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Filosofia di Hegel e il suo impatto

Eccoci qua, Eccoci qua, buon pomeriggio, buon pomeriggio, cerchiamo in un'oretta di dare una traccia del sistema di Hegel, cerchiamo in un'oretta di dare una traccia del sistema di Hegel, della fondazione dell'idealismo logico. della fondazione dell'idealismo logico. Con molti di voi abbiamo già... Con molti di voi abbiamo già... ha parlato della fenomenologia dello spirito. ha parlato della fenomenologia dello spirito. Abbiamo detto che la fenomenologia dello spirito è un itinerario travagliato, Abbiamo detto che la fenomenologia dello spirito è un itinerario travagliato, è stata definita un'odissea dello spirito, è stata definita un'odissea dello spirito, cioè della coscienza umana, cioè della coscienza umana, per arrivare a sapere... per arrivare a sapere... assoluto. assoluto. Arrivati al sapere assoluto comincia il sistema di Hegel. Arrivati al sapere assoluto comincia il sistema di Hegel. Ora io voglio parlare del sistema perché il pensiero di Hegel è fortemente sistematico, Ora io voglio parlare del sistema perché il pensiero di Hegel è fortemente sistematico, è un'architettura. è un'architettura. È l'architettura più alta che la filosofia abbia eretto fino a oggi perché dopo Hegel assistiamo a un processo in qualche modo di abbassamento della capacità sintetica. È l'architettura più alta che la filosofia abbia eretto fino a oggi perché dopo Hegel assistiamo a un processo in qualche modo di abbassamento della capacità sintetica. etica della ragione. Io spero che il 17 gennaio prossimo ci rivediamo su Marx. Io spero che il 17 gennaio prossimo ci rivediamo su Marx. Marx mantiene alcuni elementi di Hegel, Marx mantiene alcuni elementi di Hegel, però già costituisce un abbassamento rispetto alla sintesi hegeliana. però già costituisce un abbassamento rispetto alla sintesi hegeliana. Allora cerchiamo di capire perché Hegel è così importante e perché è un filosofo sistematico. Allora cerchiamo di capire perché Hegel è così importante e perché è un filosofo sistematico. È un filosofo sistematico perché la realtà per lui è un sistema della ragione, È un filosofo sistematico perché la realtà per lui è un sistema della ragione, è una ragione. è una realtà strutturata. realtà strutturata e tutta quanta razionale. e tutta quanta razionale. Questo è il suo pensiero decisivo. Questo è il suo pensiero decisivo. Tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale, Tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale, come dice nella filosofia del diritto. come dice nella filosofia del diritto. C'è una perfetta coincidenza di realtà e razionalità. C'è una perfetta coincidenza di realtà e razionalità. Allora vediamo come Hegel approda a questa concezione per cui il reale è irrazionale. Allora vediamo come Hegel approda a questa concezione per cui il reale è irrazionale. Questa è una delle cose decisive da ricordare. Questa è una delle cose decisive da riguardare. Il reale è uguale al razionale, Reale uguale razionale. la realtà coincide con la ragione. La realtà coincide con la ragione. Bisogna partire rapidissimamente, Bisogna partire rapidissimamente, come fa Hegel nella fenomenologia, come fa Hegel nella fenomenologia, dall'illuminismo. dall'illuminismo. L'illuminismo è un'esaltazione dell'intelletto, L'illuminismo è un'esaltazione dell'intelletto, ma è un'esaltazione debole, ma è un'esaltazione debole perché l'intelletto viene visto come separato dalla realtà. perché l'intelletto viene visto come separato dalla realtà. Da una parte c'è l'intelletto, Da una parte c'è l'intelletto, meglio dire intelletto piuttosto che ragione, meglio dire intelletto piuttosto che ragione, perché l'intelletto è analitico e la ragione è sintetica. perché l'intelletto è analitico. La ragione è sintetica, l'intelletto sta da una parte, L'intelletto sta da una parte, la realtà, la realtà, la storia sta da un'altra parte. la storia sta da un'altra parte. Allora la rivoluzione francese che si è basata sugli ideali dell'illuminismo è naufragata, Allora la rivoluzione francese che si è basata sugli ideali dell'illuminismo è una rivoluzione francese. l'emancipazione dell'umanità non è avvenuta, L'emancipazione dell'umanità non è avvenuta, la liberazione dell'uomo completa non c'è stata. la liberazione dell'uomo completa non c'è stata. Hegel con gli idealisti si pone questo problema. Egel con gli idealisti si pone questo problema, Qual è il limite della rivoluzione francese? qual è il limite della rivoluzione francese? La rivoluzione francese si è basata su una filosofia sbagliata, basata su una filosofia sbagliata, la filosofia illuministica che è dualistica. la filosofia illuministica che è dualistica. Ora, Ora, come sapete, come sapete, Kant è il massimo esponente dell'illuminismo eppure lui è dualista in una maniera nuova, Kant è il massimo esponente dell'illuminismo eppure lui è dualista in una maniera nuova. dice che c'è un dualismo tra fenomeno e cosa in sé, dice che c'è un dualismo tra fenomeno e cosa in sé, tra fenomeno e noumeno. tra fenomeno e noumeno. Allora gli idealisti cercano di arrivare a una filosofia unitaria, Allora gli idealisti cercano di arrivare a una filosofia unitaria, a una filosofia monistica. a una filosofia monistica. Non è che è un fatto, Non è che è un fatto semplicemente... diciamo, semplicemente di carattere teorico, di carattere teorico, ha anche un risvolto pratico, ha anche un risvolto pratico, perché se tra la mente, perché se tra... la mente, la ragione, la ragione, l'intelletto, l'intelletto, come li vogliamo chiamare, come li vogliamo chiamare, e il mondo, e il mondo c'è un salto, c'è un salto, c'è una distanza. c'è una distanza, la mente umana, La mente umana, la ragione umana non può agire sul mondo. la ragione umana non può agire sul mondo, l'intelletto, L'intelletto, la ragione possono la ragione possono agire sul mondo se sono omogenei al mondo, Non possono agire sul mondo se sono omogenei al mondo. Quindi una visione dualistica è sempre una visione che implica un limite delle capacità umane. quindi una visione dualistica è sempre una visione che implica un limite delle capacità. città umane. Infatti Kant aveva detto alla fine della critica della ragion pratica che l'uomo deve rimanere prigioniero nell'isola della sua soggettività, Infatti Kant aveva detto alla fine della critica della ragion pratica che l'uomo deve rimanere prigioniero nell'isola della sua soggettività, dell'io puro. dell'io puro. Fichte tenta di superare questo dualismo e dice che tutto scaturisce dall'io, Fichte tenta di superare questo dualismo e dice che tutto scaturisce dall'io. però concepire l'assoluto come io gli comporta che poi, l'assoluto come io gli comporta che poi come lo rimprovera Hegel come lo rimprovera Hegel, Rispetto a questo io puro, rispetto a questo io puro... assoluto, assoluto originario che coincide con la ragione, originario, che coincide con la ragione, con la R maiuscola, con la R maiuscola, il mondo sta sempre a una certa distanza. il mondo sta sempre a una certa distanza. All'io si contrappone, All'io si contrappone, in non io, in non io, in altri termini, in altri termini, in un altro linguaggio fichte, in un altro linguaggio, fichte, nonostante lo sforzo di superare il dualismo con una visione monistica in cui tutto dipende da un unico principio che è l'io, nonostante lo sforzo di superare il dualismo con una visione monistica in cui tutto dipende da un unico principio che è l'io, in fondo poi cade in una visione, in fondo poi cade in una visione... come dice Hegel della cattiva infianza come dice Hegel, della cattiva infinitura. Cioè si procede all'infinito nella storia nel tentativo di avvicinarsi all'io assoluto, Cioè si procede all'infinito nella storia nel tentativo di avvicinarsi all'io assoluto, all'io originario, all'io originario, che è la ragione con la R maiuscola, che è la ragione con la R maiuscola, però questo io assoluto, però questo io assoluto, questa origine del... questa origine del tempo, tutto, tutto, non viene mai raggiunta, non viene mai raggiunta, quindi detto in altri termini, quindi detto in altri termini, la ragione sta sempre da una parte e la storia, la ragione sta sempre da una parte e la storia, gli sforzi degli uomini stanno dall'altra parte, gli sforzi degli uomini stanno dall'altra parte. l'uomo non riesce mai a realizzare la razionalità, L'uomo non riesce mai a realizzare la razionalità, a raggiungere la realtà, a raggiungere la realtà, a raggiungere la realtà, a raggiungere la realtà, a raggiungere a raggiungere La pienezza dell'io assoluto, La pienezza dell'io assoluto, cioè la libertà. cioè la libertà. Quindi in altri termini, Quindi in altri termini, l'infinito, l'infinito, cioè la ragione, cioè la ragione, l'assoluto, l'assoluto, l'infinito, l'infinito, il divino, il divino, il tutto, il tutto, che sono sinonimi nella filosofia idealistica, che sono sinonimi nella filosofia idealistica, sta sempre a una certa distanza dalla storia, sta sempre a una certa distanza dalla storia, dall'uomo, dall'uomo, dal finito. dal finito. Infinito e finito sono separati. Infinito e finito sono separati. Dice Hegel questa è una concezione... Dice Hegel questa è una concezione cattiva dell'infinito, cattiva dell'infinito, una cattiva infinità, una cattiva infinità. perché l'infinito, E qua ci avviciniamo alla visione di Hegel. e qua ci avviciniamo alla visione di Hegel, Se è infinito deve contenere in sé il finito, se è infinito deve contenere in sé il finito, perché se il finito è esterno, perché se il finito è esterno, è fuori, è fuori, è estraneo all'infinito, è estraneo all'infinito, l'infinito è limitato dal finito, l'infinito è limitato dal finito. quindi l'infinito deve contenere in sé il finito. Quindi l'infinito deve contenere in sé il finito. Se vogliamo arrivare a una visione coerente dell'infinito, Se vogliamo arrivare a una visione coerente dell'infinito, cioè dell'assoluto. cioè dell'assoluto. Naturalmente io non ripeto quello che ho già detto nella lezione su Naturalmente io non ripeto quello che ho già detto nella lezione su Schelling, però almeno una cosa la devo ribadire per chi non c'era. Sceglie. però almeno una cosa la devo ribadire per chi non c'era, Hegel, Hegel Ficht e Schelling fanno parte della cultura romantica che ha la pretesa titanica di raggiungere l'infinito. Fichte e Schelling fanno parte della cultura romantica che ha la pretesa titanica di raggiungere l'infinito. L'illuminismo, L'illuminismo Kant nella critica della ragion pura dice che l'uomo si deve accontentare delle conoscenze limitate, Kant, nella critica della ragion pura, dice che l'uomo si deve accontentare delle conoscenze limitate. finite. finite, Invece invece Fichte, Schelling e Hegel con uno slancio romantico dicono no, Fichte, Schelling e Hegel con uno slancio romantico dicono che l'uomo deve tentare di cogliere l'assoluto, l'uomo deve tentare di cogliere l'assoluto, l'illimitato, l'illimitato. l'infinito, la totalità. Allora l'infinito dovrà essere concepito come comprendente in sé il finito e quindi Fichte ha sbagliato. Allora, l'infinito dovrà essere concepito come comprendente in sé il finito e quindi Fichte ha sbagliato. Ha sbagliato pure Schelling. Ha sbagliato pure Schelling. Noi vedemmo nella fenomenologia dello spirito, Noi vedemmo nella fenomenologia dello spirito, nella prefazione, nella prefazione, c'è la famosa critica accusa di Hegel a Schelling. c'è la famosa crisi. La critica accusa di Hegel a Schelling, Schelling vede l'assoluto come una notte in cui tutte le vacche sono nere. Schelling vede l'assoluto come una notte in cui tutte le vacche sono nere. Come vi ricorderete, Schelling dice che è sbagliato il fatto di porre l'io come origine, Schelling dice che è sbagliato il fatto di porre l'io come origine, come ha fatto come ha fatto Fichte, l'io come fondamento. Fichte, l'io come fondamento. Il fondamento è l'unità indifferenziata di io e non io. Il fondamento è l'unità indifferenziata di io e non io. Però, Però dice Hegel, dice Hegel, proprio perché è unità indifferenziata non si capisce perché Nassau è un'unità indifferenziata. proprio perché è unità indifferenziata non si capisce perché nascono poi le differenze. Cioè, posto l'uno, posto questa unità assolutamente omogenea, originaria, come si spiega poi la molteplicità? Quindi il sistema... Il sistema di Schelling è pure uno sforzo rispettabile di raggiungere una visione unitaria, ma è una visione unitaria di tipo mistico, c'è un'unità inscindibile di io e non io, di soggetto e oggetto, di spirito e materia che può essere colta solamente con un atto di carattere intuitivo, di carattere intuitivo, cioè attraverso l'intuizione estetica, cioè attraverso l'intuizione estetica. per cui come vi ricorderete Schelling ha detto che l'arte è l'organo della filosofia, Per cui, come vi ricorderete, Schelling ha detto che l'arte è un'unità di carattere intuitivo. è l'organo della filosofia, ma dire che l'arte è l'organo della filosofia significa dire l'assoluto che è lo scopo, ma dire che l'arte è l'organo della filosofia significa dire che l'assoluto, che è lo scopo, l'oggetto, l'oggetto, il fine della filosofia si può raggiungere solamente con un atto intuitivo. il fine della filosofia, si può raggiungere solamente con un atto intuitivo. Atto intuitivo significa atto immediato, Atto intuitivo significa atto immediato, come si coglie con uno sguardo un'opera. come si coglie con uno sguardo un'opera d'arte. Ora, Ora, Schelling quindi viene criticato per il fatto di non riuscire a rendere conto della molteplicità. Schelling quindi viene criticato per il fatto di non riuscire a rendere conto della molteplicità. Allora, Allora... Hegel sostiene invece che l'assoluto è la totalità, Hegel sostiene invece che l'assoluto è la totalità, ma la totalità non è una totalità indistinta, ma la totalità non è una totalità indistinta, non è una totalità che è una fusione indistinta di io e di non io, non è una totalità che è una fusione indistinta di io e di non io, di spirito e di materia. di spirito e di materia. L'assoluto è una totalità che comprende tutte le manifestazioni. L'assoluto è una totalità che comprende tutte le manifestazioni della realtà. L'assoluto è la realtà nel suo insieme, L'assoluto è la realtà nel suo insieme, quindi l'assoluto è un insieme di momenti e che l'adopera questa parola non nel senso cronologico ma nel senso logico, quindi l'assoluto è un insieme di momenti. Egel adopera questa parola. Non nel senso cronologico ma nel senso logico, ma questo comporta che l'assoluto è anche un insieme di momenti cronologici, ma questo comporta che l'assoluto è anche un insieme di momenti cronologici, cioè non è che c'è un assoluto prima, cioè non è che c'è un assoluto prima alle origini, alle origini, l'io di Fichte, l'io di Fichte, l'assoluta unità indifferenziata di Schelling e poi dopo ci sta il mondo. l'assoluto unità indifferenziata di Schelling e poi dopo ci sta il mondo. No, no, praticamente non è che c'è l'assoluto prima e poi non si capisce dove va a finire l'assoluto, praticamente non è che c'è l'assoluto prima e poi non si capisce dove va a finire l'assoluto, l'assoluto c'è in ogni momento, l'assoluto c'è in ogni momento, l'assoluto è presente l'assoluto è presente. In tutta la realtà, in tutta la realtà, l'assoluto e la totalità dei momenti della realtà, l'assoluto è la totalità dei momenti della realtà, l'infinito comprende tutti i momenti finiti, l'infinito comprende tutti i momenti finiti, comprende pure il tempo, comprende pure il tempo, quindi la grande scoperta pure, quindi la grande scoperta pure, si può dire, si può dire, di Hegel è la dimensione del tempo. di Hegel è la dimensione del tempo, cioè l'assoluto è l'insieme del divenire di tutta la realtà. L'assoluto è l'insieme del divenire di tutta la realtà. Se quindi tutta la realtà è razionale, Tutta la realtà è razionale, in ogni momento si manifesta la razionalità, in ogni momento si manifesta la razionalità. in ogni sfera della vita, della vita, della natura e dell'uomo si manifesta la razionalità, della natura e dell'uomo si manifesta la razionalità. se non ci fosse la razionalità in ogni manifesto, Se non ci fosse la razionalità in ogni manifestazione della vita naturale e umana, della vita naturale e umana, il mondo invece di essere uno, il mondo invece di essere uno, invece di essere un universo, invece di essere un universo, sarebbe qualche cosa di schizofrenico. sarebbe qualcosa di schizofrenico. Perché ci dovrebbe essere la ragione da una parte e qualche cosa di diverso dall'altra? Perché ci dovrebbe essere la ragione da una parte e qualcosa di diverso dall'altra? Allora Hegel afferma con forza che l'assoluto... Allora Hegel afferma con forza che l'assoluto è il risultato di tutto il divenire della realtà. è il risultato di tutto il divenire della realtà, ma se il risultato è quello che c'è adesso, Ma se il risultato è quello che c'è adesso, però quello che c'è adesso non prendendo i singoli aspetti della realtà, però quello che c'è adesso non prendendo i singoli aspetti della realtà, perché i singoli aspetti della realtà sono astratti dalla totalità, perché i singoli aspetti della realtà sono astratti. Non sono fatti dalla totalità, sono oggetto dell'attenzione dell'intelletto che è separatore. sono oggetto dell'attenzione dell'intelletto che è separatore. La realtà va vista come un insieme, La realtà va vista come un insieme, una totalità di cui si possono capire gli aspetti solamente collocandoli nella loro concatenazione con tutto il resto e con tutto il resto non solo spaziale ma anche temporale. una totalità di cui si possono capire gli aspetti solamente collocandoli nella loro concatenazione con tutto il resto. tutto il resto non solo spaziale ma anche temporale, Esattamente l'opposto della mentalità corrente per cui si salta da un argomento all'altro col telecomando mentalmente. esattamente l'opposto della mentalità corrente per cui si salta da un argomento all'altro col telecomando mentalmente, con le videate di computer eccetera. con le videate di computer eccetera. Cioè l'assoluto è tutta la realtà che è tutta quanta razionale. L'assoluto è tutta la realtà che è tutta quanta razionale, Allora se tutta la realtà è tutta quanta razionale, allora se tutta la realtà è tutta quanta razionale, è un processo, è un processo, è una concatenazione di momenti, è una concatenazione di momenti, si può cogliere solamente con il ragionamento. si può cogliere solamente con il ragionamento. Perché Hegel di fatto riprende la distinzione cartesiana di intuizione e discorso, Egel di fatto riprende la distinzione cartesiana di intuizione e discorso. Una cosa singola come un quadro o anche semplicemente un bicchiere si coglie con un atto intuitivo immediato, una cosa singola come un'altra. Come un quadro o anche semplicemente un bicchiere si coglie con un atto intuitivo immediato. Come Schelling pretendeva che si potesse cogliere l'assoluto, come Schelling pretendeva che si potesse cogliere l'assoluto. ma Schelling sbagliava perché l'assoluto è un'infinità di mediazioni. Ma Schelling sbagliava perché l'assoluto è un'infinità di mediazioni. Come si può procedere a... Come si può procedere a conoscere le mediazioni? conoscere le mediazioni passando da un termine intermedio a un altro, Passando da un termine intermedio a un altro. cioè con il ragionamento, C'è con il ragionamento, quello che quello che Cartesio ha chiamato discorso. Cartesio ha chiamato discorso. La ragione si traduce in ragionamento, La ragione si traduce in ragionamento, cioè concatenazione di un termine con un altro. cioè concatenazione di un termine con un altro. Quindi il reale è razionale. Quindi il reale è razionale. Essendo il reale la totalità dei momenti, Essendo il reale la totalità dei momenti, la totalità degli aspetti della realtà, la totalità degli aspetti della realtà, cioè la totalità di tutti i termini intermedi, cioè la totalità di tutti i termini intermedi, non c'è un inizio assoluto, non c'è un inizio assoluto, non c'è una fine assoluta. non c'è una fine assoluta. Il passaggio da un termine intermedio all'altro, Il passaggio da un termine intermedio all'altro, l'anello della catena di congiunzione da un termine all'altro, l'anello della catena di congiunzione. La ragione da un termine all'altro si coglie con il ragionamento, si coglie con il ragionamento. quindi tutto il reale è razionale e quindi tutto il reale si può cogliere con la ragione. Quindi tutto il reale è razionale e quindi tutto il reale si può cogliere con la ragione. Allora è giusto il fatto che Hegel sia stato denominato, Allora è giusto il fatto che Hegel sia stato denominato l'ultimo dei greci perché Hegel riprende la mentalità greca che ha fatto una scoperta che in tutta la filosofia greca si può riassumere in una parola e si chiama logos. diciamo così, l'ultimo, speriamo che non sia l'ultimo, dei Greci. Perché Hegel riprende la mentalità greca che ha fatto una scoperta che in tutta la filosofia greca si può riassumere in una parola e si chiama logos. Cioè l'uomo ha una mente, ha una mente, ha una ragione che è perfettamente capace di rispecchiare la logica, ha una ragione che è perfettamente capace di rispecchiare la logica, la ragione che sono presenti nella realtà. la ragione che sono presenti nella realtà. I greci questo hanno scoperto, I greci questo hanno scoperto, che la realtà ha una sua razionalità. che la realtà ha una sua razionalità e che l'uomo la può conoscere perché è dotato di una ragione che è in grado di rispecchiare questa razionalità. e che l'uomo quindi la può conoscere perché è dotato di una ragione che è in grado di rispecchiare questa razionalità. Quindi Hegel con la sua formula riprende proprio il nocciolo della filosofia greca. Quindi Eger con la sua formula riprende proprio il nocciolo della filosofia greca. Le grandi filosofie mondiali sono tre, Le grandi filosofie mondiali sono tre, la filosofia greca, la filosofia greca, classica, classica, il rinascimento italiano e l'idealismo tedesco. il rinascimento italiano e l'idealismo tedesco. Tutto il resto è rispettabile ma è secondario. Tutto il resto è rispettabile ma è secondario. Questa è la visione che ci riguarda. Questa è la visione che ci riguarda della capacità dell'uomo di poter in qualche modo dominare il mondo. della capacità dell'uomo di poter, diciamo, in qualche modo dominare il mondo. Se l'uomo domina il mondo sulla base della ragione fa una cosa buona, Se l'uomo domina il mondo sulla base della ragione, fa una cosa buona, come se volete possiamo discutere. se volete possiamo discutere. Ora, Hegel quindi sostiene che tutta la realtà è razionale, Sostiene che tutta la realtà è razionale, tutta la realtà segue una logica, tutta la realtà segue una logica, però qua viene fuori un altro fatto importantissimo, però qua viene fuori un altro fatto importantissimo, cioè, ma questa logica, ma questa logica, questa razionalità, questa razionalità, come funzionano? come funzionano? Non funzionano sulla base del principio di identità che viene seguito dall'intelletto. Non funzionano sulla base della ragione. base del principio di identità che viene seguito dall'intelletto. L'intelletto è una cosa seria, L'intelletto è una cosa seria, è una facoltà elevata, è una facoltà elevata, ma non è la facoltà suprema. ma non è la facoltà suprema. Quindi Hegel riprende Kant. Quindi Hegel riprende Kant, Vi ricorderete che Kant ha detto che la ragione si divide in intuizione, vi ricorderete che Kant ha detto... La ragione si divide in intuizione, in esperienza e in esperienza. in intuizione. intelletto e ragione propriamente detta quindi Kant sdoppia la facoltà superiore dell'uomo e dice c'è un intelletto analitico e una ragione sintetica ora intelletto e ragione propriamente detta. Quindi Kant sdoppia la facoltà superiore dell'uomo e dice c'è un intelletto analitico e una ragione sintetica. Ora Hegel riprende questa distinzione e dice Hegel riprende questa distinzione e dice L'intelletto ha una sua validità, L'intelletto ha una sua validità, ma per conoscere le cose limitate, ma per conoscere le cose limitate, come appunto ha sostenuto l'illuminismo, come appunto ha sostenuto l'illuminismo, come ha tradotto poi nella enciclopedia l'illuminismo, come ha tradotto poi nella enciclopedia l'illuminismo, un sapere frammentato in tante nozioni separate. un sapere frammentato in tante nozioni separate. Ma al di sopra di questo, Ma al di sopra di questo, per cogliere veramente la realtà, per cogliere veramente la realtà, bisogna cogliere i nessi della totalità, bisogna cogliere i nessi della totalità, cioè ci vuole la ragione che è sintetica. cioè ci vuole la ragione che è sintetica. Ora, Ora, la logica suprema è la logica dialettica, la logica suprema è la logica dialettica, la logica dell'identità pure vale, la logica dell'identità pure vale, A è uguale ad A. A è uguale ad A. Nessuno può contestare che se uno non ammette il principio logico di Aristotele, Nessuno può contestare che se uno non ammette il principio logico di Aristotele, che A è uguale ad A, che A è uguale ad A, non può neppure parlare. non può neppure parlare. Perché se un soggetto, Perché se un soggetto, se una cosa non rimane identica a se stesso... se una cosa non rimane identica a se stesso... Io non posso neppure dire bicchiere perché se il bicchiere non è identico a se stesso non lo posso neppure identificare con un nome. Io non posso neppure dire bicchiere, perché se il bicchiere non è identico a se stesso non lo posso neppure identificare con un nome. Però questa è una logica di tipo minore. Però questa è una logica di tipo minore. La logica autentica, La logica autentica, la logica della vita, la logica della vita, della totalità è la logica dialettica. della totalità, è la logica dialettica. C'è la logica per cui una cosa è se stessa, C'è la logica per cui una cosa è se stessa però tende a diventare altro da sé. però tende a diventare altro da sé. Allora è stato anche detto che Allora è stato anche detto che Hegel è l'eraclito moderno. Egel è l'eraclito moderno. Vi ricorderete che l'eraclito diceva che il bianco è in relazione con il bianco. Vi ricorderete che Eraclito diceva che il bianco è in relazione con l'olio. con il nero, non posso capire il sonno se non capisco la veglia, Non posso capire il sonno se non capisco la veglia, non posso capire la morte se non capisco la vita, non posso capire la morte se non capisco la vita, la via in su e la via in giù e così via. la via in su e la via in giù e così via. Ora Ora, Hegel estende a un sistema molto complesso la logica dialettica, Hegel estende a un sistema molto complesso la logica dialettica, cioè la logica che aveva bozzato Eraclito, cioè la logica che aveva bozzato Eraclito. le cose sono loro stesse ma sono anche autocontraddittorie, Le cose sono loro stesse, ma sono anche autocontraddittorie. perché sono autocontraddittorie? Perché sono autocontraddittorie? Lo dice in una maniera molto semplice. Lo dice in una maniera molto semplice. Che vuol dire dialettica? Che vuol dire dialettica? Dice in una di quelle frasi semplici che improvvisamente scaturiscono in quei discorsi così complicati. Dice in una di quelle frasi semplici che improvvisamente scaturiscono in quei discorsi così complicati. Perché ogni cosa muore, Perché ogni cosa muore, ogni cosa muore, ogni cosa muore, diventa un'altra cosa rispetto a quella che era. diventa un'altra cosa rispetto a quella che era. Il bambino muore come bambino e diventa adolescente, Il bambino muore come bambino e diventa adolescente, l'adolescente muore come... l'adolescente muore come... non c'è più come adolescente, non c'è più come adolescente, è diventato un uomo maturo. è diventato un uomo maturo. L'uomo maturo non c'è più, L'uomo maturo non c'è più, a un certo punto c'è il vecchio. a un certo punto c'è il vecchio. Allora praticamente la dialettica non è altro che la dimensione... Allora praticamente la dialettica non è altro che la dimensione... Dimensione del tempo immessa nella comprensione delle cose. dimensione del tempo immessa nella comprensione delle cose. Le cose sono uguali a loro stesse, Le cose sono uguali a loro stesse, è vero che A è uguale ad A, è vero che A è uguale ad A, però messa nella dimensione temporale una cosa è anche uguale a B. però messa nella dimensione temporale una cosa è anche uguale a B, Cioè ogni cosa ha un'attenzione interna, cioè ogni cosa ha una tensione interna, siccome vive nel tempo è destinata a morire nella maniera in cui si presenta e a ripresentarsi in un altro modo. siccome vive nel tempo è destinata a morire nella maniera in cui si presenta e a ripresentarsi in un altro modo. Cioè ogni cosa che sta davanti a me, Cioè ogni cosa che sta davanti a me, che è posta davanti a me, che è posta davanti a me. Porre in greco si dice titemi, In greco si dice titemi, ogni tesi comprende in sé una antitesi, ogni tesi comprende in sé una antitesi, c'ha dentro di sé una molla che la porta a diventare diversa da sé, c'è dentro di sé una molla che la porta a diventare diversa da sé, quindi ogni realtà è antiteti. quindi ogni realtà è antitetica a sé stessa, La comprensione della realtà passa per la comprensione della autocontraddittorietà delle cose. c'è una contraddizione interna, la comprensione della realtà passa per la comprensione della autocontraddittorietà delle cose. La comprensione della realtà passa per la comprensione della autocontraddittorietà delle cose. La grandezza di Hegel è questa. La grandezza di Hegel è questa. Allora, Io sto schematizzando perché Hegel inorridirebbe a questo schema così semplificato, scusate, io sto schematizzando perché Hegel inorridirebbe a questo schema così semplificato, perché lui l'ha messo solo in pratica, perché lui l'ha messo solo in pratica, non l'ha enunciato in maniera così astratta, non l'ha enunciato in maniera così astratta. La logica di Hegel è molto complessa. la logica di Hegel è molto complessa. Cioè, Cioè, però lui che cosa vuole dire? però lui che cosa vuole dire? Ogni cosa contiene in sé una lacerazione, Ogni cosa contiene in sé una lacerazione, ha un'antitesi che però non è un annientamento della tesi, ha un'antitesi che però non è un annientamento della tesi. Questo è molto importante. questo è molto importante. Anche in Kant c'è una contrapposizione di tesi e antitesi. Anche in Kant c'è una contrapposizione di tesi e antitesi. L'antitesi è la negazione assoluta della tesi. L'antitesi è la negazione assoluta della tesi. Invece per Hegel l'antitesi è una negazione determinata che dà luogo a un terzo momento, Invece per Hegel l'antitesi è una negazione determinata che dà luogo a un terzo momento, che qualcuno dice di conciliazione, che qualcuno dice di conciliazione, che è la sintesi. che è la sintesi. La sintesi, La sintesi, da siun che in greco significa con, da siun, che in greco significa con, è un nuovo equilibrio, è un nuovo equilibrio, un nuovo assetto che nasce dalla unione di tesi e antitesi. un nuovo assetto che nasce dalla unione di tesi e antitesi. Quindi l'antitesi è la negazione determinata, Quindi l'antitesi è la negazione determinata. C'è una negazione parziale, cioè una negazione parziale, non è l'annientamento della tesi. non è l'annientamento della tesi. E qua bisogna fare tanto di cappello, E qua bisogna fare tanto di cappello, rendere onore a Fichte, rendere onore a Fichte, perché Fichte aveva capito proprio questo quando aveva detto l'io pone se stesso, perché Fichte aveva capito proprio questo quando aveva detto che l'io pone se stesso, tesi, tesi, all'io si oppone il non-io, all'io si oppone il non io, ma il non-io, ma il non io, antitesi, antitesi, non annienta l'io, non annienta l'io, dà luogo al terzo momento che è la genesi dell'io limitato. dà luogo al terzo momento che è la giustizia. genesi dell'io limitato. Cioè il non-io è una negazione determinata, Cioè il non-io è una negazione determinata, una negazione parziale dell'io, una negazione parziale dell'io, perché dà luogo a un terzo momento sintetico che l'io empirico, perché dà luogo a un terzo momento sintetico che è l'io empirico, cioè l'io limitato. cioè l'io limitato. Ora Hegel riprende da Fichte questo concetto della negazione determinata. Ora Hegel riprende da Fichte questo concetto della negazione determinata e appunto dà luogo a una dialettica a tre termini, e appunto dà luogo a una dialettica a tre termini, tesi, tesi, antitesi e sintesi. antitesi e sintesi. Ora, La filosofia in che consisterà? la filosofia in che consisterà? Consisterà nella ricerca di questo polso, Consisterà nella ricerca di questioni, di questo polso, di questo battito, di questo battito, di questa sistola e diastole nella realtà. di questa sistola e diastole nella realtà. Hegel dice che la filosofia è il polso della realtà. Hegel dice che la filosofia è il polso della realtà. Che significa il polso della realtà? Che significa il polso della realtà? Fermiamoci un attimo su come Hegel vede la filosofia. Fermiamoci un attimo su come Hegel vede la filosofia. C'è la filosofia che deve essere? C'è la filosofia che deve essere? La filosofia deve essere la capacità di cogliere la ragione nella realtà. La filosofia deve essere la capacità di cogliere la ragione nella realtà, Non sovrapporre l'utopia, non sovrapporre l'utopia, il sogno, il sogno, il progetto, il progetto, l'idea alla realtà, l'idea alla realtà, scoprire l'idea che sta già dentro la realtà e riuscire a cogliere il polso della realtà. scoprire l'idea che sta avvenendo. sta già dentro la realtà, è riuscire a cogliere il polso della realtà. Che significa cogliere il polso della realtà? Che significa cogliere il polso della realtà? Significa vedere qual è il punto decisivo, Significa vedere qual è il punto decisivo, qual è il punto in cui, qual è il punto in cui al di là delle apparenze, al di là delle apparenze, al di là dei fenomeni, al di là dei fenomeni, al di là della pluralità, al di là della... pluralità c'è il momento unitario c'è il momento significativo i medici di una volta faccio l'esempio di Domenico Cirillo che è un martire della Repubblica del 99 c'è il momento unitario, c'è il momento significativo. I medici di una volta, faccio l'esempio di Domenico Cirillo, che è un martire della Repubblica del 99, Domenico Cirillo che era un grande botanico è un grande medico e Domenico Cirillo... che era un grande botanico e un grande medico, era capace di riconoscere 23-24 malattie tastando il polso del paziente. era capace di riconoscere 23-24 malattie tastando il polso del paziente. Oggi i medici non riescono neanche a vedere i battiti tastando il polso, Oggi i medici non riescono neanche a vedere i battiti tastando il polso, ma un cirillo era capace di vedere 23-24 malattie, ma un cirillo era capace di vedere 23-24 malattie, cioè coglieva il punto essenziale del flusso sanguigno e capiva che disquilibrio si era creato nell'organismo. cioè coglieva il punto essenziale del flusso sanguigno e capiva che disquilibrio si era creato nell'organismo. Allora, Allora che significa fare filosofia? che significa fare filosofia? Significa cogliere il polso, Significa cogliere il polso, cioè il punto in cui si manifesta la razza. cioè il punto in cui si manifesta la razionalità, razionalità, la logica di un fenomeno, la logica di un fenomeno. quello che è il motore di questo fenomeno. Quello che... che è il motore di questo fenomeno e che lo usa pure un'altra bella espressione, Egel usa pure un'altra bella espressione, la filosofia è lo scandaglio del razionale. la filosofia è lo scandaglio del razionale. Che cos'era lo scandaglio? Che cos'era lo scandaglio? Ora si usano i sonar eccetera. Ora si usano i sonar eccetera. Lo scandaglio era semplicemente un filo, Lo scandaglio era semplicemente un filo, una sagola che i marinai gettavano per vedere il fondo dove stava. una sagola che i marinai gettavano per vedere il fondo dove stava. Che vuol dire che la filosofia è lo scandaglio del razionale. la filosofia è lo scandaglio del razionale, che la realtà ci frastorna, ci frastorna, ci sembra plurale, ci sembra plurale, ci sembra caotica, ci sembra caotica, senza ordine eccetera, senza ordine, eccetera, è la superficie cangiante del mare, è la superficie cangiante del mare, è l'apparenza, è l'apparenza, è il fenomeno, è il fenomeno, con lo scandaglio del razionale, con lo scandaglio del razionale, con l'indagine filosofica, con l'indagine filosofica si coglie qual è il suolo, si coglie qual è il suolo, la sostanza, la sostanza, cioè quello che sta sotto, cioè quello che sta sotto, quello che è il fondamento di questo fenomeno. quello che è il fondamento di questo fenomeno. Pure in questa metafora ci sta l'idea che... Pure in questa metafora ci sta l'idea che la filosofia non deve, La filosofia non deve, ripeto, ripeto, elaborare utopie, elaborare utopie, dire al mondo, dire al mondo, dice scherzando Hegel, dice scherzando Eger, come dovrebbe andare, come dovrebbe andare. il mondo già va bene per conto suo, Il mondo già va bene per conto suo, cioè non si può immaginare che la ragione sia assente dal mondo, non si può immaginare che la ragione sia assente dal mondo, perché è un discorso enormemente forte, perché è tutto... questo è un discorso enormemente forte, ci stanno fenomeni che noi non riusciamo a capire come funzionano, ci stanno fenomeni che noi non riusciamo a capire come funzionano, ma funzionano sicuramente in base a una legge e questo lo testimonia il progresso scientifico che continuamente scopre nuove leggi, ma funzionano sicuramente in base a una legge e questo lo testimonia il progresso scientifico che continuamente scopre nuove leggi, quindi la realtà è tutta quanta ordinata secondo una logica, quindi la realtà è tutta quanta ordinata secondo una logica, anche se questa logica noi non siamo riusciti a scoprirla interamente, anche se questa logica Noi non siamo riusciti a scoprirla interamente, però noi in buona parte questa logica la scopriamo ogni giorno. però noi in buona parte questa logica la scopriamo ogni giorno. Io farei cominciare tutti i telegiornali con un rapporto su quello che stanno facendo gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, Io farei cominciare tutti i telegiornali con un rapporto su quello che stanno facendo gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, perché qua si parla di un sacco di miserie, perché qua si parla di un sacco di miserie, ma qua a 400 km sulla nostra testa ci sta la Stazione Spaziale Internazionale dove si conducono ogni giorno esperimenti veramente fantascientifici. ma qua a 400 km sulla nostra testa ci sta la Stazione Spaziale Internazionale, dove si conducono ogni giorno esperimenti veramente fantascientifici, insomma. Cioè, l'uomo sta cominciando a affacciarsi nello spazio, L'uomo sta cominciando a fare... affacciarsi nello spazio, ma come lo fa? ma come lo fa? perché ha acquisito la conoscenza di un'enorme quantità di leggi fisiche, Perché ha acquisito la conoscenza di un'enorme quantità di leggi fisiche, anche se ancora non si riesce a muovere a velocità veramente significative, anche se ancora non si riesce a muovere a velocità veramente significative, ma ci arriverà, ma ci arriverà, tanto per dirne solo una. tanto per dirne solo una. Allora, Allora, ancora voglio darvi due definizioni famose di Hegel, ancora voglio darvi due definizioni famose di Hegel, che Hegel ha tutte quante enunciate nella prefazione alla filosofia del diritto. che Hegel ha tutte quante enunciate nella prefazione alla filosofia del diritto. Ci ha detto che la filosofia è il polso del razionale. Ci ha detto che la filosofia è il polso del razionale. scusate, è il polso della realtà, La filosofia è lo scandaglio del razionale. la filosofia è lo scandaglio del razionale, La filosofia è la rosa nella croce. la filosofia è la rosa nella croce. Che significa la rosa nella croce? Che significa la rosa nella croce? Questo è il simbolo di Lutero, Questo è il simbolo di Lutero. sappiamo che Sappiamo che Hegel risente molto della cultura protestante. Egel risente molto della cultura protestante. La rosa nella croce ci avvia a far capire meglio il problema dell'antitesi, La rosa nella croce ci avvia a far capire meglio il problema dell'antitesi. la realtà presenta le antitesi, La realtà presenta le antitesi. la realtà non è lineare. in realtà non è lineare pacifica, pacifica, la realtà significa guerra, la realtà significa guerra, sofferenza, sofferenza, dolore eccetera eccetera, dolore eccetera eccetera però dice Hegel il momento della distruzione, però dice Hegel il momento della distruzione, il momento della sofferenza non bisogna isolarli, il momento della sofferenza non bisogna isolarli assicurarli Sono un momento di antitesi che verrà superato, Sono un momento di antitesi che verrà superato, quindi bisogna cogliere la rosa nella croce, quindi bisogna cogliere la rosa nella croce, ci sta la corona di spine, ci sta la corona di spine, ci sta la sofferenza, ci sta la sofferenza, però ci sta anche il momento di equilibrio superiore. però ci sta anche il momento di equilibrio superiore. di sintesi. di sintesi. L'ultima definizione che dà Hegel della filosofia è che la filosofia è la nottola di Minerva, Ultima definizione che da Hegel della filosofia è che la filosofia è la nottola di Minerva, la civetta di Minerva che spicca il volo sul far del tramonto. la civetta di Minerva che spicca il volo sul far del tramonto. Pure questo è coerente con le altre cose che dice della filosofia, Pure questo è coerente con le altre cose che dice della filosofia, cioè vuol dire Minerva è la dea della sapienza, cioè vuol dire Minerva è la dea della sapienza, la filosofia come sapienza sboccia quando un giorno si è già affermato, la filosofia come sapienza sboccia quando un giorno si è già affermato, quando una civiltà ha dato i suoi frutti, quando una civiltà ha dato i suoi frutti, quando un fenomeno storico si è verificato. quando un fenomeno storico si è verificato. Non viene a dire come deve andare la storia, Non viene a dire come deve andare la storia, ma viene a capire qual era la razionalità presente in un fenomeno che però per essere identificato, ma viene a capire qual era la razionalità presente in un fenomeno che però per essere identificato, se deve essere pure concluso, per essere pure concluso, allora è chiaro che lui si interpreta come il grande filosofo dell'età della rivoluzione francese e dell'età napoleonica. allora è chiaro che lui si interpreta come il grande filosofo dell'età della rivoluzione francese e dell'età napoleonica. Quindi c'è stata una grande svolta, Quindi c'è stata una grande svolta, è nata l'età contemporanea all'interno della quale noi ancora siamo, è nata l'età contemporanea all'interno della quale noi ancora siamo, è nato Hegel alla fine di questo sboccio e è riuscito a creare un'età contemporanea. è nato Hegel alla fine di questo sboccio e è riuscito a creare un'età contemporanea. capire questi meccanismi profondi della realtà. capire questi meccanismi profondi della realtà. Dopo di Hegel c'è stata una decadenza di cui se volete possiamo parlare, Dopo di Hegel c'è stata una decadenza di cui se volete possiamo parlare, ne parleremo pure a proposito di Marx, ne parleremo pure a proposito di Marx, per cui una sintesi dello stesso livello non si è raggiunta un'altra nottola di Minerva, per cui una sintesi dello stesso livello non si è raggiunta, un'altra nottola di Minerva, come Hegel ancora non è comparsa. come Hegel ancora non è comparsa. Però torniamo al discorso principale, Però torniamo al discorso principale, cioè quello del sistema. cioè quello del sistema. Allora, Allora, la realtà è razionale, la realtà è razionale, la razionalità è razionalità di un'altra. la razionalità è razionalità. dialettica, dialettica, funziona per tesi, funziona per tesi, antitesi e sintesi. antitesi e sintesi. Tutte le realtà sono autocontraddittorie, Tutte le realtà sono autocontraddittorie, ci sono equilibri, ci sono equilibri, si rompono questi equilibri e se ne creano altri di livello superiore. si rompono questi equilibri e se ne creano altri di livello superiore. Questa è la legge della realtà. Questa è la legge della realtà. Ora Ora Hegel la applica riuscendo a spiegare lo sviluppo del diritto, Hegel la applica riuscendo a spiegare lo sviluppo del diritto, dell'estetica, dell'estetica, della religione, della religione, della filosofia nelle sue lezioni berlinesi, della filosofia nelle sue lezioni berlinesi, che addirittura sono ancora in corso di pubblicazione, che addirittura sono ancora in corso di pubblicazione, perché lui morì nel 1831. perché lui morì nel 1831. senza averli sistematizzati e quindi sulla base degli appunti dei discepoli e degli schemi che si faceva per ottenere lezione si stanno ricostruendo, senza averli sistematizzati e quindi sulla base degli appunti dei discepoli e degli schemi che si faceva per ottenere lezione si stanno ricostruendo, ancora non sono tutti pubblicati. ancora non sono tutti pubblicati. Quindi lui ha messo in pratica questo metodo nell'analisi di tutte le forme dello spirito umano. Quindi lui ha messo in pratica questo metodo nell'analisi di tutte le forme dello spirito umano. Però partiamo dall'inizio, Però partiamo dall'inizio, la prima triade in cui si manifesta il ritmo di tese, la prima triade in cui si manifesta il ritmo di tese, antitesi e sintesi è, antitesi e sintesi è, come sapete, come sapete bene, Bene, idea, L'idea, natura, natura, spirito. spirito. Cioè l'origine della realtà è l'idea. Cioè l'origine della realtà è l'idea. L'idea però è autocontraddittoria dal luogo a un'antitesi che è la natura e poi c'è la sintesi che è lo spirito. L'idea però è autocontraddittoria, dà luogo a un'antitesi che è la natura e poi c'è la sintesi che è lo spirito. Io accenno solo al fatto che accenno solo al fatto che Hegel quindi riprendendo tutta la tradizione soprattutto riprendendo Platone e gli idealisti, Hegel, riprendendo tutta la tradizione, soprattutto riprendendo Platone e gli idealisti, i suoi predecessori dice l'origine, i suoi predecessori, dice che l'origine e il fondamento della realtà è l'idea. il fondamento della realtà è l'idea io faccio un esempio solo semplicissimo Io faccio un esempio solo semplicissimo per ragioni didattiche. Per ragioni didattiche, insomma, Il teorema di Pitagora. il teorema di Pitagora, c'è un determinato rapporto tra i cateti e l'ipotenusa del triangolo rettangolo. C'è un determinato rapporto tra i cateti e l'ipotenusa del triangolo rettangolo. Il teorema di Pitagora è valido prima che chiunque si metta a disegnare un triangolo rettangolo e prima che Pitagora nasca e riesca a formulare il teorema di Pitagora. Il teorema di Pitagora è valido prima che chiunque si metta a disegnare un triangolo rettangolo e prima che Pitagora nasca e riesca a formulare il teorema di Pitagora. C'è quel rapporto tra i lati, Grazie a tutti. tra i cateti.