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Visita alle Stanze Vaticane e Raffaello

allora ben ritrovati per proseguire la nostra visita in vaticano e soprattutto per visitare uno dei luoghi più alti della produzione artistica rinascimentale uno dei luoghi che sarà poi fondamentale per il prosieguo dello sviluppo della corrente artistica classicista durante il seicento le stanze vaticane e l'opera di raffaello possono essere interpretati un po come la conclusione di questa grande stagione rinascimentale che come abbiamo visto poi tra nell'attività di michelangelo tra la sistina e il giudizio finale sono marcate appunto da questa cesura estremamente drammatica è veramente marcante che il sacco di roma del 1627 in realtà il sacco di roma del 1627 chiaramente non scalfisce il l'attività di raffaello per la semplice ragione che rafael appunto è già deceduto da ben sette anni nel 1520 raffaello muore giovanissimo infatti quest'anno si festeggia il cinquecentenario della morte e alle scuderie del quirinale a roma e in seguito forse la mostra delle scuderie del quirinale è aperta e forse si riuscirà ancora a visitare mentre aspettiamo quella parigina del numero sono pronto occasioni per la celebrazione del cinquecentenario della morte di raffaello quindi la decorazione delle stanze vaticane rappresenta un po l'evoluzione dell'arte di raffaello un'evoluzione che gli sopravvivere perché saranno concluse dal suo dalla sua bottega sua serietà alcuni dei suoi collaboratori più stretti quindi vediamo come negli stessi nello stesso mese stia nell'arco degli stessi anni grazie allo stesso mecenate questo papa straordinario giulio ii della rovere che si era voluto chiamare giulio in onore di giulio cesare quasi proprio a sottolineare la sua posizione di papa guerriero più che intellettuale in realtà poi si ritrova ad essere il grande mecenate rinascimentale che a cui tanto dovrà roma e soprattutto appunto il cantiere vaticano vi ricordo che giulio ii è il committente dei progetti della ristrutturazione della nuova ideazione della basilica di san pietro per mano di bramante che chiaramente sarà un cantiere complesso che come sappiamo poi avrà degli interventi decisamente diversi per mano di michelangelo e poi evidentemente nel futuro poi di bernini ma sarà soprattutto il committente di michelangelo per la sua tomba un altro cantiere estremamente sfortunato che marcherà michelangelo praticamente per tutta la sua vita e soprattutto come abbiamo visto per la decorazione della volta della sistina la decorazione delle stanze vaticane è legata al rifiuto categorico di giulio ii della rovere di abitare nell'appartamento borgia che era appunto l'appartamento che in realtà era una serie di appartamenti che erano stati appunto occupati e abitati da alessandro sesto borgia e dalla sua corte la sua famiglia papà che giulio ii detestava proprio per il suo casato quindi i della rovere e boccia si erano praticamente massacrati e diciamo intralciati in ogni modo e quindi solamente l'idea di abitare degli stessi appartamenti disgustava giulio ii questi questi appartamenti erano in realtà una serie di sale ambienti monumentali che erano stati decorati da uno straordinario ciclo di affreschi di alla fine del quattrocento tra il 1492 e il 1494 quindi non erano diciamo una come dire una soluzione di ripiego erano appartamenti è estremamente estremamente ben decorati ma giulio ii decide proprio di cambiare la residenza la sua residenza e sceglie degli ambienti al secondo piano del palazzo apostolico qui vedete nella piantina nel nell'area settentrionale che ambienti che presentavano già delle decorazioni e quattrocentesche con alcuni pareti affrescate niente meno che da un gruppo di pittori estremamente importanti tra cui piero della francesca gli altri agli altri si possono anche citare benedetto bonfigli andrè del castagno luca signorelli e bartolomeo della gatta allora bisogna sottolineare l'importanza che chi non la francesca ebbe per raffaello conoscete già raffaello conoscete già il personaggio e sapete bene che raffaello ebbe come primo maestro diciamo lui figlio di un pittore dopo il padre che il sanzio padre era pittore si rende abbastanza presto conto del fatto che non può aiutare a sviluppare una carriera per suo figlio visto che da un pittore abbastanza capace e quindi lo affida a perugino in realtà raffaello a come due maestri certamente perugino ma tanto deve al all'insegnamento e allo studio della pittura di piero della francesca da cui soprattutto tra è il modo di relazionare le figure con lo spazio e soprattutto l'uso della luce quindi l'idea di ritrovarsi in ambienti che erano già stati decorati da tali maestri doveva in un certo modo essere un aspetto molto importante per raffaello che vi ricordo era un pittore estremamente giovane aveva circa 25 anni non aveva mai lavorato a roma ma era estremamente cioè era già abbastanza conosciuto soprattutto per i suoi esplora suoi primi successi legati alla fortuna la circolazione della diciamo del successo della pala baglioni che aveva appunto realizzato per la famiglia baglioni a perugia la parte centrale della pala la deposizione si trova nella galleria borghese mentre gli altri parti che dovevano essere appunto rappresentare parti della cornice della pala tra la galleria galleria nazionale dell'umbria a perugia e la pinacoteca vaticana dunque questo questa pala baglioni doveva veramente rappresentare una specie di passaporto una specie di curriculum di presentazione tale che grazie anche all all'intervento di bramante che come raffaello era di urbino il pontefice si interessa a lui come possibile decoratore infatti raffaello diciamo non è la prima scelta in un primo tempo la decorazione di queste stanze fu affidata a un gruppo di artisti tra cui compariva persino il maestro di raffaello perugino il sodoma lorenzo lotto bramantino e baldassarre peruzzi dopo alcuni primi saggi di decorazione il papa non fu non fu contento del risultato e liquido abbastanza velocemente questo gruppo di artisti come vi dicevo raffaello aveva un se non un protettore un amico piuttosto importante alla corte papale che era appunto bramante che come lui era urbinate e che deve avere giocato veramente un ruolo abbastanza chiave nella presentazione dell'introduzione di raffaello presso giulio ii quindi dopo tutto questo questo presentazione e introduzione da parte di bramante e grazie al successo della della pala valioni vascello arriva a roma alla fine del 1508 e nel 1509 è già registrato nei pagamenti quindi abbastanza velocemente il papa gli affida l'intera impresa della decorazione delle stanze e non esita a far distruggere tutta la decorazione precedente come ci ricorda la decorazione precedente contava tra le mani dei differenti artisti a che piero della francesca alla morte di giulio ii nel 1513 l'incarico gli viene confermato da leone decimo medici e il cantiere come vi dicevo fu in realtà poi terminato nel 1524 dai suoi allievi e assistenti sulla base però di una ricchissima produzione grafica che raffaello aveva lasciato quindi un ampissimo una pessima scelta di disegni a tramite i quali raffaella aveva appunto studiato la di share l differenti ipotesi di decorazioni e di scelte iconografiche allora la nostra analisi attraverserà le stanze vaticane a seconda della loro creazione in ordine cronologico quindi partiremo dalla stanza della segnatura quindi qua per poi proseguire con la stanza di eliodoro quindi da b a c è poi la stanza dell'incendio quindi dovremo risalire per terminare a di e toni chiaramente uscire e teoricamente passare attraverso le logge ma questa è un'altra storia allora per darvi un'idea lto più diciamo concreta di quello di cui vi parlerò adesso cerchiamo di fare meraviglie informatiche e andiamo ecco qua proprio nella nelle nelle stanze vaticane dunque entriamo nella prima stanza realizzata da raffaello che è la stanza della segnatura facciamo un rapido uno rapido circolo che vedete questi magici chicchi magnifici pavimenti al lavoro cosmatesco in marmo e poi giusto per darvi un'idea anche della struttura totale della decorazione che non prevede solamente i grandi affreschi parietali ma rivedremo molto importante nelle interpretazioni appunto iconografica la volta in partizioni a ad affresco inserite nelle partizioni architettonica stucco e poi la parte bassa con delle specchiature come si definiscono queste parti decorative limitate in una specie di chiaroscuro che imita commesso solo dei pannelli di bronzo tra delle imitazioni di cornici marmoree allora la stanza della segnatura la stanza della segnatura il nome di segnatura proviene dal più alto al tribunale della santa sede che era definito la al tribunale segnatura grazie e giustizia grazia e della giustizia che era presieduto dal pontefice che si riuniva in questa sala a partire dal pontificato di leone decimo in realtà al tempo di giulio ii questa doveva essere la sede della sua biblioteca e ci dovevano essere degli scaffali che contenevano la biblioteca del papa la biblioteca del papa conteneva dei volumi di teologia di filosofia di poesia e di giurisprudenza e quindi vedremo come l'iconografia di questi affreschi corrisponda punto è la rappresentazione di quello che da un punto di vista della cultura umanistica rappresentava il vero teologico il vero naturale quindi vero teologico la teologia il vero naturale la filosofia il bello la poesia e le altre arti e il diritto la giurisprudenza che corrispondevano al concetto del bene è interessante perché giulio ii che aveva commissionato appunto alla volta della sistina è lo stesso committente appunto di questi affreschi che hanno un concetto iconografico un concetto iconografico praticamente opposto alla cappella sistina se nella cappella sistina il la decorazione si svolge a seconda di uno sviluppo cronologico che va dalla creazione diciamo dei tempi e da parte di dio fino alla sua conclusione quindi un concetto lineare che appunto è definito dall intervento di di dio nella vita umana la decorazione della stanza della segnatura rispecchia piuttosto un concetto precristiano legato alla cultura umanistica di ciclicità ovvero questi concetti legati alla cultura classica sono qui riproposti in chiave diciamo rinascimentale quindi proprio legata a una riscoperta e a una rivisitazione dei concetti antichi quindi il questi concerti del vero del bello del bene sono concetti antichi che sono riproposti all'epoca diciamo cristiana quindi il papa è letto e comunque l'epoca in cui il papa vivere qui e giulio ii vive si presenta come un epoca che fa rinascere in chiave cristiana dei concetti legati all'antichità all'antichità dunque e al sapere dell'antichità allora i soggetti rappresentati negli affreschi alle pareti sono lì vedremo uno a uno la disputa del sacramento la scuola di atene di fronte il parnaso e nell'altra parete gregorio ix che approva le decretali e triboniano all'acea sinistro vicino un posto è possibile non tanto e così si è possibilissimo gregorio ix che approva le decretali e triboniano che consegna le pandette a giustiniano la rappresentazione quindi del diritto canonico e del diritto civile quindi se noi partiamo diciamo dal punto di vista geografico voi noi analizzeremo a partire dal dalla parete ovest per poi quindi partiremo dalla parete ovest di qui per passare di fronte quindi alla parete est per poi andare verso nord dove ci sento che c'è questa parete con il parnaso che è marcata dalla presenza di questa finestra e per poi terminare a sud con l'altra parete aperta dalla finestra la decorazione come vi dicevo è conclusa dalla ricchissima partizione decorativa del soffitto che è decorata appunto con delle personificazioni che sono e delle persone applicazioni più delle rappresentazioni dei quattro elementi e alcuni tutti la differenza è che se i concetti che sono rappresentati nella volta qui sono personificazioni allegoriche gli stessi concetti sono invece rappresentati nelle grandi affreschi delle pareti con delle scene dove i personaggi invece compiono delle azioni dei gesti sono legati tra loro da sguardi e da connessioni in sé sono appunti impegnati in azioni che sono non solo concrete ma particolarmente eloquenti per il concetto che vogliono veicolare cominciamo con la con appunto con l'analisi della disputa del sacramento in realtà volevo solamente prima di iniziare l'analisi volevo anche sottolinearvi fatto ed è abbastanza importante sottolinearlo nel caso di raffaello di questi grandi artisti anche nel caso di michelangelo che il programma iconografico di queste stanze e in particolare quello molto complesso delle prime due stanze nella stanza della segnatura nella stanza di eliodoro questa complessità non può essere come dire responsabilità del solo raffaello probabilmente sono programmi che furono sviluppati dallo stesso pontefice e elaborati da un gruppo di teologi e umanisti di matrice neo platonica tra cui è stato citato anche un agostiniano che raffaello in alcuni documenti definisce molto anziano ma estremamente sapiente che gli era stato affiancato appunto per guidare lui così giovane in delle sottigliezze teologiche che dovevano completamente sorpassarlo e in effetti quello che noi possiamo trarre da questo da questa informazione è il fatto che raffaello dovete pensare pensare comunque sviluppare questo programma iconografico man mano che realizzava la decorazione e questo c è c è testimoniato da una numerosissima serie di disegni preparatori che dimostrano una lunga e meditata elaborazione del progetto decorativo allora se cominciamo guardiamo ancora un'ultima volta la volta dunque siamo nel punto agli inizi e la volta fu la prima ad essere completata alla fine del 1508 e qui vedete bene al centro della volta si può andare non direi che il massimo forse no ancora qua al centro c'è lo stemma papale della rovere con le ghiande del della rovere e ha intorno allo stemma papale ci sono le quattro virtù della teologia della giustizia del 4 e 44 allegorie della teologia della giustizia della filosofia e della poesia che chiaramente si legano agli affreschi che sono sul sulle pareti come il di dicevo cioè appunto una risonanza tra la volta e le pareti e chiaramente c'era una risonanza tra la volta le pareti e probabilmente le scansie della biblioteca che contenevano i libri della biblioteca tra la volte le pareti mi sono anche delle altre rappresentazioni che rappresentano il legame con la teologia la rappresentazione di adamo ed eva in lega in diciamo in legata alla rappresentazione della giustizia la giustizia di salomone legata alla rappresentazione della filosofia la rappresentazione del primo moto è legata alla rappresentazione della poesia la scena mitologica di apollo e marsia quindi si cominciano avere appunto delle corrispondenze tra appunto le figure rappresentate nei tondi e le figure rappresentate nei piccoli rettangoli nelle piccole porzioni rettangolari della volta adesso non so se forse o meglio e bene ma comunque vediamo se riusciamo a recuperare il nostro board point allora facciamo così fosse si vede meglio eccoci dunque la volta come facevo vedere qui almeno un basco liamo in continuazione tra l'altro a destra e sinistra quindi la struttura della volta e cominciamo con l'analisi della disputa del sacramento la disputa del sacramento dunque si è la rappresentazione sulla parete dell'idea della verità ri le tariffe rivelata quindi il vero teologico è una composizione databile al 1509 e anche qui l'idea del titolo è un po fuorviante in realtà la disputa del sacramento la definizione di disputate arriva da un erronea interpretazione settecentesca di un passo vasariano in realtà quello che era presentato nella scena è una discussione animata sul mistero sul mistero cristiano dell'eucarestia in realtà il titolo forse più adatto sarebbe trionfo dell'eucarestia trionfo della chiesa mi preme sottolineare come questi dell'eucarestia su cui poi avremo modo di tornare è particolarmente importante in questo giro di anni sapete che proprio in questi anni arriva a diciamo arrivano al pettine grossi problemi con i teologi protestanti e di qui a qualche anno arriverà il momento della fissione delle tesi di lutero su che poi in realtà e anche qui diciamo la soglia di leggenda ma comunque allo scoppio del problema della riforma protestante e uno dei dibattiti più vili e soprattutto una delle discussione su fondamentali che diciamo dividevano cattolici e protestanti era proprio quella della della dell'eucarestia del del simbolo e della significazione dell'eucaristia in questa rappresentazione abbiamo due registri il registro superiore e che mostra la chiesa trionfante rappresentata dalla dalla trinità lettura verticale quindi dio padre gesù cristo e lo spirito santo accompagnati da maria e san giovanni battista più adamo ed eva tutti con i vangeli qua vedete nel centro o noi tutti che portano ognuno un libro che rappresentano i vangeli a destra sinistra della colomba dello spirito santo più chiaramente alcuni santi abbastanza riconoscibili alcuni abbastanza riconoscibili dai loro attributi altri e più generici e tre angeli a destra ea sinistra è appunto una specie di costruzione di un piano semicircolare rappresentato da una strato di nubi da cui appaiono cherubini e tera angeli volanti stessa cosa un secondo piano delle delle sfere angeli che all'interno del quale appare in un cielo dorato il padreterno e devo farvi notare che tutte le parti diciamo dorate sono dorate su pastiglia quindi sono tridimensionali quindi la l'incidenza della luce è particolarmente vibrante nel questa separazione un po verticale che comprende il dio padre benedicente con la sfera moon di gesù cristo la colomba dello spirito santo sipro se si prosegue per scendere nella diciamo nella parte che rappresenta la parte terrestre quindi quella dell'as della chiesa militante in cui a destra ea sinistra dell'altare con l'ostensorio che è rappresentato appunto al diciamo con all'interno la l'ostia sono rappresentati i teologi dottori pontifici letterate invece nati della chiesa eccetera la a sinistra possiamo già riconoscere alcuni personaggi che raffaello rappresenta sotto i tratti di appunto di personalità sue contemporanee a sinistra abbiamo bramante che equa raffigurato con questo libro in mano francesco maria della rovere il nipote di giulio ii questo giovane nipote a cui raffaello doveva insieme a bramante forse l'invito a roma giulio ii chiaramente qua con le fattezze sembiante sembianze di san gregorio magno accompagnato da san girolamo che qui vedete caratterizzato appunto dalla sua traduzione biblica e il beato angelico che probabilmente che a questo qui a sinistra a destra invece avete sant'ambrogio dunque i grandi santi vescovi sant'ambrogio sant'agostino poi c'è san tommaso innocenzo iii san bonaventura dunque qui è dunque in 100 terzo san bonaventura e sisto iv dietro abbiamo dante è ancora dietro in questo adesso probabilmente li avevo messo qualche qualche dettaglio allora qua per mostrarvi la preparazione grafica per tutte queste scene quindi scusate interrompo un attimo il discorso che riprendiamo subito quindi questi disegni particolarmente definiti che rappresentano stadi diversi poi della decorazione quindi possiamo seguire grazie all'analisi di questa abbondantissima produzione grafica la devoluzione anche dello stile raffaele sco che da una composizione molto più diciamo scarna arriva a rendere più complesso insieme allora qui se vogliamo riprendere un attimo dunque la chiesa trionfante al di sopra vediamo in dettaglio il dettaglio come vi dicevo dell'utilizzo della della pastiglia e vedete questi piccoli fori sono appunto dei fori che sono stati fatti nella preparazione adesso prima di apporre la in realtà poi ha anche dopo ma di apporre la foglia d'oro in modo da movimentare la superficie quindi fare in modo che la luce patta sulla superficie in maniera irregolare e produca un effetto luministico molto più interessante ecco appunto la parte inferiore come vi dicevo in cui se ricominciamo l'analisi a destra si possono identificare sant'ambrogio sant'agostino san tommaso innocenzo iii quindi siamo al primo papa san bonaventura assisto quarto dietro a sisto iv dante che chiaramente molto ben riconoscibile e in questo personaggio seminascosto dietro che dovrebbe essere interpretato come un ritratto di savonarola allora se qui vogliamo riprendere dunque abbiamo bramante che mostra questo progetto probabilmente potrebbe essere il progetto appunto della fabbrica di san pietro e qui vediamo proprio un cantiere che si sta alzando proprio dietro di lui e che ecco qui invece nella parte destra abbiamo tutti i personaggi quindi abbiamo dante qui vedete appunto la rappresentazione di probabilmente di savonarola questa idea di la rappresentazione di savonarola potrebbe essere un allusione anti borgia in realtà savonarola appunto era stato era stato condannato dal papà alessandro sesto borgia e quindi probabilmente potrebbe essere una specie di così si inserzione di di savonarola all'interno della chiesa per mano del successore dell'odiato alessandro testo la rappresentazione è anche molto interessante per questo dettaglio di questa pietra angolare che è probabilmente un altro allusione che fa diciamo a controcanto della parte sinistra della ricostruzione della basilica vaticana che appunto in quegli anni era stata affidata a bramante vorrei tornare un attimo indietro per analizzare la struttura al punto di vista strutturale la composizione qui vediamo scusate il primo diciamo la prime fasi del progetto decorativo delle stanze di raffaello sono caratterizzate lo vedremo anche negli altri affreschi da una struttura estremamente bilanciata estremamente studiata in cui domina la centralità no qui vedete appunto una specie di succedersi di figure sfere figure e rotonde quindi questa specie di grande aureola che riunisce gesù cristo con la madonna e san giovanni battista la l'aureola dello spirito santo e queste tre forme concentriche che diciamo sono in linea per terminare con il cerchio del dello stand sorio questa ciclicità diciamo questo forma sferica è sottolineata appunto anche da tre strati diciamo dalle tre registri di lettura che sono appunto la sfera celeste con dio padre la seconda sfera celeste con la diciamo con la dignità che ha partecipato all'umanità e all'umanità stessa e vedete che a seconda del diciamo dello strato in cui si è i personaggi si muovono sempre di più se si scende sempre di meno se si sale diciamo dalla sfera celeste che è perfettamente calma cioè perfettamente pacificata di dio padre con gli angeli si passa attraverso una minima movimentazione della parte celeste mediana a una movimentazione book più accesa soprattutto di gesti e qui vedete appunto l'idea di disputa di dimostrazione della della chiesa militante che è chiaramente legata alle due sere superiori ma che comunque rimane diciamo in tranquilla proprio perché legata ancora alla vita umana questa idea di diciamo cerchi è legata anche all'idea appunto di questa specie di struttura a cerchi concentrici con al suo interno chiaramente la rappresentazione del dello spirito santo è però completata da una struttura fortemente prospettica in cui l'ostia rappresenta il punto di fuga prospettico e attraverso appunto anche sottolineato da queste due bande di personaggi e dalla struttura della pavimentazione e chiaramente anche da il resto della composizione che aiuta l'attenzione dello spettatore a convergere la propria attenzione appunto tra l'ostia e la rappresentazione dello spirito santo quindi tra questa immobilità superiore questa animazione inferiore possiamo riconoscere questa raffigurazione in modo strutturale e iconografico di i principi basilari della filosofia neoplatonica che tanto appunto dovevano aver investito e caratterizzato la discussione sul programma iconografico delle stanze raffaello per avere per essere un pittore di 25 anni con una scarsissima esperienza i cantieri così grandi quindi dovete immaginare anche la velocità a cui si doveva diciamo proseguire quindi chiaramente raffaello non è questo gigante come michelangelo che in effetti aveva pochi anni di più quando aveva affrontato la volta della sistina ma comunque erano anche momenti diversi perché come siamo negli stessi anni perché in realtà michelangelo nel 1508 comincia la sistina ma erano personalità molto diverse erano anche età diverse raffaello aveva praticamente quasi dieci anni di meno e chiaramente aveva anche un'esperienza dal punto di vista di gestire in questo genere di grandi cantieri abbastanza abbastanza abbastanza diversa da quella che era il modo di procedere di di michelangelo e vedremo appunto come nelle stanze raffaello diventa dal punto di vista anche dell'analisi del profilo dell'artista del rinascimento un modello allora proseguiamo se non abbiamo altri dettagli aveva il ritratto di dante purtroppo un po offuscato da una grossa crepa che lo attraversa ecco no una cosa interessante che vi volevo fare vedere era il la presenza di alcuni graffiti soprattutto significativi soprattutto nel caso di questa rappresentazione che furono incisi dalle soldatesche lanzichenecche durante il sacco di roma quindi dai soldati tedeschi assoldati da da carlo quinto quindi dei mercenari assoldati da quando quinto che furono coloro che invasero misero a stacco roma nel 1527 forse vi ricorderete che vi avevo raccontato l'episodio di del papa che fugge attraverso il passaggio dunque di clemente vii che fugge attraverso il passaggio segreto tra appartamenti vaticani e castel sant'angelo e quindi lanzi invadono gli appartamenti vaticani e ci si accampano praticamente accendendo fa loro anche per per riscaldarsi ma comunque diciamo distruggendo imbrattando fracassando e che dir si voglia e soprattutto si divertono a incidere come degli rispettosi turisti contemporanei ma anche meno contemporanei perché a roma di graffiti se ne hanno da una chance dall epoca romana in poi il loro loro spesso i loro nomi ma in questo caso particolarmente significativo il nome di lutero quindi se ritorniamo un attimo indietro qui vedete il dettaglio qui c'è un grosso libro che sono chiaramente i libri di teologia la verità teologica trasmessa dagli iscritti e appunto su uno di questi grossi volumi un lancio ha inciso il proprio nome e poco sotto proprio vedete quella il dettaglio il nome di lutero ora passiamo in alla parte opposta della rappresentazione della stanza della sede della disputa del sacramento abbiamo sempre nella stanza della segnatura la scuola di atene e dunque dopo la verità razionale abbiamo qui dunque la scusa sul lato e dopo la verità rivelata ad una vita teologica rappresentata dalla disputa del sacramento abbiamo qui la verità razionale io però avevo messo una rappresentazione che mi serviva eccolo qua dal punto di vista proprio dell'organizzazione quindi vedete abbiamo analizzato la disputa del sacramento che nella volta rappresa corrisponde alla rappresentazione della teologia quindi dell'allegoria della teologia associata la rappresentazione di adamo ed eva adesso passiamo ad analizzare la scuola di atene e che corrisponde alla rappresentazione allegorica della filosofia e corrisponde anche alla rappresentazione del primo moto il primo noto è interessante perché chiaramente la rappresentazione della struttura celeste e di è rappresentata la disposizione delle stelle nel momento delle stelle nel cielo di roma nel momento dell'elezione di giulio ii al trono o anti cicale poi avremmo visto che già stiamo qua la rappresentazione del parnaso che corrisponde appunto al tondo dove rappresentata la poesia e la scena mitologica del diciamo della gara tra poi le marcie a per terminare con la rappresenta della virtù e della legge con la rappresentazione allegorica della giustizia è la raffigurazione del giudizio il salmone dunque torniamo al nostro il nostro powerpoint alla nostra eccolo qua e quindi andiamo ad analizzare uno degli affreschi e delle rappresentazioni forse più più note del rinascimento italiano che è la scuola di atene la scuola di atene che è databile tra il 1500 9 al 1511 è un po come dire la coda se mi permettete la rappresentazione la dea di cui diciamo rappresenta la coda di una testa che invece rappresentata da l'affresco dell'ultima cena di leonardo a milano la coda nel senso che questi due grandi rappresentazioni questi diritti un po della storia dell'arte del rinascimento il cenacolo leonardesco e la scuola di atene di raffaello rappresentano un po il migliori esempi dell'arte rinascimentale classica e della gestione di un gruppo di figure all'interno di un'architettura e quindi la loro articolazione di gruppi di figure all'interno appunto di un architettura classica quindi questa idea un po riassunta da l'uomo vitruviano di leonardo che la misura della umana cioè la dimensione umana può essere misura e corrispondenza dell'architettura e chiaramente per traslato del mondo quindi questa celebrazione della scuola di atene come vedrete dei personaggi che rappresentano arti e scienze inserite in questa meravigliosa scatola prospettica architettonica raggiunge un po il termine di questa che era questa ricerca della del ruolo umano all'interno del filosofia si sa anche dei concetti della filosofia neoplatonica appunto per misurare questo rapporto tra l'uomo il mondo e chiaramente la divinità anche la scuola di atene in realtà è un titolo che è stato imposto a questa composizione molto più tardi ha un titolo settecentesco in realtà rappresenta appunto una specie di trionfo della verità razionale cioè della verità che si può trarre dalla dalla natura è il la composizione è rappresenta un gruppo di filosofi ed i matematici dell'antichità rappresentati all'interno di un edificio classico che è rappresentato in perfetta prospettiva al centro vi è la rappresentazione dei due profili massimi dei filosofi che tanto caratterizzano la filosofia rinascimentale quindi platone e aristotele e attorno a loro si organizza un gruppo centrale di personaggi a sinistra dei pensatori interessati diciamo alla conoscenza mia della natura e a destra dei fenomeni terrestri e celesti con alcuni scientifici come come matematici quindi qua forse più un gruppo anche se molto più complesso arrivare a stabilire con precisione un'interpretazione diciamo più degli enti richie e qui più dei matematici dunque la l'idea della rappresentazione generale quella della facoltà dell'anima di conoscere il vero attraverso la scienza e la filosofia e quindi l'idea dello dello sforzo verso la conoscenza che caratterizza che caratterizza la fase diciamo della storia umana prima dell'avvento del cristianesimo è diventato il la scuola di atene è diventata una specie di manifesto della concezione antropocentrica dell uomo rinascimentale in linea di continuità tra l'antichità classica e il cristianesimo come vi dicevo questa idea del tempo circolare fa sì che in una stanza di un papà cristiano si possono rappresentare le correnti filosofiche dell'antichità che in un certo modo pongono le basi e creano una linea di continuità con il sapere di sapere diciamo contemporaneo l'architettura è chiaramente un allusione alla basilica di massenzio ma certamente anche un allusione al progetto contemporaneo di bramante per san pietro sulla sinistra e sulla destra vi sono delle strade le finte stato e inserite in delle nicchie che rappresentano a sinistra apollo ea destra minerva con al di sotto delle scene simboliche che si rifanno alla simbologia appunto delle due divinità quindi il controllo delle passioni dal punto di vista di apollo e la conoscenza dal punto di vista di minerva la costruzione della scena è basata su una strettissima diciamo impianto prospettico e chiaramente vi ricordo che raffaello veniva da urbino che era diciamo uno delle piazze forti della prospettiva se li ricordate un po kitsch c'era urbino nel quattrocento non so se avete visto oltre ai ritratti di piero della francesca sapete bene che il duca di urbino era non solo un uomo appassionato di di scienze di lettere e il proprietario di un meraviglioso studiolo ma anche il committente delle tre rappresentazioni delle città ideali che appunto rappresentavano un po un esercizio di prospettiva nella scuola di atene ci sono 58 figure che sono quasi tutti o gran parte riconoscibili come effigi di artisti contemporanei raffaello compreso quindi rappresenta una sorta di celebrazione dei moderni come vi dicevo al centro sono rappresentati platone e aristotele che rappresentano anche un core jeans sono rappresentati in corrispondenza del punto di fuga della dell'intera composizione e rappresentano e la loro vicinanza e punto questa idea anche di sintesi rappresentata dal punto di fuga la concimazione delle due principali filosofi del rinascimento lungo evidentemente platone il neoplatonismo rinascimentale e soprattutto di piccolo della mirandola e l'aristotelismo rappresentato dal maestro stesso quindi da aristotele platone è rappresentato con in mano il timeo libro del timeo che è chiaramente un libro il cui soggetto appunto il bene è rappresentato secondo i tratti molto probabilmente di nick di parlo di leonardo mentre aristotele che ha in mano l'etica nicomachea che il libro di aristotele che tratta della natura del mondo sensibile è probabilmente ritratto con i con il viso di bastiano da sangallo questi due personaggi centrali creano una specie di moto ascensionale discensionale se vogliamo se vogliamo dire da un punto di vista concettuale se platone indica l'alto quindi una specie di una indicazione dell'idea appunto del mondo delle idee quindi alla realtà dalla realtà naturale passare attraverso una filosofia a una realtà più ideale è il gesto di aristotele è il gesto opposto quindi si passa da una realtà ideale alla realtà naturale quindi questi concetti anche molto complessi queste allusioni al funzionamento e al meccanismo del punto della conoscenza tramite queste due diverse scuole filosofiche espresso da raffaello con dei gesti che sono semplici ma estremamente eloquenti questa centralità di platone di aristotele e mette un po in disparte la filosofia socratica è infatti ritroviamo socrate qui un po a sinistra socrate è in dialogo con alcuni giovani tra cui probabilmente anzi sicuramente al ciad e forse alessandro magno poi troviamo ancora più a sinistra zenone probabilmente epicuro con la sua corona di pampini di vite averroè con il turbante boezio o il periodo che bisogna dire che le interpretazioni sono piuttosto piuttosto numerose e non tutte chiarissime e certissime ma soprattutto in certamente il la rappresentazione di pitagora in primo piano con la la dimostrazione del suo teorema e poi questo personaggio che abbiamo già visto nell'analisi del del gotha della sistina che rappresenta probabilmente il filosofo eraclito in cui raffaello ha rappresentato sotto le cui sotto che i tratti raffaello ha rappresentato michelangelo tra questi personaggi vi è anche questo personaggio abbigliato di bianco che è stato identificato in francesco maria della rovere sempre questo nipote del papa che aveva questo legame stretto con raffaello che però di rari si può soprattutto interpretare come simbolo del principio greco della kahlo ragazzi a cioè del kalòs kai agathòs cioè della bellezza e della virtù quindi del della sintesi diciamo rappresentata come allegoria umana del bello del buono e del vero quindi dei concetti rappresentati nella nella stanza se passiamo alla parte destra abbiamo pluchino rappresentato sotto athena diogene qui un po stravaccato su le scale con la sua ciotola un gruppo qua a destra in cui abbiamo euclide archimede che sta dimostrando anche qua il suo teorema quindi dei personaggi più legati alla matematica e qui con questi due globi in mano tolomeo e probabilmente zoroastro tra questi personaggi appare qua qui anche qua andiamo a vedere i dettagli quindi con i dettagli della dell'architettura i dettagli che come dimentico sempre di aver messo un sacco di dettagli che poi vi faccio vedere dopo ma comunque mi vedete il timeo el etica nicomachea tra le sotto le braccia di rispettivamente platone e aristotele quali è anche il dettaglio più grande socrate in discussione con quello che è probabilmente alessandro magno ecco qui invece avete averroè con il turbante che pitagora comunque è appunto eraclito e quivi vi faccio vedere il cartone preparatorio della scuola di atene dell'ambrosiana dove appunto il personaggio di eraclito non c'era e quindi si pensa sia stato aggiunto in omaggio appunto al michelangelo che a pochi metri da raffaello stava sudando le sue fatiche sulla volta della sistina quindi questi ideali dei due maggiori artisti del rinascimento che insomma si devono incontrare nei corridoi e che essersi sicuramente non sono conosciuti ma anche parlati l'appunto la rappresentazione di questa omaggio a michelangelo è particolarmente toccante e poi questa rappresentazione di francesco maria della rovere o la rappresentazione insomma del del bello e del bravo e del vero e poi qua avete diogene con la sua ciotola e la parte destra quindi con euclideo archimede nelle fattezze di bramante con il suo teorema qui tutta lo meo e probabilmente zoroastro equa chiaramente vedete apparire l'autoritratto di raffaello accanto probabilmente a un altro pittore che il sodoma e questo autoritratto di raffaello è particolarmente interessante dall'idea di testimoniare la sua presenza tra questi grandi moderni quindi già in qualche modo tracciare la sua strada verso il verso a punto una una posizione particolarmente significativa all'interno di questo assembramento estremamente incredibile di artisti e di sapienti proseguiamo con l'altra parete le pareti diciamo bucate dalle finestre interrotte appunto da queste finestre e la soluzione compositiva della della parete è data dalle inserzioni appunto della decorazione sulla parte superiore che è creata appunto da una specie di tripartizione da una parte alta e da due parti laterali a cui sono stati aggiunti due parti monocrome per riempire di due peduncoli a destra sinistra della finestra il parnaso e adattabile dal civ 1510 1511 e rappresenta appunto il monte parnaso e la dimora delle muse sulla sommità del quale nei pressi della fonte castalia atollo era presentato mentre suona circondato dalle dalle muse quindi l'apollon musagète e come si definisce la vita del numero guida delle muse e ai suoi lati a camilo te la poesia epica e errato la poesia amorosa dietro alle due muse vi sono le altre disposte in questo modo italia clio euterpe a sinistra e capolinea melpomene per sicure e urania a destra ora apollo musagete è un po il l'allegoria la rappresentazione del principio ordinatore del cosmo ora voi sapete che fin dal medioevo si interpretava una corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo quindi tra cosmo diciamo terrestre e cosmo che riguardava l'universo con delle corrispondenze queste corrispondenze avevano edita evidentemente un allegoria queste corrispondenze erano rappresentate in maniera allegorica attraverso della figura delle muse che non rappresentavano solamente delle attività artistiche ma anche anche ognuna una corrispondenza con un pianeta quindi se apollo è il principio ordinatore delle cose in un certo senso una allegoria della della divinità ogni musa rappresenta anche un pianeta quindi questa rappresentazione un po del del moto degli astri è rappresentata dalla presenza appunto del ciclo di apollo e delle muse in questo caso calliope rappresenta mercurio talia la terra clio la luna è un tempo e giove era marte polimi a saturno melpomene il sole per sicure ricordo e urania che è la musa della dell'astronomia rappresenta direttamente dio ora bisogna anche forse ricordarvi perché giustamente non lo sapete a memoria e devo dire non ricordo mai manco io a che cosa corrispondono differenti muse allora calliope è la musa della poesia epica e quindi come vi dicevo corrispondente alte del pianeta mercurio talia della commedia e della terra che io della storia corrispondente alla luna interne alla musica corrispondente al pianeta giove e ratto della poesia amorosa corrispondente del pianeta marte polinia di saturno e della musa della retorica nel po mn usa della tragedia corrisponde al sole per sicure è la musa della danza è quella che non mi ricordo e urania appunto è la musa dell'astronomia e corrisponde a dio quindi l'idea di questa organizzazione in cui ci sono dio con di dio sole con i pianeti intorno a quel lungo la gente sta suonando ed è interessante perché suona uno strumento moderno ovvero una viola d'abbraccio che è uno strumento appunto inventato è messo a punto nel rinascimento e sappiamo che giulio ii era un appassionato di musica e soprattutto un suonatore lui stesso musicista lui stesso e quindi chiaramente è un omaggio o anche diretto al papa il gruppo di apollo è apollo e le muse è organizzato con due comode laterali a sinistra destra di 18 poeti divisi in più gruppi e concatenati tra loro gesti con gesti e sguardi a formare anche qui una sorta di mezza luna con le due punte verso il basso la mezzaluna continua che avvolge lo spettatore che quasi ci comprende nel nello spazio qui vediamo se riesco a già a trovarvi i dettagli allora evidentemente le muse sarebbero riconoscibili alcune non tutte dai loro attributi e la rappresentazione che raffaello né da tratta dagli esempi che si potevano ritrovare soprattutto sui sarcofagi ma anche nella scultura antica in realtà già dall'antichità c'erano nei veri e propri gruppi scultorei delle sette muse di apollo soprattutto in età classica ed ellenistica che avevano appunto sviluppato un iconografia abbastanza fissa delle posizioni e degli oggetti che accompagnavano delle muse quindi se le muse sono diciamo anno l'iconografia abbastanza classiche invece abbiamo più difficoltà a interpretare quando non abbiamo proprio dei ritratti che possono aiutarci il gruppo dei poeti allora a sinistra abbiamo sicuramente petrarca che è riconoscibile questo personaggio lo conosciamo dai ritratti poi probabilmente anacreonte saf certamente perché porta e sono un iscritto sul cartiglio se andiamo avanti riconosciamo evidentemente dante e virgilio davanti ai quali omero ceco che vedete che con lo sguardo rivolto in alto e poi c'era probabilmente spazio vicino a virgilio e invece da destra dall'alto verso il basso abbiamo probabilmente baldassar castiglione boccaccio anche qua ci aiuta dei ritratti scusate tibullo certamente l'ariosto properzio ovidio oppure sannazzaro e orazio insomma alcuni invece fanno i nomi di poliziano di lembo insomma un di vittoria colonna forse questo personaggio dei personaggi che fanno risuonare nomi di poeti artistici e artisti del nome di poeti e letterati classici o contemporanei e in effetti qui ritroviamo di nuovo il ritratto gigante per terminare con la stanza della segnatura abbiamo la rappresentazione sull'altro lato diciamo aperto dalla finestra che è quella della della virtù e della legge che è databile al 1511 e deve essere anche esatto dall'ultima affresco essere completato nella stanza qui la parte diciamo strutturare la più complessa perché avevamo abbiamo davanti a un'altra apertura al centro della parete sud e raffaello diciamo risolve la questione con una finta intelata intelaiatura architettonica che vedete qua che divide la parete in tre zone la zona superiore in cui ci sono le tre virtù cioè la fortezza rappresentata con il ramo di rovere e anche qua della rovere un'allusione chiaramente alle armi del papa giulio ii la prudenza come vedete con questa maschera dietro la testa quindi che guarda al futuro e al passato a destra a sinistra dietro e davanti e la temperanza con il freno in mano la giustizia che sarebbe la quarta virtù cardinale è la più importante ma è rappresentata chiaramente nella volta come abbiamo visto è appunto secondo la l'ordine gerarchico che era anche è stato stabilito da dalla teologia la giustizia punto è tra le virtù la la più importante se scendiamo nelle due scene laterali allora quante il dettaglio del virtù abbiamo a sinistra triboniano che consegna le pandette a giustiniano che rappresenta il diritto civile e a destra gregorio ix che approva le decretali che rappresenta la scena rappresenta appunto il diritto canonico ovviamente il la rappresentazione di gregorio ix è un ritratto di giulio ii con a sinistra giovanni de medici che è il futuro leone decimo e a destra giuliano de medici che è il futuro clemente vii affiancato probabilmente da alessandro farnese che il futuro paolo iii quindi praticamente in sola rappresentazione abbiamo quattro papi cioè chiaramente raffaello questo non poteva ancora prevederlo ma diciamo 4 al prezzo di uno direi che è un bel colpo la rappresentazione di leone di giulio ii con la barba ci aiuta a datare questo affresco a dopo dopo il 1511 perché giulio ii che aveva preso una notevole batosta dagli eserciti francesi aveva fatto voto di non tagliarsi la barba finché non avrebbe liberato fosse riuscito a liberare l'italia dagli eserciti stranieri quindi diciamo che probabilmente è l'ultima fresco essere stato completato allora io adesso forse mi interrotto perché non vorrei che questi audio diventassero lunghissimi quindi li riprendo con l'ast con l'analisi delle stanze successive in un secondo audio