[Musica] siamo in quella parte dei musei vaticani che corrisponde all appartamento privato di un papa e quale pato a quel giulio ii della rovere che è stato il papà del rinascimento papà di raffaello il papà di michelangelo il papa che ha portato il conte in vaticano tutto il mondo conosce questi ambienti come le stanze di raffaello perché è stato raffaello il protagonista di questo celebre ciclo pittorico un raffaello giovanissimo quando raffaello comincia a dipingere qui una stanza detta della segnatura questo il primo ambiente che lui ha affrescato era un ragazzo di appena 25 anni famoso però non solo a roma ma in tutta italia era una specie di ragazzo prodigio specie di amedeo mozart della pittura aveva affascinato firenze con capolavori che si conservano agli uffici o nella galleria palatina aveva lasciato capolavori straordinari a urbino nelle marche ma anche in umbria ed ora a soli 25 anni viene qui a roma davanti al bar vero e proprio stupore del secolo in un certo senso è il papa agli comanda di affrescare quello che sarebbe stato il suo appartamento questo [Musica] per il visitatore dei musei vaticani il primo incontro con il raffaello delle stanze avviene qui nella stanza che tutti conoscono come dell'incendio di borgo e la prima per chi entra nei musei vaticani anche se è l'ultima dal punto di vista cronologico nella sequela delle attività svolte da raffaello dal suo atelier nell'appartamento di papa giulio ii della rovere [Musica] prima di diventare la stanza dei banchetti il triclinium alla romana così la chiamano i documenti questa sala era un luogo giudiziario era la sede del tribunale grazie e giustizia il massimo livello giudiziario dell'amministrazione apostolica l'equivalente della nostra corte di cassazione e prima che intervenisse qui raffaello c'era stato perugino a lavorare qui dentro è infatti gli affreschi della volta questi tondi con immagini sacre collocati all'interno di un fitto decoro di grottesche sono di perugino e della sua scuola cappello interviene intorno al 1515 dice il vasari e raffaello quando fu chiamato a lavorare qui non volle abbattere che affreschi che aveva dipinto perugino questo per una specie di omaggio al suo antico maestro poi comincia a organizzare la decorazione delle grandi scene che qui vedete bisogna tener conto che in questo momento della sua vita della sua carriera raffaello è oberato di lavoro è ormai il suo ruolo è quello di un organizzatore del lavoro dei suoi numerosi allievi i giovani di raffaello così li chiamano i documenti tra francesco penny giulio romano polidoro da caravaggio giovanni da udine e molti altri ancora e infatti anche in questi affreschi noi vediamo fortemente la presenza del della bottega raffaello fornisce i disegni dalle idee controlla il lavoro rettifica interviene in vario modo anche personalmente ma il grosso del lavoro lo affida ai suoi giovani giovani pittori che sono bravi quasi quanto il loro maestro [Musica] ma cosa raccontano questi affreschi siamo ancora nel tema dominante che attraversa tutta la iconografia dell'estate l'intervento di dio nella storia a difesa della sua chiesa e qui raffaello seleziona fra i tanti possibili alcuni episodi più famoso è quello dell'incendio di borgo un episodio accaduto molti secoli prima liber pontificalis ci dà una data più o meno verificabile dalla storia cioè la 847 e un papà che si chiamava all'epoca leone iv e dice la storia leggendaria che questo papa con una benedizione con un segno di croce dal suo palazzo apostolico riuscì a fermare a placare un incendio che stava devastando quella parte di roma che sta intorno alla basilica vaticana e che si chiamava allora e ancora oggi si chiama il borgo [Musica] questo affresco è stato una come dire un testo base per tutti classicismi d'europa da guido reni a pur se a angry a david tutti hanno studiato queste figure andate per esempio la figura della donna con le braccia alzate al cielo che noi vediamo di spalle oppure ancora più significativa come citazione che poi pittori neoclassici hanno ripetuto molte volte la figura della donna che porta una brocca sulla testa e che anche in questo caso vediamo di spalle mentre si affretta con l'acqua per aiutare a spegnere l'incendio oppure l'episodio di sinistra dove l'incendio di borgo diventa una suggestione per raccontare l'incendio di [ __ ] quello di cui parla virgilio nella sua e ne rete e lui immagina la città che brucia sullo sfondo e rappresenta questo giovane uomo che sta scendendo dalla muraglia infuocata e una donna che sta porgendo in basso e il suo bambino e si vede ancora enea che porta sulle spalle il vecchio padre anchise accompagnato dal giovane figlio you know [Musica] raffaello è il pittore della bellezza femminile e infantile le sue donne sono sempre bellissime basta guardare la donna che porta l'anfora con l'acqua sulla sua testa e poi basta portare i bambini è uno straordinario pittore di bambini e rafa guardate il piccolo bambino nudo che spaventato dall in centro dal rumore della folla si stringe al grembo della sua mamma oppure guardate quell altro bambino o bambina che noi vediamo le spalle e che la madre presentandolo con la mano sulle spalle invita a pregare a pregare il papa che si affaccia sulla loggia vaticana avendo sullo sfondo una chiesa una basilica di san pietro che è ancora la basilica costantiniana non è certo la nuova san pietro che tutti conosciamo oppure guardate ancora il bambino spaventato che scriva accanto alla sua mamma spaventata anche lei di fronte a quello che sta accadendo ecco bisogna apprezzare raffaello anche in dettagli come questi [Musica] [Applauso] [Musica] l'altro episodio provvidenziale salvifico nella storia del papato e nella storia nel mondo cristiano e quello che è raffigurato alle mie spalle questa è una data certa storicamente certificata siamo nella notte di natale dell'anno 800 quel giorno quell'anno a roma il papa di allora che si chiamava leone iii consacra carlomagno sacro romano impero tore nasceva quella notte di natale l'impero cristiano ci sono in questi racconti dei riferimenti precisi alla contemporaneità siamo nell'anno 1515 più o meno e in quell'anno accade un fatto politicamente molto importante cioè la firma del concordato fra la santa sede e la corona di francia dopoguerra incessanti dopo contrasti durissimi al tempo di giulio ii della rovere ora invece con leone decimo medici si è stabilita la pace e lo vediamo benissimo in questa scena dove il carlo magno incoronato sacro romano impero tore la notte di natale dell'anno 800 ha il volto del re francese di allora cioè di francesco qui e non è senza significato la iscrizione latina che si trova immediatamente sotto sopra la figura di carlo magno perché tutto il bordo della sala dall incendio di borgo rappresenta le immagini dei grandi re cristiani della storia il primo il più importante di tutti e naturalmente carlo magni carolus carlo carlo magno san stè romana ecclesia ansys clip rusco e cioè carlomagno che è la spada ansys e il clip e luz cioè lo scudo di santa romana chiesa quindi l'alleanza fra il papa e la corona di francia ha fatto sì che adesso il nuovo carlo magno cioè francesco primo sia la difesa e la protezione della chiesa di roma [Musica] un altro episodio provvidenziale l'intervento di dio nella storia sta di fronte a me ed è quello che parla della battaglia di ostia anche questo è un episodio molto remoto nel tempo difficilmente certificabile dal punto di vista storico ma comunque si parla si tratta di una incursione dei pirati saraceni che da o stia risalendo il corso del tevere minacciavano di saccheggiare roma le truppe del papa vanno incontro all'incursione nemica sconfiggono gli invasori e vincono la battaglia e il papa di allora che era ancora leone iii e qui rappresentato come si può notare questi papini antichi e in parte leggendari leone iv leone iii hanno tutti il volto di leone decimo medici come se raffaello volesse dirci che come gli antichi leone avevano salvato la chiesa e il mondo così il nuovo leone quel leone decimo medici che sedeva sul trono di pietro oggi all'anno 1515 avrebbe salvato la chiesa e il mondo [Musica] [Musica] questa era la biblioteca oggi la conosciamo come stanza della segnatura perché per un certo periodo della storia ha ospitato il tribunale ecclesiastico di questo titolo ma il tempo di giulio ii di raffaello doveva essere la biblioteca del pub [Musica] [Musica] ma cosa ci deve essere nella biblioteca di un papà del rinascimento proviamo a immaginarlo ci saranno naturalmente libri di filosofia di scienza di storia del pensiero ci saranno libri di teologia di esegesi biblica ci saranno libri di mistica di ascetica di apologetica e anche questo è logico ma nella biblioteca di un papa umanista quale era giulio ii della rovere non potevano mancare libri che parlavano di bellezza di poesia i capolavori di omero di lucrezio di virgilio di dante alighieri di ariosto del san lazzaro e dal momento che il papa è anche un sovrano ed è un legislatore non potevano mancare libri che parlavano di diritto di leggi codici quelli canonici e quelli civili e penali ebbene la partitura degli affreschi che vedete corrisponde esattamente a questa divisione di argomenti cominciamo dalla parete e forse più celebre la famosa scuola d'atene si chiama così perché al centro sono raffigurati i proto filosofi primi filosofi platone che indica con la mano verso il cielo la filosofia idealistica gli archetipi no la filosofia di platone fondata su sugli ideali assoluti l'altro invece aristotile il filosofo della concretezza terreni l'alfiere del materialismo potremmo dire è infatti vediamo che aristotile allunga la mano verso destra come a indicare che la saggezza la sapienza la conoscenza viene dalla sperimentazione tutto intorno ci sono i protagonisti del pensiero antico diogene per esempio questo vecchio che si abbandona se minuto sui gradini di questa ideale accademia il cinico diogene quello che diceva che l'unica felicità consiste nel rinunciare a ogni desiderio [Musica] e poi c'è pitagora per esempio in primo piano a sinistra che sta scrivendo sul suo libro pitagora il teorico delle proporzioni e intorno a lui ci sono allievi che scrutano quello che lui sta scrivendo notare che c'è anche un personaggio con un turbante in testa quel musulmano che sta scrutando il lavoro di pitagora altri non è che averlo è il traduttore d aristotile a vero è che gran commento feo come dice dante alighieri uno dei protagonisti della sapienza islamica tra trapassata nel mondo occidentale e poi c'è qui eccoli epicuro l'ateo epicuro quello che diceva che gli dei non esistono o se esistono non si preoccupano degli affari degli uomini che socrate il secondo piano col tipico profilo rincarato e di fronte a lui c'è il bellissimo fatuo alcibiade e poi ancora ci sono gli scienziati del cielo e della terra tolomeo col planetario [Musica] tutti questi personaggi popolano la scena dell'umano sapere tutte le correnti filosofiche e scientifiche che derivano dalla sapienza di platone d aristotile che hanno una collocazione centrale quasi fossero proprio le sorgenti dalle quali tutta la sapienza deriva e c'è anche un personaggio singolare in primo piano il cosiddetto eraclito posto che sia eracle ma oggi gli studiosi preferiscono chiamarlo il pensatore solidario questo uomo di mezza età potremmo dire barbato che sta scrivendo qualcosa con la testa appoggiata al pugno chiuso isolato da tutti gli altri sta pensando sta riflettendo e questa è una stato detto ma io credo che sia assolutamente vero una specie di obliquo trasversale omaggio che raffaello fa a michelangelo buonarroti che proprio in quegli anni stava dipingendo la volta del sistina a metà dell'anno 10 raffaello comincia a dipingere qui dentro nel 1508 buona parte della volta della sistina era visibile e sicuramente raffaello con quella sua straordinaria capacità mimetica di guardare di osservare di replicare lo stile degli altri ha voluto rendere questo omaggio alla grandezza artistica del suo antagonista cercando di dare immagine anche alla eccentricità come dire caratteriale di michelangelo stesso [Musica] che questa figura sia uno specifico volontario mangio di raffaello a michelangelo lo possiamo capire anche dal fatto che quella figura è un ripensamento è un intervento successivo non c'era nella prima stesura lo possiamo capire anche dal cantone che si conserva nella biblioteca ambrosiana di milano raffaello abbattuto un pezzo di intonaco aveva già fatto e ha deciso dopo che era visto la volta della sistina di dipingere il suo obliquo singolare omaggio a michelangelo buonarroti questa dunque è la parete dedicata al sapere umano va la pena di osservare come la sua figura allegorica questa donna in trono circondata da chi rubini che rappresenta appunto la filosofia porta la scritta in latino molto significativa causano un comizio conoscenza delle cause delle cause delle cose come dire che dovere primario e irrinunciabile dell'uomo di qualsiasi uomo è la conoscenza la conoscenza non conosce classificazione di tipo ideologico di tipo confessionale nel mondo delle scienze dobbiamo leggere tutti dobbiamo capire tutti anche latino epicuro anche il musulmano averroè anche il cinico diogene e dico questo perché sappiamo dei documenti che l'idea l'iconografia i concetti che qui sono espressi giulio ii della rovere gli aveva bene in testa egli aveva precisamente spiegati e indicati al suo pittore al giovanissimo raffaello [Musica] [Musica] ma il papa di roma e anche il custode dell'ortodossia il difensore della fede se non sarebbe tappa naturalmente e in quella parte della libreria che era destinata a ospitare teste di religione ecco che c'è la cosidetta disputa del sacramento questa espressione l'ha inventata giorgio vasari e del piuttosto sbagliata perché in realtà i personaggi qui raffigurati non disputano ma piuttosto si emozionano si stupiscono non hanno parole potrei dire di fronte al vertiginoso mistero che viene qui rappresentato perché il mistero che qui raffaello rappresenta e quello del verbo incarnato dio onnipotente ed eterno che sta lassù in paradiso che tramite il figlio cristo e la colomba dello spirito santo s'incarna nell'ostia consacrata e infatti il fuoco prospettico e simbolico di questa scena e proprio l'ostensorio co l'ostia consacrata che sta al centro dell'altare e i personaggi che gli stanno intorno consultano i loro libro nino i grandi dottori della chiesa girolamo gregorio agostino ma anche bonaventura di bagnoregio anche tommaso d'aquino ci mette anche il beato angelico e anche dante alighieri fra i teologi ma non riuscirebbero a capire nulla perché il verbo incarnato è un mistero inconcepibile ed ineffabile inconcepibile perché non c'è mente umana che possa contenerlo ineffabile perché non c'è lingua umana che possa rappresentare e allora come si fa vedete quell'angelo biondo in primo piano e lui che invita con un sorriso con un gesto dolce e suadente verso la contemplazione del mistero [Musica] o ma cosa sarebbe la vita degli uomini se non ci fosse la certezza della legge questo giulio ii lo sapeva bene era un papà era un legislatore e quindi lui vuol far dire al raffaello qui nella sua biblioteca in questa parete destinata ad ospitare i testi di diritto il diritto canonico del diritto civile e penale la sua idea di giustizia che cos'è la giustizia per giulio ii della roma intanto rappresenta la istituzione dei due massimi codici il corpus iuris dell'imperatore giustiniano cioè la somma del diritto romano rielaborato dal suo ministro della giustizia triboniano e infatti qui si vede triboniano che consegna al suo imperatore il corpus iuris aggiornato e rivisto mentre dall'altra parte un papà antico che però ha il volto di giulio ii della rovere accoglie le decretali con canoniche cioè il codice di diritto canonico ma le leggi tutte le leggi sia quelle canoniche quelle civile quelli penali sono buone soltanto se sono ispirati dalle virtù ebbene raffaello lassù nella nella lunetta ha raffigurato tutta queste virtù c'è per esempio la la forza che si appoggia alla quercia simbolo araldico di giulio ii della rovere c'è la prudenza che si guarda nello specchio c'è la temperanza che tiene le briglie in mano così come si guida un animale e poi c'è la fede in quel puntino a lato che indica col dito verso l'alto e c'è la speranza con la fiaccola che brucia giulio ii della rotta sa bene che la vita può essere consolata soltanto dalla bellezza questa è la cosa che a me personalmente piace molto e su questa parete quest'altra parete breve c'erano i libri che parlavano di poesia testi di omero di virgilio di orazio poeti greci romani ma anche quelli moderni anche petranca anche l'ariosto anche il san lazzaro e cosa rappresenta qui raffaello rappresenta febo apollo apollo citaredo apollo che suona la cetra che sta in cima al colle parnaso che era il nuovo del dio punto secondo la mitologia greca intorno ci sono le muse che rappresentano le varie arti e raffaello immaginato che una scala portasse i poeti verso la gloria del parnaso guardate come in primo piano lui è rappresentato da una parte questo vecchio poeta probabilmente rallenti ficcare con orazio orazio era conosciutissimo eccitatissimo dagli intellettuali dell'epoca coraggio delle satire soprattutto dall'altra parte invece c'è questa donna che dichiara chiaramente la sua identità e saffo saffo che era anche allora una icona lesbica sapevano tutti che era chi era sato eppure il papa non ha esitato a mettere qui a rappresentare la poesia la poetessa saffo e accanto a saf poetessa d'amore c'è l'altro poeta moderno dei sentimenti d'amore cioè francesco petrarca la cosa più straordinaria è che la figura allegorica che c'è anche qui è rappresentata da un angelo coco leani la figura lana perché la poesia e alana la poesia ci porta in alto ci trasfigura in un certo senso e questo è così vero che quest'angelo porta un cartiglio che dice nomine afflato cioè la poesia la bellezza è ispirata dal dio in questo caso i dio e apollo naturalmente ma in senso traslato si può intendere proprio la presenza di dio della divinità la bellezza di questo mondo affidato alla pittura l'arte la poesia e come l'ombra di dio sulla terra c'è da dire ed è un aspetto che ci fa capire anche la umanità di raffaella tutti i contemporanei parlano di lui come di un giovane uomo molto bello prima di tutto molto amato un uomo che nonostante la sua vertiginosa bravura sapeva essere rispettoso anche di altri pittori meno celebri meno fortunati di lui lo vediamo proprio qui nella stanza della segnatura perché quando lui arriva c'era un altro pittore anziano pittore il sodoma che aveva cominciato a dipingere da volta raffaello non distrugge quello che aveva fatto il suo predecessore ma lo lascia infatti molte molti dei decori della volta sono quelli del sonno mentre sono di raffaello e i riquadri che rappresentano episodi biblici ma quando c'è stato il momento di dipingere la scuola d'atene ha voluto rappresentare se stesso accanto al suo più vecchio predecessore abbiamo qui il ritratto di tutti e due il giovane è il vecchio il prima e il dopo questo secondo me è un atto di umanità e di cortesia che si sposa perfettamente bene con la descrizione che i contemporanei di questo giovane e bellissimo uomo che è morto purtroppo a soli 37 si può discutere se è questa la stanza della segnatura il punto più alto di raffaello pittore secondo me il vertice assoluto del suo stile lui lo raggiunge nel tempo immediatamente successivo quando ancora per giunta secondi comincia a dipingere la stanza che viene subito dopo qui raffaello tocca veramente il vertice il culmine del suo stile almeno a mio modo di vedere e vedremo perché [Musica] dopo la stanza della segnatura ecco la stanza che che noi conosciamo come di eliodoro si chiama così perché una delle scene rappresentate quella di eliodoro il ladro sacrilego che secondo la bibbia alla cercato di saccheggiare il tesoro del tempio di gerusalemme viene scacciato da guerrieri armati gli angeli del signore gli inviati contro di lui le scene che qui sono raccontate hanno una forte valenza teologica provvidenziale ed anche in definitiva politica sono tutte scene che vogliono raccontare l'intervento di dio nella storia della sua chiesa [Musica] dio caccia il ladro sacrilego eliodoro dal tempio e qui vediamo eliodoro travolto dal celeste cavaliere dio interviene quando attila sta per invadere l'italia e vuole distruggere roma e vediamo che il papa afferma dio libera san pietro dal carcere dove l'avevano gettato gli ebrei siamo alle origini della storia della chiesa ma perché dio difende la sua chiesa perché interviene nella storia per proteggerla per sconfiggere i suoi nemici lo fa perché il papa di roma crede nella resurrezione di nostro signore crede nella presenza reale del corpo e sangue di cristo nel mistero dell'eucaristia il giorno in cui il papa non ci crederà più quel giorno dio nell'era la sua mano dalla protezione del suo popolo e questo concetto grandissimo è bellissimo è raffigurato nella scena dove si vede il papa il papa di allora giulio ii della rovere che evoca il miracolo di bolsena un miracolo accaduto due secoli prima quando un prete che stava celebrando la messa che a un certo punto dubitava della presenza reale vede spezzando l'ostia il sangue schizzare e macchiare il corporale quindi il papa il custode del corpus christi il papa è il testimone i grandi della fede e finché la fede del papa e del popolo che lui rappresenta esiste il dio non abbandonerà il suo popolo guardate la straordinaria capacità che ha in questo momento della sua esistenza e raffaello di rappresentare le umane figurino nessuno in quegli anni se non forse alberghiere in germania ci ha dato ritratti così intensi così assoluti come quelle che qui raffaello ci fa vedere guardate gli svizzeri del papa questi giovani uomini inginocchiati in primo piano soldati di razza tedesca si vede pelle chiara rosa capelli biondi bisognerà aspettare dente lasker per trovare dei ritratti altrettanto intensi gli ho detto che per me questo è il momento più alto di raffaello pittore perché il momento nel quale raffaello scopre il colore il colore veneziano la civiltà del colore e veniva da giorgione dal primissimo tiziano che era stata portata a roma da pittori come sebastiano del piombo per esempio chi raffaello conosceva bene come lorenzo lotto presente nel cantiere vaticano di raffaello quindi vediamo qui per la prima volta degli autentici capolavori di rappresentazione della natura umana sotto il segno del colore la cosa più straordinaria è l'episodio della liberazione di san pietro giustamente celebre è il primo vero notturno nella storia dell'arte moderna san pietro è nel carcere il carcere ha improvvisamente visitato dall'angelo ma l'angelo è come un meteorite come un globo di luce che incendia tutta la scena circostante l'angelo sveglia san pietro spezza le sue catene e lo porta fuori come in trance come un sonnambulo mentre cadono fulminati dal sogno i soldati che gli dovevano fare la guardia e guardate anche alla compresenza di ben tre fonti di luce perché una fonte di luce è l'angelo quella è la fonte di luce più importante l'altra fonte di luce e la torcia che un soldato tiene in mano la terza infine la luna che veleggia in cielo sciroccoso e questa luna in questa notte che sta già trasfigurando verso l'alba è una delle cose più straordinarie che mai la pittura abbia inventato guardate questo notturno di raffaello all'anno mille e cinquecento 12 o 13 e dovrete riconoscere che prima viene questo poi viene la ronda di notte di rembrandt poi viene il tre ste maio di goya ma all'origine c'è lui che raffaello che racconta una notte di luna alla periferia di roma un giorno di cirò contestate e immagina che tutto questo avvenga gerusalemme [Musica] e poi c'è la scena che sta le mie spalle quella di papa leone magno che ferma attila sulle rive del po vedete che il papa ha il volto di leone decimo medici giulio ii della rovere era morto nel febbraio dell'anno 13 sale sul trono di pietro il cardinale giovan dei medici figlio di lorenzo il magnifico leone 10 lui e raffaello immagine che il papa il papa di oggi con la sua corte ma immaginato come forse quello di allora ferma attila e attila si ferma vedete questo formidabile gorgo di guerrieri e di cavalli che si agitano come un mare in tempesta perché dice la leggenda che attila vede il cielo e proto apostoli pietro e paolo armati di spada e la cosa straordinaria lo abbiamo visto durante l'ultimo restauro e la sottigliezza pittorica che raffaello dimostra in questo appreso guardate per esempio il paesaggio forse la cosa più bella di tutto questo affresco immagina che la scena venga anche qui alla periferia di roma sullo sfondo si vede il colosseo un colosseo grigio violaceo un colosseo spettrale potremmo dire e monte mario brucia di incendi veneti con gli incendi che sembrano bombe al napalm sullo sfondo e attila sta su quel cavallo nero quel cavallo nero che è il diavolo naturalmente e agli occhi rossi perché dove può stare attila se non su un cavallo nero che altro non è che la personificazione del diavolo [Musica] abbastanza una sua completezza perché se le scene affrescate nelle pareti raccontano i grandi episodi storici ed interventi di dio nella storia della sua chiesa nella volta un allievo di raffaello che non è stato ancora esattamente identificato utilizzando dei cartoni di raffaello dei disegni di raffaello e ispirandosi anche anatomie di michelangelo perché è molto michelangiolesco l'artista che lavora nella volta della stanza di eliodoro noi vediamo che qui sono rappresentati episodi dell'antico testamento che si riferiscono simbolicamente teologicamente al concetto dell'intervento provvidenziale di dio nella storia per cui si vede il patto di dio con noi si vede muse che vede dio nel roveto ardente si vede il sacrificio di isacco il sogno di giacobbe che vede una scala percorsa dagli angeli che portava dalla terra al cielo [Musica] non possiamo lasciare la stanza a detta di eliodoro senza fermarci sul volto di giulio ii della rovere erano suoi ultimi mesi di vita quando raffaele lo raffigura qui lo raffigura mentre è portato in sedia gestatoria come un attore che entra nella scena entra nel concreto teatro della storia e qua c'è il papa che medita sulla presenza reale del corpo di cristo nel mistero dell'eucaristia andate l'intensità con la quale raffaello riesce a rappresentare il volto di questo grande uomo al quale era molto legato come sappiamo fermiamoci di fronte a questo incredibile cavallo cavallo bianco che travolge il ladro eliodoro nel volto di odore manifesto il terrore fronte al guerriero celeste che lo travolge l'oro che ha rubato vedete si rovescia per terra scappano impauriti anche i suoi accoliti quelli che con lui avevano saccheggiato il tempio di gerusalemme ma la cosa che a me colpisce di più è la intensità pittorica con la quale raffaela rappresentato di sommo sacerdote oni a questo vecchio prete quasi trasparente su e addirittura mentre il sommo sacerdote prega frega il suo dio di intervenire ecco che raffaello rappresentato che le fiamme della candela tremolano fanno fumo come se fossero agitate dal vento ecco basterebbe questo particolare naturalistico per capire la grandezza di raffaello in questi anni tra il 12 e il 14 le date sono scritte già al tempo di leone feci capire la sua grandezza [Musica] ed eccoci nell'ultima sarà la più grande di tutte e almeno tre volte quella di eliodoro per esempio nella stanza che tutti conoscono come la stanza di costantino raffaello che l'ha progettata non ha potuto vederla finita perché è morto il 6 aprile dell'anno mille 520 [Musica] questa era la sala come dire nelle grandi cerimonie pubbliche chi entrava qui dentro soltanto guardandosi intorno doveva capire che il primato anche politico della chiesa di roma solo era benedetto da dio ma era stato anche storicamente legittimato dal grande imperatore cristiano costanti raffaello sapeva bene che la sua ultima impresa sarebbe stata questa ed ha fatto in tempo anche a fornire alcuni disegni per esempio per la battaglia di costantino aveva già in mente la decorazione dell'intera sana però purtroppo succede che un anno dopo la morte di raffaello muore anche il papa leone decimo medici per fortuna i papà che venne dopo clemente vii medici non volle sentire ragioni e affidò il lavoro agli eredi di raffaella cioè a giulio romano ea giovanni francesco penny e furono loro che sui disegni del maestro attuando con varianti naturalmente il suo progetto realizzarono tutto quello che vedete i lavori di affresco vennero condotti fra il 1521 e poi si conclusero nel 1524 in fondo in una manciata di anni venne realizzato tutto quello che vedete lo stile italiano raffaellesco che occupa i 500 e che poi conquista tutta l'europa nasce qui e non esce a opera di allievi assolutamente eccellenti soprattutto uno giulio pp detto giulio romano per china di roma probabilmente quel giovanotto moro con la spada che vedete sulla destra di questo affresco un giovane artista che poi al tempo del sacco di roma del 1527 viste la devastazione che capitata nella città e il mercato artistico completamente finito sceglie saggiamente di trasferirsi altrove va a mantova servizio di federico gonzaga questo per dire come è stato grande e l'insegnamento è l'eredità di raffaello d'altra parte provate a guardare da vicino la battaglia di ponte mail sapete cosa succede a ponte milvio cosa raccontano gli storici succede che l'esercito di ma senza che poi la tradizione cristiana ha sempre rappresentato come un pagano cattivissimo eccetera eccetera ebbene l'esercito di massenzio viene sconfitto e fatto a pezzi sul ponte milvio e questo racconta giulio romano insieme alla squadra dei suoi collaboratori in questa magnifica battaglia bisogna vedere da vicino che cosa è capace di fare guardate per esempio la figura del del guerriero ucciso quel giovane uomo biondo rovesciato e quasi pietrificato nell'acqua guardate quell'altro che riflette i suoi colori rosso il rosso della lorica di cui ha vestito nell'acqua del tevere perché quello è il tevere quello e ponte milvio e i due eserciti si affrontano l'uno contro l'altro ma al centro c'è sul cavallo bianco costantino imperatore che travolge d'impeto i nemici vedete i cavalli travolti mentre i suoi inalberano lo vedete sulle in secondo piano la croce di cristo e naturalmente gli angeli che sostengono e appoggiano con la vittoria costanti [Musica] ma la battaglia di ponte milvio è un po secondo atto del film costantino prima c'è l'episodio della croce alla vigilia della battaglia contro l'assenza l'esercito di costantino è accampato in vista del tevere costantino sogna un angelo che porta la croce e sogna anche che questa croce accompagnata da un iscrizione latina che dice in hoc signo vinces in questo segno vincerai e allora cosa fa costantino questo racconta la scena chiama tutti i suoi ufficiali e arringa il suo esercito prima della battaglia convincendoli a usare come vessillo di guerra la croce di cristo come tutto questo è assolutamente leggendaria non c'è nulla di vero ma è proprio il mito la mila mitografia per meglio dire di costantino che interessa qui rappresentare e allora ecco costantino che fuori della sua tenda imperiale comandante dell'armata sta parlando ai suoi ufficiali che accorrono verso di lui e c'è anche il dettaglio scherzoso ironico del mano è in primo piano questo personaggio fra caricaturale mostruoso che si diverte a giocare con le armi del capitano e poi succede che costantino si fa a battezzare anche qui la storia trasfigura nella leggenda noi sappiamo bene che costantino stato abilissimo politico uno che ha capito che il cristianesimo trionfante poteva essere un formidabile instrumentum regni e senza crederci più che tanto in realtà si servì lui nella potenza di fuoco del cristianesimo che stava emergendo un po dappertutto nell'area dell'impero che sia stato battezzato in punto di morte oppure no questo non lo sapremo mai e tuttavia si è costruita la storia di costantino che viene battezzato qui addirittura dal papa da papa silvestro si chiamava così il papa di allora intorno tutti i suoi dignitari tutti i personaggi della sua corte perché questo episodio è il prologo a quello che sarà l'episodio finale quello più importante questo cioè costantino battezzato convertito che consegna la potestà imperiale al papa di roma da circa un secolo era stata dimostrata la falsità del cosiddetto testamento donazione di costantino costantino che dona roma al papa e tuttavia qui qui dentro l'argomento è tutt'altro che eliminato [Musica] non possiamo lasciare la sala di costantino senza ricordare almeno i due grandi papi medici che l'hanno voluta senza di loro non esisterebbe la sala di costantino prima leone decimo e poi clemente vii l'uno e l'altro a distanza di pochi anni e qui ci sono i ritratti di entrambi così come dovrebbe essere il grande e potente banchiere tedesco di ausburg fughe quel signore il mantello nero e grigio che vedete ben in vista in fondo la finanza vaticana si reggeva sulle linee di credito che i grandi mercanti tedeschi e fiamminghi consentivano [Musica] e c'è anche un iscrizione in latino che dice esattamente in un nitido sintetico latino che l'impresa avviata da leone decimo veniva conclusa nell'anno di cristo 1524 a clemente vii ancora pochi anni e roma avrebbe conosciuto il sacco qui dentro dove siamo noi oggi sarebbero entrati il anzi luterani del colle stabile di borbone e avrebbero inciso sugli affreschi in nome di lutero e e saccheggiato le dimore del papa che qui invece celebra tutta la sua gloria [Musica] raffaello muore a 37 anni il 6 aprile del 1520 muore lo stesso giorno in cui era nato probabilmente muore di febbri malariche le febbri malariche erano una malattia endemica e sovente mortale nella roma di allora e muore in pochi giorni e un decorso velocissimo la sua malattia il funerale si tenne dentro la chiesa del pantheon credo che mai più nella sua lunga storia a roma ha visto un funerale più toccante più commovente il corpo del pittore era collocato al centro della chiesa tutti conoscete impanti dietro di lui avevano messo la trasfigurazione di cristo giorgio vasari dice che le ultime ore di vita lucida del pittore prima di mettersi a letto e velocemente morire e aveva dedicate al volto del trasfigurato comunque la trasfigurazione che adesso sta nella pinacoteca vaticana era dietro il feretro e dice ancora il vasari la gente che affollava la chiesa del pantheon piangeva non riusciva a trattenere le lacrime vedendo lui morto e quella viva [Musica] [Musica] [Musica] questo collegamento di raffaello con la chiesa del pantheon per fortuna dura ancora e chiunque può andare a far visita raffaello proprio nella chiesa del punk seconda cappella a sinistra [Musica] [Musica] [Musica] lì c'è la tomba del grande pittore ha voluto farsi seppellire in un antico sarcofago romano lui che il papa leone decimo aveva fatto soprintendente alle antichità di roma che conosceva e amava la scultura e arte classica [Musica] questo sarcofago romano il suo amico poeta pietro bembo fece incidere due splendidi versi due dischi c latini che dico non esattamente così il che jantscher mille raffaele qui giace quel famoso raffaello magna parens suo guscio la grande madre di tutti i viventi cioè la natura tweet con ospite vinci ha avuto paura quando lui era vivo di essere sconfitta perché non è più bravo della natura ed oriente mori e di morire quando lui è morto [Musica] io credo che mai un artista vi ha avuto un omaggio poetico più più intenso e toccante soprattutto più vero di questo perché no anche noi dopo tanti secoli come pietro bembo continuiamo a credere che raffaello è stato il pittore più grande di tutti i tempi [Musica] [Musica] [Musica]