[Musica] Bentrovati a tutti mi è stato chiesto di fare prima il canto 10 all'ultima puntata siamo arrivati al canto 7 ma mi è stato chiesto da più di uno di fare il canto 10 dell'inferno quindi in questa puntata ci occuperemo di questo canto qui in questa puntata vedremo il decimo canto dell'Inferno ed è un canto molto importante perché è un canto in cui compaiono diverse questioni che riguardano Dante compare veramente tutto compaiono personaggi straordinari personaggi che hanno una grande importanza all'interno della commedia che sono molto ben caratterizzati e compaiono tanti sentimenti soprattutto compare il Dante più umano compare il Dante che ha l'orgoglio politico compare il Dante che ha l'orgoglio familiare compare la compassione di un padre compare anche una sorta di di compassione fraterna tra due esiliati Insomma compaiono veramente tanti tanti aspetti che sono veramente molto caratterizzanti di di questo canto e che sono veramente molto belli molto gradevoli da leggere però noi sappiamo che in queste puntate è vero che i titoli si rifanno ai canti ma in realtà ci rifacciamo a delle unità tematiche Allora l'episodio degli eretici non inizia nel canto Deo ma inizia alla fine del canto nono prima di iniziare voglio ricordare a tutti che è disponibile il mio libro CTO uno segreti sulla Divina Commedia un testo che cerca di affrontare il viaggio di Dante in modo approfondito ma credo abbastanza semplice e gradevole lo consiglio Davvero a tutti andiamo quindi a vedere la parte finale del canto nono Siamo al verso 106 del canto nono giusto per sintetizzare quello che è avvenuto nel canto nono Dante in pratica si è trovato davanti ad una Cittadella cioè delle Mura delle Mura che circondano una Cittadella quella che viene chiamata nell'inferno la città di vite di D era il nome Romano il nome classico del diavolo Infatti è in questo modo che lo chiama sempre Virgilio perché città di dite perché è la parte più profonda dell'inferno fino a questo punto Dante ha incontrato i dannati che hanno Peccato dei peccati sempre gravi ma un po' meno cioè i cosiddetti incontinenti però da questo momento in poi inizia Invece un percorso nella parte più profonda dell'inferno che appunto è la città di dite una parte che poi alla fine fine copre i due ter dell'antro infernale questa città di dite è come una sorta appunto di Cittadella circondata da mura e naturalmente poi al centro è cavo perché è fatta a forma di imbuto e man mano che si scende si scende al cerchio successivo Dopo una serie di difficoltà il poeta insieme al Vigilio riescono a entrare dentro questa Cittadella e vediamo quello che trovano dentro lì entrammo senza alcuna guerra cioè entrammo senza difficoltà perché in effetti per entrare aveva dovuto faticare molto si era dovuto scontrare con dei diavoli ma era sceso un messo Celeste che aveva aperto la porta aveva fatto sì che i due poeti potessero andare avanti e io che aveva di riguardar diio la condizion che tal Fortezza Serra come io fui dentro l'occhio intorno invio e Dante dice io che avevo grande desiderio di guardare dentro questa Fortezza cioè pure la condizione delle anime che sono chiuse all allinterno di questa Fortezza non appena fui dentro subito l'occhio invio cioè muovo l'occhio intorno per guardare e veggio ad ogni grande campagna piena di duolo e di tormento Rio Quindi guardo intorno vedo una grande campagna una pianura una pianura che ha l'aspetto di una campagna piena di dolore e di tormento un tormento cattivo Rio In effetti questa zona appare appunto come una grande pianura ovviamente al centro c'è questo buco il buco dell'imbuto attraverso cui si scende sotto siccome ad arli ovoda no stagna Siccome a Polo presso del Carnaro CH Dale chiude suoi termini bagna fanno I sepolcri tutto il Loco Varo così facevano quivi d' ogni parte Salvo che il modo ver era più amaro quindi allo stesso modo che a arl dove il Rodano Imp paluda la zona allo stesso modo che a Pola presso il golfo del Carnaro che Italia chiude i suoi termini bagni che si trova ai confini dell'Italia in sostanza in queste città così come rendono vario tutto quanto il luogo I sepolcri che lì si trovano cioè diseguale lo caratterizzano con queste costruzioni che interrompono le pianure no in qualche modo che cosa sono questi Sepolcri che si trovano ad arl e a Pola sono delle tombe romane dei sepolcreti romani che All'epoca erano presenti in queste zone Quindi dice così come in queste due zone dove c'erano questi Sepolcri romani dove c'erano queste necropoli romane così anche in questa pianura erano presenti tutte queste tombe In pratica Dante si trova nella entrando dentro la Cittadella questa grande campagna punteggiata da queste tombe da una serie di tombe Salvo che il modo era più amaro cioè il modo era più crudele perché è più crudele perché ovviamente queste non sono tombe di riposo dopo la morte ma sono tombe di sofferenza e adesso lo vedremo che tra gli avelli fiamme erano sparte per le quali eran Sì del tutto accesi che che Ferro più non chiede vero unarte perché è un più amaro il modo in cui queste tombe si trovano lì perché è più crudele Beh perché questi avelli queste tombe sono circondate da delle fiamme delle fiamme che gli girano intorno che li riscaldano li arroventano Quindi ci sono delle fiamme che arroventano questi Sepolcri per le quali erano così del tutto accesi che Ferro più non chiede per un arte cioè che nessuna arte l'arte del fabbre ovviamente non richiede un calore più forte per fondere il ferro quindi avvera un calore estremamente elevato no si sa che per fondere il ferro Ci vuole un calore estremamente levato tutti i loro coperchi erano sospesi E fuorno uscivan sì duri lamenti che ben parevan di miseri ed offesi i coperchi erano sollevati e fuorno uscivan si duri lamenti che ben parian di miseri ed offesi cioè da fuori da queste tombe uscivano dei lamenti così duri così dolorosi che apparivano chiaramente di miseri e di offesi e io maestro quali sono quelle le genti che seppellite dentro da quell' Arche si fan sentir quei sospiri dolenti nante chiede a Virgilio che sono queste genti che sono queste anime che si trovano dentro queste Arche questi Sepolcri che si fanno sentire con questi sospiri dolorosi e quelli a me qui son gli eresi Arche coi Lor seguaci d'ogni Setta e molto più che non credi son le tombe carche Virgilio gli risponde Qui si trovano gli eresiarchi Chi sono gli eresiarchi erano i capi i fondatori delle con i loro seguaci Quindi con gli ertici quelli che li hanno seguiti Qui si trovano i fondatori delle eresie insieme ai seguaci dell'eresia d'ogni Setta Quindi tutte quante le le varie sette eretiche e poi Virgilio aggiunge e guarda che le tombe sono più cariche di quanto tu non credi Cioè ci sono tante persone perché di eretici ce ne sono tanti perché dice questo Virgilio perché spesso gli eretici praticavano la loro eresia di nascosto e quindi chiaramente probabilmente di molti non si sapeva che erano eretici però poi una volta morti non potevano più mentire e finivano qui quindi dice se anche in vita magari potevo sembrare essere di meno in realtà Guarda che sono molti di più simile qui con simile è sepolto e i monumenti son più e men caldi quindi sta dicendo sempre Virgilio i simili sono sepolti insieme ai simili in pratica all'interno delle tombe si trovano insieme o comunque gruppi di tombe contengono insieme lo stesso tipo di eretici quindi sono divisi per eresie e il fuoco è più o meno caldo a secondo del tipo di eresia e poi che alla M destra si fu volto passamo tra i martiri e gli alti spaldi quindi Virgilio gira a destra e guida Dante tra la sofferenze i martiri e gli alti spaldi cioè le mura appunto della città è un caso anomalo che Virgilio giri verso destra gli studiosi Qui hanno discusso su tutti tutti i vari significati simbolici che potrebbe avere questo noi non ci andiamo adesso a dilungare su questo perché sarebbe veramente lungo e complicato Oh A questo punto viene da chiedersi Qual è il contrappasso di queste anime l'idea della tomba è legata Probabilmente al fatto che questo tipo di peccatori e gli eretici si riuniva in vita spesso in conventicole nascoste per non farsi trovare per non farsi riconoscere e quindi come hanno vissuto nascostamente in vita adesso sono chiusi all'interno delle tombe in vita hanno vissuto sepolti diciamo all'interno di queste conventicole chiuse nella chiusura di questi luoghi dove si vedevano di nascosto e adesso vengono chiusi all'interno di tombe non è estremamente convincente Questa interpretazione forse un'interpretazione più corretta potrebbe essere e qualche commentatore antico la l'aveva fatta che in realtà da vivi hanno vissuto come dei morti sono stati dei morti verso vero la religione verso la fede in qualche modo Quindi hanno vissuto da morti perché sono morti rispetto alla Fede e alla religione e quindi adesso e vengono posizionati dentro delle tombe come dei veri morti anche l'elemento del fuoco non è molto chiaro l'ipotesi più diffusa è che il fuoco sia semplicemente la continuazione di di quella pena che in effetti veniva data nel Medioevo agli eretici cioè la morte sul rogo quindi alcuni sono morti sul rogo e continuano a bruciare dalle fiamme altri ince sarebbero dovuti morire nel fuoco non sono stati scoperti ma vengono qui bruciati dalle fiamme ugualmente Però anche questa spiegazione a mio parere non è estremamente convincente però questa è l'opinione più diffusa Tra gli studiosi passiamo invece al canto 10 Ora se va per un segreto calle tra il muro della terra e li Martiri lo mio maestro e io dopo le spalle Vabbè qui riprende Si riallaccia al discorso con cui aveva chiuso il canto precedente e virg si muove per un segreto Cal Cioè per una strada stretta che si trova tra il muro della terra e li Martire dal muro della città di dite In pratica passa a fianco alle mura della città nella parte interna delle Mura ovviamente e li Martire le sofferenze riprende la parola Martiri il mio maestro io dopo le spalle quindi lo seguì dietro le spalle u Virtus somma che per gli empi giri mi volvi cominciai come a te piace parlami e soddisf fammi ai miei disiri Vabbè ho tu somma è una delle classiche espressioni con cui Dante si rivolge a Virgilio no grande virtù che mi porti per questi empi giri per questi gironi sacrileghi come vuoi tu insomma Dante Qui si rivolge a Vigilio sempre con estrema delicatezza e cortesia come a te piace cerca di soddisfare per favore i miei desideri cioè le mie curiosità la gente che peli Sepolcri giace potrebbe si veder già sollevati tutti i coperchi e nessun guardia fa cioè dice non è che si potrebbe vedere qualcuno di questi dannati e magari parlarci a sottointeso ovviamente perché i coperchi sono già sollevati e non c'è nessuno che fa guardia quindi probabilmente Possiamo tranquillamente fermarci a parlare con qualcuno Vigilio sta camminando supera varie tombe Dante si chiede Vabbè ma ci fermiamo da qualche parte è curioso di parlare con qualcuno ma in realtà il poeta ha in mente una persona precisa e Virgilio lo sa perché Virgilio sa leggere nella mente di Dante e quelli a me tutti Saran serrati quando di yosafat qui Torneranno quei corpi che la sua hanno lasciati vigili risponde specificando che dopo il Giudizio Universale tutti quanti I sepolcri saranno serrati in pratica le anime Come già è stato detto in altre puntate in altri canti torneranno al momento del giudizio universale sulla terra prenderanno i loro corpi e con i loro stessi corpi scenderanno nel loro luogo di sofferenza dove ci saranno delle piccole modifiche rispetto a volte non sempre rispetto alla condizione che è invece in quel momento in questo caso per esempio I sepolcri vengono chiusi quindi le anime riprendono il proprio corpo tornano E la Tomma viene chiusa yosafat è secondo L'Antico Testamento la valle in cui Dio giudicherà il giorno del giudizio universale le anime suo cimitero da questa parte hanno con Epicuro tutti i suoi seguaci che l'anima col corpo morta fanno dice guarda e in questa parte dove ti sto portando si trovano gli epicurei quelli che hanno seguito Epicuro cioè Epicuro e tutti i suoi seguaci quindi un questo tipo di Erici cioè quelli che hanno creduto in vita che l'anima muoia con il corpo ovviamente Epicuro non era un eretico perché era un filosofo greco nato prima di Cristo quindi non non è caratterizzare fossero degli eretici e Dante riprende questa questa idea e E appunto con epicurei intende quel tipo di eresia che crede appunto alla morte dell'anima comunque Virgilio ha fatto un paio di notazioni a Dante adesso risponde alla domande che lui gli aveva fatto Dante mi ha chiesto Beh ma posso vedere qualcuno di questi però perciò alla dianda che mi faci qui in centro soddisfatto sarà tosto e al Disio ancor che tu mi Taci perciò alla domanda che tu mi fai qui dentro troverà risposta Sarà soddisfatta quella domanda e sarà soddisfatto anche quel desiderio che ancora tu mi taci cioè Virgilio sa che Dante in realtà non vuole vedere dei dannati generici ma ne vuole vedere uno in particolare perché lui sa che era eretico da vivo e quindi si aspetta di trovarlo qui da morto questa era la sua vera domanda però una domanda nascosta ma Virgilio lo sa e gli dice Non ti preoccupare Ti sto portando tra gli epicurei e qui potrei trovare risposta alla domanda non solo quella che mi hai fatto ma anche quella che tu mi stai nascondendo Io lo so che tu vuoi vedere quella certa persona Non ti preoccupare tra breve la vedrai e io Buon Duca non tegno riposto a te mio cuor se non per dicer poco e tu mai non pur mo a ciho disposto e Dante di nuovo risponde in modo estremamente Cortese a Vigilio dice buon Duca Buona guida mia io non tengo chiuso il mio cuore a te Cioè non non l'ho voluto fare per mancarti di rispetto non è che ti voglio nascondere le cose in realtà non ti ho detto niente semplicemente perché volevo parlare poco perché tu poco prima mi hai disposto a questo mi hai prescritto Cioè mi hai detto di comportarmi in questo modo In effetti Virgilio già qualche altra volta ha detto a Dante Non essere impaziente Abbi pazienza insomma E quindi Dante dice Non volevo apparire troppo importuno però ecco il modo con cui Dante parla a Virgilio in tutto il poema in realtà è sempre estremamente Cortese delicato educato ma intanto c'è qualcuno che si è accorto di questo parlare Cortese educato di Dante a un certo punto dall'oscurità si sente una voce qualcuno che dice o Tosco che per la città del fuoco vivo Ten vai così parlando onesto piacciati di restare in questo Loo Ecco qualcuno l'ha sentito Ha riconosciuto che è un Toscano dice o Tosco che stai andando per la città del Fuoco te ne vai vivo cioè si rende conto che è vivo parlando in modo così onesto così decoroso ti prego ti piaccia di restare in questo luogo cioè Fermati un secondo sia dito fermarti un secondo se poi anche questo questo spirito gli sta parlando in modo abbastanza educato e Cortese la tua loquela ti fa manifesto di quella nobil Patria natio alla qual forse fui troppo molesto il tuo linguaggio ti fa manifesto cioè dimostra che tu sei nato in quella Patria cioè Firenze alla quale forse io fui troppo molesto cioè io fui troppo dannoso allora con queste parole quest'anima si presenta in modo estremamente educata e delicata ha riconosciuto che la persona viva che sta passando lì è Toscana è Fiorentina e e che quindi gli è venuta curiosità di parlare con questo compatriota Ecco un altro elemento che compare in questo in questo canto molto forte l'amor di Patria che è presente in tutta la commedia e Dante ogni volta che mette insieme due concittadini quando sono anime che lui apprezza e ammira naturalmente fa emergere questo amore fraterno tra concittadini è quell'amore che lui vorrebbe che lui vorrebbe vedere tra concittadini ma che Italia in quel periodo a suo parere era davvero molto molto rara e quindi già compare un elemento molto positivo di questo personaggio no l'amor di Patria sente parlare a un concittadino solo per questo decide di parlare con lui vuole parlare con lui ma ovviamente anche per un altro aspetto perché questo concittadino Parla in modo onesto forse questo personaggio non si sarebbe mosso Se non l'avesse sentito parlare in modo così decoroso È comunque un personaggio molto sdegnoso Come Dante ha molte caratteristiche caratteriali simile a quella di Dante ora lo vedremo subitamente questo suono uscì ho d' unaa D l'arche però Marco stai temendo un poco più al Duca mio eh improvvisamente senti questo suono uscire da una delle tombe in mezzo all'oscurità Insomma immaginiamoci la scena Dante sta in mezzo a delle tombe una sorta di cimitero sente uscire da una delle tombe questa voce che lo chiama in questo modo e chiaramente si impaurisce è molto realistico questo questo passo No però però speso significa perciò nell'italiano antico perciò mi accostai temendo avendo un po' di paura un poco alla mia guida quindi si avvicina a Virgilio Perché chiaramente Si impaurisce ma Virgilio lo riprende ed il mi disse volgiti che fai Vedi là farinata che sè dritto dalla cintola in su tutto il vedrai Virgo gli dice Ma che stai facendo Che che ti avvicini a me girati che cosa stai facendo Non vedi lì C'è farinata che si è alzato dalla cintola in su lo puoi vedere Ma come non volevi parlare con farinata lui lo sapeva che Dante voleva parlare con farin Farinata degli Uberti un personaggio abbastanza noto anche chi non ha mai letto questo canto probabilmente ne ha sentito parlare io aveva già il mio viso nel suo fitto ed El sergea col petto e con la fronte come avesse l'inferno a grandi spittoon si erge con il petto e con la fronte ha un un atteggiamento fiero un atteggiamento sdegnoso come se avesse tutto l'inferno a Grand dispitto è vero che lui sta pendo le pene dell'inferno Ma lui lo spreg l'inferno non ne ha paura non soffre per il dolore ma sopporta questa sofferenza e lo guarda con grande dispitto lo guarda con grande superbia con grande disprezzo lo disprezza e Dante tiene il suo sguardo fisso nel viso dell'altro Cioè lo guarda lo guarda in maniera fissa lo sta guardando in attesa di vedere quello che sta per Avvenire Cosa gli deve dire questo spirito e l'animo Man del Duca e pronte mi Pins trare le sepolture a lui dicendo le parole tue Sian Conte cioè il duca e la guida di Dante virgino lo spinge verso farinata dice vai verso di lui però gli segnala attenzione le tue parole siano Conte cioè siano dignitose stai parlando con una persona di rilievo una persona importante quindi Parla in modo dignitoso Non parlare come parli con un Filippo Argenti per esempio no che era una persona che Dante sdegnano Sì questo è un personaggio a cui bisogna portare rispetto Quindi qui il poeta attraverso il Gilio ci sta dando un'altra informazione su farinata farinata è una persona dignitosa si trova all'inferno perché è peccatore ma non per questo perde le sue grandi qualità umane è una persona cui si deve comunque portare rispetto a tantissimi aspetti positivi Oh però adesso prima di proseguire in questo canto Bisogna dire due parole prima su farinata su chi è questo personaggio perché altrimenti non si potrebbe proseguire la lettura del canto in maniera comprensibile Farinata degli Uberti era uno dei principali capi Ghibellini di Firenze aveva guidato Firenze nella prima metà del dueco in una serie di azioni politiche di vittorie militari Insomma è stato un personaggio molto importante era un po' un personaggio leggendario comunque a Firenze nel bene e nel male e Dante ne aveva sentito parlare era morto un anno circa prima della sua nascita e quindi Dante non lo aveva conosciuto ne aveva solamente sentito parlare e però in quanto capo chib bellino faceva parte di una fazione avversa a quella del poeta Il poeta era guelf perché quando Dante da giovane Aveva vissuto a Firenze ormai i Guelfi si erano imposti Allora qui bisogna un attimo Fare conti con le date nel 1248 i Ghibellini avevano cacciato i welfi da Firenze ma nel 1251 i welfi avevano vinto e erano riusciti a cacciare i gellini i quali però erano tornati nel 1260 con una famosa battaglia la battaglia di Montaperti una battaglia sanguinosa dura violenta una battaglia importante del Medioevo con questa battaglia i Ghibellini avevano cacciato via Guelfi e dalla città quantomeno le famiglie più importanti e avevano governato fino al 1200 67 Dopodiché nel 1967 guelf avevano di nuovo vinto e avevano a loro volta di nuovo cacciato i Ghibellini però questa cacciata questo invio all'esilio de Ghibellini era stato definitivo i Ghibellini non sarebbero più tornati a Firenze o quantomeno quelli delle famiglie più importanti perché comunque alcuni Ghibellini erano rimasti in città e essere ghibellino dopo il 1267 per i fiorentini era una vera e propria vergogna Era normale per un fiorentino dell'epoca di Dante del giovane Dante essere Guelfo era praticamente una una caratteristica necessaria per essere considerato un cittadino degno di Firenze Ecco questo è il primo quadro adesso ci torniamo su questa cosa come io al piede la sua tomba fui guardi un poco e poi quasi sdegnoso di nuovo ritorna all sdegno di questo personaggio mi di mandò chi fuorli maggior tui Ecco farinata ha riconosciuto che Dante è Fiorentino ammette che è una persona che parla in modo Cortese quindi una persona sicuramente degna anche lui di rispetto e però lui non gli interessa sapere chi è gli interessa sapere che furono i suoi antenati i maggior Cioè lo guarda un po' e poi quasi sdegnoso in modo sempre sdegnoso perché questo è l'atteggiamento di questo personaggio che in questa prima parte appare abbastanza antipatico per certi aspetti no Insomma si rivolge ad una persona che sta passando lì la guarda dall'alto in basso in modo sdegnoso Io sono farinata tu chi sei Chi furono i tuoi maggiori cio Cioè sei uno che con cui mi posso degnare di parlare fai parte di una famiglia nobile una famiglia importante oppure sei uno che che non conta niente e già è un atteggiamento estremamente superbo io che era idir desideroso non vedeva l'ora di parlare con farinata per lui in fondo era un eroe anche se era di una parte politica nemica teniamola presente questa cosa Dante era in grado di ammirare una persona anche se dal punto di vista politico lo considerava un nemico Infatti se Noi ricordiamo il canto sesto del dell'Inferno Dante in quel canto chiedeva a Ciacco alcuni dannati che lui ci teneva ad incontrare perché erano quei dannati che al benf posero G ingegni tra questi dannati c'era anche appunto farinata quindi il Dante personaggio non appena entra nell'inferno sa che sicuramente si trovano nell'al di là perché sono morti è preoccupato del fatto che possano trovarsi alle all'inferno perché sa che erano dei peccatori e dimostra subito di non vedere l'ora di incontrarli lo fa capire lo fa intuire il Dante scrittore ovviamente invece aveva proprio fin dall'inizio progettato Di inserirli all'interno del poema tra questi appunto c'è anche farinata che adesso lui sta appunto incontrando io che era dubiti desideroso non gli ce l'hai ma tutto gliela persi quindi Dante gli dice sì ti dico che sono miei antenati ondei levò le ciglia un poco inuso quindi farinata a Grotta le ciglia a Grotta le ciglia questo personaggio dipinto scolpito Veramente no sembra di vederlo in una in un dipinto in una scoltura poi disse fieramente furo avversi a me e ai miei primi e a mia parte s che per due Fiat li dispersi quindi farinata risponde Sì ho capito che sono gli Alighieri gli Alighieri furono fieramente avversi cioè furono veramente nemici a me ai miei antenati i miei primi alla mia parte politica tanto che per due fiate cioè due volte li dispersi quindi li cacciai due volte li cacciai nel 1248 e poi nel 1260 Quindi dice fai parte di una fazione nemica Questo è il modo di ragionare di fare inada però Va sottolineato il fatto che gli antenati di Dante il fatto che fossero fieramente avversi ai chib Bellini a farinata non appare molto molto sicuro Diciamo che forse qui Dante esagerava un po' questa sua rappresentazione della propria famiglia perché dico questo perché è vero che il nonno bellincione nel 1248 era stato effettivamente mandato in insidio risulta dai documenti ma non risulta nel 1260 sicuramente non era stato mandato in esilio il padre perché perché abbiamo detto prima che i gellini governano Firenze dal 60 al 67 ma Dante nasce a Firenze se e lo dice lui stesso nella commedia Il 1265 se il padre fosse stato mandato in esilio come poteva Dante nascere a Firenze in effetti i documenti non ci segnalano che la sua famiglia fosse stata di nuovo mandata in esilio probabilmente per quello che se ne sa soprattutto il padre di Dante era fortemente disinteressato alla politica ed è molto difficile credere che il padre Alighiero fosse fieramente avverso egib Bellini era tutto preso dal suo lavoro dagli affari e non gli interessava assolutamente la politica il nonno invece aveva un maggiore interesse aveva anche ricoperto qualche carica politica ma non si ritiene che fosse un personaggio così impegnato in politica da poter essere definito in questo modo poi chiaramente c'era qualche altro parente di Dante che invece aveva mostrato maggior impegno politico Ma nella linea proprio ascendente di Dante probabilmente non c'era questo tipo di impegno però qui lui ci tiene tanto a segnalare questa cosa perché probabilmente quando scrive questo canto e dato che era stato mandato in esilio eh Era stato anche tacciato di essere amico dei Ghibellini ricordiamo sempre che ne abbiamo parlato a proposito del canto Di Cacco intorno al 1300 i welfi ormai vittoriosi a Firenze da tempo si erano però divisi a loro volta in due fazioni bianchi e neri nel 1302 i neri avevano mandato in esilio i bianchi e de Bianchi faceva parte anche Dante stando in esilio e bianchi si erano probabilmente alleati anche con i Bellini ed erano stati tacciati dai neri Naturalmente come amici dei nemici per eccellenza dei fiorentini cioè i Bellini è chiaro che qui Dante voleva anche rivendicare la sua appartenenza a Guelfa cioè Guardate che io e la mia famiglia siamo stati sempre Guelfi Ecco questo è il discorso che fa Dante qui però farinate è stato veramente offensivo No cioè si rivolge di fronte a questo personaggio appena conosciuto e già lo accusa dicendo Ah vabbè fai parte di quella famiglia i miei nemici quelli che io ho cacciato per due volte anche la tua famiglia per due volte li ho cacciati quindi è chiaramente un modo di esprimersi abbastanza superbo sprezzante e Dante viene ferito nell'orgoglio familiare e nell'orgoglio politico e allora risponde con lo stesso tono con cui ha risposto farinata a parlare Naturalmente il Dante del 1300 Dante personaggio sei Fur cacciati e i tornar d' ogni parte rispose Lui l'una e l'altra fiata ma i vostri non appr preser ben quell'arte E beh gli risponde in maniera eh diciamo con altrettanto orgoglio con altrettanta forza dice È vero furono cacciati Sì furono cacciati due volte cacciati però non dispersi come aveva detto farinata Semmai dispersi erano stati gli Uberti e altri Bellini ma tornarono sia la prima che la seconda volta l'abbiamo detto prima no nel 1948 i Guelfi furono cacciati e tornarono nel 51 nel 60 furono cacciati ma tornarono nel 67 e però quando tornarono nel 67 vinsero in modo definitivo G Bellini e anche la stessa famiglia di farinata non sarebbero più tornati a Firenze Infatti Dante dice i vostri non appr preser bene quell'arte cioè non appresero bene L'arte di tornare in patria quindi è evidente Insomma il modo orgoglioso con cui il poeta giustamente risponde a farinata però questo punto uno si aspetta la risposta di farinata invece succede unal una cosa del tutto inaspettata all'oro Urs alla vista scoperchiata un'ombra lungo questa info al mento credo che se era in ginocchio elevata e a un certo punto emerge un'altra anima dalla tomba scoperchiata esce fuori un'altra ombra un'altra anima fino al mento Dante dice non riuscivo neanche a vederlo bene credo che si fosse alzata in ginocchia quindi farinata alzato in piedi dritto dignitoso superbo la differenza tra i due è evidente il momigliano diceva farinata è è una statua mentre quest'altro personaggio è un'ombra dintorno Mi guardò come talento avesse di vedersi altri arame cioè guardò intorno come se avesse desiderio di vedere se se c'era qualcun altro insieme a me e poi che il suo specar fu tutto spento piangendo disse Se per questo cieco carcere vai per altezza di ingegno mio figlio vè E perché non è Teo quindi non appena il dubbio fu spento cioè allinizio Cerca vede intorno se c'è qualcun altro vede che non c'è nessuno il dubbio che ci fosse qualcun altro finisce e allora piangendo anche qui vedete la la differenza con farinata no farinata ha ind dispitto l'inferno mentre lui piange Dante ha detto sono degli alichieri ha detto qual è la sua famiglia quindi quest'anima ha sentito che era lui E allora dice se per questo cieco carcere Vai Cioè se tu stai viaggiando qui in questo cieco carcere della dell'inferno e ci vieni Grazie alla tua altezza di ingegno cioè grazie alle tue capacità intellettuali mio figlio OV perché non è tego chi è questo personaggio questo personaggio è Cavalcante Cavalcanti il padre di Guido Cavalcanti il primo amico di Dante il migliore amico di Dante anche lui grande poeta probabilmente maestro di Dante dal punto di vista della poesia poi ovviamente superato da Dante in quanto a produzioni poetiche Ma comunque era stato sommesso e comunque era un poeta di grande valore Quito Cavalcante E allora il padre dice Ma scusami ma se tu sei qui grazie alle tue capacità intellettuali Grazie alla tua intelligenza Come mai mio figlio non è con te dov'è finito Come mai non è con te lui anche ha una grande altezza di ingegno e e quindi tu ci sei potuto entrare e lui no e io a lui da me stesso non vegno colui che attende là per cui mi mena forse cui Guido vostro ebbe a disdegno eh Dante gli risponde in realtà io non sto venendo grazie alla mia altezza di ingegno non sto venendo da solo mi sta portando qui con lui quello che attende lì cioè Virgilio mi sta portando da un cui probabilmente Beatrice che guido disdegnò quindi Dante sta dicendo Io non mi muovo da solo non è grazie al Mi ingegno che mi sto muovendo mi sta portando Virgilio da Beatrice quella stessa Beatrice che il vostro Guido che vostro figlio Guido ha disdegnato Al di là del dell'aspetto concreto vediamo gli aspetti simbolici Virgilio cioè la ragione l'intelletto Indubbiamente la cultura la razionalità sta comunque portando Dante ma lo sta portando verso Beatrice Cioè verso la fede la rivelazione la teologia cioè aspetti che hanno a che vedere con lo spirito con la religione quegli aspetti che guido essendo anche lui eretico essendo anche lui AEO come il padre ha disdegnato non ha creduto a Beatrice ovviamente non aveva disdegno di Beatrice figlia di Folco cortinari cioè della donna concreta aveva disdegno di quello che lei rappresentava all'interno della struttura poetica della commedia in generale Comunque della della visione poetica di Dante e quindi dice Guido a disdegnato la fede la teologia la grazia eccetera e adesso è chiaro che lui qui non viene non è che sto venendo qui solo grazie al mio ingegno ma sto venendo qui grazie alle mie qualità intellettuali sto venendo perché io voglio raggiungere Dio cosa che invece Guido ha disegnato le sue parole e il modo della pena mi Avan di Costui ci ha letto il nome però fu la risposta così piena sia le sue parole sia la la sua pena avevano fatto capire chi era quella persona cioè che era il padre di Guido Cavalcanti per questo motivo la mia risposta era stata così piena cioè Così esplicita Cavalcante chiaramente crede che che Dante possa arrivare a fare questo viaggio grazie alla propria altezza di ingegno cioè esclusivamente grazie al proprio intelletto D'altra parte lui è un epicureo Cioè lui non crede in vita non ha creduto e tutt'ora è rimasto in questo modo che possano esserci altre forme di conoscenza che ci possano essere altre cose che spingano le persone a fare qualcosa Dante si muove grazie a Dio è quel Dio che gli epicurei rifiutano come reagisce di subito drizzato gridò come dicesti Elli ebbe non vive Elli ancora non fiere gli occhi suoi lo dolce lume e lui ha sentito che Dante ha usato il passato remoto dice cio hai detto Elli ebbe Ma allora è morto non ferisce più i suoi occhi il dolce Lume del Sole la dolce luce del sole Allora questo padre è chiaramente un personaggio che ispira grande commozione grande compassione un padre Tutto preoccupato per il figlio è evidente che Dante poi lo vedremo di fronte a questa espressione prova una forma di compassione Insomma di pietà come per altri personaggi dell'inferno è la Pà di un padre del tutto umana del tutto umana del tutto comprensibile che Immagina che il figlio sia morto e che quindi chiaramente soffre in realtà questo nel 1300 quando si svolge questo viaggio non era ancora avvenuto Guido Era ancora vivo Cavalcante ha male interpretato le parole di Dante come Poi vedremo alla fine dell'episodio quando si accorse ad alcuna dimora che io faca dinanzi alla risposta supin ricadde e più non parve fora quando vide che io ne avevo mostrato un po' di indugio a rispondere alla sua domanda cadde subito supino e non riappari più quindi vedi che Dante non risponde non risponde subito Immagina Quindi quello che lui ha chiesto sia vero cioè che veramente Guido sia morto e quindi cade giù a terra su e non si rialza non si rialza più il personaggio di Cavalcante che ripeto è un personaggio comunque molto umano nell'insieme un personaggio positivo però serve naturalmente in questo episodio a risaltare ancora di più le caratteristiche di farinata Cavalcante è un uomo è molto umano è tutto preoccupato per il figlio è preoccupato da problemi umani immediati della quotidianità farinata invece no farinata non è preso dai dolori quotidiani non è neanche addolorato per la sofferenza che sta provando in quel momento è tutto preso da discorsi ancora di politica lui è ancora legato alla politica alla sua parte ai suoi ideali politici è un aspetto se vogliamo un po' negativo di fenata ma anche un aspetto positivo perché è una persona che va oltre la propria persona oltre la propria individualità per dei valori collettivi dei valori che riguardano tutti Ed ecco che Dante rimette il Focus su farinata ma quell'altro magnanimo a cui posta restato era non mutò aspetto né mosso collo né piegò a sua costa e quindi farinato è rimasto fermo non si è lasciato neanche impietosire da Cavalcante non G hai portato niente ma quell'altro magnanimo alla cui richiesta la posta la richiesta di fermarmi mi ero fermato non mutò aspetto non mosse collo non piegò nessuna costola niente Lui rimase fermo così com'era e se continuando al primo detto Se Lian quell'arte disse male appreso ciò mi tormenta più che questo letto cioè con tutto l'episodio di Cavalcante farinata è rimasto a pensare alla risposta di Dante e quindi continuando al primo detto cioè continuando a quello a cui eravamo rimasti prima se quelli hanno quell'arte malha presa se la mia famiglia non è riuscita a tornare in patria questo mi tormenta più che questo letto io soffro più per quello che per questa sofferenza che ho adesso all'inferno ma non 50 volte Fia raccesa la faccia della donna che qui regge che tu tu saprai Quanto quell'arte pesa Ecco qui farinata fa una profezia a Dante anche se non è molto chiara non è molto chiara chiaramente per il Dante del 1300 il Dante personaggio è Chiara per il Dante che scrive è Chiara per noi lettori che conosciamo la storia e farinata dice non non passeranno 50 mesi Cioè non sarà riaccesa la faccia della donna che qui regge la faccia della luna non tornerà la luna piena per 50 volte quindi non passeranno 50 mesi circa 4 anni che tu saprai quanto qu L'arte di tornare pesa già a metà del 1304 tu ti renderai conto quanto quell'arte di tornare pesa Cioè quanto sia molto difficile tornare perché in effetti nel 1304 Dante Dopo 2 anni di guerre e di scontri anche violenti contro Firenze la Firenze nera lui insieme ai suoi compagni bianchi non aveva ancora ottenuto nulla e non otterrà effettivamente nulla e quando scriveva questo passo era ormai passato anche qualche altro anno siamo intorno al 1307 1308 probabilmente E beh sapeva che tornare a Firenze ormai si dimostrava un'impresa quasi impossibile però attenzione farinata dice questa cosa a Dante non come una forma di ritorsione cioè il significato non è Vedrai vedrai anche tu quanto sarà difficile tornare in Padria lo proverai anche tu così poi mi saprai dire Ecco il concetto non è questo fata prova compassione nei confronti di Dante esprime compassione esprime con partecipazione al suo dolore è come se dicesse Purtroppo lo capirai anche tu quanto sia difficile tornare in patria Ma appunto lo dice con sincerità e questo Noi possiamo capirlo dalle parole successive che vedremo tra breve Allora prima di andare avanti è giusto soffermarsi solamente per un attimo sulla parola magnanimo Cosa significa questa espressione Chi era il magnanimo il magnanimo era un tipo di uomo a cui D voleva tendere a cui voleva somigliare il magnanimo fondamentalmente era una persona che di fronte alle problematiche della vita ai problemi della vita problemi quotidiani alle sofferenze rimane comunque impassibile cioè riesce a mantenere comunque una grande freddezza una grande dignità e infatti questa è proprio la caratteristica di fenata naturalmente poi il magnanimo Ha anche altri aspetti su cui qui non ci soffermiamo E se tu mai nel dolce mondo regge Dimmi perché quel popolo è si empio incontra i mie in ciascuna sua legge Cioè farand sta dicendo a Dante Ti auguro di tornare nel dolce mondo questo se è un S ottativo in realtà significa Ti auguro di tornare nel dolce mondo il dolce mondo della vita della terra la terra dei vivi ma dimmi perché quel popolo è così empio è così cattivo è così crudele contro i miei parenti in ogni sua legge Cioè in tutte quante le le determinazioni di legge che vengono fatte qui però farinata perde un po' la sua statuari età un po' la sua indifferenza la sua freddezza la statua Diventa uomo veramente mostra interesse e dolore per la propria famiglia pensiamo anche al fatto che gli Uberti erano stati trattati davvero molto male farinate era morto nel 64 però la moglie e altri parenti erano stati comunque mantenuti n esilio e lui e la moglie erano stati per esempio condannati per eresia addirittura anche dopo morti Comunque qui farinata Ecco da questa espressione cioè intanto gli augura di tornare nel nel mondo dei vivi In secondo luogo gli chiede Ma glielo chiede in modo molto confidenziale non l'avrebbe mai chiesto uno a cui gli ha detto sì vabbè vedrai tu quando tornerai eccetera È evidente sta facendo una domanda proprio D'Amico quasi D'Amico spiegami come mai i fiorentini ce l'hanno tanto con la mia famiglia Cioè alla fine Insomma perché hanno questo odio verso di noi e Dante gli risponde anche lui ha abbandonato eh qualunque desiderio di ritorsione qualunque desiderio di rispondere in modo aggressivo eccetera ormai è evidente che qui c'è il confronto tra due persone che stanno un po' sullo stesso piano onde iio a lui lo strazio il grande scempio che fece l'arbia colorata e rosso D l'orazione fa farne il nostro tempio Cioè queste leggi queste orazion queste leggi così cattive verso la tua famiglia derivano dalla dal grande stazo dal grande scempio che avvennero durante la battaglia di Montaperti quella del 1260 grazie alla quale Ghibellini erano tornati a Firenze che fece l'arbia colorata il rosso perché Perché colorò il fiume Arbia che si trova presso monteaperti il rosso del sangue naturalmente dei morti Quindi in pratica Dante gli sta dicendo Firenze Ce l'ha tanto con voi Uberti perché tu farinata sei stato il capo dei Ghibellini che provocarono quella crudele battaglia in cui fu versato tanto sangue fiorentino E qui però la statua Diventa uomo qui il farinata impassibile freddo Mostra una forte sensibilità Torna a essere veramente umano farinata ascolta questa risposta di Dante e E così si comporta poi ebbe sospirando il capomosso quindi muove la testa sospira a ciò non fui io Sol disse né certo Sanza cagion con gli altri saremo mosso cioè Fella sta dicendo non fui solamente io a fare quella battaglia e comunque non mi sarei mosso insieme agli altri senza una ragione valida Qual era la ragione valida Beh era Chiaramente la lotta di fazioni c'erano le lotte di fazioni e e quindi è chiaro che ogni fazione cercava comunque di vincere sull'altra un'altra ragione Era Naturalmente il desiderio di tornare in patria qui veramente noi sentiamo parlare il Dante esiliato Cioè lui si immedesima in questo personaggio no anche lui ha combattuto contro Firenze Ma l'ha fatto per un motivo valido non è stato il solo e l'ha fatto per un motivo valido che è quello di tornare in Padria però farinata aggiunge un'altra cosa ma fu Io solo là dove sofferto fu per ciascun di Torre Via Fiorenza colui che la difese AV viso aperto Sì perché farinata nel successivo convegno tenuto ad Empoli fu effettivamente l'unico a dire che avrebbe difeso Firenze da solo molti alleati dei De Bellini tra cui Pisa avrebbero voluto distruggere Firenze e lui invece disse Beh se voi vi azzardate a toccare Firenze io la difenderò a Vis aperto si era tolto probabilmente l'elmo oppure aveva sollevato la parte dell'Elmo che copre il viso e aveva detto io la difenderò a Vis aperto e Dante come prima aveva ricambiato l'attacco che era stato fatto alla sua famiglia qui ricambia l'augurio che gli ha fatto farinata de Se riposi mai vostra semenza pregai io lui solvet temi quel nodo che qui ha sviluppata mia sentenza quindi vi sta augurando di nuovo il se ottativo ti auguro questo auguro che la vostra discendenza possa trovare pace in vita ai vivi Vi auguro questo ma qui scioglietevi quel nodo ha confuso la mia mente il Par che voi vi giate se benoto dinanzi quel che il tempo se adduce e nel presente tenete altro modo cioè sembra che voi vediate prima dinanzi quello che il tempo porta con sé quindi cioè che voi vediate bene il futuro riusciate a leggere nel futuro d'altra parte già gli è stata fatta una profezia da Ciacco e lo stesso farinata ha fatto una profezia e nel presente invece tenete altro modo cioè nel presente ci siano altre regole Perché Dante si chiede questo perché beh ha visto Cavalcante loro riescono a vedere il futuro ma Cavalcante non sa che il proprio figlio in quel momento è ancora vivo Quindi dice riuscirà a vedere il futuro ma il presente non lo vedete Com'è la questione e allora farinata gli risponde noi vediamo le cose che sono lontano Così come quelli che hanno una vista difettosa mala luce i presbiti quindi le cose lontane le vediamo Co tanto ancora ne splende il sommo luce solo di tanto ancora ci splende la luce di Dio quindi la verità cioè Dio ci lascia solo questa conoscenza questa capacità di vedere le cose quindi solo da lontano quando si apprestano son tutto e vano nostro intelletto quando cioè gli eventi le cose sono vicine o sono nel presente eh il nostro intelletto è vano non riesce a vedere le cose non riesce a conoscerle e se altri non ci apporta nulla sapendo vostro stato umano e se altre anime di persone che sono morte da poco e quindi ci possono dire quello che avviene nel mondo non ci danno notizie Nulla possiamo sapere di quello che accade nel mondo Quindi loro riescono a vedere gli eventi lontani ma man mano che gli eventi si avvicinano li vedono sempre meno fino a quando non scompaiono del tutto quindi il presente non lo conoscono Ecco perché Cavalcante non sa che il proprio figlio Non è effettivamente morto però comprender puoi che tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto che del futuro Fia chiusa la porta perciò puoi capire che la nostra conoscenza sarà totalmente morta del tutto definitivamente scomparsa dal momento in cui il futuro non ci sarà più cioè quando ci sarà il Giudizio Universale quindi quel momento in poi noi non sapremo più nulla quindi questa è la condizione delle anime dell'inferno ci si è chiesti se questa condizione non sia solo degli eretici però poi successivamente Dante lo ha fatto evidenziare anche in altri canti per altri dannati quindi sembrerebbe che sia una regola proprio di tutti i dannati dell'inferno Allor come di mia colpa con punto dissi ord direte Dunque a quel caduto che il suon nato e coi vivi ancor congiunti E se io fui dinanzi alla Osta muto fategli saper che il Fei perché pensava già nell'errore che m'avete soluto quindi preso da questo senso di colpa per aver creato questo equivoco in Cavalcante dissi aff farinata ora direte Dunque a quella quell'anima che è caduta che suo figlio è ancora vivo e che se io davanti alla sua domanda Rimasi muto per un secondo cioè Rimasi un po' interdetto e non risposi non lo feci perché volevo confermare la sua convinzione che Guido Cavalcanti fosse morto ma solo perché ero immerso in questo pensiero in questo dubbio che adesso voi mi avete sciolto e già il maestro mio mi richiamava per chi pregai lo spirto pi avaco che mi dicesse chi Con lui i stava però a questo punto il mio maestro Virgilio mi richiamava per andare avanti c'è sempre un certo tempo limitato per stare con le anime per cui pregai farinata più in fretta di dirmi chi Con lui stava Cioè Chi erano gli altri gnati che si trovavano tra gli epicurei dissem mi qui con più di 1000 giaccio qua dentro è il secondo Federico e il cardinale e degli altri mi Taccio farinata risponde dicendo sì Qui ce ne sono più di 1000 cioè Siamo tantissimi è un numero generico per dire una grande quantità però nomina due personaggi abbastanza noti dell'epoca per essere appunto degli epicurei Federico II l'imperatore Federico II e il cardinale chiamato così perché un po' tutti lo conoscevano eraa Ottaviano degli Ubaldini vescovo di Bologna che era stato vescovo di Bologna nella prima metà del 200 Chiaramente si tratta di personaggi abbastanza noti come purei dell'epoca ind s ascose e io in ver L'Antico poeta Volsi passi ripensando a quel parlare che mi pareva nemico quindi l'anima tornò dentro la tomba si rinasc dentro la tomba E io volso I passi verso Virgilio però ripensando a quella profezia quelle parole dette da farinata che mi sembra ostili Cioè quindi il parlare di farinata quella profezia gli era sembrata ostile ostile Nel senso che non prometteva nulla di buono e in effetti era la profezia dell'esilio Però appunto come dicevo prima non è chiara ancora qui a lui non può essere chiara il personaggio Dante non può ancora essere chiaro e li si mosse poi così andando mi disse perché sei tu sei smarrito e io li soddisf al suo dimando quindi Virgilio cammina e poi mentre camminava si accorge che che Dante pensiero naturalmente Virgilio sa già quello che lui pensa però glielo chiede Perché sei così smarrito cioè perché sei perso nei tuoi pensieri e Dante gli risponde Gli spiega quello che abbiamo appena appena detto no E allora Virgilio risponde la mente tua conservi quel CUD dito hai contra te mi comandò quel saggio e ora Attendi qui e drizzo il dito quando sarai dinanzi al dolce raggio di quella il cui bell'occhio tutto vede da lei saprai di tua vita il viaggio quindi Virgo gli sta dicendo conserva in memoria quello che hai ascoltato contro di te e ora Attendi qui cioè e Adesso ascoltami bene e drizzo il dito no drizzo il dito come fanno spesso i maestri i saggi quando vogliono spiegare qualcosa cioè mette il dito davanti a sé ascolta bene e quando sarai davanti al dolce raggio di Beatrice quella donna il cui bell'occhio vede tutto in Dio da lei saprai il corso della tua vita cioè come andrà avanti la tua vita quello che avverrà appresso Mossi a man sinistra il piede lasciamo il muro e gimmo in verlo mezzo per un sentiere che ha una valle fiede che infill su faca spiacere suo Lezzo quindi Virgilio si muove verso sinistra i due poeti si allontanano dal muro interno della città di dita e vanno invece verso il centro del cerchio attraverso un sentiero che sbuca davanti a una palle Cioè a un a uno sprofondo Sostanzialmente è il buco appunto dell'imbuto no che porta giù Cioè quindi è il punto dove poi loro dovranno scendere per andare per andare ancora più giù dentro l'inferno E da questo buco però sentono venire un Lezzo spiacevole una puzza fortissima una puzza fortissima che naturalmente viene dal Beh dalla Profondità dell'Inferno dove si trovano tanti dannati in tante situazioni e che emana questo odore estremamente sgradevole per completezza è necessario vedere anche molto velocemente l'inizio del canto successivo il canto XO perché continua per un pezzetto a parlare degli eretici però guardiamolo molto velocemente in sull'estremità di un'alta Ripa che faceva gran pietre rotte in cerchio venimmo sopra più crudele stipa In pratica sta dicendo sull'estremità di questo burrone fatto in cerchio un cerchio franoso fatto di pietre rotte pietre spaccate venimmo sopra più crudele stipa venimmo sopra una calca più ampia più grande di anime quindi di fronte Alle anime che stavano nel profondo dell'inferno e qui per l'orribile del soperchio del puzzo che il profondo abbisso Gitta ci raccosta indietro ad un coperchio d'un grande Avello ove io vidi una scritta che diceva Anastasio Papa guardo lo quale trasse fotin della via Dritta quindi arrivati a questo punto A questo punto del del cerchio cioè proprio su sull'orlo del burrone a causa del dell'orribile eccesso di puzza che arriva dal profondo abisso dal burrone ci avvicinammo al coperchio di una di queste tombe di una grande tomba dove vidi una scritta che diceva Io Avello custodisco il papa Anastasio che fu tirato fuori dalla diritta via della religione cristiana dall'eroina in pratica l'eretico fotino aveva ingannato Papa Anastasio portandolo verso l'eresia il papa Anastasio è un papa del VTO secolo dopo Cristo che secondo una certa tradizione in effetti aveva seguito l'eresia di fotino Ma questa tradizione era in realtà falsa Non è vero che il papa Anastasio sia stato un eretico e Dante chiaramente sbagliava Ma si basava sulle fonti che aveva in mano Va bene quindi abbiamo visto questo lungo episodio degli eretici un episodio abbiamo detto straordinario un episodio straordinario perché Perché entrano in gioco tanti elementi la grande presenza di sentimenti di cui abbiamo parlato all'inizio ma anche la presenza di personaggi belli e straordinari scolpiti dal poeta ben definiti appunto farinata sicuramente che è un personaggio estremamente positivo seppure con delle luci ombre abbiamo visto che farinata ha comunque anche dei difetti e abbiamo visto anche Cavalcante Cavalcante è comunque una figura positiva chiaramente è una figura che rispetto a farinata appare molto più umile però è la figura di un padre che ha un grande affetto per il figlio Se vogliamo tutti e due Questi personaggi parlano a Dante e di di fronte a lui non si lamentano della propria sofferenza non sono arrabbiati per la loro situazione di quel momento farinata È tutto preso dal suo ideale politico dal suo amore per la Patria dal suo anche affetto per la propria famiglia dal dolore che la propria famiglia di esiliati ha subito nel corso degli anni che ancora sta subendo mentre avviene questo episodio e Cavalcante invece è preoccupato totalmente del figlio e è preoccupato che il figlio possa essere morto Anche perché sa che anche il figlio è un erede e quindi probabilmente si trova lì ma quello che colpisce soprattutto è la grande capacità di Dante di descrivere dei personaggi con pochissime parole È veramente la capacità di un grande poeta per chi vuole approfondire consiglio sempre il mio libro 101 segreti sulla Divina Commedia che racconta in prosa il viaggio di Dante e che V ad approfondire vari aspetti e contenuti trattati nel grande poema questo testo è stato scritto con un linguaggio abbastanza semplice ma con un alto livello di approfondimento e tra l'altro è presente una ricca [Musica] bibliografia bene allora Qui chiudiamo questo lungo episodio e Ringrazio tutti comunque per aver seguito questa nuova puntata del viaggio Nella Divina Commedia e ci rivediamo alla prossima puntata saluti a [Musica] tutti Y