150 milioni di anni fa qui in alta valle aurina si estendeva un mare sul cui fondo andò a depositarsi il materiale incandescente contenente rame che fuoriusciva dalle viscere della terra a seguito dell'innalzamento dell'arco alpino questo deposito si orientò in senso verticale questo processo fece salire in superficie il minerale di rame nei pressi di croce rossa a quasi 2000 metri si parla in questo caso di affioramento il rame accessibile in superficie nei punti di affioramento venne probabilmente utilizzato dall'uomo già durante l'età del bronzo oltre 4000 anni fa lo testimonierebbe un'ascia ad alette risalente rinvenuta oltre cento anni fa nella zona della miniera lo sfruttamento minerario inizio però solamente nel medioevo la prima citazione del rame di predoi risale al 1400 26 inizialmente fu sufficiente scavare dei pozzi lungo la vena metallifera ben presto però le parti del giacimento a maggiore profondità poterono venire raggiunte solo dal fianco della montagna attraverso gallerie sempre più profonde i minatori procedevano in un primo momento a mano con punta e mazzetta che successivamente impiegavano anche polvere da sparo il materiale estratto non veniva trasferito subito al forno di fusione prima era infatti necessario separare quanto più possibile il minerale metallifero dalla roccia sterile questa operazione veniva effettuata manualmente negli edifici accanto agli imbocchi delle gallerie per lo più da donne e bambini nel 1573 entrò in funzione il primo frantoio azionato ad energia idraulica di cui il minerale veniva macinato per essere poi ulteriormente separato negli impianti di lavaggio fino al xvi secolo il minerale estratto venne fuso a predoi la grande quantità di legna necessaria per la fusione comportò tuttavia all'abbattimento del bosco che aveva protetto il paese dalle valanghe per tale ragione si realizzarono nuovi impianti diffusione nel tratto più basso della valle ad harvard nei pressi di lutago si trovava il più grande nel 1878 venne investito da una colata di fango il raso completamente al suolo in seguito a ciò a predoi si apre nuovamente una fonderia di cui rimangono tuttora alcune parti di muratura il rame di predoi veniva commercializzato sotto forma di rosette di rame era impiegato soprattutto per produrre filo di rame e per ottenere l'ottone anche i contadini della valle aurina traevano beneficio dall'attività mineraria provvedevano infatti a tagliare la linea necessaria a trasportare il materiale inoltre rifornivano di prodotti alimentari i minatori e le loro famiglie la storia della miniera di rame di tre dosi si conclude nel ventesimo secolo dopo una breve ripresa dell'attività estrattiva dal 1957 al 1971 durante quest'ultima fase si utilizza attrezzatura pesante l'avanzamento in galleria avviene con perforatori pneumatici e l'ausilio di dinamite il trasporto del materiale si avvale di pale caricatrici e vagoni su rotaia fino a quando l'attività estrattiva cessa di essere redditizia e la miniera chiude definitivamente oggi la miniera di predoi è una delle quattro sedi del museo provinciale delle miniere