Rosa Rosa Rose, un podcast di questioni sulle lingue classiche, preparato e raccontato da me Alessandro Conti. La linguistica acquisizionale e le lingue classiche. Ciao amiche, ciao amici, ci troviamo qui oggi alla penultima delle puntate di questa prima stagione, forse ultima, chissà se ce ne sarà un'altra, vediamo come riuscirò a trovare nuove cose da dire, quale sarà la risposta, eccetera. Ad ogni modo questa penultima puntata è forse tra le più interessanti per chi non sappia nulla di linguistica acquisizionale proprio perché mette in campo tutta una serie di considerazioni scientifiche mi verrebbe.
Sarebbe da dire proprio perché prese dallo studio scientifico della acquisizione linguistica, una branca della linguistica applicata di recente sviluppo, intendo gli ultimi circa 50 anni. Dunque questo podcast è la terza o quarta registrazione che tento dello stesso argomento, le altre erano andate lunghissime, addirittura la seconda versione era quasi di un'ora e invece cerco qui di tagliare e ridurre al massimo concentrandoci sulle lettere classiche. Perché ci sarebbe proprio da fare un...
lungo discorso sulla linguistica acquisizionale cosa sia da quali studi nasca quali siano le teorie principali eccetera tuttavia non intendo farlo qui ci vorrebbe forse una serie solo per parlare di questo argomento ma vi rimando a due le tre letture fondamentali che segno in nelle note di questo di questo episodio bene quindi linguistica acquisizionale è proprio quella parte della linguistica applicata che si concentra sulla acquisizione del linguaggio Acquisizione del linguaggio intesa proprio come quella conoscenza così profonda e così immediata del linguaggio da permettere a chi ha questa conoscenza di scambiare comunicazioni in questo linguaggio senza passare dal registro cognitivo, senza passare dalla fase cognitiva. Cioè essenzialmente quando la comunicazione diventa immediata le conoscenze linguistiche che l'hanno resa possibile si dice che sono... sono state acquisite quindi quando io sentendo look it's raining subito alzo gli occhi al cielo per vedere se sta piovendo ecco la comunicazione che ho ricevuto in ingresso è stata da me processata a un tempo molto rapido proprio perché le gli elementi di lessico e di grammatica necessari per me per decodificare questa semplice frase erano stati profondamente acquisiti quindi non ho avuto bisogno di passare per il registro cognitivo cioè essenzialmente non ho avuto bisogno di fare l'analisi di questa frase capire quale fosse il soggetto e andare a guardare su un vocabolario cercare di richiamare alla memoria il significato delle parole eccetera cioè essenzialmente l'inglese a questo livello qui lo conosco così bene diremmo oggi in maniera semplice che essenzialmente non ho bisogno di pensare a cosa significhi la frase ma mi arriva direttamente il significato ecco il processo che porta a questo tipo di conoscenza della lingua viene detto acquisizione.
Vi risparmio tutte le ipotesi, tesi, movimenti che sottostanno a questa semplicissima riflessione, ma mi concentro sulla parte operativa, cioè sulla parte proprio di didattica acquisizionale, essenzialmente sulla didattica che aiuta gli insegnanti e le insegnanti che vogliano basarsi sulle conquiste della linguistica acquisizionale a insegnare le lingue ai loro studenti e alle loro studenti. Essenzialmente al centro della didattica acquisizionale c'è il concetto di input proprio perché il cervello da solo senza bisogno di una mediazione grammaticale riesce a strutturare le sue regole grammaticali in un modo opaco che noi non conosciamo ma che essenzialmente funzionano benissimo e il cervello ha solo bisogno di una grande grandissima quantità di input comprensibile cioè essenzialmente noi per favorire la acquisizione di una lingua dobbiamo fornire ai nostri discenti alle nostre discenti una grande quantità di input comprensibile quindi essenzialmente dobbiamo mettere chi studia il latino e il greco nella condizione di ricevere tantissimo input che cos'è l'input ma essenzialmente sono tutti i messaggi in quella lingua potrebbe essere una frase una frasetta una versione un pezzo di latino greco detti ad altavoce eccetera questo input però dovrebbe essere comprensibile quindi essenzialmente dovrebbe basarsi su delle preconoscenze tali per cui il racconto è un po'più lungo. ragazzo o la ragazza riesca a capire quello che sta accadendo senza bisogno di passare dal registro appunto dalla fase cognitiva cioè se io dico anna veni ad tabula minigram veni hook ad tabula minigram che vuol dire appunto anna vieni qui alla lavagna ecco e questa frase se anna ha acquisito gli elementi linguistici perde codificare verificarla in maniera diciamo con successo il significato di questa frase arriverà direttamente dal punto di vista pragmatico cioè essenzialmente Anna capirà senza bisogno di passare attraverso una riflessione linguistica che l'insegnante le sta domandando di venire qui alla lavagna. Questa capacità di Anna di decodificare al volo il messaggio è appunto segnale dell'avvenuta acquisizione degli elementi linguistici che rendono Anna in grado di capire questo messaggio. Viceversa se invece Anna dovesse mettersi lì scrivere Ueni huk ad tabula mnigra e capire che Ueni è l'imperativo presente seconda persona singolare di Uenio e che huk è l'avverbio di monogamia.
moto a luogo verso chi parla hook verso qui ad è una preposizione che regge l'accusativo tabula minigrama eccetera eccetera eccetera se lei quindi dovesse fare l'analisi logica grammaticale e tutto questo della frase significherebbe che lei non ha acquisito in maniera appunto efficace non ha automatizzato la quantità di lingua necessaria per appunto decodificare in tempo reale questa frase spero ecco che l'esempio nella sua semplicità sia chiaro quindi essenzialmente quando anna e io riusciamo a usare o anche solo io attivamente lei passivamente riusciamo a usare la lingua come veicolo di comunicazione più o meno in tempo reale tra di noi con un certo grado di sicurezza significa che tra me e lei gli elementi che stiamo scambiando che stiamo negoziando sono stati acquisiti bene come facciamo a far acquisire questi elementi come ho detto essenzialmente fornendo una grande grandissima quantità di input comprensibile quindi se anna ha tutti gli elementi per capire la frase Anna, when you hook a tabula migra, questo contesto fondamentalmente noto ad Anna, un contesto che lei capisce bene, è appunto un input comprensibile. In questa zona appunto comprensibile dove Anna capisce e sa bene quello che significa Anna, when you hook a tabula migra, io posso inserire una nuova parola, ad esempio quaeso, per piacere, e posso dire Anna, quaeso, when you hook a tabula migra. Ecco, lei ha compreso il messaggio nel suo complesso, ma questa piccola parola in più, questa parola non nota, all'interno di un ambiente noto, ripetuta molte volte, vista in diverse situazioni, viene acquisita e quindi essenzialmente Anna, in questo ambiente noto, trova una piccola cosa non nota e la presenza stessa di questo ignoto attiva la sua intelligenza e la sua curiosità e il suo cervello è pronto per ricevere la prima delle ripetizioni di Quaso.
Grazie. che le saranno necessarie per acquisire correttamente questo termine di lessico. Quante ripetizioni deve avere Anna di questo queso prima di acquisirlo?
Ma su questo c'è un po'di letteratura, ma è difficilissimo dirlo. Probabilmente più di una decina di ripetizioni in contesti diversi, non lo stesso giorno. Cioè più di una decina di ripetizioni di queso in contesti diversi.
Quindi occorre veramente, se capite un po'la quantità di cui sto parlando, occorre davvero... fornire tutti i giorni una enorme enorme enorme quantità di input comprensibile questo può essere in forma orale se siete in grado di farlo oppure in forma scritta ecco alcuni libri come appunto famiglia romana athena ste oppure altri libri diciamo orientati su un metodo diretto in qualche modo aiutano il docente perché nel testo sono già con contenute una tale quantità di ripetizioni da fornire essenzialmente il materiale appunto iterativo da soli e da sole cioè in famiglia romana roma in italia est e tutte le sue variazioni sono ripetute tante di quelle volte che essenzialmente il la mente di chi apprende spontaneamente con questa quantità enorme di di iterazioni acquisisce essenzialmente gli elementi necessari no quindi roma in italia est Nilus in aegypto est ma anche pecunia immensa est o saccus immensa est. Tutte queste iterazioni fanno sì che la mente di chi legge e di chi ascolta essenzialmente si saturi di quegli elementi semantici ma anche grammaticali che poi tutti insieme in modo opaco, cioè non in modo che noi riusciamo a controllare ma in modo quasi spontaneo, statistico. con delle leggi opache interne generate proprio dalla mente nel ordinare questi dati produce quella acquisizione che permetterà poi a chi per la centesima volta trova scritto Arbor in campo est di non aver bisogno di pensare che in campo è un complemento di stato in luogo perché dopo aver visto questa espressione 200 volte con varie variazioni il fatto che in con l'ablativo o meglio in con una parola che finisce in vocale lunga significa uno stato in luogo diciamo la mente magari non la chiama così proprio perché l'acquisizione è opaca non risponde a questo. risponde alle logiche grammaticali che noi le diamo, ma è una specie di automatismo statistico, per cui la mente sa che in campo, in acta, in colle, in monte, in area, in foro, eccetera, significano tutti stati in luogo.
Questa è allora l'acquisizione. Le domande sono molteplici però, e essenzialmente tutte quante concorrono un po'verso la stessa zona, che è anche proprio la zona più interessante e più curiosa, insomma, del nostro lavoro, cioè come fare a traghettare denti e studenti. da questa lingua semplice, lingua magari addirittura per chi fa metodi attivi, lingua della comunicazione interpersonale, come si fa a traghettare questa competenza alla competenza superiore, cioè quella di leggere i testi in latino e in greco di autori latini e greci e o se abbia senso.
pensare a un'acquisizione laddove poi il nostro lavoro fondamentale è quello di tradurre quindi essenzialmente è inevitabile che ci sia del tempo tra la lettura del testo e l'arrivo del significato cioè non è come una lingua che usiamo per guardare una serie tv dove dobbiamo tutto capire al volo qui greco e latino sono lingue che ci consentono del tempo per analizzare ecco vedremo un po questi due aspetti a breve prima di tutto tutto dobbiamo acquisire della lingua che ci permetta di automatizzare non il 100% della comunicazione come avviene per le lingue moderne ma quella quantità di comunicazione sufficiente ad alleggerire il carico cognitivo di lavoro cioè praticamente se noi troviamo una frase complessa d'autore e quindi ci accingiamo da traduttori e traduttrici a tradurre con il nostro dizionario, con la nostra grammatica magari sotto mano, a tradurre un pezzo difficile d'autore. E mettiamo che questo pezzo difficile d'autore sia proprio un famoso incipit, tipo, non so, omnes, homines, quis, sese, student, praestare, ceteris, animalibus, summa, opere, niti, decet, ne. Wittam Silentio Transient, cito a memoria ma dovrebbe essere più o meno così, cioè l'inizio della congiura di Cattelina di Sallustio.
Allora, mettiamo che il nostro studente e la nostra studentessa abbia sotto gli occhi questa pagina. Se, grazie all'acquisizione che ha fatto nel suo passato, egli o ella riesce a comprendere automaticamente almeno una parte di questa frase, potrà avere le energie abbastanza salde. da concentrarsi tutto o tutta su quelle parti che non conosce. E più grande sarà la parte che lui o lei riesce ad automatizzare, quindi a conoscere automaticamente grazie all'acquisizione, più grande sarà, cioè più piccola, pardon, sarà chiaramente la parte che dovrà invece sgrossare con l'intelligenza, la concentrazione, il vocabolario, la conoscenza della grammatica.
Cioè essenzialmente l'acquisizione difficilmente, difficilmente riuscirà per chi legge autori latini e greci ad ad essere un'acquisizione talmente estesa, talmente definita, da permettere al lettore e alla lettrice di davvero leggere a prima vista gli autori. Questo riescono a farlo sì e no alcuni, come me in alcuni casi, che hanno dedicato davvero migliaia di ore a questa attività. Però posso io davvero aspettarmi dai miei studenti e dalle mie studentesse che loro aprano Livio e leggano, oppure San Lustio e lo leggano così a prima vista? Cioè posso davvero sperare nel triennio?
quadriennio iniziale a far acquisire così bene la lingua da permettere una lettura immediata dei classici questo è un sogno no sicuramente in alcuni casi accadrà con gli alunni e le alunne più dotate dotate o in alcuni contesti particolarmente fortunati come all'accademia vivarium novum dove si dedicano ore ore ore ore ore ore se non mesi e settimane a questa attività ma non non può avere questo secondo me nella nostra classe ma può avvenire un evento forse più auspicabile più interessante anche che ci permette anche di dialogare con i nostri colleghi e le nostre colleghe di lettere classiche cioè essenzialmente che lo studente la studentessa che veda omnes homines qui già Già solo così, vedendo omnes homines qui, sappia che quello è tutte le persone che perché questa parte qui è abbastanza abbastanza facile è abbastanza vicina alle loro possibilità da essere acquisibile perché può essere che io in mille occasioni abbia detto non so bene amici e non quidem omnes discipuli qui pensum fecerunt tollant manus bene sarebbe ora tutti i ragazzi che hanno fatto il compito alzino le mani o alzino manum la mano ecco omnes Bene, omnes puellae quae, bene, omnia animalia quae, omnes magistri qui docent linguam latinam, omnes arbores quae sunt in horto, eccetera, no? Se io, questa espressione, omnes arbores quae sunt in horto, omnes discipuli quae, qui, omnes discipulae quae, Questa forma qui, ripetuta davvero un milione di volte nei tre anni precedenti all'incontro con Sallustio, farà sì che nell'incontro con Sallustio, trovando omnes homines qui, chiaramente questo blocchetto... sia per chi legge il latino un blocchetto acquisito, assodato, e quindi che non costi loro assolutamente alcuno sforzo cognitivo.
Questa mancanza di sforzo cognitivo permetterà ai nostri studenti e alle studentesse di affrontare quello che segue in maniera molto più facile. molto più serena perché sese per dire forse non lo conoscono perché magari abbiamo sempre detto se non possiamo pretendere di aver fatto acquisire qualsiasi elemento della lingua no qui sese magari per loro rimane un punto interrogativo ma student magari già no perché student l'abbiamo visto mille volte nel senso di impegnarsi no se quante volte avremmo detto ho portato studere lingua e latina e ho portato studere ut belle discati san clegem Beh, bisogna impegnarsi per il latino, bisogna impegnarsi perché voi conosciate bene questa regola grammaticale. No, probabilmente studere è una parola che abbiamo detto, acquisito, quindi, quando i ragazzi e le ragazze stanno traducendo il prologo.
del catilina e trovano essenzialmente già in una frase dei chunks, trovano dei chunks, cioè dei pezzettoni, dei mattoncini lego ben costituiti di cose che conoscono, ecco si alleggerisce il carico cognitivo. devono andare a cercare meno sul vocabolario, devono insistere meno sulla riflessione grammaticale, eccetera. Ovvero, secondo me, per arrivare a una conclusione che è arrivata davvero in maniera rapidissima, proprio grazie al fatto che l'ho ripetuta dieci volte, arrivare a quello che si augurano proprio le persone che dicono che il latino è una ginnastica mentale.
Cioè, se noi abbiamo in ogni frase uno, due, cinque elementi su cui concentrarci per risolverli con la nostra intelligenza... con la cume, con la memoria, con l'uso del dizionario, quella è una ginnastica mentale. Se invece abbiamo in una frase, in una versione di cento parole, cento elementi che dobbiamo risolvere con l'intelligenza, con la cume, con l'uso del dizionario, questo non è ginnastica mentale, questa è una tortura.
Perché risolvere solo a forza cognitiva la complessità di un testo letterario scritto duemila anni fa non è un esercizio abbordabile, è un esercizio impossibile, è un esercizio che si risolve nella maggior parte dei casi. con l'andare a cercare la frase sul dizionario. Cioè, il sogno per cui su una classe di 25 persone che arrivano in un ultimo anno di liceo classico o di un liceo dove si studia il latino, noi si possa avere 20, 18 persone che sanno quello che fanno in modo da avere davvero questa fortuna di usare il cervello per la lingua latina.
È un sogno. La verità è che sieno un terzo di questi e di queste arriveranno a conoscere veramente la lingua latina. in modo da poter sfruttare questa palestra mentale gli altri e le altre non capiranno un fico secco essenzialmente si butteranno sul vocabolario a pesce sperando di trovare la frase e quando non la troveranno scriveranno i significati delle parole in matita sul testo e cercheranno alla cieca senza guardare grammatica uso scrivendi stile eccetera di mettere insieme una traduzione che almeno dal punto di vista semantico che è l'unica cosa che hanno in mano perché hanno il dizionario sia corretta solitamente non lo è e così cercare di puntare al 6 questa è la verità chi si illude che i ragazzi e ragazze riescano a fare un lavoro cognitivo su un testo di cui ignorano tutto non sa niente della lingua e della linguistica bene con questo ho detto quindi essenzialmente più noi riusciamo a far acquisire più avremo la possibilità di far usare la lingua di fare sviluppare la forma mentis di far usare la logica di tutte le belle cose che si tendono a dire se i ragazzi e ragazze non hanno acquisito non hanno automatizzato niente o quasi niente falliremo e come si fa come dissi fornendo una grande grandissima quantità di testo facile puntando sulle cose più frequenti riusciamo ogni settimana a leggere 5 6 4 pagine di latino no se è difficile sì se è facile e queste pagine facili di latino cosa devono contenere devono contenere le cose più frequenti devono contenere omnes amici qui omnes bestia e qua e devono contenere studere devono contenere amicus femmina marcus it via per via quade causa e tutte le micro e macro strutture che se imparate a memoria se imparate, non imparate ma acquisite perfettamente aiutano chi traduce a avere un quadro chiaro delle poche cose che non sa e lì concentrarsi bene grazie dell'attenzione ci vediamo la volta prossima con l'ultima puntata e vi auguro una buona settimana mese anno prima della prossima puntata ciao Musica Musica e paghi Silvestre, tenui Posa meditari, save la San Fransonari, Don Quix!