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Vita e opere di Gian Lorenzo Bernini

[Musica] [Musica] [Musica] in piazza navona quattro sculture danno corpo ai grandi fiumi dei quattro continenti e circoscrivono una fontana popolata di animali e mostruose figure immaginarie a due passi dal pantheon un elefantino si sobbarca un piccolo obelisco egiziano una lunga teoria di angeli falah al visitatore che attraversa il ponte diretto a castel sant'angelo e nel cuore della roma cristiana una foresta di colonne si allunga in un grande abbraccio verso il pellegrino che si appresta ad attraversare piazza san pietro nessuno aveva mai pensato all'architettura alla scultura all'arte in modo così pieno nessuno aveva mai riflettuto in questo modo sul rapporto fra spazio e figura contesto e opera d'arte e nessuno è riuscito a trasformare così a fondo una grande città come roma e la natura stessa della scultura come gian lorenzo bernini [Musica] 7 dicembre 1598 la sua data di nascita una data da ricordare perché con bernini si conclude un'epoca poco più di un anno e comincerà un nuovo secolo il suo secolo il seicento gian lorenzo bernini nasce a napoli ma è un fiorentino delle origine e anche nella sua formazione culturale anzi è orgoglioso di essere fiorentino al punto tale da ricordare sempre questa sua ascendenza anche il padre pietro e toscano di sesto fiorentino anche lui è uno scultore si è trasferito a napoli a 22 anni lasciando una città firenze che era stata per secoli la capitale dell'arte italiana una città che aveva regalato al mondo una grande tradizione dove l'arte era pensata in un rapporto teso e fittissimo con il pubblico e con lo spazio pubblico una relazione che cominciava dal cuore dal centro nevralgico di firenze nella piazza del popolo e del potere il piccolo gian lorenzo era stato a firenze e aveva impresse nella mente le opere degli artisti che avevano fatto per oltre due secoli la scuola della scultura con il padre aveva attraversato piazza della signoria e aveva visto la giudica di donatello e il davide di michelangelo davanti a palazzo vecchio aveva visto di fronte alla loggia dei lanzi il perseo di benvenuto cellini e il ratto della sabina di giambologna il mondo in marmo in bronzo che sarà per lui come un fantastico libro di viaggio un libro che gianlorenzo porterà sempre con sé una tradizione altissima ma che nella seconda metà del cinquecento si era andata piano piano spegnendo forse per questo che pietro bernini lascia firenze per napoli la città più grande d'italia la più popolosa e la più ricca [Musica] pietro arriva in una metropoli caotica problematica ma carica di futuro e trova moltissimo lavoro lavora nei palazzi e nelle chiese ma anche nelle strade nelle piazze alle fontane proprio come farà il figlio la tradizione vuole che con il padre gian lorenzo cominciasse a scolpire già otto anni in quest'opera l'ultima realizzata da pietro bernini a napoli per la certosa di san martino la grande madonna avvitata su se stessa con gesù bambino e san giovannino qualcuno ha pensato che ci sia anche la mano del piccolo gianlorenzo che avrebbe affiancato il padre dando i suoi primi colpi di scalpello [Musica] forse è solo una leggenda ma è certo che proprio da qui comincia il dialogo tra padre e figlio che presto vedrà l'allievo superare il maestro nel 1606 pietro si trasferisce a roma e cerca fortuna nei grandi cantieri che camillo borghese paolo quinto ha aperto in città è una roma antica e moderna da una parte il colosseo il pantheon e il teatro di marcello dall'altra la città in cui il papa continua con rinnovato vigore l'opera iniziata da sisto quinto qualche decennio prima le chiese le piazze con gli obelischi gli acquedotti e naturalmente la nuova basilica la grande san pietro sulla cui facciata proprio paolo finto apporrà il suo nome e che il giovane gianlorenzo sarà presto chiamato a reinventare [Musica] seguendo l'esempio del padre bernini ad appena 10 anni comincia a lavorare e da subito prova delle sue capacità scolpisce quest'opera la capra amaltea che racconta un antichissimo mito greco il piccolo giove scappato dalla voracità del padre saturno si rifugia creta sul monte ida e viene allevato secondo alcune versioni da una capra che lo nutre con il proprio latte se davvero è opera di gian lorenzo fa una grande impressione pensando la sua giovane età la capacità già matura che restituire nel marmo i valori tattili e ottici delle diverse materie fino a renderli veri una precocità confermata da questo busto databile al 1612 è il ritratto di antonio coppola un chirurgo fiorentino una presenza inquietante quasi spettrale una cruda immagine di vecchio con gli occhi incavati e le guance emaciate bernelli fa passi avanti da gigante gian lorenzo bernini non dirà mai di chi è stato allievo non parlerà mai di suo padre come di un maestro ma è un figlio d'arte che si forma prestissimo potremmo dire che respira la polvere di marmo succhia insieme all'arte della madre e probabilmente comincia a maneggiare lo scalpello ha un'età incredibilmente giovanile forse ancora prima dei 10 anni dirà più tardi che arrivato a roma quando aveva circa 11 anni frequentò avrebbe frequentato l'accademia la bottega di annibale carracci un grande maestro di pittura il rifondatore della pittura moderna insieme al caravaggio le date permettono di credere che sia banche vero sicuramente per mini voleva accreditarsi una formazione più ampia diversa rispetto a quella del pur bravissimo padre pietro le prime cose di bernini sono veramente di un età infantile il busto di antonio coppola e di quando gianlorenzo a 14 anni e c'è una fase in cui si capisce che lavora con il padre pietro ci sono delle opere in cui mettono le mani entrambi delle opere solo di gian lorenzo ma tutte nello spirito di pietro ma a un certo punto scatta qualcosa e pietro comincia a sentire l'influsso del figlio si ribaltano i ruoli a 16 anni realizza questo martirio di san lorenzo oggi agli uffizi e la prima figura intera di gianlorenzo di cui siamo a conoscenza qui dietro ad esempio classico di michelangelo la posa del santo ricorda d'adamo della sistina c'è un ambizione del tutto nuova il tentativo di rappresentare in modo credibile ciò che è lontano dalla durezza del marmo come il fuoco le fiamme di questo lorenzo guizzano sotto la graticola sembra di sentir le crepitare ma bernini ci mette qualcosa in più da sofferenza l'espressione del santo che si stende sul letto di fuoco è quella di un uomo che soffre qualcosa che la scultura fino ad allora non aveva ancora mostrato ormai è chiaro che pietro bernini può contare su un valido aiuto gian lorenzo è specialista nei ritratti riesce a restituire nel marmo con una forza fino ad allora sconosciuta l'espressione psicologica delle figure rappresentate la bottega comincia a ricevere commissioni di un certo livello come quella che possiamo vedere nella chiesa di santa prassede dove aveva deciso di essere sepolto un personaggio importante della curia pontificia giovan battista santoni è un monumento funebre ma l'uomo vivo si affaccia dalla nicchia di una colonna si apre così un nuovo filone nella bottega di famiglia quello dei ritratti per i monumenti funebri ecco allora nella navata sinistra della chiesa della minerva un altro busto per una tomba col volto di un uomo misterioso giovanni vigevano anche qui lo sguardo il movimento il colletto i bottoni dettagli restituiscono un'immagine di vita bernini non ha ancora 20 anni ma è ormai padrone delle espressioni degli stati d'animo far emergere l'anima del marmo riuscire a raffigurarla in forme diverse in modo imprevedibile per bernini è una sfida una sfida che affronta in due ritratti non si tratta di personaggi reali ma appunto di stati d'animo o meglio di stati di due anime l'anima beata el anima dannata due straordinari studi di espressione d'anima beata che guarda in alto verso il cielo e si rivolge a dio in preghiera perpetua un'anima dannata separata per sempre da dio è sprofondata l'inferno che urla di dolore è difficile trovare nella storia dell'arte opere che riescano a tradurre nel marmo stati d'animo così estremi [Musica] un grido come questo si trova in pittura in caravaggio e secoli dopo nel celebre urlo di erba armond mai contemporanei questo realismo doveva fare un'impressione straordinaria la fama di bernini cresce e l'artista è pronto a ricevere commissioni sempre più importanti impatti a chiamarlo è il papa stesso paolo quinto borghese che lo affida alle cure di un cardinale colto e raffinato come maffeo barberini e gli chiede un piccolo ritratto in marmo che è conservato ancora oggi nelle sale della galleria borghese è il celebre bustino di paolo quinto qui vediamo il papa con i pochi capelli e la barba che ricresce lungo le guance avvolto nei suoi paramenti il camice e il piviale un grande mantello allacciato da una fibbia in pietra preziosa con i principi degli apostoli decorati sul bordo qui davvero in questo piccolo busto dal quale papa borghese non si è mai separato il marmo restituisce una materia di cui è fatta la vita [Musica] così bernini comincia a lavorare per la famiglia regnante la famiglia del papa ma lavorare per paolo pinto significa lavorare soprattutto per suo nipote il cardinale scipione borghese che dal 1605 si era fatto costruire una grande viso ed è proprio a villa borghese che si trovano ancora oggi i capolavori giovanili di gian lorenzo bernini in una sequenza davvero impressionante [Musica] la prima opera grande realizzata per scipione borghese è quella che raffigura enea che porta il vecchio anchise fuori da [ __ ] in canna e la prima opera monumentale di bernini quella che segna un salto un passaggio dai ritratti dai piccoli busti a un grande gruppo di tre figure in movimento con una capacità che si può dire funambolica di collocare in equilibrio precario i personaggi rappresentati qui bernini diventa un narratore mantenendo però un adesione al dato naturale la morbidezza delle carni quella forte muscolosa dna quella segnata dagli anni e già cadente del vecchio anch'essa quella paffuta del piccolo ascanio quasi un immagine delle tre età dell'uomo per narrare un episodio celebre della storia antica e del mito [Musica] scipione accanto ai marmi antichi che colleziona con grande foga accanto alle pitture moderne e rinascimentali colloca una serie di gruppi di marmo perché vogliono competere con la dimensione con l'ambizione con la qualità dei marmi antichi la fuga da [ __ ] è il primo gruppo il successo della fuga da [ __ ] pone gianlorenzo all'attenzione di tutta una roma che conta i cardinali i nipoti dei pontefici fanno a gara per ottenere una statua da questo giovane prodigio tra i primi e più intelligenti c'è il nipote desisto quinto il cardinale alessandro damascene peretti montalto che possedeva una grande villa distrutta la fine dell'ottocento per far posto alla stazione termini [Musica] nella fontana della villa il cardinale vuole un marmo che bernini realizza tra il 1600 20 al 21 è che un secolo e mezzo dopo finisce a londra dove ancora oggi si trova è un nettuno il dio del mare un tema appropriato all'acqua la figura aveva infatti un rapporto strettissimo con il contesto con la fontana in cui era collocato aiutato da tritone che soffia nella conchiglia il dio minaccia le acque con il tridente in qualche modo l'opera si lega la precedente perché bernini si ispira ad un passo preciso dell'eneide quando enea non riesce a partire da [ __ ] perché una tempesta di mare lo blocca sulla riva ecco perché nettuno un vecchio lupo di mare con i capelli in disordine minaccia le acque mentre lavora al dio del mare bernini scolpisce anche il dio degli inferi plutone che è comparso dal nulla sulle rive di un lago e ha afferrato proserpina per rapirla e portarla nel suo regno sotto tempo come nell enea propone un gruppo di più figure in equilibrio precario quest'opera infatti è prima di tutto una sfida tecnica il braccio di proserpina che si innalza nel vuoto la mano di plutone incisa nel corpo della ragazza una figura in piedi sotto sforzo che ne porta un'altra che non tocca terra plutone non è solo con lui c'è cerbero il cane infernale con le tre teste proserpina cerca di divincolarsi sta per togliere la corona re degli inferi una lacrima le scorre sul viso sappiamo che non riuscirà a liberarsi sarà rapita e portata nel cuore dell'inferno [Musica] scipione comincia a capire che può servirsi di gianlorenzo anche su un piano politico la seconda commissione è un'opera che scipione commissione a bernini dopo la morte dello zio papa dopo le elezioni del successo gregorio quindicesimo ludovisi scipione dona il plotone proserpina al nipote del nuovo papa ludovico ludovisi e l'opera viene collocata a villa ludovisi c'è un messaggio politico all'interno di quest'opera la vita del nuovo papa sara rapita presto perché il papa è vecchio come sempre succedeva come proserpina viene rapita da plutone ha portato all inferno è un ammonimento usa con moderazione del tuo potere o collega dice scipione a ludovico che gli era succeduto nella carica di cardinale poter perché la vita di tuo zio potrebbe finire presto e come metti troverai a non avere più il potere nelle mani questo gruppo strepitoso per un capriccio della storia o meglio per la lungimiranza dello stato italiano all'inizio del 900 quando forse era un po più lungimirante di ora fu comprata e oggi si trova a villa borghese proprio accanto agli altri marmi del cardinale borghese nel 1623 scipione borghese chiede a bernini un soggetto biblico gian lorenzo ha 24 anni e per la prima volta si cimenta con un tema sacro david alle prese con il gigante golia l'artista deve confrontarsi con una grande tradizione michelangelo donatello verrocchio tutti i mostri sacri della storia dell'arte e compie un'altra rivoluzione non immagina l'eroe in attesa di combattere come aveva fatto michelangelo e non lo immagina dopo aver sconfitto il gigante come donatello e verrocchio lo immagina sul campo di battaglia nel momento di massima tensione quando chiude gli occhi e guarda lontano david si è liberato della corazza di saul troppo pesante e ha lasciato in terra anche una cetra lo strumento del davide musicista del cantore di salmi si sta piegando in avanti stringe gli occhi si morde il labbro nella concentrazione ha appena preso una pietra dalla sacca e l'ha messa nella fionda fa poco farà ruotare la fionda e scaglierà il sasso contro il gigante che sarà colpito ed è capitato [Musica] sembra che nel david ci sia il ritratto di bernini stesso l'artista è così sicuro di sé da offrire la sua faccia il suo corpo all'eroe della bibbia [Musica] un pezzo più bello dell'altro e si chiude borghese uno che di arte se ne intende lo sa bene e continua a chiedere a bernini nuove opere [Musica] nasce così nel 1625 dopo un lavoro di alcuni anni il capolavoro giovanile di gianlorenzo forse in assoluto la sua opera più bella la più poetica e la storia di apollo e dafne molto amata nel primo seicento dagli uomini colti che conoscevano le metamorfosi di ovidio il trionfo finale ma anche un punto di rottura della carriera di berline el apollo e dafne un gruppo invece provassimo è un gruppo estremamente raffinato il complesso e audace sul piano dei contenuti apollo rincorre da nella linfa per violarla per possederla bernini rappresenta il momento in cui apollo raggiunge tocca il corpo di daphne ma dafne chiede di essere trasformata in alloro di poter rimanere vergine di poter sfuggire alla pollo viene accontentata e si trasforma in un albero di alloro e bernini cela ce la fa vedere proprio nel momento in cui dai suoi piedi escono le radici un tronco la copre dalle sue mani escono le foglie un modo terribile e crudele di salvarsi da questo momento che bene i blog [Musica] l'artista supera se stesso divora il marmo come nessuno aveva mai fatto il marmo diventa corteccia ramo foglia foglie leggere che sembrano tremare al vento una forma che fugge un blocco di marmo che si muove una contraddizione ma tale da fare di apollo e dafne un'opera di successo ritenuta subito un capolavoro un'opera libera vero ma anche provocatoria una scena erotica tant'è vero che però subito qualche malumore negli ambienti più conservatori della curia non era decoroso esporre una bella ragazza nuda così sensuale nella villa di un cardinale di fatto a bernini sarà precluso d'ora in poi la possibilità di rappresentare le i corpi nudi lanciati in questa vortice di erotismo bernini verrà deviato verso le grandi commissioni sacre eppure qualcosa dello spirito di apollo e dafne rimarrà è invece il nuovo papa gregorio quindicesimo boncompagni ludovisi un uomo colto amante dell'arte della scienza chiede a bernini un ritratto che conosciamo in più di una versione questa né a bologna la città del papa un ritratto di stato ma anche un'immagine viva dove la materia si muove intorno al malinconico volto del pontefice ormai bernini è una celebrità la sua bottega è subissata di richieste non solo da parte dei cardinali i dignitari nobili persino i borghesi fanno a gara per avere un suo marmo e che non può permettersi un gruppo scultoreo si accontenta di un busto è bello veder sfilare davanti a noi personaggi dell'epoca scrutare i loro volti cercare di leggere i pensieri nei loro occhi ecco un diplomatico spagnolo pedro montoya l'uomo che aveva commissionato a bernini l'anima beata el anima dannata ecco antonio capparelli un patrizio fiorentino con la veste di cuoio e un mantello la barba e grandi occhi spalancati c'è anche un poeta virginio cesarini uno dei più grandi poeti di quegli anni e c'è uno dei religiosi più influenti dell'epoca roberto bellarmino gesuita consultore del sant'ufficio colui che aveva istruito il processo a giordano bruno bernini lo ritrae a mezza figura per il monumento funebre in una nicchia della chiesa del gesù materia di bernini che era dalle parti di santa maria maggiore non lontano dalla sua casa diventa un luogo di incontro frequentato da nobili e cardinali bernini è ormai il numero uno della scultura non potrebbe esserci momento migliore perché alla morte di gregorio quindicesimo il 6 agosto del 1623 diventa papa col nome di urbano viii il cardinale maffeo barberini che è già il suo protettore e che di lì a poco gli aprirà le porte di san pietro [Musica] intatto lo fa lavorare nel cuore di roma perché nel 1626 commissiona la bottega dei bernini una fontana nella cosiddetta barcaccia una vera e propria barca adornata dagli stemmi araldici dei barberini che appare in una grande vasca una novità sorprendente una rivoluzione rispetto alle fontane di nazionalità negli stessi anni gli altari di roma cominciano a riempirsi dei suoi marmi come quello di santa bibiana una piccola chiesa oggi dispersa nel caos della stazione termini che bernini è chiamato a ripensare anche nell'architettura sull'altare maggiore c'è la santa avvolta in un lungo panneggio con in mano la palma del martirio qui forse per la prima volta bernini fa i conti con lo spazio lavora sul contesto diventa scenografo perché sopra la santa c'è la luce vera della finestra e sulla volta c'è dio dipinto circondato dal sole dalle api simboli dei barberini un assaggio di quanto avviene a san pietro dove la volontà di urbano viii e l'opera di bernini segnano davvero l'inizio del barocco una lingua nuova che parla a tutta la cristianità perché i giorni della giovinezza di bernini sono gli stessi della giovinezza di san pietro il palcoscenico più importante per l'arte nuova l'arte contemporanea la chiesa costruita sulle spoglie della basilica costantiniana era stata inaugurata da paolo quinto nel 1612 ma è una grande scatola vuota tutta da riempire bernini si trova nella straordinaria situazione di essere l'artista del papa che consacra la nuova basilica lavorerà per 60 anni nella chiesa il luogo più visibile più importante di tutto lo scenario artistico del mondo occidentale per prima cosa urbano viii gli chiede di riflettere su cosa fare al centro nel cuore della chiesa nel vano della crociera di bramante sotto la cupola sull'altare maggiore e sopra la tomba dell'apostolo pietro nel 1624 bernini ha solo 26 anni e ricevono incarico importantissimo ma ha tutti gli strumenti per risolverlo con successo pensa a qualcosa che a metà tra una struttura architettonica una struttura effimera una colossale scultura alta 29 m tutta in bronzo sorretta da quattro gigantesche ecologiche al di sopra delle colonne realizza un vero e proprio baldacchino col bronzo a simulare la stoffa e quattro angeli che lo sostengono tirando nelle corde una messinscena bernini rende permanente nel bronzo la suggestione di una struttura mobile come un baldacchino di stoffa un'architettura che diventa una rappresentazione perché lungo le colonne volano i puttini c'è l'alloro i soli le api i simboli di papà barberini qui bernini non è solo e il direttore artistico di un grande cantiere in cui lavora anche borromini grazie ad un vero e proprio esercito di sculture di artisti il lavoro prosegue in modo spedito e nel 1633 in meno di dieci anni il baldacchino diventa realtà [Musica] una copertura che da un certo punto di vista e tradizionale è un ciborio ma dall'altra invece mima un baldacchino processionale effimero quello che copriva il papa mentre camminava in san pietro ma lo fa in di bronzo è un'enorme scultura lui che non era ancora un architetto ma era uno scultore ma è una scultura alta come un palazzo farnese una cosa strepitosa che i contemporanei chiamavano una chimera perché non sapevano come altro definirla alcuni al tempo hanno criticato il baldacchino proprio per i suoi caratteri di novità ma la soluzione inventata da bernini piace moltissimo urbano viii così subito dopo si chiama gianlorenzo per modificare anche la crociera di san pietro il luogo dove si incrociano il braccio lungo e quello corto della basilica anche qui la soluzione è audace e innovativa il risultato è quello di una grande rappresentazione teatrale i quattro piloni che sorreggono la cupola di michelangelo insegnano gli angoli della crociera vengono trasformati in quattro colossali reliquiari di quattro reliquie molto importanti perché connesse all'evento principale della storia del cristianesimo la passione di cristo la veronica il fazzoletto sul quale gesù si sarebbe asciugato il volto andando al calvario lasciandovi impressa la sua immagine la lancia con la quale il centurione longino squarciò il costato di gesù la croce stessa che sant'elena madre di costantino aveva portato a roma da gerusalemme e la testa dell'apostolo andrea fratello di san pietro giunta in vaticano nel 1462 ai tempi di pio ii nella parte superiore dei piloni quattro grandi balconate popolate di angeli ospitano le reliquie che nella parte bassa prendono la forma di quattro statue monumentali bernini non può fare tutto da solo lavora personalmente a longino che spalanca le braccia perché ha appena riconosciuto il figlio di dio e affida le altre sculture ad alcuni dei migliori artisti di quegli anni il fiammingo francois duke e noir che realizza il sant'andrea crocefisso di traverso andrea bolgi la sant'elena con la croce e francesco mochi la veronica che mostra il fazzoletto col volto di cristo un teatro sacro che va in scena su scala monumentale sotto la cupola di michelangelo [Musica] ma non basta urbano viii non si accontenta e vuole da bernini sempre di più e non esito a chiederlo così come non esita ad occupare gli spazi della grande basilica con una presenza sempre più ingombrante il papa vuole una sua tomba e la vuole nel cuore della nuova san pietro di fianco alla tomba di pietro al lato dell'altare maggiore nell'abside di san pietro invece bernini crea la tomba del suo grande mentore mafia barberina tomba di urbano viii che è la prima a tomba papale della nuova san pietro ed è la matrice di una serie di tombe dei papi che arrivano fino all'ottocento inoltrato bernini e urbano con questa san pietro che è una delle grandi basiliche papali è la chiesa di san pietro ma è anche una basilica nuova possono riscrivere la tradizione anzi in qualche modo inventarsela quello che noi chiameremo il barocco di urbano e di bernini è la matrice di un nuovo periodo della storia dell'arte occidente è un colossale urbano viii in bronzo quello ritratto da bernini sopra il sarcofago un papà imperiale ieratico affiancato da due figure allegoriche in marmo bianco la carità e la giustizia nel gruppo immaginato dal bernini la figura che più colpisce è la morte uno scheletro a lato che ha in mano un grande libro aperto è il libro della storia dei papi su cui la morte sta scrivendo il nome dell'ultimo papa quello di urbano viii un'idea forte che non contrasta con la dottrina perché la morte nel mettere fine alla vita del papa lo affida l'eternità lo rende immortale la tomba di urbano prende subito forma nel 1631 è già pronto così per 13 anni urbano viii celebrerà la messa al fianco dell'immagine della sua fine perché maffeo barberini è stato uno dei papi più longevi nella storia della chiesa arenato per oltre vent'anni è ovvio che bernini lo abbia ritratto più volte [Musica] così nel palazzo di famiglia del papa troviamo un suo busto in marmo scolpito nella primavera del 1632 una delle opere più riuscite di gianlorenzo vediamo il papa con le rughe intorno agli occhi e sopracciglia la barba che ricresce il pizzo i baffi e lo sguardo lontano uno sguardo profondo l'intelligente lo vediamo anche a figura intera in trono in un grande marmo che si conserva in campidoglio nella sala degli orazi e curiazi e che bernini scolpisce alla fine degli anni trenta infine c'è un ritratto dipinto che ci presenta il parla frontalmente e che ci mostra le qualità di gianlorenzo pittore un aspetto della sua arte che viene spesso dimenticato [Musica] forse proprio maffeo barberini che spinge bernini a prendere in mano il pennello perché il papa vuole che il suo artista sia un nuovo a michelangelo in grado di padroneggiare tutte e tre le arti non solo la scultura ma anche l'architettura e la pittura ma se la scommessa su bernini architetto ha uno straordinario successo perché bernini cambia il volto di roma e della storia dell'architettura la pittura per gian lorenzo rimane sempre qualcosa di informale di intimo di personale bernini dipinge per se stesso dipinge alcuni autoritratti in diverse fasi della sua vita e delle tele con ritratti di ragazzi del tutto sconosciuti o con piccole storie a palazzo barberini c'è un davide che l'artista realizza negli stessi mesi in cui scolpisce il david di marmo per scipione borghese in questo caso è un david vincitore che trascina a fatica la grande testa del gigante golia [Musica] naturalmente di bernini si conservano disegni progetti studi bozzetti anche caricature ma di tele sicuramente autografe le restano oggi poco meno di 20 su un corpus che però doveva essere molto più importante un insieme di circa 200 dipinti [Musica] in quegli stessi anni bernini scolpisce per se stesso il meraviglioso busto di questa donna costanza bonarelli con cui aveva una tormentata storia d'amore ma si l'ispa del busto che dona al cardinal giovan carlo de medici nel 1640 subito prima del matrimonio con caterina tezio da cui nascerà il figlio domenico con urbano viii comincia anche la carriera di bernini architetto e comincia proprio dal palazzo di famiglia del papa palazzo barberini uno dei più grandi palazzi del seicento europeo qui gian lorenzo non è solo ma in compagnia di altri grandi architetti come carlo maderno e francesco borromini allo stato degli studi non è chiaro quale sia il suo contributo ma bernini deve aver messo bocca sulla pianta stessa del palazzo imponendo il disegno di un edificio con una vocazione paesaggistica ispirato alle ville romane del cinquecento come la farnesina un palazzo a pianta aperta con la facciata dalla forma a un articolato intorno ad un corpo centrale con la fronte traforata aperta la luce ricca di un meraviglioso repertorio di decorazione scultorea [Musica] in questo palazzo si accede attraverso uno scalone monumentale opera dello stesso bernini una scala pensata in modo illusionistico un tram playing architettonico con un lato aperto sul cortile da cui arriva la luce naturale e l'altro arricchito da nicchie che ospitano sculture e danno l'impressione di ampliare lo spazio che sembra continuare oltre muro sotto palazzo barberini nella piazza che ora prende il nome della famiglia il papa chiede a bernini una fontana che prende forma tra i 1.600 42 e il 43 un possente tritone viene fuori da una grande conchiglia sollevata da quattro delfini che sorreggono la tiara papale e lo stemma araldico dei barberini ma la carriera di bernini architetto conosce anche alcune sconfitte fra queste forse una delle più gravi è la costruzione dei campanili di san pietro nel 1638 il papa gli aveva chiesto di occuparsi del completamento delle torri campanarie che dovevano sorgere ai lati della facciata carlo maderno le aveva cominciate nel 1622 ma i lavori erano stati interrotti per gravi problemi statici e strutturali gianlorenzo si mette all'opera produce alcuni disegni il lavoro comincia ma presto i problemi che aveva incontrato maderno si ripropongono il cantiere si ferma sarà il nuovo papa innocenzo decimo che succede a urbano viii nel gennaio del 1600 44 a far abbattere i campanili il cambio al vertice della chiesa sembra non favorire gianlorenzo papà pamphili in effetti non ama bernini troppo legato alla famiglia dei suoi predecessori preferisce i suoi rivali alessandro algardi da cui si fa ritrarre e che chiama in san pietro per la pala con leone decimo che ferma attila e francesco borromini al quale affida molti incarichi tra cui il rifacimento della vecchia basilica del laterano e il completamento della chiesa di sant'agnese in agone di fianco al suo palazzo in piazza navona durante i primi anni del pontificato di papa fan fili bernini cade in disgrazia il suo lavoro conosce un notevole calo di commesse [Musica] non abbastanza però da fermarne del tutto il genio creativo nel 1647 il cardinale lorenzo raggi gli chiede di commemorare una sua antenata suor maria raggi una terziaria domenicana morta in odore di santità con un monumento funebre nella chiesa della minerva anche in questo caso l'invenzione straordinaria il monumento prende forma su un pilastro della chiesa con un grande drappo nero bordato d'oro sul drappo l'iscrizione che sembra muoversi battuta dal vento mentre due angioletti faticano a portare verso l'alto il ritratto di maria raggi un drappo che sbatte eternamente su un pilastro un'idea originalissima ma troppo poco per un uomo come bernini abituato a commesse ben più prestigioso bernini deve riconquistare il centro del potere e il centro del potere in piazza navona dove papa innocenzo decimo appena eletto aveva deciso di ingrandire il palazzo inaugurato nella forma che ancora oggi conosciamo nel 1650 al centro della piazza il papa vuole una fontana e decide di bandire un concorso vi partecipano i migliori artisti del tempo e in principio l'incarico viene affidato a borromini ma gian lorenzo con uno stratagemma riesce ad introdurre in casa pamphili un modello della fontana e sembra che il papa dopo aver visto per caso il bozzetto abbia commentato se non ci si vuole servire di bernini non bisogna guardare i progetti il papa decide di farle costruire il palazzo in cui viveva in piazza navona di fare è ricostruire la chiesa di sant'agnese davanti al centro del vecchio circo una fontana in cui un obelisco piazzato al centro come nelle spina dei circhi romani sovrasta un grande scoglio spaccato da cui escono animali che si copre di vegetazione è l'irruzione della natura più selvaggia nel cuore di roma [Musica] gianlorenzo immagina una fontana rivoluzionaria completamente inedita una vasca bassa e larga con al centro una grande roccia ricavata in un unico blocco di travertino che ospita quattro colossi in marmo i fiumi principali dei quattro continenti allora conosciuti sopra la roccia svetta il grande obelisco di domiziano copia romana di un obelisco egizio proveniente dal circo di massenzio in cina l'obelisco una colomba con l'alloro nel becco parte dello stemma araldico di casa panzini con la fontana bernini propone un viaggio nei quattro continenti l'asia e l'africa con il gange il nilo occupano la parte esposta oriente e si mostrano con una fitta vegetazione la palma sbattuta dal vento è un leone che esce dalla grotta girando intorno alla vasca vediamo un drago è un animale fantastico forse un armadillo si allude al rio della plata il fiume americano un selvaggio con una meravigliosa cavigliera d'argento circondato da fichi d'india e terribili serpenti infine il danubio il fiume d'europa scolpito da antonio raggi uno dei migliori allievi di bernini sulla fontana dei fiumi si raccontano molte storie fantasiose dei contrasti fra bernini e borromini che sono penetrati a fondo nell'immaginario popolare il nilo al volto coperto per non vedere lo scempio della chiesa del borromini e il rio della plata allunga la mano a proteggersi da un crollo sicuro in realtà quando la fontana viene inaugurata la chiesa ancora non c'è la spiegazione delle scelte di bernini e forse meno affascinante ma certo molto più esotica il nilo al volto coperto perché allora le sue sorgenti non erano ancora state scoperte e con la mano il rio della plata si sta riparando dalla luce del sole che tramonta all'estremo occidente la più bella fontana di roma è in fondo un racconto fantasioso della geografia e di mondi lontani [Musica] una vittoria per bernini tornato subito nelle grazie del papa che da quel momento sa di non poter fare a meno di questo grande artista ed ecco il committente della fontana dei fiumi innocenzo decimo pamphili un papa molto temuto molto discusso un uomo chiave nella politica del seicento anche lui alla fine chiede un ritratto a giallorenzo come paolo quinto gregorio quindicesimo urbano viii un busto immaginato per restituire allo spettatore l'immagine del papa in movimento innocenzo si sta alzando sta muovendo il braccio destro la mozzetta si solleva un bottone sta uscendo dalla sola la stoffa si muove il papa mostra il volto severo di un uomo di potere un volto che incute timore ma non è un ritratto di stato quello che vediamo e l'uomo giovan battista pamphili un lavoro riuscito che però ha una storia particolare perché in questo caso quando bernini è ormai arrivato ad una fase molto avanzata il blocco di marmo presenta una imperfezione una vena un elemento di frattura proprio sul mento del papa bernini deve abbandonare l'opera e ricominciare così noi oggi abbiamo due busti di papà banfi ii entrambi particolarmente ben riusciti la stessa storia gli era successo a circa 20 anni prima nel 1632 mentre scolpiva il busto di scipione borghese il suo primo protettore il suo primo grande committente anche in questo caso il marmo la sua materia lo aveva tradito e si era spaccato non sul mento ma sulla fronte del cardinale anche in questo caso il lavoro era stato interrotto sembra che allora bernini abbia scolpito la seconda versione in 15 giorni anche in questo caso presentando il cardinal borghese non come un capo di stato ma con la naturalezza di un uomo in carne ed ossa nel suo aspetto quotidiano guardando opere come queste possiamo dire che grazie ai ritratti di bernini i grandi uomini del seicento sono ancora vivi [Musica] proprio nei mesi in cui realizza il busto di innocenzo decimo bernini porta a termine un gruppo scultoreo che è probabilmente il capolavoro della sua maturità l'estasi di santa teresa la mistica spagnola canonizzata nel 1622 il cardinale veneziano federico cornaro aveva chiesto ai padri di santa maria della vittoria di concedergli tutto il transetto sinistro della chiesa per celebrare la più importante santa carmelitana e per glorificare la propria famiglia i lavori cominciano nel 1647 e nel 1651 la cappella viene inaugurata come sempre siamo su un palcoscenico bernini ci immerge in una messinscena che occupa tutto lo spazio [Musica] sul pavimento si agitano degli scheletri i corpi dei cornaro che risorgono a vita eterna lungo le pareti vediamo due palchetti da cui si affacciano tutti i cardinali della famiglia cornaro vissuti in epoche diverse ma qui riuniti per sempre [Musica] la luce naturale vera che penetra da una finestra allude alla luce divina e si sviluppa in una grande raggiera di legno dorato un gruppo di scultori i migliori allievi di bernini partecipano la costruzione del paradiso in alto due angeli sorreggono un cartiglio con una grande dichiarazione d'amore per la santa se non avessi creato il paradiso ora lo creerei solo per te sull'altare la scena principale a transfer per azione di teresa la santa è rappresentata prima della morte avvolta in un oceano di panni nell'estasi dell'amore divino mentre un angelo sta per colpirle il petto con una freccia come a tra passarle il cuore mentre la guarda con uno strano sorriso per capire meglio quest'opera vale la pena di leggere alcuni brani della visione di santa teresa un testo che bernini conosceva molto bene tutto il corpo si contrae non si può più muovere braccione piede non si può nemmeno respirare ma solo genere vedevo accanto a me un angelo in forma umana era basso ma bellissimo nelle sue mani una lunga freccia d'oro è in cima alla punta una lingua di fuoco con questa parte tra passarmi il cuore più volte così che mi penetrò nelle viscere quando estrasse la lancia senti come se con essa le strappasse mi lasciò tutta infiammata da un grande amor di dio il dolore era così acuto che mi fece il genere più volte non è una pena fisica ma una pena spirituale anche se il corpo di a una parte anzi una grande parte bernini traduce in immagini le parole di teresa parole in cui non c'è niente di profano tutto è nella dimensione mistica ma in cui l'aspetto fisico corporeo erotico della visione è impressionante bellini era un uomo di teatro sappiamo che ha scritto diverse commedie ha usato il teatro molto spesso per la sua strategia sociale di dominio per terrorizzare i suoi nemici permettere sull'allarme le persone che potevano cuocerli l'espressione più compiuta di questa capacità teatrale di rappresentare lo spettacolo totale quindi lo spettacolo che coinvolge i diversi linguaggi dell'arte è la cappella cornaro di santa maria della vittoria in cui l'immagine di santa teresa all'interno di una stupenda nicchia rappresenta l'estasi della santa traducendo in termini di scultura le parole dell'autobiografia della santa è veramente sorprendente questa coincidenza l'effetto teatrale accentuato dalla presenza della luce che non viene frontalmente ma si introduce attraverso una fessura e quindi a un punto è nascosta che sorprende enormemente chi osserva la santa ci si può chiedere come mai e che cosa significa la centralità di questa opera significa che bernini arriva alla conclusione di un itinerario eccoli effettivamente si capisce come bernini abbia puntato su l'espressione di una religiosità profonda che mette in scena il cielo e la terra in diretto dialogo [Musica] bernini lavora proprio su questo sottile equilibrio fra corpo e anima fra dimensione terrena e spirituale e stupisce lo spettatore di ogni tempo nel 1828 stendhal dopo aver visitato la chiesa commenta se questo e amor di dio allora sto benino di che si tratta nella primavera del 1655 alla morte di innocenzo decimo l'elezione di alessandro vii chigi imprime una nuova svolta alla storia umana e professionale di gian lorenzo [Musica] fabio chigi già segretario di stato era un uomo al quale bernini già da qualche tempo si era legato dunque le occasioni siam piano come e più che ai tempi di urbano viii la prima coincide con la venuta a roma nel novembre del 1655 di cristina di svezia la reggina che si era professata cattolica rinunciando al suo regno ovviamente a roma viene accolta con grandi onori nei quali il nostro che diventerà suo amico gioca la sua parte cristina aggiunger in vaticano a bordo di una lettiga disegnata dal bernini il papa lo invita a restaurare la porta del popolo su cui gianlorenzo aggiunge una grande stella simbolo dei chigi poi bernini comincia a pensare alle chiese gemelle penalizzate alcuni anni dopo che danno un carattere inconfondibile alla piazza bernini interviene anche nella chiesa di santa maria del popolo dove fabio chigi ancora prima di diventare papa gli chiede di risistemare la cappella di famiglia progettata da raffaello oltre un secolo prima ma in stato di abbandono raffaello aveva disegnato i cartoni dei mosaici della cupola le tombe a piramide e due delle quattro sculture delle nicchie con i profeti giona ed elia scolpite poi da due artisti del cinquecento berlini interviene disegna il pavimento concludere tombe con i ritratti dei tg ma soprattutto i anche le nicchie rimaste vuote sceglie altri due profeti e in qualche modo li raccorda da una parte c'è daniele nella fossa dei leoni miracolosamente vivo dall'altra abacuc invitato da un angelo a recarsi a babilonia per portare un pasto proprio daniele [Musica] bernini è un artista ma ragiona sempre con un uomo di teatro come un regista e allora tutta la chiesa diviene una scena teatrale nella controfacciata due angeli reggono la finestra da cui entra la luce e lungo la navata centrale siede un lungo corteo di sante tutte disegnate e progettate da bernini sull'arco trionfare due angeli sorreggono uno stemma del chigi e nel transetto altri angeli sono impegnati a collocare le pale d'altare infine le cantorie su quei s'inerpica rona mie foglie di quercia ancora una volta la natura che irrompe nell'architettura forse il suo capolavoro al santa maria del popolo e aver aggiunto un organo un organo che si intreccia con una meravigliosa quercia rappresentata come se fosse veramente un albero vivente quindi la musica che scaturisce da questa albero colpito dal petto ma se in santa maria del popolo bernini deve fare i conti con una chiesa antichissima con sant'andrea al quirinale invece è completamente libero è questa di fronte al quirinale l'unica opera di cui diceva di compiacersi la chiesa del noviziato dei gesuiti che bernini progetta dalle fondamenta una chiesa voluta da papa chigi costruita a partire dal 1600 58 e pagata dal nipote del papa precedente il cardinale camillo pamphili come si vede dalla dedicatoria nella controfacciata un capolavoro assoluto in cui si esprime pienamente sia la sua fedeltà a una certa forma di classicismo sia la capacità di introdurre del classicismo una teatralità intesa nel senso della presenza di un'azione dinamica all'interno di un edificio appunto sostanzialmente classico come salta della criminale dov'è che si scopre questo si scopre per esempio nella tribuna siamo di fronte a una volontà di rappresentare la trascendenza di rappresentare il miracolo di diciamo coinvolgere lo spettatore l'osservatore della chiesa in questo dramma sacro un edificio straordinariamente curato nei dettagli un edificio a cui lui era moltissimo affezionato nella biografia del figlio si legge che lui quando si sentiva demoralizzato andava ad inginocchiarsi nella chiesa in quell'opera che lui considerava il suo capolavoro [Musica] un'opera tutta di berlino ma anche un grande lavoro collettivo in cui vengono coinvolti allievi e collaboratori in realtà gianlorenzo pensa a tutto la struttura della chiesa la cupola all'altare le singole cappelle le scelte iconografiche come sempre e qui forse ancor di più la chiesa è un palco in questo caso ci racconta il martirio di sant'andrea cui è dedicata la chiesa sull'altare nella grande pala del borgognone andrea sta morendo ma sopra si aprono i cieli l'anima di andrea è a metà strada fra la terra e il cielo [Musica] dal cupolino la colomba dello spirito santo sceglie ad accoglierlo intorno al santo angeli che fanno festa i pescatori i suoi amici andrea era un pescatore come il fratello pietro con delle grandi reti quando nel 1665 durante alcuni scavi alla minerva venne ritrovato un picco l'obelisco egizio alessandro vii chiede a bernini di immaginarsi una degna base per incastonarlo nasce così con un'invenzione sorprendente l'idea dell'elefante e piazza della minerva alle spalle del pantheon che tutti i romani conoscono e amano una piccola piazza che è un preludio ad una grande piazza alessandro vii e bernini sono coetanei il papa ha solo due mesi in meno dell'artista e lavorano fianco a fianco con alessandro bernini ha davvero una grande confidenza e può trattare con lui quasi da bari appare con alessandro vii bernini non ha più nelle mani soltanto la basilica vaticana non ha più nelle mani soltanto si fa per dire una grande piazza e una piazza navona ma è l'intera città di roma che gli può riscrivere riplasmare è un momento di straordinaria felicità in cui un berdini maturo può veramente fare quello che vuole di questa città e se ci pensiamo la roma di oggi della roma celebrata come quarta in retorica come la città della grande bellezza è una roma del diniana è una roba del marocco maturo da subito appena eletto il papa vuole dare una sistemazione definitiva la grande piazza che precede la basilica piazza san pietro che dal 1657 comincia a prendere forma bernini pensa ad una piazza porticata dove i portici che servono a coprire le processioni papali e a ripararsi dalla pioggia hanno soprattutto la funzione di delimitare lo spazio delle grandi cerimonie religiose [Musica] abbiamo un caso di collaborazione tra committente di architetto forse insuperabile perché diciamo le idee dei due si intrecciano e si confrontano continuamente bellini ha saputo trovare una soluzione affascinante i problemi erano molti problema soprattutto di mettere in rapporto la facciata con la cupola una mediazione fantastica perché diciamo include in qualche modo la città bernini dirà che il portico di san pietro accoglie i fedeli come le braccia della chiesa che si aprono al mondo [Musica] è questa l'idea forte in una piazza dall'inconfondibile sapore barocco una foresta di colonne che sembrano alberi su cui vive un popolo di santi la chiesa celeste che vigila sulla chiesa terrena e la protegge ma è anche in questo bernini è insuperabile l'unione tra architettura e scultura che sono una cosa sola un'altra grande rappresentazione difende ed arte al servizio della cristianità nella piazza di san pietro bernini sa trovare quella misura quella eleganza quella semplicità che sono necessarie in un opera così grandiosa alessandro vii chiede a bernini di intervenire anche all'interno della basilica [Musica] e bernini torna in san pietro dopo quasi 30 anni per completare la sua opera sul fondo nel punto terminale della chiesa rimaneva un vuoto [Musica] bernini pensa alla grande su scala monumentale e nella chiesa del papa pensa ad una reliquia strettamente connessa al suo ruolo la cattedra di san pietro [Musica] il risultato è un altra quinta teatrale una grande architettura scolpita in bronzo dorato alta quasi 30 metri che arrivando fino al cornicione che sta alla base della cupola ingloba la finestra su cui appare la colomba dello spirito santo in basso un enorme basamento su cui si poggiano quattro statue colossali di quattro dottori della chiesa della chiesa unita prima del grande scisma ambrogio e agostino e i due padri della chiesa orientale atanasio e giovanni crisostomo tutti sorreggono questo trono vuoto la sedia del papa la accolgono mentre scende dal cielo è una visione la cattedra scende sulla terra circondata da un mare di luce da questo sipario di luce il cielo sceglie sulla terra per assistere il papa [Musica] per papa chigi bernini non smette mai di lavorare e non solo a roma nel 1661 viene spedito sui castelli romani nel feudo di famiglia per plasmare un intero paese ariccia è ancora oggi un organismo urbanistico vivo scaturito dalla fantasia di bernini qui gianlorenzo con le sue maestranze inventa gli spazi lavora al palazzo dei principi che viene ricostruito da carlo fontana e dove gianlorenzo interviene persino sugli arredi bellini interviene anche sul palazzo chigi ma soprattutto interviene questa scenografia in cui un edificio a pianta centrale si unisce con due strutture porticate una specie di riduzione in miniatura della struttura di san pietro in cui invece di una i portici a braccianti abbiamo questi due punti fermi che danno stabilità la chiesa ed entrando nella chiesa si ha la sensazione classica di entrare nel pantheon cioè un edificio circolare di estrema semplicità di forme assolute la grande sorpresa sta nel fatto che invece di vedere un abside architettonica noi vediamo uno spazio immaginario suggerito dalla pittura [Musica] all'interno ancora teatro per raccontare l'assunzione della vergine sull'altare di apostoli dipinti dal borgognone raccolte intorno alla tomba vuota di maria la madonna è già in volo vicino all'arco trionfale dell'abside e ancora nello spazio reale della chiesa dove gli angeli la aspettano gettando fiori presto possiamo immaginare sparirà dalla vista per raggiungere il cielo [Musica] ovviamente anche alessandro vii papa chigi passa per lo scalpello di gianlorenzo come tutti i suoi predecessori [Musica] è il 1657 quando bernini scolpisce il più antico ritratto in marmo di alessandro vii che si trova a siena nel grande palazzo che il fratello del papa si fa costruire in piazza del campo qui lo sguardo di alessandro per bernini è quello di una persona fine mite intelligente sempre a siena la sua città il papa compare anche a figura intera nella cattedrale un'enclave barocca romana nel medievale duomo di siena come la cappella di famiglia che alessandro si fa costruire tra il 1659 1662 qui intorno ad una icona duecentesca della madonna delle grazie incoronata e portata in volo dagli angeli tra otto grandi colonne provenienti della basilica del laterano 4 grandi statue da una parte i patroni di siena bernardino e caterina disegnati da bernini realizzati da antonio raggi ed ercole ferrata dall'altra due autografi e gianlorenzo san girolamo e la maddalena le sue ultime statue a tutto tondo di destinazione ecclesiastica [Musica] girolamo è piegato in adorazione del crocifisso col drappo sbattuto dal vento e il leone ai suoi piedi la maddalena è pentita e prega perduta nella sua estasi e avvolta in un drappo e poggia i piedi su un grande vaso il vaso degli unguenti il suo simbolo iconografico un'immagine di struggente dolcezza [Musica] in quegli anni l'arte nuova di bernini ormai universalmente nota assume una dimensione una prospettiva e un raggio europee [Musica] nel 1641 gian lorenzo aveva scolpito un gusto del cardinale richelieu l'uomo forte del regime francese primo ministro del regno lo aveva fatto a distanza sulla base di un ritratto cosa che non amava unisce lio e sfuggente verso nei suoi pensieri con tutto il suo freddo cinismo di lì a poco un marmo di bernini raggiunge anche l'inghilterra protestante perché a chiedere di un ritratto e carlo ii anche in questo caso bernini non lavora dal vero ma su un triplice ritratto d antoni van dyck la storia di quest'opera è davvero curiosa perché mentre il busto di carlo è andato perduto in un incendio la fine del seicento si conserva ancora il busto dell'uomo che aveva portato alla roma il dipinto di van dyck e thomas becket un gentiluomo che bernini ritrae per mostrare agli inglesi la differenza che passa fra un ritratto fatto da un dipinto è un ritratto fatto dal vero alla metà del secolo bernini e fa un busto per il duca di modena francesco primo d'este ancora una volta lavorando a distanza ma in questo caso il lavoro gli riesce davvero bene è un grande ritratto di stato il duca e in armatura sul campo di battaglia mentre un vento impetuoso di fa gonfiare il mantello negli anni 60 le prospettive si allargano e bernini arriva la corte dell'uomo più potente del mondo il re sole nel 1665 a parigi gli è stato chiesto di progettare il palazzo reale il louvre ed i disegni di bernini non convincono le forme sono troppo ardite gianlorenzo deve accettare dei compromessi e alla fine elabora un progetto sulla base del quale viene gettata la prima pietra ma alla fine le sue idee non saranno mai messe in pratica una sconfitta anche se il prospetto del louvre che dà sulla città la cosiddetta comunale conserverà qualcosa del progetto di bernini [Musica] il vero capolavoro che già lorenzo in francia è ancora un busto realizzato nell'estate del 1665 e che ancora oggi si conserva a bersani un marmo straordinaria dall'incredibile qualità mimetica il re sole a una fronte ampia e i capelli che discendono sulle spalle indossa un'armatura una cravatta di pizzo veneziana è un mantello anch'esso battuto dal vento come nel caso del duca d'este sembra di vederlo in azione sul campo di battaglia [Musica] bernini lavora davvero per una platea internazionale riesce ad imporre al mondo una nuova idea di scultura che avrà un successo straordinario [Musica] proprio in francia però si consuma la più grave sconfitta della sua vita poco dopo aver concluso il busto riceve un'altra commissione ancora il re sole questa volta figura intera ea cavallo un colosso il marmo alto quasi quattro metri bernini ci lavora per 10 anni fino al 1677 la statua era nata per essere collocata vicino al louvre doveva avere un ruolo centrale nell'urbanistica della parigi del rettore ma il re la trova dicono le fonti così mal fatta e meschina che non la vuole a parigi i panneggi del re i crini e la coda del cavallo per i francesi sono troppo mossi e a françois girard o uno scultore francese di quegli anni viene chiesto di rifare il volto del rettore un capolavoro incompreso la statua viene rinnegata sul fondo del giardino di bersaglio è dimenticata nel 1980 venne sottratta alle intemperie è spostata nello rushdie della vita e qualche anno dopo per volere di mitterand una copia in piombo dell'opera di bernini trova posto nel nuovo ingresso monumentale del louvre [Musica] e a roma negli ultimi anni della sua vita che bernini si prende una rivincita su questa francia che non lo aveva capito alla morte di alessandro vii nel 1667 viene eletto un papà di continuità giulio rospigliosi clemente ix che regna solo due anni la prima opera per cui il papa coinvolge bernini e la risistemazione il ponte elio ponte sant'angelo dalla cima del castello dove domina un san michele sembra che altri angeli siano atterrati sul ponte un ponte dinamico che il pellegrino attraversa fra due teorie di arcangeli che mostrano gli strumenti della passione di cristo il ponte elio è una testimonianza dell'architettura romana quindi un monumento antico raramente un monumento antico senza essere minimamente sfregiato si trasforma così totalmente da diventare qualcosa di assolutamente originale come ha fatto bernini da una parte coronando l'ho con queste meravigliose statue degli angeli dall'altra rendendo trasparenti i parapetti di questo di questo ponte berdini racconta perché ha fatto queste che se riviere trasparenti di ferro normalmente dell'ingegnere di un ponte si fanno con dei massicci ballo gusti di pietra invece lui ha usato questo materiale trasparente proprio per il piacere di vedere l'acqua che scorre a lui dice appunto confessa io amo moltissimo l'acqua [Musica]