[Musica] [Applauso] alessandro manzoni nasce a milano il 7 marzo 1785 sua madre e giulia beccaria moglie del conte pietro manzoni quando a sette anni i genitori si separano la madre va a parigi alessandro resta affidato al padre e trascorrere dieci anni collegio nel 1796 edward jenner inventa il vaccino contro il vaiolo nel 1805 manzoni si trasferisce a parigi e scrive il carme in morte di carlo imbonati dedicato al compagno della madre due anni dopo alla morte del padre incontra enrichetta blondel la sposerà entro pochi mesi nel 1810 rientrati si convertiranno entrambi al cattolicesimo nel 1815 napoleone viene sconfitta a waterloo subito dopo la chiusura del congresso di vienna [Musica] 1819 il pittore inglese william turner viaggia per la prima volta in italia due anni dopo manzoni scrive le odi marzo 1821 e il 5 maggio e comincia il manoscritto noto come fermo e lucia è una prima versione dei promessi sposi che usciranno nel 1827 nel 1829 30 escono il rosso e il nero di standard e i primi romanzi di balzac e va in scena al ernani di hugo nel 1833 manzoni d'asta vedovo due anni dopo sposa teresa porri nel corso della sua vita perderà oltre alle due mogli otto dei dieci figli l'edizione definitiva dei promessi sposi esce nel 1840 42 dopo una lunga revisione di carattere soprattutto linguistico nel 1848 scoppiano in tutta europa rivolte contro le potenze della restaurazione a milano le cinque giornate nel 1862 manzoni ha chiamato a presiedere la commissione per l'unificazione della lingua [Musica] muore a milano il 22 maggio 1873 a 88 anni [Musica] quante storie ci sono al mondo romanzi serie tv videogiochi sembra che oggi per esistere tutto debba essere trasformato in storia prodotti persone notizie alessandro manzoni invece ha scritto una sola storia e con questa ha cambiato tutto una storia i promessi sposi luca doninelli ama il romanzo come grande sfida letteraria la tematica religiosa il tragitto milano firenze gag da testori e i promessi sposi cosa si prova a essere lettori dei promessi sposi comunque lettori di alessandro manzoni siamo e come se mi chiedesse cosa si prova voler bene alla mamma manzoni manzoni e questo posto dove sia ma manzoni a milano manzoni e il duomo ma dove nella madonnina manzoni anche però la fede della mancanza di fede il dio che c'è ma anche il dio che non c'è quello che un lettore un lettore milanese ma credo qualunque lettore poi cerca quando apre un libro no di certo se si pensa manzoni si pensa anche al 5 maggio la poesia in morte di napoleone si pensa anche una tragedia potenti adelchi quella degli atri muscosi e dei fori cadenti ma tutto ciò che troviamo nelle sue opere temi problemi personaggi ha contribuito alla costruzione del suo grande romanzo è il romanzo a sua volta si ramifica in mille direzioni i promessi sposi si imprima o nella lingua e nella letteratura di una nuova nazione così manzoni finisce per essere lui che è tanto schivo e riservato la figura centrale più di leopardi di quel fenomeno così italiano che la congiunzione tra risorgimento e romanticismo [Musica] dopo l'esperienza rivoluzionaria e napoleonica l'europa e l'italia non è più la stessa di prima l'antico regime è finito ma anche e soprattutto nel campo culturale e letterario e una stagione di sconvolgimenti radicali è la nascita delle avanguardie l'avanguardia più importante quella con cui ancora oggi facciamo i conti si chiama romanticismo nelle sue varie articolazioni e nel primo ottocento c'è la questione dell'eredità illuministiche manzoni scrittore romantico da una parte si dall'altra bisogna tenere presenti le sue origini familiari che risalgono alla grande tradizione dell'illuminismo milanese e allora ci sono i nomi di cesare beccaria ai fratelli velli di giuseppe parini punto primo la madre di manzoni e giulia beccaria figlia di cesare dettagliate e beccaria e l'autore di dei delitti e delle pene la celebre denuncia della cultura e della pena di morte punto secondo il padre legale di alessandro e il conte pietro manzoni ma il padre naturale quasi certamente giovanni verri fratello minore di pietro e alessandro verri e i ferri hanno animato due importanti spazi di rinnovamento culturale l'accademia dei pugni e la rivista il caffè punto terzo e ultimo quando alessandro manzoni a sette anni i suoi genitori si separano giulia beccaria diventa la compagna di carlo imbonati e imbonati ha avuto come istruttore giuseppe parini autore di una raffinata satira dell'aristocrazia il poemetto il giorno denuncia della brutalità condanna di una cultura stantia satira della nobiltà tutti i temi tipicamente illuministici che si ritrovano anche nei promessi sposi è un illuminismo che è come legato alla sostanza mentale e biologica del suo esistere che va al di là del suo stesso credo delle sue stesse idee è una sorta di di sale che anima tutta la sua posizione mentale e vitale [Musica] alessandro cresci e nei collegi dei preti ma idee poco adatte a quell'ambiente idee giacobino idee da rivoluzionario si taglia il codino aristocratico e anche dopo non amerà mai venire chiamato conte forse carlo imbonati e il padre che lui avrebbe voluto avere e che non ha avuto questo padre un giorno lo invita a parigi dove vive con giulia beccaria a parigi la capitale della rivoluzione e dell'impero alessandro a vent'anni naturalmente accetta ma imbonati d'un tratto muore alessandro va ugualmente a parigi vi rimane con la madre per cinque anni ed una delle prime cose che fa e scrive una poesia in cui imbonati gli appare in visione per dargli consigli di vita [Musica] sentirmi e meditare di poco esser contento dalla meta mai torcere gli occhi conservarla mano pura e la mente delle umane cose tanto sperimentare quanto ti basti per non curarle non ti far mai servo non far tregua con i vivi il santo vero mai non tradirà né proferir mai verbo che plough dal vizio o alla virtù de rita [Musica] nel 1807 alessandro incontra enrichetta blondel una sedicenne di famiglia calvinista l'anno dopo con matrimonio calvinista la sposa ma nel 1810 manzoni si converte al cattolicesimo è con lui la moglie e la madre saranno seguiti da sacerdoti cattolici di orientamento giansenista il giansenismo che risale al xvii secolo a punti di contatto con il calvinismo considera l'uomo integralmente peccatore ammette la salvezza solo per le predestinazione divina esige dai fedeli una morale rigorosa diffida dell'idea di progresso storico è probabile che manzoni ne sia stato in parte influenzato più o meno nello stesso periodo della conversione manzoni inizia a soffrire di fobie di altri disturbi nervosi che lo accompagneranno per il resto della sua vita l'agorafobia non la paura di stare all'aperto di stare in pubblico di trovarsi in mezzo alla folla è legata anche a degli episodi particolari della sua esistenza che sono stati interpretati in modo vario è diverso si è risalito a motivazione psicanalitiche tutta la complessità del suo rapporto col padre che padre non era il legame fortissimo con la madre anche il modo tutto particolare con cui concepisce il rapporto con la femminilità d'altra parte c'è anche anche in momenti più recenti si è insistito sulla sua paura della finzione che poi ha dato luogo al suo abbandono della della letteratura degli anni dopo i promessi sposi in tanti manzoni tornano a milano d'ora in poi si allontaneranno solo per brevi soggiorni a parigi in toscana vivono di rendita d'estate passano molto tempo a brusuglio la villa ereditata da carlo imbonati quei manzoni si sente tranquillo enrichetta gli dà nel corso degli anni dieci figli manzoni scrive e scrive poesie teatro i promessi sposi gli anni passano diventa famoso altri anni nasce il regno d'italia lo fanno senatore accetta ma non va a roma resta a milano ea brusuglio muore a 88 anni a milano una vita lunga vissuta con riservatezza durante la quale perderà otto dei suoi dieci figli più o meno uno ogni decennio una scansione temporale drammatica inesorabile oltre arichetta poi perde anche la sua seconda moglie teresa mori prima di questa lunga catena di lutti manzoni vivrà anni di straordinaria tensione creativa dal 1812 al 1827 è questo il periodo in cui si concentra tutta la migliore creatività di manzoni appena 15 anni e in questi 15 anni tre sono eccezionali tra il 20 e il 23 pubblica il conte di carmagnola l'adelchi le odi marzo 1821 e il 5 maggio completa la pentecoste scrivere lettere a messi e xavi la lettera d'azeglio sul romanticismo e anche il fermo e lucia che la prima versione dei promessi sposi la conversione accertamenti innescato una nuova stagione di creatività manzon e rifiuta tutto quello che ha scritto prima nella sua vita è entrato qualcosa di grande e ricorda renzo l'eroe dei promessi sposi quando per la prima volta da lontano vede la grandezza dell'uomo vide quella gran macchina del duomo sulla sul piano come se non di mezzo di una città ma sorgesse in un deserto si fermò su due piedi dimenticando tutti i suoi guai a contemplare anche da lontano quell'ottava maraviglia di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino [Musica] il primo progetto che manzoni intraprende sono gli inni sacri dovevano essere 12 dedicati i momenti più alti dell'anno liturgico il natale la resurrezione la pentecoste così via lui ci lavora per anni ma ne realizza sono cinque manzoni ha vissuto una conversione un terremoto interiore ci aspetteremmo una poesia lirica che rivela i suoi pensieri e sentimenti più intimi ma niente affatto quella dei keane i sacri e poesia romantica ma non è poesia lirica la religione viene raccontata come qualcosa che tocca tutti che cerca tutti che riguarda tutti come spiegarlo la verità è che a manzoni interessa sempre la dimensione collettiva e anche quando si concentra sul personaggio senti sempre che ha in mano i fili che lo riallacciano al suo tempo al suo mondo ai suoi legami ai suoi doveri a un destino condiviso pur partendo da una concezione del cristianesimo come dialogo con dio con la distanza ma anche la vicinanza di dio quindi una dimensione fortemente individuale pur partendo da questo manoni concepisce lo stesso cristianesimo e la stessa prospettiva del linguaggio letterario della scrittura come aperta ad una dimensione collettiva la pentecoste per esempio nell inno sacro dove più esplicitamente si manifestano quest'apertura totale del mio messaggio cristiano che partendo da un punto di vista personale individuale dall'esperienza di alcuni individui si allarga alla partecipazione di una comunità 1820 sull'europa è calata la cappa della restaurazione la rivoluzione francese la sua eredità di libertà e di diritti sono ridotti in cenere vengono spazzate via ma all'improvviso qualcosa si muove una rivolta in spagna un'altra nel regno delle due sicilie e i due re devono concedere la costituzione nel 1821 tocca il piemonte qui i rivoltosi chiedono ai savoia qualcosa di più passare il fiume ticino sconfiggere gli austriaci e invadere la lombardia non se ne farà nulla la rivolta fallirà ma intanto man zona già scritto lode marzo 1821 e questa è la prima edizione un modo in cui si celebra l'italia come leggo una d'arme di lingua d'altare di memorie di sangue dico è una poesia politica davvero straordinaria anche perché è stata scritta come se la guerra di liberazione fosse davvero scoppiata come se la lombardia fosse stata davvero in via manzoni arriva addirittura immaginarsi un futuro in cui chi non si è abbattuto nel 1821 si pentirà di essere rimasto a casa o giornate del nostro riscatto o dolente per sempre colui che da lungi dalla braud altrui come un uomo straniero l'eu tra che ai suoi figli narrandole un giorno dovrà dire sospirando io non c'era che la santa vitry c'e bandiera salutata quindi io non c'era ci credo l'invasione del 21 infatti non c'è mai stata ma allora manzoni che cosa sta facendo sta immaginando il risorgimento sa che immaginarlo e un modo per farlo accadere prima o poi quando la rivolta abortisce manzoni distrugge lode ma la ricorda memoria per intero la pubblicherà molti anni dopo nel 1848 quando sembra che la lombardia possa essere liberata davvero io ho una parte fondamentale nella zona finale del testo a me pare di poter riconoscere nella replicata invocazione a dio quel l'emergere di qualcosa che nella cultura del tempo che sta dentro il mito delle nazioni ma il dio nella nelle culture nazionali dell'ottocento dentro proprio la temperie romantica e il dio dei popoli no quindi dio è con noi indipendentemente poi dalla posizione che ciascuna nazione assume nel concerto anche conflittuale terribili mento in un rituale che assumerà nel corso dell'ottocento e dio è ovviamente il disegno della provvidenza appena due mesi dopo lode marzo 1821 una notizia fa il giro del mondo napoleone è morto napoleone morto nel suo esilio di san tecnica e quindi manzoni scrive un'altra ode il 5 maggio ei fu siccome immobile dato il mortal sospiro stette la spoglia immemore orba di tanto spiro così percossa attonita la terra al nunzio st muta pensando all'ultima ora dell'uomo fatale messa quando una simile orma di piè mortale la sua cruenta polvere a calpestare verrà e difficile per noi immaginare sentire ciò che provavano gli uomini del primo ottocento al pensiero di napoleone era un'incarnazione talmente estrema delle potenzialità umane nel bene o nel male da sembrare molto più che una persona per hegel e la l'anima del mondo e canova sceglie di dargli l'aspetto di un dio classico marte pacificatore marte pacificatore una bella contraddizione in termini d'altronde napoleone era l'uomo che riusciva a tenere in sé molte antitesi e questo manzoni lo sapevo tutto e provò la gloria maggior dopo il periodo la fuga della vittoria la regia e il tristo esilio due volte nella polvere due volte sull'altare e ilsinho mo due secoli l'un contro l'altro armato sommessi a lui si volsero come aspettando il fato e iv e silenzio ed arbitro assise in mezzo a loro il fascino romantico di quest'uomo quasi sovrumano conquista anche il linguaggio anche il calendario basta dire ehi fu cioè egli fu per capire di chi si parla basta dire 5 maggio senza l'anno per capire di che evento si tratta ma manzoni sente con altrettanta forza la necessità etica prima ancora che poetica di fare di napoleone una persona per questo sposa la tesi secondo cui l'imperatore si sarebbe convertito in punto di morte partendo dalla sua esperienza personale manzoni sente fortemente il cristianesimo anche come chiamata di chi non è fedele la fede cristiana chiama chi è ad essa estraneo ma soprattutto attraverso la sventura attraverso la sconfitta questo questa chiamata agisce fortemente come per esempio nel 5 maggio o nel personaggio di ermengarda nella del chi ma poi nei promessi sposi le cose si complicano ancora di più perché lille uno dei centri del romanzo quello che poi permette anche la risoluzione narrativa di tutta la vicenda e la conversione dell'innominato nelle vicissitudini della storia la religione è l'unica via di salvezza ma è davvero così la migliore tra generi manzoni adelchi giunge una diagnosi ancora più dura flavell chi non legge più nessuno male a parte la bellezza incredibile adelchi e poi ci testimonia di una crudità di cui oggi iscritto al nostro più capaci incoraggio un andar dritto sulle cose cisti avrebbe oggi più il coraggio con tutto il politica le corrette in cui siamo immersi di dire vana di ciance la sconfitta cioè che quando uno è sconfitto incentrato hanno potuto che diventa un chiacchierone per cui l'umiliazione della sconfitta ti fa diventare anche più cretino e il dramma della caduta del regno longobardo dell'italia centro settentrionale retto da re desiderio sotto l'attacco dei franchi di carlo magno al centro della scena la crisi dei due figli di desiderio ermengarda moglie ripudiata di carlo magno e adelchi animo nobile valoroso ma destinato alla sconfitta lei morirà in convento lui per le ferite riportate in battaglia prima di morire adelchi pronuncia parole durissime di impressionante attualità il mondo è dominato dal potere una forza feroce schiacciante che a volte si compiace di farsi chiamare diritto ma che è una maschera perciò non c'è il minimo spazio per azioni innocenti si può solo far torto o patirlo e chi ha fede deve patirlo o al massimo chiamarsi fuori come ermengarda e consegnarsi al signore per lui evidentemente ha una visione pessimistica della storia quindi non proprio cattolica tonica della verità cioè la sua visione della storia resta quella della vecchia insomma ancora ruine sopra la linea mochi e remo e lì è e resta cerca di aggiustarla con con i promessi sposi la giusta modo suo ma resta comunque quella la visione è un pessimista la storia non va da nessuna parte il progresso non esiste e allora il male il dolore nella dell chi anche il male può venire la dio infatti esiste una provvida sventura cioè una sofferenza mandata dal cielo che può dare l'opportunità all'uomo di avvicinarsi a dio di purificarsi la questione risorgimentale la fede la conversione il pessimismo sono tutti elementi che ritorneranno nei promessi sposi manzoni li ha messi lì sulla sua scacchiera ma esita ancora muoverli perché perché c'è ancora una questione da risolvere è lecito inventarsi dei personaggi una storia [Musica] può sembrarci uno scrupolo assurdo si sono sempre inventate storie da che esiste l'umanità ma per manzoni è una questione di importanza vitale in fondo inventare è un modo elegante per dire mentire l'atteggiamento di sospetto verso la fantasia letteraria una lunghissima storia alle spalle soprattutto nella cultura cristiana ma a pensarci bene non è così anche per noi oggi è lecito girare una commedia surreale sulla shoah come ha fatto benigni la vita è bella e dettagli di fantasia in un romanzo verità sulla camorra come ha fatto roberto saviano in gomorra sono interrogativi che suscitano ancora discussioni accese manzoni affronta la questione dell'invenzione artistica in diversi testi di quegli anni il principale la lettera ammessi giove la sua soluzione distinguere tra una verità storica che va sempre rispettata e una verità di invenzione il vero poetico che però deve essere rigorosamente attendibile la prosecuzione della verità storica con altri mezzi e la risposta che gli serve per cominciare a scrivere a scrivere i promessi sposi [Musica] [Musica] quel ramo del lago di como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti tutto assegni ea golfi a seconda dello sporgere e per rientrare di quelli viene quasi ad un tratto a restringersi e apprender corso e figura di fiume tra un promontorio a destra e un'ampia costiera dall'altra parte e il ponte che ivi congiunge le due rive parker enna ancora più sensibile all'occhio questa trasformazione e segni il punto in cui il lago cessa e la da ricomincia [Musica] potremmo vedere in queste prime righe un immagine dell'intero romanzo i promessi sposi raccontano le vicende di alcuni individui che però sono soprattutto parte di un'epoca a manzoni interessa sempre la dimensione collettiva ricordate allo stesso modo l'ampia distesa del lago si trova costretta serrata e assume le forme di un fiume di una specifica storia ma si tratta pur sempre di un lago pur sempre di un mondo e nel luogo la lombardia il tempo il 600 e tanti personaggi manzoni non ha soltanto inventato una storia ha inventato una storia in costume lucia mondella operaia in una filanda modesta ma armata di una istintiva purezza renzo tramaglino anche lui fidato re promesso sposo di lucia uomo generoso e impulsivi il parroco don abbondio un pauroso che però all'astuzia della paura fra cristoforo un frate cappuccino umile ed impetuoso incarnazione delle virtù cristiana don rodrigo signorotto del paese crudele per arroganza il griso capo dei suoi sgherri i bravi gertrude la monaca di monza suora senza vocazione intimamente corrotta l'innominato un nobile che mette a disposizione di chi lo paga la sua vocazione criminale e la sua banda di bravi federigo borromeo un porporato in odore di santità poi agnese azzeccagarbugli e tanti altri personaggi ma insomma ridotta all'osso la trama dei promessi sposi è piuttosto semplice e come un dramma in quattro atti atto primo il matrimonio ostacolato renzo lucia stanno per sposarsi don rodrigo incapricciato di lei vieta dona bond di celebrare il matrimonio di promesse scoprono la verità e cercano una soluzione con l'aiuto di fra cristoforo che però deve rinunciare e aiutarli invece a lasciare il loro paese atto secondo l'avventura di lucia lucia si rifugia nel monastero di monza ma l'innominato su richiesta di don rodrigo e con l'appoggio di gertrude rapisce la ragazza lei per salvarsi offro la madonna la sua verginità l'innominato intanto vivo la profonda crisi morale e con l'appoggio del cardinal federigo la libera lucia si rifugia milano atto terzo l'avventura di renzo renzo intanto è andato a milano ma invece di trovare rifugio in un convento è rimasto coinvolto per la sua ingenuità nei tumulti dovuti alla carestia viene arrestato ma si libera e riesce a porsi in salvo nella repubblica di venezia atto quarto il matrimonio un'epidemia di peste colpisce la regione renzo la milano a cercare lucia la trova e con lei don rodrigo morente e fra cristoforo che scioglie il voto di castità di lucia i due possono sposarsi perché nel primo ottocento il romanzo diventa la questione capitale della letteratura d'avanguardia della letturatura nuova romantica perché è lo strumento che viene progettato e sperimentato per rompere definitivamente i rapporti con la tradizione classicistica di antico regime anche se nel corso dei secoli passati di romanzi se ne sono scritti a valanga in tutte le lingue d'europa il romanzo soprattutto consente romanzo storico consente di agganciare il rapporto tra letteratura e storia tra letteratura e vita reale è una prova suprema anche di capacità di intrecciare gli elementi della fantasia della creatività anche poi l'impostazione stessa no del plot per dirla modernamente alla alla documentazione storia da questo punto di vista manzoni o un maniaco ossessivo ci sono tanti romanzi dentro i promessi sposi c'è quello politico civile la lombardia del passato dominata dagli spagnoli è simile a quella del presente sottomessa agli austriaci c'è un romanzo sociale il popolo non è mai stato raccontato con tanta partecipazione è parlato tanto di paternalismo manzoniano di forse anche idealizzazione del mondo popolare soprattutto attraverso personaggi come renzo però è in realtà e c'è anche il senso della contraddizione forte in manzoni non solo nei confronti del mondo popolare nei confronti della vita sociale dappertutto presso gli umili e presso i grandi si scontrano il bene il male in maniera radicale naturalmente per quanto riguarda l'orizzonte popolare il punto di vista di manzoni e partecipe e distante nello stesso tempo tanti romanzi dunque nei promessi sposi c'è anche il romanzo di formazione quello che segue la crescita umana di renzo c'è ovviamente il romanzo storico e poi c'è anche il romanzo realista anzi è il primo romanzo realista dell'ottocento prima ancora dell'arrivo di balzac e di stand by infine c'è un romanzo di sentimenti tutti analizzati con straordinaria finezza ma sempre molto controllati insomma di baci nemmeno l'ombra attenzione però stiamo parlando di un romanzo scritto in tre fasi quella che leggiamo l'edizione del 1840 42 dei promessi sposi prima c'è l'edizione del 1827 diversa quasi sono sul piano linguistico e prima ancora c'è il cosiddetto ferme lucia scritto tra 1821 e il 1823 lo stadio più antico nel fermo e lucia renzo si chiama fermo ma ci sono differenze ben più sostanziali in moltissime pagine poi rimosse manzoni indulge ancora al gusto dei romantici nord europei chiamavano il suggestivo l'avventuroso il passionale il morboso tutto ciò che manzoni chiama il romanzesco ma perché mai in un romanzo non dovrebbe esserci romanzesco manzoni parte proprio insistendo ossessivamente sulla responsabilità del del narratore cerca di offrire nel romanzo solo un elementi di verità storica ciò che poi in realtà diventa impossibile perché perfino nella redazione finale dei promessi sposi è necessario inserire degli elementi che mantengono qualche traccia di romanzesco di noir si pensi solo alle vicende del personaggio dell'innominato ma soprattutto i promessi sposi sono uno straordinario ritratto del seicento un secolo che non era stato raccontato i romantici preferivano il medioevo al rinascimento manzoni invece no lui ha avuto il coraggio di raccontare il secolo della crisi e 600 è presente in ogni riga in ogni pagina e manzoni addirittura finge di riprodurre un manoscritto del seicento spesso cita anche l'anonimo immaginario autore manzoni compie questa scelta in modo geniale spiazzando un po le le tradizioni e le esperienze contemporanee proprio perché individua nella lombardia spagnola nell'italia spagnola una sorta di brodo di cultura di tutto ciò che rappresenta emblematicamente il rapporto tra gli umili e il potere un potere arrogante violento e gli uomini che devono misurarsi con esso con filati ovviamente nella lungimiranza della provvidenza risulta evidente dentro dentro il romanzo questo quadro di istituzioni deboli le istituzioni spagnole deboli della violenza rissosa dei signorotti di provincia e poi c'è la grande istituzione la sola che tenga e dà fiducia che la chiesa cattolica la chiesa poi ambrosiana milanese borromeo leggiamo una pagina un marciapiede due gentiluomini arroganti 1 nobile e l'altro no che si incontrano [Musica] tutte e due camminava rasente al muro ma lodovico notate bene lo strisciava con lato destro e ciò secondo una consuetudine gli dava il diritto dove mai si va a ficcare il diritto di non staccarsi dal detto muro per dar passo a chi si fosse cosa della quale allora si faceva gran caso l'altro pretendeva all'opposto che quel diritto competesse a lui come a nobile e che a loro dico toccasse da andare nel mezzo e ciò in forza di un altra consuetudine quei due si venivano incontro ristretti alla muraglia come due figure i bassorilievo ambulanti quando si trovarono avviso viso il signor tale squadrando lodovico a capo alto col cipiglio imperioso gli disse in tono corrispondente di voce fate luogo fate luogo voi rispose lodovico la destra è mia coi vostri pari è sempre mia sì se l'arroganza dei vostri pari fosse legge per i part i miei i bravi dell'uno e dell'altro erano rimasti fermi ciascuno dietro il suo padrone guardandosi in cagnesco con le mani alle doug e preparati alla battaglia la gente che arrivava di qua e di là si teneva in di stanza ad osservare il fatto è la presenza di quegli spettatori animava sempre più il puntiglio dei contendenti [Musica] questo episodio di orgoglio spagnolesco è un balletto una schermaglia di accusa prestabilite se non avesse un esito drammatico sarebbe comico e l'ironia manzoniana e il proprio lì ha sottolineato lodovico il suo avversario sono due schiavi schiavi del loro tempo ma come si fa a uscire dal proprio tempo solo grazie alla propria sventura la disgrazia come occasione felice e grazie alla provvidenza che offre l'unica vera libertà lodovico ucciderà il suo avversario se ne pentirà e si convertirà e diventerà fra cristoforo l'eroe cristiano del romanzo la conversione detta manzoni alcune delle sue pagine più grandi come la tormentata notte dell'innominato dopo il rapimento di luci salso infuria a sedere gettò infuria le mani alla parete accanto al letto afferrò una pistola la stacco e al momento definire una vita divenuta insopportabile nel suo pensiero sorpreso da un terrore da un'inquietudine per dir così superstite sì slancio nel tempo che pure continuerebbe a scorrere dopo la sua fine si immaginava con raccapriccio il suo cadavere sformato immobile in balia del più vile sopravvissuto la sorpresa la confusione nel castello il giorno dopo ogni cosa sottosopra lui senza forza senza voce portato chissà immaginava i discorsi che se ne sarebbero fatti li intorno lontano la gioia dei suoi nemici anche le tenebre anche il silenzio gli facevano vederne la morte qualcosa di più three stooges di spaventevole mi pareva che non avrebbe esitato se fosse stato di giorno all'aperto in faccia alla gente fassino fiume sparire e assorto in queste contemplazioni tormentose andava alzando ribassando con una forza convulsiva del pollice il cane della pistola quando gli balenò inventa un altro pensiero se quell altra vita di cui mi hanno parlato quando ero ragazzo di cui di cui parlano sempre come se fosse cosa sicura se quella vita non c'è se un'invenzione dei preti che foglio perché morire cosa importa quello che ho fatto cosa importa è una pazzia la mia [Musica] e se c'è questa altra vita a un call dubbio a un tal rischio gli venne addosso una disperazione più nera più grave dalla quale non si poteva sfuggire neppure con la morte lasciò cadere e l'arme e stavo con le mani nei capelli battendo i denti tremando dopo quella notte attacca tremenda che li nominato fa senza e tutta la gente che festeggia sotto le finestre grida che c'è ed allegro in questo maledetto paese e oserei dire che è la più bella frase sull'italia che abbia sentito perché l'interrogativo quando uno viene in italia conosce l'italia secondo me la domanda più giusta da porsi su questo paese resta comunque questa i promessi sposi non è soltanto un romanzo di grandi personaggi ma anche un romanzo di grandi incontri e scontri ed è un romanzo che fa molto ridere per esempio quando don abbondio viene rimproverato duramente dal cardinale federigo per essersi lasciato intimidire dai bravi perché le ho viste ii o quelle facce scappò detto don abbondio le ho sentite io quelle parole o signoria illustrissima parla bene ma bisognerebbe essere nei panni di un povero prete essersi trovato al punto appena ebbe profeta queste parole si morse le lingue s'accorse ed essersi lasciato troppo vincere dalla stizza e disse fas e ora viene la grandine ma alzando dubbiosamente lo sguardo su tutto meravigliato nel vedere l'aspetto di quell'uomo che non gli riusciva mai di indovinare le di capire nel vederlo dico passare da quella gravità autorevole correttrice ad una gravità con punta e pensierosa purtroppo e se federico talè la misera e terribile nostra condizione dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che dio sa se noi saremo pronti a dare dobbiamo giudicare correggere riprendere e dio sa quel che faremo noi nel caso stesso quel che abbiamo fatto in casi su miglianti ebbene figliolo fratello poiché gli errori di quelli che presiedono sono spesso più noti agli altri che a loro se voi sapete che io abbia per pusillanimità per qualunque rispetto trascurato qualche mio obbligo ditemelo francamente fatemi ravvedere affinché dove è mancato l'esempio supplisca almeno la confessione o che sant'uomo ad e tormento pensava don abbondio anche sopra di sé poiché frutti rimasti critiche in cui si scan che sopravvisse e se poi ad alta voce a un signore che mi fa celia chi non conosce il petto forte lo zelo imperterrito divo signoria illustrissima e tra stesso giunse anche troppo ma perché i promessi sposi sono diventati il testo chiave della letteratura dell'italia unita in parte per la loro lingua terminata la travagliatissima gestazione del romanzo no dal fermo e lucia alla prima edizione del 27 manzoni che vede al tempo stesso affievolirsi no lo spunto creativo si dedica con una passione notevolissima al rifacimento alla previsione oggi diremmo un lavoro di editing no del suo romanzo e lo fa con la famosa formula che però riassume ma anche distorce del soggiorno a firenze per sciacquare i panni della lingua del suo romanzo in arno le ragioni del successo dei promessi sposi sono tantissime da una parte una lingua calcolatissima ma è una grande maestria narrativa ma c'è anche la presenza implicita di tematiche risorgimentali e poi la presenza del cattolicesimo in ogni caso tutte queste ragioni non riescono a spiegare la sua pervasività tentativo di esaurimento delle espressioni dei promessi sposi divenute proverbiali quel ramo del lago di como questo matrimonio non s'ha da fare carneade chi era costui addio monti la sventurata rispose adelante pedro col cielo di lombardia così bello quando è bello dio perdona tante cose per un opera di misericordia il coraggio uno non se lo può dare il sugo di questa storia in una prima fase è la presenza di manzoni sembra aver quasi terrorizzato i romanzieri italiani da una presenza troppo ingombrante troppo eccessiva per cui la letteratura narrativa del secondo ottocento ha guardato un po a questo monumento che era difficile di cui era difficile scalfire il valore da lingua standard degli italiani l'italiano parlato oggi non ha un ascendente manzoniana ma consegue da tutta un'altra serie di fattori straordinari anche ovviamente di comunicazione di massa dalla radio al cinema la lingua del giornale e tutto il resto in cui manzoni finisce però per restare isolato e i protagonisti di questa serata oltre a testori a moravia è sono indubbiamente le migliaia e migliaia di giovani che hanno partecipato a questo incontro e testori moravia ma che cosa ha da dire oggi e manzoni come presenza come letteratura come scrittore a questa gente ma io dico che manzoni gira sempre qualche cosa come l'artista come come l'uomo che ha scritto insomma si può anche dire un capolavoro cioè una grande consolazione che dalle arti in genere manzoni a portare in particolare testori io credo che manzoni da dire questi giovani che la vita una cosa terribilmente seria e che non può essere buttata una che va percorsa come un grande dono è un grande sacrificio e attraversato tutto e tutto è messa sulle proprie spalle mai evitata perché diventi nel luogo di speranza e non di disperazione più grande manzoniano del del novecento e carlo emilio gadda lombardo milanese carlo emilio gadda che nella sua scrittura è lontanissimo da manzoni però è un cultore appassionatissimo dell'opera manzoniana e che col suo linguaggio cerca di affrontare la realtà concreta nello stesso modo in cui lo faceva manzoni pure appunto con un linguaggio che quello all'altezza del mondo presente e della nevrosi stessa dello stesso gaza poi tra i narratori e scrittori intellettuali a noi più vicini credo soprattutto leonardo sciascia dato rilievo fortissimo all'ottica all'orizzonte morale di manzoni tra l'altro dando rilievo che precedentemente non era stato dato quasi di nessuno a quell'opera è eccezionale che la storia della colonna infame denuncia appunto della deformazione morale dei giudici del seicento oltre che delle istituzioni naturalmente negative del tempo capisco che molti odino manzoni poi dicono me l'hanno fatto odiare a scuole e tutta questa responsabilità alla squadra darei sinceramente è un all odio perché lo vuole odiare insomma perché ma che a me me l'hanno fatto male a scuola per ogni slogan e la mamma come si può dirlo ma come si deve e tante volte a odiare la mamma se non la come si devo dire la moglie il marito insomma lo dicevano alla grande di tenere santa caterina da siena che diceva e senza l'odio l'amore che conclude fuori [Musica] in fondo il vero mistero che si lasciano dietro i promessi sposi è questo com'è possibile che sia rimasta l'unica opera narrativa del south ore ci sono ragioni puramente biografiche e lutti familiari la fatica di vent'anni di lavoro scrupoloso e poi decisiva la svolta del 1831 in un saggio di quell'anno manzoni conclude che l'idea stessa di romanzo storico è intrinsecamente contraddittoria l'idea di vero poetico non è legittima inventare è vietato ma forse la verità è che oggi ci si stupisce che uno scrittore dedichi tutta la vita a un solo libro perché oggi bisogna pubblicare pubblicare pubblicare per non essere dimenticati manzoni non la vedeva così ha scritto un'opera in cui radunato tutte le sue riflessioni politiche estetiche etiche religiose e l'ha fatto raccontando una storia con gente semplice una storia indimenticabile questo bastava la zona e questo alessandro manzoni ha fatto [Musica] tonica [Musica]