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Analisi della Pittura nel Trecento

dunque nel corso dell'anno noi abbiamo visto vari esempi della grande pittura parietale in particolare per quello che riguarda l'arte bizantina abbiamo visto il mosaico e poi abbiamo visto alcuni esempi di affresco abbiamo anche incontrato la miniatura la pittura su vetro nel corso di 200 comincerà a diffondersi in maniera particolare la pittura su tavola e già esisteva ma che nel 200 trova tra due trecento trovato il suo apice una vettura molto più complessa rispetto a quelle abbiamo visto fino ad ora soprattutto nella preparazione noi potremmo immaginare che l'affresco sia una scrittura complessa mentre invece da fresco rem che con di pittura molto rapida molto fresca anche molto poco costoso nato economia rispetto alla pittura su tavola perché la piccola sul tavolo la preparazione della tavola richiedeva proprio un intervento di bottega molto importante per costruire diciamo il pannello che sarebbe stato dipinto bisognava sagomare le tavole nell'insieme lavorarle grattar né dedicarle fare un impugnatura col gesso fare una preparazione un fondo che rossastro che insegniamo al volo armeno a stendere il verde cioè la parte sulla quale si sarebbero rappresentate poi volti e soprattutto c'erano battere loro la foglia d'oro sulle parti risparmiate per così dire alle figure umane le prime tavole che noi incontriamo sono tavoli ducati che sono tavoli rettangolari prendono il nome di pala d'altare o ancora e di dorsale la pala d'altare e una palla verticale semplicemente normalmente con l'annata ospite triangolare che poi viene dipinta all'interno di questo complesso elaborata si dipinge la figura che si vuole realizzare generalmente le ancore le pale d'altare queste verticali appunto accolgono la vergine a qualcuno la maestà mentre invece santi di solito si rappresentava all'interno del dorsale che è una quale rettangolare però posto all'inizio talmente non cuspidata divisa ripartita generalmente al centro si rappresentava il santo e ai lati le scene della vita dello stesso santo scene nella testamentale in questo caso per esempio abbiamo san pietro a vedere forme gli altri abbiamo due scene testamentali l'eccezione è un'attività e sotto abbiamo le scene della vita del santo indossare nel corso del 200 si compia incredibilmente intanto non si tratta più di una sulla tavola ma di tante tavole attaccate insieme diciamo una tavola centrale con degli sportelli laterali incardinati con le cardine veri e propri che permettono a queste due sportelli canali di sindaci e come una sorta di finestra in questo caso si parla di un trittico abbiamo 3 3 sportelli sportelli che verranno poi coronati da cuspidi sotto saranno scorrette in qualche modo da una storta di fedi stallo orizzontale si chiama predella scalino predella la predella di solito ospiterà le storie del santo dei santi rappresentati all'interno dei pannelli superiori ne poi una ricchissima carpenteria fatta appunto di puglia i piccoli più napoli di gattoni cioè di tutta una serie di elementi lignei che vanno a decorare la cornice all'interno di questa struttura di testa fornisce appunto si andrà a realizzare in questo caso il trittico il politico quello che elementi che si moltiplicheranno e nel corso del trecento vedremo se arriverà a costruire dei politici con una quantità enorme di sportelli sovrapposti scene carpenterie sempre più sempre più complesse ultima tipologia a quella del crocefisso la scena è venire tratta da giotto da una fresca assisiate 18 il presepe di greccio dove si rappresenta appunto questa scena in realtà si vede un crocefisso attaccato sopravvivono nostre sedi ma chiesa il promesso per far vedere proprio la complessità no di fronte ne vediamo solo una scena figurata ma dietro abbiamo tutta una serie di filanti che tengono insieme di vari pannelli le varie parti della croce parti e che sono appunto parti molto composito in particolare i bracci della voce che sono la parte centrale ovviamente ai lati abbiamo le figure dei dolenti e su queste due tabelle dolenti quindi la vergine alla destra del cristo e san giovanni alla sua sinistra la cimasa dove si rappresenta la titolazione quindi la scritta inri iesus manager ems alexio deorum sopra normalmente si rappresenta il cristo risorto e spesso si rappresentano anche scene che hanno fare simboli che hanno a che fare con la passione come ad esempio la figura del pellicano ci pensavano imperiale si strappasse la carne per nutrire i propri piccoli e quindi diventa diciamo in qualche modo il simbolica visto che si immola e si sacrifica per l'umanità a fare da contraltare la cimasa in basso ma abbiamo in piedi croce su pedane o dove di solito si rappresentava il committente è inginocchiato ai piedi del cristo spesso nelle chiese francescane fa non vedere degli esempi c'è san francesco e abbraccia i cali del cristo in adorazione infine il tabellone dove nelle crocefissi che antichi si rappresentano le scene della passione quelli più moderni me invece si preferisce rappresentare delle una decorazione astratta per non distogliere l'attenzione del fedele dalla visione della crocefissione questo è quello che diciamo quello che viene fuori dall'unione tutte queste parti questa è la crocefissione di cimabue di arezzo e vedete tutti i dettagli tutti i particolari altri esempi in questo senso non ammessi in questa slide 2 su pedane il con san francesco che ad ora che è il cristo alla scena centrale vedete crocefisso è tutta una serie di scene laterali nel tabellone sono le scene della passione principali credo le questione anche riconoscere i due talenti e sopra la scena la figura del dl ten dicano a noi interessa diciamo in particolar modo il passaggio da croce a crocefisso cioè quando si smette di rappresentare semplicemente il simbolo della cristianità che proprio la voce si appende alla voce anche la figura del cristo è perché ci interessa perché questo cristo avrà diciamo un'immagine diversa cominci si comincerà a rappresentare cristo in un certo modo cioè il cristo trionfante per poi finire con la rappresentazione del cristo dolente nel cristo sofferente il pil i primi tristi e crocefissi che troviamo sono appunto delle rappresentazioni di cristo trionfante il cristo trionfante vedete che rappresenta la parte divina di cristo cristo è dio ma si è fatto uomo che andiamo da parte umana da parte di mina che si rappresenta la natura divina di cristo in particolare essendo di vino ha sconfitto la morte trionfante sulla morte e quindi tenere gli occhi aperti non ha l'espressione di sofferenza la sua un'espressione attonita ieratica e non se non si vede appunto sofferenza perché ha trionfato sulla morte nella tabellone ci sono le scene della passione ovviamente giunta pisano giunta bikini all'inizio del trecento e lavorerà il passaggio da quello che direi che c'è dal cristo che non fate questo è il crocevia della recessione di maestro guglielmo conservata a sarzana a qualcosa di completamente diversa sono cristo sofferente che vedete attaccato appeso alla luce che i no inarca il colpo nella sofferenza che appoggia la testa su una spalla per la sua esperienza e che anche un volto esprime sofferenza quindi non c'è nessuna volontà di rappresentazione realistica vedete i muscoli sono sottolineati dalle linee più chiara e più scure c'è provvedete per esempio cerchietti nelle ginocchia cioè la volontà la punta assolutamente di rappresentare qualcosa di stilizzato secondo l'esempio bizantino quello che c'è di reale è la volontà però di rappresentare la sofferenza vedete che nel tabellone aggiunta non mettete le scene della passione perché non vuole distrarre l'osservatore dalla fedele dall'osservazione della sofferenza del cristo sofferenze non si vede perfettamente nel furto non vedete da una parte il maestro di bose dall'altra parte il crocefisso punto di vista avete proprio la sofferenza da una parte si rappresenta il cristo di vino dall'altra il cristo umano sofferenza che troverà ancora più accentuazione nelle pitture di coppo di marcovaldo e viene subito dopo co2 ovvero lo stesso periodo che fa una pittura ancora più stilizzata a qualche bizantina se vogliamo ma lo vedete nella strutturazione del corpo che è assolutamente antinaturalistica né gli zampilli del sangue al costato nella ricerca e viene fatta per esempio nel perizoma in questo caso sembra addirittura fatto dylan erano tutti questi spigoli queste queste ricerche di linearità che sono ricerche fondamentalmente decorative ma qui non interessa è l'espressione del dolore vedere questo è questo di san zeno quindi le doriche storia noi interessa in maniera particolare realizzato dal popolo di marcovaldo insieme al fine se non è coppo in questo caso il corpo è talmente disseccato e si sta contorcendo in qualche modo ha prosciugato sulla croce da esprimere un grandissimo senso di dolore quindi non c'è naturalismo ma c'è il realismo nella volontà di rappresentare il dolore come io porterà alle più spinte conseguenze questo tipo di pittura sarà cimabue cielo in questo caso vedete il punto di principio alla vostra sinistra la sinistra dello schermo è il punto di arrivo alla destra il crocefisso di arezzo a sinistra in questi 6 santacroce a destra purtroppo andato completamente quasi completamente perduto nell'alluvione del 66 ma vedete che il percorso è stato fatto un percorso importante sia sinistra abbiamo ancora questa identificazione della muscolatura per esempio tipica della pittura bizantina a destra invece abbiamo una ricerca di passaggi chiaroscurali molto più molto più moderna ma anche togliendo diciamo parte il punto di arrivo e tenendo solo il punto di partenza confrontandolo con giunta pisano e il suo modello vediamo ci sono delle differenze già importanti per esempio nella inarca cura del corpo co2 inarca il corpo del cristo in maniera molto più evidente rispetto a quelle nel fa giunte alla stessa male per la torsione della testa a testa è appoggiata con con un angolo molto più stretto rispetto a quella quella di cima voce a cosa sta facendo scusate di giunta come sta cercando di spingere alle sue estreme conseguenze il linguaggio che conosce il linguaggio bizantino parlagreco dice vasari cimabue parlare roma riesce ad arrivare a dei risultati molto naturalistici eccezionali in questo caso vedete qui non c'è più il disegno dei muscoli rappresentato un muscolo per muscolo come se ci fosse un pennarelli noah linea di contorno no qui c'è una serie di passaggi francisco chiaroscurali il ventre del cristo comincio ad avere una rappresentazione naturalistica e lo stesso vale per le ginocchia e polpacci e questo allungamento questo incurvatura del corpo sede proprio a 3 patrice dove guardate gli elementi di naturalismo eccezionali del perizoma e non è più una cosa lineare disegnata ma in questo caso c'è proprio una volontà invece di rappresentare delle trasparenze quindi con la ricerca di verità una ricerca di verità che però viene condotta nella geo di una lingua è quella che lui conosce appunto che lo stile bizantino colui che supererà questo stile in qualche modo e farà qualcosa di completamente nuovo anno per niente si parla di rivoluzione cioè pesca sarà proprio giotto giotto cosa fa fondamentalmente certo il punto di arrivo diciamo del nostro percorso di quest'anno quindi faremo cimabue e giotto in maniera molto particolareggiata ma per anticipare quello che fa giotto è molto semplice potremmo dire oggi anche se in realtà rivoluzionaria per me 48 inchioda alla luce un uomo vero un uomo che ha un peso che ha un corpo da un volume per cui vedete che questo corpo non fa più questa elegante serpenti natura che faceva invece con con cimabue giotto e un corpo che pesa in avanti tra sci trascinato dal suo peso appunto sforza le maniche non sono più mani a paletta ma sono mani che sia contraggono le costole sono aperte il ventre si rilassa perché il corpo è morto e quindi c'è questo inestetismo di questa pancia che sporge i piedi sovrapposti inchiodati su con inchioda solo che danno un senso di fragilità estrema di questo corpo un corpo che ha subito il martirio e non nasconde il proprio martirio perché la la triste a 18 e proprio questa ricerca di verità di realtà l'eliminazione di ogni forma di ricerca estetica di preziosismo di ricerca per esempio cromatica qui abbiamo dei colori è abbastanza lividi che ricordano poi alla fine che ha fatto il cristo la morte del cristo contemporaneamente però dobbiamo dire i tagli di realtà e di delicatezza per esempio in perizoma e rimane trasparente come nell'esempio di cimabue o la ricerca dei capelli che sono appunto e trattati in maniera quasi atmosferico sigurtà se tosi o in particolare appunto della bocca semi aperta in questo grido muto che non è più nemmeno dolore perché in questo caso che rischio è proprio a toni solo al proprio come se fosse rimasto scioccato stupito da accostare a questa volontà di di ucciderlo di seri c arlo vedete la differenza rispetto a cimabue per non parlare di giunta che sano è una differenza enorme se c'è stato un passaggio da uno stile in qualche modo a alla mancanza di uno stile c'era la volontà di rappresentare la verità dell'epoca ecco questo sarà l'ultimo argomento del dell'anno diciamo tratteremo in particolare cimabue e poi nello specifico giotto ma già abbiamo un'idea di quello che troveremo a trattando giotto cioè la ricerca della verità della corporeità del volume della prospettiva della volontà di porre le figure all'interno di un mondo da vero e proprio a tutti elementi appunto che analizzeremo apa che dalla prossima volta cioè vederci