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La vita e opere di Seneca

Seneca è il più illustre esponente della prosa filosofica latina ed è l'unico tragediografo latino di cui si sono conservati drammi integri. Lucio Anneo Seneca nasce a Cordova, in Spagna, attorno al IV a.C. e compie i suoi studi a Roma. Tra il 41 e il 49 d.C. venne esiliato in Corsica dall'imperatore Claudio, con l'accusa di adulterio, con una sorella di Caligola. Con l'ascesa di Nerone, nel 54 d.C., viene nominato consigliere dell'imperatore e rimane a corte fino al 62 d.C., quando decide di ritirarsi a vita privata. Seneca muore suicida nel 65 d.C., per ordine dell'imperatore Nerone, con l'accusa di aver preso parte alla congiura dei Pisoni. Seneca è autore sia di trattati filosofici in prosa, che di opere poetiche. Tra le opere in prosa si possono distinguere tre gruppi, i dialoghi, i trattati e le epistole all'ucilio. I dialoghi espongono alcuni caratteri salienti della filosofia stoica, di cui Seneca è portavoce. In particolare, la riflessione sul tempo, sulle passioni e sull'ideale di vita felice, seguendo la ragione e le virtù. I trattati si occupano invece di filosofia politica, con l'esaltazione della monarchia illuminata, dei benefici, come fondamento della convivenza civile, e dei fenomeni naturali per mostrare che la razionalità divina permea il cosmo. Le Epistole a Lucilio sono invece 124 lettere in 10 libri, dedicate a vari problemi di filosofia morale che prendono spunto da circostanze quotidiane e autobiografiche. in particolare la lotta contro le passioni, la virtù come unico bene, l'importanza dell'ozium e la liberazione dalla paura della morte. Le opere poetiche di Seneca comprendono nove tragedie, pensate per le recitazioni e non per la messa in scena, in cui sono centrali le passioni umane e le loro terribili conseguenze. C'è poi l'opera satirica Apocolo Cuntesis, mista di prosi e versi, in cui Seneca deride con toni feroci l'imperatore Claudio. La filosofia senecana deriva soprattutto dallo stoicismo, la corrente filosofica nata ad Atene alla fine del IV secolo a.C. con Zenone di Cizzico, che sosteneva il dominio sulle passioni attraverso la razionalità e il raggiungimento della beatitudine attraverso l'imperturbabilità dell'anima. Ciò... si poteva ottenere solo vivendo in conformità all'ogos, il principio razionale che governa l'universo. Dello stoicismo, Seneca recepisce soprattutto l'importanza riservata all'ozium, vale a dire la vita contemplativa, dedicata alla ricerca del sommo bene e l'esaltazione della libertà interiore, con l'abbandono delle passioni e delle paure irrazionali. In Seneca, tuttavia, sono presenti anche spunti dalla filosofia epicurea, in particolare l'importanza attribuita alle lettere come strumento di educazione morale e spirituale e l'uso della sentenza, cioè di un'espressione breve e incisiva, per rendere il pensiero penetrante.