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Filosofia e Vita di Hegel

abbiamo da poco cominciato a parlare del leaderismo e avremmo visto il primo filosofo che in un certo senso il fondatore di questa corrente cioè fict e oggi però iniziamo ad allargare il campo perché affrontiamo quello che è considerato il più importante e filosofo i diari sta sicuramente quello che ha avuto il maggior successo che ha segnato nel bene e nel male la filosofia dell'ottocento il suo nome è hegel andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] allora è che nel nome che avete sentito nominare molte volte perché uno di quei filosofi che scorso del degli studi dalla terza alla quarta siccità parecchio un po come kant e quindi quando lo si inizia a fare veramente si è un po già preparati psicologicamente ad affrontare questo filosofo ma vedrete che è dell 1 dic i filosofi che non si cita solo prima di farlo siccità molto anche dopo perché tutti i filosofi che faremo da qui in poi almeno per qualche mese tenteranno in un modo o nell'altro di rispondere è che ispirandosi a lui modificando alcuni tratti del suo pensiero ea volte criticando anche in maniera molto dura a segno che questo filosofo tedesco lasciato sicuramente un segno fortissimo sulla filosofia dell'ottocento intanto come solito diamo qualche coordinata cronologica ai che nasce nel 1770 muore nel 1831 ancora relativamente giovane probabilmente di colera chiaramente il momento clou diciamo del suo percorso accademico e filosofico e sono i primi decenni dell'ottocento quando d'altronde la filosofia idealistica sta iniziando a prendere piede prima in germania e poi anche nel resto d'europa e in effetti quando muore appunto come vi dicevo probabilmente di colera hegel e filosofo più rispettato più letto e forse più ammirato di tutto il mondo almeno dell'europa che all'epoca voleva dire quasi tutto il mondo e questo certamente lascia una profonda impressione sui suoi contemporanei che come vi dicevo dovranno gioco forza fare i conti con lui nativo di stoccarda in germania ovviamente anche se nasce prima dell'unità tedesca e muore anche prima dell'unità tedesca e studia università a tubinga questa questo periodo universitario abbastanza importante perché durante l'università è che il conosce due personaggi che avranno una certa influenza nella sua formazione e che sono da un lato schelling un filosofo e dall'altro orderly un poeta schelling è un filosofo idealista secondo della grande triade idea lista composta appunto da filter poi c'è schelling e poi c'è il filosofo che in realtà è successo prima rehaggel quando hegel deve ancora diventare famoso schelling lo è già e anzi channing fa anche un po pena leggere la sua biografia perché fu proprio scalzato dall'ex amico hegel che ebbe per lui parole anche abbastanza cruz che potremmo dire così male vedremo perché ne parleremo l'altra holder link a un poeta il famoso importante all'interno del romanticismo tedesco e che anche lui in questi anni giovanili si sta andando formando è segno che hegel vive sicuramente in un ambiente abbastanza vivace di nozze sia dal punto di vista culturale ma anche dal punto di vista degli interessi politici perché ed i suoi compagni frequentano l'università proprio negli anni in cui in germania iniziano ad arrivare le notizie della rivoluzione francese vi ricordo 1789 stop e la rivoluzione hi che la 19 anni in quell'anno inizialmente questi giovani studenti tedeschi accolgono queste notizie provenienti dalla francia con grande entusiasmo ne sono talmente presi e talmente diciamo così infervorati da addirittura a piantare un albero della libertà appunto a tubinga la vera libertà era un simbolo rivoluzionario tipico molto usato in quegli anni è che il poi lo vedremo dal punto di vista politico cambierà idea nel corso del tempo invecchiando ammorbidirà molto sui suoi entusiasmi giovanili anzi si farà molto conservatore fin troppo forse conservatore ma diciamo una certa ammirazione per la rivoluzione francese e in particolare per napoleone rimarrà per tutta la sua vita infatti parleremo anche di napoleone e favorisce una pagina che enel dedica proprio in questi anni giovanili all'imperatore francese quando nel 1806 napoleone arriva a jena in germania ed è proprio tra la folla che lo saluta e lo accoglie in città e la pagina appunto del filosofo salute maniera entusiastica questo grande uomo e quindi simbolo appunto di questa ammirazione che durerà nel tempo dopo la laurea inizia peregrinare un po per la zona per l'area tedesca perché si stabilisce prima verna dove in svizzera dove lavora come precettore poi passa a francoforte e poi appunto a jena fino a quando suo padre non muore non li lascia in eredità una piccola somma di denaro che gli permette di pubblicare finalmente la per aver scritto alcuni scritti negli anni precedenti di pubblicare la sua prima vera opera filosofica che si intitola differenza dei sistemi filosofici di fitte e schelling questa prima opera gli consente dopo qualche anno di ottenere una prima cattedra come insegnante di filosofia all'università tra il 1808 nel 1816 poi lavora a norimberga come direttore del ginnasio locali una sorta di preside potremmo dire rimane di qualche anno dopo di che ottiene la cattedra all'università di heidelberg e infine il trasferimento a berlino in quella che in quel momento siamo appunto attraverso gli anni venti trenta dell'ottocento è la cattedra di filosofia più importante di tutta la germania perché berlino è la capitale della prussia e da flussi ormai è l'astro nascente della politica e della cultura tedesca proprio mentre a berlino insegna a diventare celebre famoso è però anche muore appunto come vi dicevo nel 1831 in vita scrive e pubblica diverse opere in genere si distingue un primo periodo giovanile caratterizzato da un interesse direi religioso politico e un secondo periodo invece quello maturo contrassegnato da un interesse storico politico noi ci concentreremo solo su questo secondo periodo i siti giovanili non abbiamo qui in tempo di approfondirli per chi vuole sui libri di testo si trovano qualche pagina dedicata anche ad essi più importante proprio rilevante è quanto viene scritto da hegel nella fase matura tale molte opere ne segnalo due che sono quelle che studieremo approfonditamente la prima sono i due capolavori la prima è la fenomenologia dello spirito ripeto fenomenologia dello spirito a suo tempo spiegheremo il significato di questo titolo che ha datata 1807 la seconda grande opera che è il praticamente in sunto di tutte le idee di hegel compendio della sua stessa filosofia è l'enciclopedia delle scienze filosofiche dal fatto invece 1817 questo per dire molto velocemente della vita di questo grande e importante filosofo ora ci sarebbero molti modi in cui potremo affrontare la sua filosofia perché è che non filosofo sistematico che ha scritto molto e che si può insomma raccontare da diversi approcci l'approccio che però a me sembra più efficace che utilizzo di solito almeno da qualche anno a questa parte è quello di presentare prima quelli che potremmo chiamare i capisaldi del sistema hegeliano cioè le basi le fondamenta della sua filosofia e poi dopo aver capito bene queste basi passare ad affrontare le sue opere filosofiche questo perché appunto hegel è un filosofo al suo interno molto coerente cioè una volta capito l'impianto generale del suo pensiero i tasselli ulteriori si fanno incassare benissimo all'interno di queste basi già predisposte quindi mi pare che sia più corretto didatticamente più efficace l'approccio che in fondo è suggerito dalla bagnano che è un classico libro di filosofia quello cioè di andare prima al nocciolo delle questioni presentare le idee di fondo di hegel e poi spiegarle meglio approfondirle meglio nella fenomenologia dello spirito e nell'enciclopedia delle scienze filosofiche quindi oggi ci dedicheremo ritratto a questi capisaldi a queste basi dalla prossima volta farò un video apposito per presentarvi la dialettica che poi si è considerata un'altra di queste basi ma la meglio tra parla assai perché è sicuramente una legge decisiva di cui le reti parleremo molto e parlerete molto lungo anche nei prossimi mesi e poi vedremo la fenomenologia da un lato e l'enciclopedia dall'altro allora io direi che oggi ci possiamo concentrare su tre tesi fondamentali su tre cardini il sistema una volta che noi avremmo capito bene questi tre elementi secondo me se avremo già a buon punto per affrontare proficuamente e l'analisi del pensiero via anche il primo di questi punti ed è un punto che si collega benissimo al con l'idealismo in generale e con le idee romantiche riguarda il rapporto tra finito e infinito secondo è che infatti è infinito non hanno sua consistenza ontologica cioè il finito di fatto non esiste in sé infinito esiste solo in quanto parte di un infinito più grande che lo comprende se avete innanzi termini tutto ciò che ci circonda e che a noi pare esistere e che ovviamente ci appare come finito come limitato un uomo è limitato nello spazio nel tempo una casa è limitata nello spazio e nel tempo una tazza e limitata nello spazio e nel tempo ebbene tutto questo non sa non è veramente esistente di per sé autonomamente è più che altro dell'ottica hegeliana la faccia parziale di un organismo più grande di un tutto di un intero che lo comprende ripeto io infinito è non è altro che una manifestazione parziale dell'infinito c'è il tutto share infinito che poi a noi si mostra con una sua piccola faccia d'altrone sfruttando una frase celebre rehaggel il vero è l'intero cioè solo l'intero il tutto la totalità all'infinito ha senso sono l'infinito esiste realmente il finito è una sua piccola parte alla sua faccia come un grande prisma che un grande dado se volete quei dati dei giochi di ruolo 32 faceva facciano miliardi di farci infinite facce tutte finite e ovviamente ma la somma di infinite facce finite componere infinito ovviamente no quindi l'infinito la somma di tante parti infinite parti finite e però la verità dove sta la verità non stanno nella parte finita nella sua piccola manifestazione parziale e limitata la verità sta nel dato nel tutto nell'interno e qua già iniziamo a vedere che siamo su una prospettiva nuova rispetto all'illuminismo perché luminismo aver saltato invece il limite aveva esaltato il finito e il limite in campo politico limitare i poteri del sovrano il limite in campo conoscitivo vi ricordate caso quanto di quando diceva che l'uomo può conoscere solo fino a un certo punto solo la realtà fenomenica e mai andare oltre non può mai parlare del tutto e così via hegel è l'esatto opposto è agli antipodi perché per l'infinito è l'unica cosa che davvero esiste è più che richiamarsi quindi a cannes dagli illuministi che anzi criticherà fortissimamente qualsiasi a un richiamo a qualcuno che abbiamo fatto quest'anno in filosofia a spinosa se vi ricordate perché anche spinosa abbiamo parlato dell'infinito che poi si manifestava in forme finite nel mondo a proposito di spinoza con dire però proprio subito fare una distinzione perché vedo che anche spinosa aveva parlato di dio dell'assoluto e l'aveva definito infinito aveva detto poi che questo infinito si manifesta nei modi vi ricordate e negli appuntamenti gli attributi in forme finite cioè ad esempio nelle cose che compongono il nostro mondo che però hanno senso solo in quanto parti dell'infinito parti di dio parti della sostanza questo era spinosa hegel si richiama in parte questo ha questa concezione spinoziana che anticipato molto del leaderismo però c'è una importante differenza tra i due la differenza è questa per spinosa dio l'assoluto la natura era un ente immobile possiamo dire eterno e immobile non soggetto il divenire c'era la natura che poi si manifestava le cose finite divenivano cambiavano ma la sostanza era immobile immutabile l'assoluto di haier invece non è in ordine l'assoluto rieger si muove cioè meglio ancora è soggetto al divenire sta compiendo un percorso di realizzazione sta camminando verso una certa direzione questo è fondamentale perché questo come vedremo ha un ruolo nella storia ha un ruolo in tutta la realtà che ci circonda l'assoluto e keniano non sta ferma la salute che le hanno diviene cambia anche secondo una legge non cambia a caso e ne parleremo però cambia ovviamente questo significa che tutto il panteismo hegeliano è un panteismo in divenire dio è tutto dio e in tutte le cose perché tutte le cose sono io però questo dio muta cambia e tanto vale non chiamano neppure dio danto varie chiamarlo assoluto a questo punto attenti a panteismo l'abbiamo detto abbiamo detto mille volte dovreste aver chiaro che già il panteismo il panteismo è quella fondazione filosofica che vede dio in ogni cosa per cui dio è presente nel mondo e si confonde con non ora quando abbiamo detto con eder che infinito e una parte dell'infinito stiamo dicendo abbiamo detto che io essere finito sono una parte dell'assoluto che io essere finito non esiste come sostanza autonoma esisto solo come manifestazione parziale dell'assoluto idem per la pazza la nostra amica tazza è una manifestazione parziale dell'assoluto ok e quindi è l'assoluto è una faccia del dado questo grandissimo dato a mille harvey di falsi infinite facce il dado è l'assoluto le facce siamo noi ok quindi un panteismo ovviamente ma è un battesimo di prato che cambia perché il dado sta cambiando sta mutando nel tempo e sta mutando secondo la legge che scopriremo infine ultima cosa per passa l'altro è anche per questo motivo che eder preferisce non usare il termine sostanza per parlare dell'assoluto vi ricordate che spingono già aveva parlato sempre di sostanza dio era la sostanza la sola natura era la sostanza aveva definito la sostanza in un certo modo eccetera è che non usa il termine sostanza perché ritiene che il termine sostanza dia un'idea di immobilità la sostanza è diceva delle caratteristiche immobili una cosa che sempre ci sono ormai lo potranno scomparire capite non dà l'idea del divenire e allora hegel appunto preferisce altri termini parla di assoluto parla di infinito con la i maiuscola vedevo che parlerà anche di ragione userà vari termini però in galera assoluto mai sostanza questo era il primo caposaldo la prima colonna su cui costruiremo il nostro edificio passiamo alla seconda vedremo tra oggi la seconda riguarda il rapporto invece tra ragione e realtà che viene ben espresso da un famoso aforisma di hegel hegel e uno che sa scrivere e ogni tanto sforna delle frasi molto incisive questo seconda fu risma anche questo celeberrimo da ricordare assolutamente reach è questo ciò che è reale ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale sembra un gioco di parole ma non lo è lo ripeto anche razionale è reale e ciò che è reale è razionale cosa significa significa che l'assoluto che muta nel tempo che cambia nel tempo che si mostra nel mondo in modi diversi e finiti non non cambia nel tempo secondo una legge completamente casuale ma cambia nel tempo secondo ragione cioè il suo divenire e in generale tutta la realtà è un data dalla ragione ciò che è reale è razionale cioè ciò che esiste ciò che è reale ciò che contraddistingue la nostra realtà è perfettamente razionale ed è convinto che il mondo l'universo l'assoluto non seguono il caso non siano frutto del caso ma siano frutto piuttosto di una legge di un progetto di un ordine che è stato deciso non da dio perché qua quando parlo di progetto ordine sembra che stia parlando della provvidenza divina cristiana che plasma le cose fa realizzare i progetti di dio sul nostro mondo sì e no perché è vero che c'è un richiamo questo concetto problemi provvidenziale la filosofia di hegel lo vedremo è in qualche misura provvidenziali stica ma la differenza forte è che per la legge religione cristiana cioè dio un ente separato dal mondo e poi c'è il mondo ed io lanciarla sul suo progetto e far realizzare il suo progetto sul mondo tramite la provvidenza c'è dio c'è il mondo apple progetto di dio sul mondo in questo caso neanche non c'è dio da una parte il mondo dall'altra dio e il mondo sono la stessa cosa il mondo è una manifestazione nell'assoluto ok quindi non è che l'assoluto a un progetto sul mondo l'assoluto è il progetto sul mondo assoluto è il mondo l'assoluto è la ragione capite è la ragione che regola il mondo potremmo anche dire chiaro quindi ciò che è razionale reale ciò che esiste nel mondo è reale ma anche ciò che la la ragione vuole che esista poi esiste davvero capite non solo il mondo razionale ma anche la razionalità si realizzarne il nonno quindi il mondo è sempre come deve essere potremmo dire capite non è non esistono nella realtà dei monumenti delle fasi storiche irrazionali questo sa ricentrare esiste solo la ragione in ogni momento storico in ogni realtà c'è la ragione a dominare quindi quando ci capita un momento storico una fase storica che non ci torna che non sa non sembra avere significato sembra essere completamente irrazionale hegel ci direbbe che stiamo sbagliando a pensarla così a vederle razionale che può sembrare magari tiro nazionale ma semplicemente sembrerà nazionale a chi non è in grado di cogliere gli aspetti razionali della realtà di questo parleremo perché poi cerca anche di sostenere questo punto di vista non è che lo butta lì così come un punto di vista da accettare tukur oppure rifiutare cerca di portare argomenti e tutto su un altro anche argomenti abbastanza insomma all'epoca ritenuti abbastanza convincenti poi dopo vedremo nella storia della filosofia l'idea è della razionalità del reale è stata messa in dubbio parecchie volte ormai però insomma non bisogna neppure sottovalutare questo eden prima di passare al terzo caposaldo le sistema voglio chiudere il discorso nato sulla ragione in realtà con un'ultima riflessione che b o in parte accennato prima parlando dell'aforisma ma che vale la pena sottolineare meglio vi ho detto che ciò che è reale nazionale cioè che in ogni momento storico in ogni fase la realtà è perfettamente razionale cioè risponde ha ragione è esattamente come la ragione vuole che essa sia ok questo implica due cose prima cosa che non si può immaginare una realtà diversa da con marche sia più razionale di quella che c'è per tre nati termini la realtà è sempre la migliore possibile dal punto di vista della ragione capite cioè la realtà è come deve essere vedete nati termini non c'è differenza in hegel proprio lui dice giustamente non ci può essere di ready to la differenza tra essere e dover essere cioè l'essere la realtà il mondo come come esiste in cui noi viviamo è sempre esattamente nel modo in cui deve essere secondo la ragione il che attenzione non vuol dire che il mondo sia sempre bello non banalizzare un discorso è che non ci sta dicendo il mondo è sempre bello che bello il mondo siamo felici ed elsa bene che il mondo è fatto anche di momenti negativi di dolore e di sofferenza di negatività e quindi a delle cadute clamorosa la storia del mondo questo sì ma queste cadute clamorose ci sta dicendo hey girl sono tappe di un percorso sono momenti di crisi male non sono crolli immotivati sono momenti di crisi che hanno un loro significato perché sono momenti di passaggio attraverso cui bisogna passare appunto per poter arrivare a un'ulteriore tappa del percorso dell'assoluto cioè in assoluto a un progetto violetto cambia nel tempo ma cambia secondo una legge questa legge che è razionale è una legge che prevede anche delle cadute sono previste delle cadute sono previsti dei momenti bui ma questi momenti bui servono bisogna necessariamente passarci attraverso perché senza passare attraverso questi momenti bui non si arriva dove si vuole arrivare capite è che la è convinto che la negatività sia una tappa passaggio fondamentale per un esito positivo della storia ok quindi il mondo non hai sempre bello il mondo e anche brutto e può nasce anche che noi siamo in mezzo alla fase buia del mondo la fase negativa alla caduta magari può essere adesso stiamo vivendo a casa col coronavirus e questo può essere un momento di negatività potrebbe anche dirlo dire di sì sicuramente però direbbe benedetto il corso della storia tutti i momenti negativi sono poi stati superati e quello che è venuto dopo è stato un miglioramento di quello che sarà prima a un punto di partenza che è abbastanza positivo un punto b di caduta più basso e poi cin che supera i di di slancio e senza passare per la caduta di pc non sarebbe stato più alto di a non so se mi spiego quindi essere romano essere coincidono anche quando le cose appaiono negativamente e i momenti storici sono sempre necessari attenzione a questa cosa la storia è fa è un percorso fatto da tappe necessarie da tappe che non possono essere diverse da come sono anche qui c'è una bella critica pesantissima all'illuminismo e accanto in particolare perché nel nome nismo qualche riceva il mondo è sbagliato il mondo va cambiato ricordate voltaire il mondo non si può accettarlo così come bisogna cambiarlo che si sta dicendo che invece il mondo andrebbe accettato così com'è perché il mondo è esattamente come deve essere è perfettamente razionale e poi questo torneremo a parlare comunque ci rimane ora il terzo e ultimo caposaldo della terza e ultima colonna che volevamo piantare oggi per introdurre questo filosofo tedesco e questa colonna questo caposaldo non è altro che la conseguenza di quello che abbiamo detto finora e riguarda il ruolo della filosofia perché per hegel la filosofia sul ruolo ben diverso da quella da quello che aveva avuto nei secoli precedenti nella nell'epoca anche solo illuminista se ci pensiamo nel settecento e vi ho citato non per caso da poco voltaire e kant la filosofia doveva essere lo strumento per cambiare il mondo ricordiamo proprio col terna voltaire è uno che non sono fa filosofia ma fa attivismo politico scrive pamphlet scrive lettere a pericoli grande vuole cambiare il mondo e lo stesso fanno perché lo stesso fa videro lo stesso fa russo anche se a russo le cose ma non meno bene degli alberi perché viene perseguitato insomma i filosofi illuministi ritenevano che il mondo fosse profondamente ingiusto e che l'asse migliorato con la filosofia la pensa in maniera diametralmente opposta il mondo non è ingiusto il mondo è giusto razionalmente cioè come deve essere e anche quando ci sono delle ingiustizie sono ingiustizie attraverso cui bisogna necessariamente passare quindi la filosofia non può avere il compito di cambiare il mondo il mondo non va cambiato il mondo si cambiava solo verrebbe da dire perché l'assoluto cambia ma certo non è l'uomo che cambiano assoluto non sono io che posso cambiare un assoluto io che non sono nulla io che sono solo una piccola parte dell'assoluto una sua manifestazione è l'assoluto che si cambierà solo e io subisco non certo senso questo cambiamento non lo produco quindi la filosofia lo serve a cambiare le cose la filosofia serve al massimo a spiegare le cose cioè a mostrare che la storia sta cambiando che l'assoluto sta cambiando secondo una legge nazionale cioè la filosofia al compito semmai di commentare la realtà non di cambiarla non a caso è che il per spiegare meglio questo ruolo nuovo della filosofia usa un paragone dice che la filosofia è come la nottola di minerva le cordate che minerva dea greca viene spesso rappresentata con una civetta che è proprio simbolo della filosofia queste ci mette a veniva chiamata appunto a nottola di minerva ora la filosofia secondo anche lei esattamente rappresentata da questo animale perché la civetta inizia il suo volo sul far della sera quando il sole tramonta cioè inizia a volare quando la giornata al termine no quando tutto si sia compiuto tutto ci ha già realizzato e ormai calo alla sera così dovrebbe fare la filosofia secondo la filosofia non deve cambiare il mondo non deve arrivare all'inizio alla mattina e delineare le forme spargere la sua luce come dicevano gli illuministi no che la regione doveva illuminare no tutt'altro la ragione si illuminava sola certo la ragione illumina ma non quella del singolo uomo quella della assoluto illumina l'uomo arriva dopo la filosofia arriva dopo arriva alla fine arriva alla sera quando tutto è già fatto e si tratta solo di commentare quello che è avvenuto mostrare quello che è avvenuto spiegare perché è razionale chiaro che una visione di questo genere ha portato da ieri già nei primi anni della sua attività un'accusa che poi altri hanno rinfocolato nel corso della storia della filosofia questa accusa è quella di giustificazionismo cioè si imputa ad ed è quello di aver creato un sistema che sembra avere come unico scopo quello di giustificare il reale cioè dire che la realtà va bene così com'è e non va appunto cambiata cioè banalmente accettarla un invito all'accettazione ora è che in realtà già in vita tentò di se non si dà questa accusa sostenendo che intanto non è una banale accettazione quella che propone lui non è solo semplicemente dire ah vabbè accetto il mondo si tratta di cercare di cogliere la razionalità del mondo cioè non è che questa razionalità sia subito evidente bisogna lavorarci studiarla cercare di capirla infatti mica tutti sono convinti che la storia va radar sul bene vada verso un progetto quello sarà compito del filosofo spiegarlo quindi sicuramente non hanno accettazione banale da quattro soldi la sua recitazione più complessa inoltre a hegel sottolinea anche che in fondo il filosofo non solo deve accettare più profondamente la realtà ma deve anche saper distinguere tra gli aspetti veramente necessari della storia e quelli invece accidentali perché a volte magari una prima una prima vista ci facciamo ingannare da alcune tappe della storia che però non sono tappe veramente decisive importanti e profonde ma che sono elementi così casuali un po casuali che si mettono in mezzo a tappe invece veramente fondamentali ora questo discorso di a e che per difendersi dall'accusa di di giustificazionismo è un po ambigue realtà perché abbiamo parlato della storia e fatalità per necessari e non si capisce come all'interno di un percorso necessario possono esserci anche negli elementi accidentali vabbè lo prendiamo così con me l'idea di fondo di huggel pur tra qualche ogni tanto piccola incoerenza che troveremo anche quando parleremo della frazione della natura nonostante queste piccole incoerenze è data un percorso appunto necessario in cui c'è una fiducia nella realtà c'è un accettazione della realtà certo non superficiale ma è chiaro che l'esito date queste premesse della filosofia di hacker già si inizia a delineare un filosofo che dice che la il mondo non si cambia la storia non si cambia la filosofia non serve a cambiare nulla e che il mondo è già razionale e chiaro che è un filosofo tendenzialmente conservatore capite perché bisognerebbe lavorare per fare riforme per fare rivoluzioni per cambiare le cose se le cose si cambiano da sole sono sempre come devono essere è chiaro che l'esito da un'impostazione del genere non può essere altro che reazionario cioè antirivoluzionario ovviamente in effetti ne parleremo quando arriveremo a parlare della politica nel sistema hegeliano hegel ha una visione molto conservatrice molto cauta molto moderata della politica e per certi versi direi proprio reazionaria bisogna però anche dire che la filosofia di hegel è così ampia e così anche ricca di spunti che è stata poi ripresa e ha influenzato paradossalmente anche filosofi esattamente rivoluzionari in particolare marx marx di cui parleremo più avanti parte da hegel sicuramente è un allievo di hegel anche se poi critica mygale per alcuni discorsi però però un'impronta un'impostazione di stampo quasi di aliano direi hegeliano c'è sicuramente anche in marx anche se bucks e lo stesso marx imputerà a hegel un metodo tutto sommato reazionario che lui tenterà di riformare in ogni caso avremo non discuterà anche di questo e vedremo che alla morte di hegel si creeranno addirittura due correnti filosofiche una chiamata della destra italiana quindi che riprenderà gli aspetti più conservatori della fim serie glee è una però anche chiamato a sinistra hegeliana che invece ne mostrerà una certa carica rivoluzionaria e di cambiamento ecco questo era quello che volevo dirvi oggi erano questi i punti chiave che mi premeva presentarvi e che volevo cerca piste bene e spero di averli spiegati bene spero che avevate iniziato a farle i vostri andando avanti approfondiremo tutto perché gli applicheremo questi principi li vedremo in app quindi una volta che ne avete studiate adesso che li vedrete poi applicati diventeranno parte di rumori quasi questi discorsi su hegel riusciranno anche dalle orecchie forse un certo punto intanto appunto cercate di mettere bene scavare bene le fondamenta dell'edificio perché ci serviranno ci troviamo la prossima volta presso una volta parliamo di un altro in realtà elemento introduttivo che la dialettica che però merita una trattazione a sé dopo di che faremo una breve un breve confronto con altri filosofi contemporanei o riprovo precedenti allora che le poi partiremo con la fenomenologia dello spirito ma di questo parliamo nei prossimi video ciao alla prossima