Il positivismo è stata una corrente filosofica e culturale molto importante, rilevantissima e anzi dominante soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento. Oggi iniziamo a rivederla da capo perché abbiamo già dedicato vari video a questa corrente vedendo i vari pensatori che ne furono principali esponenti, ma serve un primo riassunto, una prima ricapitolazione. E anzi, divideremo questa ricapitolazione di tutto il positivismo in due parti. Una prima dedicata al primo positivismo, quello soprattutto francese, quello della prima metà dell'Ottocento, e un secondo video dedicato invece al positivismo soprattutto britannico della seconda metà dell'Ottocento. Oggi iniziamo dal primo e tentiamo di fare...
di dire meglio tutto quello che c'è da dire in soli 45 minuti. Ho qui con me un cronometro che sta andando per tenere traccia di quanto ci metto e vorrei parlarvi quindi delle caratteristiche fondamentali del positivismo, introdurvi a questa corrente e poi presentarvi il primo, quello che è considerato forse il fondatore, il padre nobile della corrente, cioè Auguste Comte, filosofo francese, appunto, della prima metà dell'Ottocento. Andiamo a cominciare.
Un sorso di caffè nella solita tazza con la scritta andiamo a cominciare che è la frase d'ordinanza in apertura di ogni video come ci sono da presentare anche loro obbligatoriamente in apertura di ogni video Toporino, Tolstoi, Batman, De Andrè, il mostro peroso e Cuscino, il bottone di 100.000 iscritti e poi qua un altro mostrizzato lo che si intervede l'emissione. spalle, poi ci sono ovviamente anch'io, mi chiamo Ermanno Ferretti, sono un insegnante di storia e filosofia, insegno in un liceo scientifico e da quattro anni superati ormai realizzo ogni giorno video o podcast relativi alla storia, alla filosofia, all'educazione civica e ad argomenti affini che potete trovare qui sul canale, potete trovare su Spotify, in altri luoghi per i podcast, ma servono, vedono quello che mi si dice, per studenti, per universitari, per... persone anche più adulte o pensionati o lavoratori eccetera che hanno voglia di crescere, formarsi, imparare cose nuove soprattutto nell'ambito appunto della storia e della filosofia. All'interno di questo canale ci sono attualmente...
praticamente 1500 video, nel momento in cui registro che non manchino 5 o 6 per arrivare a quota 1500, quindi tanta tanta roba come potete ben capire, ma sono video a volte anche molto dettagliati, ad esempio sulla filosofia del positivismo, la corrente di cui parliamo oggi, in effetti sono diversi video, se voi li sommate tutti assieme vengono credo 4, 5, 6 ore di video su Comte, su George Stuart Mill, su Bentham, su Saint-Simon e su altri pensatori importanti di quest'epoca. Per studiare approfonditamente le superiori sicuramente questi video sono, credo, utili e anche l'università, da quanto mi dite voi stessi tramite i vari contatti che abbiamo, sono molto utili. Però ogni tanto serve anche un riassunto, magari quando si prepara un esame di stato, di maturità, serve un riassunto anche solo alle scuole medie perché a quanto pare qualcuno mi vede anche alle scuole medie, anzi più di qualcuno mi vede anche alle scuole medie e serve qualcosa di un po'più veloce. Allora... Da un po'ho iniziato a fare anche dei video un po'più riassuntivi, che ho chiamato grandi filosofi in un'ora, grandi periodi storici in un'ora o in 45 minuti.
E oggi ne parliamo in un video che durerà, credo, col cronometro qua alla mano, mi sono fatti i tempi, dovrei starci giusto, 45 minuti. 45 minuti per parlarvi di cosa? Per parlarvi del positivismo, come dicevo. Nella premessa, ma soprattutto il primo positivismo, proprio perché il positivismo, la corrente lunga, domina per un secolo decine di pensatori rilevanti, ho deciso, anche solo per presentare i più importanti, di dividere in due questo video. Quindi un primo video sul positivismo francese di...
prima metà dell'Ottocento, quello di oggi, 45 minuti circa, dove parleremo anche poi del positivismo in generale. In un secondo video sul positivismo invece inglese, Bentham, Stuart Mill, Spencer, Darwin, eccetera, quello lo faremo da un'ora, credo, perché sono tanti pensatori di cui parlare. Ma partiamo da quello appunto francese, quello delle origini, prima positivismo.
Intanto, cos'è il positivismo? Diamo un'introduzione di massima, cerchiamo di capire cosa si intende con questa parola. In generale, il positivismo è una corrente filosofica.
filosofica e culturale, ma soprattutto filosofica, che si impone nell'Ottocento, nel XIX secolo, prendendo le mosse, i primi passi, muovendo i primi passi nella prima metà dell'Ottocento, negli anni 20-30 dell'Ottocento, ma diventando filosofia di riferimento del mondo culturale europeo, soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento, dagli anni 50-60-70 e in poi. Perché questo? Perché negli anni 20-30 dell'Ottocento il panorama culturale europeo Non è dominato certo dal positivismo, anzi quei primi filosofi che avanzano idee positiviste vengono visti come personaggi un po'particolari da tenere in disparte, non hanno grande successo. Perché? Perché la scena, ripeto, è dominata da un'altra corrente filosofica, culturale, che è molto diversa dal positivismo, che è il romanticismo.
Il romanticismo è una corrente anche artistica, letteraria, eccetera, che è una sensibilità, potremmo dire così, che domina la scena negli anni 20 e 30 dell'Ottocento in tutta Europa, in Italia, in Germania, in Francia, eccetera, e che... porta avanti ideali molto diversi da quelli positivisti e che quindi finisce per forza di cose per offuscare il positivismo anche in campo filosofico. Il romanticismo filosofico si incarna soprattutto nell'idealismo tedesco, per fare un esempio, Fichte, Schelling, Hegel, poi anche altre diramazioni, Schopenhauer, in parte anche vagamente Kierkegaard, che comunque è un po'un personaggio a moro suo, eccetera. Questo romanticismo filosofico, idealismo soprattutto, non va d'accordo assolutamente col positivismo, quindi il positivismo sicuramente viene molto trascurato, anche se appunto i pari della corrente li troviamo lì, nella prima metà dell'Ottocento.
Passata la metà dell'Ottocento le cose iniziano molto a cambiare perché il romanticismo va in crisi come movimento culturale, movimento di idee, perché soprattutto arrivano grandi novità dal punto di vista scientifico e tecnologico. La metà dell'Ottocento è un momento di svolta importante, si parla in storia di rivoluzione dei trasporti, vi metto un link in descrizione se volete andare ad approfondire, ad esempio arriva il treno, il treno inizia a diffondersi un po'dappertutto, arriverà poi il telegrafo, arrivano un sacco di novità. che permettono di riporre una certa fiducia negli avanzamenti tecnologici e industriali dell'Europa. La rivoluzione industriale che è scoppiata in Inghilterra a fine Settecento inizia a diffondersi anche nel resto d'Europa in questi decenni.
E questo clè... crea un clima di fiducia, di fiducia nel progresso e nella scienza, e questo vedremo che è uno dei cardini effettivamente del positivismo. Quindi il romanticismo, che invece incarnava il sentimento, esaltava la storia, il passato, eccetera, inizia a lasciare un po'più spazio a qualcosa di nuovo.
soprattutto poi nei paesi anglosassoni, in Inghilterra in particolare che sicuramente vede il suo apogeo nella seconda metà dell'Ottocento, diventa potenza egemona in tutto il mondo e la sua filosofia di riferimento, il suo modo di intendere le cose per forza di cose si impone, si diffonde e questo modo di intendere le cose è venato da un forte positivismo perché i principali filosofi della seconda metà dell'ottocento positivisti sono tutti inglesi vi ho citato Bentham, Stuart Mill Spencer Darwin che non è proprio un filosofo ma ha un impatto decisivo su tutta la corrente insomma Il baricentro si sposta dalla Francia all'Inghilterra e la filosofia diventa abbastanza dominante. Questo per dare una panoramica storica, ma quali sono le idee del positivismo? Beh, intanto l'abbiamo un po'già detto, una esaltazione fortissima della scienza, della tecnologia, del progresso.
Nel positivismo, in tutti i filosofi, anche se poi declinato in maniera leggermente diversa, c'è l'idea di fondo che la scienza sia il motore del progresso e che la nostra storia, la nostra civiltà, Viaggi con magari ostacoli, con difficoltà, ma viaggi risolutamente verso il progresso, verso il bene, verso la civilizzazione, una civilizzazione che è portata avanti proprio dalle grandi scoperte scientifiche, dalle grandi scoperte tecnologiche. La scienza nel corso della storia dell'umanità ha cambiato le cose, ha cambiato il nostro modo di vivere e le sta cambiando ancora, la sta cambiando ancora. E questo vuol dire che bisogna capire come funziona la scienza e cercare di rafforzare questo naturale movimento della storia.
La storia va verso il bene e lo fa grazie alle scoperte scientifiche, allora lo scopo dei filosofi, degli uomini di cultura, di chiunque, è quello di rafforzare il ruolo della scienza, di aver fiducia nella scienza e dimostrare come la scienza guida l'umanità. E questo diventa un altro punto fondante del discorso dei positivisti. Visto che la scienza ha ottenuto questi ottimi risultati, in campo fisico, biologico, chimico, eccetera, forse dovremmo imparare la scienza anche negli ambiti che non riteniamo solitamente scientifici.
Ad esempio abbiamo dei campi d'azione che riguardano la politica, la società, la morale, quei campi di solito non sono considerati scientifici, non si applica un metodo scientifico. Ebbene, questi filosofi invece hanno, ognuno a modo suo, ma hanno questo sogno, riuscire a prendere ciò che di buono la scienza ci ha dato, in particolare il metodo scientifico, e traslarlo in un certo senso sulle discipline. solitamente ritenute non scientifiche ad esempio la politica, la sociologia, la società noi abbiamo una politica che va avanti un po'a tentoni spesso, che va avanti a tentativi, non sa bene dove va perché?
perché non abbiamo un metodo perché chiunque fa politica promette cambia, eccetera, in economia E così via, ma va un po'a tentativi, direbbero questi filosofi. Se invece noi avessimo un metodo forte, come quello della fisica, come quello della chimica, come quello della biologia, da applicare in campo economico, in campo sociale, in campo politico, allora non sarebbe più... un andare a tentoni, ma sarebbe un andare con un metodo sperimentale verso un progresso.
Quindi l'ambizione di molti di questi pensatori è proprio questo, prendere il metodo scientifico e iniziare ad applicarlo con qualche correttivo perché non sarà facile. ma iniziare ad applicarlo in campi che non sono scientifici quindi lo vedremo applicato alla società lo vedremo applicato alla morale e così via proprio perché questo metodo scientifico è l'unico metodo che porta a verità la metafisica c'è l'uso per secoli di portarci a verità ma la metafisica non ci porta da nessuna parte, quindi dobbiamo rifiutare di spendere tempo, denaro, fatica, impegno nella metafisica che riguarda cose non conoscibili e dobbiamo invece occuparci di ciò che c'è di concreto nella vita, di ciò che c'è di impegnativo per la nostra esistenza, cioè anche la società, anche la morale, ma in un'ottica scientifica. Quindi ricapitolando, quali sono i punti carini in questo positivismo? Esaltazione della scienza, esaltazione del metodo scientifico come unico metodo di verità, critica forte alla metafisica e a tutte quelle discipline che non usano strutturalmente il metodo scientifico e direi nuovo ruolo della filosofia perché allora a questo punto la filosofia a cosa serve?
la filosofia serve a fare da raccorso tra le varie scienze a cercare di fare questa operazione di passaggio del metodo scientifico dalle discipline scientifiche a quelle ancora non scientifiche ma che potranno magari in futuro diventare scientifiche capite? La filosofia non è quella disciplina che deve studiare Dio, la sostanza e altre cose invisibili. Basta con questo a perdita di tempo per i filosofi positivisti.
Usiamo invece... La filosofia come quella di Ciprina che possa farla tramite tra le varie scienze, tra quelle che già sono scienze e quelle che lo diventeranno presto. In tutto questo uno potrebbe dirmi, beh, ma queste idee non sono del tutto nuove, le abbiamo già viste nell'illuminismo. Un secolo prima, nel settecento, dominava la scena una filosofia che riteneva vere alcune di queste cose che abbiamo detto, verissimo.
Il positivismo può essere visto come un nuovo illuminismo, come un ritorno all'illuminismo, dopo... La negazione del romanticismo che sostiene idee molto diverse. Però ci sono alcune differenze che vale la pena notare.
Sicuramente il positivismo ha come l'illuminismo una certa fiducia nella ragione, una certa fiducia nella scienza, una certa fiducia nel progresso, una forte critica verso la metafisica, il sentimento, eccetera. Una critica anche poi verso la religione, verso la chiesa, verso tutti quegli apparati ormai considerati vecchi e poco scientifici e non scientifici. Però ci sono anche le differenze.
Quali sono le differenze, proprio le principali? Ti dai che la principale... Più rilevante di tutte è questa. L'illuminismo certo esaltava la scienza, certo esaltava anche i progressi della borghesia, del liberalismo, eccetera, ma aveva l'illuminismo uno sguardo tutto sommato critico.
Critico cosa vuol dire? Bisogna ricordarsi cosa diceva Kant, Vimè. Vi metto un link alla playlist su Kant. Kant certo esaltava la ragione, ma metteva la ragione sotto processo.
Se vi ricordate le critiche kantiane, la critica della ragione pura, è una critica, avevamo detto a suo tempo, che la ragione fa a se stessa. Un mettere sotto esame se stesse i propri limiti. L'illuminismo voleva trovare anche i limiti della ragione, i limiti della conoscenza, i limiti della scienza. Infatti Kant non diceva che la fisica risolve tutto.
Diceva che la fisica è valida in un certo ambito. Poneva bene. dei paletti dei limiti ecco questa ricerca costante del limite della critica dell'esame minuzioso tipico dell'illuminismo non c'è più così tanto forte nel positivismo positivismo tende a un'esaltazione a volte non sempre ma a volte a critica della scienza tende ad avere una fiducia più forte nella scienza di quanto non avesse l'illuminismo complici anche i progressi che effettivamente arrivano e quindi troviamo una minore attenzione a questa limitazione a questo atteggiamento critico, a questo mostrare i limiti della scienza.
Si esalta in maniera molto più forte questa scienza. Quindi c'è una tendenza alla dogmatizzazione, si dice così a volte, della scienza. Tant'è vero che alcuni filosofi positivisti, non tutti magari, ma alcuni sì, tendono quasi a cancellare le vecchie fedi, la fede nel Dio, nella religione, nella Chiesa. ma a proporre una fede alternativa, quella nella scienza, come se dobbiamo scartare i vecchi santi religiosi esaltati dalla Chiesa Cattolica e al loro posto mettiamo dei nuovi santi laici, gli scienziati.
Ecco, questo atteggiamento nell'illuminismo non c'era. Forse il precursore o il padre meno noto di questo positivismo, soprattutto francese, fu un nobile che operò all'inizio proprio dell'Ottocento, di nome Claude-Henri de Saint-Simon. Non è considerato sempre il primissimo perché Molti libri si concentrano soprattutto su Auguste Comte, a cui dedicheremo più minuti, però devo fare almeno un cenno a questo Saint-Simon qui fu anche tra l'altro ispiratore di alcune idee di Comte.
Questo Saint-Simon qui fu un nobile francese, famiglia nobile importante, vissuto tra fine Settecento e inizio Ottocento in piena epoca romantica, che però sostene delle idee molto interessanti e innovative. La prima idea, ne cito due almeno, fu quella che la storia sia... Un percorso che tende naturalmente al progresso, all'avanzamento spontaneo, ma che sia contrassegnata da epoche critiche e epoche organiche, le chiama così. Epoche critiche sono quelle epoche in cui arriva un'idea nuova che cambia la prospettiva di quell'epoca, che mette in crisi le idee dominanti dell'epoca precedente e inizia a smuovere molto le cose. Sono epoche di rottura, di frattura.
Dopo queste epoche critiche però... segue sempre a quest'epoca critica e segue sempre un'epoca organica in cui quell'idea che ormai si è imposta ha superato lo scoglio della lotta si impone davvero segna un progresso fortissimo. Le epoche critiche sono epoche di sconquassamenti in cui il progresso si ferma momentaneamente. Le epoche organiche sono quelle in cui invece si marcia risolutamente verso un avanzamento sociale, politico, economico e soprattutto scientifico. Ecco, secondo Saint-Simon, nell'inizio dell'Ottocento si era ormai arrivata un'epoca organica perché una grande rivoluzione scientifica era avvenuta, quella era stata sì un'epoca critica, adesso si è imposta la nuova scienza e la nuova scienza adesso ha tutto il campo per...
guidare l'umanità verso un miglioramento. Certo deve affrontare anche lei delle sfide e la sfida principale non è tanto quella che già si inizia a sentire nell'aria di una lotta tra padroni e operai. In Inghilterra e stai iniziando anche in Francia si è diffusa la rivoluzione industriale e quindi ci inizia ad essere quella conflittualità tra proprietari industriali, borghesi, capitalisti e... operai proletari che chiaramente hanno interessi diversi ecco se simon dice non è vero che ci sono interessi diversi capitalisti operai dovrebbero invece allearsi insieme contro i loro veri nemici e i veri nemici sono i parassiti lui chiama così cioè quelli che non lavorano ma vivono sulle spalle di chi lavora padroni e operai sono tutti lavoratori in un modo diverso ovviamente ma sono tutti lavoratori tutti lavorano con la scienza e la tecnologia per il progresso mentre i nobili gli ecclesiastici i i burocrati, quelli lì sono tutta gente che non lavora, lavora pochissimo e campa sulle spalle dei lavoratori. Quindi quello che propone San Simone è quasi un'alleanza del centro produttivo, padroni e operai, contro quello improduttivo.
San Simone poi muore ovviamente e vediamo però cosa dice Auguste Comte che riparte proprio da qui. E allora vediamo chi fu questo Auguste Comte, diciamo qualcosa anche sulla vita perché è un pensatore importante. Nasce nel 1798 in Francia, dalle parti di Montpellier, e muore nel 1857, quindi vive proprio nella prima metà dell'Ottocento.
Da giovane conosce Saint-Simon, il pensatore che abbiamo appena citato, ne diventa anche collaboratore, ma i due a un certo punto litigano, anche in maniera un po'burrascosa, Comte ha un carattere un po'particolare, e proprio negli anni 20 dell'Ottocento, quando... Insomma, appena diventato adulto, se ne stia a muovere i primi passi nel campo filosofico, Comte ha una crisi nervosa molto grave che lo porta addirittura a essere ricoverato in manicomio per qualche mese, cosa che si faceva più frequentemente di oggi all'epoca, però insomma una situazione un po'problematica dal punto di vista psicologico e sociale. Poi esce da questo manicomio e pubblica nel 1830 quella che è la sua opera più importante, il corso di filosofia positiva, che è così dato. il testo base della filosofia di Comte, ma anche del primo positivismo appunto francese, ispirato in parte da Saint-Simon, ma già lì Comte inizia ad avere anche idee abbastanza autonome, più particolari, più proprie.
Negli anni successivi purtroppo non riesce ad imporre la sua filosofia, come vi ho detto che in questa fase storica il positivismo francese deve fare i conti con altri rivali, che non gli permettono di imporsi più di tanto e soprattutto verso la metà dell'Ottocento inizia ad avere una esaltazione sempre più netta dell'aspetto anche mistico della sua filosofia. Vi dicevo che il positivismo tende a volte a assolutizzare la scienza, addirittura a farlo. La nuova religione.
Ecco, questo lo si vede abbastanza nettamente nell'ultimo comte, perché scrive un catechismo positivista, e riprendendo il termine dalla religione, scrive un calendario positivista dove al posto dei santi cristiani mette i santi laici, mette gli scienziati, eccetera. Insomma, lui stesso si proclama a un certo punto pontefice massimo della nuova scienza. Vabbè, questo è l'ultimo comte.
Però molto interessante invece quello che scrive nel corso di filosofia positiva, dove... letta le basi di quello che è il positivismo, cioè l'idea che la scienza abbia guidato la storia, continua a guidare la storia e possa diventare il modello per tutte le varie discipline che segnano la nostra civiltà, che segnano il nostro progresso. E per arrivare a questo punto lui studia in particolare proprio la storia, guardando il passato capiremo anche il futuro, no?
E guardando il passato si accorge che... tutte le nostre forme di conoscenza, le varie scienze ma non solo le scienze, tendono a passare nel loro percorso storico attraverso quelle che Comte ritiene essere tre tappe, cioè la fisica, la biologia, la chimica eccetera, hanno avuto un percorso storico articolato tutte, magari in fasi diverse, ma tutte in tre tappe che ci sono succedute. Queste tre tappe vengono chiamate da Comte tre stadi.
E lui ritiene di avere individuato, infatti, una legge che lui chiama Leggere i tre stadi. In cosa consiste? Quali sono queste tre tappe, questi tre passaggi, questi tre stadi che ogni scienza deve attraversare?
Lui li chiama così. Il primo lo chiama stadio teologico o fittizio. È il momento in cui, teologico già vi dovrebbe aiutare a ricordare di cosa si tratta, è il momento in cui ogni scienza, prendiamo la fisica, tenta di spiegare un fenomeno non in maniera scientifica come noi facciamo oggi, ma ricorrendo a ad entità divine e soprannaturali, teologico, perché ci ricorre agli dèi. Esempio, prendiamo la fisica delle saette, dei fulmini, dei tuoni.
Se un uomo primitivo vedeva un fulmine in cielo, cosa diceva? Si cercava di capire l'elettrostatica, ovviamente, allora non sapeva niente. Quindi cosa diceva?
Beh, deve essere stato un dio, Zeus o chi per esso, che ha mandato questo fulmine per un qualche motivo, per punirmi, eccetera. Per spiegare un fenomeno fisico ricorreva agli dèi. questo vale per la fisica, vale per la marea, si alza la marea, beh sarà il dio tal'Italia, arrivano le cavallette, beh sarà il dio tal'altro che ce l'ha con me, eccetera.
Ogni fenomeno, il terremoto e così via veniva spiegato in chiave teologica, cioè ricorrendo a divinità. Divinità ovviamente capricciose, ma così si faceva, chiaramente vuol dire ricorrere a dei miti, a delle religioni. per spiegare i fenomeni. Infatti la facoltà dominante di questa prima fase dello stadio teologico, secondo Comte, è l'immaginazione.
Gli uomini usano non ancora una ragione, né speculativa né scientifica, ma usano semplicemente l'immaginazione. Immaginano che dietro a quel fenomeno ci sia un ente, un signore arrabbiato, eccetera, che fa succedere queste cose. Ovviamente tutta questa tentativa di spiegare i fenomeni Però tenta anche non tanto di spiegare le relazioni tra i fenomeni, ma di spiegare quali sono le cause prime di questi fenomeni.
C'è il fulmine, devo capire chi l'ha originato, qual è la causa, ma non solo la causa di quel fulmine in quel momento lì, ma di tutti i fulmini. La causa prima sono gli dèi che sono arrabbiati con me. Quindi ci si pone anche in un'ottica di grandi sistemi, no?
Cioè io se creo un Olimpo di divinità come facevano gli antichi posso spiegare tutti i fenomeni, poi magari appunto gli dèi sono capricciosi eccetera. ma posso spiegare tutti i fenomeni. Dice Comte, questo è tipico di ogni scienza. Ogni scienza parte da qui. La prima spiegazione che tenta di dare è di questo tipo, una spiegazione ovviamente pre-scientifica, non ancora scientifica.
Però tutti ci passano. In fondo, se guardate bene, dice Comte, anche noi esseri umani, nella nostra crescita, passiamo attraverso questa fase. Da bambini siamo teologi in un certo senso. Quando succede qualcosa, diciamo, beh, deve essere stata una forza sovrumana che l'ha fatta succedere.
Crediamo alle favole. crediamo ai miti, crediamo a Babbo Natale, eccetera, crediamo alla magia, come gli uomini primitivi, come chi è ancora nello stadio teologico fittizio. Questo è il primo passaggio, il primo momento, vi dicevo, il primo dei tre stadi. Il secondo momento è lo stadio metafisico o astratto.
Stadio metafisico è il momento in cui io... Vero un fenomeno, ma non lo spiego più con gli dèi, ma lo spiego con la filosofia, provo a spiegarlo con la metafisica. Pensate ad Aristotele, solo per fare un esempio.
Cosa succede quando inizia a muovere i primi passi la filosofia greca? La filosofia greca inizia a dire, beh, non è vero che sono gli dèi capricciosi che fanno succedere le cose, ma sono delle forze che non posso ancora misurare, quantificare, eccetera, forze astratte, forze metafisiche che non posso vedere, non posso... toccare non posso capire del tutto, essenze, sostanze, dottrina dei luoghi naturali, metteteci dentro quello che vi pare, forze che spiegano i fenomeni. Allora qui, come vedete, c'è un passaggio, non c'è più l'immaginazione a rovinare la scena, c'è una forma di razionalità, perché la filosofia usa la ragione. Ma è una razionalità particolare, quella che Comet chiama ragione speculativa.
tipica della filosofia della metafisica, mi pongo delle idee, ci ragiono sopra e cerco di capire come mai avvengono questi fenomeni, trovando in fondo delle leggi, ma leggi invisibili, non matematiche ancora, essenze, regole che non posso toccare ma che ci sono e che penso di aver trovato, ma non è molto vaga per la verità. Ora, questa metafisica comunque ancora non studia. i rapporti tra i vari fenomeni concreti, ma cerca di nuovo di capire le cause prime, cioè di spiegare tutto, di arrivare a una spiegazione globale dell'universo, pensata da Aristotele che dice che ogni cosa che accade nel mondo è perché viaggia verso la perfezione, Dio che è la causa finale, addirittura non solo le cause prime ma anche le cause finali.
Siamo sempre in fondo nell'ottica della teologia, solo che al posto degli dèi abbiamo forze astratte. o guidare le cose. Bene, questa nella nostra vita concreta di ogni essere umano corrisponde a un'altra fase di crescita.
Da bambini abbiamo detto che crediamo alle favole, crediamo ai miti, crediamo a Babbo Natale, da ragazzi iniziamo ad essere filosofi. Diventiamo gente che ragiona, che ragiona e quindi usa la ragione, ma ancora non capisce bene i rapporti tra le cose. Ragiona cercando di capire il senso della vita, ad esempio, cercando di capire i massimi sistemi. Quindi siamo nella fase della metafisica, siamo in questo stadio metafisico da adolescenti.
Poi però si arriva al terzo stadio, che è quello finale ovviamente, che è lo stadio positivo o scientifico. È lo stadio in cui finalmente io non cerco più di spiegare i fenomeni ricorrendo a divinità o a forze astratte, vaghe eccetera, ma... Cerco di spiegare i fenomeni con le leggi della fisica, con le leggi della biologia, con le leggi moderne, cioè con le leggi matematiche che mi dicono se succede questo o succede quest'altro.
Davanti a questo fenomeno la reazione che avviene è questa, la posso scrivere con una legge matematica, la posso misurare, la posso sperimentare, eccetera. Questo è un sapere diverso, è un sapere più maturo, dice Comte, perché si usa sempre la ragione, come nel secondo stadio, però non è più la ragione speculativa che ragiona sui massimi sistemi, è la ragione che ragiona sui massimi sistemi. scientifica è la ragione che quantifica che vuole i numeri che vuole i dati che vuole misurare vuole vedere se tutto torna che vuole valutare che vuole sperimentare è quella ragione che si è imposta con la rivoluzione scientifica che ha messo da parte questa metafisica aristotelica o scolastica in generale e l'ha sostituita con una scienza una scienza verificabile una scienza condivisa dove non conta più come ragioni e cosa vuoi capire dell'universo ma contano i dati i dati cosa hai raccolto cosa hai misurato cosa hai visto in questo caso che so arriva il fulmine nello stadio teologico dico è stato un dio nello stadio metafisico dico beh ci deve essere una legge delle essenze invisibili che regola i fulmini nel terzo caso dico no c'è l'elettricità dovrò misurare la pressione eccetera e posso prevedere o comunque posso dire come mai avvengono i fenomeni ecco in questo stadio Non ci si interessa più dei massimi sistemi. La scienza non vuole spiegare l'universo, la ragione della nostra vita, eccetera. Vuole spiegare le relazioni tra i fatti, quindi studio questo fatto, quest'altro fatto.
Basta con le cause finali, avevamo detto anche con la riduzione scientifica, si invece ha le cause efficienti e i rapporti intermedi. Questo corrisponde nella nostra fase della vita all'età adulta, dice Comte. Quando finalmente diventiamo adulti, diventiamo maturi, e capiamo che erano tutte favolette che ci raccontavamo da bambini e perfino un po'da adolescenti, adesso abbiamo capito come funziona il mondo e cerchiamo di dominare il mondo conoscendone le leggi.
Questa è la legge dei tre stadi, stadio teologico, stadio metafisico e stadio positivo. Vi ho detto che Comte ritiene di averla individuata studiando la storia, la storia delle scienze, poi in realtà dice anche perfino la storia degli stati, eccetera. Però soprattutto la storia delle scienze, perché ci sono alcune scienze che hanno fatto esattamente questo percorso, ci sono passati nello stadio teologico. allo stadio metafisico, allo stadio positivo. Quali scienze?
Beh, ad esempio l'astronomia. L'astronomia è stata forse anzi la prima scienza, dice Comte, ad arrivare allo stadio positivo, a completare il percorso e ci è arrivata con Copernico in fondo, con Kepler o con Galileo, con Newton. Prima c'era la spiegazione metafisica, i pianeti sono mossi dagli dèi, cioè prima scusate quella teologica, i pianeti sono mossi dagli dèi, poi quella metafisica, i pianeti si muovono di orbite circolari perché e sono fatti di etere, quello che diceva Aristotele, quello che diceva Ptolomeo, alla fine sono arrivati Copernico e la rivoluzione astronomica che hanno detto no, i pianeti si muovono così perché ci sono delle forze, la forza di gravità trovata da Newton, eccetera eccetera eccetera, l'Igd di Keplero e così via. Quindi, scienza misurabile.
ragione scientifica e quindi stadio positivo. Quindi l'astronomia rappresenta il modello, ma non è stata l'unica scienza a fare questo percorso, perché subito dopo l'astronomia, quasi in contemporanea, è arrivata la fisica. La fisica, tra l'altro con quasi gli stessi personaggi, Galileo, Newton, anche in questo caso, hanno portato a maturazione anche la fisica e l'hanno fatta arrivare allo stadio positivo.
Terza scienza che ha fatto questo percorso è la chimica. Anche la chimica, magari un po'dopo, nel Settecento, ha fatto questo percorso e è arrivata allo stadio positivo. Quarta disciplina è la biologia.
Anche la biologia, in tempi recenti, dice Comte, ha completato questo discorso, questo percorso. Qui ne abbiamo già quattro scienze. Astronomia, fisica, chimica, biologia. C'è una quinta scienza, secondo Comte, che deve, sta per completare questo percorso, ma non l'ha ancora completato.
Infatti qui sta la chiave di volta della filosofia di Comte. Comte, lui dice che tutte le scienze per essere efficaci devono arrivare allo stadio positivo perché è l'unico stadio che permette davvero il progresso. E però c'è una disciplina che in fondo è anche la più importante di tutte, che questo percorso non l'ha ancora compiuto e questa disciplina si chiama sociologia.
Cosa intende con sociologia Comte? La scienza che studia la società in tutte le sue declinazioni, anche in chiave politica, in chiave economica e c'è in chiave oggi diremmo più propriamente sociale e così via. Noi abbiamo una società che cambia.
nel tempo, ma non sappiamo spiegare quali siano le leggi di questa società, non riusciamo a individuare le leggi. Però, guardate bene, se noi sapessimo trovare le leggi, avremmo risolto tutti i nostri problemi. Infatti noi oggi viviamo, dice Comte all'inizio dell'Ottocento, un'epoca di sconquassi, lui la chiama di anarchia intellettuale, di rivoluzioni, prima metà dell'Ottocento in Francia, un'epoca di costanti rivoluzioni, se vi ricordate, congresso di Vienna, poi i moti del 20, i moti del 30, i moti del 48, sono... Continui in moti popolari di rivolta, proteste, rivoluzioni fallite, riuscite, ecc.
Allora vi lascio magari anche un link a tutto questo in descrizione. Come ti dice, tutta questa lotta, questi anni di vieni, questi alti e bassi della politica derivano dal fatto che noi non sappiamo come funziona la società. Allora, se avessimo delle leggi scientifiche simili a quelle della fisica per capire come funziona la società noi saremmo a posto perché potremmo prevedere le crisi economiche, i cambiamenti eccetera e governarle con la scienza sociale, con la fisica sociale, la chiama così questa sociologia. noi sappiamo come funziona ad esempio il moto del proiettile quindi prima di sparare un proiettile con il nostro cannone sappiamo quanto dobbiamo inclinare il cannone quanto deve essere pesante il proiettile eccetera perché sappiamo dove vogliamo andare a parare se noi avessimo delle leggi altrettanto efficaci in politica potremmo fare delle leggi che misurano l'alzata, la gittata e tutto per riuscire a colpire il nostro, tra virgolette, bersaglio cioè per raggiungere lo scopo che c'eravamo prefissi visto che non abbiamo queste leggi andiamo un po' dicevo anche prima a tentoni allora bisogna portare la sociologia a completare questo percorso lo scopo della filosofia di Comte è proprio questo far arrivare anche la sociologia allo stadio positivo e dice lo farò io questo compito sarò io a fare questo ultimo passo che manca per completare l'opera e sarà la sociologia la più importante di queste scienze perché alla fine la vita in comune è la cosa più importante sapere come si tira un proiettile certo interessante ma ancora più importante sapere come governarci Faccio notare un'ultima cosa, da questa lista di scienze che hanno fatto il percorso mancano tre discipline importanti, la logica, la matematica e la psicologia.
Perché? Per la matematica e la logica la spiegazione è abbastanza simile. La matematica non è una scienza secondo Comte, ma è una scienza.
mai il linguaggio delle scienze, perché la fisica, la chimica, la biologia usano la matematica, un futuro anche la sociologia dovrà usare la matematica, quindi non la mette nel catalogo delle scienze, la lascia fuori anche perché la matematica è sempre stata positiva, non ha mai avuto l'aspetto teologico eccetera. La logica in maniera molto simile, la logica spiega ragionamente, quindi è una sorta di grammatica di ogni scienza e quindi sta fuori dal percorso, la psicologia... che sta iniziando a muovere anche esse i suoi passi, Compton non la ritiene una vera scienza perché deve essere in realtà smembrata.
Quando riguarda i fenomeni interni alla psico-umana allora lì va ricondotta alla biologia soprattutto, o a limite alla chimica. Quando invece riguarda il comportamento degli uomini nei rapporti con gli altri allora lì deve essere studiata dalla sociologia. Quindi una psicologia vera e propria per Compton non esiste, o è biologia o è sociologia. Ma detto questo iniziamo a vedere più in dettaglio cosa si intende con sociologia.
La sociologia deve quindi diventare una scienza. Scienza cosa vuol dire? Scienza per Comte è quella di... Disciplina, in uno stadio positivo ovviamente, che analizza i fenomeni, studia i fenomeni e cerca poi di trarre empiricamente dai fenomeni delle leggi. Il punto focale è sempre trovare leggi, leggi matematiche che permettano la previsione.
Questo è importantissimo per Comte. Il punto forte della fisica non è tanto che studia i fenomeni, è che dopo aver studiato i fenomeni ha ricavato delle leggi e queste leggi ci permettono in un certo senso di prevedere il futuro. Per quanto io so come funziona ad esempio il moto di caduta dei gravi, so che se lascerò cadere un grave in un certo modo cadrà così, a una certa velocità, in un certo tempo, eccetera.
Posso prevedere cosa accadrà quando lascerò il grave, posso prevedere cosa accadrà quando sparerò il proiettile. Allo stesso modo bisogna avere delle leggi valide in sociologia per prevedere cosa accadrà quando varierò una riforma, un cambiamento in economia, in società, eccetera. Per ricavare queste leggi bisogna innanzitutto studiare la società, ma è meglio dividere la sociologia e la disciplina che studia la società in due parti, che Comte chiama statica sociale e dinamica sociale. La statica sociale ha il compito di studiare la società come, in un certo senso, facendo una pausa nella storia.
Mettiamo in stop. in stand by quello che sta accadendo e studiamo come è fatta la società oggi, quali sono le parti della società mostrando i legami tra le varie parti perché Comte è convinto che ad un certo sistema economico corrisponde a un certo sistema politico, una certa religione, certi usi e costumi eccetera, quindi tra le varie parti componenti della società ci sia un legame necessario e quando io studio la società per come è adesso mettendola in pausa posso individuare questi legami e posso quindi quindi conoscerli e formalizzarli in leggi. La dinamica sociale, invece, studia la società nei suoi cambiamenti, nel suo movimento.
nella sua storia e qui è importante il fatto che Comte sottolinea come la storia di ogni società sia una storia necessaria come vi dicevo anche prima c'è l'idea di fondo che la storia va verso il progresso necessariamente vuol dire che la storia non è un insieme casuale di fatti ma ha una direzione chiara che è il progresso, una direzione che prima o poi si realizza allora lo scopo della dinamica sociale è mostrare come il percorso che può sembrare accidentato della storia della civiltà è in realtà un percorso necessario, in cui da A deriva necessariamente B, da B deriva necessariamente C e così via discorrendo. Questo discorso in realtà sembra richiamare aspetti poco positivisti, nel senso che un discorso molto simile l'aveva fatto poco tempo prima anche Hegel. In fondo anche per Hegel la storia è un percorso necessario, è razionale, vi ricordate ciò che era razionale? Diceva Hegel vi lascio un link in descrizione se volete approfondire.
Ebbene, Comte riprende questa idea di forno che poi... era tipica di quell'inizio dell'Ottocento. La storia non è casuale, la storia è una serie di eventi necessari messi in riga, in scala, in sequenza, con la differenza che per Hegel a guidare la storia era la provvidenza, era l'assoluto, era una divinità spirituale.
Per Comte invece a guidare la storia è la scienza. Quindi non c'è quell'aspetto religioso, mistico, ideale dell'idealismo tedesco, c'è un aspetto scientifico, ma... Il meccanismo è simile, il meccanismo è sempre quello di un percorso necessario.
E c'è un'altra similitudine col pensiero di Hegel nei motori della storia. Chi è che porta avanti la storia? A un certo punto Hegel, quasi richiamandosi all'idea degli eroi oveggenti di Hegel, anche qui vi lascio un link in descrizione, tira in ballo gli uomini di Genio, lo richiama così.
Cioè lui dice, la storia va avanti con progressi graduali di solito, però ogni tanto, dice Comte, c'è come uno scatto in avanti, un balzo in avanti. È come se questa... piccola sequenza di piccoli passi a un certo punto avesse un'accelerazione improvvisa per poi ritornare a progredire più lentamente come mai perché ogni tanto arrivano dei geni uomini di disegno in questo senso grandi scienziati che fanno fare dei balzi avanti alla storia personaggi come newton come galileo personaggi di questo erismo ovviamente cosa che richiama la mente quello che è che l'aveva detto appunto riguardo agli eroi oveggenti In ogni caso, ordine come punto focale della statica sociale, qual è l'ordine delle varie parti della società, qual è la legge che li mette insieme, la parola chiave è ordine, nel campo della dinamica sociale invece la parola chiave è progresso.
la storia si muove in avanti ordine e progresso sono le due chiavi di volta della sociologia secondo Comte del positivismo ultima cosa da dire vi ho detto tutto questo studio della società della sociologia deve portare alla formulazione di legge leggi, leggi che permettano la previsione. C'è un motto che diventa il motto di Comte, il motto forse anche di tutto il primo positivismo è scienza donde previsione, previsione donde azione. Cosa vuol dire?
Scienza nel senso di conoscenza e da questa conoscenza io ottengo una previsione. Dalla previsione ottengo l'azione. Scienza donde previsione, previsione donde azione. Dalla previsione ottengo l'azione cosa vuol dire? Che una volta che ho delle leggi che mi permettono di prevedere il futuro, come dicevo prima, posso varare delle riforme.
Ovviamente le leggi devono essere poche. Una scienza è matura, dice Comte, quando... Con poche leggi, con poche formule, riesci a spiegare tanti fenomeni. Quindi bisogna anche cercare di applicare un principio di economia.
Quando io per spiegare fenomeni ho una marea di leggi, leggi lunghe, complesse, eccetera, vuol dire che la scienza è ancora in una fase embrionale. Non è ancora arrivata a maturità, perché una scienza matura ha poche leggi. Con queste leggi dominerò i fenomeni, dominerò il mondo, potrò prevedere e agire e potrò superare quella anarchia intellettuale che invece dominava l'epoca di Comte. Ultima domanda, con queste leggi potrò anche capire il senso dell'universo, la chiave dell'universo, il senso della vita?
Risposta di Comte, no. Perché non ci interessa niente di tutto questo. Quello che ci interessa è il fenomeno, sono i fatti. Questo è quello che esiste. Il resto sono parole al vento, sono parole insensate.
Qui si vede una differenza con l'illuminismo, con Kant. Anche Kant ci diceva che possiamo studiare il fenomeno e possiamo conoscere, ma ci diceva, attenzione, che oltre al fenomeno c'è anche il noumeno, cioè una realtà... profonda delle cose che ci sfugge.
Comte questo numero non lo considera nemmeno, non esiste, esiste solo il fenomeno. Questo per dirvi molto brevemente, in 40 minuti circa, quello che c'è da dire sul positivismo in generale e sull'inizio del positivismo in Francia. Ricapitolando, cos'è questo positivismo?
Una corrente di pensiero che si diffonde, nasce a prima metà dell'Ottocento, che esalta la scienza, esalta la tecnica, esalta il progresso. e cerca di individuare le chiavi di questo progresso, spostandole poi dall'ambito prettamente scientifico, che è stato il motore principale del progresso, all'ambito che attualmente non è considerato scientifico, ma che in futuro dovrà diventare anche esso scientifico. In soldoni di cosa si tratta? Di trovare leggi matematiche per parlare di economia, per parlare di politica, per parlare di sociologia, per parlare della vita concreta. Quando io avrò queste leggi matematiche che mi permettono di gestire...
La vita quotidiana, la vita associata, eccetera, avrò risolto i grandi problemi dell'umanità, problemi che affliggono gli uomini da secoli, e porterò la stessa umanità verso un'epoca di pace, di progresso, un'età dell'oro nuova, grazie alla matematica e grazie alla scienza. Comte, dopo essersi tratto ispirazione da Saint-Simon, pensa di poter fare tutto questo grazie soprattutto alla sociologia, di cui è il padre. Una sociologia scientifica oggi in buona misura esiste. data anche oltre ovviamente le teorie di Comte però parte da lì, comincia da lì e poi avrà tanti altri stimoli, tanti altri apporti nel corso dei secoli, perché ormai sono passati due secoli abbondanti da queste cose. Però sostanzialmente questo è.
Vi ricordo, come sempre, visto che stiamo in chiusura, che in descrizione trovate i titoli che sono compresi qui, in cui ho riviso il video, così potete guardarvi un pezzo o l'altro, e poi trovate soprattutto tutti i video più ampi su questi temi. Questi video che realizzo appunto in 45 minuti un'ora sono dei riassunti per andare veloci per chi ha... già un po'studiato queste cose, vuole ricapitolarle velocemente in testa, ma se volete capirle più in dettaglio, più approfonditamente e anche con i tempi un po'più larghi, in descrizione trovate i video più lunghi su positivismo in generale, su Saint-Simon, su Comte, per poter con tanti esempi in più capire meglio il senso del discorso.
In più in descrizione trovate anche i link a tutti gli altri video che ho citato, ho citato canto, ho citato altre cose, anche di storia, che magari vi possono essere utili per inquadrare tutto questo momento storico. questo fenomeno. Prossimamente come vi dicevo nella premessa faremo un secondo video dedicato invece al positivismo inglese, quello che parte attorno alla metà dell'Ottocento, parleremo di utilitarismo, di Jeremy Bentham, di Darwin e dell'apporto biologico che porta anche lui, di Stuart Mill, di Spencer soprattutto che poi è quello più famoso dell'epoca, però quello sarà un video in un'ora e magari lo troverete suggerito subito dopo questo. Per oggi però ci fermiamo qui. Vi ricordo per chiudere che...
Oltre a tutte le cose che vi ho detto, in descrizione trovate anche i link ai social network se volete rimanere in contatto con me per sapere quando escono i video, varie iniziative, ce ne sono tante anche a breve che verranno presentate, quindi se vi interessano questi argomenti, se gli usate questi video, seguitemi lì sui social network oppure... abbonatevi gratuitamente alla newsletter settimanale sempre lì c'è in descrizione un sito per dove lasciare la vostra email e una mail che mando una volta a settimana che fa il punto dei video, dei podcast di tante altre cose, appunto anche di iniziative interessanti che potrebbero piacervi Infine, sempre in descrizione, vi segnalo anche che c'è il modo per sostenere questo progetto. Se usate questi video, se vi sono utili e se volete che rimangano ovviamente gratuiti come sono sempre stati e che continuino ad uscire, sappiate che il progetto è molto impegnativo, molto impegnativo dal punto di vista del tempo, anche dell'attrezzatura, delle spese per dischi rigidi che ne compro a bizzeffe.
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