bene Buonasera Benvenuti sono Benvenuto Grazie Gra a Nicola di a accettato l'invito a parlare del del suo libro preferito ma ce ne sono tanti per cui però il programma questa Siamo alla quarta edizione di di questa coinvolgimento che facciamo agli amici scrittori di venire a parlarci di di del loro libro preferito o uno dei loro libri preferiti che è sempre difficile Immagino poi sceglierne sceglierne uno un po' Dipende anche dal momento dell'umore della perché fortunatamente poi si può cambiare nel corso della della stagione della vita ma questa è un'edizione dove i grandi classici a partire da quello di stasera vengono casualmente voi avete visto il programma Quindi è proprio un classici classici e forse partiamo da uno dei classici con Nicola che ha accettato di essere con noi e e poi parti lunedì quando va a Oxford quindi l'abbiamo preso poco prima della sua partenza e ritornerà più avanti Ogni tanto ci verrà a trovare però abbiamo questa occasione di poter e mi fa piacere che siamo numerosi poter partire proprio con forse uno dei delle pietre fondamentali sulla quale c'è tutta la la storia la letteratura da lì in avanti ehm hai Diciamo tre quarti d'ora che così come la la tua lezione universitaria più o meno e poi lasciamo ai presenti quasi tutti classici di estrazione scolastica classica delle delle domande delle osservazioni degli approfondimenti Grazie Nicol è regon sì ecco Buonasera a tutti quindi parliamo insom ma per quello che si può fare in poco tempo di un grande libro dell'antichità Eh che sono Le metamorfosi di Ovidio un libro che sì è vero Tu dici i libri ehm preferiti sono anche molto legati a dei momenti della vita però questo è un momento che per me sta andando avanti da da molti anni eh perché ho scritto anche due libri suo video uno è un saggio che era uscito da da Garzanti nel proprio nel 2017 perché era il bimillenario della morte non è sicurissimo che il 17 fosse la morte l'esatto anno della morte di Ovidio però insomma abbastanza certo E così per questo bimillenario volevo arrivare puntuale e rileggermi la sua opera e dire un po' quanto quanto questo autore Per me conta Ma conta per tutti ovviamente ancora oggi Ehm e poi invece Recentemente un po' più recentemente adesso l'anno non lo ricordo Nel 2 e23 quindi l'anno scorso ho raccolto alcune traduzioni di passi delle metamorfosi che non avevo potuto mettere nel libro per non appesantirlo E ho anche dato una lettura così nuova rispetto al libro di queste di questi di questi passi io non so quanto voi sappiate di questo grande poeta magari vi dico qualche cosa sarà un po' una chiacchierata non proprio una lezione universitaria Ma sarà anche così un modo di di condividere questa mia passione per per Ovidio che nacque nel 43 avanti Cristo e a Sulmona e morì quindi Abruzzi di oggi e morì poi appunto probabilmente nel 17 aanti CR visse nel regime Augusteo fu per tutta la vita ossessionato da un grande concorrente Virgilio il quale al regime Augusteo aveva regalato Anzi Donato visto che il dono non si esaurisce l'Eneide il più grande poema epico della latinità dopo dopo quello di Ennio poeta più antico che aveva scritto un poema intitolato annales Virgilio deve dare al regime Augusteo una nuova opera propagandistica una summa ideologica del del principato perché con Augusto la storia romana va verso diciamo l'impero e Virgilio crea questa grande epica Sappiamo anche che Virgilio non era soddisfattissimo del lavoro che non non fu compiuto in ogni parte come Virgilio avrebbe voluto perché nel 19 avanco Virgilio muore e l'Eneide probabilmente era destinata alla distruzione secondo le disposizioni di Virgilio i due amici ed editori del testo hanno deciso di disobbedire così come ci sono stati altri disobbedienti nella storia e hanno salvato il poema che aveva già una grande circolazione questi testi lo sapete circolavano ancora prima di essere pubblicati Ma la pubblicazione avveniva ovviamente in forma manoscritta comunque l'Eneide da subito ha riscontrato un grande successo ed è dei poemi antichi dei testi antichi insieme alle metamorfosi di Ovidio adesso ci arriviamo quello che ha goduto di più continua lettura cioè non si è mai persa l'Eneide mentre invece Sappiamo benissimo che tanti testi che oggi Noi diamo per così classici consolidati ve ne potrei citare tantissimi si sono inabissati Si sono persi smarriti sono stati poi ritrovati sistemati corretti rieditati e e poi a quel punto Durante il nostro Rinascimento sono diventati così testi di riferimento le neide e Le Metamorfosi sono sempre stati letti in effetti ci sono pervenuti moltissimi manoscritti di di queste opere la stessa cosa però non vale per tutte le opere di questi autori cioè di Virgilio le bucoli che non sono state lette continuativamente o le georgiche plid Sì è così di di Ovidio non tutte le opere sono state lette alcune sono anche andate perdute alcune opere di di Ovidio poche pochissime però quelle anche sopravvissute non hanno avuto la fortuna che hanno che hanno avuto Le Metamorfosi dico che Ovidio si è formato come poeta all'ombra dell'autorità dell'autorevolezza di virg quindi per tutta la carriera la sua carriera ha pensato di diventare l'autore di una nuova grande Epica che se non riusciva proprio non non doveva soppiantare le neide almeno doveva affiancarla per importanza solo che questo Ovidio non era epico per niente No nasce come poeta d'amore poeta elegiaco in realtà neanche Virgilio era tanto epico Virgilio ha scritto le le neide su commissione lui se ne sarebbe stata stato tranquillamente con forme più brevi appunto la pastorale il poema didascalico sui campi e altre anche cose che gli sono state attribuite erroneamente Ma perché comunque anche Virgilio era un poeta sostanzialmente ellenistico quindi nemico della forma lunga amico Invece del poema breve concentrato secondo il modello di Callimaco che è questo grande poeta ellenistico Augusto però gli gli comanda la composizione di un Epos e Virgilio ci si mette obtorto collo riesce comunque a costruire un racconto Virgilio che è epico perché racconta la fondazione di una città che sarà la fondatrice di Roma quindi racconta la storia di un profugo Troiano Enea che distrutta la sua città dai greci con alcuni concittadini Uomini e Donne avendo perduto la moglie parte accompagnato dal figlio e dal padre e Dopo una serie di errores cioè di vagabondaggi per il Mediterraneo finalmente approda sulle coste dell'Italia e lì fonda cioè sconfigge le popolazioni locali e lì Finisce il racconto e comunque si sa che lì nascerà poi Roma e quindi il racconto È epico senza dubbio pieno di fratture e di crepe per che è un Epos molto triste perché tutto questo si accompagna a perdite continue a considerazioni molto malinconiche su questa missione che è fatta di abbandoni di violenza Beh vo ricorderete forse l'episodio più emblematico di quello che sto dicendo che è l'abbandono di Didone la regina cartaginese che accoglie Nea dopo un naufragio gli promette il Reg il suo stesso regno Enea ci casca anche o comunque si rassegna per un periodo a a non seguire il suo destino però poi gli dei gli diranno Guarda che non è qua che ti devi fermare te ne devi andare da un'altra parte cioè devi raggiungere le coste dell'Italia secondo un piano che che tu devi rispettare un piano fatale e ricordate che Didone impazzisce di dolore e si uccide la storia di Didone è bellissima è tragica è proprio è un pezzo di tragedia proprio nel senso più tecnico del termine buttato dentro l'epica e quest' epica spesso è tragica comunque epica È perché c'è una missione da compiere e i romani alla fine di tutto questo nasceranno il il telos l'obiettivo verrà realizzato e poi è anche epica l'Eneide perché è un racconto militare e poi perché imita molto da vicino due capostipiti epici che sono l'Odissea e L'Iliade le peregrinazioni di Enea chiaramente ricordano quelle di Odisseo Ulisse in latino e la seconda parte dell'eneide ricorda che è fatta di guerre ricorda la presa di come è raccontata nell'Iliade Ovidio vi ho detto comincia come poeta elegiaco cioè forme brevi Ma neanche brevissime Cioè comunque poesie di poche decine di di Versi sull'amore poeta diciamo Libertino poeta strettamente eterosessuale a differenza di di altri elegiaci antichi lo stesso Catullo a lui piacevano solo le donne questa cosa la devo dire Non perché voglia scandalizzare nessuno fare il moderno Ma perché Eh questo va capito la sessualità di questi poeti antichi è molto diversa dalla nostra cioè non ragionavano loro per categorie come l'eterosessualità e l'omosessualità non era una questione di identità e e di orientamento sessuale lì la questione dell'identità proprio non si poneva esisteva un desiderio e questo poteva esprimersi sia attraverso la donna un uomo e una donna ma anche un uomo e un altro uomo che però doveva essere più giovane possibilmente in berbe e possibilmente schiavo quindi non libero l'uomo che andava con i ragazzi aveva un ruolo attivo quindi penetrava poi il ragazzo cresceva gli veniva la barba smetteva di essere l'oggetto del desiderio e l'oggetto sessuale del dell'Uomo e a sua volta si prendeva una donna e se era libero poteva anche poi avere uno schiavo e via dicendo Ovidio questo non lo fa e ce lo dice chiaramente che lui vuole solo le donne Perché vuole che il piacere sia pari Cioè non vuole forzare il giovane vuole stare con una che vuole la stessa cosa Questo è molto interessante perché sono anni di grande repressione moralistica il regime Augusteo è noto oltre che per essere stato particolarmente Sanguinario verso gli oppositori politici per aver imposto una regola nel costume sessuale e nel costume coniugale molto molto rigida cioè la stessa nipote di Augusto che se la spassava venne esiliata quindi Ovidio da subito una voce diciamo dissidente attraverso l'eros fa circolare un'idea di libertà di già di metamorfosi perché il desiderio viene continuamente riformato e in queste poesie che ho detto che sono delle legie cioè una forma diversa dall'epica quindi facilmente riconoscibili proprio per il ritmo in queste legie il poeta o chi parla per lui insomma dice mi piace la bionda Ma mi piace la Bruna mi piace la bassa ma mi piace la grassa mi piace questa ma mi sembra già un catalogo no Don Giovannesi ettivo Non voglio la moglie non voglio fare quello che mi dice il regime Augusteo tutto mi piace e io esisto nel perseguire questa incessante trasformazione della mia foia questo lo fa con grande eleganza scrive anche un manualetto che è l'ars amatoria dove insegna sia agli uomini sia alle donne l'arte del conquistare la persona con la quale andare a letto no perché l'amore comunque in questi poeti antichi già Ovviamente nei nei modelli greci è amore fisico Eh non c'è lo stilnovismo non c'è il petrarchismo quando si soffre per amore è perché l'oggetto del desiderio non ci sta ma solo per qu non si soffre astrattamente perché L'Aura imprendibile evanescente eterea Angelica Divina no si soffre perché vanno la donna va con un altro o il ragazzo guarda un signore un po' più ricco quindi l'amore è proprio amore fisico amore sessuale carnale e Ovidio È bravissimo anche a descrivere i rapporti sessuali in certe lettere che pure sono quelle dell'elegia delle legie Imita la voce di antiche eroine del mito fa parlare loro nella forma di lettere che queste scrivono agli amanti che non tornano a casa o se se la sono sveg e ce n'è una bellissima e famosissima di Saffo a faone che tra l'altro è responsabile di molta dell'immagine che noi abbiamo della poetessa greca perché lo sapete di safo Cè aggiunto pochissimo e anche le informazioni che noi abbiamo sulla sua vita sono molto molto vaghe anche a volte contraddittorie e quello che Ovidio fa con questa qua lettera eh È stato un grande contributo al alla mitizzazione di Saffo Beh qui Saffo proprio ci racconta che parlando a faune perché sono lettere che lei mentre dorme lo sogna e addirittura viene si bagna queste sono cose stupefacenti per un poeta del regime Augusteo Tra l'altro stupefacenti Anche perché riconoscono alla donna gli stessi diritti sessuali dell'uomo anche la donna ha diritto a non è la Matrona la Mater familias è una donna carnale libera e libera di accettare la propria corporeità la propria fisicità cioè proprio un Ovidio diciamolo pure femminista a un certo punto vidio però deve fare qualche cosa di grandioso si rende conto che come elegiaco non non raggiunge ango di poeta Augusteo quale era stato Virgilio e si dà a un'opera su miti di trasformazione m ce n'erano moltissime di trasformazioni ne avevano parlato tanto alcuni poeti Greci sappiamo di poemi che raccontano di mutazioni di mutamenti di di di trasformazioni fisiche Purtroppo questi poemi non ci sono arrivati ed è anche interessante che non ci siano arrivati si vede arrivava In pratica ci è arrivato il meglio della letteratura Antica tutto quello che insomma faceva una bella una bella impressione quindi si poteva insegnare anche a scuola no Ovidio riprende sicuramente moltissimi dei miti greci di trasformazione però crea un poema del tutto personale del tutto in linea con quello che lui era stato anche come poeta Amoroso come poeta Cioè come vi ho detto dell'incessante desiderio che cambia si riforma insegue perennemente è questa e quella senza mai arrivare a un appagamento definitivo così questi miti di trasformazione alcuni dei quali tra l'altro erano già comparsi anche nelle legie raccontano esattamente la stessa cosa che non c'è posa non c'è fine non c'è reie Siamo esseri soggetti all trasformazione incessante e continua sia psicologica sia corporea chiaramente qui la trasformazione corporea è una una letteral una visualizzazione di un mutare che sta più in profondità No il poema si presenta come una catena di trasformazioni che lui molto abilmente riesce lui il poeta oov video riesce a concatenare con accorgimenti narrativi vari e sono io che ti racconto un mito di trasformazione dentro al quale poi ce n'è magari un altro e poi una un Pas scatola cinese o a bambola o a matriosca a volte ci si smarrisce perché non si capisce chi sta narrando in quel momento perché a volte si è dentro un più gradi di di discorso riportato questo ha fatto sì che nascesse un un lungo poema eh per aggregazioni continue i miti sono tutti bellissimi ehm Una specie quasi di grande repertorio e così è stato letto anche molto nei secoli no come una specie di enciclopedia di miti di trasformazione alcuni dei quali famosissimi dopo magari ne Cito qualcuno in realtà come cercherò di farvi notare questi miti sono tutti miti antia ehm cioè la trasformazione è sì cos'è questa c'è modo di di spegnere il crepitio vediamo qua scusate questa piccola Inter [Musica] interruzione Vabbè dicevo è vero che noi tutti siamo soggetti a un mutare che non che è naturale niente fermo però ci sono anche delle mutazioni che vengono inflitte e gran parte delle 200 e più trasformazioni che trovate nelle metamorfosi sono imposte dagli dei cioè gli dei ti puniscono cambiando la forma questo può avvenire in vari modi ci sono trasformazioni in altre di forme umane in forme animali Dal Maschio alla femmina da cosa animata a cosa inanimata raramente metamorfosi diciamo premio per cui da forma umana passi a forma di Glauco per esempio ino ne ho contate Mi pare tre una volta non credo che ce ne siano altre ma per la maggior parte Chi agisce come diciamo causa della metamorfosi è un Dio punitore e gli Dei punitorio Apollo e Minerva la Atene l'atena dei dei greci no Zeus Febo Apollo e e Atena perché agiscono agiscono per per invidia per odio un pochino per rimettere nei ranghi le cose perché talvolta o gli umani o le divinità inferiori fanno troppo quindi per come dire riaffermare le leggi dell'universo ma spesso capita che queste metamorfosi siano procurate da una vera e propria cattiveria Divina un caso estremo e è molto secondo me emblematico è quello del Satiro Maria nel sesto libro Marsia era un pastore tutti i Pastori cantano sono dei bravi poeti nella tradizione Latina e greca Apollo gareggia con lui Ovviamente vince Perché è il dio della poesia e cosa fa marcia questo lo sappiamo anche da Dante che riprende il mito lo scuoia lo scuoia lo lo rivolta come un calzino proprio e e marcia non capisce perché questo accada Cioè mi hai battuto e d'accordo ma tra l'altro Ovo non ci dice nulla di Marsia arrogante Non ci dice Che marcia abbia sfidato il Dio come invece altre versioni greche per esempio ci fanno sapere Ovidio non non dà marcia nessuna colpa e quindi Mar si ritrova punito per un crimine che non ritiene di aver commesso e neanche il poeta che ci racconta la storia ritiene che Mars abbia commesso [Musica] eh questa perché dico che è un mito emblematico Prima di tutto non è un mito di metamorfosi perché essere scoia non non è una metamorfosi una metamorfosi accadrà ma poco dopo e dopo vi dico che cos'è È semplicemente il mito in cui uno più forte zittisce un poeta questo è questa è la grande paura di Ovidio No cioè di lavorare per un regime che tutto sommato teme e non di meno continua a sfidare lo sfida proprio [Musica] congli Ovidio proprio proprio perché poeta e Ovidio Da Poeta rappresenta i rischi della dissidenza o i rischi semplicemente dell'Indipendenza della bravura dell'eccellenza non collaboratrice non collaborativa non collaborazionista ehm Le Metamorfosi sono veramente una sfida al regime dovevano essere la nuova Eneide che tra l'altro In certi punti ovivo sapientemente imita così come imita anche l'Odissea l'Iliade ma sono tutt'altro che un'epica perché Le Metamorfosi la stessa idea di metamorfosi è antipica perché la metamorfosi è inarrestabile oggi sei questo ma domani sarai anche quest'altra cosa e via dicendo quindi non c'è un fine non c'è un telos non c'è un aroma da fondare addirittura nel 15o libro che è l'ultimo le lei ne ha 12 di libri ho voluto strafare e ne ha fatti 15 sentiamo un un bellissimo discorso di Pitagora Quindi grande filosofo il quale si è reincarnato in questa nuova forma però mantiene il ricordo di una vita passata e fa un discorso bellissimo sulla metamorfosi della Le Metamorfosi continue della vita umana delle forme naturali è un po' una specie come dire riepilogo filosofico anche del poema Beh ovigo ha il coraggio di mettere in bocca a Pitagora questa considerazione che anche le grandi città finiscono sono finite Tebe Atene Beh uno che legge sta roba dice o l'ascolta dice La Fera pure Roma no E questo è il poema che doveva celebrare l'impero Augusteo il poema è probabilmente stato concluso durante l'esilio perché non ho ancora detto che Ovidio a un certo punto viene buttato fuori in cioè viene cacciato Sulla Sulle ragioni di questa cacciata gli studiosi ancora si interrogano Ovidio è la fonte principale di questa notizia del suo esilio perché non solo ha composto delle Elie da dall'ar nero dove è stato andato non era un vero esilio era una relega Cioè lui non perdeva i diritti di proprietà e la moglie non lo dovette seguire fin là quindi la moglie rimase a Roma a brigare perché l'imperatore lo lo riprendesse ma non accadde e neanche il successore di Augusto Tiberio se lo riprese quindi la moglie non concluse niente neanche gli amici comunque chiamiamo l'esilio Lui scrisse queste legie e in queste Regie ci dice appunto che lui non ha colpa che è stato tutto un errore parla di error proprio e parla di di ci dice che ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere che lui si è reso colpevole di un crimine involontariamente Cioè per aver partecipato o visto a qualcosa che non avrebbe dovuto vedere però non sappiamo bene cosa ha aiutato la nipote d'Augusto non si fare le sue scappatelle secondo me ci si può ancora interrogare quando si vuole e Molti sono convinti di aver trovato anche d delle risposte definitive pur su basi tramente speculative ma bastavano Le Metamorfosi a far indagare Augusto questo poema che sicuramente ha subito incontrato grande successo ancora prima della della pubblicazione poi la composizione lui deve avere interrotto a un certo punto per cominciarne un altro i Fasti che sono rimasti incompiuti dovevano essere 12 rimasti solo sei in cui con grande erudizione cantava le grandi festività romane quindi un OV videoo tutt'altro che Libertino tutt'altro che metamorfico proprio un ovido liturgico un Ovidio che no D la la sua voce all'ideologia politico-religiosa Augusto gli dà una pedata nel sedere prima che le le cose siano compiute i Fasti siano compiuti e sicuramente nell'esilio aomi Ovidio conclude Le Metamorfosi gli ultimi versi del poema Sono proprio quelli di mesule si capisce abbastanza bene anche adesso non la Facci Luga con le prove testuali però vi voglio leggere questa traduzione Anch'io ho fatto delle traduzioni di questi passi però vi leggo questa buona traduzione in prosa di di un traduttore già di parecchi decenni fa per rinaudi Piero Bernardini Marzola è la produzione che io preferisco per tutte qu che esisto in italiano e dice E ormai ho la leggo in latino e poi e poi vi leggo la traduzione di di Marzolla ne poterit ferrum edx aereas kolet corporis [Musica] uus incerum parte super alta perennis Astra ferar nomen indelebile Nostrum capisce chi non sa qu P domitis Romana poti Terris orar Pul pernia secula fama siid presagia e arriviamo l'ultima parola del poema vivam Io vivrò e ormai ho compiuto un'opera che né l'ira di giobe né il fuoco né il ferro né il tempo che tutto rode potranno cancellare quell è esola che parla e Giove nelle legie dell'esilio è sempre Augusto quindi Qui sta dicendo Augusto quando vorrà venga pure il giorno fatale che può però disporre solo di questo corpo Perché che cosa rimarrà l'opera e il nome e ponga pure fine allo spazio della mia vita ma con la parte migliore di me io volerò in eterno più in alto delle stelle e il nome mio rimarrà in Ile e ovunque si estende sulle terre domate la potenza Romana sta parlando di per Osteo le labbra del Popolo mi leggeranno e per tutti i secoli grazie alla fama se Qualcosa di vero c'è nelle predizioni dei Poeti Io vivrò io non posso non commuovermi vol questi versi perché aveva dannatamente ragione Questo vidam è veramente una delle parole più belle della letteratura latina Se volete vi leggo qualche passo delle mie traduzioni anzi vi voglio leggere il il discorso di di Pitagora che io sono brani scelti No cioè ci vorrebbe un sacco di tempo a tradurre tutto il poema anche se non mi dispiace l'idea qui siccome sono solo passi scelti prodotti non in prosa nean in versi liberi ma in endc Sillabi un po' per dare un po' una tenuta il metro delle metamorfosi e l'esametro che è quello dell'etica ma anche del poema didascalico che è poi il vecchio metro di Omero No probabilmente esisteva anche prima di Omero il l'esametro perché pezzi di esametro sono stati trovati anche nella lineare B sapete questa prima scrittura greca in Qui si sono trovate testimonianza crea Omero che era un bravissimo poeta lo perfezionò E creò questi famosi poemi antichi che sono qu vogliamo credere che sia stato lui comunque sto leggendo un libro molto bello scritto Romero diade pubblicato dei un certo l box Che tra l'altro il mio collega Oxford attenzione molto bravo che è un esperto di giardino e che proprio ci convince che Omero è stato uno non c'è una questione omerica Vabbè comunque o stirpe che la fredda morte angoscia perché Scusate eh preso pass cioè Pitagora dice Ma perché abbiamo paura della morte La morte non esiste perché siccome ci dicono anche gli scienziati noi ci continuiamo a trasformare la morte non è più una trasformazione perché lo Stige il buio e nomi Vani spaventare materia per poeti pericolo di un pericoli di un mondo finto il corpo che sulla Pira ardendo si dissolva o imputridiscono non patirà Credetemi alcun male da morte l'anima è protetta e sempre uscita da una prima sede in altra casa vive la accolta fa dimora anch'io durante la troiana guerra Quindi almeno 5 secoli prima ero il Panto euforbo ricordo al quale a un certo punto un grosso Dardo piantò il minore atride in mezzo al petto cioè fui ammazzato da menel non molto tempo fa ho riconosciuto lo scudo che la mano mia sinistra reggeva nella bantea città d'argo nel tempio di Giunone È bellissima questa scena No lui che va a vedere sto templo e Dopo secoli riconosce il suo scudo di quando era un'altra persona no sembra già di leggere frusta tutto unà nulla mu amore lo spirito va errando e di lì viene qui e di qui lì e prende posto in qualunque membro e dalle bestie passa nei corpi umani e nelle bestie da noi e mai si consuma e come molle la cera assume Fogge sempre nuove e qual era non è più né mantiene la stessa forma Eppure è sempre cera così affermo che l'anima rimane la stessa ma trasmigra in vari aspetti Dunque perché non vinca l'ingorda Qui fa una difesa della del vegetarianesimo dice non mangiamo gli animali Perché potrebbero essere un pareg no sappiamo che i pitagorici erano Erano vegetariani anche vi salto questo passo anche il tempo di legua in incessante moto al pari di un fiume né può un fiume arrestarsi né l'ora passeggera Ma come l'onda l'onda spinge e quella che rincorre affrettata e affretta quella che precede così fugge via e insieme segue il tempo perennemente nuovo che bella questa idea il tempo non invecchia il tempo è sempre nuovo infatti quello che fu resta indietro e quello che non era avviene e tutti gli istanti si rinnovano Questa è una tipica parola idiana nuovo no poema inizio proprio in Nova fert Animus mutatas dicere formas in metrica inov ferta sere Cioè in nuovi corpi quindi metamor l'immaginazione Animus mi porta a raccontare di corpi mutati no di forme mutate e qui anche qui in questo passo c'è Nova su seer sono sempre nuovi novat ccta tutte le cose novant ecco lui è un grande innovatore ed è un grande rivoluzionario rivoluzione in latino si dice Res novae cose nuove basta questo poema a far dire ad Augusto questo signore lo mandiamo alla fine dell'impero perché proprio sull'orlo del del del Mar Nero oltre non si poteva già non si parlava più latino lì c'era forse un po' di greco c'erano i sarmati i di cui lui ci dà notizia chiaramente romanzato tutto nelle leggi dell'esilio poeta fino in fondo inarrestabile sempre rinnovato imparerà il getico che se è vero quello che ci racconta Compose addirittura dei poemi nella lingua di Questi barbari come li Chiama di questa gentaglia però è anche il poeta che una volta lì tra questi esseri che all'inizio considera Iori Che poveretti po Tra l'altro non gli facevano neanche pagare le tasse a un certo punto dice qui il barbarus sono io quindi è un poeta che ha sempre la capacità di considerare l'altra possibilità l'altra prospettiva di da Ciris romanus come appunto No lui era invece a un certo punto dire ma io non sono un cittadino Romano non sono un cittadino del Io sono il barbaro qui sono io ed è un'altra delle sue metamorfosi perché poi lo stesso video nei legeg del dell'esilio Si rappresenterà appunto come metamorizzate trasformato concludo perché siamo già a 45 minuti i miti che io ho tradotto sono quelli di Febo e Dafne Questo è uno dei primi Miti del del poema Dafne una Ninfa figlia del dio fluviale peneo è desiderata da Apollo il dio della poesia Apollo come Giove è spesso un sostituto di Augusto nel poema Questa però Non ne vuol sapere cioè non vuole assolutamente cedere alle voglie di di Apollo il quale non sa più che curricula vite darle dice guarda che sono il dio della medicina sono il dio della poesia sono il dio di questo di quest'altro a lei non interessa lei vuole star sola fugge fugge fugge fugge fugge fugge è il modello della la petrarchesca finché quando si sente proprio quasi raggiunta chiede al padre di trasformarla e il padre la trasforma Come in una pianta leer smette di correre fa radici le braccio diventano RAM sono stato di Bernini e e quando Apollo la raggiunge abbraccia un tronco un tronco vivo perché sente ancora il cuore pitare ma non c'è più spazio per i baci o per la violenza carnale Apollo si inchina all'albero D l'oro perché darne che il greco antico significa Laurus cioè Alloro si inchina a questa pianta la benedice e la fa diventare la pianta dei Poeti Quindi hai il dio Augusto che si inchina davanti alla poesia sono queste ambiguità che noi dobbiamo cogliere leggendo le delle metamorfosi oppure ci sembreranno veramente tutte selline invece il contenuto politico c'è è molto sottile Augusto sicuramente lo capisa perfettamente ma ovideo per rendere l'allusione un po' più scoperta dice e Crescerai anche nella casa d'Augusto e con le tue Fronde si farà anche la coroncina per per per certi giorni di di festività Chiudo dicendo che Le Metamorfosi sono per me un grande esempio di libertà Uso una parola Ovviamente anacronistica per il poeta che che stiamo considerando di democrazia perché è anche uno spazio Vitale in cui non c'è differenza tra una pietra un corso d'acqua una costruzione un essere umano un ragno un insetto siamo tutti dentro questo grande meraviglioso mondo naturale e e non nessuno è più importante di un altro Questo è secondo me un bellissimo messaggio Cioè l'ov videoio biologo è molto molto interessante così come l'ov videoio Sì naturalista in senso più più ampio botanico l' viidio che legge le tracce che riconosce un'ancora in cima a una montagna e dice ecco qui ci deve essere stato il mare sennò come ci fa finire una un'ancora in cima a una montagna vuol dire che questo paesaggio si è trasformato le acque si sono ritirate quindi un ovido che sa osservare il mondo che non è un un così un pescatore di curiosità letterarie è un poema davvero eh cosmico tutti i regni sono toccati il cielo le stelle i mari non c'è profondità dove lui non si spinga dove non cerchi di di capire qualcosa e mi piace proprio La provocazione continua al potere al regime eh questa questa sfida continua e la certezza che anche la nostra fama cioè bontà di quello che facciamo sia la cosa che importante il corpo passerà l'ho fatto in tanti passi che sono molto interessanti da analizzare individualmente di contrapporre il Corpus e nomen che poi nomen alla radice di del verbo conoscere no gn infatti la forma originale Dova essere un gnomen Cioè è quello per cui noi veniamo Ricordati Ecco durare Nella buona FMA che lasciamo dietro di noi sapendo che comunque la morte non esiste perché forse sarebe una stella un sasso O magari anche una formichina Ma sarà ancora una nuova vettura Grazie [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] se avete qualche domanda o considerazione volo fare una premessa io ho fatto il liceo scientifico negli anni 60 No cioè le neide ci Ava fatto studiare e leggere di quest delle metamorfosi non c'era traccia non so se perché era erano argomenti un po' chiamiamoli delicati per per i tempi no ecco poi un'altra cosa che ho notato Adesso ne ho sfogliato una la prima pagina mi sembra molto più difficile delle neide cioè le neide alla fine sappiamo leggere in metrica tradurre questo qui le prime parole che sono fermato subito che fra l'altro un'altra cosa che vle leggendo adesso letto per la prima volta le prime pagine ho notato che parla della Mi pare quasi della creazione della Terra no e ho visto quasi un riferimento Non vorrei dire laa Bibbia o meno cioè perché dice che a un certo punto c'è un Dio se non ho capito male Ho letto la traduzione che ha diviso le acque Ecco quindi è un argomento che si ripete mi non so certo no allora reagisco a queste due interessanti osservazioni Ovidio da noi ha avuto una grande sfortuna scolastica e questo è dovuto al mentre nel mondo ovido è è più famoso di Virgilio Marte da beni Virgilio dantesco che ovviamente è un grande momento nella gloria mondiale di di Virgilio della fortuna no perché idio invece Dante non l'ha fatto diventare personaggio Eppure Dante pesca tanto in Virgilio quanto in Ovidio ma il modo in cui Dante tratta Ovidio è sicuramente una delle cause per cui ovivo è sempre passato in secondo piano perché ovivo ha fornito Dante moltissimi minti di metamorfosi che gli sono serviti a creare dei contrappassi cioè delle punizioni infernali è vero che un po' di Ovidio arriva anche nel paradiso Infatti proprio nel primo C del Paradiso si ricorda il mito di Marsia il Satiro poeta sfiato da pollo in quel caso Dante non lo non lo tira fuori come una punizione ma semplicemente dice ispirami Dio perch io possa cominciare questa grande ultima cantica esattamente come F ispirato Marsi il giorno in cui Dan Apollo lo trasse dalla vagina delle membra sue cioè dal fodero vagina in senso latino di fodero quindi Ovidio è sempre stato diciamo la fonte dei peccati e invece Virgilio la fonte della missione salvifica che lo stesso Dante poi ripercorre Nella Divina Commedia che è una nuova inide poi Ovidio è piaciuto nella tradizione italiana moltissimo a poeti che non hanno come dire convinto a Gian Battista Marino cioè barocco grandissimo poeta a d'anunzio che certo ha avuto una grande fortuna però per esempio Leopardi ne parla malissimo perché lo considera un poeta troppo verboso troppo descrittivo troppo dettagliato troppo innamorato dei particolari è vero ma la grandezza anche di Ovidio Ovidio non è mai omissi Sì tutti i Grandi scrittori sono omissivi in qualche misura però hoov che di un'esattezza cinematografica nella rappresentazione anche delle metamorfose come Come avvengono vediamo se riesco a leggere bene proprio due Vabbè dopo magari Vico Se avete voglia una metamorfosi cioè proprio la scena del passaggio di forma eh e quindi da noi diciamo Vi si è portato dietro la tara di questa chiamiamo la riduzione dantesca e poi ha continuato a rappresentare un filone troppo immaginifico lussureggiante che non ha fatto scuola ecco C'è però un Ovidio elegiaco cioè quello dell'ars amatoria che ha avuto una sua fortuna nel Medioevo perché tolte le parti libertine Il Medioevo lo sapete se è tanto interrogato sul senso dell'amore non tanto come anzi quasi mai C'è pure quello Naturalmente se leggiamo volcacio diciamo sì come anche accoppiamento Però come Avventura dello spirito cosa ci succede quando l'amore c'entra nell'anima e l'amore ha creato grandi ragionamenti sul desiderio su l'immaginazione Sul rapporto col potere politico con Dio è stato una grande metafora e lì l'ov videoio dell'ars amatoria dico ripulito delle scenette hard ha fatto scuola però quello delle metamorfosi che è stato invece lettissimo lentissimo ha finito per passare in secondo piano nella costruzione di diciamo del curriculum scolastico tantè vero che nei licei classici io ho fatto il liceo classico ho fatto anche l'università lettere classiche io video non l'ho mai letto sei non da solo Cioè Questa è la mia dire lettura personale è il colmo mentre invece no l'estere è molto letto molto tradotto rappresentato balletti tutto di tutto nel 2017 Quando io ho fatto questo libro Poi sono andato in vari convegni ma era una Incredibile la quantità di di di tributi che si si fanno anche in questo momento da qualche parte del mondo in Africa in Australia in Asia a questo grande poeta a questo grande libro fari una domanda Sì dico sarò brevissimo No no R sulla lingua di Ovidio in realtà Ovidio è abbastanza leggibile lei forse ancora un po' là la bocca su su Virgilio eh però è un poeta in realtà perspicuo non è Lucano per un altro epico che invece è veramente difficile anche per le metafore strane No no ovido è molto è molto lineare è molto lineare se lei prende Non so vado a leggersi che ne so Aracne Minerva la scena in cui Aracne sfida Minerva in una gara di tesitura vince quasi a rne ma minera non glielo può consentire come reagisce Minerva le dà uno sventolo Minerva una Aracne punta nell'orgoglio vuole impiccarsi una reazione che noi non capiamo oggi perché CH Chi ha voglia di ammazzarsi se si sente di avver ragione però L'orgoglio è talmente forte in lei che preferisce uccidersi che che essere sconfitta Minerva la salva non per pietà ma per umiliarlo ulteriormente e la trasforma in RNA e altro mito che piace tantissimo aante che Dante riprende prego szit tutto volevo proprio apprezzare molto e mi ha fatto riflettere tutto il tuo discorso sulle metamorfosi come poema anche della dissidenza quindi che non molti critici l'hanno fatto almeno quando stato io anche quando insegnavo confermo anche il fatto della scuola sempre stato insegnante che purtroppo si fa poco video Anche perché en l'Eneide viene fatto anche una volta non so se adesso lo fanno ancora si faceva il vieno Quindi anche in italiano e poi si riprendeva in latino al triennio Adesso invece Ovidio si fa solo un po' al triennio e io stessa sono riuscita solo a tradurne qualche parte Adesso sentendola me P Ma lei diceva giustamente che non molti poeti lo stesso Leopardi non poi così apprezzato Beh Dante come stava dicendo la mia collega italianista dice lo mette fra i sombi poetico lo mette nel castello però è piaciuto prosatori però mi pare per esempio la vecchia edizione in Audi ha una piccola introduzione fatta da Calvino Sì e io l'ho letto tanti anni fa adesso confesso non mi ricordo in che senso piaceva tantissimo Era forse uno dei suoi libri preferiti secondo lei Calvino ATT tratto da da ovivo Non so se abbia tratto Però sicuramente lo sentiva Mons BL Mon FR per citare modler lo sentiva a fine per gli interessi scientifici per la per la velocità la leggerezza l'ironia c'è qualcosa di assolutamente di Calvignano l'ato molto Sì sì l'ha amm mirato molto non so se nelle elezioni americane lo citi Però sarebbe bello andare a vedere perché probabilmente c'è qualcosa anche lì però Calvino per esempio ha fatto anche una un bellissimo saggio su Plinio il Vecchio non so se lo conosca che è un autore che difficilmente no lo leggiamo però ecco l'aspetto enciclopedico sicuramente è scientifico piaceva a Calvino anche di clinio sì no Certo Dante gli riconosce molto moltissimo gegia con lui lo sappiamo campo dei ladri lo vuole superare No rappresentando una doppia metamorfosi del serpente che diventa uomo mentre l'uomo diventa serpente laa doppia metamorfosi famosa che fa dire al Dante narratore taccia idio taccia Lucano perché anche in Lucano ci sono delle metamorfosi resta però una condanna sostanzialmente eh lessi ho letto che dove F in doera Contin dell'impero una zona di paludi di febbri di malaria e quindi che Ao l'abbiamo mandato a Novi puoi confermarlo Beh Cagno l'ha mandato sicuramente in Grecia Ecco l'ha mandato Sì in una zona anche molto pericolosa perché era una zona di confine Eh come racconta è molto fredda che si lamenta moltissimo del clima si lamenta poi delle frecce no c'erano continue continuit tafferugli lotte tra le varie tribù locali quindi si Risa Probabilmente anche la la la pelle Sì è uno dei luoghi più umilianti dove potesse essere mandato un grande poeta come come Ovo che si era fatto comunque una grande reputazione a Roma cioè da Sulmona quando via presto e a Roma prima fece degli Studi per diventare avvocato che era una cosa comune Ma lu cera legg l'esilio che appunto voleva fare il poeta e disobbedire al padre no il tema della disobbedienza è molto sottolineato anche n nel racconto che fa di se stesso rispetto al proprio padre cioè tutti a me piace video anche per questo perch vedo proprio un figlio che vuole trovare la sua strada no che che capisce da subito Qual è la sua strada che è quella della poesia e non quella del dell'avvocatura quindi ancora una volta della politica Eh Sicuramente poi c'è morto perché non è più tornato S fondo di qualcosa che siato forse a Roma avrebbe po' più a lungo unaltra piccola cosa nei versi finali mi ha colpito che parla dello spazio della mia vita è la prima volta che lo sento la vita come spazio vuoi fare un Beh la parola è proprio spazi e credo che non sia un'espressione particolarmente rara o ricercata in latino spazio può anche indicare un lasso di tempo uno spazio Sì uno spazio di tempo adesso non so vorrei cercarvi la mia traduzione ma non saprei trovarla in questo momento allora Ecco sì sì spazi mi spazi Evi Evi è il tempo no evum Quindi la durata e la durata della del suo tempo della su avevo un'altra oggi pomeriggio cercavo perché ce l'ho a casa libro non l'ho provato e guardando nei biblioteca Ho trovato anche un un libro di Apuleio col titolo metamorfosi Sì era una copia di questo o non so anche qui ce n'è solo una di metamorfosi che è la trasformazione del protagonista Lucio un bel ragazzo troppo curioso che vede la trasformazione di una strega in Tessaglia Questa si cosparge di un unguento e vola via dalla finestra dice vogle fare la stessa cosa però la serotta che lo aiuta insomma fotide gli dà un guento sbagliato e lui si trasforma in asino Infatti il romanzo di aculeo È noto come l'asino dopo e comincia tutto un viaggio diciamo proprio iniziatico nell'umiliazione lui deve scontare il fatto di essere stato troppo curioso la curiositas era era un male non era una buona la cosa è rimasta anche nella cultura Cristiana per molti secoli tant è vero che Dante neisse all'inferno non lo premia per per la sua curiosità e e poi finalmente dopo che ha espiato Attraverso tutte le forme possibili di umiliazione questa colpa di curiositas si volgerà la divinità a Iside ma in realtà è una divinità totale nell'ultimo libro che è bellissimo una delle cose anche quelle più belle della letteratura latina e la dea gli dice Come recuperare la forma umana cioè mangiando un serto di rose fresche è un libro da leggere anche quello se volete un altro buon libro dell'antichità T cosa è stata anche tradotta in versi questo qui ho visto che è tradotto solo in la parte la sua è stato trotto solo in in prosa no ci sono anche versi di di questa traduzione per esempio ho visto qu entrambi i libri questi sono no anche questi tradotti in PR Ah no non è quella di no quella di ramu penso fosse quella di ramm o ramus quella de Garzanti quella in veri Ehm ma qui c'è un problema nel senso che come si fa Come si fanno i versi antichi nei versi moderni E qual è il valore culturale dei versi come gli esametri rispetto ai versi nostri In pratica l'esametro è veramente un metro molto molto narrativo Certo con un certo ritmo No perché adesso chissà quale qual era il ritmo dell'esame non lo possiamo sapere perché noi lo rendiamo con degli accenti che però non devono essere giustissimi perché gli antichi sentivano La durata delle vocali Noi invece alle vocali non diamo più una durata andiamo solo gli accenti no quindi una cosa in versi la devo rendere Cioè una cosa in esametri la devo rendere per forza inversi forse no perché comunque si tratta di poemi narrativi che prima dell'invenzione della narrazione in prosa avevano tutto sommato valore quasi di romanzi quindi non è culturalmente sbagliato rendere un poema in esant in forma in forma di prosa non è non è non è una scelta di comodo anche perché l'esametro non ha una forma corrispondente in italiano Sì ci sono le forme che hanno dato Pascoli e Cartucci sono molto macchinose poi c'è una traduzione esempio dell'eneide fatta per einudi recentemente da Alessandro fo che è molto elaborata chapo tutta la mia ammirazione al grande lavoro laoro tecnico ma quel lavoro tecnico in italiano suona molto laborioso molto faticoso molto artificioso mentre ince l'esametro di Virgilio è libertà Virgilio è bravissimo poi perché comunque fa una riforma dell'esame però che è straordinaria rispetto all'esame quindi noi vogliamo rendere lo sforzo positivo o vogliamo rendere invece l'effetto gioioso libero e forse invece una buona traduzione delle neide in prosa sarebbe l'equivalente più vicino allo spirito narrativo delle neide Certo bisognerebbe scrivere in copertina l'originale era in versi però però i versi non sono sempre in latino quello che sono i versi in italiano Cioè dobbiamo capire queste cose Eh quindi io Io per esempio sogno di fare una traduzione in prosa dell neide Cont tutto che io sia un grande cultore di Versi Però appunto l'endecasillabo l'ho usato per dei brani brevi per dare a loro un po' una tenuta come pezzetti di bravura Ma se tu traduci tutte le metamorfosi in Sillabi è una pizza cioè non ci sta perché questo poema Comunque è è veloce così come è veloce le neide questo lo dicono anche tanti bravi latinisti Quindi o segui un po' così ogni esame lo rendi con una riga tutto sommato prosastica ma senò lo sforzo di rendere il ritmo esametri Io adesso ho tradotto per esempio per una cosa che succederà a Milano non dico quale Vabbè ho dovuto trere un po' di passi mi hanno chiesto di TR V il gruppa di di eliade che ha il ritmo dell'esametro no E lo ho cercato di no di di dare un po' di questo ritmo poi non mi sono detto cioè non mi piac Cioè non mi piacciono le introduzioni le ho fatte perché alla fine eranno recitate da un'attrice va bene così anche lì è una grossa questione tra l'altro è difficilissimo da da da da dà poco spazio al al traduttore perché avendo una sintassi brevissima Insomma ogni poeta poi bisogna considerarlo un po' a sé e vedere un po' cosa si può fare questa la mia sensazione che non capendo leggendo in latino non capendo il ritmo del verso penso che che così da profano che possa essere trasformato anche in in traduzione Cè Ma sì volendo Sì però io ho scelto l'endecasillabo perché comunque l'endecasillabo scolto cioè quello non rimato in italiano ha un certo andamento prosastico o n prosastico no narrativo e e ho detto almeno si capisce che era poesia anche nell'originale perché uso l' deec Sillabo però l' deec Sillabo sciolto che è narrativo non so è un piccolo compromesso e se non altro è un omaggio alla bravura di ovilio perché almeno mi impegno io stesso a fare dei versi con un ritmo e una una loro come dire tecnica lì non non c'è una risposta cioè dipende molto dalla sensibilità di ognuno Grazie grazie a voi Grazie a lei soddisfatti [Applauso] Comunque così dico