto, qua sotto da compilare il prospetto del riparto del valore aggiunto.
Però prima di farlo... di andare proprio a compilare questo prospetto di riparto, io andrei un attimino sopra e ragionerei su costi e stakeholder. Cominciamo in questo modo.
Io ho messo una tabella qua sotto, ho indicato gli stakeholders su questa colonna e su questa i costi relativi. Andiamo a cercare. l'importo di questi costi e lo andiamo a scrivere in questa colonnina qua. Partiamo col personale, dove vado a cercare i costi del personale, sappiamo che i costi del personale nel conto economico riclassificato a valore aggiunto sono inseriti subito dopo il valore aggiunto, quindi euro e li scrivo qua. Un milione.
euro. Questo è il costo del personale, quindi euro è l'importo che ha remunerato lo stakeholder personale. Poi abbiamo la pubblica amministrazione.
Per la pubblica amministrazione in conto economico dobbiamo cercare i costi che hanno remunerato la pubblica amministrazione, che sono imposte e tasse, eventualmente al netto di contributi che siano stati ricevuti. Quindi io vado nel conto economico. Qui diciamo il numero 1 è il personale, vado a guardarmi le imposte, al numero 2 ho lo stakeholder pubblica amministrazione a cui sono andati 609.200 euro e quindi me lo scrivo qua sotto.
609.200 euro. Primo stakeholder, secondo stakeholder, terzo stakeholder, finanziatori esterni, chi ci ha prestato denaro, come lo remuneriamo? Lo remuneriamo con gli interessi passivi, con gli oneri finanziari.
Andiamo a cercare il risultato della gestione finanziaria. In questo caso si può andare ad individuare il risultato, che è questo qua. Quindi terzo stakeholder, risultato della gestione finanziaria.
155 e 400, vi sottolineo anche gli altri. 155 e 400, e lo vado a scrivere. 155 e 400. Poi devo pensare ai soci, quindi a chi ha finanziato l'impresa con capitale proprio.
e per i soci mi devo ovviamente rivolgere a quale parte? All'utile d'esercizio, quindi questo è il nostro quarto stakeholder. Però non tutto l'utile d'esercizio è andato ai soci, ricordiamoci che una parte dell'utile è andato a riserva e una parte è stato distribuito.
Ai soci è stato distribuito 600.000 euro. Quindi in quella. Colonnina, riportiamo proprio 600.000 euro. Poi abbiamo la parte, sempre tra virgolette interna, 5, che riguarda l'impresa. Qual'impresa come si è autofinanziata?
Perché questa parte qua riguarda l'autofinanziamento. Si è autofinanziata con utile non distribuito, quindi attraverso aver accantonato una parte di utile alle riserve, questo è autofinanziamento proprio, cioè è stata creata ricchezza ed è stata trattenuta in azienda e si è autofinanziata con i cosiddetti costi non monetari, quindi con i costi che non hanno dato luogo ad uscita monetaria, finanziaria. Questo è l'autofinanziamento in proprio allora.
Dove cerco nel conto economico quei due importi? Allora, sull'utile il testo ci diceva che 60.000 euro erano distribuiti a riserva, quindi di quell'utile 60.000... mi è andato a riserva. Ok? Quindi sulla parte relativa alle riserve posso scrivere 60.000.
Poi devo cercare i costi non monetari. Allora devo andare in conto economico e per, quindi questo diciamo è il nostro 5, Sempre per il nostro 5 devo andare a ricercare quindi i costi non monetari, che sono gli ammortamenti e gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri, che sono considerati, i fondi rischi e oneri, a medio-lungo. Quindi essendo a medio-lungo l'accantonamento ha originato un costo. non monetario, quindi faccio la somma di quei due e quindi 12 e 468, 4 e 80, lo scrivo qua sotto, 4 e 80. Poi 6 collettività, devo cercare se nel conto economico L'azienda ha sostenuto dei costi inerenti a sponsorizzazioni piuttosto che a contributi per opere benefiche e via dicendo. Mi viene.
Leggendo, l'unico direi che è questo, siamo al 6, contributi di beneficenza e sponsorizzazioni 28.000 euro, quindi 28.000 lo vado a scrivere qua sotto. Fate la somma. è il valore aggiunto globale netto, si chiama, che è stato distribuito fra gli stakeholder.
Quindi agli stakeholder abbiamo suddiviso circa euro e lo abbiamo fatto con quegli importi. Molto utile sarebbe se... dovesse redigere il bilancio, fare e pubblicare per esempio un grafico a torta con le percentuali, quindi con, eccolo che arriva, con le percentuali in modo tale da far capire al lettore a colpo d'occhio a chi è stato distribuito.
percentualmente la parte preponderante di valore aggiunto. Se lo vedete è stato distribuito al personale. In seconda battuta soci e pubblica amministrazione, poi impresa attraverso autofinanziamento proprio in proprio, finanziatori esterni e infine collettività.
Forse questa impresa, diciamo così... come obiettivo dovrebbe darsi quello di, magari per gli anni successivi, di aumentare un po'quell'1% di distribuzione di valore aggiunto che è stato distribuito alla collettività, e quindi magari ampliare un po'quell'1%. Sulla pubblica amministrazione ci si può far poco perché quelle sono imposte.
Però teniamo conto che in teoria l'impresa remunera la pubblica amministrazione attraverso le imposte e dalla pubblica amministrazione riceve servizi. Molto importante quel 43% al personale perché ricordatevi che un'impresa va avanti se c'è il personale al suo interno. Qua si potrebbe aprire una parentesi su come viene gestito il personale che non ha proprio che non è.
la sede opportuna. Quindi abbiamo visto che ad ogni stakeholder è stato attribuito una parte della ricchezza prodotta e il grafico ce lo mostra in maniera molto sintetica e chiara, ricordatevelo, avevo detto che deve essere chiara la comunicazione. Poi volendo fare l'esercizio che ci propone Futuro Impresa Più L'esercizio prevede che si passi dal valore aggiunto del conto economico al valore aggiunto globale lordo. Il valore aggiunto globale lordo è quello che abbiamo calcolato prima e distribuito. Per passare dal valore aggiunto classico del conto economico classico al valore aggiunto globale lordo bisogna togliere ovviamente le cose che non c'entrano, cioè quei costi che non remunerano nessuno e questi costi che non remunerano nessuno sono la svalutazione dei crediti e il blocco del risultato della gestione accessoria, attenzione però escludendo ovviamente la parte relativa ai contributi di beneficenza e sponsorizzazione, quindi tranne beneficenza.
Parto dal valore aggiunto che direi era 3445. Tolgo la svalutazione dei crediti, quindi meno 52 e 4 e mi rimane come valore aggiunto caratteristico lordo 3392 e 600. Sottraggo ancora il risultato della gestione accessoria tranne i contributi di beneficenza, quindi tolgo meno 20 e trovo 3, 4, 12 e 600 che è proprio il valore aggiunto globale lordo che è ripartito fra gli stakeholder. Ora questo schermino ci fa ricalcolare il tutto, quindi ve lo ricalcolo. questa parte qua vedete mette la parte relativa all'autofinanziamento dove ammortamento e oneri questo è autofinanziamento improprio e l'accantonamento a riserve è autofinanziamento proprio ma l'abbiamo già detto riportiamo velocemente i numeri 4 6 8 12 e 60 e poi ci si chiede ovviamente la somma di questi più viene riportata in basso come remunerazione per l'impresa relativa a tutta l'auto finanziamento che è 540 quindi questo è il primo fattore poi abbiamo remunerato i soci con i dividendi per 600.000, abbiamo remunerato il personale dipendente per abbiamo remunerato i finanziatori esterni, quindi quelli che ci hanno prestato i soldi con 155.400 euro, abbiamo remunerato la collettività con quel contributo di beneficenza. per 28.000 euro e poi la pubblica amministrazione attraverso le imposte, quindi 609 e 200. Fate la somma in verticale e ovviamente vi viene il valore globale lordo che è stato distribuito ai vari stakeholder con Rivadisco, questo è il risultato finale.