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Lezione su Narcisismo e Narciso

Il nostro corso gratuito è www.mesmerism.info Vediamo nel vocabolario narcisismo, narcisismo, la n viene dopo la m, eccola qua, narcisismo, adorazione eccessiva di se stessi. Da Narciso, personaggio mitologico innamorato della propria immagine. Ma chi era in realtà Narciso? Era un ragazzo bellissimo, figlio della ninfa Liriope e del fiume Cefiso. Quando nacque la mamma, la signora Lirio, perché si è un indovino Tiresia Tirei, dimmi una cosa, ma che fortuna avrà mio figlio nella vita? E Tiresia rispose, vivrà finché non conoscerà se stesso Finché non conoscerà se stesso E che significa? E Tiresia precisò, finché non vedrà la propria immagine Figuriamoci la povera Liriope, fu costretta a togliere da casa tutti gli specchi, tutte le superfici riflettenti, non solo i vetri, le lastre d'argento e io per solidarietà adesso voglio togliere anche io questo specchio. A proposito, ma lo sapete com'è che Tiresia diventò indovino? E'un fatto veramente curioso. Zeus ed Hera un giorno litigarono per una cosa abbastanza ridicola. Per chi provasse più piacere a farlo, l'amore se gli uomini o le donne per era provavano più piacere gli uomini per zeus invece provavano più piacere le donne e gridarono come come sempre facevano d'altra parte allora chiamarlo un saggio tiresia perché decidesse lui E Tiresia rispose così, in ogni rapporto d'amore il piacere si divide in dieci parti, di cui nove porzioni spettano alle donne e una sola porzione agli uomini. Figuriamoci, era come ci rimase quando Tiresia le dette torto, per punizione lo rese cieco. E Zeus poi per compensarlo della cecità gli donò la capacità della preveggenza. Torniamo a Narciso, che tipo era Narciso? Beh, adesso non vorrei esagerare, però Narciso era un po'narcisista, nel senso che non amava la compagnia del prossimo, né delle ragazze né dei ragazzi. Tanto è vero che un amico suo, Aminia, si uccise nel vedersi sempre rifiutato. E beh, cosa vi credete, che Narciso ci sia dispiaciuto di questo fatto? Nemmeno per idea, disse, ah si è ucciso, meno male, così non mi scoccia più. Questo era Narciso. E che cosa faceva di bello Narciso dalla mattina alla sera per passare il tempo? In verità niente di molto intellettuale. Lui si sdraiava su di un prato al sole e si guardava. Si guardava le mani... le braccia che belle maniche tengo che belle gambe che te questo facile narcisimo nel frattempo in testa dica vediamo dove sta la testa mi sono perso la testaglia. Ah, eccola qua. In testaglia, sul Monte Olimpo, sede ufficiale degli dei, c'era una ninfa chiacchierona che si chiamava Eco. Come Eco incontrava un'altra dea e subito si metteva a raccontare fatti e pettegolezzi dell'Olimpo. Diceva per esempio, non sai niente, Adone ha scoperto Afrodite insieme a Bute l'Argonauta e gli ha fatto una scena di gelosia. Allora Afrodite ha risposto, giù, Questo è quello che faceva Eco dalla mattina alla sera. Zeus, che era un furbacchione, pensò di approfittare di questo. Questa tendenza che aveva Ego per la chiacchiera e un giorno le disse Ego mi devi fare un piacere, trattieni un pochino mia moglie oggi pomeriggio dalle cose da parlare, trattienela, questo perché? Perché lui se la voleva squagliare per fatti suoi, guardate il disegno questa è Ego che racconta, questa bionda, quella è Hera e quello è Zeus che se la fila E già perché dovete sapere che Zeus, come dire, era un buon farfallone, era uno che correva sempre appresso alle donne, ma qualsiasi tipo di donna, dea, ninfa, signora di buona famiglia, lui quello che acchiappava, acchiappava. E non vi dico, e non vi conto, i trucchi ignobili a cui ricorreva Zeus pur di raggiungere i propri scopi. Una volta lui si era innamorato di una ninfa, Io si chiamava questa ninfa, era per gelosia trasformata in un'inferno. io in una vacca e lui si trasforma in toro un'altra volta lui si trasforma in cigno pur di sedurre l'eta guardate se vi dico bugia qua c'è proprio il quadro guardate qua eccolo qua questo è il cigno che si insinua sull'eta hai visto? ora che cosa succede che l'eta all'inizio quando vede il cigno incomincia a scherzare quanto è bello quanto è bello e scherza e scherza il cigno ne approfittò un'altra volta zeus si innamorò di una linfa che si amava dana e il padre di dana e proprio per evitare che zeus ne approfittasse la chiusi in una cella di bronzo se non che zeus si accorse che attraverso il soffitto della cella si poteva passare perché c'erano delle crepe e allora che cosa pensa si trasforma in pioggia d'oro filtra attraverso il soffitto e va a secondare dana pensate un po Io qui ho un quadro bellissimo di Comer dove si vede appunto Danae e la pioggia d'oro e qui ho un quadro famosissimo di Clint dove si vede appunto Danae e la pioggia d'oro solo che questa volta la pioggia d'oro è diventata una cascata di monete d'oro come per dire che spesso il denaro aiuta a conquistare le donne Ma era, non era scema, si accorse che Eco le dava da parlare per permettere poi a Zeus di fare le sue scappatelle. e allora che fa? Le toglie la parola, si signore, proprio così, la rende muta, vedete? Eira mette una mano sulla bocca di Eco e le dice, maledetta pettegola, da oggi in poi non potrai più parlare, al massimo potrai ripetere le ultime parole che udrai dagli altri. In tutto questo la povera Eco si era innamorata di Narciso, non che lo conoscesse chissà da quanto tempo, l'avevi visto una volta solo, però appena... lo vide, però poi Narciso era bello, lei si innamora di Narciso, solo che Narciso era un osso duro da conquistare, insomma era un singolo, uno a cui non piacevano le donne, piaceva solo se stessa, questa era Narciso, che faceva Narciso? Niente, lui stava sempre su di un prato che si guardava e diceva che bella mani che tengo, ma che bel corpo che tengo, e chi se lo sarebbe lei creduto? Gesù Gesù ma tu guarda che belle gambe che tengo! tecnico, questo diceva Narciso e veniamo al fatto, un giorno mentre Ego stava camminando per un bosco, vide Narciso sdraiato in una natura, il cuore cominciò a battere forte forte, avrebbe voluto dirgli delle cose bellissime, avrebbe voluto dirgli quanto mi piace, quanto ti voglio bene, come vorrei vivere tutta la vita con te, ma come ce lo diceva, quello non poteva parlare, poteva al massimo ripetere l'ultima parola. tutto questo, Narciso si era accorto che c'era qualcuno dietro e allora cominciò a gridare, chi è dietro quel cespuglio? Puglio, rispose Eco, vieni fuori sciagurata, l'ata, rispose Eco, vattene via, hai capito, vattene via, via, ripete Eco e Narciso se ne andò. A quel punto per il gran dolore Eco cominciò a consumarsi e si consumava, si consumava e diventava sempre più piccola, sempre più piccola, sempre più piccola fino a sparire del tutto e di lei restò solo la voce o per meglio dire la capacità di ripetere l'ultima parola che udiva. A voi sarà capitato di sentire l'eco? Ebbene quella è la ninfa che è sparita e che si fa sentire ripetendo le ultime sillabe che voi pronunziate. Gli dei però si indispettirono di questo fatto. In particolare la Dea Nemesi cominciò a gridare Ma chi si crede di essere questo Narciso? Mi ha fatto morire Aminia, un ragazzo dolcissimo, e adesso mi ha distrutto Eco. Ah, bisogna pulirlo. E in un giorno in cui faceva molto caldo gli fece venire una sete, ma una sete tremenda, per cui Narciso fu costretto a trovare uno stagno, un laghetto. Guardate, io qui ho il famoso quadro di Caravaggio dove per l'appunto si vede Narciso. che si china sullo stagno, vedete? Ora, vi ricordate quello che disse Tiresia il giorno in cui nacque Narciso? Vivrà finché non conoscerà se stesso, cioè vivrà finché non vedrà la propria immagine riflessa. Ora io ho qui uno specchio che potrebbe fungermi da laghetto e proverò a rifare quello che fece Narciso quel giorno. Io tendo le mie braccia alle tue e tu alle mie, io ti sorrido e tu mi sorridi, io porgo le mie labbra alle tue e tu le porgi a me. Ma più che bagnarsi il viso e le mani, Narciso non concluse nulla. A questo punto ci sono due versioni. Secondo alcuni, a forza di sporgersi troppo, cadde nell'acqua e saluti a noi, morì annegato, anche perché non sapeva nuotare. Secondo altri invece, angosciato dal fatto che non era riuscito a baciare l'unico essere al mondo che aveva amato, prese un pugnale e si uccise. E mentre la lama del pugnale gli si conficcava nel petto, lui disse mi ammazzo perché non posso abbracciare il mio amore e da lontano si sentì ripetere l'ultima parola amore era eco eco che come sempre ripeteva l'ultima parola Dal sangue di Narciso nacque un fiore, il Narciso, che ha per l'appunto al suo interno delle macchioline rosse. Si racconta che quando Narciso scese negli inferi e fu traghettato da Caronte attraverso lo Stiger, si sia affacciato La barca per vedere la propria immagine riflessa, quella immagine di come si era innamorato. Ma non la vide, è per forza. Lo Stige è il fiume dei morti, un fiume fangoso, torbido, non dà riflessi. Ma Narciso ne fu contento. Disse, meno male, tu non sei morto. Vivi ancora in quel bellissimo lago laggiù, nel bosco dei miei sogni.