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Vita e Opere di Primo Levi

o primo levi è nato a torino il luglio 1919 è laureato in chimica all'università di torino nel 1942 si trasferì a milano per lavoro dopo l'otto settembre 1943 insieme ad alcuni compagni è entrato a far parte in val d'aosta di una piccola banda partigiana del dicembre dello stesso anno fu catturato in seguito una delazione e trasferito prima nel campo di concentramento di fossoli e ne febbraio 1944 deportato ad auschwitz liberato nel 1945 dalle truppe sovietiche dopo aver peregrinato per mezza europa poté far ritorno a torino soltanto parecchi mesi più tardi qui riprese la sua professione di chimico che esercitò per oltre trent'anni allo stesso stai un po cominciò a scrivere del 1947 è la prima edizione del suo libro famoso in tutto il mondo se questo è un uomo nato dall'esperienza terribile dei lager di auschwitz con la tregua pubblicato a 63 e che narra l'odissea dal ritorno dei campi di sterminio lei vinse il premio campiello nel 1967 gli fu assegnato il premio bagutta per il volume storie naturali da lui pubblicato con lo pseudonimo di damiano malabaila nel 1971 apparve vizio di forma e nel 1975 il sistema periodico il libro più recente di levin la chiave a stella accolto con largo interesse sia dal pubblico sia dalla critica suscitando un ampio dibattito e consolidando la fama dello scrittore è apparso nel 1978 e di è valso il premio strighe primo levi è sposato e ha due figli primo levi nella sua personale biografia a chi spetta il posto più importante al chimico allo scrittore o forse qualcos'altro ancora si sono alternate le due funzioni e nato senza dubbio prima e chimico primogenito che mi ha mantenuto per una trentina d'anni dopo di che la stata una dissolvenza incrociata in sostanza aveva cominciato a scrivere dopo la prigionia perché non potevo farne a meno avevo bisogno di scrivere ma scritto il primo libro chiuso bottega la bottega dello scrittore mi sono messo seriamente alla professione alla professione di chimico adesso pensionato come chimico il secondo mestiere è passato in primo piano e mi posso definire scrittore adesso scrittore a tempo pieno ma vuol dire il secondo il giorno vuol dire che hanno fatto altro se non scrivere le vedo come definirebbe il suo carattere di fatto alcune alternative supponiamo che venga richiesto come forma di una enciclopedia immaginaria di un libro biografico in cui la intese in trenta righe in trenta righe sono molte modo penso di essere una persona onesta di amare la vita di amare di simili di trovare piacevo nell'amare miei simili stranamente questo contrasta un po con la mia esperienza di e il prigioniero ma devo constatare che così mi piace parlare anzi non posso farne a meno e scrivere un surrogato di parlare meglio tempo lei faceva più di lei forse credo che possiamo completare questa domanda con alcune altre domande proprio che cosa apprezza di più gli uomini nelle persone la chiarezza la sincerità e l'onestà il coraggio e soprattutto la fortezza nel senso cristiano e che cosa detesta di più o per lo meno visto che prima parlava del fatto che apprezza e che il suo atteggiamento più positivo ma che cosa se non detesta ama di meno che cosa le dà più fastidio la frode la frode gli si fida la violenza è naturalmente e verso quali colpe prova maggiore indulgenza verso le colpe prive di dolo in cui il dolore poco colpe per insipienza per ignoranza per stupidità per mancata informazione facciamo un passo indietro che cosa ama ricordare dalla sua famiglia della sua adolescenza della sua giovinezza che importanza hanno avuto per lei hanno avuto una grande e amo ricordarmi tutto i giorni chiari e i giorni scuri penso che questo avvenga non soltanto non sia una mia specialità venga a tutti siccome la memoria quando si è giovani è molto attiva nel registrare la terrazza era più plastica si registra molto di più così il patrimonio avevano immagazzina negli anni dai 10 ai 20 o anche dai 20 ai 30 già essere estremamente più ingombrante vi cospicuo più più più fertile di quello che si accumula dopo e in questo la famiglia naturalmente conta come come si viveva allora a torino e specialmente a quel tempo la famiglia fondata molto si vedeva nella famiglia un giovane fino ai vent'anni non usciva dalla famiglia e io non sono un sito infatti ne capiscono un sito che parte a in questi suoi ricordi dall'esperienza della scuola dai compagni anche questa è fondamentale anzi penso di in questo di essere eccezionale nel senso che ricordo lisi e nomi di tutti miei compagni di scuola ti a maggior ragione degli insegnanti e hanno avuto tutti un importanza anche i compagni di scuola con per il bene per il male come come esempi da imitare come competitori scomodi come sottili avversari ma li ricordo tutti sono una popolazione nella mia memoria fatta di qualche centinaio di individui comprese quelle delle scuole elementari anche questi ricordo uno per uno in modo colorato in modo articolato levi che cos'è secondo lei la piemontesità io penso che sia per due terzi un mito come tutte le sono delle cose su cui è bene non insistere troppo per due terzi per un terzo esiste una certa forma di carattere che è stata codificata da tanti tanti di montesi naturalmente è anche da noi piemontesi in negativo ma penso che non sia facile definirlo in parole in poche parole ma che la costanza ne faccia parte che non faccia parte la serietà e il portare a termine un'impresa iniziata iniziare un impresa una ragion veduta di non fare il passo più lungo della gamba tutte cose che sono condensate in alcuni pochi proverbi che sono specifici dell'area piemontese e che lei si arrivano a queste caratteristiche che è né morale si direi di sì non amo fare passi più lunghi della gamba amo portare a termine tutte le mie imprese sono un fedele io in tutti i sensi alle cose che faccio il peso medio frequento senta e che cosa significa per lei sul piano esistenziale e sul piano culturale essere un ebreo ed essere un ebreo piemontese essere una breve montese significa appartenere a una classe microscopica fatta di migliaia di persone era mai due massi però esiste un passato anche di questa condizione incrociata mentre sezione ii due rettangoli spazi temporali lunghi e stretti e quindi l'intersezione è molto stretta quanto al essere ebreo tukur non le vedo piemontese significa parecchio per me io non sono nato a ebreo cioè sono andato anagraficamente ebreo ma quanto importasse esserlo che peso significasse appartenere al popolo ebreo gli è stato rivelato con violenza e con brutalità al tempo delle leggi razziali prima e poi con centuplicata brutalità al tempo della deportazione io sono stato mi sono sentito costretto in questo perimetro chiuso lì dentro ormai lo sei ti abbiamo definito tale lo sei e il contatto che ho avuto in auschwitz con altri ebrei appartenenti a filoni dell'ebraismo che io non conoscevo conoscevo in modo estremamente indiretto attraverso libri letti e stato fondamentale per me cioè mi ha rivelato una cultura una cultura che era moribonda che infatti in parte è morta alla cultura dell'ebraismo askenazita dell'ebraismo dell'europa dell'est quello che adesso sta riacquistando un importanza per curiose vie attraverso la mediazione degli ebrei polacchi e russi emigrati in america o figli di emigrati i cui libri di ritorno in europa attraverso questo lungo tragitto ma esserci vissuto dentro e in quelle condizioni è stata un'esperienza fondamentale oserei dire l'esperienza fondamentale che ho avuto è mia come dire consolidato è etichettato come ebreo a pieno titolo culturalmente e religiosamente no non mi importa molto l'aspetto religioso ma culturalmente devo dire di sì c'era un altro è una cultura a cui in cui non sono nato ma con cui ho avuto contatto e in cui mi riconosco e se lei dovesse sempre quella specie di enciclopedia immaginaria dare una sintetica definizione dell'antisemitismo che cosa proporrete qui è molto difficile essere sintetici perché non esiste un solo antisemitismo però da quando esistono ebrei cioè da quando gli ebrei sono stati dispersi hanno cessato di essere un popolo come gli altri ma sono diventati un popolo di astori con quello di seminato un decimo di smith è mai esistito quasi dappertutto e quasi sempre io penso che alla radice ci sia un fatto biologico ci sia il fenomeno che si riscontra nei mammiferi gregari anzi anche negli uccelli e gregari negli animali e gregari contro colui che non ha del gregge è un fenomeno delle vistose è stato descritto da cover dolens lattica esempio i modi di terrificanti cioè il ratto che non è di quella terra popolazione viene straziato si osserva nei pollai ora essendo biologico è in noi il sospetto o addirittura l'odio per chi non è proprio fatto come noi ma proprio perché è un'eredità animalesca va combattuta se noi non combattiamo in noi le nostre eredità animali non siamo più uomini per questo è il nazismo era fatto di non uomini lei è mai stato in israele sono stato nel 63 68 è colei scriverebbe starebbe per esempio un lungo periodo di tempo in israele e scriverebbe un libro sulle sue esperienze come ha fatto solo bello non ho letto e lì per risolverlo sono stato in israele ho ammirato molte cose meno altre mi sono mi sarebbe piaciuto trovarlo in israele subito nel 48 nel 49 nell'epoca nella loro ora più bella adesso ho un rapporto controverso con israele cioè chiaro un rapporto profondo di quasi di appartenenza però non mi piacciono alcune cose che fanno anche se mi rendo conto che è molto difficile giudicare i fatti altrui e dire agli altri cosa dovrebbero fare finale se nella loro condizione per poter udire 1 con conoscenza di causa con competenza quanto a scrivere un libro non lo so se avessi l'occasione di starsi a lungo potrebbe anche capitare penso però che occorrerebbe un periodo molto lungo in modo da assimilare i dettagli dettagli fini la fine struttura di questo paese che per quanto piccolo è estremamente complicato e forse il paese del complicato del mondo non credo che ci sia un altro paese al mondo in cui si parlano la cosa o al 40 o 50 lingue accanto a quella ufficiale inaugurazione che di poco più di 3 di 4 milioni in cui non conosco il nome dei quotidiani ma mi hanno detto che supera ogni immaginazione il numero dei quotidiani erano pubblicati in molte lingue a tel aviv e gerusalemme quindi è un paese da perdere ci si in paese non facile in cui accanto a questa certificazione orizzontale per così dire ce n'è un'altra verticale attraverso il tempo che parte dai patriarchi e arriva fino all on quindi anche sotto look seguendo il filo del tempo occorre una cultura una capacità una memoria straordinarie per impadronirsene una domanda allo scrittore levy è un tema si direbbe costante nella letteratura del novecento è un'analisi dal lato negativo dell'esistenza o da parte di scrittori fosse più prudenti come dire l'affacciarsi all'orlo dell'abisso ora lei l'abisso in certo senso lo ha vissuto fisicamente come si trova in questa compagnia proprio perché ho vissuto sull'orlo dell'abisso diciamo pure anche dentro sono di sceso e risalito non ho una grande paura degli abissi attuali quelli che vengono descritti con un accanimento quasi sadico il giorno per giorno gli amici ma sono sempre gli stessi sono tanti non c'è che da scegliere se l'abisso della sovrapopolazione quello ecologico quello nucleare quello della contaminazione quella della guerra quella della bomba n non c'è che da scegliere può darsi che sia come dire una mia cecità e sordità deliberata cioè la difesa avendo visto alcune cose può darsi che io abbia una specie di cataratta psichica che le impedisce di percepire il pericolo operante lo rifiuti te lo devo ammettere che è così mi trovo ad avere meno paura di altri in generale ha letto céline l'ho letto quando e comparso quando è esploso negli anni trenta mi pare 37 38 viaggio al termine della notte devo dire che a quel tempo era un lettore sottosviluppato xvi di svezia io ho fatto una certa impressione per le cose che raccontava non per il modo che raccontava che per me non era differenziale non era in grado il contrapporlo di oggi confrontarlo con altri e poi non più non ho più potuto rileggerlo dato quello che ci separa non credo in lui non credo che sia un esemplare umano da approvarsi anche se sa scrivere anche se conosce il mestiere di scrivere troppo lontano troppo dall'altra parte io penso che con chi ha firmato invariata il programma al sacro non ci sia un terreno comune è meglio non leggerlo insomma io non mi sento di più di leggerlo anche se non ho seguito le sue metamorfosi successive non so bene cosa abbia pensato ma mi pare sufficiente nella vita di un uomo questo io non è che voglio uccidere naturalmente neanche punirlo però non lo leggo che preferirei che non fosse eletto lei ha già in parte risposto alla domanda successiva che si legava a quella questa so se lei pensa che uno scrittore possa essere tra virgolette un grande scrittore propagandando usando idee sbagliate aberranti come il caso di céline io penso che possa capitare tutto e di tutto sia capitato penso che ci sia stati dei grandi scrittori che erano da prendere con le molle sotto l'aspetto umano e dubito le sevizie di questi non credo proprio non credo di essere faziosa nei suoi riguardi ma non credo che sia un grandissimo scrittore o prevenuto è stato saltuariamente e forse solo con i suoi primi libri dopo era soltanto un fazioso però tutto può capitare di o non credo che fosse una persona perbene eppure è un grandissimo poeta e quindi regole non e metterei e neanche avrei problemi in questo prendiamo le come sono degli uomini cattivi e poi tritarla di scrivere bene per esempio gli uomini pericolosi il problema non è da parte del lettore il problema si pone sul che fare con loro cioè rilassiamo scrivere oppure no questo il problema grave è difficile da risolvere e come tanti problemi da risolvere caso per caso io penso che in generale lì si dovrebbe lasciare scrivere in ogni caso purtroppo è così è pericoloso e scomodo ma purtroppo è così se dobbiamo essere appartenere al filone lontano del liberalismo questo fa parte del nostro codice levi che cosa pensa degli scrittori come va oggi di moda che richiesti dai mezzi di informazione dicono la loro su ogni argomento di attualità penso che sia noiosi e che senza rendersene conto inflazioni no se stessi che sia oltretutto facciano rendano ossequio a un opinione strana ma sbagliata cioè che uno per per il fatto di avere una certa competenza in un certo campo debba avere una competenza di 360 gradi o round tutto intorno e questo non è newton era newton ma come teologo pare che volesse molto poco e sarebbe stato sbagliato chiedergli opinioni sulla teologia e così ci sono molti casi anche recenti di persone andate al di fuori del loro territorio commettendo delle topiche magari non molto nocive ma nocivi a loro per lo meno momento levi come si sente come si trova che reazioni a esperienze a quando le capita di andare in germania adesso mi capita molto grado da quando ho smesso di fare il chimico sono 6 anni 7 anni che non ci vado e ci andavo con sentimenti estremamente contrastanti anzi all'inizio con una diffidenza estrema malvolentieri poi è subentrata una grande curiosità anzi direi che è la prima curiosità di cui vivo ancora adesso mi sono iscritto alla rete institut tre anni frequento il goethe institut per questa curiosità per vedere come sono fatti dentro per vedere cosa c'è quali germi quali quali anticorpi adesso circolano nel sangue della germania delle due germanie ho seguito con estrema curiosità le traduzioni dei miei libri in tedesco nelle due germanie per vedere cosa ne cavavano e questo mi ambivalenza fatta di diffidenza e curiosità sussiste io non credo che la germania doge sia l'erede diretto della germania nazista non in pieno naturalmente la germania come tutti i paesi del mondo un paese complesso si possono anche trovare delle aree in cui i fermenti del nazismo sopravvivono ma direi che all'ingrosso così non è devo dire che studia studiando la cultura tedesca di prima si si trova qualcosa che è essenziale nella vita dell'europa e che non è morto solo sepolto sotto il nazismo e che solo in parte sta risorgendo non non è finita la mia diffidenza e naturalmente quando incontrò dei miei coetanei in germania ne nasce un rapporto una conversazione estremamente tesa fatta di diffidenza non solo da parte mia ma anche da parte dell'altro perché la domanda tipica e mi chiedono perché lei parla tedesco così io parli telefono delle ss in sostanza parlano tedesco che ho imparato in lager che a telethon delle caserme in specie il resto del lager che era una sua lingua non è nuova parte che coincide solo in parte dal tedesco ufficiale questo viene percepito mi chiedono perché e io rispondo perché mi chiamo lei vi sono ebrea sono ebreo italiano e tedesco l'ha imparato la a questo punto evasione si diversifica perlopiù interlocutore che è stato un nazista perché tutti i miei coetanei sono stati il 95 per cento e 98 per cento si arrocca come si dice in termini scattisti pescarese si chiude in difesa e il discorso diventa sterilizzato qualche rara volta si trova qualcosa di più cioè una solidarietà qualche volta fittizie ma che votano falsificata si vede dopo che va tutto cent a levi in germania attualmente c'è una sorta di moda dello spettacolo sul nazismo c'è stato un film di fassbinder che appena uscita sul nazismo c'è stato un addirittura una commedia musicale lei desidererebbe di vedere uno spettacolo di questo genere si desidera rivederle spero di vederli non ci andrò volentieri dicendo come quando si va all'ospedale per farsi fare una batteria di testa quando si perde una bellissima sgradevole cioè non uno ma cuore aperto per questa ambivalenza di cui parlavo prima però ci andrai anstey andrò a vedere cosa fanno vedere come lo fanno in sé e fare un musical sul nazismo può anche essere accettabile è un segno di distacco se se è un segnale distacco se un segno di cose viste la distanza di 40 anni con 40 anni di ripensamento in mezzo ad ora può anche andare se invece è preso così alla leggera e preso sotto gamba come un'occasione di fare del colore sul nazismo direi di no è stata una cosa troppo grossa per chiudere in un music e le 20 di misura la domanda è un po di genova mi metto nei panni di un lettore in che misura i suoi personaggi sono totalmente immaginari o sono parecchi hanno dei rapporti con persone che esistono nella realtà i miei personaggi sono pochi personaggi cartacei i miei primi due libri non hanno personaggi o per la mia di retrò media di rea sono persone sono persone che ho riprodotto con un impressione soggettiva di fotografarli e chiaro che questo non avviene mai i due estremi del personaggio fotografato cioè il prodotto come e l'estremo opposto il personaggio totalmente inventato sono delle finzioni nessun personaggio è scampato che una pagina è immune da una manomissione magari involontaria qualche volta volontari da parte dello scrittore e nel suo personale totalmente inventato perché è umanamente impossibile fabbricare dal nulla un personaggio o si utilizzano dei frammenti di altri personaggi di altri libri oppure è meglio si utilizzano frammenti di gente che si è incontrata proprio magari potendo un'operazione consapevole di spaccatura di ricombinazione di mosaico anatomica proprio io prendo lo sguardo di tizio l'allegria di taio la muscolatura sembrò nino il modo di camminare di un altro ancora e così via e provo a fare un personaggio a mio parere è il risvolto più divertente più esaltante del mestiere di scrivere questo della facoltà di questa facoltà magica di prendere una persona esistente e trasformare il personaggio e l'altra di prendere stendere le reti pescare cavarne fuori dei frammenti delle frustoli dei pezzi umani combinarli insieme fanno un personaggio vivo capace vivo e vitale che incominci sotto le tue mani a respirare a parlare a vivere a commettere azioni buone e cattive giuste o sbagliate questo è mio la mia esperienza di scrittore selvaggio che non appartiene a nessuna scuola letteraria che prova piacere nello scrivere ecco in questo sport direi che il numero più soddisfacente più vitale e questo del far nascere qualcosa che qualcuno che prima non esisteva neanche un personaggio così schivo come si trova nell'ambiente dei premi letterari non mi ci trovo cioè ci vado così il riso valore una volta all'anno per ragioni di cortesia al premio strega ma negli altri tre militari non basta però per superbia o per sensi l'interiorità specialmente che mi interessa poco preferisco fare altre cose insomma è un ambiente in cui la vedo male non conosco molta gente fanno dei discorsi che mi interessano a cadenza poco discorsi di chiesuola mia noi un pochino ecco ma in questo come ripeto non ce n'è non ha complessi di superiorità o di inferiorità buon per loro ma mi trovo meglio con gli inizi e che influenza pensa di aver di aver esercitato sui suoi figli rispondo francamente non lo so proprio perché mi sono troppo vicini sono vicini materialmente anche e poi come si fa a differenziare l'influenza tre sono le influenze che siamo i figli la prima della genetica che si consuma alla concezione e su cui si discute ancora adesso quanto pesi la seconda è quella dell'educazione deliberata che si ci si propone di di somministrare loro è la terza è quella dell'esempio ora districare le l'inconsapevole i figli ti vedono si comporta si comportano come te oppure si vedono male si comportino in modo diverso districare questi fattori non lo so non provo preferisco oltre allo stato non andare oltre su queste su questo terreno devo dire che ho un rapporto ottimo veneti che mi somiglia anche un poco ma non so per quale motivo se sia quello genetico appunto quello dell'esempio quello dell'educazione che volendo non volendo gli diamo da lì si dica brevemente come si sente nei a riguardo al futuro se si sente pessimista ottimista io sono ottimista per costituzione non perfetta preferisco essere ottimista so che ottimi seduti vite si vive meglio so anche che può anche essere molto sciocco essere ottimisti nel senso che non si indovina si sbaglino indovinare però ai fini del dell'agire del prendere decisioni direi che tutto compreso essere ottimisti e meglio