In questa lezione parleremo delle rocce, la composizione, la struttura e le metodologie di classificazione in base all'ambiente di formazione. Cominciamo! Allora, che cos'è una roccia? Le rocce sono aggregati naturali di minerali, ovvero una roccia è un insieme di minerali. Come vedremo poi nella lezione seguente, i minerali sono sostanze naturali allo stato solido.
Possono esserci rocce eterogenee o omogenee. Nelle prime i minerali non si distinguono a occhio nudo o comunque è composta da un unico minerale. Ad esempio nella figura a destra abbiamo una roccia di calcare e tutto il blocco è costituito da un unico minerale. Mentre a sinistra abbiamo un blocco di granito, ovvero una roccia costituita da un mix di minerali differenti. Vedremo poi in dettaglio quali sono.
La classificazione delle rocce si basa sulla metodologia di formazione. si basa sul modo in cui queste si formano. Le rocce quindi si formano con il processo magmatico, cioè dalla solidificazione di un fuso, con il processo sedimentario, ovvero dalla cementificazione di sedimenti sciolti, oppure dal processo metamorfico, ovvero dalla ricristallizzazione di rocce precedenti senza passare per la fusione, durante i processi di deformazione tettonica e di riscaldamento magmatico. Possiamo ripartire la cosa terrestre in questo grafico a torta e vedere che la maggior parte della costruzione, crosta terrestre è costituita da rocce igne, di cui un buon 45% sono rocce effusive, ovvero rocce igne che si solidificano al di fuori della crosta terrestre, quindi all'aria aperta, mentre un buon 25% invece sono rocce intrusive, ovvero rocce igne magmatiche che si formano all'interno della crosta senza che il magma veda la luce del giorno, quindi all'interno della crosta.
Poi abbiamo un buon 25% di parti di crosta terrestre costituite da rocce metamorfiche e un piccolo 10% costituito da rocce sedimentarie. In particolare le rocce sedimentarie rappresentano una sottile copertura della crosta perché sono i materiali detritici che si formano dallo sventillamento delle catene montuose che vanno poi a coprire e a riempire le valle alluvionali e i depositi sedimentari ai bordi dei continenti a largo della costa. Però dobbiamo considerare che esistono due tipi di croste terrestre.
Abbiamo la crosta continentale che è spessa ed è fatta di granito e una crosta oceanica che è più densa, quindi più pesante, più sottile e fatta di basalto. Come vedete qui si nota benissimo la differenza di spessore tra la crosta continentale, soprattutto sotto i continenti, e la crosta oceanica molto sottile, quindi si passa da uno spessore di 10 km fino a uno spessore di 100 km sotto le catene montuose, quindi la crosta terrestre è molto variabile nel suo spessore. Cominciamo dal primo dei tre procedimenti, quello magmatico, che genera un'immagine di un'area di spessore.
le rocce igne. Questo si può dividere in magmatico effusivo e magmatico intrusivo. Nel primo caso il magma riesce a raggiungere la superficie creando attività vulcanica.
Nel secondo caso, che è anche più comune ma è anche più ignorato perché è più nascosto, il magma non riesce a raggiungere la superficie e rimane nel sottosuolo. Nel sottosuolo il magma si raffredda molto lentamente e vedremo che questa differenza di tempi di raffreddamento, da un raffreddamento rapido in superficie e uno molto lento in profondità, dipende dalla struttura cristallina della roccia che si va a formare. Addirittura rocce con la stessa composizione chimica avranno una struttura diversa se si sono raffreddati da un magma in superficie o da uno interno alla crosta. Oltre ai batoliti, che sono queste intrusioni magmatiche giganti che poi si raffreddano, possiamo avere dei dicchi.
Cosa sono i dicchi? Quando tutto questo magma si muove verso la superficie, crea delle fratture negli stai sovrastanti. Queste fratture possono essere via di accesso per le intrusioni magmatiche, che si chiamano dicchi. Se invece la carne magmatica rimane liquida e comunque riesce a trovare uno sbocco in superficie, abbiamo un'attività vulcanica e quindi un vulcano.
Vediamo adesso le rocce igne effusive. Qual è la loro caratteristica? Il magma che fuoriesce in superficie si raffredda molto velocemente. Questo raffreddamento fa sì che i cristalli non fanno in tempo a crescere e abbiamo una struttura cristallina omogenea.
A occhio nudo non riusciamo a distinguere i singoli minerali. Qui vediamo delle formazioni. Questo è uno strato di lava che si è solidificato in Islanda.
Andiamo avanti. Se invece il magma non riesce a raggiungere la superficie, ma arriva nel sottosuolo, può impiegarci molto tempo a raffreddarsi. In questo tempo abbiamo, qui vediamo una fotografia di Ponza dove c'è questa intrusione magmatica, e si vede addirittura la fascia di trasformazione.
Praticamente qui le rocce a contatto con il magma non si sono fuse, ma si sono state cotte letteralmente. Vediamo che questo è un tipo di metamorfosi. fismo da contatto. Però, come vedete, quando il magma si raffida molto lentamente, i cristalli fanno in tempo a crescere e riescono a crescere.
abbastanza ad essere visti a occhio nudo. Qui vediamo un pezzo di granito ed è possibile vedere a occhio nudo tutti i singoli minerali dal quarzo al plagio glasio, alle micche, perché hanno avuto molto tempo per crescere, visto che il magma nel sottosuolo si era affreddato molto lentamente. Andiamo avanti. Vediamo una caratteristica chimica delle rocce igne.
Se le rocce igne contengono poca silice, vengono definite rocce basiche. Infatti le rocce basiche si formano in attività vulcanica di tipo effusivo, ovvero in tutti quei vulcani dove il magma arriva dalla stenosfera, quindi molto caldo e molto fluido. Infatti, Come abbiamo visto nella lezione dedicata ai vulcani, i magmi poveri in silice sono molto fluidi e perdono facilmente i gas. In questo caso infatti abbiamo un'attività vulcanica di tipo effusiva.
Le rocce che si formeranno in superficie e anche in profondità avranno una percentuale di silice inferiore al 50%. Se invece abbiamo che la silice comincia a tormentare dal 50% in su, le rocce cominciano a diventare acide. normalmente sono più freddi più viscosi perché magma con tanta silice è un magma che attraversato la crosta e quindi si è raffreddato e quindi attraversando la crosta ha sciolto parte di essa inglobando molta silice vi ricordo che la crosta continentale è fatta di granito quindi contiene già di per sé molta silice normalmente la crosta oceanica è fatta di rocce basiche quindi poveri silice la crosta continentale invece è fatta di rocce acide molto ricche in silice qui vediamo una interessante tabella.
Questa tabella classifica le rocce in base all'acidità e alla basicità, quindi a contenuto di silice. Però come vedete questa tabella è divisa in due colonne. Abbiamo le intrusive e le corrispettive effusive, ovvero uno stesso magma che si raffredda nel sottosuolo o in superficie genera due rocce diverse, perché nonostante abbiano la stessa chimica dei minerali, il magma in superficie perde i gas e perde parte della loro composizione chimica, perché i gas sono fanno parte della composizione chimica di un magma. Anzi, la differenza che c'è tra magma e lava è che il magma sarebbe lava più gas. Una volta che il magma raggiunge la superficie si chiama lava perché perde i gas, quindi la lava è un magma senza gas.
Qui vediamo che proprio la presenza e non di questi gas e il fatto che qui abbiamo un raffreddamento lento e qui un raffreddamento rapido, abbiamo che i magmi con la stessa quantità di silice producono due rocce diverse. Un magma intrusivo. una percentuale di silice maggiore del 50% genera graniti e seniti, mentre lo stesso magma che esce in superficie genera riuriti e trachiti.
La differenza sta nei minerali che contengono e nella struttura di questi minerali. Se invece la silice diminuisce, vedete che ci sono, nel caso delle rocce intermedie, diuriti, se sono intrusive, e andesiti, se sono effusive, e poi invece abbiamo i gabri e le peridotiti, se sono basiche o trabasiche, quando sono intrusive, e le corrispettive effusive sono basalti e picriti. Quindi ricapitolando, un magma viene classificato in base al contenuto di silice, un alto contenuto di silice viene classificato come acido, un basso contenuto di silice in basico.
Se lo stesso magma si solidifica in modo intrusivo o in modo offusivo, questo stesso magma genera rocce diverse, perché il magma, una volta uscito fuori, perde gas e quindi perde parte della sua composizione chimica. Inoltre, un magma intrusivo si raffredda lentamente e dà tempo a rinforzare la sua composizione chimica. ai minerali di crescere, un magma effusivo si raffredda molto velocemente e i cristalli crescendo velocemente gli daranno una diversa struttura cristallina.
Vediamo un po'queste rocce. Qui abbiamo le rocce più acide, intrusive, abbiamo granito, senite, diorite e gabbro, quindi dalle più acide alle più basiche che il gabbro. La stessa magma, se fuoriesce in superficie, genera riolite, nel caso abbiamo molta silice, e man mano che diminuisce la silice c'è trachite, andesite e basalto.
Vedete che queste rocce hanno la differenza che, nonostante questa e questa abbiano la stessa composizione chimica, qui i minerali sono più grandi, mentre qua non si vede un occhio nudo. Stessa cosa per le altre rocce, fino a vedere che il gabbro, che è la versione intrusiva di una roccia basica, ha minerali molto più grandi, mentre lo stesso magma che scende in superficie genera il basalto, ovvero il basalto è un magma basico, povero e silice, che però si raffredda in superficie. Andiamo a vedere dove troviamo le rocce igne. Eccola qua, questo qui è il granito.
granito. Questa è una costa della Sardegna, la Sardegna è piena di graniti perché è un pezzo di crosta continentale molto antico. Vedete che se esaminiamo da vicino i graniti si possono vedere a occhio nudo i minerali, perché tutti questi blocchi di rocce si sono formati a grande profondità.
Oggi si trovano su una spiaggia sarda perché la tettonica Placche ha sollevato tutte queste rocce in superficie e oggi sono esposte all'aria. Un giorno queste rocce verranno saranno sbriciolate dalla pioggia e dal vento e diventeranno la sabbia di queste spiagge. Vedete che se incrandisco ancora si vedono benissimo i minerali, questo qui è quarzo, questi sono i freddi spati, le niche e tutti gli altri minerali che compongono le rocce acide.
ricchi in silice. Il granito è una roccia da sempre utilizzata nella storia perché è molto resistente e anche perché per l'umanità è facile da reperire perché costituisce la crosta continentale, quindi gli esseri umani che vivono sulle terre emerse hanno a disposizione dei grandi geocentri. cimenti di granito e vediamo che il granito è stato utilizzato sia dall'antica civiltà, come qui possiamo vedere, dai romani o dagli egiziani, che invece in epoca moderna, come in questo caso, è una tumba recente. Vediamo ancora, ecco, qui vediamo, questo è interessante, qui si vede un obelisco egizio, in epoca egizia venivano spesso prodotti questi monumenti, in questo caso questo è un monumento che è stato cominciato a essere prodotto e poi a un certo punto è stato abbandonato, quindi rimane qui ancora.
nella sua cava di lavorazione. Come vedete è tutto un unico blocco perché gli egiziani scavavano nel blocco di granito il monumento e poi questo veniva portato via con metodologie dell'epoca. Andiamo avanti. Qui non abbiamo più granito, questo qui è porfido. Vediamo che anche queste rocce, in questo caso sempre è una roccia effusiva, anche le rocce effusive hanno trovato il loro posto nella storia umana.
Qui vediamo una statua a Venezia e qui invece il basalto. è proprio utilizzato nei classici san pietrini. Ecco come si forma una roccia effusiva.
Questo è magma che fuoriesce di tante superfici qui a contatto con l'acqua e vedete che congela all'istante. Si può vedere che un magma che si congela a questa velocità non dà modo ai minerali di crescere, di formarsi. Addirittura in questo caso si forma l'ossidiana, che è un vero e proprio vetro vulcanico. Ecco qua l'ossidiana.
Questo non ha propri minerali, semplicemente è amore. quindi è la stessa struttura di un liquido, solamente che la viscosità tra le varie particelle è talmente elevata che si comporta come un solido, di fatto è un vetro vulcanico, e si forma quando il magma va a contatto con l'acqua, quindi viene congelato all'istante. Proprio per questa sua caratteristica di non avere una struttura cristallina, l'ossidiana viene utilizzata dagli antichi per formare le frecce, le lanci e le punte. Ancora, poi abbiamo un altro tipo di roccia effusiva. Quando l'attività vulcanica è esplosiva, come abbiamo visto nei magmi freddi abbiamo più gas, che non si disperde e quindi genera attività esclusiva, il magma viene letteralmente polverizzato.
Queste micro goccioline di magma arrivano in atmosfera e si congelano all'istante. Quindi cosa succede? Che questa cenere, di fatto è una cenere, sono goccioline di magma che sono state frammentate e portate in alta quota.
Con questa temperatura si raffreddano all'istante e ricadono sotto forma di cenere, cioè nevicano sotto forma di cenere, accumulandosi in forti spessori. Qui vedete questo deposito di cenere di una cenere. in antica eruzione vulcanica. Qui si vede un'eruzione di cenere dell'Etna, questa cenere arriva fino a una certa quota e poi viene spazzata via.
Quando viene eruttata sono goccioline di magma ancora liquido, mentre le sale si raffreddano all'istante e quindi anche qui non c'è tempo per la formazione di minerali e di fatto anche qui si possono formare dei vetri vulcanici. Quando questa cenere sale in atmosfera può inglobare delle bolle d'aria e quindi può capitare che questa cenere diventa di fatto una vera e propria schiuma di roccia. Questa è la pomice.
La pomice è una roccia più leggera dell'acqua perché di fatto è cenere che, mentre sta in atmosfera, ingloba aria e si raffredda, generando questa struttura piena di bolle. Il fatto di contenere tante bolle vuote, quindi di aria, fa sì che il peso specifico della pomice è più leggero di quello dell'acqua, quindi la pomice è l'unica roccia che riesce a galleggiare. E spesso possono costituire la parte principale di un'evoluzione vulcanica esclusiva, e vediamo qui quanti sono forti i depositi di pomice in questa fotografia.
Qui vediamo un'eruzione vulcanica e vivoesplosiva e questa è la colata piroclastica con la cenere che scende giù. Qui vista dall'alto vedete che è ovvio che a questa temperatura adatta a vuota i magma non può che raffreddare all'istante, poi soprattutto se sono micro goccioline perdono calore molto facilmente, quindi abbiamo la formazione di cenere. Quindi la formazione di cenere è un processo che avviene in atmosfera.
Qui abbiamo anche il collasso piroclastico già visto nelle video. le lezioni dei vulcani e qui vediamo cosa fa questa cenere quando raggiunge la superficie. È comunque molto calda, anche se è solita, si può aggrappare agli oggetti, in questo caso ha sciolto le plastiche di questi rettometristici.
Parliamo adesso delle rocce sedimentarie. Una roccia sedimentaria è una roccia che si forma dalla cementificazione di sedimenti sciolti. Il processo di formazione delle rocce sedimentari si chiama litogenesi.
Abbiamo qui che le montagne sono esposte al vento della pioggia. vengono erose, i sedimenti che spesso sono sabbia, ghiaia, ciotto, che vengono trasportati dai fiumi verso valle e finiscono nelle pianure alluvionali e poi anche in mare. Quindi abbiamo una zona di erosione e una zona di riposizione. Tutti questi sedimenti col tempo vengono compresi. perdono l'acqua che contengono interno e poi dei minerali possono depositarsi come la calcite quindi per calcificazione tra un grano e l'altro soli liti ficando questi sedimenti sciolti quindi di fatto abbiamo lo stesso meccanismo di una malta cementizia ovvero si fissa e si cristallizzano i minerali tra grani sciolti.
Abbiamo che il processo sedimentario, nonostante rappresenti in minor quantità le rocce della costa terrestre, è quello che occupa maggiormente la sua superficie, cioè tutti i continenti sono ricoperti almeno da uno strato di sedimenti. Questi sedimenti arrivano dalla distruzione di tutte le rocce esposte all'aria e al vento, quindi dalle catene montuose, dalle montagne, dalle colline, le rocce che emergono vengono erose dalle agenti atmosferici Tutti questi sedimenti vengono trasportati dal vento e dall'acqua nei fondovalle e nei mari. Col tempo si possono accumulare forti sedimenti e si possono cementificare. Qui vediamo la striatura di antiche dune di sabbia di un antico deserto che oggi è diventata questa formazione rocciosa di arenarie. Qui invece vediamo un pezzo delle dormiti.
Le dormiti erano fango calcario affondo a un mare caldo tropicale che si sono litificati e che la tettonica a placca ha trasportato in cima alle Alpi. Oggi sono un pezzo delle Alpi. Grazie!
qui vediamo meglio il processo abbiamo le montagne che sono di fatto delle vere e proprie rocce esposte all'aria e al vento gli agenti atmosferici vanno a degradare queste rocce esposte e la gravità fa il resto con l'acqua e il vento questi depositi vengono trasportati verso il basso e si vanno ad accumulare sia nelle pianure urbinali ai piedi delle catene montuose che addirittura in fondo al mare in questo luogo abbiamo la litificazione una volta che i sedimenti sono accumulati e compattati col tempo questi possono vedere la forma formazione di cristalli tra un grano e l'altro che quindi li cementifica e abbiamo quindi una formazione di forti spessori di sedimenti. Poi la tetanica placca riporterà questi spessori di sedimenti in superficie e possono essere erosi di nuovo, oppure può portarli in profondità e possono essere o metamorfosati, come vedremo adesso, oppure possono essere fusi e tornare nel ciclo sotto forma di rocce igne. Qui vediamo una zona lacustre e qui vediamo che in questa zona lacustre c'è la deposizione di sedimenti. Un Un fiume può portare sedimenti, quando l'acqua diventa calma, questi non riescono più a essere mantenuti dalla corrente dell'acqua e si riposano sul fondo. Vediamo che tutti i continenti, come detto prima, sono coperti da questi forti strati di sedimenti e questi sedimenti possono poi essere coinvolti invece nei fenomeni di attività vulcanica o, come vedremo, tettoniche, quindi in Italia, metamorfosate.
Andiamo sempre avanti. Le rocce sedimentarie si possono formare in diverso tipo. Abbiamo visto le rocce clastiche, che sono le rocce di materiale sciotto che viene portato dai fiumi, quindi sabbie, ghiagli, argille, queste sono le clastiche.
Poi abbiamo le piroclastiche, nonostante qui sono inserite come forma di deposizione nella classifica delle rocce sedimentarie, in realtà le rocce piroclastiche sono rocce igne, perché come abbiamo visto si formano dalla solidificazione di queste micro goccioline di van mag. come un'atmosfera che ricadono sotto forma di cenere vulcanica. Poi ci sono le rocce chimiche, ovvero quelle che si formano per evaporazione. Quando un mare molto salato evapora, lascia sul fondo forti spessori di sale.
Il Mediterraneo 5 milioni di anni fa evaporò perché si chiuse per strada di spielterra. Abbiamo forti spessori di salgemma e di gesso sul fondale del Mediterraneo e in Sardegna e Corsica perché in passato questo mare evaporò lasciando sul fondo tutti i sali sciolti. anche oggi ci sono in zone desertiche come ad esempio il malmorto dei mari che stanno evaporando e che lasciano al loro posto dei forti spessori di sale e di gesso poi invece abbiamo le rocce organogene ovvero quelle che si sono formate grazie ai sedimenti e sono le rocce che si sono calcare che si formano nelle barriere coralline oppure nei fanghi calcari dei fombani marini sono scheletri di antichi organismi marini che possono essere microrganismi o macro organismi nel caso di una barriera corallina che si accumulano per migliaia di metri sul fondo del mare e che poi, proprio con tutte le rocce classiche, si solidificano.
La differenza in questo caso è che il materiale sono i resti non decomposti degli scheletri di antichi organismi, quindi sono resti di esseri viventi. Andiamo ancora avanti. Qui vediamo il Grand Canyon. Il Grand Canyon è, diciamo, lo spettacolo geologico più grande della Terra, perché abbiamo questa ferita spettofonda a 2 km, In un antico continente vediamo i sedimenti che risalgono a milioni, se non migliaia di anni fa. Qui abbiamo una stratificazione del Grand Canyon, questa valle profonda a più di due chilometri, e vediamo che ci sono tutti i sedimenti che risalgono a milioni di anni fa.
i depositi che si sono accumulati in questi anni, tutte rocce. In fondo ci sono le antiche rocce metamorfiche e alcune intrusioni igne, qui come possiamo vedere. Poi ci sono alcune rocce sedimentarie che sono in contatto di scorde con... con i suoi sociali, e poi ci sono tutte le rocce sedimentarie degli ultimi 500 milioni di anni, che vanno dal Cambriano, Devoniano, Carbonifero, Permiano e così via.
Molto spesso questi sono calcari perché qui c'era il mare milioni di anni fa, questa zona è stata sollevata, oggi si trova a 2 km sul mare, però milioni di anni fa era molto più basso e tutta questa zona era sott'acqua e quindi tutti questi strati belli identici che vedete sono depositi di antichi organismi marini che sono vissuti in questo mare molto caldo. Qui vediamo un'altra grafica che fa vedere meglio la crassitigrafia, vediamo le rocce più antiche in fondo valle, che sono sia rocce metamorfiche che intrusioni magmatiche, e poi ci sono tutte le rocce sedimentarie di questo antico mare preistorico che occupava questa zona del mondo. Qui ancora meglio si vede tutta la stratificazione, è molto evidente la discorsione stratigrafica che abbiamo qui, in cui questi sedimenti sono stati mossi e inclinati da tectonica a placca e poi c'è stato un evento erosivo in te. probabilmente un'immersione dall'acqua che ha livellato tutto, e poi una nuova immersione che ha sedimentato migliaia e migliaia di metri di calcari e sabbie per milioni di anni, fino ad arrivare al presente.
Andiamo avanti. E poi abbiamo un altro fenomeno che interessa dapprima le rocce sementarie e poi le possono far evolvere anche le rocce metamorfiche, ovvero le pieghe. Qui vediamo degli strati rocciosi che si sono depositati nel fondo al mare ovviamente. ovviamente in modo lineare, che con le forze tettoniche, come in questo caso è la soluzione di una rete ramontosa, vengono piegate. Questi strati sono rigidi, ma una forza debole e costante per milioni di anni li può piegare, si possono comportare come un oggetto soffice.
E vedete tutti questi strati calcari, ovvero gli antichi gusci marini, che si sono prima stratificati in modo ritontale e poi vengono piegati in questo modo. Se le forze interessate sono molto forti, poi vedremo... che smettono di essere rocce sventarie e subiscono una trasformazione tale da diventare rocce metamorfiche.
Vedremo cosa succede a breve. Qui ci sono alcuni esempi di pieghe che possono essere lineari o piegate. Addirittura si può avere la sovrapposizione piega o addirittura il taglio. Qui ci sono delle classificazioni. L'unica differenza che c'è tra ciotto, legaia, sabbia, lino e argilla è la granometria.
Non importa il tipo di roccia da cui derivano questi sedimenti. Un sedimento lo classifico come ciottolo se, indipendentemente che venga da un granito, da una ramiaria o da un calcare, il diametro dei suoi ciottoli supera i 6 cm. Se poi invece abbiamo della granulometria che è compresa tra i 2 e i 6 cm, abbiamo la ghiaia, altrimenti la sabbia tra 0,75 e 3,74 mm e così via.
Andiamo avanti. E qui vediamo una roccia metanoaffida di conglomerati che si sono cementificati insieme, una roccia deleneraria, ovvero una laccia diventaria dove la geometria è fatta da sabbia di arenaria perché arena significa sabbia poi abbiamo i siti di sit è un fango molto sottile anche in questo caso i singoli grani sono scientificati vedete la differenza tra conglomerati cioè roccia sementale di diaglia e ciottoli arenarie roccia sementaria di sabbia scientificata si titi roccia sementaria di fango scientificata e poi abbiamo ancora le argilliti anche qui l'argilla quindi un'altra geometria ancora del fine Quindi vedete come è facile classificare le rocce cimentarie, non dalla chimica o dalla roccia madre da cui derivano, ma semplicemente dalla cronometria dei suoi granuli, quindi cronomerati, arenarie, settili, algebritiche e così via. Vediamo che nella storia le arenarie sono state molto importanti, questa è petra per esempio, sono facili da scalare e poi spesso hanno forti spessori questi blocchi compatti, quindi si chiamano queste strutture molto stabili che come vedete... esistono ancora oggi e sono rimasti intatti per secoli. Poi ovviamente altre fenometrie sono state per esempio l'argilla che viene utilizzata per creare i prodotti per la casa, sia in antichità che in presente.
Con questi materiali sciotti molto fini era possibile creare questa pasta modellabile e poi con un processo di cottura che di fatto simula in modo artificiale il processo lento di identificazione naturale, si ottenevano questi prodotti. queste strutture cristallizzate nella forma data. Sempre nelle rocce sementarie abbiamo le rocce organogene, ovvero quelle che derivano dai resti di antichi organismi viventi. Qui abbiamo una barriera corallina oggi, ovvero un insieme di numerosi asserienti che vivono in mari caldi e poco profondi. Quando questi organismi vivono, muoiono, accumulano sul fondo tonnellate di conchiglie e scheletri.
Col tempo questi sedimenti sciolti verranno cementificati e quindi una roccia in cui i sedimenti sono costituiti dai resti di antichi assedimenti. Qui vediamo alcuni esempi. Questi erano i sedimenti che erano dei fanghi in fondo al mare dove si sono accumulate per milioni di anni le conchiglie di antichi organismi morti, quindi abbiamo un ammonite, qui vediamo dei pezzi di cuci di alcuni bivalvi, qui ancora un'altra ammonite e qui vediamo dei gastropodi.
E quindi questi si accumulavano in questo fango per milioni di anni, questo era un fango, oggi è solido ma questo era un fango, e col tempo questo fango si cementifica cristallizzando e intrappolando all'interno tutte queste conchiglie. Il fango può essere sia un fango... litificato ma quasi anche un fango calcareo.
Di fatto tutta la roccia, sia la matrice fangosa che poi i trasti all'interno sono costituiti dai resti di antichi esseri viventi, quindi è biogenerata. Le Dolomiti sono rocce biocostruite, infatti tutto questo blocco delle Dolomiti è un erattro che è un'antica barriera corallina e fonda un mare caldo poco profondo, milioni di anni fa. Quando l'Africa, premendo con l'Europa, ha sollevato tutta la barriera corallina sopra le Alpi, abbiamo questo forte spazio di rinforzamento, che è un'altra cosa che spessori di caccare che sono oggi esposti al vento e alla pioggia e come vedete stanno venendo erose. Se andiamo a vedere la confusione di queste rocce, anche se siamo nel bel mezzo di un continente a migliaia di metri di altezza, troveremo le conchiglie perché questo era un'antica barriera corallina. Poi abbiamo le rocce chimiche, ovvero rocce che si sono formate tramite processi chimici, come ad esempio la deposizione o l'evaporazione di mari.
Il Mediterraneo, milioni di fa, si è evaporato, perché si è chiuso questo stato di giubilterra, ed è diventato come un gigantesco marmoro. Evaporando ha lasciato sul fondo del mare enormi depositi di sale che ancora oggi esistono. Però vediamo che questi depositi di sale o questi calcari sempre a popolazione possono poi essere sciolti nuovamente dall'acqua piovana e come vediamo qui in questo caso abbiamo un'antica cavità sotterranea che oggi subisce fenomeni di deposizione calcaria dovuta alla pioggia piovana che percola dalla superficie che come una macchia lavatrice rilascia calcare lungo le sue pareti. Andiamo ancora avanti.
Poi vediamo le rocce metamorfiche. Le rocce metamorfiche si formano dove la tettonica, placche e magmatismo interagiscono con le altre rocce. Per esempio abbiamo due tipologie di metamorfiche.
metamorfismo. Abbiamo il metamorfismo regionale, quando le rocce vengono compresse e schiacciate dalle forze tectoniche, qui ad esempio, per esempio, lungo immagine di subduzione, oppure le rocce di contatto, ovvero quando il magma, senza sciogliere, va a contatto con altre rocce e di fatto le cuoce. La cottura di queste rocce va a creare nuovi cristalli e quindi abbiamo formazione di nuove rocce, da rocce resistenti senza passare per la fusione, sia per compressione estrema che per cottura.
Vediamo qui adesso il caso del metamorfismo regionale. Queste erano antiche rocce sementali che sono state piegate da fosse tettoniche molto intense. Queste fosse tettoniche sono state così forti da trasformare da solido i minerali resistenti in alti minerali.
E qui vediamo l'etnais, ovvero un minerale di quarzo che si forma ad alte pressioni. Quando invece nel caso di un'intrusione magmatica questo non riesce a raggiungere la superficie oppure c'è un'altra superficie, ci riesce, comunque va a contatto con le rocce circostanti della crosta. Queste rocce senza fondersi possono subire un processo di cottura. Questa è una cava di marmo, il marmo non è altro che roccia calcaria che è stata a contatto con temperature molto elevate e di fatto si è cotta. Quindi il marmo è risultato di un processo fisico dovuto alla cottura di una roccia sedimentaria.
Questo grafico è interessante perché fa vedere le modalità con cui si formano le rocce metamorfiche. Qui abbiamo un grafico in cui mettiamo sull'asse delle x la temperatura dalla più bassa alla più alta, sull'asse delle y invece la pressione dalla più bassa alla più alta. Vediamo che a basse pressioni e a basse temperature si formano le ardesie. Man mano che aumenta la temperatura, rimanendo bassa la pressione, andiamo alla quarsite.
Quindi questo è un ambiente da metamorfismo di contatto, ovvero queste rocce si formano in superficie, quindi dove la pressione è bassa e la temperatura può essere elevata quando arriva del magma. verso la superficie. Man mano che vado in profondità aumenta la pressione ad alte pressioni e lontano da intrusioni magmatiche, quindi a basse pressione.
temperature abbiamo le eclogite. Man mano che aumenta la temperatura, perché magari mi trovo sempre in profondità, ma comincio ad avere anche l'interazione con intrusioni magmatiche, quindi altre temperature, abbiamo la formazione di gnaisi alfiboliti, che questi sono gli ambienti di formazione delle rocce. Come vedete in queste altre aree non c'è più niente perché qui sono delle condizioni che non esistono sulla Terra. Per esempio non ci sono ambienti sulla Terra con alte pressioni e basse dottature, perché prima o poi la temperatura è più naturalmente in profondità, e quindi qui non abbiamo nulla, e non ci sono zone di alta temperatura e bassa pressione, perché una volta che esce il magma più di 1200°C al massimo non ci sono i vali, insomma.
Quindi di conseguenza in questo grafico è raffigurata tutto lo spettro delle rocce metamorfiche che si possono formare e tutte le condizioni ambientali di pressione e temperatura che abbiamo dentro la Terra. Andiamo avanti. E questo è il ciclo di telegenetico.
Questo è importante perché... che le rocce igne, metamorfiche e sedimentarie, si scambiano continuamente i posti, cioè le rocce si reciclano. Immaginate del magma che arriva dalla profondità perché c'è un'attività vulcanica.
Che succede? Che qui si formano rocce igne, effusive in superficie, intrusive in profondità. Queste rocce vengono erose dal vento, dalla pioggia, sia quelle in superficie effusive che quelle intrusive che prima o poi verranno portate in superficie da una tutta una caplacchia. Queste rocce una volta erose, si scambiano e si rinforzano.
smantellate dai processi atmosferici vengono trasportate da laghi e fiumi nelle zone di deposizione, formando così le rocce sedimentarie. Quindi le rocce sedimentarie possono essere risultato dell'aggregazione meteorica di antiche rocce igne. Una volta che queste rocce sedimentarie finiscono in profondità, possono essere o interessate a fenomeni di metanorfismo, sia leggero che pesante, oppure finire trasportati dalla tectonia placca sotto la crosta, venire diffuse e tornare a essere.
essere rocce magmatiche come vedete il ciclo idrogenetico fa sì che le rocce vengono continuamente riciclate rocce metamorfiche possono diventare rocce ignipse possono essere fuse le rocce metamorfiche o igni possono essere erosi dal risultato statico se portate in superficie e trasformarsi in rocce simentarie e così via quindi c'è un continuo riciclo delle rocce in superficie messi in moto da momenti tectonici e da quelli invece atmosferici del vento della pioggia quindi la terra è un sistema molto dinamico, non solo l'idrosfera, cioè gli oceani e l'atmosfera hanno delle dinamiche complesse, anche la crosta del resto, cioè la litosfera, ha delle dinamiche molto complesse. Soprattutto la crosta continentale è il risultato di un continuo riciclo delle stesse rocce che vengono rifuse e ripristinizzate e metamorfosate in continuazione da migliaia di anni, mentre come abbiamo visto nella lezione della tectonica a placche, le rocce del fondo oceanico vengono invece continuamente generate da gli oceani. Quindi abbiamo che la crosta del pianeta è divisa da un 70% continuamente rigenerato dalle drossali medioceaniche a un 30% che è quello continentale che viene continuamente riciclato da miliardi di anni. Quindi se volessimo trovare le rocce più antiche del pianeta, le dobbiamo andare a cercare sopra i continenti, cioè nelle zone della crosta che, riciclate in continuazione, persistono da miliardi di anni.
Nella prossima lezione parleremo dei minerali, vedremo la classificazione, la struttura chimica, fisica... e i modi per poterli classificare. Potete trovare questa ed altre lezioni sia nel mio canale YouTube che sulla mia pagina Facebook.
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